Il re di Instagram: Gianluca Vacchi

Per chi non sapesse (come fate a non saperlo?) chi è Gianluca Vacchi, vi invitiamo a dare un’occhiata al suo profilo Instagram che vanta ben 13 milioni di followers. Quest’anno a maggio gli è stato dato il GRAND PRIX ai World Bloggers Awards a Cannes. WBA è la prima cerimonia al mondo per i migliori blogger. Gianluca Vacchi era una delle star nominate quest’anno e ha visto il premio più importante.

Appena entra nella lobby del bellissimo Four Season Downtown, capiamo dal suo sorriso contagioso e dalla sua immensa energia che sarà sicuramente un’intervista piacevole e divertente. L’influencer cinquantaduenne è diventato famoso per il suo lifestyle “sempre alla ricerca del sole”, come da lui definito, la sua abilità nell’essere fit e la sua voglia di reinventare se stesso come DJ e produttore musicale. Ha collaborato con Luis Fonsi e Yandel, è comparso nel video di J Balvin “Mi Gente” e solo da pochi anni ha intrapreso una nuova carriera come DJ nei club più famosi in giro per il mondo.

Se fossi un personaggio storico.. chi saresti? e perchè?

GV: Cesare o Attila.

MT: Perché Cesare? e perché Attila?

GV: Perché mi piace pensare in grande e conquistare. Voglio conquistare il mondo e raggiungere obiettivi che mi sono imposto come una consistente misura dei miei talenti. Sto bene con me stesso quando so che sto utilizzando tutti i talenti che mi sono stati donati. Sto bene anche quando so che ho sfruttato al meglio uno dei pilastri fondamentali della mia vita: il tempo. Mi piace pensare che ci dovrebbe anche essere quell’istinto animalesco in ognuno di noi, qualcosa di quasi primitivo.

Mare o montagna? La tua destinazione preferita

GV: Entrambi. Mare e montagna. Ero uno sciatore professionista a Cortina. Sciare è stata la base per creare il mio istinto competitivo. Amo molto anche il sole. Direi che il mio lavoro ora è di “inseguire il sole”. Sto scherzando, ma amo molto entrambi.

MT: Se dovessi scegliere una destinazione oggi, dove andresti?

GV: Non posso stare in un posto dove non c’è mare o sole. Probabilmente sceglierei Los Angeles per il tuo ambiente creativo e per il tempo. Ho una casa a Miami e mi sento appagato quando sono lì. E’ un posto che rispecchia la mia personalità. Vi sono molti latino americani che io adoro.

Parliamo un po’ di moda. Quali sono 3 accessori o capi di cui non puoi fare a meno?

GV: Sicuramente jeans, t-shirt e uno smoking.

La curiosità di molti è: Su cosa si basa realmente la tua carriera?

GV: Sono sicuramente un imprenditore nel cuore. E’ parte del mio DNA. Ho ancora una azienda di cui possiedo le azioni e sono uno dei direttori. Sto pensando a cosa fare tra due o tre anni, ma non so ancora.

Come sta andando la tua carriera da DJ?

GV: Sta andando molto bene.

MT: E’ appena uscito un tuo nuovo singolo giusto?

GV: Si. Produco molto e mi piace essere un direttore musicale, non uso software come fanno molti giovani DJ. Ho molte idee, quindi do il mio tocco alle melodie che uso. Fino ad ora ho suonato in location stupende in giro per il mondo.

Sei considerato una star del web, come influenzano la tua vita i social?

GV: E’ una domanda delicata. Viviamo in un’era in cui c’è una vita reale e una virtuale, poi ci sono persone che separano la loro vita virtuale da quella reale e rappresentano se stessi diversamente in entrambe le vite. Ad esempio, se noi facessimo una foto qui e diciamo che siamo a Sydney, nessuno direbbe nulla. Ci crederebbero. Puoi fare successo solo se la vita reale e la vita virtuale coincidono. Devi mostrare ciò che realmente sei. Non mi sento influenzato, ho sempre vissuto così anche 20 anni fa..

Gianluca Vacchi: eccentrico o estroverso?

GV: Probabilmente entrambi, ma sicuramente anti-borghese. La borghesia tende ad imporre rispettabilità e conformismo come modi di vivere e non supporto questa idea.

Che consiglio daresti a coloro che vogliono avere successo nel mondo dei social media?

GV: Che sia nel mondo dei social media o nella vita reale, se non hai talento, non puoi avere successo. Non devi inventare nulla di speciale per farcela. Credo tu abbia successo sui social quando hai successo nella vita. Essere almeno un po’ anti-conformista è importante, così come lo è sognare in grande. Non vi è successo virtuale se non c’è successo reale.

Quanti tatuaggi hai?

GV: Probabilmente più di 120.

MT: Sono tantissimi. Ci diresti qual è il più importante e perchè?

GV: Sicuramente il ritratto di mio padre. Ogni tatuaggio ha il suo significato ed è collegato a qualcuno o qualcosa di importante nella mia vita. Per esempio uno è il frammento di una lettera scritta da un amico, un altro è il ritratto di mia zia.

Le città o location che sono fonte di ispirazione per te

GV: Sicuramente New York, che è un posto incredibile. Una città elettrica, che ti entra dentro e ti fa sentire vivo. Anche se la amo molto, non riesco a stare molto a NY perché è come se il tempo scivolasse dalle mani. Si muove tutto così velocemente.

Cosa ha in serbo il futuro per Gianluca Vacchi?

GV: Il prossimo step per me è iniziare una terza vita. Nella mia prima vita ho lavorato come imprenditore, nella seconda sono diventato un DJ, nella terza potrei diventare attore. Vedremo. Il segreto sta nell’essere aperto e reinventarsi sempre.

Siamo stati piacevolmente interrotti da un fan che entra nella lobby. Un gentiluomo che lavora nella Borsa di NY che si avvicina e chiede un selfie a Gianluca. Si può leggere felicità nei suoi occhi, la felicità di un fan che incontra il suo idolo dei social media. Ha inoltre confessato di essersi fatto crescere la barba per imitare quella di Gianluca e che ama ballare a ritmo della sua musica. Proprio in quel momento siamo spettatori del potere di essere un influencer. Decidiamo di lasciarci in questo modo e con un sorriso e molto ottimismo, auguriamo a Gianluca Vacchi una terza vita di assoluto successo. (ndr)

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Roberto De Rosa: benvenuti nella mia social suite

La parola social, secondo l’influencer dal cuore partenopeo è ricca di significato, soprattutto per il suo lavoro che lo porta costantemente in giro per il mondo. Quello di Instagram del resto è un sistema che cambia di giorno in giorno e che gli ha permesso di concretizzare le sue passioni tra cui quella per la televisione, dove prossimamente lo vedremo nel programma Music Experience su VH1.

Intanto lo abbiamo incontrato nella suite 311 dello splendido Townhouse Duomo di Milano, dove ci presenta il suo nuovo format, la #rdrsocialsuite, un’esperienza lifestyle unica per far vivere ad amici ( e prossimamente anche ai follower più affezionati) una pausa di totale relax in un contesto davvero speciale. Sorseggiare un bicchiere di champagne con vista sul Duomo avvolti dalle fragranze sensoriali di Jo Malone insieme ad un trattamento nelle mani esperte di Orlane. A chi non dispiacerebbe?

Come nasce l’idea di una social suite?

Per lavoro ho la fortuna di visitare le suite più belle degli hotel che mi ospitano in tutto il mondo e mi piaceva l’idea di far vivere agli amici più cari un momento speciale a Milano, città che amo davvero tanto e che mi ha accolto calorosamente sin dall’inizio del mio percorso.

È un format che ripeterai?

Si certamente, ho già in mente il nuovo evento che si terrà in una location da sogno il prossimo Settembre e mi piacerebbe coinvolgere anche qualcuno dei miei follower più affezionati.

Il lato migliore e quello peggiore dei social secondo il tuo punto di vista da “addetto ai lavori”

I social mi hanno permesso di conoscere persone di tutto il mondo, aprire la mente e vivere esperienze di vita incredibili. Il lato negativo è che ci possa essere una scadenza per tutto questo, del resto è un mondo in continua evoluzione. Nonostante io ami questo ambiente, trovo importante prendermi regolarmente dei momenti di pausa dai social, per vivere a pieno i rapporti umani un po’ come ho provato a fare con questo format, dove sono riuscito ad incontrare dal vivo gli amici che non vedevo da tempo.

A breve ti vedremo nuovamente in tv, puoi svelarci qualcosa di più?

Sarà un’esperienza diversa da quella precedente, mi vedrete in una veste inedita e il tema centrale sarà la musica. Non vedo l’ora!

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Beauty tips: il travel kit del viaggiatore

In estate più che mai, soprattutto dopo e durante i voli aerei intercontinentali è utile avere con sé un kit di sopravvivenza per la pelle. Sono tutti prodotti che occupano poco spazio, ma ideali per contrastare la disidratazione. Dall’acqua termale spray ai patch per il contorno occhi, dalla crema idratante al balsamo per le labbra, senza dimenticare un buon filtro solare se ci esponiamo al sole. Ecco gli alleati vincenti da portare in tutte le destinazioni.

 

Acqua di Parma Barbiere Maschera viso all‘argilla 

Il perfetto completamento della routine di cura della pelle. Una maschera arricchita con argilla naturale, carbone vegetale, olio di sambuco e olio di limone. La sua formula ad alto potere purificante specifica per la pelle maschile, restituisce luce e compattezza con un effetto opacizzante. 

Rilastil Man Gel barba

Arricchito con vitamina C e acido ialuronico, consente di prevenire la secchezza cutanea e di contrastare lo stress ossidativo, attenuando la formazione delle rughe e dei segni del tempo. È consigliato per pelli sensibili e facilmente irritabili e si può usare anche come detergente per il viso.

Wilkinson Xtreme 3 Ultra Flex

Tre lame 100% flessibili per una rasatura precisa e confortevole. Grazie alla tecnologia Pivot Ball, questo rasoio si adatta perfettamente a tutti i contorni del viso. La piastra lubrificante arricchita con aloe vera e vitamina E regala un maggiore comfort insieme anche al manico ergonomico.

Boy de Chanel  Le Baume à Lèvres 

Un balsamo labbra che garantisce otto ore di idratazione, protezione, morbidezza, comfort, opacità. Uno stick ricco di olio di jojoba, burro di karité nutriente e di un derivato della vitamina E dalle proprietà antiossidanti. 

Caudalie Eau de Beauté 

Composta al 100% da ingredienti di origine naturaleè ricca di oli essenziali per un effetto anche aromaterapico. Contiene benzoino e mirra rigeneranti, fiore d’arancio addolcente, uvae rosa illuminanti, rosmarinoastringente, melissa ementa stimolanti.Ideale in aereo, per proteggere la pelle dalla disidratazione, nelformato ready-to-go da viaggio.

