Show, documentari, libri: Dimitri Cocciuti ci racconta il suo percorso tra tv e romanzi

Il percorso professionale di Dimitri Cocciuti, capoprogetto di Drag Race Italia (qui i suoi aneddoti, ricordi e “highlight” personali della prima stagione) è tanto ricco e prolifico quanto sfaccettato. Responsabile del dipartimento format e sviluppo della Ballandi Multimedia, ha cominciato a lavorare come autore televisivo nel 2006, quasi per caso, arrivando poi a collaborare con mostri sacri dello showbiz italiano, da Raffaella Carrà a Fiorello, passando per Piero Chiambretti, Enrica Bonaccorti, Paola Cortellesi, nonché a supervisionare progetti documentaristici di notevole successo, su tutti Artists in Love per Sky Arts, trasmesso in diversi paesi, dal Regno Unito all’Australia, oltre ovviamente all’Italia, dieci episodi che raccontano il rapporto tra giganti dell’arte del livello di Picasso, Modigliani, Fellini o Nureyev e le loro muse o compagne/i.



Da ultimo, è anche scrittore: il suo primo romanzo, Ogni cosa al suo posto, racconta delle difficoltà nel riconoscere e vivere appieno la propria omosessualità da parte del protagonista Giovanni; uscito nel 2017, ha scalato le classifiche di piattaforme come Kindle e Kobo, ed è stato seguito tre anni dopo da Vai quando vuoi.

Di tutto questo, e altro ancora, ci ha parlato direttamente Dimitri nella videointervista che trovate in questa pagina, concessa in esclusiva a Manintown, in cui ricorda momenti per lui particolarmente significativi e prova a tracciare le fila di una carriera divisa tra tv, documentari e scrittura, confidandoci gli obiettivi professionali non ancora realizzati.

Credits

Director – Federico Cianferoni

Production – ManInTown

Editor in Chief – Federico Poletti

Art Direction & Photography – Davide Musto

Interview by – Marco Marini

Special Thanks – Hotel Valadier Roma

Il debutto della collezione Act N.1 Uomo

Con la FW 22/23, Luca Lin e Galib Gassanoff presentano ACT N.1 UOMO: la prima capsule interamente maschile di camicie in seta stampata, che sta già avendo dei feedback molto positivi da parte dei buyer.



La collezione di debutto si ispira ai dipinti cinesi ad acquerello di paesaggi e nelle nuove stampe, diventate ormai una signature, appaiono divinità e creature mitologiche accanto a grafiche di manifesti d’epoca, stampate su un unico modello di camicia dal taglio dritto, realizzata in twill di seta da una storica stamperia di Como.

La capsule è nata in modo molto naturale, mettendo già nelle sfilate i look unisex/uomo – commentano i designer. I clienti finali hanno iniziato ad approcciarci chiedendoci dove potevano comprare l’uomo di Act N°1. Un anno e mezzo fa, abbiamo lanciato l’e-commerce, dove abbiamo creato anche la sezione Uomo che sta avendo un importante successo. Dopo tutte questi analisi, abbiamo preso la decisione di lanciare Act N°1 Uomo, come la linea ufficiale uomo del brand. Il 95% della collezione Uomo è unisex ed al momento si concentra maggiormente sulle camicie con le stampate iconiche di Act N°1. L’Uomo di Act N°1 è una celebrazione per esprimere l’individualità di ogni persona, i look sono stati ispirati a varie personalità, ed i capi all’heritage/cultura del popolo cinese.”



