Martina Sergi: lo Yoga online

Insegnante internazionale di yoga, co-founder della piattaforma YOME digital, coautrice del libro Smart Yoga, creatrice dei blocchi e la cinghia MALI, imprenditrice e content creator con studenti e followers in tutto il mondo: Martina Sergi ha raggiunto mezzo milione di seguaci sul suo profilo Instagram ed oggi è un importante punto di riferimento per tutti gli amanti dello YOGA. In occasione dell’international yoga day si racconta e spiega al meglio i segreti della sua professione.

Come è nata la tua passione per lo yoga ?

La passione per lo yoga è nata per caso, sono sempre stata una ragazza molto attiva e sportiva, seguivo diverse persone su Instagram che facevano più classi di questa disciplina. Da lì mi sono incuriosita sempre di più, anche perché vedevo le coach fare delle pratiche davvero assurde per me, e ne rimasi affascinata. Ad un certo punto ho detto “proviamoci, e quindi grazie alla mia curiosità ho iniziato ad avvicinarmi al mondo dello yoga.



Come la tua passione è diventata una vera e propria professione ?

Ho iniziato a fare yoga mentre scrivevo la mia tesi di laurea. Terminati gli studi ho cominciato un internship legata al corso di studio, ma capii in fretta che quella dell’architettura non era la mia strada, non mi rendeva felice. Ho trovato un corso per insegnanti e poco dopo, lo stesso corso mi propose di restare lì ad insegnare.

Sappiamo che hai fatto anche diverse esperienze all’estero. Quanto hanno segnato la tua vita e perché ?

Amo viaggiare e imparare cose nuove: andare all’estero è fondamentale per crescere e migliorarsi. Ho viaggiato sia per motivi di studio, come ad esempio a Cambridge per imparare meglio la lingua inglese. Andai a Bali invece per fare un corso di yoga avanzato; per non dimenticare i miei workshop che ho tenuto a New York, Parigi e altre città.



Quanto i social sono importanti nella tua professione?

I social per me sono una vetrina: il mio modo per arrivare alle persone. Sono stata la prima, in Italia, a portare lo yoga online, soprattutto su Instagram. Grazie a questo riuscivo a fare stare bene persone a distanza, avevo finalmente uno spazio con il quale potevo raggiungere tantissime persone in maniera veloce, diretta e simultanea, abbattendo le barriere della distanza fisica.

Sappiamo che hai creato anche una azienda. Raccontaci di più…

Ho co-fondato un’azienda, Yome, con due colleghe, Martina Rando e Claudia Casanova: una piattaforma di corsi online, non solo di yoga: qualcosa di più completo, con corsi anche di fitness, nutrizione e meditazione. Chi tramite abbonamento si registra alla piattaforma può accedere a tutti i nostri contenuti, sia live che registrati. E’ nato tutto durante la pandemia, con la speranza di tenere compagnia al nostro pubblico.



Come rispondi a chi oggi ti chiede quali sono i segreti per diventare come te ed avere successo in questo settore ?

Penso che non ci sia un segreto: bisogna essere sé stessi e portare avanti le proprie passioni, in modo trasparente anche tramite i nostri canali online, senza fingere e senza filtri! Bisogna crearsi una nicchia spontanea ma soprattutto sincera, senza avere paura di mostrare anche i fallimenti e gli insuccessi.

Sappiamo che hai anche pubblicato un libro: di cosa parla? Come mai questa scelta ?

Ho scritto un libro insieme a Martina Rando, Smart Yoga, nel 2018. Un testo per iniziare lo yoga, che spiega le diverse posizioni ed allineamenti, non basato sulla filosofia ma sulla pratica, anche utile per posizioni facili da fare a casa.



Ci sono altri progetti che ancora non sappiamo ?

Quello che posso dire è che a Settembre ci saranno tante belle novità.

21 giugno, International Yoga Day: in montagna o al mare ecco gli hot spots dove praticare in vacanza

Iniziare la giornata con il saluto al sole osservando la bellezza delle vette dolomitiche o mentre si contempla l’orizzonte infinito al di là del mare non è cosa da poco. Praticare yoga nella natura, in alternativa alle 4 mura di una palestra, significa regalarsi un break dalla routine quotidiana per ritrovare sé stessi, riordinare i pensieri e connettere il corpo e la mente con tutto ciò che ci circonda. Sono diverse le strutture che, per celebrare la Giornata mondiale dello yoga, il 21 giugno, offrono interessanti pacchetti vacanza all’insegna della meditazione.



Sessioni quotidiane e retreats yoga al SILENA di Valles

Ricaricare i punti di forza, abbracciare l’universo e seguire il proprio corpo: lo yoga e il SILENA sono una cosa sola. Con il Resident Yoga Teacher si possono prenotare più lezioni a settimana anche in a giardino e a bordo piscina, oppure sulla terrazza sul tetto o addirittura nel bosco, sotto il cielo stellato. Per la coppia troviamo l’acroyoga, caratterizzata da una carica motivazionale e da una forte iniezione di coraggio e di fiducia in se stessi.