Filorga Optim-Eyes Patch 

Maschere monouso specifiche per il contorno occhi. La vitamina PP con un derivato del lievito facilita la microcircolazione per un’azione antiocchiaie. Il fiordaliso e l’hamamelis hanno un’azione drenante, decongestionante e antiborse.Il gel di carragenina idrata e leviga la zona con un’azione antirughe.

Clarins Fluido Solare Minéral

Un pratico formato to go che rende ideale questo fluido solare ad alta protezione e antiossidante per zone sensibili o molto esposte al sole. La texture è leggera e fondente, con finish asciutto.

Comfort Zone Water Soul SPF30

La formula dalla texture leggera e scorrevole protegge efficacemente la pelle mantenendola morbida e idratata. Ideale per chi pratica sport acquatici.

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10 camicie per l’estate

Stampe colorate, lino monocolor e le ultime novità dalle fashion week. Abbiamo selezionato per voi le 10 camicie più fresche e cool dell’estate da indossare per un cocktail in spiaggia e on the-road durante le vostre vacanze estive.  Il tutto all’insegna della freschezza per affrontare con stile anche le giornate più calde.

Kapital

Diverse sfumature di arancio si mixano assieme con le estive patchwork di più bandane, ormai un must estivo da un paio di anni a questa parte.

Polo Ralph Lauren

Delicato e intramontabile, il Lino è il tessuto per eccellenza delle stagioni calde e, insieme al celeste pastello, da vita a un connubio di eleganza e classe.

Prada

Per chi non vuole passare inosservato e giocare con le fantasie e i colori. Provocanti e appariscenti, le camicie dell’estate 19’ di Prada sono un inno alla creatività in più, in diversi store del mondo tra cui anche Milano, potrete creare il vostro mix preferito con l’iniziativa made to measure.

Acne studio

Oversize ed elegante, ricca di tenui e pacati colori che richiamano l’Antartico in chiave topografica il tutto all’insegna dei colori pastello. Dalle sfumature del verde ai tocchi di rosso e giallo.

Zegna

In pregiata tela di cotone giallo girasole con stampe nautiche sparse. Maniche corte e collo cubano, senza bottoni e con una zip comoda e pratica.

Canali

Pregiato lino ed elegante tinta color corallo.

Missoni

Uniche ed evergreen, le iconiche stampe multicolore Missoni sono sicuramente delle ottime compagne per la vostra estate, tra il fresco cotone e il rayon.

Msgm

Fantasia mista che richiama le temperature hawaiane e la città, il tutto contornato da vistosi e accessi colori, palme e rondini in volo.

Ambush

100 sfumature di tramonto in una camicia, una magica fantasia della quale è facile innamorarsi.

Lacoste

Azzuro e blu notte sono i colori che Lacoste usa per la sua camicia dai tratti tropicali-notturni. Le diverse e intense tonalità cromatiche, tendenti ai colori forti, la rendono un capo perfetto anche per la sera.

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Da volto tv a influencer: Claudio Sona

A qualche anno dalla fine della sua prima esperienza televisiva come tronista a Uomini e Donne, incontriamo Claudio Sona, classe 1987 e veronese doc. Dopo aver ripreso in mano la sua routine quotidiana, oggi coltiva nuove passioni insieme all’attività di influencer che gli permette di esporsi nella misura in cui desidera, senza lo stress eccessivo della tv. Adesso preferisce concentrarsi sui rapporti veri, tenere per se le sue fragilità e ritagliarsi i suoi spazi per riflettere.

Cosa ti ha lasciato e cosa ti ha tolto l’esperienza televisiva a Uomini e Donne?

Mi ha lasciato molti bei ricordi, come tutte le nuove esperienze mi han insegnato tanto ma allo stesso tempo mi ha tolto la privacy ed è stato difficile gestirlo perché prima di allora non ero mai stato così tanto esposto davanti ad un pubblico. 

Come è cambiata invece la tua quotidianità?

Nonostante la popolarità, ho cercato di mantenere la mia quotidianità continuando a portare avanti il mio bar, attività che avevo iniziato precedentemente al programma ma che a breve giungerà al termine. Ho deciso infatti di venderlo perché ho voglia di nuove esperienze, andare all’estero e investire sulla mia formazione.

Grazie alla tua attività di influencer stai viaggiando molto, alcune mete che ci consigli di visitare?

Partirei con Cuba, il mio ultimo viaggio che mi ha lasciato davvero stupito.  Mi è piaciuto molto il cibo e mi hanno colpito le loro usanze. Spaziando in un’altra dimensione nomino le Maldive, un paesaggio unico perfetto per chi cerca una dimensione di totale relax.  Concluderei con la Thailandia (Bangkok e Golden Triangle) e  poi l’India. Di questi luoghi mi piace soprattutto l’aspetto spirituale.

Il tuo luogo del cuore di sempre invece?

Amo l’Italia e la mia città Verona perché  è a misura d’uomo e tutto è raggiungibile facilmente, ma allo stesso tempo c’è molto movimento. Sardegna e Sicilia invece sono le mie mete estive preferite. Una città che mi ha stupito recentemente è Matera, incantevole e suggestiva.

Tre capi che non possono mai mancare nel tuo armadio

Jeans, una felpa comoda e la camicia. Non amo particolarmente gli abiti, li uso giusto per le cerimonie o le serate speciali.

Cosa non manca invece nella tua valigia?

Spero sempre di portare un costume, ma in generale capi comodi. Tendo ad esagerare con i look anche se sto via pochi giorni.

Sappiamo che sei uno sportivo, come ti mantieni in forma?

Faccio sport da quando sono piccolo, ho praticato equitazione, giocato a calcio, amo anche gli sport estremi come il bungee jumping e il salto con il paracadute, mentre nel quotidiano mi dedico al crossfit. Mi alleno tutti i giorni, due volte al giorno se posso.

Hai quindi un regime alimentare particolare?

Mangio di tutto e faccio sport anche per questo, così posso concedermi qualche sfizio.

Il tuo rapporto con i social

Devo imparare ad utilizzarli meglio e acquisire più scioltezza. Sicuramente non amo la polemica e i pettegolezzi e non mi espongo su questioni politiche. Un tema importante di cui invece mi piace parlare è il cyber bullismo, di cui in passato sono stato anche vittima. In generale uso i social con parsimonia. 

Quali profili ti piace seguire su instagram?

Un personaggio che sto seguendo molto  sui social è Mahmood, mentre come influencer mi piacciono molto le coppie di travel blogger, un settore su cui puoi giocare molto con i contenuti e postare scatti pazzeschi realizzati nei luoghi più belli del mondo.

Tornerai a breve in televisione?

Non ho programmato nulla, soprattutto adesso che andiamo incontro all’estate. Potrei valutare qualcosa a Settembre ma certamente non reality o programmi che espongano eccessivamente la mia sfera privata.

Foto: Davide Carson

Stylist: Stefano Guerrini

Grooming: Giuseppe Tamburrini

Stylist’s assistants: Davide Spinella, Francesca Minardi, Greta Tedeschi

Si ringrazia Leonardo Hotel Milano City Center, via Messina 10 Milano

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Rasoio usa e getta e rasoio elettrico: un po’ di storia ed un confronto

Introduzione

I sistemi di rasatura disponibili sono molti, ma quelli oggi più popolari sono indubbiamente il rasoio elettrico quello usa e getta. Certo, esistono anche altri tipi rasoi, come quelli a mano libera o quelli di sicurezza ma il loro uso è indubbiamente destinato ad appassionati ed esperti: per utilizzarli infatti ci vuole molta pratica e tecnica.

Se per qualche motivo voleste approfondire vi consigliamo di fare un giro su questo sito a tema barba, che contiene articoli molto dettagliati in merito.

Il rasoio usa e getta

Storia

Sebbene la rasatura della barba sia un usanza appartenente già all’antichità, solo nel 1901 fu fondata la prima compagnia che commercializzò i primi rasoi. Fu King Camp Gilette il fondatore e l’ideatore di tutto e nel 1903 iniziò la vendita di questi prodotti. Ma il primo anno di vendite non fu molto proficuo. Nel 1905 invece le vendite iniziarono ad ingranare, questo soprattutto grazie ad un processo di produzione automatizzato ed una buona pubblicità.

Il successo di questo prodotto si ebbe durante la tragica prima guerra mondiale; si narra infatti che il governo americano fornì ad ogni soldato un rasoio, poiché si pensava che la rasatura fosse molto importante, in quanto la barba avrebbe potuto compromettere l’utilità e l’efficacia delle maschere anti gas. Come possiamo notare Gilette è un marchio ancora oggi rappresentativo della rasatura, poiché il successo definitivo del prodotto lo ha reso prettamente associato ad essa.

Negli anni la produzione dei rasoi è stata soggetta a continue innovazioni e cambiamenti. La lametta con testine intercambiabili o quella con testina oscillante per una rasatura ottimale, e gli intramontabili usa e getta in plastica.

Suggerimenti per ottenere una buona rasatura con rasoio usa e getta

La routine della rasatura sembra una cosa semplice: in effetti lo è, ma con l’utilizzo di alcuni trucchi possiamo decisamente renderla un piacere privo di tagli ed irritazioni.

Ecco 5 semplici passaggi per evitare arrossamenti, bruciori, graffi o tagli, o imperfezioni.

  1. Lava il viso con un detergente delicato. Cosi da eliminare il sebo,lo sporco e le cellule morte della pelle.
  2. Applica uno strato di schiuma o crema da barba. Questo permette al rasoio di scorrere bene senza creare attriti.
  3. Raditi con un buon rasoio. Con le tecnologie avanzate non è difficile trovare un buon rasoio, un multilama ad esempio potrebbe aiutarti ad ottenere una rasatura più veloce ed uniforme.
  4. Risciacqua il rasoio. Mentre ti radi sciacqua spesso il rasoio per rimuovere gli accumuli di peli e gel da barba.  
  5. Idrata la pelle del viso. Proteggi la pelle del viso applicando un dopobarba o una crema idratante.

Rasatura con rasoio elettrico

Storia

Nel 1928 Jacob Schick brevettò il primo rasoio elettrico, ma anche in questo caso fu un flop. Si trattava infatti di un attrezzo sviluppato grossolanamente, che venne in seguito migliorato e lanciato sul mercato mondiale.

Questo prodotto però guadagnò popolarità solo dopo che Hollywood lo coinvolse nella scena di un film americano. Da lì il rasoio elettrico venne visto sicuramente come un gadget indispensabile per l’uomo moderno. Negli anni il rasoio elettrico si è notevolmente evoluto, sono stati progettati tanti modelli diversi, alcuni persino per le donne, altri utilizzabili in doccia o con gel o schiume da barba. Questa evoluzione ovviamente ha reso il prodotto sempre più invitante agli occhi dei consumatori.