Valentino Haute Couture P/E 2022, la sfilata in diretta streaming

La maison guidata da Pierpaolo Piccioli presenterà oggi, a Parigi, la collezione Haute Couture Primavera/Estate 2022, Anatomy of Couture.
Seguite lo show in diretta alle ore 13.00, collegandovi al seguente link:

https://valentino.iwebcasting.it/ValentinoAnatomyOfCouture/?src=ext





Manintown editorial: the Iside

Nella musica degli Iside (ovvero Dario Pasqualini, Daniele Capoferri, Giorgio Pesenti e Dario Riboli, tutti di Bergamo) confluiscono diverse influenze e svariati immaginari: un flusso di parole e suoni che uniscono elettronica, pop e l’indie rock dell’ultimo ventennio in una proposta artistica energica, emozionante e ricca di sfumature, che si svelano ascolto dopo ascolto. Gli ascolti e gli spunti sono tanti: da Brockhampton a Frank Ocean, da Mk Gee a Toro y Moi.


From left: jacket, pants and tie Gabriele Pasini, shirt Odor, shirt Unicore, pants Red September, sunglasses Junk, sweater Altea, cap Gant, sweater Red September, sunglasses Junk


Dopo una manciata di singoli pubblicati tra il 2019 e il 2020, tra cui Maremoto in collaborazione con See Maw, gli Iside pubblicano il loro primo album, Anatomia Cristallo. Anticipato dai singoli Pastiglia v7 e Margherita v11, questo disco rappresenta l’emblema del cambiamento del collettivo: dalle giornate passate sui banchi di scuola a quelle passate interamente in studio di registrazione.



Iside è tra i 12 progetti italiani selezionati per Radar Italia, il programma globale di Spotify (per la prima volta in Italia) nato per supportare i migliori talenti della scena musicale emergente del nostro Paese. Il loro è un pop delicato accarezzato da morbida elettronica, sprazzi r’n’b, melodie leggiadre e lo sguardo introspettivo di chi ha il coraggio di mettere a nudo tutte le proprie fragilità.

Credits:

Photographer Simone Paccini
Stylist Francesco Mautone
Grooming Lorenzo Stella
Photographer assistant Enea Arienti

In apertura, da sinistra: jacket Youwei, pants Red September, shoes Giuseppe Zanotti, jacket and pants Red September, hoodie Unicore, shoes Scarosso, hat Subterranei, shirt and skirt Red September, jacket Odor, shoes Giuseppe Zanotti, jacket and pants Red September, shoes Giuseppe Zanotti

Visitare il Vietnam: esperienze da provare e informazioni sul visto

Visitare il Vietnam con i suoi paesaggi e sapori unici è un sogno per molti. Richiedere il visto prima della partenza è ideale per evitare contrattempi.

Vediamo allora cinque esperienze imperdibili, senza dimenticare importanti informazioni sulla burocrazia da svolgere prima della partenza.

5 imperdibili esperienze vietnamite

Ogni itinerario in Vietnam che si rispetti deve includere Halong Bay, uno dei paesaggi più iconici del paese e ormai immortalato innumerevoli volte attraverso i profili social di tutto il mondo. Con i suoi oltre 2000 isolotti calcarei, infatti, è una vera e propria immagine da cartolina. Non per niente, la baia è stata dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’umanità. Il modo migliore per visitarla è prenotando una crociera tra le isole.

Un luogo ben diverso, ma altrettanto caratteristico, è il delta del fiume Mekong. Noto per essere uno dei fiumi più lunghi dell’intero continente asiatico, tanto che nel suo lungo tragitto tocca ben otto stati diversi. La sua vicinanza a Ho Chi Minh City lo rende una meta facile da raggiungere. Con i suoi vivaci mercati galleggianti, le barche dei pescatori e la giungla a circondarlo, è un paesaggio come non ne avete mai visti.

Durante la permanenza presso la capitale, Hanoi, bisogna immergersi nel quartiere vecchio per cogliere il vero spirito del luogo. Un po’ labirinto e un po’ centro per lo shopping, offre un’esperienza ricca di stimoli per tutti i sensi. E perché no, magari l’occasione di acquistare un prodotto tradizionale vietnamita a un buon prezzo.