Yoga e Dolomiti: il Col Alto di Corvara

Trovarsi al cospetto delle Dolomiti è di per sé un momento di assoluto benessere.
Alla vista suggestiva, Il pacchetto “Yoga & Wellness Week” include: cinque notti in camera doppia superior, due sessioni di yoga tenute dalla yogini Alexandra Din (diplomata presso l’Istituto Iyengar® Yoga di Firenze); un massaggio antistress; l’accesso alla SPA e alla grande piscina. La “casa” del Col Alto, la cui gestione della famiglia Pezzei ne ha fatto un’icona di ospitalità fin dal 1938, è il posto giusto dove riconciliarsi con sé stessi e con la natura: nel magnifico scenario dolomitico, ogni ospite può trovare la propria dimensione di relax. I clienti potranno usufruire di una grande piscina coperta con idromassaggio, una stube finlandese, un bagno turco, la grotta ai vapori di sali marini, il laconium-tepidarium, un percorso Kneipp, le docce emozionali, la grotta del
ghiaccio e due sale per il relax.



Il benessere psicofisico al centro dei programmi dell’Hotel Lamm di Castelrotto


L’Hotel Lamm mette a disposizione dei propri ospiti validi esperti e professionisti che, su richiesta e in piccoli gruppi, accompagnano chi lo desidera in un percorso di profonda meditazione e consapevolezza di sé, respirando i profumi e gli odori del bosco, alla scoperta dei 4 elementi naturali o semplicemente abbracciando un albero (treehugging) e camminando a piedi nudi sull’erba (forest
bathing).
Fino al 3 luglio, con l’offerta “We love spring” è possibile richiedere anche sessioni yoga dedicate, indoor o nei boschi, oltre a una serie di servizi come una ricca colazione con specialità altoatesine, cena a più portate con menù locale, accesso all’area benessere con sauna finlandese, biosauna, bagno turco, docce sensoriali, area relax con lettini di cirmolo e rooftop sky pool (30° C) con idromassaggio.



Equilibrio e armonia all’Alpina Dolomites sull’Alpe di Siusi


Tra le tante proposte per un’estate l’Alpe di Siusi propone lo yoga in un panorama impagabile come quello delle altissime cime e dei prati silenziosi che fanno da cornice all’altipiano più grande d’Europa. Nel programma settimanale dell’Alpina Dolomites Health Lodge & Spa, la pratica è in cima alla lista, con una sessione di 50 minuti 5 volte la settimana. Possibili anche lezioni individuali su richiesta, da abbinare alle esclusive experience in beauty farm (massaggi rilassanti, trattamenti detox, rituali ayurvedici) nella meravigliosa spa, con piscina che guarda sulle Dolomiti.



Yoga al Vivosa Apulia Resort di Marina di Ugento

Affacciato sullo splendido mare salentino, al Vivosa lo yoga è praticato all’aria aperta, nella pineta a due passi dalla spiaggia. La peculiarità della struttura è l’Hatha yoga, che coinvolge sia il corpo sia lo spirito e la mente: le posizioni fortificano il corpo e lo rendono più armonico; la mente e lo spirito vengono rigenerati grazie alle tecniche di respirazione. Al fresco, sotto l’ombra dei pini
marittimi, si praticano le varie sfumature di questa tradizione: dalle sequenze di posizioni dinamiche all’ascolto del corpo e dell’energia sottile. Infine, per i più appassionati, sarà possibile intensificare i benefici effetti dello yoga grazie ad una camminata meditativa in spiaggia.
Nel medesimo comune, accanto al Vivosa Apulia Resort, è di scena i 2° Festival di Kundalini Yoga del Mediterraneo, dal 21 al 27 giugno.

Armonia tra corpo, mente e spirito ai Winklerhotels


In cima al Plan de Corones, gli ospiti dei Winklerhotels hanno il privilegio di praticare lo yoga in a 2.275 metri di altitudine in un luogo appartato, incredibilmente panoramico. Si raggiunge la cima in cabinovia, e dopo una piacevole escursione panoramica si arriva al luogo designato per fare pratica. Tutti gli esercizi armonizzano il corpo, la mente e lo spirito fondendoli in un unico elemento. Il programma “Winklers Balance” permette di raggiungere tale equilibrio anche attraverso i 5 tibetani, per iniziare la giornata pieni di energia.



Lo yoga sul lago Thiersee


Ogni giovedì di luglio e agosto si pratica yoga sulle sponde del magico Thiersee, in Kufsteinerland, un angolo di natura situato in Tirolo. Nel prato in mezzo ai fuori e all’erba verde: Tamara Lohr guida i partecipanti nei movimenti, per regalare un dolce risveglio .
Per chi ama alzarsi all’alba, viene proposto lo yoga in quota. L’appuntamento è alle 6 del mattino, alla partenza della funivia Kaiserlift: la corsa speciale guida gli appassionati di montagna nel silenzio assoluto e nel cielo rosato delle prime luci di mattino

Riconnettiamoci col pianeta – torna lo yoga di Ecoalf

Essere sostenibili è uno stile di vita. Una buona abitudine che parte dal rapporto con noi stessi e si traduce in equilibrio con l’ambiente circostante. Siamo ospiti, un po’ invadenti, di un luogo il cui valore cresce proporzionalmente alla nostra capacità di creare una connessione esso.

Questo il prezioso sostegno di Ecoalf nei confronti di chi vive con profondo rispetto questo rapporto, perché la natura ci restituisce le attenzioni che le dedichiamo. Tre mesi, tre insegnanti di yoga, che creeranno, tutti i mercoledì, una profonda relazione con i followers e l’Healthy Life di Ecoalf attraverso il suo canale youtube.

