Milano Moda – punto di partenza e perno di rivoluzione del linguaggio estetico – rivela una nuova dichiarazione d’identità

La settimana della moda donna 2021 apre con un immancabile un tributo a Beppe Modenese che ci ha lasciato il 21 novembre 2020, raccontato attraverso l’opera di Beniamino Barrese, che lo ricolloca immerso in un mondo a lui molto caro, quello a cui ha dedicato la sua intera esistenza, con la stessa severità e concretezza con cui risuona la sua voce: la moda.

Una Milano frenetica, accompagnata dal consueto rumore del traffico di sottofondo che scandisce le ore di lavoro come un orologio.
Dietro le sue parole, il supremo valore della moda come motore dell’economia e della nascita di nuove professionalità, che hanno contribuito a formare l’identità italiana, radicata ineluttabilmente nel suo Sistema.

Beppe Modenese

In che direzione sta andando la moda che vedremo in vetrina il prossimo autunno? A cosa si sono ispirati i designer per la loro idea di evoluzione dello stile, in un universo pandemico a cui ancora riesce difficile abituarsi?
Mossi da nuove necessità, imprescindibili per la salvaguardia del pianeta e per il genere umano diviso da inutili e distruttivi atti d’intolleranza, le nuove collezioni sono anche una dichiarazione di responsabilità, rivolto alle nuove generazioni che vogliono essere parte di un nuovo mondo regolato da un sistema circolare e libero dal pregiudizio.

La sfilata di Giorgio Armani è un excursus tra i capi iconici del guardaroba maschile degli ultimi decenni, aggiornati in chiave comfort per essere indossati con disinvoltura da un uomo consapevole di ciò che desidera e della propria fisicità. Come le giacche in maglia e i cappotti destrutturati che cadono morbide sulle spalle, evidenziando la naturale forma maschile.
Colli alla coreana, cifra stilistica dell’eleganza di Re Giorgio, caratterizzano camicie e giacche in velluto e pregiate texture.
Nuovi dettagli sono rappresentati da patchwork geometrici su giacche in lana o velluto e maglie che segnano la silouette. Libere sovrapposizioni di elementi caratterizzati da stampe e ricami floreali, ispirati a luoghi lontani, su pantaloni classici e mocassini in velluto, abbattono i confini stilistici e offrono quanto di più bello possa rappresentare la scelta di un capo: la libertà di esprimere se stessi. 

Un Missoni rivolto alle nuove generazioni, ambiziose e un po’ ribelli, riprese nel loro tempo libero, intente nelle loro passioni, piene di sogni e di progetti per il futuro. Si muovono con disinvoltura ed eleganza, tra abiti e cappotti in maglia multicolor e lamè che accompagnano i loro movimenti, rispecchiando i capisaldi della Maison in una versione più fresca e ottimista. Come il kaftano in lana o cashmere, simbolo della versatilità della collezione che si adatta a look diversi nelle sue varianti.
Le variazioni cromatiche, nel dna del marchio, toccano le sfumature di terracotta, cognac, rosa, ma anche turchese e arancio, fino all’elegante binomio del bianco e grigio, che viaggiano nel tempo, sotto le note di Mad World, cover dei Tears For Fears, interprete di un susseguirsi di generazioni con la versione di Gary Jules prima e degli altri artisti che l’hanno interpretata, dandole nuove e infinite vite.

Anche la Sfilata di Fendi con prima collezione Prêt-à-porter di Kim Jones, Direttore Artistico delle Collezioni FENDI Couture e Ready-to-Wear donna, parla di cambiamento, ma si tratta di un futuro che non esisterebbe senza le fondamenta del suo passato.
L’uomo e la donna di Fendi attraversano una passerella disseminata di colonne capitelli di chiara appartenenza classica, che hanno resistito al tempo, come rovine di un’antica città rinvenuta. Riferimenti che danno risalto e valore all’eredità di Karl Lagerfeld, nel suo monogramma Karligraphy, il tacco architettonico della scarpa FENDI First, nato da un disegno d’archivio e i motivi della collezione Couture del designer sono ripresi attraverso abiti di seta marmorizzata, rosette in fiore o delicati ricami di organza su maglie jacquard.

Anche le borse si prendono la scena, grazie alla nuova creatura di Silvia Venturini Fendi: FENDI First, una clutch declinata in mille varianti e dimensioni, in pelle, shearling e pellami esotici. Nuove silhouette per la tote FENDI Way e la borsa a spalla FENDI Touch.
Grande attenzione alle maestranze del Made In Italy, a cui viene dato risalto nel progetto FENDI hand in hand – che coinvolge gli artigiani delle 20 regioni italiane per reimmaginare l’iconica Baguette.

La nuova moda di Salvatore Ferragamo è proiettata verso il futuro, guidata dall’ispirazione del Direttore Creativo Paul Andrew. References tratte dai film di fantascienza anni 90, tra tute e pantaloni imbottiti, maglie metalliche e tagli da uniforme spaziale, l’obiettivo è quello di rilanciare, con spirito energico e positivo, il futuro di un mondo che appartiene a tutti per diritto naturale. Senza distinzioni di colore o di classe sociale.
Fino alle rinnovate calzature, punto di partenza della storia della Maison, che nello space biker boot sposano un nuovo look, per una missione e una visione estetica tutta nuova.
Come diceva Salvatore Ferragamo a proposito delle sue calzature, questa collezione è dedicata a tutti coloro che devono camminare, uniti nella determinazione di reimmaginare e ricostruire un nuovo futuro responsabile, positivo e gioioso”, dichiara Andrew.

È ancora una dichiarazione di libertà la sfilata di Prada che con la sua autorevolezza affronta il concetto dell’esistenza del maschile e del femminile contemporaneamente, nell’uomo e nella donna. Questa libertà da ogni convenzione auspicata da Miuccia Prada e Raf Simons, trova espressione nei “long johns” aderenti in maglia jacquard elastica che se da un lato coprono completamente la pelle, dall’altro la rendono libera in tutti i suoi movimenti possibili, come se fosse nuda, scoperta, perché l’azione e l’attività, l’atto volontario prenda il sopravvento.
Ecco che le forme classiche si trasformano in favore delle praticità, con tessuti flessibili e tagli non convenzionali, e gli abiti da sera diventano pratiche tute e i cappotti sartoriali si coprono di colori
vivaci o di paillettes, cambiando il proprio fine originario nel suo esatto opposto. I materiali destinati a un capo o a un utilizzo precostituito, cambia destinazione, in nome della libertà da qualsiasi canonizzazione.
Anche la scenografia, la stessa utilizzata per la sfilata maschile, realizzata da Rem Koolhaas e AMO, destabilizza con i suoi contrasti di “faux fur” e marmo, proprio perché quell’esasperato contrasto possa rappresentare la via migliore esprimere la propria idea di libertà.
Importante ricordare che questi materiali saranno donati a Meta, un progetto di economia circolare con sede a Milano, che propone soluzioni sostenibili per lo smaltimento dei rifiuti prodotti da eventi temporanei.

Materiali fluidi per l’elegante sensualità di N°21, in cui il pizzo protagonista nella sua versione fluida, s’inserisce in un contrasto di pesi, sbucando da maxi cappotti in lana e versatili maglie oversize in mohair indossati in modo ribelle per l’uomo e per la donna, per un’esigenza di comunicare se stessi attraverso la propria fisicità, in seguito alla digitalizzazione forzata provocata dalla pandemia.
Dettagli preziosi come swarovsky si dispongono a pavet su impalpabili top di seta e accessori, o in chiave genderless, disposti in fila su profili di giacche check per mettere in mostra colli e la fisicità maschile come quella femminile, come i cappotti a uovo in lana maculata in versioni simili per l’uomo come per la donna. L’ispirazione di Alessandro Dell’Acqua nasce da una polaroid di Carlo Mollino: «… Mi ha fatto riflettere su una forma di estetica che il grande architetto italiano trasferiva anche nelle posizioni e nelle attitudini delle donne che fotografava in ambienti costruiti con la sua visione eclettica. Ho voluto trasferire nella collezione lo stesso erotismo eccentrico, tipicamente italiano, che riesce a mettere insieme il pudore e la voglia di farsi notare. Nasce da qui una declinazione molto “pulita” del lato eccentrico della borghesia fatta di reggiseni in pizzo che sfuggono al cardigan, di trasparenze che nascono per caso, di voglia di fisicità e di nudità che proprio la loro esposizione casuale fa diventare innocenti. È una collezione che non è costruita sui “doppi sensi” da interpretare ma sulle parole dirette che danno la possibilità alle donne e agli uomini di rappresentarsi per come vogliono essere».

La collezione MANIFESTO dedicato alla FW21-22 di MSGM è un riavvolgimento del nastro. Un Rewind per comprendere e riprendere possesso di noi stessi e delle nostre radici. Perché non si può riprogrammare un futuro di successo senza una piena consapevolezza del passato.
Il lock-down forzato ci portato a lunghe pause di riflessione, tra flash-back e studio profondo del sè.

Il Manifesto per antonomasia segna l’inizio di qualcosa di nuovo che investe tutto l’universo culturale di un periodo storico, ed è proprio nella sede del Teatro Manzoni di Milano che è stato girato il film-evento, girato da Francesco Coppola, uno dei giovani registi in ascesa del panorama italiano, sotto le note della canzone scritta e interpretata da Gea Politi, editrice di Flash Art, in collaborazione con Club Domani, idea discografica di Sergio Tavelli e Andrea Ratti.
Tessuti lucenti, lattex e vinili riciclati, pellicce ecologiche e maglie spalmate, ci raccontano una Milano notturna, perché a questo polo multiculturale aperto al futuro si rivolge Manifesto. A una Milano instancabile, ottimista e motore dell’economia.

Il mondo è una realtà digitale, utopica e commutabile, in cui lo spazio prende forma in base al modo in cui ci relazioniamo con esso. In quest’atmosfera di libertà intellettuale Iceberg celebra il suo heritage con abiti avvolgenti in cui il bianco protagonista, realizzato su ampi volumi, ci riporta a un’estetica da paesaggio lunare, comfort e accattivante.
Per poi essere trasportati in un ambiente ideale, delimitato da archi, scale ed elementi strutturali che ci conducono tra le mura domestiche che in questa nuova quotidianità assume le stesse sembianze del luogo di lavoro, ma più silenzioso e meno frenetico. È lì che si manifestano grigi e neri di forte annessione metropolitana su abiti tricot, silouette più marcate e linee più femminili integrate in una nuova veste più agile e funzionale. È ICEBERG Knitwear Utopia

“Ho pensato a un guardaroba completo, fatto di abiti che si adattano a ogni momento della giornata, dal mattino alla sera. Indumenti pensati per una donna contemporanea attenta alla cura dei dettagli, immersa in una realtà diversa, meno caotica. Le consuete cromie pop di ICEBERG sono smussate in favore di una palette essenziale per evadere dalla realtà e per tuffarsi in un universo parallelo cucito a maglia sulla pelle “ – spiega il direttore creativo James Long.

La sfilata di Ermanno Scervino da Palazzo Serbelloni, chiama a raccolta i suoi punti di forza che hanno contribuito al successo dell’opera del designer. Creatore di femminilità per culto, rilancia in passerella la vita e a silouette, attraverso un uso couture della pelle e la sensualità contemporanea del pizzo. per sviluppare una collezione evoluta ma con dei punti di riferimento che sono parte integrante del retaggio culturale di Ermanno Scervino. Come la lavorazione couture della pelle che raggiunge il suo massimo livello su pizzi e intarsi, il sapiente uso del macramè per abiti ad alto tasso di femminilità, mantenuta nei materiali di ricerca come l’uso dell’innovativo neoprene, sapientemente declinato su un grande classico come la gonna a pieghe.

La nuova sfida di Alessandro dell’Acqua per Elena Mirò connette il brand con i principi di femminilità e seduzione, tanto cari allo stilista che si serve della sensorialità della seta, del seducente macramè e l’avvolgente maglieria che insieme agli ampi capispalla seguono con naturalezza i movimenti del corpo. Materiali che ben riescono a interpretare una donna connessa con la natura e la dinamicità della vita metropolitana.
“Ho pensato di costruire abiti desiderabili senza lasciarmi condizionare dalle regole legate alle taglie”, spiega Alessandro Dell’Acqua, “In pratica, mi sono applicato a trasformare tecnologicamente i tessuti per aumentarne il comfort, anche quando sono pesanti come il tweed, e ho allontanato qualsiasi soluzione facile che potesse dare la sensazione di avvolgere le donne in una forma a sacco. Ho accettato questa sfida perché sono convinto che si possa lavorare su questo tema senza cadere nel cliché della moda curvy”.

Il ritmo caldo del reggaeton: Vergo

Cantautore dall’animo nero, sexy beat e voglia di raccontare tipica del Meridione. Vergo, romantica anima sicula incontra in esclusiva Manintown, presso NH Milano Touring, parlando di ricordi, legati alla sua terra e all’experience di X Factor, e alla costante sperimentazione musicale sotto l’ala di FLUIDOSTUDIO, etichetta con la quale ha prodotto e lanciato “L’Animo Nero” e “Bomba”. 

Famiglia siciliana e la carismatica gestualità che solo il Sud riesce a donare, Vergo si apre ad una ricerca artistica senza precedenti in cui la multiculturalità e la libertà espressiva si lasciano andare al ritmo caldo di un reggaeton mediterraneo fuso alla tradizione popolare siciliana. Da dove parte e come si evolve la tua sete di contaminazioni, suggestioni e visioni? 

La scintilla d’amore verso il reggaeton è scattata quando ho sentito il bisogno di avere nella mia vita più spensieratezza e vibrazioni briose e “peligrose”. Dai primi approcci ho avvertito un sound caloroso, accogliente e inclusivo. Sento di aver trovato la chiave giusta per affrontare ed esprimermi sulle tematiche anche più profonde a me vicine, mantenendo una vena ottimistica e romantica. 



Una vera e propria “Bomba” che, grazie al brano omonimo, presentato alle audizioni di XFACTOR ha fatto ballare tutti, dai giudici allo staff dietro le quinte, fino a convincere Mika a volerti con sé. Una hit che ha da poco superato i 2 milioni di stream su Spotify e un ottimo biglietto da visita per entrare nel cuore degli italiani. Svelaci tutti i retroscena della sua nascita. 

La nascita di Bomba è avvenuta in un anno difficile e di profonda riflessione personale. L’incontro con il misterioso producer ilromantico e la sua bozza di beat hanno aperto una prospettiva del tutto nuova sulla musica che stavo cercando, con richiami all’estate e alla voglia di ballare all’aria aperta che tanto ci mancava. Da lì insieme a ilromantico e FLUIDOSTUDIO ho iniziato a giocare, a sperimentare con i suoni, dando vita a BOMBA che è diventata una vera e propria terapia messa in musica. Un beat contagioso che ha coinvolto tutt* coloro che volessero liberarsi dalle proprie catene. 



Lo stage e il backstage di XFACTOR hanno visto anche il lancio dell’ inedito “Nella Balera”, scritto con Paolo Antonacci e prodotto da sixpm (producer di Elisa, Fedez, Guè Pequeno, Marracash e Arisa) con la supervisione di Taketo e del team leader Mika. Quanto ti hanno segnato le luci dei riflettori di uno show mainstream e cosa porterai con te da questa esperienza? 

Partecipare ad XFactor mi ha reso più consapevole del mio essere artista. Mi ha fatto scoprire quanta forza e bellezza risiedono nel mio modo di scrivere e fare musica, mi permettono di condividere me stesso con chi mi ascolta. 

FLUIDOSTUDIO è l’etichetta discografica indipendente che possiamo definire la famiglia milanese e che ti ha seguito e ti segue nella crescita artistica e professionale. Quali sono i focus su cui vi state concentrando in questo particolare momento dove la musica live è penalizzata? 

Appena conclusa la partecipazione al programma, mi sono rimesso subito a lavorare con FLUIDOSTUDIO. Il mio percorso musicale prende le mosse dalla ricerca personale e dalle mie origini, infatti amo raccontare storie dando risalto ai linguaggi siculi. Qualche giorno fa ho deciso di acquistare un dizionario italiano-siciliano in modo da studiarne ogni singola inflessione anche vernacolare. 



In cantiere ci sono nuove tracce in collaborazione con il duo Bautista e con Populous, coordinato da il producer ilromantico e dal direttore artistico Protopapa, con l’intenzione di raggiungere un pubblico ancora più vasto e raccontare la tua visione romantica della realtà. Suggeriscici una playlist poetica che può farci entrare nel tuo mindset musicale mentre siamo alle prese con le grigie giornate in smart working. 

Lavorare con i Bautista potrei definirlo positivamente strano perché nella loro calma assoluta riescono a produrre musica a gran velocità. 

Scrivere oggi della mia collaborazione con Populous rappresenta un enorme traguardo. Sognavo di arrivare a questo punto e sono orgoglioso di esserci arrivato con le mie forze e l’aiuto del team FLUIDOSTUDIO che mi segue. 

Ci sono in cantiere altre collaborazioni molto interessanti delle quali non possiamo svelare ancora nulla ma che saranno una sicura sorpresa per tutt*. 

Vi lascio con la mia playlist: 

Blaya – Faz Gostoso
Arca feat. Rosalia – KLK
Boyrebecca – Dulce de leche
Populous – Petalo
Major Lazer – QueloQue
Rosalia – Juro que
Urias – Diaba
FKA Twigs – Sad Day
Grimes feat. Majical Clouds – Nightmusic Sophie – It’s okay to cry 

Special content direction, production, interview & styling Alessia Caliendo

Photographer Clotilde Petrosino

Make up Serena Polh

Hair Alessandro Pompili

Beauty by

Bionike

Gli Elementi

Maria Nila

Miamo

WeMakeUp 

Special thanks to 

Fluido Studio

NH Touring Hotel Milano 

Soulgreen

RICORDI? Un ritratto per sempre

L’ideatore di “RICORDI?” fa rumore, ha sempre fatto rumore, anche quando fotografava le modelle sulle spiagge di Bali o Bianca Balti per la cover di First; fa parlare per le irriverenze del suo blog, aperto tra i primi in Italia, e per la sua pungente schiettezza sui social network. Se qualcuno pensa che Settimio Benedusi abbia cambiato rotta con l’annuncio di questo nuovo progetto, si sbaglia di grosso! Perchè “RICORDI?” segue lo stesso pensiero di sempre del fotografo imperiese, e cioè quello di andare controcorrente.
Se tutti si spingono ai limiti del digitale, Settimio Benedusi ci riporta al bianco e nero del ritratto stampato perchè, come diceva Susan Sontag, “Il carattere contingente delle fotografie conferma che tutto è caduco“.
E quando tutti si improvvisano fotografi con in mano uno smartphone di ultima generazione, lui ritorna artigiano di bottega, un umile sfondo, un camice bianco e un ritratto stampato e incorniciato, pronto per essere appeso alle pareti di casa, come ai vecchi tempi.



– Cos’è “RICORDI?” 
“RICORDI?” è un collettivo di fotografia popolare che nasce dal progetto di riportare il privilegio del Ritratto Fotografico Stampato accessibile e democratico.

– Settimio Benedusi è un fotografo nostalgico? 
Una definizione che mi piace di “nostalgia” è la felicità di essere tristi. In quel senso un po’ lo sono, e lo sono probabilmente anche come fotografo perchè i miei riferimenti sono i grandi classici. Ma sono solito dire che il progetto “RICORDI?” è talmente antico da essere rivoluzionario!

– Nella presentazione di “RICORDI?”, sul sito ufficiale, affermate di essere in grado di rappresentare il soggetto per quello che è realmente. Come ci riuscite? 
Non facendo assolutamente nulla! Non facciamo fare pose, movimenti, atteggiamenti… nulla! Solo ed unicamente la faccia delle persone, convinti che lì ci sia proprio tutto ciò che serve per raccontare chi siamo. Non facciamo fotografie, ma definiamo un’identità.

– Da cosa nasce il passaggio del fotografo Settimio Benedusi dalla moda/lifestyle al ritratto?
Dal desiderio di realizzare attraverso il linguaggio che io conosco (la fotografia!) qualcosa che abbia un valore etico/morale/politico: perché nella contemporaneità la fotografia o possiede questi valori o è il nulla. 

– In base a quali caratteristiche sono stati scelti gli altri fotografi (Toni Thorimbert, Oliviero Toscani, Marco Onofri, Guido Stazzoni, Massimo Sestini) autori dei ritratti?
Persone colte, intelligenti, empatiche e il più possibile prive del maggiore e più frequente difetto dei fotografi: il narcisismo.

– Come si differenziano?
Sono tutti diversi all’interno dello stesso identico progetto.

– Avete una “divisa” durante il servizio. Perchè? 
La divisa è fondamentale! Perché dice chiaro e tondo che siamo lì come artigiani, al servizio di chi viene a fare il ritratto.

– Il nome del più grande fotografo ritrattista mai esistito 
Almeno fammene dire tre! Avedon, Sander, Disfarmer.

– Qual è il messaggio ultimo di “RICORDI?”
Il ricordo è il tessuto dell’identità” Nelson Mandela.

– Perchè tornare alla STAMPA in un’epoca DIGITALE? 
Perché è l’unica cosa che rimane.

– Quanti anni ha “RICORDI?” e quanto vivrà?
Comincia ad avere 5 anni e vivrà per sempre!

Il sito e dove prenotare il vostro ritratto stampato:
https://ricordistampati.it

Settimio Benedusi

Clean beauty: Susanne Kauffmann

La nuova tendenza in fatto di cosmetica è sicuramente il “Clean Beauty”, che tradotto letteralmente significa beauty “pulito”. Non solo l’ultimo beauty trend, ma una nuova frontiera in fatto di bellezza. Questo approccio non si traduce automaticamente in marchi organici o naturali al 100%. Alcuni brand hanno deciso di puntare sull’esclusivo utilizzo di ingredienti di origine biologica, altri su un approccio ecosostenibile sul packaging o formule essenziali senza agenti controversi.

È il caso di Susanne Kaufmann, da sempre riconosciuta come una pioniera della clean beauty che proprio in questi giorni annuncia l’introduzione di un innovativo sistema refill volto a rafforzare l’impegno nel campo della sostenibilità del brand eponimo da lei fondato.
Disponibile inizialmente per tre prodotti best-seller – Cleansing Gel, Shower/Shampoo, Hand Soap -, il nuovo formato refill sarà via via introdotto per ulteriori referenze del suo brand, consentendo alla realtà skincare di ridurre ulteriormente il proprio impatto ambientale.



Il nuovo flacone refill si chiama The Simple One ed è realizzato per il 75% in plastica da post-consumo (rHDPE), più leggero di un flacone in plastica standard (-60%) e riciclabile al 100%.Sviluppato da ALPLA, una delle realtà leader mondiali nella produzione di soluzioni d’imballaggio in materie plastiche, The Simple One è stato premiato come uno dei più innovativi e sostenibili manufatti in plastica riciclata*. da Epro (l’associazione europea delle imprese/consorzi che si occupano di riciclo e recupero delle materie plastiche ) in occasione dei Best Recycled Plastic Products Awards del 2019.



L’inedito formato in cui saranno disponibili Cleansing Gel, Shower/Shampoo, Hand Soap consiste in un flacone composto al 75% da plastica rHDPE completamente riciclabile. Le tre referenze best-seller sono poi avvolte in un packaging in carta certificata FSC, anch’esso interamente riciclabile. Grazie al peso del 60% più leggero rispetto a un flacone in plastica standard, il packaging in plastica HDPE consentirà di ridurre le emissioni di CO2 generate non solo durante il processo produttivo, bensì anche in fase di trasporto.



Il nuovo packaging consentirà inoltre di prolungare la vita dei tanto amati flaconi in vetro SUSANNE KAUFMANN ben oltre l’acquisto così che una volta vuoti potranno essere riempiti con i nuovi refill e utilizzati potenzialmente all’infinito.


L’astro-coach di Massimo Giannone – Marzo 2021

Un appuntamento per entrare in connessione con noi stessi attraverso la lettura del movimento degli astri e dell’influenza che possono avere sulle nostre vite. È questo il nostro obiettivo per i mesi che verranno, insieme alla guida di Massimo Giannone, percettivo e astrologo da più di vent’anni, dotato di eccezionale sensibilità, nel leggere con occhio metodico e nell’interpretare, poi, con il dono dell’intuizione e di un cuore aperto alla realtà circostante e al lato umano di questo mondo che somiglia sempre di più a una matassa inestricabile.

Ha letteralmente conquistato tutta Italia, partendo da Milano, capitale della moda e dell’editoria, con i suoi appuntamenti fissi sul IL del Sole 24 Ore e su Gioia, e dando vita agli astrococktail e le astrocene: dei format unici (anche perché unico è proprio lui), tra i ristoranti e i locali più apprezzati dai protagonisti della vita notturna meneghina.
Il suo metodo ha conquistato anche brand di moda e di beauty d’alta gamma, che l’ha portato ad essere protagonista di eventi moda, anche in tour per tutto lo stivale con nomi come Maliparmi e la Prairie.

“Il mio oroscopo segue un percorso rivoluzionario, realizzato, accogliendo gli insegnamenti dei pianeti che, se seguiti, aiutano a migliorarci e ad affrontare le problematiche con una nuova consapevolezza, trasformando così le energie e migliorando il nostro quotidiano.
Se cogliamo le vibrazioni archetipiche degli aspetti che consideriamo avversi, come un suggerimento, si ha la possibilità di attenuare gli effetti negativi, ad esempio, Urano in cattivo aspetto è un monito alla velocità: è un avviso a prestare attenzione, a non correre, bisognerà moderarsi e non avere fretta, perché questa, spesso, può non essere una buona alleata.
Non c’è cosa più difficile che andar contro se stessi, contro le proprie abitudini, ma un “IO “che non vuol cambiare ha la tendenza a farsi male, finendo così per sentirsi vittima degli eventi. Dobbiamo imparare, invece, a non combattere queste vibrazioni astrali.
E allora, armonizziamoci con gli astri in un’orchestra che vibra d’informazioni, dove il suono nel Macro vuol amorevolmente insegnarci a come vivere nel Micro in una perfetta sinfonia che sarà il nostro nuovo quotidiano”.

Il suo approccio, tutt’altro che generico, entra nell’aspetto psicologico e animico delle personalità legate al segno zodiacale, con una chiave interpretativa percettiva, volta a fornire un consiglio per rinascere, ricostruirsi.
Perché “le esperienze sono insegnamenti, se impari a cogliere le sue direttive, la tua vita può cambiare completamente” dice Massimo Giannone.
@massi_e_l_astrologia

Artwork a cura di Maria Angela Lombardi @_mariaalombardi_



ARIETE

Tutto nella nostra esistenza sembra provenire dal Caos, nella antica mitologia greca si racconta che all’origine era solo il Caos, una divinità potente e malevola che generò il Fato. Con Erebo che era il buio, e le Parche che determinavano il destino degli uomini dal disordine di queste deità, iniziarono ad essere create figure più positive fra cui Venere, la dea dell’amore, Gea, e tante altre che misero ordine dinanzi ad un grande disordine.

Cari amici dell’Ariete, per mettere ordine nel vostro quotidiano è necessario un percorso di condivisione ed unione agli altri, non potete sempre far tutto da soli, è necessario unirsi ed aggregarsi agli altri per meglio trovare sentieri solutivi attraverso la visione per cui l’unione fa la forza.