Suggerimenti per ottenere una buona rasatura con un rasoio elettrico

Per effettuare una buona rasatura con un rasoio elettrico bisogna seguire alcuni semplici punti:

  1. Innanzitutto informati bene sulle funzioni del rasoio, leggendo il manuale.
  2. Pulisci e lubrifica il tuo rasoio elettrico. Una meticolosa manutenzione e una buona pulizia del rasoio è essenziale per ottenere una buona prestazione.
  3. Rilassa e ammorbidisci la tua pelle così la rasatura sarà più facile
  4. Trova il giusto angolo di rasatura e la tecnica più confortevole per te.
  5. Durante la rasatura con una mano tieni tirata la pelle, e con l’altra ti radi, e per evitare irritazioni non premere troppo forte e non passare sulla stessa area della pelle più volte.

In conclusione

Che sia con rasoio a mano o elettrico la rasatura non è mai da sottovalutare, se sei alle prime armi è consigliabile chiedere aiuto, o seguire passo passo questi semplici consigli, cosi da avere una buona esperienza di rasatura.

John Dagleish: l’attore trasformista

Istrionico, con modi da perfetto gentleman e un sorriso che conquista. John Dagleish ti conquista con ironia e charme, e non si può fare a meno di notare la somiglianza con Vincent Cassel, in versione British. Dalla passione per il teatro (fa parte della compagnia di Kenneth Branagh) fino al grande cinema, John è il perfetto caratterista, capace di interpretare ruoli comici come drammatici, John Dagleish non è ancora famoso a livello internazionale, ma noi di Manintown scommettiamo sul suo talento, che quest’autunno vedremo nel controverso Farming film sul razzismo in Inghilterra e in Judy, il biopic sulla vita di Judy Garland.

Sapevi cosa significasse il termine “Farming” prima di prendere parte al fim?

“Farming” è un termine colloquiale usato dagli assistenti sociali britannici per descrivere una pratica diffusa negli anni ’60, ’70 e ’80 che vedeva i genitori nigeriani mandare i propri figli a vivere con famiglie affidatarie della classe operaia in Gran Bretagna, credendo che ciò avrebbe dato loro una vita migliore. Il rovescio della medaglia di questo “farming out” è focalizzato in modo straziante in questo film autobiografico diretto da Adewale Akinnuoye-Agbaje. Io non lo avevo mai sentita prima come parola, mi preoccupava anche essere capace di esprimere appieno un personaggio che non è fittizio ma è reale. Quello che sorprende, e in qualche modo scuote, è che il film rappresenta la brutale vita vissuta in prima persona dal regista, che però ha saputo dirigerci magistralmente, sapeva cosa voleva.

Ci racconti la trama?

Basato sulla sua storia di vita di Adamsale Akinnuoye-Agbaje, Farming traccia lo straordinario viaggio di un giovane ragazzo nigeriano che, lottando per trovare un’identità, s’imbatte in una banda di skinhead nell’Inghilterra del 1980. All’età di sei settimane, il protagonista Enitan è affidato alle cure di una famiglia di operai bianchi nella città portuale di Tilbury, nell’Essex. La sua nuova madre surrogata, Ingrid (Kate Beckinsale), diventa un genitore adottivo complesso e fa fatica a guidare il nuovo arrivato. Incerto del suo posto nel mondo e privo dell’amore di una madre, desidera disperatamente appartenere a un gruppo ed è vittima delle aggressioni dei bulli, si ritrova ad essere ricoperto di talco pur di voler sentirsi bianco. Da vittima diventa però carnefice contro i suoi stessi connazionali, entra infatti a far parte di una banda locale di skinhead guidata da Levi, il mio personaggio, che decide di accoglierlo come fosse un suo esperimento, quasi al rango di un animale domestico, trattandolo con crudeltà anche se Enitan riconosce in lui l’unico riferimento che ha. La bellezza della storia, oltre che parlare di un argomento mai trattato prima, mostra il percorso di crescita di un giovane uomo che subisce la discriminazione razziale e che deve combattere le avversità. Si renderà conto che, in un mondo di odio, la sua battaglia più dura è imparare ad amare se stesso e accettarsi.

Come è stato interpretare un personaggio così violento come Levi?

È molto difficile calarsi nei panni di un bad boy come lui. Levi è sicuramente il personaggio più dark che ho mai interpretato. La parte più dura, oltre le orribili azioni che compie nel film, è stata la trasformazione fisica che ho subito, la preparazione fisica, il look e soprattutto l’essermi rasato come un vero skinhead. Guardarsi allo specchio, ripensare alle riprese non è stato facile per me, così come accorgermi di come mi guardavano le persone per strada, il sentirmi non a mio agio con me stesso. Come sono riuscito a non crollare? Ho studiato il background del mio personaggio, non per cercare di giustificare il suo comportamento, ma per provare a capirlo. Dietro la ferocia c’è sempre la disperazione.

Quali sono i tuoi prossimi progetti?

Sarà Judydiretto da Rupert Goold e in uscita in autunno. Renee interpreta Judy Garland, in particolare nell’inverno del 1968Judy Garland arriva a Londra per una serie di concerti “tutto esaurito” di cinque settimane al night club “Talk of the Town”. Nel film ci sono anche Michael Gambon, Jessie Buckley, attori incredibili. Penso che la performance di Renee come Judy sia fantastica e lei è una delle attrici più brillanti con cui abbia mai lavorato. Io intervengo interpretando Lonnie Donegan il cantante di skiffle (un sottogenere del jazz) che era tenuto a sostituirla in caso di assenza o ritardo. La grande diva è ormai anziana ed è in una spirale di alcohol e pillole, fa fatica ad esibirsi, ma è pur sempre una star.

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AIDS Memorial Quilts: nomi, vite e ricordi

Solidarietà, memoria e arte: un importante evento per tenere vivo il ricordo delle vittime dell’AIDS e sensibilizzare le generazioni future. 

Fulcro dell’iniziativa è la collezione AIDS Memorial Quilts, vasto patchwork di coperte disegnate e ricamate direttamente dai parenti delle vittime del virus che sarà, proprio nel mese del pride, disponibile online su Google Arts & Culture a partire dal 27 giungo. Sempre nella stessa data, grazie all’utilizzo delle più avanzate tecniche di digitalizzazione, Milano ospiterà una video installazione a partire dalle 21:30 sulla parete del palazzo di Via Gaetano de Castilla 7 dove le scansioni digitali delle coperte saranno armoniosamente proiettate, creando una suggestiva e profonda atmosfera. Gli spettatori saranno portati a riflettere e diventeranno parte integrante del progetto avendo modo di comprendere l’importanza della prevenzione e abbattere gli stereotipi e i luoghi comuni verso le persone siero positive. 

Andrew Quinn, noto videomaker australiano, è il direttore artistico del progetto che prende il nome di “IN QUILT”, show interattivo accompagnato da melodie, illuminazioni e la live performance del gruppo The Winstons. 

Google Italia, in collaborazione con ASA, è lieta di invitare la cittadinanza a partecipare a NAMES PROJECT, evento di presentazione dell’iniziativa con talk a cura dei rappresentati dell’Associazione Solidarietà AIDS e del team Diversity & Inclusion LGBTQ+ di Google. L’evento, con cocktail di benvenuto, è a numero chiuso e gratuito fino a esaurimento posti. Si raccomanda, quindi, di registrarsi al link https://events.withgoogle.com/names-project/per garantirsi l’accesso all’evento presso la Sede di Google Italia a Milano. 

Le Coperte che ASA raccoglie e “colleziona” dal 1987 sono ormai diventate un patrimonio culturale universale e i numeri superano i 2.000 pezzi. A 50 anni esatti dalla rivolta di Stonewall -giugno 1969-, i violenti e accesi scontri tra la polizia statunitense e il movimento gay americano, giugno è considerato come il mese dell’orgoglio LGBT con parate ed eventi in tutto il mondo dall’alto richiamo umano e mediatico. 

Con AIDS Memorial Quilts siamo davanti alla testimonianza di come il passato, con la sofferenza e i numerosi decessi che l’AIDS ha provocato, possa oggi raccontare in una chiave colorata (e anche malinconica) storie di vita di chi ahimè non ce l’ha fatta e, nel ricordo infondere coscienza, prevenzione e concreta realtà. 

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Isabella Sedik, ecco chi c’è dietro i luxury brand: Sedik Milan e SDK activewear

Isabella Sedik, interior designer di lusso, che ha abbracciato con la sua imprenditoria un’ambiente di nicchia, lo stesso che l’ha portata a diventare designer di moda.
Sedik Milano e SDK activewear, sono le sue due linee di abbigliamento dedicate al mondo equestre, la prima più esclusiva mentre la seconda con un target più giovane, rivolta a chi si vuole distinguere svolgendo la propria passione: l’equitazione.

Quando nasce la tua passione per l’equitazione?

Tendenzialmente arriva dall’amore per i cavalli di mia figlia, nonostante io abbia un cugino che è attualmente un Cavaliere d’altissimo livello internazionale, ed ha trasformato la sua passione in lavoro.

Invece l’idea di creare una linea d’abbigliamento high-end dedicata a questo mondo?

Inizialmente ero una designer di interni che si dedicava all’ambiente del lusso, poi successivamente son riuscita a dedicare il mio tempo nel fondare la mia casa di moda, fondamentalmente per soddisfare le mie necessità a cavallo.

Come funziona l’ambiente equestre.

L’ambito è equestre è molto particolare, ed io sono sicuramente una donna estrosa, infatti quando andavo a cavallo mi sentivo più a mio agio con una camicia di seta ed una cintura di Hermes.

Cercavo di fare degli abbinamenti che rispecchiavano maggiormente la mia personalità, cosciente dell’essere criticata in maniera spropositata da tutti. 

Allo stesso tempo ho notato che stavano iniziando ad imitarmi, quindi mi son detta siccome la qualità premia sempre, e lo so per certo perché ho sempre frequentato quel mondo li, so che anche se il prezzo è elevato, il cliente arriva lo stesso.

Prima del tuo ingresso nel fashion system, com’era la moda a cavallo.

Beh, diciamo che una volta che avevi comprato la camicia più bella e lo stivale più bello, la storia finiva li, perché non è come nella moda dove troviamo le collezioni A/I o P/E, vi sono semplicemente dei continuativi dal 1922.

Posso dire con sincerità che essendo vedova, ed ho sempre cresciuto mia figlia da sola, l’idea di creare qualcosa insieme a lei era anche una vera e propria bonding experience, quindi perché no!

Sedik Milano e SDK sono le due linee disegnate da te, cosa le accomuna?

Sedik Milano nasce quasi due anni fa con una startup, con un progetto che prende la mia impronta, quindi super lusso, senza badare a spese. 

I risultati sono stati che i capi spalla avevano un costo che andava dai 2000 ai 3000 euro, le calzature in partnership con un artigiano di altissima qualità, ed anche li con prezzi che andavano dai 1500 ai 2000.

Peccato non mi son posta la domanda che invece si pone l’utente finale ovvero a parità di prezzo dove andrebbe a spendere questi soldi? In un brand che non conosce o da Burberry, beh la risposta è evidente.

