Profumeria artistica: 6 fragranze da regalare a Natale

Nel manuale dei regali, certamente il profumo è quello più rischioso, soprattutto se non si ha la certezza dei gusti del destinatario.

Se però ci sentiamo sicuri di osare e vogliamo stupire una persona davvero importante, possiamo puntare sulla profumeria artistica, che anche in questo periodo offre innumerevoli spunti per chi cerca un’idea regalo unica. Un oggetto prezioso, inaspettato e particolarmente indicato per chi desidera una fragranza che dia un’impronta distintiva, o comunque meno legata agli schemi tradizionali.



Black Oud Extreme Amber – Laurent Mazzone

Questo estratto profumato avvolge il corpo nel suo elegante velo, diventando parte indispensabile della personalità di chi lo indossa. La fragranza orientale e legnosa si apre con note di incenso e di spezie e si chiude con note di castoreum, vaniglia, legno di sandalo, cedro e zibetto. Particolarmente indicato nelle serate della stagione fredda.

Santal Insolent- Molinard

Eau de parfum che prende ispirazione dal cuore delle sacre foreste indiane e richiama atmosfere lontane e ardite. Un’armonia legnosa con un’apertura luminosa di legni preziosi, quali sandalo e cedro, che si uniscono alle note speziate di pepe e cardamomo. Le note balsamiche dell’elemi donano un tocco di mistero e si adagiano sul fondo di ambra e cuoio.

My New York – Bond No. 9

La fragranza è caratterizzata da note di testa che esplodono con un’energizzante carica di zenzero e pepe rosa, che si trasformano in un ricco cuore di rosa. Il fondo, invece, è ricco di cashmeran, legno di sandalo e patchouli, donando alla composizione una base calda e lussuosa.

Fragrance Travel Collection For Him – Floris

Uno scrigno contenente i 4 flaconi delle più amate eau de toilette di Floris. Santal, dove gli agrumi e le spezie rinfrescano con la lavanda il caldo legno del sandalo; N°89, una fragranza nella quale gli agrumi sono infusi in un corpo di note speziate e legnose con un tocco di rosa, geranio e ylang ylang; Elite, un fresco blend che evolve in toni legnosi, di ambra e di muschio e JF, fragranza che combina lime e mandarino con coriandolo e salvia sclarea.

Chicago High – Vilhelm Parfumerie

Questa eau de parfum è stata realizzata come fosse una sorta di macchina del tempo, che attraverso le memorie del profumo, rievoca l’emozione dei ruggenti anni ’20. Si apre con note di champagne, ananas e bergamotto, che si trasformano in un cuore di miele e tabacco. Il fondo è invece ricco di cuoio, patchouli e ambra.

Peau Santal – Miller Harris

Una fragranza sensuale a base di sandalo. Olibano e papiro ne esaltano il suo calore. Legno di cachemire, ambra e muschio donano un tocco di sensualità alla fragranza, mentre la vaniglia la completa, giocando con la cremosità e carnalità del legno di sandalo.

Profumi, borse, gioielli, co-lab: la scalata al fashion system di Byredo

Qualche giorno fa la superstar del rap Travis Scott ha presentato il suo ultimo progetto Travx Space Rage, eau de parfum e candela abbinata che ambiscono a restituire le sensazioni, olfattive e non solo, di un viaggio nello spazio; si tratta dell’ennesima partnership di rango per Byredo, label di profumeria artistica cui si è rivolto, da ultimo, il cantante americano per realizzare la sua essenza “galattica”.



Il marchio è stato fondato nel 2006 da Ben Gorham, creativo dal percorso decisamente atipico per un contesto formale quale l’haute parfumerie: svedese nato da genitori indiani e canadesi, cresciuto tra il suo paese, Toronto e New York, ex playmaker di basket professionista, una laurea in Belle Arti al Royal Institute of Art di Stoccolma, decide di lanciarsi nel settore dopo un incontro col connazionale e profumiere Pierre Wulff. Per il nome si lascia ispirare dall’espressione, piuttosto evocativa, contenuta in un sonetto di Shakespeare (“by redolent”), per il resto ha le idee chiare: selezionare le migliori materie prime disponibili, affidarsi a nasi d’eccezione (la scelta ricade su Jérôme Epinette e Olivia Giacobetti, due autorità in materia, arruolati per occuparsi rispettivamente di profumi e candele), puntare su una gamma ben assortita di fragranze, rigorosamente unisex, anziché su un singolo prodotto sperando che sia premiato dalle vendite il prima possibile.