In ambito affettivo, con la luna nel segno il 14 del mese, sarete in grado di prendere le iniziative giuste e il vostro spirito, vicino all’esigenza del partner, vi aiuterà a sanare alcune situazioni che tra voi non vanno bene. I giovani dovranno evitare di isolarsi, per conquistare, preferendo la simpatia all’ironia.

Nel lavoro, per alimentare le entrate, sarà necessario creare un team.
Dove non fosse possibile cercate di relazionarvi chiedendo consigli alle persone care. Concludete ciò che iniziate, e magari aggiornatevi nella vostra professione con un corso di specializzazione o letture mirate.

È necessario unirsi, non per stare uniti, ma per fare qualcosa insieme”, così asseriva Goethe, scrittore e drammaturgo tedesco.

Il sentiero:

Unirsi agli altri nel perseguire un’idea, un progetto, per raggiungere degli obiettivi, aiuta a superare gli ostacoli. Un’organizzazione attraverso il confronto fra più soggetti dona la possibilità di ampliare le vedute, semplificando così il proprio percorso attraverso un sano e produttivo confronto.

Un modo di implementare le proprie risorse attraverso la visione di più soggetti che nel loro insieme analizzano la situazione, monitorando i feedback positivi e negativi dettati dall’esperienza passata, andando così a soddisfare, non solo l’interesse personale, ma anche di una collettività.



TORO

L’insoddisfazione è un’emozione utile all’individuo per segnalargli qualcosa che non va nel suo percorso, è un avvertimento che consiglia di cambiare strada per migliorare gli aspetti della nostra quotidianità.

La canzone di Fiorella Mannoia ”Combattente”, in una parte del testo dice ”…..E’ una regola che vale in tutto l’universo,/Chi non lotta per qualcosa ha già comunque perso./E anche se la paura fa tremare./Non ho mai perso di lottare..”

La canzone parla degli eventi che nel tempo accadono ad ognuno di noi, positivi e negativi, combattiamo ogni giorno per dare un senso alla vita che scorre tra gioie e dolori, dinanzi al tempo che fugge via. Un invito a guardare al futuro con saggezza e senza illusioni e soprattutto a combattere.

Cari amici del Toro, Giove e Saturno vi faranno vibrare qualche insoddisfazione, non per punirvi, ma per condurvi verso nuove opportunità che necessitano di leggerezze e rinnovamento.

In ambito affettivo, sarà necessario attenuare la vostra visione e cercare nuovi stimoli nel vostro rapporto di coppia. Cerca di sorprendere chi ami con un atteggiamento insolito, un semplice sorriso può far volare la relazione in nuove situazioni di complicità.

Nel lavoro, non affliggetevi con pensieri pessimistici se la situazione professionale non va come vorreste, cercate invece nuovi stimoli, cercando di osservare quali sono i limiti o i blocchi, reagendo mettendovi in discussione e magari chiedendo aiuto a chi ha la visione più chiara di voi.

“Chi non è soddisfatto di ciò che ha, non sarebbe soddisfatto neppure se avesse ciò che desidera”, così diceva Socrate, filosofo greco.

Il sentiero:

Bisogna evitare che l’insoddisfazione diventi permanente nel nostro animo, altrimenti faremo fatica a trovare nuovi stimoli, indagando che cosa le suscita possiamo creare energie reattive e benevole, eliminando le frustrazioni imparando che ogni lezione, ogni ostacolo sono solo dei mezzi per trasformare e migliorare noi stessi. Evitiamo l’eccessiva autocritica e volgiamo uno sguardo al futuro che dona sempre aspettative nuove e positive



GEMELLI

Una genuina autenticità, porta l’essere ad un’emanazione del vero, in un sentiero dove non ci sono fraintendimenti, la verità non può essere non verità.

Oscar Wilde, diceva” Sii te stesso. Tutto il resto è già stato preso”, ma non è mai facile essere se stessi le nostre società in qualche modo ci impongono un ruolo che ci impedisce di svelarci, portare delle maschere è più conveniente.

Bisognerebbe fare come i bambini che con la loro innocenza e curiosità manifestano autentici e spontanei i loro sentimenti.

Gli individui autentici lasciano perdere le persone negative, esprimono con chiarezza ciò che pensano e non si preoccupano se gli altri non sono d’accordo.

Attraverso la loro sicurezza, vincono le ansie e rimangono fedeli a quello che pensano.

Cari amici dei Gemelli, ecco il sentiero che si apre per il vostro segno, un percorso non facile ma necessario per risolvere aspetti darmici del nodo in Gemelli con l’aiuto di Saturno benevolo e consigliere, attraverso le prove, di mollare ciò che non va bene, per dirigervi verso una grande genuinità

In ambito affettivo darete più spazio alle esigenze di chi vi ama, con un atteggiamento basato sulla fiducia e sul rispetto delle esigenze degli altri. Discernendo tra il bene e il male di ogni cosa, attraverso un’elevata autenticità.

Nel lavoro una grande vivacità, unita alla vostra natura simpatica e comunicativa, vi aiuteranno a superare gli ostacoli, stabilendo dei confini chiari su ciò che desiderate e quello che effettivamente è raggiungibile per voi. Gratifiche e guadagni in arrivo.

“Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita, incontrerai tante maschere e pochi volti”, così diceva Luigi Pirandello, drammaturgo e scrittore.

Il sentiero:

Un atteggiamento schietto conduce verso percorsi di evoluzione che magari gli altri non comprenderanno, visto la vostra natura a mediare, ma sarà necessario per ottenere uno spirito più profondo e, nel frattempo, a liberarvi di ciò che non vi servirà più.

Si svecchia il vostro” Io” e si alimenta il nuovo, fatto di verità e profondità, le leggerezze e le disattenzioni diventano così parte del vostro passato.



CANCRO

Possedere la razionalità significa avere proprietà di logica e comportarsi in maniera equilibrata nel raggiungere determinati obiettivi.

Herbert Alexander Simon, economista e psicologo, nelle sue ricerche della psicologia cognitiva, la chiamò razionalità olimpica, descrivendola come se fossero due contratti, di cui uno è completo e l’altro no.

Usa un’immagine per descriverne gli effetti, una mano che prende con sicurezza un oggetto ed una che è tremolante.

Se si è decisi e si ha la chiara visione si prende l’oggetto con sicurezza e determinazione.

Cari amici del Cancro, questa è la vostra via da seguire in questo mese, con un grande senso del raziocinio, sarò necessario cogliere e perseguire con decisione le mete che vi siete prefissati attraverso una chiara consapevolezza dei vostri mezzi.

In ambito affettivo, invece, il risentimento potrebbe essere un deterrente e guastarvi la serenità delle vostre serate. Plutone non benefico non stimola il meglio di voi. Un atteggiamo privo di contraddizioni unito all’autostima potranno essere la chiave giusta per donare equilibrio alla vostra relazione. Siate chiari e manifestate il vostro interesse verso chi amate.

Nel lavoro, si esige più collaborazione da parte vostra evitando di chiudervi a riccio nel vostro modo di pensare, cercando di essere generosi e altruisti con i partner o i colleghi. Ottime opportunità per fare un investimento vantaggioso.

“La mente è un paracadute: funziona solo se si apre”, così sosteneva Albert Einstein, fisico tedesco.

Il sentiero:

Se si è decisi e si ha la chiara visione si prende l’oggetto con sicurezza e determinazione, mai perdere le staffe dinanzi alle cose che non accettiamo, bensì agire con razionalità, magari non subito, ma con chiarezza di intenti e decisione nel momento più opportuno



LEONE

Secondo Tommaso D’Acquino si poteva tollerare la diversità delle religioni, perché la fede è opera della Grazia divina, quindi non spetta agli uomini il giudizio.

Nel suo trattato sulla tolleranza Voltaire, filosofo e storico francese, descrive la sua visione sulle libertà di credo che, devono essere basate sul rispetto delle idee e delle opinioni altrui, per fare in modo che una società possa così essere chiamata civile.

Un argomento attuale ancor oggi, in molti luoghi del mondo, in cui il diverso è perseguito invece di essere integrato come un’opportunità di confronto, come gesto d’amore verso i nostri simili.

Cari amici del Leone, durante questa fase un po’ difficoltosa per l’opposizione di Saturno, e Urano poco amico che metteranno alla prova la vostra tolleranza, bisognerà rivedere il vostro modo di agire, siate leader, ma anche umili con il mondo che vi circonda e soprattutto tolleranti.

In ambito affettivo, avrete modo di equilibrare il rapporto con un atteggiamento romantico e altruista, in tal modo si supereranno le incomprensioni avute di recente e riaffiorerà la gioia e la voglia di far le cose insieme con più intimità.

Nel lavoro qualcuno, o qualcosa, alimenterà il nervosismo, siate tolleranti e confrontatevi senza giudizio e con tanta comprensione delle diverse opinioni, in tal modo sarete apprezzati e gli ostacoli si trasformeranno in nuove occasioni vantaggiose anche per voi.

“Dato che non penseremo mai allo stesso modo vedremo la verità per frammenti da diversi angoloidi visuale, la regola della nostra condotta è la tolleranza reciproca”, così sosteneva Mahatma Gandhi, politico, filosofo e avvocato indiano.

Il sentiero:

Con un comportamento rispettoso davanti alle idee altrui, anche se non combaciano con le nostre, si ha modo di creare un ambiente equilibrato e armonico.

Il rispetto e la tolleranza verso ciò che è diverso, conduce a confronti che possono migliorare la nostra società.



VERGINE

Spesso ogni individuo si trova innanzi a situazioni di poca chiarezza. Le emozioni possono essere un forte deterrente sul nostro modo di agire: i dubbi e le perplessità spingono a reagire con impulso, quando invece si dovrebbe saggiamente meditare e lasciar che il tempo, doni una chance per ritornare alla chiarezza.

In una canzone di Carmen Consoli “Un amore di plastica”, racconta la rinuncia di un amore inconsistente. In una parte del brano dice: “Volevo essere più forte di ogni tua perplessità

Ma io non posso accontentarmi/ se tutto quello/ che sai darmi è un amore di plastica.”

Non accontentiamoci, vinciamo le nostre perplessità, anche se conducono ad una privazione.

Cari amici della Vergine, questa fase sarà caratterizzata da una grande fragilità e da un sentimento di impotenza che potrebbe farvi reagire con un atteggiamento non consono.

In ambito affettivo, le eccessive tensioni a cui siete soggetti potranno condurvi a un isolamento verso la persona che amate. Ciò potrebbe essere utile, ma senza rabbie e silenzi, bensì spiegando le vostre necessità. Siate pazienti e comprensivi.

Nel lavoro, si esige un alleggerimento dei carichi, va benissimo la vostra responsabilità ma è necessario donare a se stessi, dedicare tempo alle proprie necessità. Con la vostra tenacia raggiungerete ottimi risultati.

“Il problema dell’umanità è che gli stupidi sono sempre sicurissimi, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi”, così diceva Bertrand Russel, filosofo.

Il sentiero:

Spesso ogni individuo si trova in situazioni di poca chiarezza, le emozioni possono essere un forte deterrente sul nostro modo di agire, i dubbi e le perplessità spingono a reagire con impulso, invece si dovrebbe saggiamente meditare e lasciar che il tempo doni una chance per ritornare alla certezza, e alla chiarezza.

Io penso che il vero Amore sia la soluzione a tanti mali. Donare conforta l’animo ancor più che ricevere.



BILANCIA

Il mito e la filosofia tendono, attraverso l’osservazione e la riflessione, a spiegare ciò che ci circonda. Mentre il primo si attiene a una descrizione, a un’associazione a una deità, la filosofia, attraverso un’analisi critica, cerca di approfondire e comprendere le verità.

In una canzone di Louis Armstrong, “What a Wonderful Word”, il cantante osserva il bello che ci circonda, riflette sul senso della vita e delle diversità dei popoli e cerca di donare speranza al futuro attraverso questa splendida comprensione.

In una parte del testo così descrive il mondo:

“Vedo cieli azzurri, e bianche nuvole/Il giorno luminoso beato, la solenne/ notte buia/ E penso tra me e me/ che mondo meraviglioso.”

Un testo bellissimo che ci trasmette la bellezza di ogni cosa in un momento di grandi difficoltà sociali, per donare attraverso un’attenta riflessione, una via, una speranza.

Cari amici della Bilancia, con Giove e Mercurio favorevoli, la vostra fase risulta essere ricca di tante opportunità, attraverso, però, un’attenta riflessione e comprensione del modo migliore di agire.

In ambito affettivo, il momento risulta essere molto positivo per scacciare le nuvole e i cattivi propositi mentali del passato recente. Affidatevi a una maggiore leggerezza dell’animo e prestate attenzione alle necessità di chi vi ama: potrete raggiungere delle vette di armonia e stabilità.

Nel lavoro, saprete dosare con chiarezza tra esigenze personali e aziendali o con i vostri colleghi. Un’attenta visione di ciò che serve veramente condurrà sicuramente a gratifiche e guadagni.

Rivedete magari più volte il vostro operato così ogni dettaglio sarà vincente.

“Studiare senza riflettere è inutile. Riflettere senza studiare è pericoloso,” così diceva Confucio, filosofo cinese.

Il sentiero:

Essere consapevoli conduce ad un elevata maturità nell’affrontare ogni evento quotidiano, ponderare e riflettere aiuta ad avere la giusta visione adottando il miglior atteggiamento. Come un’onda che si propaga tra mezzi differenti, la riflessione aiuta a cambiare direzione, verso mete più consone.

Un’anima si illumina attraverso la comprensione delle dinamiche che ci circondano.



SCORPIONE

Chi di noi non possiede vizi? È facile osservare quelli degli altri e dettare giudizi. Alle volte una semplice parola può arrecare danno all’altrui persona.

È necessario dosare sempre, prima di parlare ascoltare ciò che vogliamo dire e percepire che sensazione ci dona, evitando così di fare del male a noi stessi e agli altri, comprendendo così che le parole sono potenti, sia nel bene che nel male.

Comprendere ciò che emaniamo ci educa al rispetto, a non voler fare agli altri quello che non vorremmo fosse fatto a noi. Una saggezza fondamentale, perché mette le basi per un mondo migliore.

Nel mito, Mercurio, messaggero degli dèi, pur di ottenere qualcosa, era disposto a dire tante bugie, si racconta anche che separò due serpenti che lottavano ponendo una pace fra loro.

Un doppio aspetto dello stesso mito, alle volte prevaleva il saggio ed altre volte il furfante, come in ognuno di noi, una lotta fra una polarità benefica e una che mira all’opposto, solo attraverso la giusta parola che si detta all’animo, si sceglie la via migliore.

Un percorso benefico di un nuovo viaggio per l’essere, prospero e sereno, non a caso Mercurio era visto come Dio dei viaggi e della prosperità.

Cari amici dello Scorpione, dettare la parola giusta al vostro animo, sarà la via da seguire in questo percorso della vostra esistenza, il periodo risulta essere favorevole, ma necessita un controllo di ciò che emanate e un’attenta analisi prima di emettere qualsiasi verdetto.

In ambito affettivo, con Plutone e Nettuno favorevoli, potrete gustare novità piacevoli, ma è necessario mettere una chiusura con il passato che in qualche modo ancora vi affligge perché secondo voi non meritavate un atteggiamento simile.

Siate oggi e domani, e lasciate perdere ogni rivalsa che non serve e potrebbe farvi perdere l’occasione di valutare e vivere, il nuovo che è in arrivo.

Nel lavoro, con grande visione della gestione delle vostre mansioni, sarete in grado di condividere e consigliare alle persone che vi stanno accanto, con la “parola giusta al momento giusto”, e questo vi condurrà a ricevere piacevoli appoggi dai colleghi. Ottima fase per gli investimenti.

“Uno è padrone di ciò che tace e schiavo di ciò di cui parla”, così sosteneva Sigmund Freud”.

Il sentiero:

Chi di noi non possiede i suoi vizi? È facile osservare quelli degli altri e dettare giudizi, alle volte una semplice parola può arrecare danno all’altrui persona.

È necessario sempre dosare, prima di parlare ascoltare ciò che vogliamo dire e percepire che sensazione dona a noi stessi, evitando così di fare male a noi stessi e agli altri e comprendendo che le parole sono potenti, sia nel bene che nel male.

Comprendere ciò che emaniamo ci educa al rispetto di non voler fare agli altri quello che non vorremmo fosse fatto a noi, una saggezza tanto utile perché mette le basi per un mondo migliore.



SAGITTARIO

Il giovane Hemingway, descrive Milano come la città romantica per eccellenza, in realtà ancora sconosciuto si era arruolato nell’esercito, ma avendo avuto problemi di vista, fu preso come autista della Croce Rossa. In una circostanza venne ferito e rimase convalescente in ospedale, qui si innamorò di un’infermiera. I suoi sentimenti erano talmente grandi che scrivendo ai suoi nel raccontare di Milano, racconta anche di Agnes, così si chiamava il suo grande amore, che rimase solo platonico.

Ogni sentimento rimane scolpito nell’anima dei soggetti e, anche se non vissuto, ci lascia, attraverso le emozioni, delle impronte importanti nella costruzione della storia della nostra vita.

Cari amici del Sagittario, malgrado Marte in opposizione, avrete una forte tendenza al romanticismo, un colore emotivo che vi farà vibrare. Dovrete carpire le intensità di questi momenti evitando di chiedervi che succederà poi.

In ambito affettivo, ci si sottrae ai limiti convenzionali, una fusione tra ciò che ci circonda e lo spirito che è in noi, per vivere esperienze travolgenti al di fuori dei canoni tradizionali di vita. Passioni travolgenti, ma anche qualche ostacolo.

Nel lavoro, possedere questo stato romantico, vi aiuterà ad osservare ogni cosa con un’altra ottica, potrete anche trasformare le difficoltà in sfide da superare, con simili emozioni ogni cosa diviene possibile. Uno stato di grazia che fa vibrare ogni possibilità. Godete di questo sentimento romantico: alla ragione si contrappone un’emozione che vi conduce verso nuovi sentieri professionali. Siate strategici ma anche appassionati e romantici.

“Romanticismo è ciò che tocca la sensibilità e la invita all’emozione” così diceva Atsuro Tayama,

stilista giapponese.

Il sentiero:

Un approccio più sentimentale, dove l’animo sognante suscita negli individui una realtà incantata, aprendo una nuova visione fatta di particolari, come quelli che regala la natura nella sua infinita bellezza. Si attende di rivedere e rivivere incontri che ci hanno suscitato questo stato d’animo, perché si dona un senso alla nostra esistenza. Ci si dispone in trepida attesa nel riviverli. Vivete ogni attimo e non chiedetevi il perché.



CAPRICORNO

In matematica una superficie è una forma geometrica che ha solo due dimensioni, senza spessore, essa può essere limitata o illimitata.

Nel diritto, chi è proprietario di un suolo è anche proprietario di ciò che sta sopra, a meno che non si facciano delle concessioni, creando così due proprietà.

Nella vita di tutti i soggetti è molto importante andare oltre la superficie, si ha la possibilità di affrontare le problematiche e con una buona analisi si osservano i pregi e i difetti di ogni cosa.

Cari amici del Capricorno, è giunto il momento di andare oltre la superficie, voi che siete anime già profonde, il vostro seme rappresenta il seme nel ghiaccio, una morte apparente, ma piena di vitalità, troverete così il modo, attraverso un chiaro confronto, di vincere paure e perplessità.

In ambito affettivo, Urano stimola il vostro intimo, le passioni saranno intense e più elevate se aprirete la porta del vostro cuore. La vostra originalità sarà di aiuto ma bisogna fare uno sforzo e accettare i limiti altrui.

Nel lavoro, sarete talentuosi e veloci a cogliere le occasioni che vi si presenteranno. Piuttosto che caricarvi di impegni, sarebbe preferibile imbarcarsi in imprese che vi allettano, così ogni sfida stimolerà il vostro estro creativo.

“Quando arrivai in questo posto, la terra era informe e vuota; l’oscurità ammantava i fondali lo Spirito di Dio si portò sulla superficie delle acque”, così sosteneva Khalil Gibran, filosofo libanese.

Il sentiero:

Andare nelle profondità è un viaggio che molti temono, invece è un comportamento che aiuta ad affrontare la vita in maniera differente, oltre le nostre cicatrici. Ci connette agli altri donando la possibilità di comprenderci e di comprenderli, perché è nel confronto il sentiero che dona risposte, e non in una chiusura ermetica protettiva.

Donando fiducia, si apre una nuova dimensione, dove le percezioni migliorano e danno la possibilità di trovare nuove armonie.



ACQUARIO

David Bowie, nella canzone “Heroes”, descrive come ognuno di noi può essere un eroe, anche se per un sol giorno. “Io sarò re /E tu sarai la regina/ Anche se niente li porterà via/Li possiamo battere, solo per un giorno/Possiamo essere Eroi, solo per un giorno…”

Una storia di un amore impossibile vissuto presso il muro di Berlino, una sfida di questa coppia a due potenze che si fronteggiano, rischiando la vita, un muro li separa, ma per amore vale la pena anche per un solo attimo.

Cari amici dell’Acquaio, con Mercurio, Giove e Saturno nel segno avrete le giuste motivazioni per percorrere i nuovi sentieri di vita, i cicli che si concludono non sono mai facili, e sembrano non aver mai fine, ma con la vostra determinazione, il coraggio, che non vi manca, e la giusta motivazione vi avviate a una rinascita che vi condurrà a vincere la solitudine del vostro animo.

In amore, molti del segno hanno concluso un rapporto affettivo importante, o hanno vissuto tensioni non facili da fronteggiare. Finalmente le stelle saranno favorevoli all’ingresso di un nuovo amore o a superare le incomprensioni di coppia. Anche il settore delle amicizie sarà rinnovato con l’ingresso di nuove e fantastiche conoscenze.

Nel lavoro, evitando ogni impulsività, Urano poco amico in questa fase, potrete porre fine alle vostre insoddisfazioni attraverso una nuova motivazione che vi condurrà ad utilizzare al meglio le vostre risorse.

“Senza causa o principio è impossibile che alcuna cosa esista o sia fatta”, così asseriva Aristotele filosofo greco.

Il sentiero:

Tanti fattori spingono gli individui verso mete nei vari settori del quotidiano ma, se non si ha la giusta motivazione, si rischia di sbagliare percorso o di percorrere una via che non è adatta a noi. Spesso i vari ostacoli, i dolori, lo stress, ci tolgono la motivazione, ci si sente apatici, incapaci di agire su noi stessi. Che fare? Bisogna innanzitutto evitare di accontentare gli altri, e analizzare profondamente ciò che ci fa bene, cercando di attuare solo quello che ci piace, attraverso un elevato controllo di noi stessi, vincendo così le paure che ci impediscono di credere nel nostro successo.



PESCI

Le ansie e le preoccupazioni portano ad alterare il nostro contegno, ad atteggiamenti scomposti, e a un’irrequietezza agita e impedisce di essere obiettivi.

Alda Merini, poetessa italiana, diceva: “Sono molto irrequieta quando mi legano allo spazio “, un’insofferenza a dover sottostare a una realtà definita da limiti, da spazi non valicabili.

Le sfide della vita non sono mai facili da fronteggiare, per ognuno di noi il proprio problema è il più grande da risolvere, non dormiamo più serenamente, siamo irritati, spesso i cattivi pensieri ci invadono, colmandoci di energie negative.

Cari amici dei Pesci, con Mercurio e Nettuno nel segno, avrete le energie necessarie ad affrontare uno stato d’animo irrequieto dovuto alla vostra tendenza a prendervi carichi di responsabilità eccessivi, anche non vostri.

In ambito affettivo, Urano vi aiuterà a sbloccare la situazione di instabilità di coppia o le divergenze di idee, non fatevi però pervadere dall’ansia e cercate di fare quel salto di qualità necessario, magari dando a ognuno la propria responsabilità. Fase felice per i giovani del segno, incontri entusiasmanti in arrivo.

Nel lavoro, dovrete andare oltre il vostro solito modo di agire: evitate di accumulare tensioni e dite ciò che pensate ma senza estremismi, con grande comprensione. Nuove esperienze professionali sono in arrivo, non tiratevi indietro.

“Irrequietezza e impazienza sono due malattie e accorciano la vita”, così diceva Mahatma Gandhi, filosofo indiano.

Il sentiero:

Bisogna per prima cosa comprendere con precisione che cosa ci fa male e trovare un nuovo atteggiamento interiore che doni possibilità, a tutto esiste il suo rimedio. La pace si può raggiungere anche con l’aiuto di tecniche di respirazione, meditazione, yoga o se il livello di stress è molto alto, bisogna essere in grado di chiedere aiuto.

Faces: Enrico Costantini, un fotografo nomade

Veneziano ma sempre in movimento, Enrico Costantini sviluppa la sua vena artistica sin da giovanissimo, prima con gli studi poi la danza. Nel tempo porta con se il suo background, trasferendolo nelle esperienze nel campo dalla moda, nelle pubbliche relazioni e come digital creator. Nella nostra conversazione ci racconta il suo percorso, i desideri per il futuro e ci ispira per i prossimi viaggi da intraprendere, non appena si potrà…



Raccontaci il tuo percorso e i tuoi studi…

La passione per l’arte in senso ampio comincia dai tempi della scuola, quando frequentavo il liceo artistico e contemporaneamente la scuola di danza. Da Venezia mi sono trasferito poi a Roma per l’università. Lì ho studiato interior design e ho continuato a ballare, frequentando l’accademia di danza parallelamente. Dopo la laurea, mi sono avvicinato al mondo del digital in un momento in cui i social prendevano piede insieme ai primi blog di successo. Sempre in quel momento iniziavano a nascere quelli che oggi vengono definiti influencer. Roma è un città molto diversa da Milano, mi ha dato modo di spaziare tra vari settori tenendo però ferma la passione per l’interior.



Come è nata la tua passione per il viaggio e la fotografia invece?

La passione per la fotografia nasce quando ho iniziato a seguire Thecobrasnake, un fotografo americano che mostrava nei suoi scatti il lifestyle in chiave diversa e innovativa. Dai suoi lavori infatti sono nate le prime personalità digitali.



Ispirato da lui, e dai primi influencer ho comprato la mia prima reflex iniziando a scattare foto alle persone che vivevano con me la quotidianità. Prima ho curato un blog per un mio amico e poi con il tempo sono iniziate le prime collaborazioni, tra cui Swide (magazine online di Dolce&Gabbana), la mia prima esperienza in una rivista come fotografo e contributor. 

Come definiresti la tua fotografia?

Semplice e spontanea. Il mio obiettivo è quello di cogliere un istante e raccontare un momento non costruito. Sono fluido , le diverse esperienze lavorative mi hanno reso molto versatile. Ora scatto molto interni e documentary/travel ma anche se il mio stile è riconoscibile non mi pongo troppi vincoli.



Cosa ti colpisce quando viaggi e quando scatti un luogo?

Mi piace raccontare storie e renderle mie. Ogni viaggio mi lascia qualcosa di diverso e la cosa che preferisco è entrare in contatto con le culture del luogo. Creare dei legami, senza per forza raccontarsi a parole o essere amici. In alcune destinazioni trovi la barriera del linguaggio, ma anche quando si parla una lingua diversa ci si può comunque lasciare qualcosa attraverso gesti ,momenti ed esperienze.



Quali le destinazioni che consiglieresti a Manintown e perchè?

