Lee e Ornamental Conifer: la limited edition tipografica

LEE, iconico denimwear USA insieme all’artista Brit Ornamental Conifer, noto per l’inserimento nelle sue opere di disegni, caratteri tipografici e colori vividi, lancia per l’autunno 2017 una limited edition. È per queste peculiarità dell’artista che LEE sceglie proprio lui per collaborare. La collezione propone sui classici modelli del brand, dal modello jeans e giubbino in denim Rider alle magliette, il claim ‘Think what you will’ e un pattern dedicato, i distintivi fulmini di Conifer, simbolo dello stile dello street artist.

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DENIM IS ALWAYS A GOOD IDEA

alessio guadagnuolo e jin seng

Ultimo appuntamento con la Lee Jeans tribe. Per concludere, MANINTOWN propone l’intervista con il mixologist Alessio Guadagnuolo, che, in occasione dell’evento organizzato al TOM- The Ordinary Market a Milano, ha preparato cocktail ricercati e raffinati, e con il DJ della serata Jin Seng, un cacciatore di ritmo appassionato di vinili.

Come ti descriveresti?

AG: Mi ritengo un ottimista di natura, determinato, curioso, sempre a caccia di “conoscenza”.
JS: Positivo, energico, curioso e spontaneo.

Come descrivi il tuo lavoro? 

AG: È un lavoro dinamico, creativo, artistico, in continua evoluzione.
JS: Non lo vivo come un lavoro, quanto piuttosto come qualcosa che stimola la mia empatia e la mia creatività e che mi permette di trasmettere un’emozione, qualsiasi essa sia, attraverso musica rigorosamente in vinile.

Come indossi il denim?

AG: Io con la moda ho un feeling semplice, mi piace vestire comodo. Un jeans abbinato alla più BASIC T-shirt bianca, per me è perfetto.
JS: Mi piace indossarlo abbinandolo a t-shirt bianca, occhiali da sole e sorriso smagliante.

Quando e quanto lo indossi?

AG: Lo utilizzo in molte occasioni, ma lo preferisco nel tempo libero.
JS: Praticamente sempre, ma lo indosso più facilmente nelle giornate di sole, non chiedetemi perché.

Che tipo di jeans preferisci?

AG: Personalmente preferisco jeans scuri e di taglio REGULAR. Sono un evergreen per me.
JS: Decisamente skinny, anche se in consolle o quando vado a ballare preferisco indossare dei regular per stare più comodo.

Come si lega il denim al tuo lavoro? 

AG: In modo perfetto! Noi del TOM utilizziamo il DENIM in gran parte del nostro “abbigliamento da lavoro”.
JS: Mi viene in mente la copertina di uno dei miei primi dischi “Revolution of the mind”, concerto live del maestro James Brown, dove lui veste interamente jeans con il suo stile inimitabile. È per me fonte di ispirazione costante e mi capita di immaginarlo vestito come in quella foto.

Cosa ti è piaciuto, in particolare, di questo progetto Lee? 

AG: L’atmosfera artistica e l’unione di diverse attività, tutte legate, però, da un unico scopo: sentirsi liberi.
JS: La cosa che più mi ha piacevolmente sorpreso di questo progetto è stato capire quanto il denim sia intramontabile: appartiene a tutti, indipendentemente dal tipo di lavoro e stile di vita, proprio come la musica.

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IL TATUATORE DI DENIM E L’ARTIGIANO DELLA BARBA

Alessandro Malossi e Gabriele Valente

Un caleidoscopio di colori come tavolozza e una giacca Lee in denim come tela. Da circa un anno l’illustratore e tatuatore Alessandro Malossi, classe 1993, ha incontrato il mondo della moda, istoriando la sua arte su capi d’abbigliamento che diventano una seconda pelle, su cui questo artista incide in modo indelebile un soggetto unico e inimitabile. In occasione dello special event #LeeJeansTribe, MANINTOWN ha visto all’opera il giovane tatuatore e lo ha intervistato per voi, insieme a un altro giovane artista, che usa forbici e rasoio: il barbiere Gabriele Valente. Un ragazzo semplice, con tante passioni, tra cui la musica, i lavori artigianali e il rapporto umano con le persone.

ALESSANDRO MALOSSI

Da dove parte la tua formazione nel mondo dell’arte?
Ho studiato al liceo artistico a Bologna, poi ho frequentato la NABA a Milano, però ho smesso al secondo anno, perché ho cominciato a fare l’artista indipendente e ho iniziato a ricevere proposte lavorative al di fuori dell’ambito scolastico, così ho deciso di smettere. Questa è la mia base artistica, poi disegno da quando sono nato.