Soprattutto, Gorham pensa che il sillage sia una traduzione in note olfattive della propria personalità, un’espressione dunque di singolarità, della voglia di distinguersi da chiunque altro. Non va dimenticato che, alla metà degli anni Zero, la scena mainstream era dominata da best seller quali cK One di Calvin Klein o Fahrenheit di Dior, e si guardava ai profumi in generale come fossero oggetti branché, un succedaneo del lifestyle associato a una determinata griffe. Lui, al contrario, vuole rivolgersi a una cerchia ristretta di intenditori, offrendogli «un mezzo per celebrare la nostra individualità in modo viscerale».



I riscontri sono immediati, le creazioni – Encens Chembur, Bal d’Afrique, Gypsy Water, Mojave Ghost – rimandano a viaggi colmi di ricordi ed emozioni, i flaconi con il tappo tondeggiante nero diventano un cult grazie al design minimalista, e arrivano le prime collaborazioni di livello, a partire da M/Mink, una EdP pensata per restituire l’odore dell’inchiostro sulla pelle mediante una miscela di aldeidi, incenso, ambra, patchouli, cedro e trifoglio, commissionata nel 2009 dal celebre studio creativo M/M Paris; a seguire, il tandem con la coppia di fotografi Inez & Vinoodh per 1996, un blend di note orientali e legnose – dall’iris al cuoio, dal ginepro alla vaniglia – per trasmettere l’emotività di uno degli scatti più suggestivi del duo, ‘Kirsten 1996’ appunto.
Vanno citati poi il progetto a quattro mani con l’artista Carsten Höller (l’autore, per intendersi, degli enormi funghi penzoloni dal soffitto della Fondazione Prada) dal titolo paradigmatico di Insensatus, un dentifricio in edizione limitatissima, le cui molecole dovrebbero stimolare processi fisiologici tali da indirizzare i propri sogni; e l’edizione speciale della fragranza Mister Marvelous, un omaggio al celebre hairstylist olandese Christiaan Houtenbos, accolta in un pack color arancio.

La consacrazione definitiva a nome di rilievo della niche perfumery avviene, con ogni probabilità, grazie a Elevator Music, una limited edition con il Re Mida della moda odierna Virgil Abloh: oltre al jus eponimo, racchiuso in una boccetta attraversata dalle strisce segnaletiche tipiche di Off-White, la selezione comprende t-shirt, jeans, borse a secchiello e handbag dai profili geometrici, queste ultime corredate delle immancabili zip-tie rosse (le fascette emblema dell’estetica industrial di Abloh, ndr).

Non parliamo però di un unicum: Gorham è intenzionato infatti a rendere Byredo un vero e proprio brand, che proponga abiti, accessori, pelletteria e via discorrendo. Nel 2015 lancia pertanto una serie di borse a trapezio dal gusto clean, realizzate artigianalmente in Italia, seguita dagli occhiali da sole co-firmati da Oliver Peoples, le cui lenti colorate sono influenzate dalle eau de parfum, e viceversa. L’anno scorso debutta poi Byproduct, capsule collection di completi sartoriali dai volumi rilassati, cappellini, bag e sneakers hi-top.



Il côté sportivo del fondatore, amante dell’outdoor, trova invece espressione nella linea Possessions of my Soul, realizzata per la stagione spring/summer 2020 con il marchio skiwear Peak Performance, composta di giacche trapuntate, windbreaker, parka, maglie e pantaloni termici in una mischia di tessuti tecnici e pura lana merino, pensati per affrontare vestiti di tutto punto il meteo estremo delle montagne svedesi a nord del Circolo Polare Artico (l’idea è venuta, in effetti, da un’escursione sulle cime di Riksgränsen, in Lapponia). Tutti gli indumenti sono ultraleggeri e completamente ripiegabili, tanto per ribadire lo spirito utilitaristico sotteso alla collezione.