Vi consiglio di provare ad ampliare il concetto di viaggio e slegarvi dalle mete cool, come capitali europee super affollate o città notoriamente trendy.



Mi piacerebbe spostare l’interesse su destinazioni più interessanti come Città del Messico o Atene, Beirut, Istanbul. Sono realtà che hanno molto da raccontare.

Un profumo che associ ad una delle tue destinazioni?

HWYL di Aesop, mi ricorda molto la Tunisia.



Quando viaggi cosa non può mancare nella tua valigia?

Ovviamente la macchina fotografica, per il resto mi piace viaggiare leggero. Quando sono in viaggio tendo sempre a comprare qualcosa, quindi parto con il minimo indispensabile.



Quali sono le tue prossime mete e i progetti imminenti?

Sto sistemando il mio sito, una cosa che non ho mai fatto prima d’ora. In questo lockdown ho avuto molto tempo per lavorare su cose che avevo rimandato da tempo. Mi piacerebbe poi fare una mostra, magari a Venezia, una città che ho vissuto poco ma ricca di spunti. Infine vorrei visitare presto il Nord Africa, altra terra ricca di spunti, non appena si potrà.

Yumeiho: il metodo terapeutico che aiuta a ripristinare il naturale equilibrio fisico

Se da un lato le attuali restrizioni hanno portato grosse difficoltà e sconforti, dall’altro è possibile intravedere anche qualche aspetto positivo. Tra questi, la possibilità di avere più tempo per noi e poterci dedicare al nostro benessere. Bilancieri, corde e manubri non sempre riescono a restituirci una sensazione di relax: il totale appagamento psico-fisico si può raggiungere con i trattamenti mirati in strutture specializzate.

A Milano è possibile sperimentare i benefici legati alla disciplina YUMEIHO  che, dal lontano Oriente, approda in Italia grazie alla lungimiranza di Natural Biolifting, il centro medico estetico di Piazzale Baracca che da anni, con una vasta gamma di servizi e trattamenti, offre il proprio expertise per garantire un approccio scientifico e innovativo alla bioestetica. Una proposta che oggi, la biologa e ricercatrice Joanna Hakimova fondatrice del centro, desidera ampliare e potenziare. Tra le varie specialità di Natural Biolifting, è stato introdotto questo metodo terapeutico fondato nel 1975 in Giappone dal maestro Saionji Masayuki, nell’ambito delle ricerche mediche da lui condotte in materia di riabilitazione, equilibrio psicofisico e armonizzazione anatomica.



La terapia YUMEIHO trae le proprie origini da una filosofia secondo la quale mantenere le proprie articolazioni elastiche consente a ciascuno di rimanere giovani a qualsiasi età, coniugando alla sapienza delle tecniche di massaggio e ago-pressione, il trattamento medico fondato sulle prese terapeutiche manuali per la correzione posturale. Nella pratica, questi tre ambiti disciplinari prendono forma in un complesso di circa un centinaio di manipolazioni e metodi biodinamici di correzione del sistema muscolo-scheletrico, eseguiti con sapienza su tutto il corpo. Una terapia a tutto tondo che, andando ad intervenire in diversi punti specifici dell’organismo, riesce a restaurarne il naturale equilibrio. Inoltre, mantiene un buono stato di salute, ripristinando la “vitalità” del corpo e la sua originaria simmetria, fonte di benessere.



Risultato di diverse tecniche e manipolazioni terapeutiche manuali, all’interno dei trattamenti yumehio si trova il physio reboot, che ha lo scopo di riattivare il metabolismo del corpo al fine di prevenire il suo invecchiamento precoce.



Il trattamento rende le articolazioni più elastiche, dando un immediato senso di leggerezza. Viene attivato il tessuto muscolare connettivo, fino ad andare in profondità negli organi interni per stimolare la loro attività e la peristalsi. Il metodo sfrutta dei punti riflessi del corpo per sbloccare la circolazione linfatica e sanguigna e renderla il più fluida possibile, dando un immediato senso di leggerezza e di profonda efficacia. Esistono tre tipi di programma: base (50 minuti), plus (70 minuti), extra (90 minuti). La scelta dipende dallo stato di salute del paziente.

Durante la seduta, viene applicato un gel caldo sulla pelle mentre i guanti in cotone esercitano pressioni dal processo spinoso verso le vertebre, ottenendo così un risultato di allungamento e stretching intenso su tutto il nostro corpo.



Ed è cosi che in breve tempo sarà possibile riappropriarsi di quel benessere perso ormai da mesi all’interno di questo girone dantesco che, almeno in parte, ci permette di ritrovare noi stessi in tutte le più svariate forme.

Saturnino e il mondo del calcio fanno ripartire il rock live

La musica live riparte da Milano.
Il 24 agosto si riaccendono, finalmente, i riflettori dell’Arena Civica (stadio Gianni Brera), teatro in cui ha esordito la nazionale di calcio nel 1910. L’evento unisce due forze motrici del cuore tricolore, il mondo del pallone e le note vibranti della musica, per una finalità charity.

Per la prima volta, infatti, vedremo su uno stesso grande palco calciatori e cantanti, in duetti emozionanti, con un unico scopo e un chiaro messaggio di ripartenza, dalla capitale italiana della musica.
Da un’idea di Helga Leoni (noto agente sportivo), con la direzione artistica di Saturnino Celani, le voci più belle del panorama musicale e del calcio si fondono in un team d’eccezione per una grande festa, battezzata sotto l’insegna Football Rock Live.
Ogni coppia cantante-calciatore duetterà un pezzo di repertorio del cantante, e qualcuno potrebbe anche stupirci con un inedito, sotto il valore “bandiera” RESPECT, per sottolineare ancora una volta come di fronte allo sport e alla musica siamo tutti uguali, ma soprattutto più forti e uniti per costruire insieme un mondo migliore.

E Football Rock live lo fa nella maniera più concreta possibile, devolvendo in beneficenza alla Onlus “INSUPERABILI” www.insuperabili.eu che dal 2012 si occupa di rendere possibile l’attività sportiva e calcistica a ragazzi con disabilità cognitiva, relazionale, affettivo emotiva, comportamentale, fisica, motoria e sensoriale.
La Onlus è già riuscita a creare vere e proprie accademie dello sport, già operative in 17 città italiane, rivolte sia a bambini che adulti con disabilità.

È per noi motivo di grande orgoglio oggi poter annunciare questo evento in cui musica e sport si ritrovano per una grande iniziativa di solidarietà e umanità sotto il segno del rispetto verso il prossimo – dichiara Helga Leoni (direttore generale e founder dell’evento) – Noi tutti siamo convinti che il diritto allo sport sia fondamentale e indispensabile per lo sviluppo della persona. Lo sport come la musica si sono rivelate spesso delle ottime terapie naturali per i ragazzi con disabilità e non solo. Insieme siamo più forti e abbiamo bisogno di dare un messaggio di speranza e di ripartenza. Teniamo a ringraziare sin da subito tutti gli artisti e i calciatori che saranno con noi in questa grande impresa per il bene comune”.

“Sono onorato di aver ricevuto il titolo di Direttore Artistico di Football Rock – dichiara Saturnino – Il calcio e la musica hanno in comune tante cose, come l’energia e la passione. Faremo di tutto per dare un segnale positivo in questo momento difficile e fare gol tutti assieme!” ha dichiarato Saturnino.

L’evento è prodotto e organizzato da Lions H Group insieme ad Edizioni Corniglia. Partener dell’evento Top Eleven Management, EHappen, Cb Digital e Insuperabili Onlus.

IG https://instagram.com/footballrock_

FB https://www.facebook.com/footballrock.live/

Da Beckham a Cristiano Ronaldo: come sta cambiando il rapporto tra sport e spettacolo

Negli ultimi anni abbiamo assistito a una sempre maggiore spettacolarizzazione dello sport. Grazie allo straordinario lavoro portato avanti nell’ultimo decennio da Premier League, NBA e F1 per rendere lo sport l’intrattenimento per eccellenza, sempre più sportivi stanno diventando delle vere e proprie icone di stile mondiale, il cui successo e la cui popolarità viene valutata in termini di follower a mezzo social network.

Michael Jordan e David Beckham hanno fatto da apripista

Tra addetti ai lavori e appassionati del settore, sono in molti a pensare che nel mondo dello sport esista un’epoca pre-Jordan e una post-Jordan, e non solo per quanto il fenomeno statunitense è riuscito a fare su un campo di basket, ma anche e soprattutto per ciò che “Air Jordan” è riuscito a fare al di fuori dello stesso. Sino all’avvento sulla scena mondiale del talento di Brooklyn, gli sportivi avevano sempre riscosso un certo interesse tra la popolazione, ma nessuno era mai riuscito a diventare una vera e propria icona globale. Neanche personaggi immensi come Pelé, Maradona e Muhammad Ali erano riusciti a creare attorno a sé un’aura di sacralità come invece riuscì a Michael Jordan che, aiutato anche dall’esplosione della globalizzazione, insieme a Nike riuscì a trasformarsi in una figura mitologica, amata, seguita e imitata in ogni parte del mondo. Sulla scia di quanto fatto da His Airness, pian piano in tutti gli sport iniziarono ad affacciarsi degli atleti che abbinavano alle proprie imprese sportive l’attività nel mondo dello spettacolo. Il primo calciatore a compiere tale operazione è stato sicuramente l’inglese David Beckham. Così come nello sport mondiale esiste un’epoca pre e post Jordan, così nel calcio esiste un’epoca pre e post Beckham. Nonostante risulti evidente che Beckham non fosse il calciatore più forte della sua generazione, il talento di Manchester salì ben presto agli onori della cronaca per la relazione con la cantante delle Spice Girls Victoria Adams, oltre che per la sua fisicità prorompente che gli consentì di diventare il primo vero “influencer” ante litteram. Sia con la maglia del Manchester United che con quella del Real Madrid, Beckham ha cambiato per sempre l’immagine del calciatore, scoprendo nuovi orizzonti a personaggi come Cristiano Ronaldo che nel corso degli anni hanno replicato con enorme successo quanto fatto dal talento londinese. 

Cristiano Ronaldo, Valentino Rossi e Lewis Hamilton: come si costruisce un mito

Michael Jordan e David Beckham sono stati tra i primi a sfruttare appieno le potenzialità del mondo globalizzato e del web e sono stati seguiti a ruota da tutti gli sportivi che si sono presentati sulla scena mondiale dopo di loro. Uno dei più noti, ricchi e famosi a livello mondiale è sicuramente Cristiano Ronaldo, con il fenomeno portoghese che nel giro di 15 anni è riuscito a diventare un’icona di stile. Con Cristiano si è definitivamente affermata la figura dello sportivo che prende parte allo show business, che si fa imprenditore con la sua linea CR7 e diventa un modello da seguire non solo per ciò che riesce a fare sul rettangolo verde. Con più di 250 milioni di follower sparsi in giro per il mondo solo su Instagram, Ronaldo è oggi uno degli sportivi più famosi al mondo nonostante le sue apparizioni in televisione si contino con il contagocce. A Valentino Rossi va invece riconosciuto il merito di essere stato il primo motociclista a entrare nell’Olimpo degli sportivi mondiali, contribuendo in modo significativo alla crescita e all’affermazione della Moto GP. Lo stesso discorso vale per il sette volte campione del mondo di F1 Lewis Hamilton, il primo pilota di colore a vincere un titolo mondiale e il primo a diventare icona mondiale, ancor di più di grandi campioni del passato come Michael Schumacher e Ayrton Senna. 

Se oggi in televisione e sui social non si fa altro che parlare della partecipazione di Zlatan Ibrahimović al prossimo festival di Sanremo, lo dobbiamo a Michael Jordan e David Beckham che sono stati i primi a comprendere quanto sport e spettacolo potessero vivere in simbiosi, facendo da apripista a intere generazioni di sportivi la cui notorietà è ormai equiparabile solo a quella delle rockstar del passato.

Ellen Beauty Factory: un binomio di bellezza e salute

Negli ultimi mesi (limitazioni e zone rosse permettendo) abbiamo scoperto la nuova boutique di Ellen Beauty Factory, in zona Brera a Milano, un progetto di benessere e relax nel pieno centro di una città notoriamente frenetica. Ogni dettaglio qui è stato studiato per offrire un’esperienza multisensoriale a 360°, al fine di far entrare il cliente in contatto con la sua parte più profonda attraverso la vista, l’udito e il tatto. L’idea di benessere va infatti oltre il semplice trattamento estetico e mira a sensibilizzare le persone sull’importanza del prendersi cura di se stessi per imparare ad amarsi e conoscersi. Il benessere della nostra mente del resto passa sempre attraverso quello del corpo.


Oltre alle cabine in cui si svolgono i rituali, la boutique dispone di una zona salotto che ospita le consulenze con i clienti ma anche le giornate di formazione aperte ai professionisti del settore utili per chi volesse approfondire determinate tematiche.

Questa realtà però nasce qualche anno fa a Padova nel 2015, per dare spazio alla creatività e alla passione della fondatrice Nadia Marian, da sempre vicina al mondo della cosmesi biologica e del rispetto per l’ambiente. Amarsi, dedicarsi il giusto tempo, apprezzare le proprie imperfezioni e cercare di migliorarsi sempre, sono i valori che cerca di trasmettere ai clienti e alla community che condivide la passione per il mondo beauty e sente l’esigenza di accettarsi, prendendosi cura di sé.


I due punti vendita sono un’autentica oasi di pace e benessere in cui i rituali viso e corpo vengono personalizzati attraverso una consulenza gratuita preliminare, che permette di trattare ogni pelle e ogni corpo con rituali ad hoc, cuciti su misura. 

L’attenzione per l’ambiente e la sostenibilità infine hanno portato il brand ad impegnarsi nella creazione di formulazioni nel rispetto del pianeta, con ingredienti prodotti in Italia a Km0, seguendo la filosofia waste-free e cruelty-free. Anche le materie prime provengono da agricoltura biologica italiana e vengono selezionate per offrire il massimo della qualità e portare risultati concreti.

Tra innovazione e tradizione, la Stockholm Fashion Week AW 2021 mette al centro la sostenibilità

L’ultima manifestazione, in ordine di tempo, ad aver acceso i riflettori sulla moda prossima è stata la Stockholm Fashion Week Autumn/Winter 2021, svoltasi (in forma digitale, s’intende) dal 9 all’11 febbraio, che ha alternato alle collezioni dei designer invitati – perlopiù nazionali – seminari e conversazioni incentrate su argomenti di stringente attualità, dalla diversità nel fashion system alla sostenibilità, all’orizzonte post Covid del settore.

Di seguito una carrellata dei principali show presentati durante la settimana modaiola svedese.

Cmmn Swdn

Ad aprire le danze, nella prima giornata dell’evento, è Cmmn Swdn, uno dei marchi svedesi più conosciuti e apprezzati per l’abilità nell’armonizzare elementi (apparentemente) discordi, espressione di dicotomie quali maschile e femminile o materico e fluido. Un’attitudine confermata nella collezione Fall/Winter 2021, in cui trovate stilistiche d’antan vengono integrate in capi e accessori urban, per cui anorak e blouson sono profilati di frange ondeggianti, i pantaloni bootcut si aprono sulle sneakers da trekking e i pattern floreali d’ispirazione 70s sono sparsi su piumini, cappe imbottite e grandi sciarpe coordinate ai maglioni.
La tavolozza propende per cromie da sottobosco, quali marrone bruciato, khaki, ocra e verde, intervallate da flash di turchese e dall’irrinunciabile binomio black & white.



Schnayderman’s

Il brand Schnayderman’s ha iniziato nel 2012 dalla camiceria ed ha rapidamente esteso la propria offerta al total look del guardaroba maschile.
La collezione per la prossima stagione fredda, intitolata ‘The Outsiders’, ruota attorno al viaggio di quattro adolescenti in un luogo ultraterreno; partendo da questo incipit, il racconto per immagini svela outfit dall’allure casual, una sequela di overshirt su pantaloni dal taglio dritto, suit spigliati, completi in denim bleached, caban destrutturati, fleece jacket a collo alto, camicie e pull spennellati con chiazze dégradé, in una palette dai toni autunnali, con incursioni occasionali di ottanio, rosso e blu profondo.



Hope

Per l’autunno/inverno 2021 Frida Bard, direttrice artistica di Hope (griffe high-end di Stoccolma che elude le connotazioni di genere, prevedendo per i propri capi taglie sia maschili sia femminili) riflette su come lo spazio condizioni la percezione di sé, arrivando alla conclusione che, di questi tempi, le persone siano fragili, bisognose di coprirsi adeguatamente.
Il focus è quindi sui filati che meglio restituiscono una sensazione di purezza e intimità (lana, velluto di seta, organza, raso…). Overcoat, puffer jacket, blazer e golf dalla lunghezza extra scorrono leggeri sulla silhouette, accarezzandone i contorni e lasciando un certo spazio – appunto – tra pelle e tessuto, seppure non manchino indumenti più accostati al corpo, tra camicie avvitate e gilet slim. La cartella colori si mantiene sulle nuance neutre tipiche della stagione, con parentesi di rosa bubblegum e arancione.



Chimi Eyewear definisce l’occhialeria presentata nell’ultima giornata della fashion week «un ibrido tra convenzionale e progressista». Nello specifico, si parla di dieci montature diverse contrassegnate da altrettanti numeri, disponibili in sfumature terrose (dall’havana al marrone scuro, all’écru), adatte a qualsiasi occasione, mentre gli occhiali della Core Collection vengono sviluppati tenendo presenti innanzitutto simmetria ed equilibrio dell’insieme.



Sostenibilità

Diversi brand partecipanti hanno messo l’accento sulla questione della sostenibilità, emersa come una sorta di filo conduttore degli show succedutisi nel calendario: House of Dagmar, per esempio, adotta da sempre un approccio basato su tre pilastri – design, etica e longevità, una conditio sine qua non per centrare, entro il 2025, l’ambizioso obiettivo della neutralità carbonica. Self Cinema, invece, in linea con il proprio modus operandi, fondato su «azioni e condotte responsabili e sostenibili», firma abiti easy to wear in materiali che vantano le principali certificazioni in materia (GOTS,  Ecocert, Global Recycle Standard ecc.).
Si possono poi menzionare le scarpe e le borse di ATP Atelier (label fautrice di una singolare crasi tra design scandinavo e artigianato italiano), realizzate nella maggior parte dei casi in vacchetta e altri pellami conciati al naturale, o ancora i capi in denim della capsule collection ‘Plant Based’ di Weekday, frutto di un workshop che ha visto i clienti del marchio colorare il jeans usando tinture ottenute dagli scarti alimentari.
La centralità dei temi green è stata confermata, inoltre, da una serie di panel digitali dai titoli emblematici quali ‘Climate Auction – The Countdown Continues’ o ‘Fashion Recycling – An Exciting Experience’.



Skincare by night secondo Estée Lauder

La notte porta consiglio, ma anche riposo ( almeno si spera) e durante le nostre giornate fronteggiamo momenti intensi e altri più calmi, attimi in cui ogni cellula dell’organismo dà il massimo e altri in cui ha bisogno di rigenerarsi per recuperare energie e vitalità. Ogni cellula del nostro corpo, pelle compresa. Quale momento migliore del riposo notturno dunque per darci la possibilità di recuperare al meglio?

Grazie ad una scoperta senza precedenti nel campo scientifico dell’epigenetica, Estée Lauder introduce il nuovo Advanced Night Repair Synchronized Multi-Recovery Complex, una rivoluzione del suo siero notturno iconico con una nuova formula di riparazione rapida ed efficace.

La nuova rivoluzionaria tecnologia ChronoluxTM Power Signal rende il nuovo prodotto in grado di riparare la pelle in modo efficace e, per la prima volta ci aiuta ad aumentare la sua naturale capacità di rinnovamento di nuove cellule e la produzione di collagene per ottenere compattezza.

Advanced Night Repair si assorbe rapidamente e agisce per ridurre l’aspetto di molteplici segni dell’invecchiamento, aiutando a proteggere la pelle dalle aggressioni ambientali. Dopo un’applicazione, l’aspetto è già più radioso e idratato, in tre settimane le linee appaiono ridotte e dopo un flacone la pelle appare più compatta e luminosa, con una nuova vitalità. 

Questa tecnologia esclusiva, tra cui un nuovo attivatore di molecole di micro-segnalazione in attesa di brevetto, è alimentata da una miscela brevettata di estratto di lievito, un peptide e ingredienti di origine vegetale per aiutare a massimizzare rapidamente la riparazione naturale della pelle e potenziare la sua capacità naturale di mantenersi giovane. Non ci resta che augurarvi un buon riposo!

#Mitparade – Itinerari creativi per capispalla

L’aspetto più interessante della moda delle ultime stagioni, è la sempre maggiore tendenza dei brand ad affidarsi alle contaminazioni creative che possono scaturire dall’ispirazione di icone di stile o artisti del panorama contemporaneo, con gli elementi più tradizionali del marchio.
Dalla penna di chi ha fatto del viaggio e delle sue contaminazioni uno stile di vita, Tiziano Terzani: “Ogni posto è una miniera. Basta lasciarcisi andare, darsi tempo …e poi seguire il bandolo di una matassa che può cominciare con una parola, con un incontro, con l’amico di un amico di una persona che si è appena incontrata, e qualsiasi posto della terra diventa uno specchio del mondo, una finestra sulla vita, un teatro d’umanità”.


Sono soprattutto i capispalla, i grandi compagni di questo nuovo viaggio, come quelli della ss21 di Parajumpers, con le loro caratteristiche tecniche fatte a posta per sostenere temperature e lunghe distanze, evolute e sempre più leggere ma testimoni di grandi storie. Quelle nascoste dietro la personalità visionaria di un artista, la verità di un fotografo, il racconto intimo di un regista, gli infiniti mondi dietro le parole di uno scrittore, la sperimentazione di uno chef.

Il loro itinerario fa il giro del mondo, un mondo più intimo, quello della famiglia, delle persone che incontrano o dell’ambiente che li circonda.
Da Johnny, madre ballerina e padre artista, dalla spontaneità e dal senso di possibilità, che si possono trovare nella sua musica e nei suoi disegni; a Lux, chef, il cui viaggio è fatto di ricerca e creatività che prendono sapore nei suoi piatti; Luis in completa connessione tra mente e corpo che lo conduce all’ispirazione; Misha che ama reinventare, reinterpretare e remixare oggetti e scene; Lucy, scrittrice e fotografa, si concentra sul riadattamento e la flessibilità, senza premeditare mai quello che sta per creare, ma ascoltando soltanto il suo impulso.
Brooke giovane attrice, e Adea è una regista e scrittrice, strettamente connessa con il mondo della danza.

Quinta stagione per il team Barbour e l’icona di stile britannica Alexa Chung, compagni di viaggio inseparabili, che hanno rispolverato gli archivi del brand inglese per rieditare una passione presente nell’heritage del marchio da più di un secolo, con il famoso Uncle Harry’s coat il primo capospalla realizzato in tela cerata della storia.
Quando John Barbour si trasferì da Galloway, ai confini della Scozia, a South Shields, iniziando a produrre indumenti che proteggessero i pescatori e i mercanti che lavoravano nel porto e in quell’area.

Segni particolari: colletto in velluto e versatilità estrema, essendosi adattato nel tempo a svariate zone di ogni parallelo.

I modelli Delia e Maude, con Quilt Patricia, Rowan Waxed e Julie, mixano dettagli in velluto e cinturini su colletti e polsi e forme rivisitate al classico stile country fedele al patrimonio stilistico del brand.

“Il processo di design è iniziato come sempre nel vastissimo archivio di Barbour HQ a South Shields, dove ho subito individuato le forme e tessuti da cui ero attratta. Questa volta sono stati i modelli equestri a catturare la mia attenzione. La collezione è un viaggio che include forme più morbide giustapposte a colletti di velluto a coste inamidati, ed elementi rigidi, come le cinture che permettono di stringere la vita sui modelli dalle silhouettes più lunghe. Grazie al lavoro con il mio team, ho sperimentato il primo capospalla doppio petto ispirato a uno dei capi più antichi di Barbour, noto come “la giacca dello zio Harry” che risale al 1910, ha dichiarato Alexa Chung.

New faces: Samuel Heron

Samuel Heron è un artista nato a La Spezia nel 1991, giovane dotato di un grande talento che dal 2012, anno della sua prima uscita discografica “Council Estate Vol.1”, spazia tra valide collaborazioni e brani di spessore. Se da un lato Samuel viene inserito all’interno di un filone accostabile per sonorità al nuovo Rap o alla Trap, parlando con lui scopriamo una persona desiderosa di ampliare i propri orizzonti. Sembra sia arrivato il momento, ad iniziare da un passo fondamentale per la propria crescita personale ovvero la scelta di utilizzare per la prima volta il proprio cognome: Costa. Per Samuel è giunto il momento della verità e della maturità che qui parlano la lingua dell’evoluzione.
Il 12 febbraio verrà pubblicato il suo nuovo Ep dal titolo “Canzoni popolari” che conterrà sei brani e dal quale è stato estratto il primo singolo “Una bugia”. Samuel si espone, vuole svestirsi degli abiti indossati fino a ieri e ci racconta del suo rapporto con l’ansia che lo accompagna costantemente in ogni fase della creazione musicale oltre che nella vita quotidiana. È forse un ostacolo per lui?



“No”, risponde. “Faccio i conti con la mia ansia quotidianamente, è parte di me e in qualche modo mi aiuta a raccontare e raccontarmi. Non solo, i miei amici e collaboratori ormai convivono con questa mia peculiarità, quindi direi che ormai è parte di me, non potrei più fare senza”.
E incalza.
“Sento sia arrivato per me un punto di maturazione che mi consente di trasformarmi, di evolvere e slegarmi parzialmente dall’artista che ero fino a ieri. Nessuno stravolgimento particolare, ma un modo per guardare al passato e tornarvi dentro, poi fuoriuscirne e proseguire nel mio cammino attraverso un processo che porti all’utilizzo di un gergo diverso, più semplice e comprensibile, oltre che a sonorità più povere. Estremizzando il concetto si potrebbe parlare di un approccio cantautorale, con i dovuti se e i dovuti ma”.


In fondo questo modello cantautorale di cui parla ricorda da vicino un certo tipo di evoluzione cara agli artisti che si apprestano a compiere i trent’anni. Vuole farci intendere che la maturità arrivi ad una età prestabilita?
“La mia è una ricerca che definirei terapeutica e che mi conduce a quella evoluzione a cui accennavo poco fa. Dove mi porti non saprei dire, seguo il mio istinto e vado controcorrente perché ha sempre fatto parte di me, e sono consapevole del rischio di incorrere in molte critiche. Ma non mi importa e me ne assumo la responsabilità. La mia visione del mondo esterno è ciò che riesco ad assorbire e riflettere raccontando quel mondo a modo mio. Senza peccare di falsa modestia credo che questa forma di vedere le cose possa portare a delle microrivoluzioni, che io tento di fare nel mio piccolo, e sempre con semplicità”.
Del resto la musica è sempre stato il fulcro delle rivoluzioni culturali e giovanili e se oggi utilizza la voce dei nuovi artisti della scena Rap e Trap è anche per il fatto che i giovani si sono plasmati con le nuove tecnologie. L’era del Punk riottoso appartiene al passato.