Come definiresti il tuo stile e quali tecniche utilizzi principalmente?
Mi definisco un iperrealista, però mi piace anche il surrealismo e ogni tanto sperimento cose che non faccio mai, come l’astrattismo, ma è raro. Come tecniche generalmente uso i colori acrilici o, in questo caso, sul jeans sto usando i colori per tessuto. Mi piace anche realizzare illustrazioni a matita o a china.

Come è nato questo progetto con Lee jeans?
Questa estate ho iniziato a dipingere a caso delle giacche che avevo in casa e ho pubblicato le foto su Instagram. Da lì mi hanno contattato più brand, tra cui anche Lee.

Molto spesso la moda prende spesso spunto dall’arte, ma anche l’arte può avvicinarsi alla moda. Ti piace lavorare in questa direzione?
Sto scoprendo anch’io che questo tipo di arte applicata alla moda mi piace particolarmente, anche se non l’avrei mai detto e sta funzionando. Mi piace sempre sperimentare nuove cose, applicare nuove tecniche che non conosco. Sono una persona che vive molto alla giornata, quando mi passa qualcosa per la testa lo faccio.

Quali sono gli artisti che ti ispirano?
Non ho un artista preferito, come per la musica mi piacciono stili completamente diversi. Un nome su tutti è Dalí, perché è quello che si avvicina di più a ciò che sono, come gusti e tematiche. Per essere Surrealisti bisogna essere bravi, anche nel realismo, ed è difficilissimo.

Qual è il tuo rapporto col denim nella vita quotidiana?

Lo uso tantissimo. Molto spesso indosso degli scarti che ho dipinto e non ho venduto o che tengo per me. Molte persone, poi, me li chiedono. Devo molto del mio successo ai social, perché è grazie a questi che sono stato notato.

GABRIELE VALENTE

Come descrivi il tuo lavoro?
Il mestiere del barbiere mi da modo di coltivare al meglio le mie passioni. Il mio lavoro è fatto di precisione e dedizione, ma anche di vena artistica e trasporto delle emozioni, che in quel momento esplodono insieme per creare un cocktail perfetto. È fatto di storie belle che ogni persona ha da raccontare e che vuole condividere con te, che sei il suo barbiere. Amo ogni aspetto di questa antica arte, che ha seguito la storia in ogni sua evoluzione, più importante di quello che si possa credere.

Come indossi il denim?
Mi piace indossare il denim con una maglietta, ma anche con una camicia, con un bel paio di anfibi possibilmente.

Quando e quanto lo indossi?
Lo indosso praticamente sempre, non saprei farne proprio a meno. Un bel denim fa sempre la sua scena ed è adatto ad ogni situazione. Amo quando comincia a consumarsi, un buon motivo in più per indossarli.

Che tipo di jeans preferisci?
Tendenzialmente indosso jeans non troppo chiari e neanche aderenti. Mi piacciono che disegnino bene la gamba, ma senza esasperare le forme. Se sono strappati, poco male.

Come si lega il denim al tuo lavoro?
La comodità di un denim e il bello di portarlo con una camicia vanno in perfetta armonia con il mio mestiere. La forza di due storie che vanno di pari passo.

Cosa ti è piaciuto, in particolare, di questo progetto Lee?
Sono contento che Lee abbia messo in risalto il nostro mestiere e in generale i lavori artigianali, che purtroppo stiamo perdendo. Io credo che siano queste le persone da valorizzare, gente che fa cose concrete e ricche di passione. Ringrazio Lee per lo spazio che ci ha dedicato ed è stato davvero un piacere aver collaborato con il brand.

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PAROLA D’ORDINE: DENIM

Il tribe concept di Lee, lanciato con un evento al TOM. – The Ordinary Market di via Molino delle Armi, a Milano, si sviluppa nelle parole dei suoi brand ambassador, coinvolti nel nuovo progetto multimediale dallo storico brand di denim, oggi più che mai sulla cresta dell’onda. A interpretare il jeans di Lee, giovani influencer italiani con migliaia di follower che hanno vissuto in modo del tutto personale i capi del marchio. Fra questi, Lorenzo Liverani, founder del blog YourMirrorStyle, e i gemelli Andrea Faccio e Paolo Faccio. Tutti e tre hanno raccontato e condiviso un ricordo legato al denim. Per seguire la LEE TRIBE non perdere i prossimi post su MANINTOWN, media partner e story teller di questo progetto.