Un’occasione da non perdere per apprendere, attraverso istruttori qualificati, piccoli suggerimenti per migliorare il proprio stile di vita e scoprire la nuova collezione sostenibile “Good for you, Good for te Planet”, studiata da Ecoalf, fibra dopo fibra, nel massimo rispetto del pianeta.

Basta registrarsi con un click e connettersi tutti i mercoledì alle ore 19.00

A lezione di yoga con Vincenzo Lamberti

Abbiamo incontrato Vincenzo Lamberti (@vvvinsss) yoga teacher presso [hohm] street yoga Milano. Da sempre interessato al movimento in ogni sua forma e alla cura ed il benessere del corpo, Vincenzo decide di abbandonare il mondo della moda in cui lavora per dieci anni come designer, prima diventando prima personal trainer, per poi trovare nell’insegnamento dello yoga il percorso che meglio si adattava alle sue naturali predisposizioni: “ho così potuto fondere la passione per il corpo in movimento a quella per le filosofie orientali, a cui già da tempo mi dedicavo attraverso lo studio”.

La scuola in cu insegna è stata fondata da Marco Migliavacca e Giovanna De Paulis, e le sedi milanesi sono due, una in viale Tunisia 38 e l’altra in via Solari 19.
Da oltre 10 anni il centro si dedica allo studio e all’insegnamento dello yoga in modo a-dogmatico, con un’offerta che spazia dal vinyasa allo yin e al restorative, e rivolge la sua attenzione tanto agli aspetti sottili e tradizionali della disciplina, fra cui il pranayama, quanto a una più moderna ricerca, come l’introduzione in Italia del metodo Katonah yoga.
La scuola affianca in calendario classi multilivello a percorsi pensati appositamente per i principianti, e di recente si è aperta anche a persone con disabilità o semplici difficoltà motorie, proponendo lezioni di yoga adattivo.
Per completare la ricerca di chi vuole approfondire lo studio dello yoga e portare la propria pratica a un nuovo livello di consapevolezza, [hohm] street yoga organizza inoltre formazioni, ritiri e laboratori con insegnanti italiani e internazionali.


Vincenzo Lamberti posizione yoga ponte
Vincenzo Lamberti posizione yoga
Vincenzo Lamberti posa

Come è nata la tua passione per lo yoga? Raccontaci il tuo percorso.

L’interesse per le filosofie orientali e la meditazione, unitamente ad un’istintiva esigenza di esprimermi attraverso il corpo ed il movimento, mi hanno portato per la prima volta a sperimentare la pratica dello yoga, che inizialmente era però circoscritta a ritagli di tempo che difficilmente riuscivo a riservarmi, in quanto assorbito dai ritmi lavorativi particolarmente intensi. Solo quando ho trovato il coraggio di lasciare la mia precedente attività lavorativa e mettere così in discussione quelle che fino ad allora erano state le mie certezze, fonte in realtà anche di insofferenza e blocchi, ho avuto modo di approfondire il mio rapporto con la pratica, scoprendo in essa uno strumento di conoscenza della nostra più profonda essenza e un potente stimolo al cambiamento.

Quale tipo di yoga pratichi e quali sono i benefici di questa disciplina?

L’approccio metodologico che prediligo è quello del Vinyasa Krama, che consiste nel creare una struttura ordinata e graduale di posture o asana che si inseriscono in una sequenza dinamica, in cui ogni movimento è connesso e supportato in primis dal respiro, ma anche da altri elementi quali visualizzazioni, meditazioni, bandha, mudra ecc. Il tutto infatti concorre a focalizzare l’attenzione su ciò che si sta facendo nel momento presente, rendendo così il corpo più consapevole dei propri movimenti nello spazio e la mente sempre meno in balia di pensieri che possano proiettarla nel futuro o tenerla ancorata al passato. Oltre ai benefici fisici in termini di flessibilità, resistenza e qualità del respiro, la pratica diviene così una sorta di meditazione dinamica che ci aiuta ad allenare la nostra concentrazione e a liberare la mente da ansie e stress.

Quanto è importante la respirazione e come si pratica correttamente?

Fondamentale è l’utilizzo corretto del respiro durante la pratica; alle sue fasi infatti coordiniamo le diverse tipologie di movimento ed è inoltre considerato un punto di connessione tra corpo e mente: come il nostro sistema corpo-mente e le emozioni che si generano in esso in base agli stimoli esterni possono influenzare il nostro respiro rendendolo più agitato o calmo, allo stesso modo attraverso il controllo consapevole del respiro (pranayama) possiamo modificare tutto il nostro sistema. Oltre ad essere la nostra principale guida durante la pratica per mantenere il giusto raccoglimento, il pranayama stimola profonde trasformazioni fisiologiche, rende più limpida la mente, portandoci gradualmente a modificare i nostri schemi abituali, ed amplia la nostra capacità respiratoria rinforzando così la nostra salute.

Un tuo consiglio per avvicinare una persona a questo mondo?