Nascere in una piccola città come La Spezia nella quale la vita odora di provincialismo e troppo spesso di chiusura mentale rispetto alle metropoli come Milano o Roma – molto più attente al panorama musicale alternativo – ti è servito per mantenere una certa semplicità e di conseguenza un distacco nei confronti della scena più Pop-oriented?
“In realtà demonizzare la scena della mia città mi è servito per plasmarmi meglio con quella milanese – la mia città adottiva che all’epoca del mio arrivo sembrava New York – e così riuscire a vivere, assorbire, rielaborare il mio pezzo di mondo con uno sguardo distaccato. Di fatto non sarei chi sono oggi se non avessi vissuto la realtà spezzina fatta di contraddizioni ma al contempo di vicinanza e di provincialismo. E l’apertura del mare è qualcosa alla quale non rinuncerei mai”.


C’è un episodio che ti ha fatto cambiare come persona o come artista?
“Non uno in particolare. Sono cambiato, cambio costantemente attraverso una naturale evoluzione densa di trasformazioni costanti. La difficoltà che talvolta incontro è nel trasmettere quei cambiamenti all’esterno con le mie canzoni”.


Ultimamente ti sei allontanato dal mondo social. È stata una scelta volontaria e naturale figlia di quell’evoluzione a cui tanto fai riferimento oppure ti sei sentito pressato, schiacciato da un mondo virtuale che troppo spesso toglie molto di più di ciò che dà?
“Ho riscoperto il mondo. Ho fatto un passo indietro e mi sono detto fosse giunto il momento della riscoperta di qualcosa che apparentemente sembrava surclassato da un nuovo mondo basato sulla tecnologia virtuale. L’analogico, le fotografie fatte con i rullini e la pellicola, riscoprire la gente ascoltandola, guardandola negli occhi e non attraverso sterili schermi. I Social aiutano, danno molto all’uomo artista, ma deve essere un mezzo per scoprire quell’artista, non il mezzo attraverso il quale la propria arte viene seppellita in ragione di un mondo virtuale in definitiva limitante e forse non così utile”.
Nel brano “Ubriaco” affermi che Sono tempi duri per i sognatori.
“Per i sognatori sono sempre tempi duri, chi sogna è visto troppo spesso come un individuo privo di contenuti e questo mondo, soprattutto lo scorso anno per varie ragioni, è stato veramente brutto e triste. Essere sognatori può essere un modo per salvarsi”.


La scelta di inserire per la prima volta il tuo cognome – Costa – è voluta. Vuoi raccontarci il motivo di questa scelta?
“Sì, certo. Il mio processo evolutivo passa anche attraverso la decisione di guardare indietro ed essere me stesso. Costa è il mio cognome e mi rappresenta, è necessario per me utilizzarlo. Questo processo mi porterà in futuro ad abbandonare completamente lo pseudonimo Heron, preso rispettosamente in prestito dal grande Gil-Scott Heron, musicista jazz che amo da tempi non sospetti”.
Non rimane che prepararci ad ascoltare il nuovo Ep di Samuel “Canzoni popolari”.

Brand alert: Nove25 X BMW Motorrad

Una novità assoluta, unica nel suo genere che entusiasmerà gli appassionati del jewelery brand italiano e della casa motociclistica tedesca.

Una collezione di gioielli in argento unici e personalizzati, totalmente customizzabili con combinazioni infinite grazie al configuratore on-line #mynove25 Nove25 e BMW Motorrad condividono una continua tensione verso l’eccellenza, una sinergia che trova la sua essenza nei valori dell’artigianalità e della tecnologia, una continua ricerca e la massima scrupolosità nella scelta dei dettagli. 

Sono quattro i pezzi customizzabili direttamente sul sito e sull’app di Nove25: anello celebrativo e chevalier, pendente e bracciale. BMW Motorrad ha messo a disposizione i loghi, i design e le grafiche originali delle sue gamme più amate: R nine T, R 18 e, ovviamente, R 1250 GS. La personalizzazione prevede anche la scelta di lettere e numeri, per rendere unico il proprio gioiello, e due finiture perché sia in linea col proprio stile. 

I gioielli e le moto sono dei simboli che rappresentano chi siamo e come vogliamo che gli altri ci vedano, il nostro modo di comunicare la nostra appartenenza. Un motivo d’orgoglio per BMW Motorrad che con questa collaborazione, ha voluto sugellare la fede e l’amore dei suoi tanti appassionati. 

C.L.A.S.S. lancia il Manifesto per una moda responsabile

Un concorso annuale che premia un creativo visionario che unisce design, innovazione responsabile e comunicazione, capace di sensibilizzare il consumatore contemporaneo sui nuovi valori della moda sostenibile. E’ la Call to Action lanciata per trovare il C.L.A.S.S. ICON 2021 da Giusy Bettoni di C.L.A.S.S. nel panel Smart Voices “C.L.A.S.S. ICON: Award e Manifesto per una moda responsabile”, moderato dalla giornalista green Diana de Marsanich, e cha visto protagonisti lo scorso 10 febbraio lo stilista Gilberto Calzolari, insignito del premio internazionale per creativi visionari nel mondo della moda C.L.A.S.S. ICON Award 2020, e Federico Poletti, Direttore Marketing e Comunicazione di WHITE SHOW.

Durante la Smart Voice sono stati presentati il Manifesto C.L.A.S.S. per una moda responsabile, l’edizione 2021 del concorso C.L.A.S.S. ICON e la Formula della Sostenibilità.

Il premio internazionale è per creativi visionari nel mondo della moda, capaci di veicolare i valori della sostenibilità  non solo tra i professionisti del settore, ma anche al pubblico più ampio: i consumatori. “Abbiamo ideato C.L.A.S.S. ICON per premiare i designer visionari che creano le loro collezioni unendo design, innovazione responsabilità e che sono capaci di comunicare in modo autentico ed efficace ai consumatori i valori che sono dietro ai loro capi. E’ il momento che lo storymaking e lo storytelling si allineino, altrimenti è solo greenwashing” dice Giusy Bettoni.

Dal 15 febbraio al 15 aprile sarà possibile candidarsi inviando una e-mail a [email protected], con la descrizione e gli obiettivi del brand, i valori di sostenibilità adottati e la strategia, il profilo del designer, foto-video racconto dell’ultima collezione, eventuali premi precedenti vinti (tutte le info sul sito www.classecohub.org).

Durante il panel, lo stilista Gilberto Calzolari, primo vincitore del primo C.L.A.S.S. ICON Award, ha condiviso la sua visione per una moda responsabile e i progetti in corso. “Il mio brand è un laboratorio di sperimentazioni. Creo moda per aprire conversazioni e cambiare il modo di comportarsi e pensare. La mia creatività, dalla scelta di tessuti e lavorazioni sino all’immagine che decido comunicare, sono le armi a mia disposizione.  Fin dal primo momento sono stato davvero entusiasta di fare squadra con C.L.A.S.S. per condividere uno stimolante percorso comune, nell’ottica di iniziare a far parte di un network in continua crescita e reciproco supporto. Ho sempre concepito le mie collezioni come una call to action per un futuro migliore e ora più che mai, la mia missione come C.L.A.S.S. ICON è far capire che la sostenibilità può e deve andare di pari passo con la bellezza e l’eleganza. L’adagio “kalòs kai agathòs” è uno degli insegnamenti classici che non va mai dimenticato: l’estetica a mio avviso è inscindibile dall’etica. Per questo non mi rivolgo solo ai professionisti del settore, ma anche al consumatore finale, agli appassionati di moda e oltre” dichiara Gilberto.

Conclude Giusy Bettoni “Un Manifesto per una moda con un impatto il più basso possibile sul pianeta e sulla salute delle persone e degli animali grazie all’innovazione responsabile, perfettamente all’altezza delle sfide che ci pone il lifestyle contemporaneo. Per questo ho ideato la Formula della Sostenibilità che esiste solo quando si uniscono design, innovazione responsabile e siamo in grado di tracciare, misurare l’impatto di prodotti e processi e comunicare i loro valori in maniera adeguata. In una parola, quando c’è la conoscenza” .

“Le mani della madre”, il libro di Massimo Recalcati

Freud ci dice che la madre è il primo soccorritore, colei che risponde dopo il “trauma della venuta al mondo”, colei che dona la vita, il primo volto con cui si entra in colloquio e che permette di rifletterci come in uno specchio.
Una grande responsabilità quella della madre che comunica attraverso i suoi stati d’animo, i suoi sentimenti, la gioia o il dolore, la felicità o la tristezza agli occhi del bambino, lo stesso che si veste dello sguardo dell’altro e che assorbirà quelle emozioni come indicazione del significato della vita

Il tema del materno è ampio e complesso ma ciascuno di noi, figlio anzitutto, può rivedersi in questo libro di Massimo Recalcati che ha racchiuso venticinque anni di racconti di madri in psicanalisi. Un volume che fa un viaggio nella memoria limbica di tutte le madri del mondo, da Maria alle madri bibliche del “dilemma di Re Salomone”; una finestra sui desideri, sui fantasmi e sull’ eredità del materno

Le mani della madre”, ci accompagna alla scoperta dei due tipi di madri, quella “coccodrillo”, che fagocita la donna per dar spazio alla madre, quindi la “madre del sacrificio”, e quella “egoica” che sente il figlio come un ostacolo alla femminilità, all’espressione di se’ come donna. 

Ci riassume Recalcati che per una madre il compito più difficile è quello di continuare ad esistere come donna; colei che sceglie di far morire la donna entra in una relazione incestuosa col bambino, feticistica, dove uno si assorbe nell’altro, uno divora l’altro, in una sorta di cannibalismo reciproco, di diade mortifera. 

Alla nascita del figlio la libido della donna si sposta sul bambino, i due si godono a vicenda, ma il tempo della libido è destinato a finire e quando questo non succede subentra il disequilibrio del rapporto, compreso quello coniugale che entra in crisi.
Una buona madre, osserva Recalcati, non è mai solo madre, l’idillio materno si placa e cede spazio alla donna che comunica al figlio “C’è altro desiderio oltre te”; è in questo caso che la donna diviene salvezza della madre. 

La buona madre, come ci spiega Recalcati in queste pagine, accoglie senza diritto di proprietà, non si immola ai propri figli ma accetta di perderli, di staccarli dal cordone ombelicale, accetta di separarsene, di lasciarli andare, accetta che siano altro all’infuori di lei.
Quando questa separazione non avviene, entriamo in un caso di onnipotenza materna, quella che viene ben descritta nelle pagine bibliche “Primo libro dei Re” al “Dilemma di Re Salomone”. Il Re si trova di fronte a due madri che rivendicano la proprietà del figlio, sono due prostitute che vivono nella stessa casa, non hanno marito e hanno partorito entrambe. Uno di questi neonati muore soffocato dal peso della madre che dormiva, e che scambia il suo morto con quello vivo dell’altra. Nella contesa del figlio vivo, Re Salomone chiede una spada e decide di tagliarlo a metà cedendone a ciascuna una parte; a quel punto la vera madre ferma il Re e accetta di consegnarlo alla menzognera purchè rimanga in vita.
Il significato di questo importante passaggio ci dice che queste due donne non sono due differenti madri, ma una sola, e che in ogni madre vivono entrambe. La prima, spinta all’appropriazione, soffoca il figlio, e dove c’è soffocamento c’è maternità patologica; la seconda dona la libertà, fa esperienza del decentramento di sé e la saggezza biblica ci dice che per rendere vivo il figlio, bisogna perderlo

Un altro grande esempio del materno lo abbiamo attraverso Maria ed Eva; la prima una madre pura, vergine incorrotta dalla sessualità, la seconda una donna strega che rifiuta la sudditanza e la sottomissione.

Maria fa esperienza in carne e ossa della gravidanza, ma in Maria il figlio non è suo in modo radicale perchè è il figlio di Dio. E’ quindi un’ esperienza della maternità come immanenza assoluta della vita nella vita, un’estasi della gravidanza, una trascendenza assoluta. Maria non è proprietaria del figlio e ci insegna la lezione della buona madre, e cioè che ogni madre porta con sé il figlio di Dio, che radicalmente non è suo e che in definitiva è obbligata a lasciar andare.

Massimo Recalcati, autore de “Le mani della madre”

Nel volto delle nostre madri abbiamo letto il volto del mondo, sia esso amore o odio, sentimenti che ci hanno reso amabili o indegni, fieri o sottomessi; siamo diventati preziosi attraverso lo sguardo di chi ci ama, o insicuri attraverso l’assenza di abbraccio e desiderio, come succede nei rapporti di coppia, una reiterazione dell’affermazione di sé, cerchiamo nell’altro la ragione del mondo. 

Impariamo che sufficientemente sereno sarà il volto della madre, maggiore sarà l’apertura al mondo, perchè la figura della madre non si risolve nella genitrice, ma in colei che dona la vita e al contempo la propria assenza, il dono più grande della maternità. 



Le mani della madre
Desiderio, fantasmi ed eredità del materno
di Massimo Recalcati
Edito di Feltrinelli

Natura e arte: i gioielli di Arlo Haisek

Arlo Haisek è un designer di gioielli e micro sculture cresciuto nel Chianti e poi formatosi a Firenze dove frequenta l’Istituto d’Arte, facendo esperienza in diversi laboratori orafi a Pontevecchio per poi lanciare il proprio marchio e atelier in via dei Bardi a Firenze. Grazie alla passione per i minerali, per le pietre dure e all’esperienza nel taglio fatta a Jaipur, realizza pezzi unici con pietre e materiali non sempre ordinari ma capaci di avvicinarci a quell’emisfero fatto di sensazioni e ricordi ancestrali che tali materiali possono far emergere in chi li indossa. Trae ispirazione dalla natura, che rappresenta anche un importante valore da difendere. Un’estetica che privilegia l’irregolarità dei materiali che contribuiscono a rendere l’oggetto unico e speciale.




Raccontaci il tuo percorso e come è nata la tua realtà

Ho sempre creato sculture e altri oggetti con frammenti di legno, ingranaggi, ma unire il metallo era un’alchimia sconosciuta. Quando si presentò l’occasione di scegliere il mio percorso scolastico ho pensato che avrei potuto realizzare il sogno di costruirmi una bicicletta. Così mi sono iscritto alla sezione di oreficeria all’Istituto d’arte di Firenze per imparare la tecnica della saldatura. La mia è stata una lunga gavetta nei laboratori di Pontevecchio, guidato sempre da una grande determinazione nel proseguire il mio percorso nonostante le difficoltà. Ho iniziato a collaborare con aziende di moda come creatore di fibbie, oggetti grazie ai quali si creò interesse verso le mie lavorazioni, arrivando così ad essere selezionato come modellista di gioielli per le sfilate. In seguito, pur lavorando con importanti maison, ho deciso di mettermi in gioco e ho lanciato il mio brand.




Come si porta avanti la tradizione restando al passo con i tempi?
Porto avanti la tradizione della tecnica antica della cera persa, utilizzandola con uno stile contemporaneo. Oggi la società impone di utilizzare macchine moderne in 3D, portando però a produzioni dozzinali. Il mio intento è di valorizzare il fatto a mano. L’economia di oggi si basa su manufatti creati con macchinari a controllo numerico e a mio parere molto più freddi, dove si perdono i particolari e l’essenza di un tipico prodotto artigianale.




Quali i tuoi pezzi iconici che caratterizzano il tuo marchio e come sono nati?


I miei pezzi iconici sono gli anelli e i bracciali che fanno parte della collezione Fusion, nata alla fine degli anni novanta/inizio anni duemila. Sono caratterizzati da colature primordiali che riportano alle trasformazioni delle superfici naturali date dall’eruzione dei vulcani. Altra collezione cui tengo molto si chiama Wood, che equivale a un grido d’allarme per la natura, essendo parte fragile e vittima di guerre, inquinamento e della distruzione dell’uomo. Questa linea è nata montando frammenti di legno, come se fossero preziosi più dei diamanti.

Raccontaci delle tue ispirazioni e processo creativo

Spesso tutto parte da una gemma, da una pietra. La mia ricerca si nutre nel vedere le fasi che la pietra attraversa, dalla terra al taglio. Studio la valorizzazione di gemme che presentano inclusioni per sottolineare l’unicità della natura, il bello del diverso e
dell’irregolare. Per me la simmetria è simbolo di freddezza. Il mio processo creativo nasce, oltre che dall’osservazione dei miei miti e maestri dell’arte, da ispirazioni naturalistiche, da ciò che vedo tutti i giorni partendo dalla campagna ai centri storici medievali. Esprimo quello che assorbo dalle visioni quotidiane.

Quali le tecniche artigianali che sono parte del tuo heritage e utilizzi ancora oggi?

La tecnica artigianale che prediligo e di cui sono maestro è la cera persa. Sono stato scelto per tenere un corso alla Scuola Lorenzo de Medici e per trasmettere ai giovani questa tecnica preziosa. Questa è la materia che la professoressa Piera Bellini dell’Istituto d’Arte di
Firenze mi ha fatto amare e che caratterizza le mie creazioni.




I progetti per il futuro e che strategie stai sviluppando per superare questo momento?

Di sicuro sono concentrato verso una continua crescita per rendere i miei gioielli e le sculture sempre più importanti. La mia strategia è di essere sempre più visibile e presente nei
paesi da dove provengono i miei clienti più consolidati. Vorrei far conoscere ad un pubblico sempre più vasto il mio lavoro. Per questo è importante potenziare l’online, i social e altri canali, ovviamente portando sempre avanti le collaborazioni con grandi negozi di moda.



“Rains”: l’abbigliamento antipioggia che arriva dal nord

Secondo un detto svedese “det finns inget dåligt väder, bara dåliga kläder”, “non esiste il cattivo tempo, ma solo i vestiti sbagliati”. Il trio di amici danesi Philip Lotko, Daniel Brix e Kenneth Davis hanno così fatto di necessità virtù trasformando l’inclemenza della pioggia in opportunità per ‘ergonomizzare’, e sincronizzare, gli abiti agli uggiosi cieli di Copenhagen.



Nel 2012 nasce ad Aarhus, nella penisola dello Jutland, RAINS, il giovane brand di nicchia dell’abbigliamento rainwear che, partendo dalla reinterpretazione del più classico e tradizionale impermeabile in gomma, la fisherman’s jacket dell’eredità marinara danese, si è imposto sul mercato internazionale con l’apertura di 26 store monomarca nati sotto l’insegna dell’iconico logo del faro che, dal numero 6 di Klostertorvet, illumina la rotta dei nuovi negozi da Melbourne a Shanghai, da New York a Parigi.



Dal poncho degli esordi, a una linea completa dedicata all’outerwear, in abbinato a borse, zaini e accessori, fino a sdoganare l’idea più fluida di un “all-weather lifystyle concept” al suo debutto alla Copenhagen Fashion Week A/I 2020, RAINS lancia il suo singolar tenzone. Una sfida alla pioggia, celebrata, ispirata e affrontata a colpi di design funzionale dove il retaggio del minimalismo nordico trionfa in un moderno concetto di moda cosmopolita.



Il brand danese propone capi semplici e pratici che integrano tessuti tecnici, leggeri, idrorepellenti e waterproof a linee dritte, morbide e nette e alla scelta di un monocromatismo puro, o a sobrio contrasto, giocato sui colori dei paesaggi delle fredde terre del Nord e sulle delicate sfumature dei toni della natura: grigio carbone, bianco sporco e perla, blu, beige, nero, verde oliva, ambra e rosa corallo. Sono un “rifugio climatico”, nel senso figurato del termine, un equipaggiamento urbano in robusto poliestere rivestito dalla flessibilità del poliuretano con saldature ad ultrasuoni, cerniere lampo e rifiniture progettate con materiali ottimizzati per le condizioni di umidità, fibbie gommate, twill cerato, superfici tattili riflettenti, opache e con trasparenze semilucide.



Le collezioni, in una costante visione di espansione climatico-stagionale, esprimono l’atemporale durevolezza di capi senza tempo in linea con le ultime tendenze. Impermeabili con tagli sartoriali o dalle linee casual, con patte frangivento, aperture per la ventilazione, cappucci regolabili con cappello integrato, cappe progettate per i ciclisti, pantaloni, tute ultralight, capispalla e giacche imbottite rappresentano non solo un filtro protettivo tra chi li indossa e gli agenti climatici dai quali difendersi, ma è anche una questione di “hygge”, quella necessità di provare una sensazione di comodità e armonia con ciò che si indossa.



In fondo vestirsi nelle giornate di pioggia non significa necessariamente rinunciare allo stile.



Cortina 2021: tra gare, moda e degustazioni

I Campionati del mondo di sci alpino Cortina 2021, in programma dal 7 al 21 febbraio, sono ufficialmente iniziati: in calendario 13 gare maschili e femminili che porteranno nell’ampezzano oltre 600 atleti da 70 nazioni, insieme a 6.000 persone tra addetti ai lavori, tecnici e preparatori atletici.

Un palcoscenico in cui si disputeranno le gare tecniche di slalom femminile e maschile, nonché gli allenamenti e warm-up dei più grandi atleti di sci al mondo.

Un evento di portata globale che coinvolgerà oltre 500 milioni di persone collegate non solo in diretta televisiva, ma anche tramite i canali social. Proprio i nuovi media, protagonisti indiscussi di quest’ultimo anno segnato dalla pandemia, permetteranno agli appassionati in tutto il mondo di seguire a distanza le due settimane di gare.

Tramite la Cortina 2021 Official App, sarà possibile infatti vivere a 360° gradi la grande avventura dei Mondiali con i propri devices, comodamente da casa. Si tratta di una piattaforma in grado di coinvolgere gli utenti grazie ai tantissimi contenuti esclusivi, studiati appositamente per appassionare e accrescere il grado d’interazione: cronaca live delle gare, behind-the-scenes, contest a premi e la possibilità di assistere in live streaming alle conferenze stampa post-gara.



Non saranno solo gli atleti a contendersi il podio ai Mondiali di Sci Alpino, ma ci sono anche le grandi griffe, pronte a sfoderare le loro proposte da sfoggiare sia in pista che all’aperto.



Fendi, nella versione Tech, combina il logo delle doppie F con le iconiche macchie leopardo e print paisley e con le grafiche Quilted Stripes.

Tessuti traspiranti, termici e impermeabili mescolano pile e lycra, pronti ad essere utilizzati come pantaloni da sci e tute da snowboard. La sostenibilità gioca un ruolo fondamentale: un piumino FF che rivela il motivo Pequin sul collo, realizzato in un tessuto tecnico sostenibile, fatto con filati di nylon rigenerato Econyl: giacche sportive foderate, imbottite con piume d’anatra riciclate.

Per non farsi mancare nulla, Fendi svela una collaborazione con Moonboot per una selezione di audaci stivali, e con Blizzard per gli sci high-tech per donna, a tiratura limitata, rifiniti con il logo FF metallico sulla punta.

E se i mondiali di Cortina sono teatro di sfilate non mancano di certo le risposte delle aziende altoatesine che quest’anno scendono in campo proponendo una collezione di giacconi maschili: la storica Birra Forst, nata nel 1857, leader nella produzione di birra e Franz Kraler, nota famiglia d’imprenditori a capo di una catena di lussuosi negozi. La collaborazione tra i due leader da vita ad una giacca da sci tecnica Forst Franz Kraler, la prima realizzata in un esclusivo vellut stretch (Jaam) nei colori blu/nero oppure in stampa camouflage. Impermeabile, morbido, tecnico e resistente, il risultato è un ottimo compromesso invernale con anche un cappuccio integrato regolabile.



Non manca EA7 all’appello, linea sportiva di Emporio Armani, main sponsor dei Campionati Mondiali di Sci Alpino. Nata nel 2004 come capsule sportiva di Emporio Armani, EA7 ha maturato negli anni una propria identità legata allo sport.



Segue Nordica, partner tecnico del comitato organizzatore dei Mondiali, con una divisione specializzata nella produzione di attrezzatura e calzature sportive per lo sci e l’outdoor.

Proseguendo con la maglieria, Cortina 2021 entra in partnership con Mr. Cashmere, lo shop online dedicato alla maglieria in cashmere 100% made in Italy. Per l’occasione il brand ha realizzato maglioni per Lui in cachemire blu con il logo Cortina 2021, e per Lei maglioni in cachemire con logo in cristalli Swarovski.

Per finire, lo store di Louis Vuitton si impegna a celebrare i mondiali con una scelta di accessori esclusivi come le borse Teddy, in pelle martellata e morbido shearling, gli stivaletti dopo-sci Polar, in nylon impermeabile con motivo Monogram, i pillow poot in caldo piumino.



Insieme agli atleti scenderà in campo in campo anche il beauty.

Acca Kappa ha creato degli esclusivi prodotti per il corpo, a partire da Šfarìa, il profumo dedicato ai Mondiali 2021 ispirato alla neve. Anche Tessitura Monti  si fa notare con le mascherine brandizzate  e certificate. Invece FreeRide Cosmetics, un nuovo brand green e made in Italy, si gioca la carta dei balsami colorati, viso e labbra, dedicati agli atleti, e altri prodotti per la protezione dai raggi solari.


A coronare moda e beauty nello scenario patrimonio dell’Unesco ci pensa il cocktail ufficiale dei mondiali di sci Cortina 2021, realizzato con il Gin 8025 , dal colore rosato che richiama il tramonto sulle montagne, teatro della varie attività. Servito come aperitivo dal gusto delicato, rinfrescante e leggermente alcolico, la bevanda è ideale per scaldare gli animi di tutti. Villa Laviosa è una piccola azienda artigiana dell’Alto Adige che produce grappe, distillati e liquori la cui filosofia è legata alla tradizione e cultura del territorio, con particolare attenzione alla provenienza delle materie prime.

Nella categoria dei liquori prevale quello a base di Grappa al Fieno, dal gusto delicato ed elegante, bevanda aromatica che funge da perfetto collante tra moda, sport e neve.

Hugo Comte, l’atteso Future Nostalgia

Come raccontarsi attraverso un book fotografico senza titolo o testo descrittivo. Se il tuo nome risponde a Hugo Comte, tutto questo è possibile. Il fotografo delle star internazionali si racconta con Future Nostalgia, una raccolta di immagini prive di didascalia perché la fotografia ha il merito di esprimere emozioni più istantanee rispetto la parola.

Con questo libro ho voluto creare un oggetto simbolo dei miei primi tre anni di lavoro. In quel periodo percepivo che le persone stavano costruendo una sorta di identità attorno alla mia persona, e volevo creare un oggetto che riunisse tutti queste idee.”

Hugo Comte - Future Nostalgia
Ritratto di Dua Lipa firmato da Hugo Comte

Realizzato a quattro mani assieme all’Art Director David McKelvey, la prima monografia dell’artista include ritratti di giovani ma già affermate professioniste. Si potranno sfogliare, infatti, scatti di Dua Lipa, Bella Hadid, Anok Yai, Ana Jorge e Cara Taylor ma le immagini includono molte più personalità rispetto a quelle citate.

Hugo Comte - Bella Hadid
Una sconvolgente e sensuale Bella Hadid
Cara Taylor by Hugo Comte

Il libro sarà diviso in tre sezioni; prima parte è “qualcosa di molto cinematografico, che sembra quasi reale,” la seconda, invece, come “qualcosa di più neutro, dove il mio processo è quasi inesistente”; la terza, l’ultima, come “qualcosa di più surrealista in cui esplora archetipi come il concetto dell’eroe o la versione più mistica e magica della figura delle donne e del loro intelletto. […] Lego queste tre parti del mio lavoro attraverso diversi medium,” aggiunge, “come still life, dipinti e CGI,” conclude.