Ecco allora la nascita SDK activewear, ovvero un prodotto che non vincoli l’haute couture, ma che comunque che soddisfi un’esigenza di tailor made con la flessibilità di un e-commerce ma sempre legato al mondo del luxury.

Hai in mente di presentare le collezioni con un evento?

In effetti l’ho già fatto presentando alla fiera cavalli di Verona, che sicuramente è l’evento più importante che abbiamo sul territorio nazionale, a giugno ne abbiamo un altro, ed inoltre presenterò anche le mie giacche per l’arma dei Carabinieri ed Aeronautica Militare. Infine, a settembre presenteremo la collezione Sedik Milano durante la fashion week, dove per la prima volta una casa di moda equestre si esporrà al grande pubblico, in segno di totale versatilità.

L’uomo ideale da vestire?

Ho iniziato con la collezione donna, poi intanto ho capito cosa ne pensasse l’uomo, ora non ti nego che mio sogno sarebbe quello di vestire Alessandro Gassman.

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Best of Pitti Uomo 96

La nostra selezione tra il meglio degli eventi della kermesse fiorentina.

MSGM

MSGM celebra i suoi 10 anni di show in occasione di Pitti Uomo 96 nell’affascinante location di Firenze, il Forum Nelson Mandela, in un’atmosfera onirica e surreale alla Refn, i cui colori ricordano moltissimo il suo ultimo capolavoro “The Neon Demon”, per l’appunto incentrato sul tema della moda.

Al centro dell’immenso palazzetto dello sport, una piscina virtuale dal blu intenso attorno a cui sfilano modelli dal mood estivo, capelli bagnati come le camicie nell’uscita finale, come appena usciti da un tuffo rinfrescante in cui le idee emergono positive. Positivo il messaggio sulle stampe, immagini e scritte dell’artista Norbert Bisky (collaborazione che sottolinea il legame del design con l’arte) che trasforma una giacca in un foglio bianco su cui lancia frasi/inno al cambiamento, all’amore, alla verità. Speciale presenza per la prima volta in passerella, Leonardo Tano, testimonial della linea di intimo di MSGM, figlio dell’internazionale Rocco Siffredi che non necessita di presentazioni.

Marco De Vincenzo

Una serra invernale in cui le piantine vengono personalmente curate dai modelli che sfilano e che le reggono tra le mani, guanti da giardinaggio inclusi, impreziositi da tessuti e applicazioni.

La location esclusiva è il Tepidarium Del Roster, una serra in ferro battuto fine Ottocento, carica della magia di quella in cui “Bernard & Doris”, interpretati da Ralph Fiennes e Susan Sarandon, coltivavano con amore orchidee e un futuro di amicizia e lealtà.

La collezione primavera-estate 2020 di Marco De Vincenzo riconferma il suo legame ai tessuti, un mix di grande equilibrio in cui utilizza lurex, denim, voile, gessati, quadri, fresco lana, macramè, lame’, pelle, vinile, un uomo dalla vita altissima come i risvolti, che predilige i colori neutri della terra; e una donna (pre-collezione femminile) che alterna il comfort del taglio maschile per il giorno, i maxi volumi delle giacche e dei pantaloni con le pinces, agli abiti da cocktail in lurex dai scintillanti bagliori argentati, pronte per un Bellini e un giro in pista da ballo alla rainbow Room di New York

CR Runway x LuisaViaRoma 90th Anniversary

La performance live di Lenny Kravitz chiude la grande sfilata di LuisaViaRoma che festeggia il 90mo anniversario con uno show curato da Carine Roitfeld, icona, visionaria e fondatrice del Fashion Book.
Il panorama più bello di Firenze, Piazzale Michelangelo, si è trasformato in una passerella per 5000 persone che hanno assistito alla fotografia degli abiti più belli venduti nella boutique fiorentina. Un cast eccezionale tra cui compaiono Bella e Gigi Hadid, Irina Shayk, Mariacarla Boscono, Vittoria Ceretti, Natasha Poly, Halima Aden, Alek Wek, Alessandra Ambrosio, Paris Jackson, che hanno indossato le opere d’arte dei grandi couturier dalla collezioni Fall Winter 2019.

E.Marinella


Se pensavate che la t-shirt di latte fosse futurismo, arriva a stupirvi la cravatta di agrumi firmata E.Marinella, oggetto must have della nuova collaborazione del brand con Orange Fiber. Non solo sete quindi, ma uno sguardo al presente e all’ambiente con il primo brevetto che prevede l’uso di tessuto sostenibile da agrumi al mondo; una texture soffice, impalpabile e che rende le cravatte E.Marinella l’oggetto del futuro. 
Oltre 105 anni di storia festeggiati durante l’evento internazionale più importante in merito alla moda maschile, Pitti Immagine Uomo, presso la Limonaia Giardino Corsini, un successo che sottolinea l’evoluzione del marchio che da sempre si è contraddistintio per stile e qualità delle materie prime. 
Altra importante partnership è quella con il brand eclettico “M1992”, che ha dato vita ad una Capsule Collection in cui la classica cravatta viene reinterpretata con uno stile sperimentale e sempre “green”.
Ricordiamo che lo stile Marinella, orgoglio della sartorialità napoletana che non ha rivali, ha raggiunto gli uomini più influenti del mondo, dai Kennedy a Bill Clinton, da Chirac a Sarkozy, alle teste coronate come Carlo di Borbone, Alberto di Monaco e Carlo, Principe di Galles, ma anche registi, attori e uomini di spettacolo.

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Highlights from fashion week: Bullfrog e Womo da Les Hommes

La collezione di Les Hommes per la prossima primavera estate 2020 è molto personale, un viaggio nel Belgio, paese natale del duo creativo, carico di emozione.

Tre i pilastri che secondo Les Hommes descrivono la loro terra e la loro città. Il ciclismo, come sport nazionale, riletto attraverso le forme, le stampe e i colori delle divise vintage dei ciclisti. Segue l’esperienza all’Accademia di Anversa che ha insegnato a costruire e decostruire fino alla creazione di pezzi unici. Infine troviamo la musica dello scenario belga techno degli anni ‘90 e l’influenza di questo a livello europeo.

Per il grooming, curato da Anna Maria Negri per W-Management, sono stati utilizzati sapientemente i prodotti Bullfrog e Womo per ricreare l’effetto di un “raver” contemporaneo ed elegante proprio come comunica la nuova collezione in cui sportswear e sartorialità convivono. Ecco alcuni scatti esclusivi direttamente dal backstage.

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Filippo Bologni, un giovane Cavaliere con la sua storia

Filippo Bologni, giovane cavaliere, sette volte campione italiano, che è entrato a far parte ben due volte nel medagliere Europeo.
Fa parte del gruppo sportivo dei Carabinieri, e da quest’anno è anche testimonial per il brand più esclusivo e raffinato per tutti quelli che hanno la passione dell’equitazione: Sedik Milano.

Da quanto tempo pratichi equitazione?

Considerando il fatto che mio padre fa il cavaliere di mestiere, ed ha partecipato per due volte alle olimpiadi, posso tranquillamente dire che in mezzo ai cavalli ci sono nato e cresciuto. La prima gara l’ho fatta quando avevo otto, il mio destino era già scritto.

Fai parte di un’arma?

Si, sono oramai sette anni che appartengo al gruppo sportivo dei Carabinieri, per entrare ci sono dei bandi online, ma poi fondamentalmente l’arma sceglie lei in base al curriculum o ai risultati raggiunti dai giovani ragazzi promettenti, e li arruola direttamente.
Sicuramente è una questione di prestigio farne parte e poi a livello tecnico è un aiuto per la carriera. 

Quanto tempo dedichi al tuo cavallo?

Veramente tantissimo, calcolando che solo il lunedì ed il martedì sono a casa e mi alleno una media di cinque ore al giorno con più cavalli, in quanto non possiamo affaticare troppo l’animale per poter reggere poi il ritmo delle gare internazionali.
Invece dal mercoledì alla domenica siamo sempre in concorso in giro per l’Europa, infatti ora mi trovo a Saint Tropez, e la prossima settimana sarò in Polonia.
Ma alla fine della storia, son sempre sul cavallo.

Che rapporto hai con la moda?

Mi piace e mi interessa, infatti quando mi invitano sono sempre felice di andare a vedere una sfilata, però non mi ritengo un fashion victim.

Come avviene l’incontro con Sedik Milano?

Diciamo che la proprietaria e designer del brand mi conosceva sia di nome che di vista, in quanto essendo lei un’appassionata di equitazione ci siamo incontrati svariate volte.
Poi l’anno scorso in occasione della Fiera Cavalli di Verona abbiamo iniziato a parlare di una collaborazione, e dall’inizio del 2019 è diventata il mio main sponsor, con un’idea lungimirante per un percorso che possa durare nel tempo per poter crescere insieme professionalmente.
L’unione dello sport e della moda guidate dalla creatività di Sedik Milano, credo siano una coniugazione vincente.

Come ti senti ad essere testimonial di un brand cosi particolare?

Ovviamente per me è motivo di orgoglio anche perché ricoprire un ruolo così, con un brand di cui ero già precedentemente un estimatore, beh il vero lusso è anche questo.

Foto: Davide Musto

Stylist: Stefania Sciortino

Grooming: Antonio Bonfanti

Filippo veste Sedik Milano e SDK

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Tissot: l’orologio per chi ama lo sport e il mare

Fin dal 1853, il noto brand svizzero produce orologi di alta qualità in tutto il mondo. Da diversi anni, sponsorizza molteplici discipline professionistiche, contando su testimonial di assoluto rilievo nel panorama sportivo. Tra le discipline sportive troviamo quelle acquatiche, motivo per cui non poteva mancare un modello dedicato agli amanti del mare.

Così è nato il nuovo TISSOT SEASTAR 1000 QUARTZ CHRONO,  pensato per tutti gli amanti degli sport acquatici, ora disponibile nella versione cronografo. Le sue innumerevoli funzionalità lo rendono il compagno ideale per tutte le avventure in mare ma non solo; l’orologio regala performance impeccabili anche in profondità, (grazie all’impermeabilità fino a 30 bar 300 mt) e alla cassa e corona montate a vite. Le sfere e gli indici luminescenti offrono ottima leggibilità, mentre la ghiera con dettagli sportivi, lo rendono performante e allo stesso tempo un elegante e grintoso accessorio adatto a tutti i polsi.

Per chi ama uno stile sportivo da inserire nel quotidiano invece c’è  il TISSOT SEASTAR 1000 GENT AUTOMATIC nell’elegante e grintosa colorazione nera, che unisce alla perfezione stile e prestazioni. Il suo look sportivo e raffinato lo rende la scelta ideale sia per il giorno che per la sera, con una straordinaria precisione assicurata dal movimento Powermatic 80, che offre una riserva di carica di 80 ore. Nell’acqua le sue prestazioni non vacillano: robusto e rassicurante, l’orologio è in grado di resistere a pressioni fino a 30 bar (300 mt). Per un’estate all’insegna della vita in mare, Tissot è il partner ideale che scandisce il tempo dell’uomo moderno globe trotter e sportivo 24/7.