Se dovessi dare un consiglio per far si che una persona si avvicini a questo mondo direi semplicemente di lanciarsi e provare, in quanto solo l’esperienza diretta può dare una chiara idea di quanto si possa essere in sintonia o meno con questo tipo di pratica. Consiglierei inoltre di provare anche diversi tipi di insegnanti e metodi, in quando ciascuno può avere qualcosa di diverso da offrire ed ogni allievo si sentirà più a suo agio in determinate modalità piuttosto che in altre.

Editorial: Spirit Keeper

Fashion Editor & Stylist – Francesco Vavallo @francesco_vavallo

Photographer – Stefano Sciuto @stefanosciutophoto

Grooming – Martina Russo @martinarussow

Ass. Stylist – Renato Ninfole @renatoninfole

Ass. Ph – Nicolò Martinazzi @nicolomartinazziphoto

Location – [HOHM] STREET YOGA @hohmstreetyoga

Models – GAYE @gaye_sero @bravemodels
                  MAAL @maal.azyz @bravemodels
                  CHRIS @yuchehsu1219 @bravemodels
                  TYRONE @tyronesmithers @ww_mgmt

Special thanks: Vincenzo Lamberti, [hohm] street yoga

Corpo, mente e spirito, in unione attraverso lo Yoga. Quando si pensa a vivere bene con se stessi pensiamo a stare in pace con tutto ciò che ci circonda, eliminando lo stress, migliorando il nostro corpo ma soprattutto essere felici e in armonia con noi stessi. Ritrovandoci in una casa isolati abbiamo capito che non c’è cosa più importante che prendersi cura del proprio io in equilibrio tra corpo e mente.
Lo Yoga è una pratica che sollecita la consapevolezza del nostro corpo, deviando le distrazioni esterne ed interne, ricercando un punto di congiunzione per la serenità, anche mentale. Secondo lo yoga, ognuno di noi è composto da un corpo fisico e uno energetico, invisibile, che coordina le nostre attività intellettuali e spirituali. Per questo servizio abbiamo quindi scelto non una semplice location, ma [hohm] street yoga, una scuola che da oltre 10 anni si dedica allo studio e all’insegnamento dello yoga in modo a-dogmatico, con un’offerta che spazia dal vinyasa allo yin e al restorative, e rivolge la sua attenzione tanto agli aspetti sottili e tradizionali della disciplina, fra cui il pranayama, quanto a una più moderna ricerca, come l’introduzione in Italia del metodo Katonah yoga. Fondata da Marco Migliavacca e Giovanna De Paulis, [hohm] street yoga affianca classi multilivello a percorsi pensati appositamente per i principianti, e di recente si è aperta anche a persone con disabilità o semplici difficoltà motorie, proponendo lezioni di yoga adattivo. Un centro dove approfondire lo studio dello yoga e portare la propria pratica a un nuovo livello di consapevolezza, anche tramite ritiri e laboratori con insegnanti italiani e internazionali.

[hohm] street yoga è presente a Milano con due sedi, viale Tunisia 38 e via Solari 19.


“SPIRIT KEEPER” è la ricerca costante della serenità.




GAYE wearing total outfit Marco De Vincenzo
MAAL wearing total outfit MARNI

Come fare yoga a casa: 3 posizioni facili da fare

Per avvicinarsi allo yoga servono solo un tappetino e una guida che indichi quali movimenti fare e in che modo. Certo, sarebbe sempre opportuno farsi seguire da un professionista per evitare movimenti azzardati o sbagliati, ma le posizioni base, possono essere eseguite con facilità.

Le Asana

Di stili di yoga ce ne sono davvero molti, ma tutti hanno in comune l’intento di collegare spirito, respiro e corpo in un movimento (che aiuti a riconnettersi con sé stessi con il proprio corpo e con l’ambiente circostante) e le posizioni, chiamate Asana. Ogni Asana ha una specifica funzione e un determinato livello di difficoltà sia in ambito muscolare che di flessibilità, ma con la costanza e con il rispetto del proprio corpo e dei propri tempi, se ne possono eseguire la maggior parte.

La pratica dello yoga, prevede il susseguirsi degli Asana con ritmi e modalità diverse, a seconda dello stile che si è scelto di praticare, allineando movimento e respiro.

3 asana da fare a casa

Se volete provare a fare qualche Asana da soli, senza il rischio di farvi male, provate queste tre posizioni base, e mentre le eseguite effettuate dei respiri profondi inalando dal naso ed espirando dalla bocca, cercando di mantenere lo stesso ritmo.  

1 Tadasana, la posizione della montagna

Tadasana, o posizione della montagna, è forse la più semplice da fare, perché in pratica richiede solo di stare in piedi seguendo delle accortezze. Innanzitutto talloni ed alluci devono restare uniti, tutta la pianta del piede deve essere salda a terra. Per trovare il proprio centro, potete dondolare avanti e indietro sui talloni e sulle punte. Il bacino non deve sporgere indietro, le spalle devono aprirsi verso l’esterno e gli addominali devono essere ben tesi. Le braccia possono essere stese lungo il corpo, con i palmi che “guardano in avanti”, oppure verso l’alto, con i palmi giunti. Cercate di mantenere l’equilibrio, aiutandovi guardando un punto fisso per almeno 30 secondi, e poi aumentate via via il tempo.

Con questa posizione, si migliora la postura, si equilibra il primo chackra, si tonificano gli arti inferiori ed i glutei. 