Non mancano nemmeno i gioielli, per i quali la designer Charlotte Chesnais si concentra sulla struttura della catena, ottenendone bracciali, anelli e collane dalle forme allungate, sinuose.
Lo scorso settembre è il turno dell’esordio nel make up con un assortimento di rossetti, mascara, eyeliner e lip balm, curato dalla truccatrice del momento Isamaya FFrench, già consulente per il maquillage di Tom Ford e Christian Louboutin (sua la firma dei LoubiLooks, i lipstick dal tappo lungo e affilato come gli stiletto dello stilista) e ora responsabile del beauty di Burberry. Passano infine pochi giorni e viene annunciato Osyling, un ventaglio di tredici candele profumate per la casa contenute in vasetti di ceramica colorata, disponibili in esclusiva da Ikea; suddivise in tre categorie basilari – floreale, legnosa, fresca – hanno prezzi contenuti, fino a un massimo di 20 euro.
Proprio la collaborazione con il gigante dell’arredamento svedese prova come Gorham sappia passare senza fare una grinza dal mondo delle fragranze di nicchia e del lusso in generale al mass market; una versatilità che gli tornerà senz’altro utile per rafforzare sempre di più lo stile di Byredo, a 360 gradi.

LabSolue, la biblioteca olfattiva del Magna Pars Hotel di Milano

C’è chi uccide per crearne uno, come nel romanzo bestseller di Patrick Suskind; chi lo porta con sé tra le lenzuola, come la divina Marilyn; chi lo utilizzava per riti sacri, come gli Antichi Greci: stiamo parlando del profumo, accessorio fondamentale e voce specchio della personalità.

Per celebrare il profumo, il brand LabSolue ha dato vita ad una vera e propria Biblioteca Olfattiva, un laboratorio ricco di preziosi oli essenziali, ampolle da strega e provette da chimico, una badiale raccolta di profumi ispirati al territorio italiano presentati nella speciale occasione della Milano Fashion Week 2020.

L’esclusivo laboratorio, nella moderna cornice del Magna Pars Hotel di Milano, nasce per volere di Giorgia ed Ambra Martone, sulle tracce di Marvin, storico marchio cosmetico di famiglia fondato nel ’45 dal nonno Vincenzo Martone; un magico luogo dove affondare naso e cuore, una finestra sul mondo dei ricordi, un viaggio sensoriale del tutto personale. All’arte dell’antica farmacia, dna del brand, si unisce il bisogno di bellezza e distinzione, quella ricerca che a volte dura tutta una vita, in cui il profumo diviene estensione del sé e del proprio stile, una caccia al tesoro che gli specialisti del laboratorio Labsolue potranno portare a buon fine.

Percorrerete le quattro isole del Laboratorio, iniziando dai delicati aromi fioriti, passando tra le piante fruttate e aromatiche, per finire nei maschili sentori caldi e legnosi. Padronale l’armadio in legno ispirato al memorabile laboratorio farmaceutico di Marvin, custodisce pezzi d’epoca degli anni ’50 e ’60 appartenenti all’archivio di famiglia. Accomodàti sulle eleganti poltroncine in velluto senape e bordeaux, sfogliando volumi da collezione in tema, potrete partecipare all’incantevole preparazione del vostro profumo, la miscela giusta LabSolue che contenga tutti i vostri ricordi.

Conservata in un vaso di vetro ambrato, la vostra fragranza sarà impreziosita da un’etichetta realizzata con vecchi clichet artigianali con decori a caldo e da un tappo in vetro smerigliato con uno speciale sigillo dove è raffigurato un alambicco contenente la lettera “M”, logo storico di Marvin. Tutta la Linea LabSolue si compone di Eau de Parfum, diffusori, candele e i prodotti sono tutti re-fill re-use. E inoltre LabSolue Perfume Laboratory ha recentemente aperto un suo spazio nel cuore del centro storico di Roma, in Via di Monserrato, un luogo magico per uno shopping tutto all’insegna dell’artigianalità artistica e della ricerca.

                                                                   

Nulla sveglia un ricordo quanto un odore – Victor Hugo

matilda lutz: an italian talent in hollywood

Milanese di nascita, ma con vocazione internazionale, Matilda Lutz è un talento che sta vivendo il suo sogno americano. Dopo l’incontro con Muccino e il suo trasferimento a Los Angeles la carriera della giovane Matilda (ventiseienne) è in rapida ascesa, tanto che Giorgio Armani l’ha scelta come protagonista, insieme a James Jagger, di una serie di brevi film diretti da Fabien Constant per il lancio di due nuove fragranze per Emporio Armani. L’abbiamo incontrata a Milano per farci raccontare come è iniziato il suo amore per il cinema, la sua vita a Los Angeles e i suoi prossimi lavori in uscita.