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Io Fernando, non solo Alonso

Intervista esclusiva di Anna Maria Di Luca

Siamo al Baglioni Hotel Carlton, che guarda i tetti di Milano, in una bellissima e calda giornata di aprile. La suite è un set: luci, trucchi, mandorle e cioccolato fondente. Smoking per Alonso, accappatoio per Linda. E poi quel gesto che la imprigiona nuda tra le braccia di Fernando. Sono belli. Innamorati. L’odore d’asfalto e di gomme, l’eccitante rombo dei motori, tutto è lontanissimo, per spazio ma anche per tempo. Alonso due volte campione del mondo di F1 (Renault 2005 e 2006). Alonso, lo spagnolo chiamato “Magic”. Alonso senza casco, senza tuta, semplicemente Fernando che stringe la sua Linda e guarda l’obiettivo.

È insolito vederti in queste vesti, lontano da un circuito

La gente non mi vede mai così, ma il novantanove per cento della mia vita è Fernando, come ora, non è Alonso. C’è un Alonso che è il pilota e poi c’è Fernando persona.

Alonso c’è stato di sicuro fino al 2018, e poi?In verità c’è anche adesso, non ho smesso di gareggiare. Certo prima per venti domeniche l’anno c’era quel pilota, e poi dal lunedì al sabato c’era il figlio, l’amico o il fratello. Sono sempre stato una persona molto distante da quello che la gente vedeva in tv. Il pilota alla fine vive in un’atmosfera di competitività enorme e di pressione, per cui non ti comporti come sei veramente. 

Stai dicendo che c’è un “doppio” dentro di te? 

(ride)Gli sportivi trasmettono un’immagine diversa da quello che sono veramente nella quotidianità. 

Ed è anche inevitabile, quando in F1, subito dopo la gara ti levi il casco, hai ancora il volto madido e il battito altissimo e vai davanti alle telecamere, sei quello che vedono tutti in quel momento, ma sicuro non sei veramente te stesso, la tensione gioca un grande ruolo.

Quando l’anno scorso hai svuotato il tuo armadietto eri emozionato?

Si, c’era emozione. È  una parte della mia vita molto importante.Sin da bambino sognavo di correre in F1 ed ho anche avuto la fortuna di avere delle macchine molto competitive. Oggi so che la vita mi riserva altre e nuove tappe, le affronterò con lo spirito che lo sport mi ha aiutato a costruire.

Strano sentirti parlare come un ex pilota di F1, non è da te…

Non chiudo le porte a niente per il futuro, amo moltissimo i motori. Non corro in F1 ma ogni weekend mi ritrovo comunque con un volante tra le mani. In accordo con McLaren, voglio puntare allaTriple Crown(Tripla Corona)che va a chi vince F1, 24 Ore di Le Mans e 500 Miglia di Indianapolis, purtroppo questa volta non è arrivata la qualificazione in quest’ultima corsa storica dove gareggiare è pericoloso e romantico. Fino ad ora solo Graham Hill ha avuto la Tripla Corona. Farlo oggi nell’era moderna sarebbe una grande cosa. E comunque se la F1 mi si ripresentasse in maniera attrattiva, non ho dubbi, tornerei nel grande Circus.

Il grande Circus appunto, il problema era la macchina? 

La Formula 1 va a cicli, per alcuni anni abbiamo visto dominare Red Bull, per altri Mercedes, poi Williams, Ferrari, McLaren. Ci sono 5 o 6 squadre top che hanno periodi di dominio, è difficile capire quale è quella giusta in quell’anno e dove è meglio andare. Mi ritengo comunque fortunato, anche se a volte mi è mancata la macchina vincente.  Per due volte sono stato vicinissimo al titolo Mondiale, è vero, ma io lo avevo già vinto. Ci sono piloti che hanno talento e non hanno mai avuto la giusta possibilità per farcela.

Le occasioni sfumate sono il 2010 ed il 2012 vinte da Vettel, hai rimpianti?  

Se guardi indietro nella carriera dei piloti ci sono sempre scelte diverse da compiere, ma il futuro non si può prevedere, quindi va bene così. Io sono un istintivo e se in un momento mi sento di fare quella scelta vuol dire che devo farla. Non ho rimpianti in quel senso perché ho fatto quello che sentivo. 

Secondo te c’è un’età limite per i piloti? 

Come tutti gli sport non c’è una data di scadenza ma senti che il tuo corpo risponde meglio tra i 25 e i 30 anni. E quelli sono gli anni in cui io mi sono sentito fisicamente più forte e più adatto. Poi certo anche l’esperienza che viene con il passare del tempo ha la sua importanza.

La Ferrari è in cerca di una quadratura, ma anche di rinnovamento, Charles Leclerc è il giovane giusto?

Charles ha un grande talento ed esperienza in Alfa Romeo ed è della scuderia dei giovani Ferrari. Questo primo anno sarà dura, sentirà molto la pressione che si respira, dovrà assimilare, ma per il futuro credo che abbia tutte le carte in regola per avere un grande successo.

Parlando all’Alonso campione: cosa può servire in questo momento alla scuderia di Maranello?

Pazienza. Non è facile, quando ci sei dentro ad ogni weekend  ci si aspetta una vittoria, e Ferrari è il team più noto e amato al mondo. Quando gareggiavo io mancavano le competenze e le risorse tecniche ma eravamo molto competitivi, adesso lo è la macchina ma il clima di eccessiva pressione non aiuta. E poi la Mercedes è molto forte.

Per la McLaren oggi sei “ambasciatore”, impegnato anche a testare le macchine

Il ruolo di ambasciatore mi inorgoglisce. La squadra ha poi pensato che tutta la mia esperienza potrà essere utile a due piloti giovani come Carlos Sainz Jr e Lando Norris. 

Comunque pare che il tuo nome giri nel mercato, anche Mercedes

In passato ho avuto contatti con la Mercedes. Già nel il 2016 quando Nico Rosberg decise di smettere, parlai con Toto Wolff, ma alla fine non siamo mai arrivati a un sì definitivo; ero McLaren e non era facile trovare soluzioni. 

In futuro sono aperto a proposte interessanti. Se decido di tornare in F1 è solo se c’è la possibilità reale di vincere il Mondiale, non mi interessano i progetti che partono da zero, voglio una macchina vincente da subito.

Lasciamo per un attimo Alonso e parliamo di Fernando… hai più tempo libero?

Per ora la mia vita non è cambiata molto, il 16 giugno ho la 24 ore di Le Mans, poi per i test vado e vengo dal North Carolina. Diciamo che la normalità potrò ritrovarla dal 17 giugno. E finalmente potrò andare in vacanza, ovvio senza dover contare i giorni e incastrare le date come facevo quando correvo.

Ecco vacanza, quale preferisci?

La montagna mi piace, frequento le Dolomiti sia d’inverno sia d’estate, mi piace andare in mountain bike e il Trentino è davvero l’ideale per questo sport. Ma amo anche il mare: Grecia, Corsica o Sardegna, l’importante è che ci sia sempre modo di muoversi un po’. Mi piace rimanere attivo giocando a basket, calcio, tennis, per me la vacanza è questa, sfidare gli amici… 

Guardando i tuoi “cap” durante le interviste abbiamo imparato a conoscere Kimoa, il tuo marchio

Questa è un’altra sfida, mi sto mettendo in gioco come imprenditore, abbiamo iniziato puntando sugli accessori, ma produciamo anche abbigliamento e voglio far conoscere la linea attraverso blogger e social.  

Linda è parte integrante del progetto, come l’hai conosciuta?

Ci siamo incontrati al Gran Premio di Monte Carlo e poi dopo una settimana siamo usciti; mi ha cercato lei, mi ha scritto, non è stato difficile ero già molto colpito dalla sua bellezza.

Dopo tre anni la pensi sempre così?

Sono innamorato di Linda, altrimenti sarebbe difficile. Con i nostri lavori un forte sentimento è fondamentale per andare avanti.

Sei un tipo geloso? 

Direi di no, sono uno che vuole sentirsi semplicemente rispettato, e con Linda l’ho sempre avvertito. Lei però è più gelosa.

Linda si muove molto bene nel mondo della moda, a te piace? 

Non sono appassionato, ma cerco di seguire le tendenze, è parte anche del mio mondo, poi vivendo insieme a lei mi tengo aggiornato.

Come pilota del grande Circus ti senti mai solo?

Molte volte. Vedi, in effetti vivi come se fossi in una bolla, anche se tutti si preoccupano per te: squadra, sponsor, famiglia. Ma fai una vita in cui sei in giro per il mondo, solo con beauty e valigia. Al volante invece non mi sento mai solo, sto lavorando, sono concentrato, non c’è il tempo di pensare. La vita da sportivo comunque è una vita dura.

Scopri il servizio completo nell’ultimo numero cartaceo in edicola.

Photographer: Paolo Santambrogio

Fashion Editor: Valentina Serra

Talents : Fernando Alonso e Linda Morselli

Hair : Domenico Civale per Aldo Coppola Agency

Make up : Karim Borromeo @wmmanagement

Stylist assistant : Giorgio Uggeri

Si ringrazia Baglioni Hotel Carlton, The Leading Hotels of the Worlds

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Pitti Highlights


Tagliatore, un mondo extralight
Tagliatore introduce per la stagione Spring Summer 2020 il suo concetto di extralight. Le giacche e il doppiopetto cambiano volto, non solo sfoderati e destrutturati ma anche versatili. Tocco fashion per un concept sartoriale, anche il gessato sceglie i track pants con coulisse.


L’Impermeabile punta sui suoi cavalli di battaglia

I trench militari Tony, Milton, Vasco; declinati nelle maniche a giro o nel britannico raglan, asciutti e genuini nei tessuti gabardina solaro, ma riscoperti nella nuova versione del watro: tela di cotone leggerissima, dall’inconfondibile trama in trasparenza dalla impermeabilizzazione cartacea e croccante. 


Cerruti veste gli esploratori eleganti
Attraverso sei esploratori del mondo contemporaneo, internazionali per il loro profilo, il Lanificio racconta cosa significa essere natural born elegant oggi. Il fil rouge del progetto sarà il tessuto iTravel che vestirà gli esploratori della modernità attraverso lo stile della sartoria Cad & The Dandy di Londra.


Pence 1979 e il connubio con la musica
Una capsule collection che nasce dalla passione per la musica dei Planet Funk da parte del direttore creativo Dora Zecchin. La collezione sarà presentata durante la 96esima edizione di Pitti Immagine Uomo e coincide anche con due anniversari importanti. Nel 2019 si celebrano infatti i 40 anni del brand Pence 1979 nonché il ventennale del gruppo Planet Funk. 