2 Sukasana, posizione facile

Sukasana è letteralmente la posizione facile! Si pratica semplicemente sedendosi a gambe stese. Una volta che sentite la schiena ben distesa, potete provare a piegare le gambe, fino a mettere, se ci riuscite, ogni piede sotto il ginocchio opposto. Cercate di mantenere la posizione, magari iniziando con un minuto e via via aumentate il tempo.

Questa posizione aiuta ad alleviare la tensione sulla schiena, favorisce la meditazione ed al contempo aiuta ad abbassare i livelli di stress. Se praticata con costanza aiuta a migliorare la postura e a riequilibrare il secondo chakra.

3 Balasana, posizione del bambino

Questa posizione viene eseguita ogni qual volta il corpo ha bisogno di fermarsi durante la pratica. È ottima per chi soffre di mal di schiena e per poter rilassare corpo e mente. Basta poggiarsi con le ginocchia sul tappetino con gli alluci che si sfiorano, ci si siede sui talloni, e si stendono braccia in avanti. Lasciando andare il busto, si può poggiare, se ci si riesce, la testa a terra o fin dove si arriva, mantenendo una posizione comoda e senza sentire dolore.

Questa posizione riduce la fatica fisica e lo stress, allevia i dolori cervicali, il mal di schiena e distende gli arti inferiori.

Yoga: le posizioni da poter fare anche da soli in quarantena

In un periodo di forzata quarantena si moltiplicano i corsi online di yoga, che se da un lato possono essere utili specialmente per chi ha già le basi, dall’altro potrebbero rivelarsi pericolosi se eseguiti da principianti.

Quando si pensa allo yoga ci vengono in mente un caleidoscopio di posizioni, alcune apparentemente semplici, altre sono evidentemente complesse.

Per iniziare ad avvicinarsi a questa disciplina vogliamo mostrarvi la tecnica di base del saluto al sole con alcune modifiche (utili per chi ha problemi articolari), come si insegna nell’ashtanga yoga, una forma di yoga tradizionale con approccio dinamico detto anche  meditazione in movimento in cui si coordina il respiro (ujjayi) e le posture (asana) prese attraverso un fluire attivato da uno stato di profonda concentrazione. 

Grazie all’esperienza di Annelise Annelise Disnan, studiosa ed esperta di discipline orientali e direttore di Om Shanti Yoga Studio di Milano vi mostriamo le tecniche di base che prevedono 9 posizioni di cui vi spieghiamo i relativi benefici sul corpo che potete provare anche da soli a casa. 

Per chi avesse poi voglia di proseguire questo percorso è possibile frequentare un vero e proprio corso online sui fondamenti dello yoga che trovate a questo link e su instagram, oltre ai corsi di meditazione e quelli più avanzati. 

Riscaldamento e posizioni di apertura pratica  – Eka Pāda vīrāsana 

Eseguiamo questa postura per scaldare e allungare il muscolo quadricipite e riscaldare l’articolazione del ginocchio. Si piega un ginocchio, portando la gamba verso dietro. Chi non ha problemi alle ginocchia ed è molto allungato può stendere totalmente la colonna a terra. Chi ha problemi all’articolazione deve necessariamente sedersi su un blocco, mattone di sughero o un supporto come un libro o un dizionario,  prima di effettuare la posizione (asana).

Questa posizione porta all’allungamento del muscolo iliopsoas e del quadricipite e aiuta nella  purificazione dell’apparato digerente, favorendo l’eliminazione dei metaboliti di scarto con benefici sul sistema linfatico. Ha anche un’azione drenante per le gambe ed è quindi utile per le vene varicose

Āñjaneyāsana

Passiamo all’allungamento dello psoas portando una gamba fra le mani, la testa cade verso il basso con il collo morbido. L’altra gamba  rimane dietro con il ginocchio a terra e il piede appoggiato sul dorso, in linea con il ginocchio. Se la postura è stabile si completa sollevando il torso e portando le braccia in alto unendo i palmi delle mani. Questa asana aumenta l’energia generale, riapre le nadi (nella tradizione indiana le vie attraverso le quali passa il prana inteso come energia vitale o soffio, che alimenta tutte le parti del corpo).  Si allunga il muscolo ileopsoas, si apre il petto aumentando la capacità inspiratoria, si tonificano milza e reni.

Dopo aver scaldato i muscoli e le articolazioni possiamo iniziare con il SALUTO al SOLE A – sūrya namaskāra. Nel video troverete la versione base, con le posture modificate che possono essere  eseguite da tutti, e la versione avanzata per coloro che praticano con costanza da anni.

Concluso il Saluto al Sole A potete eseguire le seguenti posture:

Eka Pāda uttānāsana

Allunghiamo la catena miofasciale posteriore. Partendo con il bacino frontale, portiamo un piede dietro posizionandolo a 45 gradi dietro la propria anca, per poi scendere con le mani verso terra rimanendo con il petto aperto e l’ombelico in dentro (Uḍḍīyana Bandha). L’asana ha il beneficio di smobilizzare il grasso sui fianchi, rinforzare e tonificare la muscolatura delle gambe ed eliminare il muco dalle vie respiratorie.  