Crème de La Mer: storia di un’icona della skincare

La storia della leggendaria Crème de la Mer è un racconto di speranza e perseveranza, scienza meticolosa e potere ricostituente del mare. Tutto inizia mezzo secolo fa, quando il fisico Dott. Max Huber subì ustioni durante un esperimento di laboratorio, momento in cui iniziò una personale ricerca per trasformare l’aspetto della propria pelle. 

Huber credeva che il mare fosse una risorsa miracolosa, e il Fuco Marino (Sea Kelp) in particolare, colpì la sua immaginazione. Con la sua infinita capacità di rigenerarsi, le sue proprietà nutrienti e l’eccezionale capacità di trattenere l’idratazione e prometteva di dare ottimi risultati. Impiegò 12 anni, vennero compiuti 6.000 esperimenti. Alla fine perfezionò il prezioso Miracle Broth™, un principio ricco di nutrienti, che incorporò nella crema si dalla primissima formula.

Oggi la Moisturizing Soft Cream è una nuova formula rivoluzionaria che offre gli intensi benefici di Crème de la Mer in una texture soffice e lussuosa. Un’avanzata tecnologia di assorbimento, le Sfere Idratanti (Moisturizing Spheres), permette al prodotto  di penetrare in profondità per ripristinare l’idratazione e la forza della pelle. Gli stessi test clinici hanno dimostrato un miglioramento immediato dell’idratazione, e dopo otto settimane di utilizzo, un visibile miglioramento del tono della pelle rendendola rinnovata e piena di energia.

Ne basta una piccola quantità tra le dita da tamponare dolcemente sulla pelle tutti i giorni.

Fuga di San Valentino: 5 location romantiche per due

San Valentino è sempre un buon pretesto per organizzare una fuga speciale. Nel rispetto dell’emergenza sanitaria, si può pensare a un weekend romantico in montagna, una giornata alle terme, oppure un momento di relax senza muoversi dalla città… Ecco 5 destinazioni per vivere una giornata speciale in due (da verificare in base alle disposizioni regionali).


Hotel Chalet al Foss

Una pausa rigenerante tra le splendide montagne della Val di Sole. Perfetto per le coppie alla ricerca di un’atmosfera romantica. In questa giornata lasciatevi sedurre da un bagno nella jacuzzi al tramonto (magari sotto una pittoresca nevicata) o da una cena esclusiva per due all’interno di uno dei caratteristici masi della struttura.


MAGNA PARS l’HOTEL a Parfum

Una fuga dalla realtà ( ma restando in città) per i due giorni dedicati alle coppie innamorate. Soggiorno, aperitivo, cena e viaggio olfattivo sulle note profumate dell’amore. Evasione dalla routine e immersione in un mondo profumato alla ricerca del ricordo più intenso della propria storia d’amore. Ogni ospite potrà scoprire le sue “Gocce Profumate” e racchiuderle in uno speciale Discovery Kit disponibile al Perfume Laboratory LabSolue.



Renaissance Tuscany Il Ciocco Resort & Spa

Immerso nel verde della campagna toscana in posizione privilegiata in cima ad una collina che si affaccia sulla Valle del Serchio, il Renaissance Tuscany il Ciocco Resort & Spa è il luogo perfetto per una fuga romantica per San Valentino, per godersi un tranquillo soggiorno lasciandosi avvolgere dalla natura verdeggiante e incontaminata e apprezzando i sapori della tradizione della cucina locale.



Quellenhof Luxury Resort – Lazise

La struttura offre agli innamorati esperienze uniche per donare alla coppia la perfetta vacanza fra dolce vita e romanticismo, grazie a proposte ideate ad hoc, nella sognante cornice del Lago di Garda. Pensata proprio per celebrare la giornata degli innamorati, la proposta Coccole di San Valentino con Champagne & massaggio per 2 propone la scelta fra due trattamenti esclusivi: un romantico massaggio di coppia a lume di candele oppure un massaggio esotico al cacao puro e vaniglia Bourbon con olio di mandorle nutriente. Per concludere, un brindisi a base di Champagne e fragole e un sogno di petali di rosa in camera.



ASMANA Wellness World Firenze – Box X2

Il periodo che stiamo vivendo ha permesso a molte coppie di poter passare più tempo insieme e rafforzare il loro amore, ma altrettante sono state lontane. Un’esperienza da sogno da condividere con chi ami, fatta di relax, idromassaggi ed un drink sorseggiato avvolti dall’acqua calda che si fonde con il cielo stellato. ( Si tratta di un’offerta esclusiva e limitata acquistabile entro il 14.02.2021; il voucher sarà utilizzabile fino al 30.09.2021)


Ferragamo annuncia un 2021 in sinergia con gli artisti del panorama contemporaneo internazionale

(Digital art in cover di Ruth van Beek)

Moda e avanguardie artistiche s’incontrano attraverso la nuova vision creativa di Salvatore Ferragamo. L’occasione è duplice, tanto per iniziare, con delle capsule che celebrano il San Valentino e il Capodanno Cinese, ma fanno da apripista a un susseguirsi di progetti speciali che scandiranno questo 2021, attraverso l’innovazione e il talento di artisti internazionali, in uno slancio positivo che viaggia sui binari dei nuovi codici contemporanei, mixati a linguaggi multimediali.

Il Chinese New Year celebra l’anno del Bue ed è l’illustratrice Charlotte Mei che ha il ruolo di dare la sua interpretazione attraverso il suo audace uso del colore, che ben s’inserisce in un immaginario astratto fatto di giocose figure tattili e creatività digitale, per raccontare “What makes you Niu?”  
La parola Niu è al centro di questa briosa campagna, nella sua duplice accezione: la traduzione bue dal cinese e il neologismo chinglish per indicare una forte personalità, tenace e audace. Le preziose cravatte in seta, borse e cinture prendono vita, tra elementi pop che ricordano i soggetti fumettistici di Roy Lichtenstein, ricontestualizzando completamente icone di alta pelletteria della maison fiorentina in un universo fantastico e inconsueto, per dar loro un valore rinnovato e senza tempo.

Per San Valentino, sono stati coinvolti lo scultore italiano Davide Ronco, Charlotte Mei, la collage artist
americana Johanna Goodman, il digital artist con sede a Instanbul Mert Keskin e l’olandese Ruth van Beek (in copertina), per realizzare una serie di artwork multimediali, protagonisti della campagna Patchwork of Love.
Un concetto di amore che vuole manifestarsi al di là della coppia, che si estende al mondo come un messaggio di speranza, alimentato dalla passione del marchio verso un sogno destinato a durare nel tempo, e da un profondo sentimento di fiducia verso il futuro.

Patchwork Of Love trova la sua massima espressione nell’elemento di contrasto nei colori, nelle forme e nel logo dello stesso brand, rappresentati attraverso le forti personalità degli artisti. Dalla solidità materica delle sculture di Davide Ronco che fa emergere il logo Gancini dalla roccia come un elemento primordiale che esiste da sempre, ai collage dal sapore surrealista di Johanna Goodman e Ruth Van Beek, ai patchwork giocosi di Charlotte Mei che prendono vita con gif animate in un ritmato sbattito di tacco che ricorda il movimento di Dorothy nel Mago di Oz; fino alla digitalizzazione estrema dell’immagine che prende le sembianze di un videogioco anni 90, nella visione dell’artista Mert Keskin la cui opera è stata esposta anche al Whitney Museum of American Art a New York.




Talents meets fashion: il backstage

Vi portiamo “Dietro le Quinte” dello Speciale che ha visto il coinvolgimento dei giovani attori più promettenti del panorama nazionale alle prese con le anteprime moda del prossimo AI 21-22.

Nella splendida cornice dell’ NH Collection Roma Palazzo Cinquecento, Gianmarco Saurino, Guglielmo Poggi, Moisè Curia, Oscar Matteo Giuggioli e Massimiliano Caiazzo hanno indossato le migliori proposte, dei brand emergenti e non, IN ESCLUSIVA solo su Manintown.

Backstage photo ITM srl

Beauty partner Kemon

Grooming Davide Carlucci

Special thanks to Dolce Green






Il Beauty Green & Charity

Ci stiamo “risvegliando”, ci avviciniamo alla natura con più tatto e più cura, le grandi aziende fanno scelte volte alla salvaguardia dell’ambiente, così come i piccoli imprenditori obbligati a usare un packaging che racchiuda i prodotti, volgono a una scelta consapevole di pack free. C’è chi destina parte dei ricavati ad associazioni umanitarie, chi fa di quest’attitudine uno stile di vita, volto al bene comune e a una maggiore consapevolezza.
Qui alcuni tra i brand che regalano bellezza a 360 gradi.


MÁDARA
Se il mercato non offre quello che cerchiamo, allora ce lo creiamo da sole”, questo è il motto di quattro brillanti donne fondatrici del brand MÁDARA, azienda di cosmetica biologica che, dopo dodici anni di ricerche approfondite, test, sviluppo di formule efficienti, è oggi tra le più riconosciute e avanzate del Nord Europa.

Una formula di successo che passa innanzitutto attraverso il rispetto dell’ambiente, infatti Madara è vegan, il packaging è riciclato e riciclabile e la vision è quella di superare il sintetico per proporre soluzioni totalmente nature. Gli ingredienti di Madara sono tutti frutti, fiori, bacche, erbe e vegetali di cui ci nutriamo, gli stessi alimenti che consumiamo sulle nostre tavole trasformati in soluzioni per la pelle. Ricca di vitamine e nutrienti, la gamma Madara spazia dalla cura del viso, alla cura del corpo, capelli, e dedica una linea anche ai baby

E’ il nuovo concetto di “Northern Beauty” quello che abbraccia il brand, i cui elementi arrivano direttamente dai paesi nordici, la linfa di betulla rigenerante, i fanghi fossili, le erbe e gli oli di semi ricchi di omega, tutte sostanze che combattono lo stress ossidativo, l’invecchiamento, le rughe, con la gentilezza della natura. 

La linea SOS HYDRATION 20 contiene ad esempio acido ialuronico multimolecolare, zuccheri igroscopici ed estratto di radice di Peonia del Nord; nutre e lenisce la pelle secca, disidratata, stressata e screpolata, prevenendo la perdita d’acqua transepidermica. È scientificamente provato che reidrata la pelle, ripristinandone il benessere e la sua naturale luminosità. Indicata per l’uso quotidiano è perfetta per la protezione della pelle, dona comfort dopo i viaggi, dopo l’esposizione solare, dopo un periodo al mare, dopo la stagione invernale soprattutto se la pelle è stata esposta al calore secco dell’ambiente interno.


Skinlabo 

Qual è la formula per eliminare costi aggiuntivi a un prodotto e renderlo così più accessibile a tutti? 
La risposta è la vendita online, dal produttore direttamene alla casa del consumatore! E’ la scelta di Skinlabo, il primo digital brand italiano della cosmetica, che ha puntato su una scelta economica per non rinunciare ad un risultato eccellente disponibile a tutti. Democratico ed efficiente, Skinlabo mette a disposizione un team qualificato pronto a rispondere alle vostre domande e a guidarvi nell’acquisto sia telefonicamente che online. 
Gli ingredienti sono tutti naturali e dall’alta percentuale di principi attivi, che ne determinano l’efficacia sulla pelle; dall’effetto miracoloso “Argirelox botox-like pure shot” è un trattamento intesivo puro per un effetto botox-like. Sono i peptidi l’aiuto naturale, che svolgono un’azione miorilassante e antirughe. Se usato quotidianamente attenua le micro contrazioni muscolari, distende, volumizza e ha un’azione liftante. 


Validissimo invece nella stagione invernale, il “Defensil-plus +SK-influx calendula extract”, un trattamento super nutriente e lenitivo che protegge la pelle dagli agenti esterni riducendo la reattività cutanea. Attenua quindi i rossori grazie al principio attivo Defence Plus e all’estratto di calendula, e crea una barriera contro la fragilità dei vasi sanguigni. 


FaceD

Solidarietà, trasparenza, ecosostenibilità, il brand beauty FaceD offre la possibilità di un consumo a minor impatto ambientale lasciando la libertà di acquistare i prodotti senza confezione diminuendo così il costo totale.

E’ una scelta importante e consapevole, volta a sensibilizzare l’acquirente a salvaguardia dell’ambiente, in questo modo FaceD crea non solo prodotti validi e professionali, ma un vero e proprio stile di vita, una community sana e green, e la bellezza della pelle parte anche da una consapevolezza piena e chiara del “far bene e fare del bene“. E restituire ciò che si è preso come insegnano i buddisti e come vediamo nei paesi asiatici che donano, quotidianamente fuori dalle loro porte, alimenti e fiori e incensi agli spiriti della natura.

Su questo concetto FaceD “restituisce” destinando il 3% del fatturato netto ricavato aDerive e approdi”, progetto del Comune di Milano contro la tratta e lo sfruttamento delle persone, dalla prostituzione alla violenza domestica, dal racket delle elemosine al caporalato. Il Comune interviene sul territorio con unità di sostegno immediato, che offrono vitto, alloggio e assistenza sanitaria nell’emergenza, e con sportelli di ascolto dedicati. L’obiettivo è quello di avviare le vittime verso un nuovo percorso di vita e libertà personale con piani di reinserimento lavorativo e sociale.  

Presente in molti prodotti, l’acido ialuronico è il filo conduttore della dermocosmetica Face D e viene utilizzato in diverse tipologie e fino a 4 pesi molecolari, per un’azione ancora più idratante in tutti gli strati cutanei.

Pure Plump HA4 Acido ialuronico – 30 ml ha un effetto rimpolpante immediato, perchè la molecola acido ialuronico ha il potere di trattenere l’acqua e di rallentare il metabolismo cellulare. Risultato immediato è il +28% di idratazione e il +6% di compattezza cutanea. Nel lungo periodo (2 mesi) invece la pelle è più rassodata nel 58% delle persone.

Astra Make-up The Universal Foundation

Dentro un packaging di vetro trasparente riciclabile, Astra propone un fondotinta rivoluzionario, THE UNIVERSAL FOUNDATION, una formula emolliente che favorisce rinnovo, elasticità, rigenerazione cellulare e un effetto second skin.
Realizzato in 20 nuance differenti, The Universal Foundation di Astra Make-up forma un film leggero sulla pelle che si fonde perfettamente con l’incarnato donandogli luminosità e leggerezza; la coprenza è modulabile e si possono stendere diversi strati per aumentare l’effetto uniformità.

Un mix di olii vegetali conferisce profonda idratazione, mentre le polveri minerali donano luminosità e rendono la texture scorrevole e altamente sfumabile. A lunga durata senza risultare aggressiva sull’epidermide, l’innovativa presenza dell’Oxygen Complex energica la pelle che respira anche nelle situazioni più estreme come la lunga permanenza della mascherina sulla pelle che crea zone umide e “soffocate”. L’effetto è sempre natural slow finish.

Wow the Brand 

E’ l’unico rossetto mai provato che resiste realmente alle prove della giornata: pasti, bevande, mascherine comprese, Wow lascia davvero l’effetto sorpresa che da’ il nome al brand. 
E a differenza degli altri lipstick mat non secca le labbra perchè possiede una formula idratante. 
Wow nasce per rispondere alle esigenze delle perfezioniste, quelle che, come Marilyn Monroe insegnava, abbinano colore delle unghie a quello delle labbra. Wow ha pensato alla nuova moda imperante della nails art, ed ha studiato i colori più usati dalle donne per combinarli alle nuances labbra. 

Sono 12 le tonalità Mat e 1 il Gloss studiati per creare quell’effetto laccato dello smalto appena messo, un risultato effetto vetro, lucido, brillante. 

Formula all-in-one per Wow che non necessita di primer nè di matita perchè il lipstick ha un pennellino ad alta definizione e di alta precisione super scrivente. 
Una volta provato, sarà difficile tornare ai rossetti cremosi e agli infiniti ritocchi!

Wow the Brand – Mascara XFECT LASHES DIAMOND

Mascara Lash & Volume Extender è il primo mascara al mondo con polvere di diamante! Aumenta il volume, la lunghezza e la definizione e non necessita di primer per proteggere le ciglia.
Mascara XFECT LASHES DIAMOND è un mascara professionale con polvere di diamante all in one.
Si applica sulle ciglia superiori prima in senso orizzontale e poi in senso verticale alzando l’arcata sopracciliare con l’indice della mano libera in modo da aprirle a ventaglio. Va steso con movimenti veloci dal basso verso l’alto avendo estrema cura di prendere le ciglia fin dalla radice, soffermandovi sulla base con movimenti a zig zag per dare maggiore volume.

5 collezioni da conoscere dalla prima Arab Fashion Week Men’s

Dal 28 al 30 gennaio Dubai ha ospitato la prima edizione della Arab Fashion Week Men’s, kermesse riservata alle collezioni uomo per il prossimo Autunno/Inverno di quindici designer provenienti, oltre che dal Medio Oriente, da Regno Unito e Francia.
La sinergia tra l’Arab Fashion Council e la Fédération de la Haute Couture et de la Mode, infatti, ha assicurato la presenza nella line-up di cinque nomi emergenti della scena parigina, ponendo le basi per una manifestazione che, nelle intenzioni degli organizzatori, voleva esplorare le possibilità dell’abbigliamento maschile, andando oltre le categorie abituali di formale o street, spingendo gli uomini e in generale gli appassionati della regione ad abbracciare uno stile più eterogeneo e sperimentale.

Ecco dunque un riepilogo dei défilé – a nostro avviso – più interessanti dell’evento.

Anomalous

Nel calendario della prima giornata si distingue Anomalous del giovane talento arabo Rabih Rowell, un marchio che, fedele alla visione dualistica insita nel nome stesso (un richiamo alla teoria filosofica del monismo anomalo), inscena un clash di categorie, materiali e reference in cui si avvicendano senza soluzione di continuità silhouette maschili e femminili, t-shirt aderenti e shorts dalla vita sdoppiata, pajamas lucenti e tute in denim fiammato, overcoat dalle proporzioni architettoniche e spolverini basici, linee sinuose e volumi più strutturati.

Ugualmente eclettica la palette, che spazia tra colori soft e sfumature luminose di grigio perla, vermiglio e blu oltremare, mentre a livello di materiali prevalgono texture dalla mano morbida come seta, popeline, velluto e jersey.


Boyfriend the Brand

Boyfriend the Brand è stato fondato nel 2017 da Amine Jreissati, stylist e art director libanese che, dopo un’esperienza di cinque anni nella redazione di Marie Claire Arabia, ha avviato una label genderless dall’attitudine minimalista, focalizzata sui fondamentali del guardaroba, da interpretare e indossare liberamente.

Il video di presentazione alterna riferimenti alla tragica esplosione nel porto di Beirut dell’agosto 2020 alle immagini ravvicinate dei capi della Season 7, una serie di overshirt, bluse, giubbini con coulisse e pantaloni dalle linee pulite e confortevoli, che al ventaglio di tonalità neutre (khaki, marrone, grigio, rosa…) affiancano punte di blu notte, viola e arancione.
Le radici e il vissuto del designer emergono in capi come l’abaya, tradizionale veste araba qui percorsa, sulla schiena, da ricami intrecciati di perline e frange che compongono un verso del compositore Mansour Rahbani; parole arabe, d’altra parte, fanno la loro comparsa anche su alcune tee e accessori.



Emergency Room

Lanciato due anni fa dallo stilista Eric Mathieu Ritter per offrire un’alternativa realmente etica e sostenibile ai tradizionali processi di produzione della moda, Emergency Room dà nuova vita a filati di scarto e tessuti deadstock, mescolandoli in creazioni one of a kind.

Una celebrazione delle infinite possibilità del patchwork, in sostanza, che ritroviamo nella collezione ‘Absinthe Blues 2.0’, una sequenza di giacche oversize, camicie e soprabiti confezionati unendo pannelli disparati; le superfici, perlopiù frammentate, lasciano in evidenza imbastiture, orli a vivo e cuciture, così da rimarcare l’unicità di ciascun indumento.

Completano il quadro stampe folk riprodotte sul jeans, copricapo spigolosi, top a collo alto aderenti e maglie dai profili asimmetrici.



Lazoschmidl

Parte della cinquina di griffe in trasferta dalla fashion week parigina, Lazoschmidl nelle ultime stagioni si è fatto notare per la capacità di sovvertire i preconcetti su genere, mascolinità e queerness, puntando sull’audacia dei tagli e le provocazioni ben calibrate.
Nella collezione F/W 2021 il punto di partenza è l’abbigliamento dal retrogusto fanciullesco, rivisitato attraverso robuste iniezioni di humour e sensualità: così capi e decori considerati generalmente infantili (salopette, gilet, maglioni all’uncinetto, cappellini, disegni di animali, dinosauri, dolciumi eccetera) si intersecano con boutade maliziose, slip inguinali, tessuti traforati per svelare porzioni di pelle, magliette e pantaloni in vinile che più stretch non si può, andando a comporre un guardaroba esuberante, adatto a chi non teme di osare pur senza prendersi troppo sul serio.



Valette Studio

Dopo il debutto, il mese scorso, nella settimana della moda maschile francese, Valette Studio fa tappa nell’emirato con la collezione per il prossimo autunno-inverno. Il fondatore Pierre-François Valette, riferendosi al suo brand, parla di «eleganza indisciplinata», un’espressione effettivamente indovinata per rendere l’aria di (studiata) nonchalance emanata dagli outfit, tra suit dai colori vitaminici, motivi grafici e orpelli di derivazione sportiva o utilitarian; sono capi adatti a dandy urbani, che prediligono tagli netti e precisi ma non disdegnano un tocco di eccentricità, affidato ad esempio alle tonalità fluo di bordi, nastri o trapuntature, ai pin metallici sparsi qua e là, alle patch in tessuto stampato che penzolano dalla vita, agganciate a spille da balia.



“Gingegneria applicata” – tutto quello che c’è da sapere sui GIN italiani

Gingegneria applicata” – tutto quello che c’è da sapere sui GIN italiani 

Il giro d’Italia in 100 gin, raccontati dal gingegnere 

In un libro il viaggio da Nord a Sud a recuperare botaniche e imbottigliarle nel distillato più amato del momento, il gin 

Forse non tutti sanno che la nascita del gin è di casa nostra: già nel lontano 1555 un testo alchemico di Alessio Piemontese riportava ricette del noto distillato; e nell’ XI secolo i monaci italiani, uomini colti e dediti alla ricerca, distillavano insieme vino e bacche di ginepro aggiungendovi botaniche raccolte nei boschi e nelle campagne, realizzando così una bevanda dalle proprietà toniche e terapeutiche sorprendenti (testi tratti dal Compendium Salernitanum). E’ così che sono nati diversi distillati, che da curativi si sono trasformati in drink di piacere. 

Nella nostra bella Italia non dobbiamo dimenticare di avere ricchissime terre dove nasce e cresce il ginepro, come la Toscana e l’Umbria, e che i nostri paesaggi marini e montani sono floridi di erbe, fiori, frutti e piante da utilizzare quali botaniche per impreziosire i nostri gin. 

Se un tempo il gin veniva letto come drink da battaglia, oggi gli esperti, gli amateur e gli appassionati si fanno sentire, a partire dalla nascita delle Gintonerie o GinTonicherie. 

Ma come nasce il Gin Tonic? 

Il signor Franciscus de le Boe Sylvus, dottore olandese creatore del primo “Jenever”, l’antico gin bevanda curativa, aveva scoperto per l’appunto che il Chinino (contenuto nell’acqua tonica) era l’unico rimedio per la cura della malaria, ma essendo troppo amaro necessitava di essere diluito e si pensò al gin. Et voilà il primo gin tonic che curava tutti i mali. Non sarà certo il rimedio medico per eccellenza, ma possiamo confermare che un ottimo gin tonic può tirarci su il morale!



E’ un bel viaggio indietro sulla macchina del tempo insieme a Lorenzo Borgianni quello di “Gingegneria applicata” il libro che vi racconterà tutti i trucchetti del mestiere, quello del barman e tutte le chicche sui gin più deliziosi e introvabili che potrete assaggiare, perchè avrete nomi, indirizzi, link utili, terre da visitare. Tra i consigliati vi svela la storia di 25K Gin, un gin dalla ricerca circolare perchè completa, nata dalla passione di Simone e Riccardo per i viaggi, la cucina e i sapori. Rosmarino italiano, lavanda di provenza, cardamomo verde, anice stellato della Grecia, coriandolo e semi di finocchietto dell’Egitto, pepe nero del Marocco e i grandi e succosi limoni d’Amalfi! E la nota perfetta trovata in Calabria, la liquirizia, l’oro di Tropea!

Con una introduzione di Federico S. Bellanca (specialista in Marketing settore beverage, conduttore su Wine Tv in “Chiacchiere da bar” e organizzatore della Florence Cocktail Week), la collaborazione di Giacomo Iacobellis (giornalista enogastronomico e sportivo, autore de “Il Decocktailone), e le illustrazioni di Alfredo Del Bene in arte “TheAnimismus”, “Gingegneria applicata” vi lascerà con l’acquolina in bocca e tanta, tanta, tanta voglia di bere! 




MitParade – Fashion cruelty free

Mentre l’impegno per una moda sempre più sostenibile fa progressi e rientra in un ciclo di produzione circolare di uso comune, la ricerca di materiali alternativi, a zero impatto ambientale, raggiunge risultati sorprendenti, moltiplicando il numero dei brand che si passano il testimone del cambiamento, senza compromettersi e compromettere l’ambiente.

Materiali ottenuti da plastiche riciclate e fibre vegetali, per evitare al 100 per cento l’impatto negativo sull’ambiente. È questa la risposta ottenuta da Yatay x Hadoro: con la nuovissima Hadoro Earth collection, l’innovativo materiale sostenibile, vegan 100%, da plastica riciclata e dal mais, testurizzato per dare l’inconfondibile effetto “alligator” tipico del brand francese. Sofisticato, molto resistente e leggero, quasi la metà del corrispettivo in pelle.
Si tratta di una sneaker, modello Irori (best seller della start-up milanese) e da una cover per iphone, in versione giallo fluo e burgundy, con dettagli oro.

La Wineleather di Handpicked s’inserisce perfettamente in questo mondo cruelty free: una giacca in pelle vegetale completamente Made In Italy, realizzata con le vinacce, gli scarti della produzione del vino che, addizionati a oli vegetali, danno origine a un biopolimero che può essere accoppiato con diversi tessuti.

Il pioniere del 100% sostenibile, Ecoalf, ha celebrato i suoi 10 anni di successi nella sua difesa dell’ambiente, con ben 350 mq di flagship store a Madrid. Un palazzo del 19° secolo completamente arredato con materiali riciclati o naturali, e luci a LED a basso consumo.
Dieci anni di dedizione nella salvaguardia attiva dei mari attraverso la raccolta e riciclo di plastiche nocive e nella produzione etica di capi d’abbigliamento hi quality, yoga, travel e una Furniture collection in arrivo basata sui più alti standard di sostenibilità. Il tutto certificato da BCOME, il sistema di valutazione sull’impatto ambientale e sociale tra i più utilizzati al mondo.

Faces: in viaggio con i The Globbers

Innamorati, spensierati e divertenti, Luca e Alessandro sono due noti influencer del panorama italiano specializzati nell’ambito del turismo. Le due distinte identità hanno dato vita ad un unico profilo Instagram, @the_globbers. Paesaggi mozzafiato, viaggi alla scoperta di isole misteriose, ma anche una grande storia d’amore: questi sono i contenuti che stanno alla base del loro profilo. Li abbiamo incontrati per comprendere meglio l’evoluzione del loro lavoro, in un momento in cui viaggi e turismo hanno accusato una forte crisi.