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ROMANZO BREVE: trent’anni di moda uomo a Pitti

Dall’11 al 14 giugno 2019 la Fondazione Pitti Immagine Discovery in collaborazione con le Gallerie degli Uffizi mette in scena una mostra che racconta i trent’anni di moda uomo, dal 1989 a oggi, visti attraverso la lente di Pitti Uomo. L’esposizione, che sarà poi visitabile fino al 29 settembre, racconta la storia e l’evoluzione del menswear incrociando il ‘Made in Italy’ con i guest designer, i talenti della moda della scena contemporanea internazionale con le esperienze della grande imprenditoria dell’abbigliamento. Saranno in mostra i capi degli stilisti che hanno dato vita agli eventi speciali di Pitti dal 1989 al 2019, con un look della collezione presentata a Firenze, e quelli di una trentina di aziende che hanno rappresentato i punti di svolta del salone nello stesso periodo, per circa 150 brand.


La storia e l’evoluzione dell’abbigliamento maschile viene al contempo narrata da Olivier Saillard in un libro dal formato fuori scala, delicato e gigantesco, che si dispiegherà con poesia in tutte le sale del museo.  
Il testo sarà pubblicato e distribuito in tutto il mondo da Marsilio Editori e disegnato dallo Studio Lenthal, conterrà testi di Angelo Flaccavento, Antonio Mancinelli, Frédéric Martin-Bernard, Suzy Menkes, Serena Tibaldi, Olivier Saillard. Presenti inoltre le note critiche di Giorgia Cantarini e fotografie di Astra Marina Cabras.
Come riporta lo stesso Saillard: “Tanti degli uomini, ma anche delle donne, che hanno fatto della moda maschile un soggetto creativo sono passati da Firenze“. “In scenografie sempre diverse, classiche o audaci, mano nella mano con la città di Firenze e i suoi luoghi prestigiosi, i creatori hanno potuto immaginare le sfilate più folli al servizio delle loro collezioni“.
Un capitolo importante di questo Romanzo Breve è infine la costituzione di una vera e propria collezione di moda maschile: la Collezione di Moda Maschile della Fondazione Discovery, che sarà donata al Museo della Moda e del Costume di Palazzo Pitti. 

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TROLLEY: I MUST HAVE DELL’ESTATE

Compagno di viaggio fedele, il trolley oltre ad essere pratico e comodo, completa con un tocco di personalità l’airport look di chi lo possiede. Perfetto per un viaggio oltre oceano o per un weekend veloce, lo troviamo ogni stagione con diverse forme e colori, dai più eccentrici ai più eleganti. 
Ecco la nostra selezione, pensata per chi desidera partire con stile.

PIQUADRO
Un’esplosione di colori brillanti e pop dal design elegante e raffinato e molto funzionale. L’organizzazione dello spazio al suo interno ha l’obiettivo di collocare in modo ordinato e preciso tutto quello che serve per il viaggio.

K-WAY
Resistente, rigida e leggera, ottima come bagaglio a mano in cabina. Sul retro è presente un vano  chiuso da zip, contenente la pratica copertura in nylon, intercambiabile e facilmente estraibile in caso di necessità, per riparare gli oggetti da eventuali danni. Il traino telescopico in alluminio è facilmente estraibile premendo un pulsante.

BAULIFICIO ITALIANO
I trolley della collezione in alluminio Asset si ispirano ai vecchi bauli rinnovati alle esigenze dei viaggiatori attuali. Gli angoli in pelle ne conferiscono l’autenticità tipica degli anni ’60, le serrature a combinazione laterale con TSA integrato, completano invece la trasformazione nel trolley contemporaneo per eccellenza.

AMERICAN TOURISTER
Il suo look a cerchi concentrici e il contrasto creato tra le superfici lucide e quelle opache ricordano i dischi dei deejay e regalano alla valigia un aspetto grintoso e di tendenza. Le Soundbox sono inoltre espandibili e possiedono una pratica organizzazione interna dello spazio per viaggiare in totale comodità. 

SAMSONITE 
Questa edizione limitata della Cosmolite si caratterizza per la stampa arcobaleno freedom, che rappresenta emancipazione e diversità, segnando le celebrazioni del mese del Pride 2019. Super leggera e ultra resistente.

TUMI 
Funzionale ed elegante, il design espandibile garantisce maggiore spazio, la tasca anteriore praticità, e le quattro ruote girevoli ampia manovrabilità. La collezione Tegra-Lite® è costruita in Tegris®, un rivoluzionario materiale composito in polipropilene termoplastico creato da Milliken® e impiegato per armature antiproiettile, auto da corsa e abbigliamento protettivo per i giocatori della NFL. 

EASTPACK
Bagaglio rigido da cabina Tranzshell con quattro ruote e due ampi scomparti interni. E’ realizzata con un innovativo materiale ibrido che fonde schiuma e tessuto per tenere le tue cose al sicuro. Adatta agli spostamenti quotidiani, con impugnature ergonomiche e struttura rigida.

RIMOWA 
Il brand e l’artista Alex Israel hanno unito le loro forze per creare la prima collezione di valigie colorate basate sull’iconico trolley in alluminio RIMOWA Original. Le valigie in edizione limitata presentano sfumature vibranti ispirate ai dipinti sullo sfondo del cielo dell’artista, una serie di skyscapes aerografati da un gruppo di studio di Hollywood che realizza fondali per il cinema.

AWAY
Guscio leggero e iper resistente in policarbonato o alluminio, disponibile in una vasta gamma di colori e taglie. Il vero punto di forza di questo trolley sono le rotelle che ruotano a 360° e la batteria per ricaricare lo smartphone fino a 5 volte senza bisogno di una presa.

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Belize: un paradiso da scoprire

Atolli, templi maya, grotte, acque calde e turchesi…Belize è una destinazione unica nella sua bellezza. Questo piccolo paradiso, situato in America Centrale, confina a nord con lo stato messicano di Quintana Roo, mentre a est si affaccia sul Mar dei Caraibi e sul Golfo dell’Honduras. La lingua ufficiale è l’inglese, ma lo spagnolo è utilizzato dalla maggior parte della popolazione. Abbiamo deciso di esplorare tutta la magia delle due principali isole coralline: Caye Caulker e Ambergris Caye.


Must-dive destination: Caye Caulker

Caye Caulker è raggiungibile in barca o in aereo da Belize City. Ad oggi è ancora una destinazione piuttosto sconosciuta. Questa meta emergente è perfetta per sub e viaggiatori che cercano un’esperienza autentica, lontano dal solito percorso turistico battuto. L’isola vibra lentamente, scandita dal suo motto, “Go slow”, che riflette chiaramente l’atmosfera della città e la natura incontaminata. Per gli appassionati dell’avventura, la barriera corallina è superba e ci sono un sacco di escursioni organizzate dalle imprese locali. Noi abbiamo scelto di immergerci insieme a Frenchie’s, abbiamo programmato le varie immersioni locali e siamo partiti alla scoperta del Blue Hole, uno dei luoghi più emozionanti e “must dive” per i subacquei esperti. Si tratta di una gigantesca dolina marina resa famosa da Jacques Cousteau, che lo dichiarò uno dei primi cinque siti di immersione subacquea nel mondo.      Nascosta dall’incredibile effetto cromatico che abbraccia tutte le tonalità del blu e del verde, sotto la superficie dell’acqua c’è una suggestiva distesa di stalattiti monocromatiche, come una grotta sotterranea, priva di piante acquatiche e vita marina. Infine, a poche miglia dalla remota Blue Hole, Half moon Caye è una splendida gemma, uno smeraldo circondato da un infinito mare di turchese. La fuga perfetta per i sognatori. Al ritorno dal viaggio subacqueo è impossibile non fermarsi presso il molo di Frenchie’s per assaggiare il piatto di curry al cocco con gamberetti dello chef Kareem, il migliore dell’isola. Lo Street Food in Belize e’ diffuso e genuinamente favoloso.

Luxury escape ad Ambergris Caye

Dopo aver fatto il pieno di avventure acquatiche, tra squali e tartarughe e aver goduto i tramonti aromatizzati al rum e giornate piene di sport, è tempo di relax presso la Victoria House di Ambergris Caye, l’isola più grande del Belize e la “Isla Bonita” di Madonna. Entrando nei locali verdi del Victoria House è  inevitabile non sentire un’immediata felicità che solo i tropici possono dare agli amanti del mare. Abbiamo prontamente deciso di accogliere i rituali dell’hotel: la lezione di yoga mattutina e la sessione Spa.    Chiedete a Roxanne, il responsabile, i consigli per gli scrub biologici del corpo con prodotti locali e per i loro pacchetti di massaggi personalizzati. La nostra scelta è stata un trattamento di due ore comprensivo dello scrub per il corpo al caffè, un trattamento energizzante per il ringiovanimento della pelle e un massaggio all’olio di cocco organico locale. Le ville e le casitas del Victoria House Resort and Spa sono gestite da uno staff dedicato. Il resort con fronte oceano è inoltre dotato di un centro di attività acquatiche all’avanguardia con equipaggiamento per i sub, amanti del kayak o dello snorkeling. Le sue suite e le sue casitas con le loro amache maya, che oscillano nella brezza dell’oceano, conferiscono al resort un’atmosfera tranquilla, autentica e levigata.    L’isola stessa è una meravigliosa sorpresa. Ambergris Caye e la sua vibrante città di San Pedro è incantevole, colorata e rinfrescante, con una varietà di diverse sistemazioni possibili. Approfittando del noleggio di golf cart , siamo partiti all’avventura per esplorare le aree incontaminate alla scoperta della bellezza di Secret Beach. Circa quattro miglia a nord della città e tre miglia a ovest, Secret Beach è una delizia per gli amanti delle acque azzurre e trasparenti. Tavoli in legno semisommersi dove pranzare o bere che permettono di rimanere freschi mentre si socializza con le gente del posto. La spiaggia non è toccata dai progresso, solo poche cabanas colorate e niente elettricità. 

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5 consigli per prendersi cura del proprio sorriso

Avere un sorriso smagliante e sano è molto importante non solo per il nostro aspetto esteriore ma anche, e soprattutto, per la salute della nostra bocca e di tutto il nostro corpo. Avere un bel sorriso, infatti, non significa soltanto prendersi cura di sé ma significa anche godere di buona salute e benessere fisico.

Prendersi cura della nostra bocca, quindi, ed utilizzare diversi strumenti come per esempio un pulisci-lingua, ci permette di ottenere un’igiene orale impeccabile tenendo lontane tutte quelle patologie che possono creare disagi (dall’alitosi, alle carie, alla gengivite e così via) causati dalla formazione di placca batterica.