Parśvakoṇāsana A

Una delle posizioni laterali fondamentali della pratica. Si prende divaricando ampiamente le gambe, girando un piede verso l’esterno e, mantenendo il tronco laterale, si scende con il ginocchio a 90 gradi per portare la mano a terra. La posizione completa prevede il braccio in alto con lo sguardo verso la mano. Altrimenti possiamo fermarci con il gomito sul ginocchio (come in foto) e l’altro braccio lungo il fianco. La posizione aiuta a rinforzare schiena e gambe, corregge squilibri dell’allineamento posturale, riallineando lo scheletro. Rinforza il sistema respiratorio e tonifica il sistema nervoso.

Utthita Astha Pādāṅguṣṭhāsana

Questa è una posizione in cui andiamo ad allungare profondamente le gambe, mantenendo un forte equilibrio. Il piede che rimane a terra deve essere ben radicato con le dita separate fra di loro. Per mantenere l’equilibrio è importante attivare l’uddiyana banda (contrazione dei muscoli addominali), portando l’ombelico verso la colonna. Le spalle devono rimanere aperte con le scapole vicine verso il basso.  Aiutandosi con  il braccio si porta un ginocchio al petto, rimanendo immobile per 5 respiri per poi aprire il ginocchio lateralmente e rimanere altri 5 respiri. La posizione completa prevede l’aggancio dell’alluce con la mano, per portare la gamba tesa verso l’alto, prima frontalmente e poi lateralmente. La posizione dà forza e flessibilità alle gambe, incrementa l’equilibrio psicofisico, rinforzando l’articolazione della caviglia. Infine purifica e tonifica i reni.

E per finire dopo il saluto al sole,  due asana di chiusura, molto utili ed energetiche.

Dwi Pāda Pitham 

Questa posizione serve a rafforzare la nostra schiena. Ci sdraiamo a terra con le ginocchia piegate e premendo uniformemente sui piedi, tenendo l’ombelico in dentro verso la colonna (per proteggere la schiena) inspirando portiamo il bacino verso l’alto senza divaricare le ginocchia. Le braccia rimangono a terra ai lati del corpo, le spalle sono a terra aperte e lontane dalle orecchie, le scapole appiattite. Questa posizione può essere tenuta 5 respiri, per poi scioglierla e ripeterla per 3 volte. La versione completa prevede l’estensione totale della colonna, posizionando le mani ai lati della testa, con un inspiro ci solleviamo da terra per entrare nel ponte (Ūrdhva Dhanurāsana)

L’asana rinforza la schiena, la muscolatura dei glutei e gli ischio crurali (muscoli posteriori delle gambe). Ne beneficia il sistema linfatico, l’apparato gastro intestinale favorendo la riduzione e ristagno delle tossine.

Sālamba Sarvāṅgāsana 

Questa posizione porta energia e un profondo benessere, si tratta di un’inversione per cui tutti i nostri organi interni ne beneficeranno. Ci sdraiamo a terra e con un inspiro portiamo entrambe le gambe e il bacino verso l’alto, sostenendo la colonna, che dovrà rimanere dritta, con le nostre mani. I gomiti rimango a terra in linea con le spalle, non dobbiamo lasciare che si aprano. Se ci sono problemi di cervicale possiamo posizionare una coperta sotto le spalle per creare un piccolo spessore, lasciando però il collo fuori dal coperta. Porta il tuo sguardo direzionandolo verso le dita dei piedi che puntano al cielo,  non ruotando mai la testa. La posizione permette la purificazione completa dei canali che defluiscono dolcemente. E’ un aiuto per il sistema venoso e un allenamento per il sistema arterioso. Libera dalle paure psico-fisiche ed emotive. Molti organi traggono benefici: gola, tiroide, apparato genitale, polmoni ed è utile anche per chi ha vene varicose e per combattere l’insonnia.

Fine della pratica – Śavāsana

Alla fine della pratica ci si sdraia a terra con i palmi verso l’alto e le gambe che cadono per fuori  nella postura rilassante di śavāsana, mantenendo gli occhi chiusi e focalizzandosi sul respiro naturale si rimane completamente fermi e inattivi per almeno 5 /10 minuti.

Buona Pratica, ma senza esagerare!

Namastè

Le migliori app per mindfullness e meditazione

Pensate ancora che l’individualismo, un antico dogma che gli anni ’80 con il paleoconservatorismo ha perpetrato nelle menti, sia ancora l’unica strada percorribile? Sembra ora, più che mai, con questa situazione di pandemia che ci sta facendo ripensare al modo in cui trattiamo il nostro ambiente, ma anche al modo in cui il sistema economico sta collassando e, ultimo ma non meno importante, al modo in cui trattiamo e curiamo il nostro corpo, che abbiamo effettivamente bisogno di un refresh per percorrere nuovi percorsi. E soprattutto, avere una nuova mentalità. Questo è un modo di concepire la vita tipico dell’est.

Queste persone (diversamente dall’ovest che si è sempre concentrato sul sviluppo delle macchine) ha una tradizione secolare di conoscenza approfondita dello studio del corpo. Prepararsi ad ascoltare il proprio corpo e gli altri è una pratica rivoluzionaria. Probabilmente la più efficace in tempi di crisi come questo.

La tecnologia ci aiuta come sempre! Esistono diverse app e siti Web sulla meditazione e la consapevolezza disponibili a portata di download su tablet e telefoni cellulari. Che cosa stai aspettando? La tua rivoluzione spirituale inizia ora! Myfitnesspal, ad esempio, offre suggerimenti per rimanere sani e attivi. Il sito specifica immediatamente che la meditazione non solo aiuta la concentrazione, ma anche le prestazioni atletiche. inizialmente propone tre tecniche per avere più meditazione nella nostra vita, poi va più in profondità. Invece l’app Serenity si concentra sulla meditazione quotidiana.