Da quanto tempo siete influencer?

Non ci piace definirci influencer per un semplice motivo: la parola stessa determina qualcuno che influenza la decisione delle persone che decidono di seguire quell’account, ma non siamo noi a determinare questo dato. È il pubblico che eventualmente viene influenzato, ma questa parola non ci mette a nostro agio perché ci sembrerebbe di applicare un’etichetta alla nostra figura.



Ad ogni modo non c’è una data precisa d’inizio. È stato un processo in crescita negli ultimi 5/6 anni, che un po’ alla volta ci ha portato a lavorare sempre di più in questo settore, pur non essendo il nostro scopo finale o principale.

Quali ingredienti servono oggi per essere un blogger di successo?

Al giorno d’oggi ne serve praticamente solo uno: l’unicità. E pur essendo solo uno è molto complesso da creare e portare a galla perché negli ultimi anni si sono sviluppati moltissimi blog e profili Instagram ma che, presi dalla foga di emergere, si sono ritrovati a copiare chi ha percorso quella strada prima di loro.

Lo spazio secondo noi c’è ancora per chi vuole mettersi in gioco, al contrario di quello che si dice, ma bisogna farlo nel modo giusto.

Il fatto di essere una coppia vi ha portato fortuna?

Per quanto il tema coppia e amore sia vincente su Instagram, una coppia gay non ha la stessa risonanza e viralità di una coppia etero, e questo è un dato di fatto sui social.



Non avete mai fatto mistero della vostra omosessualità. Questo come ha influenzato il vostro percorso ? E quello con i brand?

Avviene una scrematura naturale. Veniamo scelti da brand, aziende più o meno grosse, enti del turismo proprio perché siamo una coppia gay.

Anzi, apprezziamo molto i brand che si espongono e che marcano sul concetto di inclusività legato alla loro immagine, e in maniera del tutto naturale. Con alcuni brand collaboriamo ormai da anni in maniera costante.



Cosa pensate di Tik Tok?

Ha del buon potenziale come social, e nella prima metà del 2020 ci ha coinvolto parecchio proprio perché si differenziava da Instagram per tipologia di contenuto e meccanismo dell’algoritmo favorendo la visibilità. 

Ora, dopo l’arrivo dei Reel, ha perso un po’ di attrattiva a nostro avviso.

C’è anche da dire che il nostro pubblico è inserito in una fascia d’età diversa dagli utenti medi di Tik Tok, che sicuramente richiedono un tipo di comunicazione diversa.

Progetti per il futuro?

Potenziare la parte del nostro lavoro che preferiamo e su cui puntiamo di più: i nostri viaggi di gruppo. Abbiamo un milione di idee in testa e diversi viaggi rimasti in sospeso a causa della pandemia. Non appena si potrà ripartiremo gradualmente per tornare a pieno regime e premere poi il piede sull’acceleratore.

Healthy Color – Il fast food diventa healthy

Chi ha detto che il fast food è solo junk, non ha ancora scoperto la rivoluzionaria vision food di Healthy Color: l’ultima opera del cantante multiplatino Sfera Ebbasta, del calciatore Andrea Petagna e dello stilista Marcelo Burlon.

Fresco fresco d’inaugurazione, nel cuore della Capitale, in Via Leone IV 64, a cavallo tra lo storico Rione Prati e le Mura Vaticane, il primo Fast Healthy Food d’Italia, ha già conquistato Milano nel fashion district di via della Moscova, attraverso un concentrato di benessere e positive vibes.
I suoi colori, invitanti e corroboranti per lo spirito, e un menù che offre una scelta variegata di burger di salmone, tonno, pollo al curry e fassona, coniugano il piacere del benessere con piatti sfiziosi e contemporanei, con il meglio del fast food di ogni Paese in chiave rigorosamente healthy. Tra wrap, insalate, tartare e poke, per chiudere con golosi pancake e ice cream “0″ calories.

Con uno sguardo sempre rivolto al green e alla sostenibilità, l’healthy fast food ha lanciato una linea originale di packaging monouso eco-friendly e la Healthy Water, l’acqua di Healthy Color confezionata in Tetrapak completamente riciclabile ad alto contenuto di materia vegetale.

“In una società in continua evoluzione nutrirsi in modo corretto non è mai facile e scontato. Da sportivi e amanti della forma fisica Healthy Color nasce proprio dalla volontà di proporre una valida alternativa nello scenario dei corner food attraverso una proposta che sia il più possibile equilibrata e salutare” dichiarano Sfera Ebbasta, Andrea Petagna e Marcelo Burlon.
“Prendersi cura di se stessi, del proprio corpo e volersi bene sono atti di fondamentale importanza nel nostro agire quotidiano, che dipendono anche dalle nostre scelte alimentari quotidiane in quanto Il cibo non è un elemento secondario ma fonte di vita ed energia”.

Tra pareti pop,opera degli street artist Motorefisico, e l’occhio contemporaneo dell’architetto Antonio Zonfrillo, l’Healthy Color di Roma rende omaggio alla tradizionale ospitalità della Capitale con un orario continuato al pomeriggio con un servizio wi-fi gratuito e speciali caffè, cappuccini colorati alla curcuma, alla barbabietola o alla spirulina, tisane e centrifughe.

Quanta moda sulle piattaforme di e-commerce

Che si parli di prenotare una brasserie mentre si è in vacanza a Parigi, o di comprare qualcosa su Amazon, gli acquisti e le transazioni online sono sempre più frequenti tra gli italiani. Ce lo confermano i dati che ci parlano di oltre due milioni di italiani, al 2020, che si sono aggiunti all’esercito di acquirenti online e che effettuano almeno un acquisto virtuale al mese. L’abbigliamento rappresenta una spesa totale di 3,9 miliardi di euro e dunque si moltiplicano le piattaforme che offrono decine e decine di marchi. 

Nel 2020: +98,7% di ricerche online, intenzioni d’acquisto nel settore moda al 15,3% 

Come anticipato, gli oltre 80 milioni di smartphone esistenti in tutta Italia vengono utilizzati per effettuare innumerevoli operazioni e molte di queste sono transazioni online. I motivi di un pagamento online possono essere diversi: dall’acquisto di un bene o servizio, alla registrazione di un gioco di slot online, oppure ai fini della sottoscrizione di un abbonamento online come Netflix o Sky. I dati relativi ai comportamenti d’acquisto degli italiani nel 2020 mostrano che le ricerche online sono aumentate del 98,7% e che elettronica e abbigliamento continuano a rappresentare il 50% del totale degli acquisti di prodotti online. Difatti, il calo totale degli acquisti online si è abbassato rispetto al 2019, ma soltanto perché il settore turistico e alberghiero ha avuto dei cali importanti. La dice lunga l’abitudine che hanno gli italiani di acquistare online: il 20% viene definito con frequenza di acquisto intensiva, almeno una volta a settimana, mentre l’80% degli italiani viene definito abituale, con almeno un acquisto al mese. Il settore moda si pone al 15,3% come intenzione d’acquisto al 2020, rappresentando insieme all’elettronica, i due maggiori motori dell’economia e-commerce. 

3,9 miliardi alla moda online nel 2020: un dato che sembra destinato a crescere

La moda fa registrare il 64,9% nella categoria dei prodotti più cercati dagli italiani e si piazza al secondo posto in questa speciale classifica. Lo dice il sondaggio commissionato da Idealo, che vede inoltre l’elettronica al 74,9% e, curiosità, le sneaker al 59,5% come categorie merceologiche a cui sono più interessati gli italiani. In particolare, per ciò che concerne le sneaker, il 23% degli acquirenti di scarpe da ginnastica online acquista direttamente dal brand di riferimento, mentre il 45% acquista su piattaforme multimarca, come Zalando o ASOS. Analizzando i dati preziosi forniti dal Corriere della Sera che stila una classifica in base a punteggi e categorie di diversi siti e-commerce, vediamo che ad esempio il miglior sito monomarca in Italia sia Pull & Bear, che con 94,67 si posiziona davanti a Twinset e Kiabi. Per ciò che concerne invece le piattaforme multimarca, la migliore in Italia è l’italiana MecShopping, registrata a Garbagnate, in provincia di Milano. È, tuttavia, nico.it a piazzarsi al secondo posto, si tratta di un sito e-commerce che trova le sue proprie radici nell’Italia degli anni ‘60 del boom economico, dove in provincia di Vicenza, Domenico “Nico” Passuello gestiva con la moglie un’attività di vendita di abbigliamento. Il sito vicentino anticipa Nohowstyle, un altro sito italiano, per completare un podio tutto made in Italy. Stranamente sedicesimo ASOS, che perde posizioni pur restando un’icona del genere, mentre per l’abbigliamento streetwear la regina è Adidas, con un punteggio di 96,27. 

Attualmente, le possibilità e le modalità di acquisto online offrono soluzioni per tutti i gusti e tutte le tasche. Inoltre anche i tempi di spedizione si sono mediamente abbreviati, e alcune piattaforme garantiscono anche la consegna in 24 o 48 ore. Ottimo per farsi un regalo o per comprare un accessorio all’ultimo momento, pagarlo comodamente con il proprio telefono e farselo arrivare a casa in due giorni. 

San Valentino: guida ai regali beauty

Skincare o make-up, fragranze, beauty device o magari un pacchetto relax (da godersi appena possibile e restrizioni permettendo). Ecco una selezione con le migliori novità beauty per lei o per lui, con cui dirsi «ti amo» in bellezza.


Ultimune Power Infusing Concentrate – SHISEIDO

È un siero multifunzione specificatamente formulato per contrastare le 3 debolezze della pelle maschile: basse difese interne, scarso potere antiossidante e bassa resistenza ai danni. Grazie a Triple TSUBAKI Technology™ rafforza le difese e il potere riparatore, ravvivando la pelle stanca e contrastando i segni dell’invecchiamento, per un incarnato dall’aspetto sano ed energico.



DYSON Supersonic

Grazie alla tecnologia brevettata Air Multiplier™, triplica il volume dell’aria aspirata nel motore e produce un getto ad alta pressione ed elevata velocità, per una piega accurata e sotto controllo. È pensato per garantire un perfetto bilanciamento in termini di manovrabilità, è più silenzioso degli altri ed è in grado di controllare in modo intelligente la temperatura dell’aria per proteggere i capelli dai gravi danni causati dal calore. Perfetto per chi vuole stupire con un regalo sontuoso.



Intense leather Parfum – SALVATORE FERRAGAMO

Intense Leather è una fougère leather aromatic salty con un tocco contemporaneo che gioca con contrasti ricchi di luminosità e seduzione. La freschezza del Mandarino si intreccia con la vivacità del Pepe Rosa, mentre il magnetismo erbaceo di Assoluta di Salvia Sclarea cattura i sensi. Una sensazione intima e autentica emerge da accenti succosi dell’Accordo di Mela Annurca con l’eleganza floreale del Mughetto e dell’Iris.




Toy Boy – MOSCHINO

Toy Boy per lui by Moschino, si compone di ingredienti innovativi di alta qualità (come la rosa Neoabsolute Orpur, il bergamotto Italia, le gemme di Elemi, il cashmeran, l’ambermax e il verde di pero) e di ingredienti classici come i fiori di lino, i chiodi di garofano, la magnolia, le bacche rosa e la noce moscata d’Indonesia.


TOY 2 – MOSCHINO

Per lei, racchiusa in un pregiato flacone in vetro trasparente dalle esclusive finiture satinate. La vivacità frizzante del mandarino e della mela Granny Smith accompagna delicate note fiorite di magnolia, svelando un profumo fresco e gioioso. Petali di gelsomino si arricchiscono di toni vellutati di peonia e del croccante aspetto fruttato del ribes bianco. Legni ambrati e sandalo esprimono una dimensione avvolgente e sensuale, mentre il musk cristallino dona luminosità e morbidezza.


Curl styler – BABYLISS

È il dono ideale per la donnache ama avere capelli mossi, messy ma allo stesso tempo glamour, in modo semplice, e in poco tempo: una styler unica con un design innovativo che utilizza un mix di aria e calore per creare, senza alcuna fatica, look mossi a lunga durata con una finitura morbida e leggera.



Men multi trimmer 12 in 1 Japanese steel – BABYLISS

Perfetto per l’uomo che ama prendersi cura di sé: il multi-kit in acciaio giapponese dalle prestazioni eccezionali alimentato da una batteria agli ioni di litio per un uso senza fili potente e duraturo fino a 120 minuti.


Rouge – RUBEUS PARFUME MILANO


Creazione della maestra profumiera Sonia Constant, nelle note di testa di Rubeus Rouge si percepisce la combinazione dei profumi di mandarino, ribes nero e champagne, nelle note di cuore si intuiscono il pompelmo, l’albicocca e i fiori di pero e nelle note di fondo
si legge il profumo di lampone, rosa e vaniglia. La forma del flacone di vetro riprende il modello di punta della collezione Rubeus: la celebre clutch Mydas di forma particolare con chiusura in rubino.



Face Spa ProBRAUN  

È il primo device tutto in 1 per l’epilazione, la pulizia e una migliore tonificazione della pelle. Il prodotto offre un nuovo design ergonomico, dotato di una testina epilatrice e una spazzola per la pulizia del viso. La testina MicroVibrante tonificante in metallo non assorbente rilascia delle delicate micro-pressioni che consentono una migliore applicazione di creme e sieri e dona una piacevole sensazione di freschezza e un aspetto più luminoso.



Set LovEco – nūdo

Per il mese che gira intorno all’amore, nūdo crea il set “LovEco”, un set unisex, pensato sia per le donne che per gli uomini e che si rivolge a tutti gli innamorati, in coppia o semplicemente a chi vuole celebrare il self-love. Anche l’amore per il Pianeta non manca all’interno del Set.


Aphrodite Sensation & Viboost Men Complex– NATURADIKA

Per lei un integratore per il benessere femminile che, grazie alla combinazione di estratti vegetali, apporta diversi benefici che consentono di vivere a pieno e in armonia la propria femminilità. Le 4 incredibili piante che contiene forniscono effetti stimolante, rinvigorente, energizzante ed intensificante; è anche un ottimo booster di concentrazione e stato d’animo.

Per lui un supplemento nutrizionale che potenzia l’energia, il desiderio e il rendimento sessuale maschile. La minuziosa selezione e combinazione di piante, vitamine e minerali lo rende un potente stimolante, energizzante, antiossidante e booster delle prestazioni maschili. L’occasione è perfetta per testarlo.


DALPAOS brand project: visioni stregate per l’emergente più cool del triveneto

Abbiamo sete di ottimismo e lo sguardo di DALPAOS è volto verso un mondo fatto di bellezza non convenzionale. 

Finalista di Who’s on Next 2020, Nicola D’Alpaos, bellunese con un background londinese, ha una particolare dedizione a tutta l’estetica green e a tutto ciò che si sviluppa nel segno della fluidità di genere. Nonostante il suo essere emerging ha all’attivo numerose collaborazioni con aziende del Made in Italy e Start Up, per lo più estere, seguendone idee, campionature e produzioni. 

The plant lover. Nella Fall/ Winter 21- 22 DALPAOS racconta una serie di piante velenose e droganti per svelarne le proprietà benefiche ed il loro aspetto artistico ed unico invece che quello distruttivo. 

In che modalità l’ispirazione è giunta dall’affascinante mondo dell’Enciclopedia Botanica? 

Ho sempre avuto una grande passione per la progettazione ed il design di giardini e parchi così come per tutte le tipologie di piante, soprattutto ornamentali.
Disegnando la collezione ed immaginandone una sua presentazione digitale, ho pensato fosse interessante rendere omaggio all’Alpago, mio luogo d’origine, in cui è stato ambientato il video di presentazione della collezione, inserendo un’inusuale selezione di piante e funghi stampati e ricamati. 

Lo studio attento dei pattern, tutti rigorosamente disegnati e dipinti a mano, prima di essere digitalizzati; nonché le stampe ad acqua, i ricami e l’uncinetto. Come è strutturato il processo artigianale dietro DALPAOS? 

La cosa affascinante di questo lavoro è la possibilità di spaziare con le tecniche di lavorazione: si può partire da una moderna stampa digitale e finire con un ricamo fatto all’uncinetto creato da persone che hanno appreso la tecnica che le è stata tramandata per generazioni.
Dopo aver sviluppato l’idea nascono collaborazioni con artisti, artigiani ed aziende che ci portano al risultato finale.
Credo sia interessante creare il giusto equilibrio all’interno di una collezione presentando capi industrializzabili affiancati a pezzi unici che possano essere prodotti in edizione limitata. 




I nostalgici degli anni Novanta hanno acclamato il movie presentato durante la MFW, DALPAOS WITCH PROJECT chiaramente ispirato a una delle pietre miliari dell’horror, “The Blair Witch Project”. Raccontaci come è avvenuto il colpo di genio. 

Immaginando la presentazione digitale della collezione “Optimist” con cui il brand avrebbe debuttato nel calendario della MFW, si sono aperte molte ipotesi. 
Ho voluto scartare a priori lo sviluppo di un video mood o di qualcosa di prettamente emozionale iniziando invece a ragionare ad un cortometraggio dalla trama più strutturata. 

Non è stato difficile trovare la storia su cui basarci: da appassionato del genere ho pensato che “The Blair Witch Project” fosse il perfetto esempio di narrazione che potesse funzionare con la collezione.
Una volta individuato il fil rougue nel cuore sagomato, diventato simbolo del brand, la trama si è presto sviluppata.
La foresta del Cansiglio, vicina al mio luogo d’origine, si adattava al contesto immaginato: con l’aiuto dei miei collaboratori è stato divertente immaginare il percorso da sviluppare basandoci in parte sul film originale ma stravolgendone canoni estetici e significato.
DALPAOS WITCH PROJECT ruota attorno al dna del brand che unisce la passione per l’arte nelle sue varie sfaccettature, per l’ambiente, il design la reinterpretazione. 

Interamente prodotto a livello local, e nei luoghi dell’infanzia , il corto narra i look della collezione intrisa di dettagli urban, materiali provenienti da deathstock o di reciclo, in contrasto con le locations naturali, imperve e desolate. Il casting, inoltre, raggruppa attori che lavorano in diverse zone d’ Italia e all’estero. Quanto è stato complicato produrlo durante le restrizioni pandemiche? 

La decisone di presentare un progetto di questo tipo è stata senz’altro dettata anche dalla fattibilità di produzione viste le numerose restrizioni.
Girando interamente all’aperto, gli attori hanno potuto mantenere ampie distanze sentendosi sicuri e a proprio agio; anche tutto lo staff dietro le quinte ha potuto lavorare in maniera più serena godendosi luogo e atmosfera. 

Molte scene sono state girate autonomamente dagli attori per ricreare quell’effetto amatoriale necessario perchè il corto funzionasse.
Gli attori non sapevano cosa sarebbe successo di preciso durante le riprese rimanendo all’oscuro di cosa avrebbero trovato e dove sarebbero arrivati. Nel briefing iniziale, così come nel copione da seguire, abbiamo spiegato loro il ruolo da interpretare e alcuni punti focali senza che avessero però alcuna idea di cosa sarebbe capitato in realtà. 

Così come The Blair Witch Project ha visto un sequel, sicuramente meno fortunato nel primo, la prossima collezione si muoverà sullo stesso filone oppure sonderà sentieri finora inesplorati?

Ogni nuova stagione è una grande opportunità per esplorare e sperimentare, questo settore si nutre di creatività che ci permette di ideare e sviluppare sempre cose nuove. Con la fine di una collezione sento la necessità di cambiare ed immergermi in qualcosa di differente mantenendo però saldo il dna del brand. 

Special content direction & interview Alessia Caliendo

Photographer Lorenzo Acqua 

Va bene piangere, grazie SOPHIE

“I can see the truth through all the lies

And even after all this time

Just know you’ve got nothing to hide

It’s okay to cry”

Lyrics from “It’s okay to cry” by Sophie



Spesso cerchiamo un senso a tutto ciò che ci accade, come se ci debba essere obbligatoriamente una spiegazione ad ogni cosa. SOPHIE, prima di essere una cantante, dj e producer è stata un faro per tutti coloro che hanno creduto che non ci fosse un senso.

Potremmo iniziare questo elogio citando la nomination ai Grammy o le collaborazioni con Madonna, Charli XCX ed altri artisti di fama internazionale, ma SOPHIE è la stessa adolescente che nel 2013 rilasciò il suo primo singolo “Nothing More To Say” eppure ha parlato ed ispirato le nuove generazioni ad uscire dall’ombra, la stessa oscurità che le ha privato di esibirsi in piena libertà.



Nel 2018 SOPHIE dichiara a Paper Magazine: “Il fatto di essere trans abbatte qualsiasi aspettativa basata sul corpo in cui sei nata, ma il tuo corpo è in linea con la tua anima e il tuo spirito. Non è più necessario adempiere a dei ruoli sociali, ma riesci a vivere secondo le tue passioni, la tua essenza” abbattendo ogni velo di timore e lanciando un messaggio a tutti coloro che tutt’oggi hanno bisogno di sentirsi in pace con loro stessi, partendo dal loro corpo.
Ad oggi non crediamo importi davvero sapere come, quando o dove SOPHIE ci abbia lasciato, ma conti di più sapere che il messaggio che ci ha donato è un forte segnale di cambiamento, di libertà e consapevolezza, un segno indelebile che viaggia con immagini e musica in ogni luogo.




“Fedele alla sua spiritualità, si è arrampicata per raggiungere un posto da cui guardare la luna piena ed è scivolata. SOPHIE sarà sempre qui con noi” – Transgressive Label

Uno sguardo sulla Città Eterna: NH Collection Roma Palazzo Cinquecento

Situato davanti ad un elegante giardino che vanta delle proprie rovine romane, l’esclusivo e lussuoso hotel è in una posizione ideale, nel cuore della Città Eterna ma con un’atmosfera affascinante e rilassata. Nelle sue vicinanze si trovano celebri attrazioni, come la Basilica di Santa Maria Maggiore, il Teatro dell’Opera, il Colosseo, il Circo Massimo e il Palazzo del Quirinale. Le 177 camere, appena rinnovate, hanno un aspetto caldo e moderno con classiche decorazioni italiane e pavimenti in parquet.

La sorpresa è presente in giardino dove si trova un’esclusiva reliquia dell’antica storia di Roma: un tratto delle Mura serviane risalenti al VI secolo a.C. 

L’edificio, invece, risale ai primi del ‘900. Con la sua posizione strategica prossima all’ingresso della Stazione Termini, fu costruito per ospitare gli uffici delle Ferrovie dello Stato. In origine aveva un ingresso diretto alla stazione e ai binari dal piano terreno. Un tempo, dall’attuale ingresso una linea tranviaria andava da un lato all’altro dell’edificio, collegando Piazza dei Cinquecento con via Marsala.


Una location ideale anche per meeting ed eventi. 

Le riunioni si svolgono in una delle 4 sale principali mentre la terrazza con giardino è lo spazio ideale per un drink pre-incontro o per socializzare prima di recarsi al ristorante dell’hotel, il Grand Tour. Questo spazio elegante è inondato di luce naturale e sovrasta il giardino: il luogo perfetto per gustare un pasto speciale. E per finire la serata, niente di meglio di un cocktail o un bicchiere di vino nell’accogliente bar dell’hotel.

Talent meets fashion: Moisè Curia

I giovani talent del cinemitaliano interpretano una selezione di marchi emergenti e non

Photographer Davide Musto

Grooming Davide Carlucci using Kemon

Backstage photo ITM srl

Special thanks to NH Collection Roma Palazzo Cinquecento

Dolce Green

Roma, NH Collection Roma Palazzo Cinquecento. Pochi giorni dopo che la settimana della moda has been gone ON DIGITAL, Manintown incontra i giovani interpreti più promettenti del panorama nazionale per dar vita a un contenuto il cui focus sono le anteprime del prossimo AI 21-22. Li riconoscerete mentre indossano l’esclusivo guardaroba, che non vede solo la presenza dei brand mainstream ma anche quella dei designer emergenti. Dedicato a coloro che, nonostante tutto, continuano ad alimentare di nuove visioni e di nuovi stimoli il Belpaese nell’ambito della creatività a 360 gradi.



Sangue calabrese, ha al suo attivo una discreta esperienza teatrale e tra le serie Tv cui ha preso parte figurano le tre stagioni di “Braccialetti rossi”, “Non è mai troppo tardi” e “Provaci ancora prof 6”. La sua esperienza cinematografica inizia prendendo parte ad alcuni cortometraggi prima di debuttare definitivamente sul grande schermo con “La buca” (2013). Successivamente recita in “Maraviglioso Boccaccio” (2014, dei fratelli Taviani), “La nostra quarantena” (2014) e “Abbraccialo per me” (2015).



Lockdown e semi lockdown, a cosa ti stai dedicando in questo particolare momento storico in cui tutta la collettività è particolarmente colpita?

In realtà è un periodo in cui sto scrivendo molto. Sto lavorando ad un progetto autobiografico che conto di portare in teatro “ Anche gli angeli hanno le ali”. Contestualmente sono alle prese con molti provini. Posso affermare che questo è un momento nel quale sto mettendo in gioco me stesso.

La moda e il costume. Un frangente creativo al servizio del mondo dello spettacolo dalla notte dei tempi. Come ti approcci agli abiti/outfit e come scegli di dargli vita nei personaggi che interpreti?

Lavoro molto con i costumi perché mi aiutano a capire le movenze del personaggio. Il mio desiderio è sempre quello di avere un rapporto diretto con il costumista per dar vita ad idee sinergiche in merito al soggetto interpretato.



nella vita privata sei un fashion addicted focalizzato sull’outfit più instagrammabile oppure un cultore della nicchia, alle prese con il vintage e la sartorialità?

Sono un’appassionato di moda. Indossare qualcosa che rispecchi la tua personalità e ti faccia sentire appagato è importante. Sicuramente sono un instagram addicted e la moda si muove di pari passo con i miei post. Adoro lo stile streetwear e i tagli over mentre sui red carpet mi piace sperimentare guidato dagli stylist.

Il contenuto editoriale che stiamo scattando da voce ai BIG ma anche agli EMERGING della moda che, come il settore dello spettacolo è stato particolarmente penalizzato negli eventi fisici per dar vita alle forme di interazione digitale. Lo stesso nasce proprio con la necessità di comunicare in mancanza degli happening e dell’esperienza tattile. Cosa sta avvenendo, invece, nel tuo mondo?

C’è una grande rivoluzione in atto e noto con piacere che anche il mondo del teatro si sta evolvendo in tal senso. Il danno causato dalla pandemia in realtà sta generando benefici nell’ottimizzare la fruibilità dei prodotti culturali sperimentandone le nuove modalità di diffusione.


La riapertura dei luoghi della cultura e il ritorno ad una normalità che non sarà mai più la stessa, cosa è previsto nella tua carriera per i prossimi mesi? 

A breve uscirà un lungometraggio molto interessante , già disponibile in streaming, “Un confine incerto” di cui sono il protagonista. Un lavoro che ha richiesto uno studio incredibile in quanto il mio personaggio, ad un certo punto della sua vita, decide di rapire una bambina. Ho dovuto cambiare totalmente il mio assetto personale perché ci ho convissuto giorno e notte, provando a trovare un equilibrio ed esulandolo dalla vita reale. Per il resto ci sono in ballo due progetti per i quali aspetto di lavorare al più presto.