Com’è nata la tua passione per la recitazione?
In realtà un po’ per caso. Ho frequentato il liceo scientifico ed ero molto timida, avevo paura che la recitazione non facesse per me, solo il pensiero di stare davanti al pubblico mi terrorizzava. Dopo il liceo sono andata a New York, dove ho fatto un corso di recitazione, giusto per provare e sconfiggere la mia timidezza. in realtà mi sono accorta che recitando e interpretando dei ruoli mi sentivo veramente libera. Non mi sentivo giudicata. Potevo dire e fare quello che volevo, perché le persone non giudicavano me, Matilda, ma guardavano al personaggio. Da questo sentimento di libertà completa mi sono innamorata della recitazione.

Com’è avvenuto l’incontro con Gabriele Muccino?
Lavoravo in un ristorante italiano a Los Angeles e lui era a cena con sua moglie. Il proprietario del locale, che mi conosceva molto bene, sapeva che mi piaceva Muccino e me l’ha presentato. Io seguivo i post che scriveva sulla sua pagina di Facebook sulle differenze tra americani e italiani, su quello che gli piaceva e non degli Stati Uniti e dell’Italia. Così gli ho scritto un pensiero ispirandomi a uno dei suoi post, ma non credevo l’avrebbe mai letto. E invece ho catturato la sua attenzione e mi ha chiesto di fare un provino per il film.

Come è stato lavorare con lui?
Un’esperienza incredibile. Già solo per le location dove abbiamo girato. Siamo andati a a girare a Cuba, San Francisco, Roma e New Orleans, insieme a Brando Pacitto e Taylor Frey, con cui sono diventata subito amica. Abbiamo creato fuori dal set quella chimica che abbiamo riportato nel film. Uscivamo sempre insieme, passavamo le serate a chiacchierare tutti insieme. Una sera ricordo che a Cuba siamo andati a sentire una band dal vivo e ci sembrava realmente di vivere nello stesso film.

E l’incontro con Armani?
La prima volta che ho incontrato Mr Armani è stata alla prima a Milano del film di Muccino L’estate addosso. Alla presentazione del film, tra amici e la famiglia, c’era anche lui tra il pubblico e io ero in ansia (ride, ndr). Dopo la proiezione del film è venuto a farci i complimenti. Tra l’altro mio padre aveva fatto una campagna proprio per Armani. L’altra coincidenza è che quando avevo 17 anni mi avevano chiesto di intervistare Beyoncé a Madrid per il suo concerto. Un progetto che era pensato proprio per il lancio del nuovo profumo Diamonds di Emporio Armani. Ho fatto queste tre pagine di diario in cui, come fan, andavo a intervistarla ed ero la più giovane corrispondente del tempo.

Quando ti sei trasferita a Los Angeles?
E’ da tre anni che sono lì stabilmente. I primi sei mesi ho fatto avanti e indietro con l’Italia per lavoro, perché stavo girando una serie. E dopo un anno dal trasferimento è arrivato il primo film.

The Ring, il tuo primo film americano, un film horror in 3 D
In realtà non sono una grande fan degli horror, perché mi fanno molta paura, inizio a vedere e a sentire cose, non riesco a dormire, quindi evito di guardarli. Però girarne uno è stato proprio divertente per le scene d’azione. Essendo il mio primo film americano ho fatto molte prove con lo stunt coordinator, uno dei più importanti di Hollywood. Poi tanti trucchi del backstage, gli effetti speciali, basti pensare che per realizzare il trucco del personaggio di Samara ci vogliono sei ore.

Come ti trovi a Los Angeles?
Quando mi sono trasferita tutti mi parlavano male di Los Angeles. Mio fratello già viveva lì e sono andata a trovarlo inizialmente e poi sono rimasta. Mi è piaciuta tantissimo per la sua energia e per il fatto di poter essere in mezzo alla natura, pur rimanendo in città. E di poter condurre una vita sana: tutti si svegliano presto, vanno a letto presto, perchè i locali chiudono alle due, mangiano quasi tutti in modo salutare e praticano un sacco di sport all’aria aperta. La cosa più bella di Los Angeles è il fatto che tutti i quartieri hanno uno stile di vita diverso: a Silver Lake trovi la vita newyorkese, un po’ underground e rock and roll; se sei a Santa Monica c’è il mare, il surf, la corsa al tramonto, a West Hollywood ci sono più discoteche e vita sociale.