La proposta inizia con il livello 1 (base), per passare all’espansione (livello 2) fino alla meditazione continua (livello 6). Ma questo è solo l’inizio: poi c’è il corso avanzato di meditazione che comprende 24 passi. L’app ha una grafica intuitiva. Infine segnaliamo Simple Habit: App per la meditazione. È un’app di meditazione quotidiana per le persone indaffarate. Il punto di forza è la schermata iniziale che offre vari aiuti all’utente: dal dormire meglio alla riduzione dell’ansia. Quindi, dopo aver selezionato il tuo obiettivo, imposti l’orario e accedi al corso con un piccolo pagamento.

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BRAND ALERT: NIKE YOGA COLLECTION

Molti atleti professionisti, dagli skateboarder ai velocisti, per ottenere migliori performance sportive completano il loro allenamento con un’arma segreta: lo yoga. Lo skateboarder  Korahn Gayle, Alana Beard, giocatrice WNBA, Dennis Hartmann, atleta di fitness professionista, Scout Bassett, atleta paralimpica americana di atletica leggera hanno raccontato come lo yoga ha permesso loro di “aver una marcia in più” nella pratica della loro disciplina. Tra i buoni motivi per cui svolgere questo tipo di allenamento ricordiamo infatti che lo yoga:
 

Conferisce una sensazione di calma anche nel corso di un allenamento intenso

Migliora la coordinazione ed equilibrio

Le sue posizioni a basso impatto favoriscono la circolazione sanguigna e riducono rapidamente i tempi di recupero

Aumenta il raggio di movimento e la flessibilità

Insegna a controllare le pelvi, componente fondamentale ed essenziale per gli atleti di tutti gli sport

Ecco perchè Nike ha lanciato la sua prima collezione di abbigliamento realizzata appositamente per questo sport e questa volta anche per l’uomo . La Nike Yoga Collection di Nike Training comprende capi di abbigliamento che garantiscono facilità di movimento, versatilità e sostegno sia durante l’esecuzione di complesse verticali che di un tranquillo rilassamento, meglio noto come savasana. Perfetti da indossare prima dei vostri “oom”.

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YOGA PER LUI

Illustrations by Tommy Parker

Uomini e yoga? Certo. In realtà lo yoga era una pratica propria dei bramini che escludeva la partecipazione delle donne fino agli anni ’30. Ma come trovare il proprio stile? Esistono moltissime varianti di questa disciplina, i cui benefici, derivanti da una pratica costante, sono ben noti: si riducono gli ormoni dello stress, si migliora la flessibilità e il tono muscolare, senza contare il benessere mentale, riflesso in un aspetto molto più rilassato e giovane. Per godere appieno di questi benefici è indispensabile trovare il giusto stile, in relazione al proprio corpo e alla propria personalità. Noi di MANINTOWN ci siamo ispirati ai consigli del maestro Ahmed Zambarakji e abbiamo selezionato sette stili di yoga tra i più efficaci e in voga in questo momento. Una mini guida per invogliare anche i più restii, che si sentono persi tra le varie possibilità. Con qualche indirizzo utile tra Milano, Torino e Roma.

BIKRAM YOGA

Ottimo per gli estremisti. È lo stile più diffuso al mondo e consiste in una lezione di 90 minuti che prevede 26 posture statiche e due esercizi di respirazione. La particolarità distintiva (ed estrema) è la location: una stanza riscaldata fino a 40°C, la temperatura di Calcutta, dove si pratica yoga regolarmente e con ottimi risultati. È stato scientificamente provato che queste condizioni climatiche rendono il corpo più malleabile, riscaldano e allungano i muscoli, i legamenti e i tendini, secondo precise sequenze che sono state studiate appositamente per sfruttare al massimo il potenziale umano. Non per ultimo, favorisce il dimagrimento in breve tempo. I motivi per provarlo sono molteplici, sicuramente tra tutti menzioniamo l’esercizio alla concentrazione, alla consapevolezza del proprio corpo e alla gestione del dolore e della fatica, che aumenta la capacità di resistenza. Non esiste un limite di età, tutti possono farlo. L’accorgimento fondamentale da osservare, vista la temperatura elevata dell’ambiente, è l’idratazione: si consiglia di bere tre litri d’acqua al giorno e di reintegrare la giusta dose di liquidi e sali minerali.
Milano: Spera Yoga
Torino: YogaUnion
Roma: Bikram Yoga Roma

ASHTANGA YOGA

L’ashtanga vinyasa yoga è stato diffuso grazie a Pattabhi Jois a partire da Mysore, in India, durante il secolo scorso e si compone di tre sequenze molto complesse, la cui corretta e piena esecuzione richiede molta pratica. La parola vinyasa implica un fluire continuo da una posizione a un’altra senza pause, con il respiro sincronizzato al movimento, cosa che richiede una grande concentrazione, resistenza aerobica, forza nella parte superiore del corpo e abilità nell’usare il respiro come una forza idraulica che contemporaneamente purifica il corpo. Le posizioni sono riprese dalla ginnastica, dal body building e dagli esercizi dell’allenamento militare.
Milano: Ashtanga Yoga Milano
Torino: Yoga Sutra Studio
Roma: Ashtanga Yoga Research Institute