Talent meets fashion: Guglielmo Poggi

I giovani talent del cinemitaliano interpretano una selezione di marchi emergenti e non.

Photographer Davide Musto

Grooming Davide Carlucci using Kemon

Backstage photo ITM srl

Special thanks to NH Collection Roma Palazzo Cinquecento

Dolce Green

Roma, NH Collection Roma Palazzo Cinquecento. Pochi giorni dopo che la settimana della moda has been gone ON DIGITAL, Manintown incontra i giovani interpreti più promettenti del panorama nazionale per dar vita a un contenuto il cui focus sono le anteprime del prossimo AI 21-22. Li riconoscerete mentre indossano l’esclusivo guardaroba, che non vede solo la presenza dei brand mainstream ma anche quella dei designer emergenti. Dedicato a coloro che, nonostante tutto, continuano ad alimentare di nuove visioni e di nuovi stimoli il Belpaese nell’ambito della creatività a 360 gradi.



Figlio d’arte e polistrumentista con un mentore come Gigi Proietti. Ha esordito ancora in fasce come doppiatore, e si è fatto conoscere per aver preso parte a film di successo come “Smetto quando voglio”, “Beata ignoranza”, “Bentornato Presidente!”, sequel di “Benvenuto Presidente!”, per il quale riceve una candidatura al Nastro d’Argento come “migliore attore di commedia”, e “Cops”. Lo ritroviamo, inoltre, ne “Il Tuttofare” al fianco di Sergio Castellitto e Elena Sofia Ricci. 



Lockdown e semi lockdown, a cosa ti stai dedicando in questo particolare momento storico in cui tutta la collettività è particolarmente colpita?

Nel primo lockdown mi sono dedicato alla cucina, specializzandomi nella risottatura della pasta, e agli strumenti musicali. Attività che nella frenesia quotidiana non riesci a fare come vorresti. Nel pieno della seconda ondata, invece, ho avuto la fortuna di non fermarmi e di essere, nonostante tutto, sul set.

La moda e il costume. Un frangente creativo al servizio del mondo dello spettacolo dalla notte dei tempi. Come ti approcci agli abiti/outfit e come scegli di dargli vita nei personaggi che interpreti?

Sono la gioia di molte costumiste e, venendo da esperienze teatrali, vivo il costume in tutti i sensi essendo un oggetto di scena. Avendo fatto epoca, sia al teatro che al cinema, ho imparato che la divisa di scena si deve vivere appena possibile per impostare la gestualità e l’attitude del personaggio.



nella vita privata sei un fashion addicted focalizzato sull’outfit più instagrammabile oppure un cultore della nicchia, alle prese con il vintage e la sartorialità?

Nella vita quotidiana non presto particolare attenzione a cosa indosso ma sono un grandissimo fan del tailor made. Amo i tagli perfetti e i tessuti di qualità, però mi diverto a cercare anche nei mercatini. Nelle occasioni speciali, invece, mi piace scegliere il look perfetto.

Il contenuto editoriale che stiamo scattando da voce ai BIG ma anche agli EMERGING della moda che, come il settore dello spettacolo è stato particolarmente penalizzato negli eventi fisici per dar vita alle forme di interazione digitale. Lo stesso nasce proprio con la necessità di comunicare in mancanza degli happening e dell’esperienza tattile. Cosa sta avvenendo, invece, nel tuo mondo?

Manca tutto il live, la promozione di un film in conferenza stampa o l’esibizione in teatro davanti ad un pubblico vero. L’attore deve stregare il pubblico in platea o la troupe e se ciò viene a mancare a tratti risulta demotivante. 



La riapertura dei luoghi della cultura e il ritorno ad una normalità che non sarà mai più la stessa, cosa è previsto nella tua carriera per i prossimi mesi? 

Incrociando le dita a breve sarò alle prese con la seconda stagione di “Cops”. Inoltre usciranno “School of Mafia” e una nuova serie top secret. Ciò che mi sento di dire è che appena possibile bisognerà intervenire sulla cultura, sul teatro e sulle performance live. Sarà un impegno comune farli rivivere e finanziarli per sopperire a tutto ciò che è stato perso.

Talent meets fashion: Massimiliano Caiazzo

I giovani talent del cinemitaliano interpretano una selezione di marchi emergenti e non.

Photographer Davide Musto

Grooming Davide Carlucci using Kemon

Backstage photo ITM srl

Special thanks to NH Collection Roma Palazzo Cinquecento

Dolce Green

Roma, NH Collection Roma Palazzo Cinquecento. Pochi giorni dopo che la settimana della moda has been gone ON DIGITAL, Manintown incontra i giovani interpreti più promettenti del panorama nazionale per dar vita a un contenuto il cui focus sono le anteprime del prossimo AI 21-22. Li riconoscerete mentre indossano l’esclusivo guardaroba, che non vede solo la presenza dei brand mainstream ma anche quella dei designer emergenti. Dedicato a coloro che, nonostante tutto, continuano ad alimentare di nuove visioni e di nuovi stimoli il Belpaese nell’ambito della creatività a 360 gradi.


Partenopeo. Inizia a studiare recitazione appena maggiorenne. Il debutto televisivo arriva nel 2016 con la serie Mediaset “Furore”. Poco dopo approda a teatro con “Diario di un bambino cresciuto”. L’abbiamo visto da poco sul piccolo schermo al fianco di Carolina Crescentini con un ruolo da protagonista all’interno della serie Rai “Mare fuori”. 

Lockdown e semi lockdown, a cosa ti stai dedicando in questo particolare momento storico in cui tutta la collettività è particolarmente colpita?

Ho avuto parecchio da studiare e ne ho ancora. I lockdown sono stati una bellissima occasione per concentrarmi su me stesso. Inoltre, ho approfondito tante tematiche e mi sono appassionato di attivismo ambientale confrontandomi con personaggi che hanno molto a cuore il tema. Penso che un artista debba dare voce alle tematiche sociali proprio perché ha la possibilità di comunicare a livello massivo per sensibilizzare la collettività



La moda e il costume. Un frangente creativo al servizio del mondo dello spettacolo dalla notte dei tempi. Come ti approcci agli abiti/outfit e come scegli di dargli vita nei personaggi che interpreti?

Il costume deve calzare a pennello nel ruolo che interpreti e deve aiutarti a trovare la comodità nel farlo. Ad esempio, ne il Mare Fuori, una t-shirt con le ali è stata un ottimo aiuto nell’interpretazione. Grazie al lavoro di squadra con il reparto costumi i punti di vista sul personaggio si moltiplicano e ciò non può che fornire un contributo aggiuntivo durante il suo studio.

nella vita privata sei un fashion addicted focalizzato sull’outfit più instagrammabile oppure un cultore della nicchia, alle prese con il vintage e la sartorialità?

Adoro il vintage. Ultimamente sono ossessionato dalle giacche doppiopetto stile militare. Per le giornate di studio o per bazzicare nel mio quartiere opto per la tuta o un look estremamente casual.


Il contenuto editoriale che stiamo scattando da voce ai BIG ma anche agli EMERGING della moda che, come il settore dello spettacolo è stato particolarmente penalizzato negli eventi fisici per dar vita alle forme di interazione digitale. Lo stesso nasce proprio con la necessità di comunicare in mancanza degli happening e dell’esperienza tattile. Cosa sta avvenendo, invece, nel tuo mondo?

Oramai tutto avviene tramite Zoom call, anche le lezioni di recitazione. Solo alcuni laboratori si svolgono in presenza Grazie ai social riesco a restare in contatto con tutti però voglio esprimere il mio disappunto per la grandissima ingiustizia che noi operatori dello spettacolo stiamo vivendo. Nei provini si opta per il self tape ma la verità è che il provino è un lavoro di squadra ricco di dinamiche incalzanti e inaspettate. La virtualità non consente le stesse opportunità che potrebbero generarsi nel live.

La riapertura dei luoghi della cultura e il ritorno ad una normalità che non sarà mai più la stessa, cosa è previsto nella tua carriera per i prossimi mesi? 

Nel futuro ho in ballo due progetti per i quali sono pronto a non dormire la notte. Si tratta di personaggi con un grande potenziale che non vedo l’ora di interpretare.

Talent meets fashion: Oscar Matteo Giuggioli

I giovani talent del cinemitaliano interpretano una selezione di marchi emergenti e non

Photographer Davide Musto

Grooming Davide Carlucci using Kemon

Backstage photo ITM srl

Special thanks to NH Collection Roma Palazzo Cinquecento

Dolce Green

Roma, NH Collection Roma Palazzo Cinquecento. Pochi giorni dopo che la settimana della moda has been gone ON DIGITAL, Manintown incontra i giovani interpreti più promettenti del panorama nazionale per dar vita a un contenuto il cui focus sono le anteprime del prossimo AI 21-22. Li riconoscerete mentre indossano l’esclusivo guardaroba, che non vede solo la presenza dei brand mainstream ma anche quella dei designer emergenti. Dedicato a coloro che, nonostante tutto, continuano ad alimentare di nuove visioni e di nuovi stimoli il Belpaese nell’ambito della creatività a 360 gradi.

Milanese di nascita e un piglio da vero 2000. Vanta un background teatrale e una serie di ruoli in TV. Nel 2017 ha, inoltre, lavorato con Francesca Archibugi per la realizzazione del film “Gli sdraiati” e tra le partecipazioni più interessanti annoveriamo quella nel film “Succede” (2018) distribuito da Warner Bros Italia. A breve lo vedremo nella serie Mediaset “Buongiorno Mamma”.

Lockdown e semi lockdown, a cosa ti stai dedicando in questo particolare momento storico in cui tutta la collettività è particolarmente colpita?

Sto studiando recitazione e sto scrivendo molto. Il resto del tempo lo passo, come tutti gli attori, a lavorare e a fare provini.La moda e il costume. Un frangente creativo al servizio del mondo dello spettacolo dalla notte dei tempi. Come ti approcci agli abiti/outfit e come scegli di dargli vita nei personaggi che interpreti? Il costume si muove parallelamente con l’anima e le azioni dei personaggi che interpreto. Ne delinea il carattere e indossarne letteralmente “i panni” mi proietta perfettamente nella giusta dimensione.

nella vita privata sei un fashion addicted focalizzato sull’outfit più instagrammabile oppure un cultore della nicchia, alle prese con il vintage e la sartorialità?

Dipende da come mi sveglio, ma in linea di massima seguo molto le tendenze. Sono fan dello streetwear e di Iuter ma amo anche i big del Made in Italy come Etro, che indosso negli scatti, Gucci e Dolce & Gabbana. Anche gli emerging presenti nel guardaroba dello shooting mi hanno particolarmente colpito.

Il contenuto editoriale che stiamo scattando da voce ai BIG ma anche agli EMERGING della moda che, come il settore dello spettacolo è stato particolarmente penalizzato negli eventi fisici per dar vita alle forme di interazione digitale. Lo stesso nasce proprio con la necessità di comunicare in mancanza degli happening e dell’esperienza tattile. Cosa sta avvenendo, invece, nel tuo mondo?

Prima della pandemia eravamo trottole alle prese con i provini mentre adesso l’unica modalità è il self tape, vale a dire riprendersi mentre si interpreta una parte del copione. Anche sul set tutto è cambiato, le restrizioni sono tante e ciò causa un prolungamento delle tempistiche di realizzazione.

La riapertura dei luoghi della cultura e il ritorno ad una normalità che non sarà mai più la stessa, cosa è previsto nella tua carriera per i prossimi mesi? 

Al ritorno di quella che definiamo normalità cercherò di recuperare tutto ciò che abbiamo perso. In primis viaggiare, una delle grandi limitazioni di questo periodo.

Talent meets Fashion: Gianmarco Saurino

I giovani talent del cinema italiano interpretano una selezione di marchi emergenti e non

Photographer Davide Musto

Grooming Davide Carlucci using Kemon

Backstage photo ITM srl

Special thanks to NH Collection Roma Palazzo Cinquecento

Dolce Green

Roma, NH Collection Roma Palazzo Cinquecento. Pochi giorni dopo che la settimana della moda has been gone ON DIGITAL, Manintown incontra i giovani interpreti più promettenti del panorama nazionale per dar vita a un contenuto il cui focus sono le anteprime del prossimo AI 21-22. Li riconoscerete mentre indossano l’esclusivo guardaroba, che non vede solo la presenza dei brand mainstream ma anche quella dei designer emergenti. Dedicato a coloro che, nonostante tutto, continuano ad alimentare di nuove visioni e di nuovi stimoli il Belpaese nell’ambito della creatività a 360 gradi.

Gianmarco Saurino nasce a Foggia con una forte passione per la recitazione, la musica e lo spettacolo. Sin dagli esordi si trasferisce a Roma dove consegue il diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia. Con trascorsi da attore teatrale è diventato noto al grande pubblico per ruoli televisivi e anche come doppiatore. Molti lo ricordano nelle fiction Rai “Doc Nelle Tue Mani”, in “Che Dio Ci Aiuti“ e in “Non dirlo al mio capo 2“.

Lockdown e semi lockdown, a cosa ti stai dedicando in questo particolare momento storico in cui tutta la collettività è particolarmente colpita?

Per fortuna non ho mai smesso di lavorare e non ho mai avuto modo di fermarmi, salvo durante il primo lockdown. Durante questa fase, ad esempio, ho “imparato a respirare” perché di solito sono un iperattivo. Mi sono sentito libero di dire “bene, il mondo è fermo e ora puoi godertela”. Una parte di me, alla ripresa del tran tran, ha portato con sè questa affermazione per affrontare al meglio la quotidianità.

La moda e il costume. Un frangente creativo al servizio del mondo dello spettacolo dalla notte dei tempi. Come ti approcci agli abiti/outfit e come scegli di dargli vita nei personaggi che interpreti?

Ho sempre avuto un grande rapporto con i costumi perché lavorando in teatro ti viene insegnato il rispetto degli stessi. Sono fondamentali perché riescono a farti avere dimestichezza con il ruolo e diventano parte integrante di te.

E nella vita privata sei un fashion addicted focalizzato sull’outfit più instagrammabile oppure un cultore della nicchia, alle prese con il vintage e la sartorialità?

Quando sono sul set impazzisco per ciò che esteticamente è impattante mentre nella vita privata ho uno stile minimal che aiuta a neutralizzarmi e a muovermi nel pieno confort. Pensate che la palette cromatica nel mio armadio si direziona solo sul nero e sul bordeaux!

Il contenuto editoriale che stiamo scattando da voce ai BIG ma anche agli EMERGING della moda che, come il settore dello spettacolo è stato particolarmente penalizzato negli eventi fisici per dar vita alle forme di interazione digitale. Lo stesso nasce proprio con la necessità di comunicare in mancanza degli happening e dell’esperienza tattile. Cosa sta avvenendo, invece, nel tuo mondo?

E’ una domanda bellissima che cade a pennello con ciò che sto promuovendo. Da poco ha debuttato il mio ultimo spettacolo on demand nato dalla fusione tra cinema e teatro. In questo periodo è stato necessario trovare forme alternative, non sostitutive ma surrogate. Il lancio dell’iniziativa “Come a teatro”, di cui sono promotore, ha visto l’attivazione di una campagna social che ha entusiasmato tutti gli appassionati rendendoli protagonisti di attività interattive. Il teatro continuerà ad essere vissuto dal vivo ma basta pensare che anche il National Theatre di Londra ha creato una piattaforma degna di Netflix per vedere le più svariate piece comodamente da casa.

La riapertura dei luoghi della cultura e il ritorno ad una normalità che non sarà mai più la stessa, cosa è previsto nella tua carriera per i prossimi mesi? 

Stiamo girando le ultime battute di “Che Dio Ci Aiuti” e contestualmente uscirà in streaming “Maschile Singolare”, opera prima di Matteo Pilati e Alessandro Guida. Cito inoltre la diffusione europea di “Doc Nelle Tue Mani” che sta ricevendo apprezzamenti anche al di fuori del confine italiano.

NH Collection Milano President: feel unique

Capitale italiana della moda e del design, Milano è una metropoli cosmopolita che attira visitatori provenienti da ogni parte del mondo. Città dalle mille opportunità e dalle mille attrazioni, affascina e sorprende con le sue opere moderne e i suoi tesori nascosti. Per sentirsi vicino all’anima della città in un’atmosfera elegante e suggestiva nulla di meglio che vivere l’experience dell’NH Collection Milano President.

La struttura sorge nel centro della metropoli, a pochi passi dalla fermata della metro di Piazza San Babila e dalle centralissime e affascinanti arterie come Corso Vittorio Emanuele, piazza Duomo, via Mercanti e via Dante, nonché dalle celebri vie dello shopping, via Montenapoleone e via della Spiga,

Charme, eleganza e design contemporaneo sono inseriti armoniosamente all’interno dell’edificio novecentesco caratterizzato negli esterni dall’inconfondibile stile architettonico milanese. 



Gli arredi interni in stile minimal non rinunciano all’esclusività e al comfort: i colori tenui contribuiscono a creare un’atmosfera rilassante e raffinata, che si anima con selezionati complementi di design di colore rosso. 

Per chi desidera allenarsi anche in viaggio, l’area fitness dell’NH Collection Milano President è il luogo ideale per rigenerarsi. Grazie all’attrezzatura d’avanguardia firmata Technogym è possibile tenere in forma corpo e mente in un ambiente rilassante e confortevole. Non mancano le sale meeting per dedicarsi al proprio business. Tutte sono dotate di tecnologie all’avanguardia per supportare ogni tipo di evento.

Gli alti standard qualitativi vengono coronati dalla food experience presso il ristorante “Il Verziere” che offre piatti tipici della tradizione milanese e un’eccellente selezione di specialità italiane e internazionali a cui vengono accompagnati i migliori vini della cantina. In alternativa, il Bar “Panhini” rappresenta un’interpretazione sfiziosa e leggera per una pausa di gusto o un pranzo di lavoro veloce ma ricercato. 

Clubhouse: il nuovo social di cui parlano tutti

Nasce un nuovo social che comincia a spopolare tra gli utenti che amano inviare messaggi vocali. Non messaggi in forma scritta, quindi, bensì note audio di qualsiasi durata. Ed è già boom di commenti. 

Si chiama Clubhouse la nuova app di messaggistica fatta solo da messaggi vocali. L’app, ideata da Paul Davison e Rohan Seth, conta già quasi 2 milioni di iscritti, come dichiara il team di Clubhouse. Costata 12 milioni di dollari grazie a un finanziamento da parte di una holding di venture capital, Clubhouse è disponibile solo sui dispositivi iOS al momento in versione beta e l’accesso è consentito solo tramite invito, il che fa intuire che si presenta come una community dove il “passaparola” mira a creare un’aura di esclusività, proprio come è stato rilevato dagli utenti del web. Questo ne ha permesso il successo, soprattutto tra gli addetti dello stesso settore, come i lavoratori dell’hi-tech della Silicon Valley che hanno cominciato a utilizzarla con successo. 


Clubhouse, cos'è e come funziona il nuovo social di cui tutti parlano

Un’idea che mira allo scambio di audio attraverso cui si comunicano idee, pensieri e storie con il solo ausilio dei vocali, oggi diffusi anche tramite app come WhatsApp. 

Una volta dentro l’app, l’utente potrà accedere a diverse “room” attraverso una selezione bioritmica che Clubhouse stesso crea, servendosi dell’abbinamento di interessi espressi dagli utenti. Delle stanze che permetteranno di ascoltare gli audio degli altri collegati, senza però potersi servire del download o della condivisione. Chi accede a una stanza pubblica è inizialmente in muto, può solo ascoltare. Per sbloccare il microfono e intervenire deve effettuare una richiesta alzando la mano. Sarà il moderatore a concendergli il diritto di parola. Lo stesso moderatore potrà inoltre invitare altri utenti a parlare e impostare il numero massimo di oratori.

Un social molto amato anche già da alcune celebrità, come Oprah Winfrey, solo per citarne una. Ma sono tanti i personaggi celebri che hanno cominciato a navigare su Clubhouse, creando delle vere e proprie community di “ascolto”.  I membri del team fanno sapere che presto Clubhouse potrebbe diventare alla portata di tutti, specificando di non mirare all’esclusività bensì all’inclusività, al fine di creare un’unica community che scambia messaggi attraverso delle note audio. 

“Stiamo costruendo Clubhouse per tutti e stiamo lavorando per renderlo disponibile al mondo il più rapidamente possibile. Non intendeva essere esclusivo” dichiara il team. 


Clubhouse: come funziona il social di cui tutti parlano - IlGiornale.it

Le ragioni per cui al momento è un app su invito, spiegano, sono 2: il voler creare una community lentamente e il voler preparare al meglio funzionalità che aiutino a gestire un numero maggiore di persone.

E la privacy? Che peso ha sulla nuova app? Beh, uno degli aspetti contestato dagli utenti specialmente su Twitter è che navigando su Clubhouse vi è la mancanza totale di controllo sui contenuti. Ma i creatori fanno sapere che stanno lavorando a questo aspetto, oggi però forse sottovalutato, vista la bufera sul controllo dei contenuti e sulle censure che interessano i social network oggi. 

Si aspetta quindi di vedere in azione gli utenti alle prese con i messaggi vocali e chissà se Clubhouse si trasformerà in uno dei social più utilizzati al mondo.

L’astro-coach di Massimo Giannone – Febbraio 2021

Un appuntamento per entrare in connessione con noi stessi attraverso la lettura del movimento degli astri e dell’influenza che possono avere sulle nostre vite. È questo il nostro obiettivo per i mesi che verranno, insieme alla guida di Massimo Giannone, percettivo e astrologo da più di vent’anni, dotato di eccezionale sensibilità, nel leggere con occhio metodico e nell’interpretare, poi, con il dono dell’intuizione e di un cuore aperto alla realtà circostante e al lato umano di questo mondo che somiglia sempre di più a una matassa inestricabile.

Ha letteralmente conquistato tutta Italia, partendo da Milano, capitale della moda e dell’editoria, con i suoi appuntamenti fissi sul IL del Sole 24 Ore e su Gioia, e dando vita agli astrococktail e le astrocene: dei format unici (anche perché unico è proprio lui), tra i ristoranti e i locali più apprezzati dai protagonisti della vita notturna meneghina.
Il suo metodo ha conquistato anche brand di moda e di beauty d’alta gamma, che l’ha portato ad essere protagonista di eventi moda, anche in tour per tutto lo stivale con nomi come Maliparmi e la Prairie.

“Il mio oroscopo segue un percorso rivoluzionario, realizzato, accogliendo gli insegnamenti dei pianeti che, se seguiti, aiutano a migliorarci e ad affrontare le problematiche con una nuova consapevolezza, trasformando così le energie e migliorando il nostro quotidiano.
Se cogliamo le vibrazioni archetipiche degli aspetti che consideriamo avversi, come un suggerimento, si ha la possibilità di attenuare gli effetti negativi, ad esempio, Urano in cattivo aspetto è un monito alla velocità: è un avviso a prestare attenzione, a non correre, bisognerà moderarsi e non avere fretta, perché questa, spesso, può non essere una buona alleata.
Non c’è cosa più difficile che andar contro se stessi, contro le proprie abitudini, ma un “IO “che non vuol cambiare ha la tendenza a farsi male, finendo così per sentirsi vittima degli eventi. Dobbiamo imparare, invece, a non combattere queste vibrazioni astrali.
E allora, armonizziamoci con gli astri in un’orchestra che vibra d’informazioni, dove il suono nel Macro vuol amorevolmente insegnarci a come vivere nel Micro in una perfetta sinfonia che sarà il nostro nuovo quotidiano”.

Il suo approccio, tutt’altro che generico, entra nell’aspetto psicologico e animico delle personalità legate al segno zodiacale, con una chiave interpretativa percettiva, volta a fornire un consiglio per rinascere, ricostruirsi.
Perché “le esperienze sono insegnamenti, se impari a cogliere le sue direttive, la tua vita può cambiare completamente” dice Massimo Giannone.
@massi_e_l_astrologia

Artwork a cura di Maria Angela Lombardi @_mariaalombardi_



ARIETE

La coerenza e la personalità saranno i motti di questo periodo, le vostre progettualità verranno condivise con equilibrio in ogni ambito del quotidiano.

Nel film Il grande Gatsby, diretto da Baz Luhrmann, si racconta la storia di un aspirante scrittore di nome Nick, che si trova in un ospedale psichiatrico per curare la dipendenza da alcool. Durante una visita, Nick racconta con difficoltà del suo arrivo a New York e di un uomo che lo ha affascinato per le sue qualità, ma fatica ad esprimersi. Il medico a questo punto gli consiglia di scrivere un racconto, con protagonisti di dubbia moralità che in qualche modo gli danno degli insegnamenti. Qui incontra Gatsby.

Gatsby è un magnate uomo d’affari che ogni fine settimana tiene bellissime feste nella sua tenuta e Nick viene invitato in una di queste feste i due diventano amici e vivono tanti espedienti insieme. Alla conclusione del film Gatsby viene ucciso e comprende, non solo di essere il suo unico vero amico, ma anche che era l’unico a conoscere le sue verità. Nick si trova nella casa deserta e pensa alla sua predisposizione alla Speranza, remando con i pensieri verso una corrente che non conduca più al passato.

Cari amici dell’Ariete, un grande insegnamento è stato acquisito dal vostro essere, siamo oggi e domani e non ieri.

In ambito affettivo, avrete uno stile nuovo nel manifestare i vostri sentimenti, con più profondità, e con Saturno benefico raggiungerete mete inattese ed equilibri di coppia elevati.

Nel lavoro grandi capacità organizzative e una buona visione renderanno questa fase eccellente, sia nei guadagni, sia nel rapporto con gli altri.

“La personalità è come un auriga con due cavalli testardi, ognuno vuole andare in direzione diverse”, asseriva Martin Luther King.

Il sentiero:

Una profonda trasformazione si sta attuando nel vostro animo e nella personalità, la vostra capacità di percezione si affinerà, controllerete l’istinto e saprete agire con parsimonia e profondità. Non guardate però al passato e gioite del futuro. Se non riuscite ad esprimervi, scrivete ciò che pensate.



TORO

L’impeto è una forza prorompente. Un’incontenibile determinazione che vi investe necessita la cautela, il controllo per meglio gestire questa forza suscitata da Marte ed Urano.

Angela Hewitt, pianista canadese tra le più conosciute a livello mondiale, in ogni sua esecuzione, attacca con un impeto straordinario, con virtuosismi e controllo elevato del suo strumento che suggerisce al pubblico entusiasmo e una gran voglia di ricevere manifestazioni d’affetto e il calore della gratificazione. Un viaggio attraverso le note emanate con maestria che crea una dimensione fantastica, unica e indescrivibile.
Armonie che conduco a un’immersione totale tra le note vibranti di un’esecuzione fatta di una perfezione quasi algida.

Questo ci insegna che ogni cosa, anche l’impeto e il rigore possono, se gestiti bene, creare armonie perfette. Il segreto è dosare e non farsi vincere dagli estremi.

Cari amici del Toro, con Marte e Urano nel segno che ricevono energie ostili da Venere e da Mercurio, il controllo da adottare sarà sulla verbalità e sull’esternazione dei vostri sentimenti.