Ti manca l’Italia?
Mi manca tantissimo il cibo, dopo tanti mesi negli Stati Uniti quasi ci si dimentica del sapore vero del cibo, come le fragole. Mi manca l’aperitivo con i miei amici e camminare nei vicoletti delle nostre città.

Quando non lavori, quali sono le tue passioni?
La cosa che mi piace di più è viaggiare; infatti adesso mi sono presa una settimana di vacanza e sono andata ogni giorno in un poso diverso. Mi piace scoprire posti nuovi. E vivere le città e i luoghi anche quando si gira un film e vivi in un posto per due mesi non come una turista, ma come una del luogo, grazie al fatto che parte della crew è del posto e ti porta in giro.

Il tuo ultimo viaggio?
Ho girato Lerici, Sestri Levante, Portofino. Poi sono andata a Firenze e Pietrasanta. A Firenze sono andata al Teatro della Pergola, in cui non ero mai stata, poi ho preso la bicicletta e sono andata in giro per tutta la città, senza una meta precisa per perdermi e scoprire senza programmare niente. 

Together Stronger la serie per Emporio Armani. Come è stato il feeling con il regista Fabien Constant e James Jagger?
Sia James, sia Fabien, il regista, hanno reso l’atmosfera sul set veramente tranquilla. C’era un copione ma senza battute scritte, quindi Fabien ci ha lasciato spazio per improvvisare. Tutti i momenti di chimica tra di noi, in cui giochiamo, ci rincorriamo in questa storia d’amore li abbiamo creati noi due sul set. James è una persona fantastica e abbiamo giocato come quando ci si innamora tornando un po’ bambini.

La serie è ambientata a New York e tu sei Laura, una scrittrice.
Il mio personaggio è una scrittrice, ma fa anche fotografia. E’ un po’ come mi sento io in realtà. Mi piace tutto ciò che è creativo, la fotografia, la recitazione, scrivere, mi piacerebbe provare la regia un giorno. Laura è una donna spensierata, sicura di sé, fa quello che si sente, segue l’istinto.

Tra le scene qual è quella che ti è piaciuta di più?
Mi ha divertito tantissimo quella del taxi, mi sentivo un po’ in un film degli anni ’60 e un po’ in Sex and the city. Correre sui tacchi, mentre mi vesto con jeans, t-shirt e Converse.

Un sogno nel cassetto?
Nel futuro penso alla regia. E anche mi vedrei come Bond girl, recitare in un film d’azione. Mi piacerebbe un ruolo drammatico, la mia attrice preferita è Meryl Streep.

Hai trovato l’amore? E dove ti vedi fra qualche anno?
Forse (ride, ndr). Mi è molto difficile pensare di trovare l’amore, nonostante sia metà americana mi sento molto europea e ci sono tante cose che mi fanno pensare che un giorno tornerò in Italia. Non presto, perché sono contenta di stare a Los Angeles, dove vedo un sacco di opportunità, imparando tantissimo. Vado ai provini e competo con nomi molto importanti e conosciuti, una cosa che fa paura, ma allo stesso tempo mi dà la carica per migliorare ogni giorno e mi tiene con i piedi per terra.

Matilda Lutz @Elite Milano
All photos by Luigi Miano

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REPLAY STONE SUPERNOVA LE NUOVE FRAGRANZE PER LUI E PER LEI

Grazie alla partnership con Mavive nasce oggi SUPERNOVA, primo flanker della linea REPLAY STONE che rappresenta la perfetta trasposizione dell’arte del denim nel mondo beauty.
Nelle due versioni, Eau de Toilette for Him e Eau de Parfum For Her, il nuovo twin mantiene l’ispirazione allo stone washing ma si arricchisce di preziose finiture che rappresentano un’innovazione in profumeria e rendono i due flaconi unici nel loro genere.
Supernova For Him interpreta un inedito accordo fougère che si distingue per la sua ricchezza di contrasti. Il top della composizione combina tra loro note che evocano al contempo forza e dolcezza, tradizione e modernità. I frizzanti tocchi fruttati-agrumati si mixano con audacia all’aromatica lavanda, rinfrescata da note acquatiche. Nel cuore si rivela un sorprendente sodalizio tra la sensualità della rosa e del cashmere e un moderno accordo di legno quercia, che dona virilità alla fragranza. Nel fondo la seducente fava tonka, il legno di cedro e il cremoso sandalo, conferiscono equilibrio e morbidezza alla composizione.

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