JIVAMUKTI YOGA

La scuola Jivamukti è stata fondata da Sharon Gannon e David Life, nella New York degli anni ’80. Il termine Jivamutki può essere tradotto dal sanscrito come “liberato in vita” e, infatti, la filosofia che è alla base si fonda sull’interconnessione tra gli uomini e tra gli uomini e la terra. Si basa sulla sequenza vinyasa, che implica un approccio dinamico e intenso, al cui centro c’è la meditazione, la musica e il canto dell’ohm.
Nei centri Jivamukti Yoga, di cui il più famoso è a New York ed è amato da molte celebrities, è possibile seguire diverse classi, tra cui la Spiritual Warrior Class, a sequenza fissa, per chi ha solo un’ora a disposizione, e le Open Class, aperte a tutti, in cui si lavora su sequenze vinyasa ogni volta diverse e ci si concentra anche sulla meditazione.
Milano: Bali Yoga
Roma: Ryoga Rome Trastevere

IYENGAR YOGA

Questo stile prende il nome dal maestro B.K.S. Iyengar, considerato uno dei precursori dello yoga moderno, che ha dedicato 96 anni a questa disciplina. Molto puntiglioso con la struttura, l’allineamento e la disciplina, il guru ha scritto una serie di testi fondamentali, compreso Light On Yoga, che sono obbligatori per i praticanti di yoga di qualunque stile. Il suo stile eponimo è molto terapeutico e si rivolge in particolare a coloro che si stanno riprendendo da lesioni muscolari o allo scheletro. Le classi prevedono l’uso di attrezzi come blocchi, cinture e corde che diano un sostegno psicologico e fisico allo studente. Le classi potrebbero non essere dinamiche come l’ashtanga o il power yoga, tuttavia questo stile richiede un grande livello di precisione per compiere adeguatamente tutte le posture per lungo tempo. Esistono più di 200 posture (ognuna con un numero infinito di modifiche possibili) e sarvangasana o sirsasana (verticali) per il tempo di 25 respiri o più, uno sforzo di concentrazione, forza di volontà, forza del respiro e fisica. La profondità e la consapevolezza di ogni singolo muscolo in queste posizioni lunghe e statiche inducono il praticante in uno stato di meditazione.
Milano: Iyengar Yoga Institute Milano
Torino: Studio Iyengar Yoga
Roma: Studio Iyengar Yoga

KUNDALINI YOGA

Importato in Occidente nel 1968 dallo Yogi Bhajan, Kundalini yoga è pensato per accrescere la vitalità fisica e la limpidezza mentale di chi lo pratica. Come bonus extra, tende anche a innescare stati di coscienza amplificati negli studenti più devoti. Prima che diventasse pubblico, il Kundalini yoga era una pratica tantrica riservata ai saggi e ai governanti indiani. Questi ultimi utilizzavano regolarmente la meditazione, il canto, il controllo del respiro ed esercizi come il kriyas per svegliare il potere del serpente che credevano risiedesse dormiente alla base della spina dorsale. Viaggiando per tutti i sette chakra, il serpente risvegliato procede attraverso i blocchi emozionali e psicosomatici, inducendo uno stato di consapevolezza spirituale amplificata. Questo stile è perfetto per chi cerca un allenamento intenso con una buona dose di spiritualità.
Milano: Kundalini Flow
Torino: Kundalini Yoga Torino
Roma: Circolo Kundalini Yoga

RESTORATIVE YOGA

Diametralmente opposto agli stili più intensi, il restorative yoga richiede mitezza e passività. Questo approccio allo yoga coinvolge posture terapeutiche da mantenere per qualche minuto uno alla volta, andando in profondità nel tessuto connettivo e permettendo al corpo di aprirsi gradualmente. È possibile che si esegua solo qualche postura in un’ora di lezione. È una pratica basilare e lenta, adatta a chi presenta lesioni o corpi non molto flessibili. Le sequenze prevedono l’utilizzo di tanti attrezzi che aiutano a eseguire la posa in sicurezza e senza aggravare le lesioni. Gli uomini che fanno sollevamento pesi o gli atleti di resistenza esplosiva che corrono lunghe distanze beneficeranno del progressivo sbrogliarsi di tessuti distorti. Il riscaldamento potrebbe temporaneamente migliorare la flessibilità per 90 minuti, ma gli esercizi lunghi e statici faranno allungare i muscoli progressivamente e più naturalmente. Le sequenze possono presentare delle pose difficili da eseguire, ma sono proprio quelle a essere le più efficaci.
Milano: Restorative Yoga
Torino: Yoga Union

DOGA

Per ultimo, lo stile perfetto per gli amanti degli animali. Nato negli Stati Uniti e molto praticato in Giappone, si tratta di una disciplina che prevede le posizioni dello yoga classico e tecniche di meditazione e respirazione da effettuare, però, insieme al proprio cane. Questa esperienza aiuta anche a rafforzare il legame con il proprio animale, favorendo il rilassamento di entrambi. Come afferma, senza traccia d’ironia, la fondatrice Mahny Djahanguiri “Tu sei lo yogi, loro sono il dogi”.

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