Come declinate il jeans nella quotidianità?

LL: Beh, il jeans è un capo davvero immancabile, un must-have del mio guardaroba. Lo porto ovunque, da un viaggio in aereo a una serata importante, con una T-shirt bianca e una sneakers o con un look più ricercato. La duttilità di questo capo è il suo punto di forza.

AF: Lo uso tutti i giorni, sono un po’ come Homer Simpson, mi vesto sempre nello stesso modo. (ride, ndr.). Difficilmente, infatti, uso altri tipi di pantaloni.

PF: Li porto tutti i giorni, soprattutto neri, con T-shirt e felpa.

Il primo ricordo legato al jeans?

LL: Il primo che ho scelto e acquistato, con i miei risparmi, a 14 anni.

AF: Ricordo che da piccolino, a 6 anni, avevo questo paio di jeans corti e strappati, con un dalmata de, La carica dei 101 stampato sopra. Li amavo da impazzire.

PF: Alle medie indossavo spesso dei jeans strappati, con tutte le toppe cucite sopra. A pensarci adesso mi fa quasi sorridere, ma allora era tutto così cool.

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LEE RIDER BIKE: LA PRIMA BICI IN JEANS

Lee veste Trek Segafredo. Ciclismo e denim d’eccellenza trovano un punto d’incontro nella LEERIDERBIKE, la prima bicicletta in denim al mondo che indossa il nuovo bottom di punta “Rider”: il nome, non a caso, richiama nel mondo ciclistico il corridore impegnato nelle competizioni. In occasione del Giro d’Italia, Lee riveste Trek Domane, il modello della bicicletta ufficiale della squadra Trek Segafredo, mostrando la sua qualità e il fit straordinario. Ad aggiungere valore alla Trek Domane versione deluxe il coinvolgimento della storica Sartoria Masi di Firenze dal 1933, che ha messo al servizio la sua sapienza artigiana per la ricamatura del tessuto in denim e la vestitura della LEERIDERBIKE. Artigianalità, passione e unicità sono valori intrinsechi nel DNA di Lee, espressi in modo trasversale attraverso queste partnership tra eccellenze di settori diversi.

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Lee Jeans Tribe, ed è sempre denim

Lee: Arte, stile, innovazione, ma soprattutto denim. Presso il TOM – The Ordinary Market, uno dei locali più in voga del centro milanese, la Lee Jeans Tribe, composta da creativi, influencer, mixologist e barber, ci ha dimostrato quanto lo storico brand di denim abbia in corso una vera e propria rivoluzione. La serata è stata animata da tutta la crew, che ha partecipato attivamente all’evento mettendo a disposizione le proprie arti e reinterpretando il concept del marchio. Gli influencer Carlo Sestini, Roberto De Rosa, Paolo Faccio, Andrea Faccio e Lorenzo Liverani, presenti all’evento e brand ambassador per Lee, hanno scelto di farsi personalizzare una delle tasche del jeans e il retro del giubbotto, con un disegno-porta fortuna realizzato dall’artista Alessandro Malossi che, durante la serata, ha eseguito un live painting su jeans. A accompagnare e animare l’atmosfera è stato il DJ Jing Seng con la sua musica, i raffinati cocktail del mixologist Alessio Guadagnuolo e le abilità del barbiere Gabriele Valente. Media partner del progetto è stato il team di MANINTOWN, che ha realizzato per Lee uno speciale shooting dedicato esclusivamente alla Lee Jeans Tribe e documentato l’evento attraverso i propri canali social. Rimanete sintonizzati con noi per scoprire di più sulle novità Lee e la sua Crew.

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denim, denim e ancora denim

jeans sono un vero e proprio passe-partout. Unisex, comodi, resistenti, ma anche molto cool. Certo, dipende da come li si indossa, anche se non esiste un vero e proprio codice di comportamento, dovrete un po’ affidarvi al vostro gusto e alla vostra sensibilità, però una cosa è certa, questa primavera non siate timidi, il denim, soprattutto se in total look, sarà la soluzione per molte occasioni. Dalle diverse tonalità, lavaggi e modelli, stampato, ricamato o sfilacciato, lo abbiamo visto protagonista sulle passerelle di tutto il mondo, da Armani, a Valentino ad Andrea Pompilio, fino a Burberry, Berluti e Cerruti 1881, senza dimenticare Lee, Siviglia, Diesel e Levi’s®.
Un gioco a incastri nelle nuance del blu del quale, tra giubbotti, camicie e accessori, non ci stancheremmo davvero mai.
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