È proprio la formazione di placca batterica la prima causa di patologie più o meno gravi della bocca perché incrementa la proliferazione di batteri. Se non lavati con cura, i denti possono venire ricoperti da una patina adesiva incolore che, col tempo, può trasformarsi in tartaro ed irritare le gengive tanto da scatenare un processo di infiammazione. Ecco quindi i cinque consigli definitivi per mantenere il nostro sorriso sano e smagliante

Prenditi cura della tua igiene orale

Il primo consiglio ovviamente è quello di prestare molta attenzione alla propria igiene orale. I denti infatti devono essere lavati almeno tre volte al giorno, dopo ogni pasto, ma senza spazzolarli con troppa forza per non rovinare lo smalto dei denti e irritare le gengive. Lo spazzolino migliore è sicuramente quello a setole morbide e va cambiato periodicamente, una volta ogni due o tre mesi e ogni volta dopo essere stati male. La spazzolatura, che dovrebbe essere eseguita dall’alto verso il basso sui denti superiori e dal basso verso l’alto su quelli inferiore per non irritare le gengive, deve essere accompagnata da un buon dentifricio. I migliori sono quelli al fluoro che remineralizzano lo smalto dei denti e contribuiscono all’eliminazione della placca.

Molto importante è anche l’utilizzo del filo interdentale e del collutorio, che devono essere sempre utilizzati insieme allo spazzolino. Il filo interdentale, infatti, dovrebbe essere utilizzato almeno una volta al giorno tutti i giorni, ed è fondamentale per eliminare i residui di cibo negli spazi interprossimali (cioè tra un dente e l’altro) in cui lo spazzolino non arriva. Anche il collutorio è molto importante per completare la routine di igiene orale. Il suo compito infatti è quello di eliminare gli eventuali residui di cibo annidati nei posti più irraggiungibili, lasciando una sensazione di freschezza e prevenendo la formazione di altri batteri.

Vai dal dentista

È molto importante effettuare visite periodiche dal dentista per controllare lo stato di salute dei propri denti e curare eventuali problemi prima che si diffondano. Inoltre sarebbe opportuno richiedere una pulizia professionale almeno una volta all’anno, meglio ancora una volta ogni sei mesi, da un igienista dentale per rimuovere la placca e il tartaro in eccesso, formatesi negli angoli della bocca, raggiungibili solo tramite particolari strumenti professionali.

Adotta uno stile alimentare sano

Oltre all’igiene dentale, per mantenere il proprio sorriso sano, è importante anche adottare una dieta alimentare sana. È consigliabile quindi cercare di assumere alimenti ricchi di calcio, ma anche alimenti ricchi di vitamine e minerali come pesce, frutta e verdura.

  1. Evita bibite gassate, dolci, alcool e sigarette

Bevande gassate e alcoliche, così come l’assunzione di dolci, possono causare un deterioramento dello smalto dentale e l’anidride carbonica e gli zuccheri contenuti al loro interno contribuiscono all’insorgenza di carie. Anche le sigarette, oltre ad avere effetti dannosi sulla salute generale del corpo, possono avere riscontri negativi anche sui denti causando alitosi, l’ingiallimento dei denti e l’insorgenza di gengiviti, tutti fattori che possono causare la perdita dei denti.

Evita brutte abitudini

Per evitare di danneggiare lo smalto dei denti è importante anche evitare alcune brutte abitudini come quella di masticare il ghiaccio, le penne o le matite, o, ancora peggio, di utilizzare i denti per aprire le bottiglie. Tutte queste abitudini, infatti, sono molto dannose per la bocca e per i denti che possono facilmente rompersi o venire scheggiati. La masticazione del ghiaccio, per esempio, a causa dello sbalzo di temperatura, può fratturare i denti.

Anche mangiarsi le unghie è un’abitudine che può causare un indebolimento dello smalto dei denti, oltre che il trasferimento dei batteri presenti sulla mano in bocca.

Per evitare di masticare penne o matite o mangiarsi le unghie, allora si può optare per masticare un chewing-gum allo xilitolo senza zuccheri, tenendo così la bocca impegnata mentre lo xilitolo combatte gli acidi che danneggiando lo smalto dei denti.

Infine anche i piercing, come quello sulla lingua o al labbro, possono provocare danni alla salute orale. La loro presenza, infatti, può scheggiare o rovinare i denti e possono addirittura danneggiare le ghiandole salivali, fino a causare la perdita del senso del gusto. Possono inoltre causare delle infiammazioni alla mucosa interna delle guance o delle labbra e possono, addirittura, causare la recessione delle gengive.

Sneakers Gucci: per l’uomo di classe

Le sneakers da uomo sono le scarpe indispensabili per essere in tendenza. Se ne possono scegliere di diversi modelli da quelli super sportivi a quelli che invece mantengono un tono informale, casual ed elegante. Le case di moda ne studiano per tutti i piedi e i gusti.

Le sneakers Gucci sono le più ambite e gettonate il motivo è quello dello stile sempre modaiolo e sobrio della notissima maison di moda. Le sneakers sono le scarpe perfette per la bella stagione: sportive se si abbinano ad un jeans ed ad una polo, casual se si abbinano ad una camicia ed ad un paio di pantaloni chino. Informali e all’occasione eleganti sono ideali anche per il tempo libero.

Sneaker Gucci: i modelli più esclusivi

La Gucci oltre alla vasta collezione di notissime sneakers propone sempre qualcosa di nuovo ed esclusivo.

  • Screener Sneaker: un modello sportivo rielaborato con un importante mix di pelle scamosciata a stampa animalier per rimanere in tendenza. Un’estetica retrò per una scarpa bella ed importante. Le sottili strisce rosse e verdi di Gucci vengono inserite nelle regioni del mesopiede.  Bellissime poi le finiture con le G smaltate e le targhette con logo sulla linguetta. E’ questo uno dei modelli più estivi e sicuramente più in voga in questa stagione La pelle è trattata in modo particolare ed infatti appaiono invecchiate e trasandate: ma è proprio questa la loro peculiarità!.
  • Cruise 2019: delle sneakers iconiche con il nastro blu ed arancio, mantengono il logo vintage ed il tipico stile consunto. In pelle, molto belle da indossare hanno linee e design di ispirazione  anni 70 tutta in pelle. Si tratta di un modello lusso, molto bello, pratico e comodo.
  • Sneakers uomo: le vere protagoniste della moda maschile

Un uomo che vuole essere alla moda uno o più paia di sneakers le deve avere. Se prima venivano scelte solo dagli sportivi ora la tendenza è differente e bisogna averle. Tanto è vero che persino a Pitti Uomo 2019, a Firenze in questi giorni le modaiole scarpe sportive sono in prima fila. La tendenza ad indossare le sneakers dunque continuerà anche per tutta l’estate 2019 ed arriverà a quella 2020.  

Tra le sneakers se ne possono scegliere per tutti i gusti e per ogni tipo di abbigliamento se poi si vuole scegliere l’eccellenza italiana oltre a quelle proposte dalla maison Gucci si deve pensare a qualcosa di alternativo, spumeggiante e massimamente creativo come le Arkistar.  Si tratta di sneakers futuristiche dalle linee innovative e tecnologiche, non sono scarpe qualsiasi ma nascono dalla passione e lo studio di Alberto Del Biondi, grande firma del design italiano. Una scarpa evoluta che unisce comfort a tendenza fluida, contemporanea, ed ovviamente genderless. Non poteva essere diversamente visto l’ampia gamma di colori. Un altro brand modaiolo ed amatissimo dagli uomini italiani è Bally che presenta una serie dedicata alle scarpe dei campioni. Ispirate alle sneakers di celebri tennisti svizzeri da Marc Rosset a Jakob Hlasek linee forti e colori tenui per delle scarpe anni 90.

Come indossare le sneakers al top

Essere affascinanti, ordinati ed al top è un necessità di tutti per questo motivo bisogna prestare massima attenzione a come abbinare le sneakers.

Se si amano pantaloni chino  o jeans dalle tinte chiare la scarpa perfetta è bianca o color cuoio, una sneakers di ispirazione anni 90 rende il look molto ricercato ed al contempo casual.  Un modello scuro, nero o blu, è sempre più elegante e lo si può portare con dei pantaloni sportivi aggiungendo un tocco speciale al proprio outfit. Le sneakers nonostante si possa pensare il contrario non sono solo scarpe da ufficio ma molto di più. Se si sceglie un paio di sneakers Gucci queste si possono indossare tranquillamente per un evento speciale, una serata o persino sotto un abito. Non ci avevate mai pensato? Eppure è cosi.

Quando si indossano le sneakers è necessario prestare massima attenzione alle calze: meglio usare dei fantasmini d’estate. Essere alla moda ed in tendenza è un piacere  e se poi lo si può fare unendo il comfort di una scapra nata per lo sport e diventata regina delle passerelle tutto è più facile.

Sneakermania a Pitti: il debutto di P448

Pitti Uomo 96 è la piattaforma ideale per cogliere le tendenze delle prossime stagioni, un osservatorio privilegiato per il lifestyle maschile. In questo panorama non potevano mancare le sneaker, che da simbolo dello street style hanno conquistato tutti per la loro versatilità. Tra gli importanti debutti a Pitti Uomo della stagione è P448, brand italiano di sneakers – uomo, donna e bambino – che unisce tutte le sfumature dello streetwear nei suoi modelli, dall’hip-hop alle nuove espressioni metropolitane, con un twist inedito e attuale. I colori sono innovativi mentre i materiali sono selezionati e di qualità superiore. Questa caratteristica è il fiore all’occhiello del marchio, attento a combinare il made in Italy con un design decisamente moderno.

Una storia tutta italiana che nasce nel 2014 dall’eclettica sensibilità di Marco Samorè e Andrea Curti che produconola prima collezione il brand che da subito si inserisce nei punti vendita di riferimento del mercato italiano. L’anno successivo è invece dedicato alla conquista dell’Europa, con l’ingresso in nuovi mercati come Germania, Francia, Olanda, Belgio e Spagna per poi aprirsi anche a un’audience sempre più internazionale. Certamente originalità, qualità e riconoscibilità identificano il marchio caratterizzato dall’utilizzo di materiali e pellami ricercati.

E nell’ottica di questa espansione globale P448 presenta le novità per la stagione SS20 all’Urban Panorama (Costruzioni Lorenesi Spazi Esterni) a Pitti Uomo. I due modelli, Soho e John mantengono standard elevati in termini di estetica e piacevolezza al tatto. Soho, in pelle bianca o nera, si distingue per l’esclusiva suola personalizzata in gomma marmorizzata a contrasto verde e blu navy.

John invece, contemporanea e dinamica, presenta due nuove varianti. La prima conquista con la sua trama ipnotica realizzata in 100% pelle e caratterizzata dall’esclusivo pattern ispirato al mantello del boa nei toni del grigio. Si aggiunge ora la versione in pelle craccata nera su fondo a contrasto, punta in suede ton-sur-ton e dettagli neon. Le sorprese non finiscono qui. P448 progetta infine l’apertura di due monomarca, il primo a New York, entro il 2019, e il secondo a Milano, nel 2020, entrambi nei principali shopping district di riferimento, rispettivamente a Soho e nel Quadrilatero della Moda.

https://www.p448.com/

 

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Accordo tra Bruno Vettore e Facile Ristrutturare

Insieme per offrire al mercato delle compravendite immobiliari rapidità, innovazione e modernità nelle ristrutturazioni

Facile Ristrutturare negli ultimi 5 anni ha rivoluzionato il settore della ristrutturazione chiavi in mano in Italia. Presente nelle principali città Italiane con 50 negozi e un team di oltre 500 Tecnici, Facile Ristrutturare ha realizzato nel 2018 oltre 3.500 interventi di ristrutturazione con ricavi stimati per 65 milioni di euro.