In ambito affettivo emergono alcuni aspetti che non funzionano nel vostro rapporto, ma non per questo sarà necessario prendere decisioni impulsive e drastiche, le crisi possono essere superate se controllate le emozioni, se gestite il nervosismo.

Nel lavoro Urano vi dona capacità inventive che vi daranno modo di conquistare la fiducia dei colleghi e di attuare soluzioni agli ostacoli, con grinta e determinazione.

“Le passioni non sono virtù, ma impeti naturali, perché non si acquistano con atti liberi, ma precedono l’umano discorso; non perfezionavano l’animo, ma perturbano il cuore e alterano il sembiante” (somigliante, simile), cosi diceva Salvator Rosa, pittore e poeta italiano.

Il sentiero:

Ogni esperienza accade nella nostra vita per insegnarci qualcosa, un ostacolo può trasformarsi in opportunità se si sceglie la reazione migliore. La via più consona per voi è senz’altro l’affidabilità che il vostro segno rappresenta ma anche l’attesa: date tempo a chi vi ama di mettersi in sintonia con voi.



GEMELLI

In una canzone di un famoso gruppo italiano formatosi nel 2002, i Modà, “Se si potesse non morire”, in una parte del brano si parla di “certezze”. Se potessi mantenere più promesse. E in cambio avere la certezza che le rose fioriranno senza spine. Se si potesse non morire…”

Una bellissima meditazione di una visione di un mondo diverso, un’immaginazione di un mondo dove si dà più senso alla bellezza, a ciò che ci circonda, nulla è scontato neanche il calore del sole. e in questa comprensione avere in cambio le certezze, che spesso ci mancano nella nostra esistenza.

Un mondo immaginario, fatta di una nuova consapevolezza della realtà.

Cari amici dei Gemelli, con Giove benevolo da maggio, vi avviate verso nuove visioni, nuove prospettive, punti saldi e certezze che faranno parte del vostro quotidiano vivere.

In ambito affettivo, con il nodo nel segno per tutto l’anno, emanerete grandi profondità nel rapporto di coppia, osserverete con attenzione ogni aspetto del vostro rapporto e saprete agire con le giuste azioni nei confronti di chi vi ama, evolvendo la relazione a un livello più intenso.

In ambito lavorativo avrete un cammino evolutivo, al futile sarà contrapposta l’essenza, le cose necessarie, niente impulsi e tanta coerenza, affermazione e solidità professionali saranno la normale conseguenza di questa crescita.

“In ogni cosa salutare, di tanto in tanto, mettere un punto interrogativo a ciò che a lungo si era dato per scontato” così diceva Bertrand Russel, filosofo britannico.

Il sentiero:

Si acquisisce un’elevata crescita, attraverso la comprensione degli errori del passato, ci si avvia verso un’era di certezze e solidità. Bisogna però comprendere che gli obiettivi raggiunti sono composti anche dalla nostra storia passata, nulla va perduto, neanche le esperienze negative, perché è attraverso la loro comprensione che si avanza verso lidi più belli e luminosi.



CANCRO

Il Buddha insegnava che la generosità è una pratica che dà beneficio non solo agli altri, ma anche alle anime che la praticano. Dall’offerta dei beni materiali, al valore degli insegnamenti, preziosi nelle difficoltà. Questo benefico percorso può essere donato a noi stessi attraverso veri atti d’amore nei confronti della nostra persona: il nostro corpo (il nostro tempio) e la nostra mente.
La disciplina del discernimento fra ciò che ci fa bene e ciò che nuoce, ma anche la pratica della pazienza e della concentrazione, ci nutrono di forza positiva.
Un viaggio per l’anima, attraverso il quale comprenderete che noi siamo fatti di vibrazioni e, se non siamo nelle giuste frequenze, trasmettiamo malessere, tensioni e infelicità.

Cari amici del Cancro, gli aspetti astrali danno indicazioni positive, ma vanno aiutati, con le energie giuste, senza inutili paturnie o insoddisfazioni, ricercando le giuste armonie e comprendendo che migliorando noi stessi migliorerà il mondo che ci circonda.

In ambito affettivo, avrete modo di fondervi in un sol corpo con la persona amata, trasmettendo i giusti valori, eliminando il giudizio e le cattive abitudini che per un lungo periodo hanno reso la vostra storia altalenante e priva di solidità.

Nel lavoro, emergeranno doti che non pensavate di possedere, un rinnovamento con l’aiuto di Nettuno in Pesci, che stimolerà la vostra creatività. Saranno necessari sforzi, non perdetevi mai d’animo e siate costanti. Le pratiche non mancheranno.

“I doni, credi a me, conquistano uomini e Dei”, così diceva Publio Ovidio Nasone, poeta romano meglio conosciuto come Ovidio.

Il sentiero:

Donare a se stessi è una delle esperienze più complesse, perché spesso il pensare di non meritare affligge tante anime. È necessaria una profonda consapevolezza per giungere nella dimensione dell’autogratificazione, allora tutto ciò che sembrava impossibile diviene realtà, perché siamo noi stessi a creare gli eventi, a dargli una dimensione.



LEONE

Il lavoro del pastore è uno dei più antichi del mondo, fatto di sacrifici, impegno e volontà.

Nei racconti antichi e nei dipinti vengono spesso rappresentati come simboli di serenità, di pace.

Anche nella mitologia si parla di essi come amati da deità per la loro forza e bellezza, uno di questi Aci, un pastore siciliano, fece addirittura rifiutare ad una ninfa l’amore di un ciclope e Nettuno ammirando il giovane lo trasformò in un monte, da cui sgorgava una fonte per permettergli di ricongiungersi alla sua amata ninfa delle acque.

Nella realtà, invece questa professione è molto dura, fatta di tante privazioni, difficoltà e tanto impegno per fronteggiare le ostilità quotidiane.

Cari amici del Leone, tante le ostilità da fronteggiare con Giove Saturno e Venere in opposizione, ma con impegno e volontà riuscirete ad avere la meglio sugli ostacoli.

In ambito affettivo non mancherà la solidità di coppia, ma bisognerà aiutare chi vi ama con la tolleranza. L’eros, comunque, sarà particolarmente elevato. Negativo manifestare dissenso: alimentereste le tensioni.

Nel lavoro, tante le insidie: colleghi e situazioni impreviste potranno mettere a dura prova la vostra serenità. Con impegno e dedizione, soprattutto senza farsi pervadere dalle paure, troverete il modo di superare ogni cosa.

“Ci sono tre grandi cose al mondo: gli oceani, le montagne e una persona impegnata”, così diceva Winston Churchill, politico storico britannico.

Il sentiero:

Attraverso la propria volontà è possibile arrivare a prestazioni impensate, mantenendo saldi i propri principi ed il proprio atteggiamento, ogni individuo può superare se stesso e raggiungere mete impensate. Con impegno tutto è possibile, come un buon pastore che osserva i cicli della natura e si armonizza con essa.



VERGINE

La canzone “Per Abitudine” di Malika Ayane, inizia così:

“Puoi andare dove vuoi, controcorrente, o non rischiare mai seguendo impronte se manca l’aria”.

E nel finale conclude in questo modo:

“Non c’è da ridere però mi va, Il verosimile cordialità, quant’è difficile – ci pensi mai – osare è chiedere tu come stai”.

Possiamo costruire una vita intera per abitudine ed essa alla fine riesce ad impossessarsi di noi, è necessario dare una profondità alle cose che viviamo, altrimenti la vita stessa perde significato.

Osare e rischiare, sono un contenuto della nostra vita che dona profondità, in amore ma anche in ogni nostro attimo, osare andare oltre il vuoto o la non azione, fa essere cordiali e magari chiedere “tu come stai?

Cari amici della Vergine, con Nettuno in opposizione, una sorta di buono spirituale potrebbe pervadervi. Una mancanza di visione creativa e un vuoto costruito con le abitudini, vanno lottate con l’osare, evitando fughe inutili per evitare di fronteggiare.

In ambito affettivo bisognerà comprendere come rapportarci con la persona amata, evitando di metterla in difficoltà con un atteggiamento privo di comprensione. Sarebbe meglio confortarla con gentilezza e sostenerla.

Nel lavoro la vostra costanza vi premierà. Fate attenzione alle sviste e magari controllate più volte il vostro operato. Bisogna anche preparare il terreno per i mesi successivi: gli astri consigliano una formazione ulteriore.

“L’amore deve tutto osare quando ha tutto da temere” sosteneva Kahlil Gibran

Il sentiero:

Vincere le proprie paure conduce verso vittorie inattese, verso il superamento di eventi e situazioni di non facile soluzione. Trovare la forza di osare dona opportunità, nuove vie che portano a superare i rischi, un’ostinazione che spesso ha un finale positivo.



BILANCIA

Cogliere ciò che accade con leggerezza e spirito positivo aiuta ad andare oltre quel velo che spesso alimenta insicurezze verso quello che ci riserva il futuro.

Attraverso una grande determinazione ogni esperienza può essere fronteggiata con maggiore consapevolezza e attenzione, senza rischiare di tralasciare nulla.

Una lotta fra il superfluo e quello che è utile veramente per noi, dove i pensieri negativi sono assolutamente banditi ai fini di una realtà solida, dove il pregiudizio lascia il posto alla consapevolezza delle nostre infinite possibilità.

Cari amici della Bilancia, dopo tanti eventi spiacevoli, gli astri saranno benevoli con voi, si allentano le tensioni e le preoccupazioni con Saturno e Giove favorevoli, ma bisognerà donare leggerezza al vostro intimo e scegliere percorsi privi di giudizio e di zavorre inutili.

In ambito affettivo molti del segno vivranno una fase di intense emozioni, le nubi vissute saranno scacciate da unanime prorompente e gioioso, attraverso il quale coinvolgerete i vostri affetti. Ottime novità per i single intorno a metà mese.

In ambito lavorativo, avrete una visione profonda sul da fare e gestirete con una buona dose di ingegno le mansioni che vi saranno affidate. Anche nelle relazioni saprete consigliare colleghi e conoscenti che apprezzeranno il vostro aiuto.

“Prendete la vita con leggerezza, che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore”, asseriva Italo Calvino.

Il sentiero:

Portare nell’animo le difficoltà con uno stimolo positivo, dona la possibilità di acquisire una visione più consona degli eventi, di osservarli da un piano differente ed anche di trovare una luce che conduce verso la soluzione. Cogliete al volo le occasioni.



SCORPIONE

La scrittrice Sibilla Aleramo, nel suo libro” Una donna”, racconta di quanto sia difficile per le donne della sua epoca affermarsi in un mondo maschilista. Una consapevolezza di quanto le tradizioni, le radici, influiscano sulla parità dei diritti. L’uomo tradizionalista vuole la sua compagna dedita ad occuparsi delle faccende domestiche, dei figli della cucina, privandola così di una propria realizzazione nel conteso sociale e di seguire le proprie passioni.

Un libro autobiografico, dove la scrittrice decide di lasciare il marito e soprattutto il figlio per seguire la propria via e per lottare contro le costrizioni di un rapporto. Ideali di affermazione e di dignità che le donano la forza per combattere le ingiustizie attraverso una presa di coscienza, iniziativa che porta sofferenza, ma anche una libertà nel gestire le proprie inclinazioni.

Cari amici dello Scorpione, adagiarsi alle situazioni non sarà di aiuto, va benissimo accettare, ma bisogna avere anche la forza di emergere dalla stasi in cui vivete. L’accumulo di stress non è mai positivo, è necessario di volta in volta che affermiate le vostre necessità, magari con gradualità per non rischiare di essere estremi.

In ambito affettivo, per una forma di debolezza avete accettato per un lungo periodo qualcosa che non andava bene nel rapporto e molti del segno sono arrivati a dei limiti che non sono più in grado di reggere, sino ad arrivare a rotture drastiche. In questo nuovo cammino le energie sono favorevoli, bisognerà, però, non dar modo alle cattive abitudini degli altri, di prendere il sopravvento nella vostra vita quotidiana.

Nel lavoro, Urano in Toro non è favorevole, tante difficoltà da fronteggiare, ma innovandosi supererete ogni problematica.

“Il dubbio o la fiducia che hai nel prossimo, sono strettamente connessi con i dubbi e la fiducia che hai in te stesso”, così diceva Kahil Gibran.

Il sentiero:

L’incapacità di reagire agli eventi dona una sorta di stanchezza, un desiderio di non opporsi, un atteggiamento apatico perché stanchi di vivere le medesime dinamiche. È necessario cambiare rotta, trovare nuovi stimoli, far rifiorire la forza interiore per scacciare il pessimismo che potrebbe pervadervi. Esiste una soluzione per tutto basta innescare i meccanismi giusti. Partite da forza e volontà.



SAGITTARIO

Leopardi, nello Zibaldone, un manoscritto di pensieri e questioni filologiche, una sorta di diario dei suoi pensieri scritti in quindici anni, racconta di sue riflessioni lontane nel tempo, ragionamenti fatti in precedenza per poi modificarli e correggere nel tempo successivo anche molti anni dopo, con una nuova lucidità, nuove esperienze.

“La ragione è nemica d’ogni grandezza: la ragione è nemica della natura: la natura è grande la ragione è piccola”…(Zibaldone).

Insomma, un uomo sarà grande se riesce a non farsi vincere dalle illusioni, nella natura non esistono contraddizioni, tutto è naturale e così dovrebbe essere il grande uomo.

Cari amici del Sagittario, inutile rivangare storie passate, è necessario volgere il vostro sguardo al futuro traendo ispirazione dagli insegnamenti passati e attraverso l’esperienza acquisita, vincere le contraddizioni dell’animo.

In ambito affettivo con i Favori di Venere, donerete vivacità e calore alla vostra relazione. Le vostre esigenze saranno ricambiate da chi vi ama e la complicità sarà elevata. Sintonia e presagi di un percorso straordinario, qualche noia in famiglia.

Nel lavoro, grandi idee vi condurranno a realizzare obiettivi gratificanti, il talento non vi manca e conquisterete partner e colleghi con entusiasmo e visione da leader. Predisposizione a nuove professioni a contatto con la natura.

“Il futuro è una porta, il passato ne è la chiave” così sosteneva Victor Hugo, scrittore e drammaturgo francese.

Il sentiero:

Gli eventi del passato sono in qualche modo la storia della nostra vita, ma devono cessar di esistere nel nostro quotidiano, vanno assunti come insegnamento, noi siamo oggi e domani.

Per attuare le nostre esigenze bisognerà svecchiarsi di abiti vecchi e cucirne di nuovi, adatti alle situazioni vissute al momento, magari utilizzando gli stessi abiti e rendendoli vivibili nell’attualità



CAPRICORNO

Le canzoni spesso parlano di sentimenti, di emozioni, per trasferirci, insieme alle note, le giuste sensazioni per porci nella condizione di riflettere.

Tra queste una mi ha particolarmente colpito, “ That’s What Friends Are For”, una canzone rivisitata da Dionne Warwick, famosissima cantante soul e da altri famosi cantanti per una causa umanitaria importantissima, la lotta all’Aids. La canzone vinse due Grammy e gli incassi furono interamente devoluti alla ricerca su questa, ai tempi, sconosciuta malattia. Un atto d’amore che mi ha toccato l’anima, l’unione per un sentimento comune da cui scaturisce una forza immensa.

Cari amici del Capricorno, sarete pervasi da un’elevata abilità nell’esprimere al meglio ciò che desiderate, ma anche nell’abbandonare il vecchio, riscoprendo nuovi e validi sentirei.

In ambito affettivo, le vostre insicurezze si attenueranno, vi metterete in discussione e ritroverete la grinta di un tempo, non inseguirete più ciò che non vi serve ma darete valore a quello che necessita. Gioie e felicità di coppia in arrivo anche per i single.

Nel lavoro, grandissima originalità ed un ottimo senso pratico condito da buon senso, vi porteranno verso realizzazione di sogni lungamente perseguiti. Fortune e guadagni inattesi renderanno questa fase ancor più magica.

“Penso che se tutte le case e le strade avessero un aspetto gradevole ordinato e nobile, la gente sarebbe necessariamente gentile ed amabile”. Così diceva Hermann Hesse, scrittore e filosofo tedesco

Il sentiero:

La cortesia e la gentilezza sono strumenti emozionali molto intensi, innescano vibrazioni piacevoli verso chi ci circonda, si crea una dimensione magica, in armonia con ogni elemento intorno a noi e come una danza allegra, infonde gioia.

L’essere amabili conquista, dona conforto e sicurezza, conduce verso spiagge serene della nostra esistenza, scarica le energie non benefiche e dona speranza.

Ogni azione non è fatta per sé ma per gli altri, con generosità, aiuta a trovare nuovi percorsi per chi non ne ha la visione.



ACQUARIO

Eraclito, filosofo greco, diceva che bisogna usare la ragione e non fidarsi dei sensi che spesso ingannano con una falsa visione della realtà.

Nel suo poema “Parmenide”, racconta delle molteplicità del mondo fisico che è illusorio.

Il poema descrive l’incontro con la dea della Giustizia che gli mostra la via dell’opinione che porta all’apparenza e la via delle verifiche conduce alla sapienza.

Nessuno di noi in definitiva, può possedere la verità, in quanto le molteplici possibilità, rendono ogni punto di vista discutibile.

Cari amici dell’Acquario, con Venere, Giove e Saturno nel segno avrete modo di vivere un mese indimenticabile, ma attenzione ai vostri giudizi e alla tendenza ad isolarvi da chi non ha una visione simile alla vostra, l’esperienza delle diversità, sono una grande opportunità di confronto e non energie negative.

In ambito affettivo, le complicazioni si allontanano, ma bisognerà colmare un vuoto che ha preso il sopravvento in voi. Avrete un’ottima visione della situazione, è necessario però dare agli altri la possibilità di spiegare le proprie motivazioni. Bellissima fase per chi è alla ricerca di una nuova relazione.

Nel lavoro, saprete gestire con armonia le mansioni che vi saranno affidate, ma bisognerà dosare bene ed evitare di imporre il proprio volere. Ottime chance per chi di voi è alla ricerca di una nuova occupazione.

“La buona opinione che gli altri hanno di noi non è mai così buona come quella che ne abbiamo noi stessi” diceva Roberto Gervaso, giornalista e scrittore italiano.

Il sentiero:

Le opinioni sono l’interpretazione soggettive di un fatto, in assenza di una certezza assoluta, possono essere vere o false o addirittura assurde, hanno spesso a che fare con convinzioni radicate in noi.

È importante avere opinioni ma è anche necessario avere un’attenta valutazione delle situazioni su cui si esprime il proprio parere, anche se si è in buona fede, non si deve agire mai d’impulso, perché annebbia la verità.



PESCI

Palamede, personaggio della mitologia greca, viene ricordato per le sue straordinarie doti di intelligenza ed anche per le sue invenzioni, come il concetto di anno, stagioni mesi ed anche a tattiche militari.

Il suo estro lo condusse a gesta straordinarie, dove l’intelligenza aveva il sopravvento sulla furbizia, una lotta fra due pensieri, quello tradizionalista e quello creativo ed inventivo.

Cari amici dei Pesci, con Nettuno nel segno e Urano in Toro benevolo, avrete modo di mostrare la vostra creatività. Con intraprendenza e profondità affronterete le dinamiche quotidiane grazie ad un occhio rivolto al futuro, accompagnato da un grande desiderio di cambiare percorso attraverso l’intelligenza che vi contraddistingue.

In ambito affettivo, la fase risulta essere armonica, gioiosa e ricca di soddisfazioni, unico neo qualche tensione con i familiari. Un’evoluzione nel vostro rapporto che si attua sempre più e vi condurrà ad emozioni impensate.

Nel lavoro, bisognerà approfondire le relazioni, la situazione non è chiara e ciò potrebbe disturbare la vostra organizzazione, basta fare le cose con gradualità e tutto andrà per il meglio.

Evitate le spese eccessive, ed evitate di togliervi sicurezze.

“Le grandi rivoluzioni nella storia dell’uomo possono essere individuate nella scoperta del fuoco e in quella della ruota. La prossima sarà quando imparerai a usare la logica”, così sosteneva Antonino Zichichi, fisico ed accademico italiano.

Il sentiero:

L’inventiva è la capacità di configurare situazioni e soluzioni con disinvoltura e senso di opportunità.

Una trovata ingegnosa che può condurre i soggetti verso qualcosa che non esiste e che può sfociare nei vari settori del quotidiano. Riflettete e dopo un bel po’ agite.

Il carnevale di Venezia si festeggia a casa con Select

Il Carnevale di Venezia è una festa cittadina che si svolge con cadenza annuale nel capoluogo veneto. Si tratta di uno dei più conosciuti e apprezzati carnevali al mondo. Le sue origini sono antichissime: la prima testimonianza risale ad un documento del Doge Vitale Falier del 1094, dove si parla di divertimenti pubblici e nel quale il vocabolo Carnevale viene citato per la prima volta. Con abitudini, tradizioni e usi differenti nel corso dei secoli, è sempre stata una celebrazione molto sentita e partecipata fino al 1797 quando, con la Caduta della Repubblica di Venezia e l’occupazione francese di Napoleone e con quella successiva austriaca, nel centro storico la lunghissima tradizione fu interrotta per timore di ribellioni e disordini da parte della popolazione. Solamente nelle isole maggiori della Laguna di Venezia, come Burano e Murano, i festeggiamenti di Carnevale proseguirono il loro corso, anche se in tono minore, conservando un certo vigore ed allegria. Solo nel 1979, quasi due secoli dopo, la secolare tradizione del Carnevale di Venezia risorse ufficialmente dalle sue ceneri, grazie all’iniziativa e all’impegno di alcune associazioni di cittadini e al contributo logistico ed economico del Comune di Venezia, del Teatro la Fenice, della Biennale di Venezia e degli enti turistici. Nel giro di poche edizioni, grazie anche alla visibilità mediatica riservata all’evento e alla città, il Carnevale di Venezia è tornato a ricalcare con grande successo le orme dell’antica manifestazione, anche se con modalità ed atmosfere differenti. L’edizione di quest’anno, per la prima volta dopo decenni, indosserà una veste inedita: tra le calli e i canali della laguna non avranno luogo le tradizionali sfilate e cortei in maschera che richiamano a sé migliaia di visitatori da tutto il mondo.

Non potendo celebrarlo tra le strade , Select, icona dell’aperitivo veneziano e promotore dei valori e delle tradizioni della città sin dalle sue origini nel 1920, lancia #TheSocialCarnival, un’iniziativa digitale creata per portare il Carnevale di Venezia a casa delle persone e far loro scoprire gli aneddoti e le storie dietro a uno degli appuntamenti più caratteristici della Serenissima. A partire da Martedì Grasso, 16 febbraio 2021, #TheSocialCarnival permetterà di festeggiare il Carnevale in perfetto stile veneziano grazie a tre elementi fondamentali:

Si parte con la maschera. Attraverso la collaborazione con Ca’ Macana, storico laboratorio artigianale di maschere dal 1986, Select ci porta alla scoperta della Bauta, travestimento veneziano per antonomasia, utilizzato tipicamente durante i banchetti e gli eventi mondani fin dal XV secolo, vera icona di convivialità del Carnevale di Venezia. Inoltre ci sarà anche un filtro AR (realtà aumentata) ad hoc, da poter utilizzare per celebrare e condividere i festeggiamenti sui social in perfetto stile veneziano. Il filtro sarà disponibile sulla pagina Instagram del brand @selectaperitivoit

Lo Spritz Veneziano.  Altro elemento fondamentale è naturalmente la ricetta dell’autentico Spritz Veneziano che da oltre un secolo è icona dell’aperitivo grazie al suo raffinato profilo aromatico e al suo equilibrato gusto dolce-amaro. 

Infine i cicchetti tipici, una proposta food con i tradizionali cicchetti veneziani da preparare a casa, tra i quali sarde in saor e baccalà mantecato.

Come preparare uno spritz autentico allora? Basta seguire 4 semplici passaggi: riempite un calice da vino con ghiaccio, versate 7.5cl di prosecco e 5cl di Select, colmare 2.5cl di soda o seltz e infine guarnire con un’oliva verde grande. Cheers!

After Life, la serie di Netflix acchiappalike


After Life, la serie di Netflix acchiappalike 

Dal cattivissimo Ricky Gervais che spara a zero su tutti senza limiti di età, sesso e circostanze, ci si aspettava una serie un po’ meno paracula. Se sul palco dei Golden Globes crea costanti imbarazzi a cui fa spallucce, sul set di “After Life” Ricky Gervais che è attore, sceneggiatore e regista, ha preso la via facile, troppo facile dello strappalacrime alternato al suo apprezzatissimo sarcasmo. 

Il protagonista di “After Life” è Tony, cronista di un quotidiano locale, un giornaletto dove vengono riportate notizie inutili e stupide: un bambino che suona il flauto con le narici, un uomo che riceve cinque biglietti d’auguri identici per il suo compleanno, un inquilino che ha sul muro una macchia somigliante a Kenneth Branagh…e che vengono impresse dal fotografo della redazione, un obeso ossessionato dal cibo che scatta con la sua macchinetta compatta. A completare il “team sfigati”, una zitella innamorata del capo, tutta occhiali ed oroscopo, una stagista convinta di poter imparare qualcosa, un direttore delle favole che vede il buono ovunque, che non accetta la cruda realtà e che si fa salvatore unico del cognato, il vedovo Tony. Perchè tema fondamento della serie è la vedovanza del protagonista, che ha perso ogni voglia di vivere dopo la morte della moglie, andatasene per un maledetto cancro. 

Della prima stagione amiamo lui, tutti, indiscutibilmente, è sarcastico, caustico, freddo, diretto, crudele, odia tutti, è misofono, si droga perchè non ha nulla da perdere, ma resta in vita perchè ama il suo cane, anche se lo definisce come “l’essere più inutile che ci sia”.

Se il tono rimanesse quello cinico che arriva, che diverte, quello che smorza la drammaticità della storia (la morte della moglie, il cancro, l’Alzheimer del padre, un lavoro poco stimolante), se ci fossero più personaggi in linea col protagonista come lo psicologo maschio alfa che solo nel branco si fa forza e ridicolizza i suoi pazienti, nonostante sia volutamente grottesco, ipocrita e dal linguaggio “dirty”, allora avrebbe avuto una certa coerenza. Invece si scade, nella seconda stagione, con la banalità dei dialoghi acchiappalike, con il conforto di una vecchina incontrata al cimitero davanti alla tomba accanto a quella di sua moglie, a reggersi il fazzoletto a vicenda; con l’amicizia dei reietti, la prostituta, il drogato, tanti clichè che smorzano la forza della comicità e banalizzano il dramma, che invece è vita vera. 


Con questi trucchetti è difficile piangere, piuttosto si storce il naso perchè da un genio della stand-up comedy ci si aspetta di più che un libretto alla Baricco, quello che piace a tutti perchè è facile che piaccia la poesia, il buonismo, il volemose bbene. 
Per cui chiediamo a Ricky Gervais di tornare ad essere se stesso, che magari si guadagna di meno, ma si ritorna ad essere coerenti e giudicanti anche nei confronti della propria fidanzata, proprio come piace a noi!


Le mie battute sono imbarazzanti per gli altri. A me imbarazza moltissimo guardare un reality tipo Grande fratello, soprattutto quando due scemi flirtano. Mi viene da scappare dalla stanza, anche se la mia fidanzata non me lo permette perché a lei invece piace. Insomma, ognuno ha i suoi gusti“.