Per continuare la crescita esponenziale degli ultimi 5 anni, il gruppo ha creato nel 2018 una società dedicata per sviluppare delle partnership nel settore immobiliare con tutte le agenzie che vendono anche  immobili da ristrutturare. L’obiettivo è quello di diventare velocemente il punto di riferimento per tutto il settore e per questo motivo l’Amministratore Delegato di Facile Immobiliare Sacha Gentili ha stretto un accordo con uno dei maggiori protagonisti del Real Estate in Italia, con una esperienza trentennale al vertice aziende come Tecnocasa, Pirelli Re, Grimaldi, Gabetti: Bruno Vettore.

Siamo davvero soddisfatti e orgogliosi di questo Accordo e dell’evoluzione della nostra Società nella costruzione di un percorso di crescita della figura dell’Agente immobiliare del futuro: sempre più professionista del settore, in grado di dare  risposte efficaci e rapide ai propri clienti a tutti i livelli e di ampliare la gamma dei servizi da offrireafferma Bruno Vettore, attualmente impegnato sul piano manageriale con la carica di AD di FC GROUP, azienda di servizi integrati nell’ambito immobiliare creditizio e assicurativo, e sul piano imprenditoriale come Presidente di BV invest, società che ha fondato nel 2013 e che sta diventando un riferimento nel campo della consulenza alle Imprese, dell’Alta formazione e delle Partnership commerciali al servizio del settore immobiliare, tra le quali quella con Facile Ristrutturare,

Dopo un anno di start up siamo finalmente pronti per diventare il punto di riferimento per tutte le agenzie immobiliari che vendono immobili da ristrutturare e che hanno la volontà di aiutare i propri clienti a vivere l’esperienza della ristrutturazione con la facilità che ci contraddistingue.” Afferma Sacha Gentili, AD di Facile Immobiliare. “In questo ultimo anno abbiamo creato degli strumenti innovativi che permettono agli Agenti Immobiliari di vendere un appartamento da ristrutturare con la facilità di uno nuovo da impresa. Quando ho pensato a chi potesse aiutarci a realizzare i nostri obiettivi nel mercato immobiliare non ho avuto dubbi nel contattare Bruno Vettore che avevo conosciuto alcuni anni fa in una conferenza. Dopo solo due incontri abbiamo stretto un accordo che ci vedrà impegnati assieme in un tour in giro per l’Italia per incontrare centinaia di professionisti del settore.”

Il mercato immobiliare è in ripresa e nuove sfide, anche tecnologiche, ci attendono. Gli Agenti immobiliari devono approfittare di questa congiuntura ed evolversi, espandendo le proprie conoscenze e cogliendo le nuove opportunità di business che il settore può offrirgli. Non a caso, nel Tour Formativo di 10 giornate più 2 Eventi Speciali che organizzeremo con Facile Ristrutturare nelle principali città italiane per gli Agenti immobiliari e dove sarà presentato  “Work Agency Program – Il protocollo operativo per le Agenzie Immobiliari “. Conclude Bruno Vettore.

L’obiettivo di questa alleanza è quindi quello di permettere alle Agenzie Immobiliari  di fornire ai propri clienti un servizio completo che non si fermi alla vendita della casa, ma che li assista anche nella realizzazione finale della ristrutturazione.

Bruno Vettore è uno dei maggiori protagonisti del real estate  italiano, con esperienza trentennale al vertice di aziende come Tecnocasa, Pirelli Real Estate, Grimaldi, Gabetti. Nell’aprile del 2011 riceve l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine “Al merito della Repubblica Italiana”, conferita con decreto dal Presidente della Repubblica.Dopo l’uscita del primo libro nel 2013 “ Trent’anni di un avvenire”, nel febbraio 2017 pubblica “ I 10 pilastri della leadership”, short book sul tema della leadership applicata nel concreto.Nel dicembre del 2015 riceve il “Premio alla Carriera”, nell’ambito dei prestigiosi Real Estate Awards, importante manifestazione che premia le eccellenze del settore immobiliare nazionale. Attualmente è nel board di diverse aziende  ed a capo della sua società BV INVEST, che si occupa di consulenza strategica, formazione manageriale, network development e real estate advisory. www.brunovettore.it

Beauty Alert: Bulldog


Creato da uomini e rigorosamente solo per uomini, arriva dall’Inghilterra BULLDOG, un pluri-premiato brand di skincare che porta una ventata d’aria fresca nel settore maschile coniugando semplicità, efficacia e rispetto per l’ambiente.

Tutti i prodotti contengono formule dagli ingredienti di origine naturale, e sono realizzati totalmente in Inghilterra. Per le materie prime invece, il brand adotta un approccio etico che garantisce l’approvvigionamento accurato delle materie prime nei Paesi tipici d’origine, offrendo sostegno alle comunità locali. Inoltre, la sua filosofia green e consapevole ha permesso di ottenere importanti certificazioni, come quelle di “The Vegan Certification” e di “Cruelty Free International”.

Le linee disponibili al momento in Italia sono due, Original e Anti Age, la prima con con Aloe Vera, Camelina e Tè Verde e composta da 6 prodotti dedicati alla pulizia e all’idratazione del viso e alla rasatura. La seconda invece è una crema viso anti-age pensata per le pelli mature e realizzata con un complesso antiossidante naturale di Rosmarino, Echinacea e Vitamina E. Curiosi di provarle?

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Brand alert: Prada, ONE-OFF e TheDoubleF

Tra stampe di fulmini e patch di rose grafiche è arrivata la fresca, moderna ed elegante capsule collection di Prada x ONE-oFF e TheDoubleF. 

Folli Follie e G&B, due noti luxury retailer italiani, si uniscono per dar vita alle boutique One-Off, nel cuore di Brescia. Curati nei minimi dettagli per regalare un’esperienza di shopping coinvolgente, contemporanea e alla moda, gli storeospitano la loro prima collaborazione con un brand internazionale: Prada, che apre la fila del ricco calendario di collaborazioni esclusive, svelate nei prossimi mesi e collocate in uno spazio creato ad hoc dal brand, intimo e coinvolgente. Parlare di prodotti esclusivi non è per nulla una retorica dato che i pezzi saranno disponibili solo fisicamente nei negozi One-Off (uomo/donna) bresciani e sull’e-commerce TheDoubleF, piattaforma di shopping online lanciata due anni fa dalla famiglia Galli. 

La collezione, rigorosamente disegnata da Prada, si compone di 15 pezzi dedicati all’uomo e 20 pezzi per il mondo femminile che coprono tutte le categorie merceologiche. Dalle eclettiche camicie, dove il notturno e misterioso nero dello sfondo mette in risalto le dinamiche forme color verde smeraldo, fucsia e rosso alle scarpe, con sneakers e sabot. Presenti, inoltre, comode tote bagborse con catena e cappellini da baseball con i motivi iconici della capsule. Francesco Galli, ceo di Follie Follie, si dichiara: “orgoglioso del lavoro svolto tra il nostro team e quello di Prada” e anticipa che a settembre sarà svelato il prossimo marchio che collaborerà con loro, probabilmente si tratterà di un brand italiano. I pezzi della capsule, in vendita dal 1 al 23 giugno 2019 sono, come ribadito da Galli stesso, una: “rivisitazione in chiave commerciale dei capi della sfilata uomo Fall-Winter 19’ di Prada”.

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Trovare i giusti prodotti per arredare il bagno a prezzi convenienti, senza rinunciare alla qualità

Per rendere un’attività commerciale come un bar, un ristorante o una palestra un ambiente piacevole e accogliente, bisogna prestare molta attenzione all’arredamento dei bagni, che devono essere adeguatamente attrezzati e forniti di accessori pratici ed esteticamente gradevoli.

Trovare i giusti prodotti per arredare il bagno a prezzi convenienti, senza rinunciare alla qualità, non è impresa facile. La soluzione più semplice e anche comoda è quella di rivolgersi a un sito specializzato proprio in accessori per bagni pubblici come B24store, che offre ampia scelta di prodotti e rapidi e sicuri servizi di consegna.

Tra i tanti articoli disponibili che svolgono un ruolo importante in un bagno, il dispenser di sapone automatico è sicuramente uno dei più significativi. Deve infatti assicurare semplicità di utilizzo ed efficienza e il massimo dell’igiene, per cui è consigliato l’utilizzo di modelli con fotocellula, che permettono di evitare ogni contatto diretto con l’apparecchio. Il dispenser può essere attaccato al muro oppure posizionato sopra un’apposita piantana, permettendo così di adattarsi a differenti spazi e necessità. È inoltre fondamentale assicurarsi che il dispenser sia sempre rifornito di sapone, di cui è quindi meglio effettuare significative scorte. Su questo sito è possibile effettuare acquisti di tutti i materiali di consumo necessari, sia per quanto riguarda i saponi, in gel, crema o schiuma, che per carta igienica, fazzoletti o fogli asciugamani. Non bisogna infatti dimenticarsi di installare insieme ai dispenser di sapone anche strumenti dedicati alla somministrazione di asciugamani monouso, che possono essere apparecchi manuali o, anche in questo caso, automatici.

Per garantire ordine e pulizia, sono irrinunciabili cestini per la spazzatura di dimensioni adeguate, dotati di coperchio ed eventualmente anche di pedale, per praticità e igiene, che possono essere scelti anche in tinte accese per donare un tocco di colore all’ambiente. Anche per quanto riguarda gli altri accessori da bagno, è possibile scegliere fra diverse opzioni non solo per funzioni e dimensioni, ma anche sotto il lato estetico, garantendo in questo modo un locale non solo funzionale, ma anche gradevole, con prodotti dalle linee curate, che puntano sull’uso dell’intramontabile acciaio cromato oppure alla raffinata versione satina. Non mancano versioni di dispenser e altri articoli in plastica bianca, semplice e discreta, o in tinte accese come arancione e verde, se si desidera creare un’atmosfera più vivace. Tutti i materiali utilizzati sono accomunati comunque da alta qualità e ottima resistenza a urti e graffi, fattori indispensabili per strumenti sottoposti ad un uso frequente e continuo.Effettuare acquisti online su B24store si rivelerà quindi un ottimo investimento, sia a livello pratico, per la comodità di comprare con pochi click evitando lunghi giri tra fornitori, sia per il rapporto qualità prezzo che potrete facilmente confermare in prima persona. Inoltre, il servizio di assistenza, via mail, telefono o whatsapp, vi potrà supportare per ogni dubbio in fase di scelta, acquisto o consegna delle merci, per garantirvi soddisfazione completa e semplificarvi il compito di realizzare bagni dedicati al pubblico organizzati al meglio, che possano offrire un’impressione di cura dei dettagli e attenzione verso gli utenti della vostra attività.