Ma le attrazioni del paese non si fermano a quanto offre la vista: per chi ama gli stimoli gastronimici esotici il centro di Hanoi può anche essere il luogo perfetto per assaggiare la cucina vietnamita, non a caso apprezzata in tutto il mondo. Cominciate con una deliziosa ciotola di Pho, piena di sapori, accompagnata dagli involtini di riso fritto, Nem ra. Il vostro stomaco ne sarà lieto.

Ultimo, ma non meno importante, scoprite la cittadina di Sapa, circondata da montagne e risaie a perdita d’occhio. Perfetta per gli amanti del trekking, offre uno scorcio sulla vita quotidiana nella campagna del Vietnam.

Visto per il Vietnam: come ottenerlo e quanto costa

Ora che la voglia di partire è alle stelle, vediamo come ottenere il visto per entrare e spostarsi in Vietnam senza problemi. Il documento è necessario per tutti i cittadini italiani, anche per i minorenni, che desiderano rimanere nel Paese per più di 15 giorni. La sua validità è di 30 giorni, inclusi quelli di ingresso nel paese e di partenza. 

Per essere preparati al meglio ed evitare code, contrattempi e costi aggiuntivi è consigliato richiedere il visto Vietnam elettronico direttamente online prima di partire, al costo di 49,95 €. Si riceverà così il documento via email in una settimana circa, e sarà sufficiente stamparlo e mostrarlo durante il controllo passaporti all’arrivo in Vietnam. 

Questa opzione è da preferire rispetto al visto all’arrivo, che oltre ad essere più laborioso, rischia di essere anche più oneroso: si richiede infatti l’acquisto di una lettera di approvazione a 20 € e poi il pagamento di una tassa di bollo che va dai 20 $ ai 50 $. Anche l’ambasciata vietnamita sconsiglia ai viaggiatori di utilizzare il visto all’arrivo, perché in questo caso non sono da escludere problemi all’ingresso.

È importante tenere a mente che il costo del visto per il Vietnam è di 49,95 € soltanto in caso di permanenza dai 15 ai 30 giorni. Solamente chi soddisfi questo requisito può ottenere il documento online, compilando un semplice modulo e pagando con uno dei metodi più diffusi

Chi voglia invece rimanere più di 30 giorni, magari per lavorare per qualche mese in Vietnam come nomade digitale, si deve recare in ambasciata per ottenere la documentazione rilevante nel suo caso specifico. I costi sono in questo caso più alti, a seconda del tipo di visto richiesto. La cifra necessaria va dai 75,00 € ai 182,60 €.

Un’ultima nota legata alla situazione globale: anche se la voglia di viaggiare è tanta, al momento le restrizioni legate al Covid-19 non permettono di recarsi in Vietnam per turismo. È comunque possibile richiedere il visto, ma è bene consultare regolarmente le misure attualmente in vigore nel paese.

Drag Race Italia, la videointervista con lo showrunner Dimitri Cocciuti

In onda dal 9 gennaio su Real Time, dopo il passaggio in streaming sulla piattaforma Discovery+, Drag Race Italia porta – finalmente – anche nel nostro paese il reality ideato da RuPaul. Realizzato dalla Ballandi, a volere fortemente la versione tricolore del talent è stato Dimitri Cocciuti, già a capo del reparto format della casa di produzione.
Manintown lo ha incontrato: nella videointervista, in esclusiva per il magazine, che trovate di seguito è proprio lo showrunner del programma a raccontarci scelte di casting, aneddoti, ricordi personali (come l’emozione di Priscilla, membro di spicco della giuria, quando le è stato comunicato che sarebbe stata lei la main drag dello show, e il suo toccante discorso per la finale), episodi significativi e valori alla base dello show, di cui si attende, dopo l’ottimo esordio, la prossima, rutilante stagione.




Drag Race Italia è uno spin-off del celebre RuPaul’s Drag Race, in cui concorrenti en travesti si sfidano a colpi di pose, sketch, esibizioni, performance ad alto tasso di drammaticità e mise teatraleggianti, e che dalla sua messa in onda, nel 2009, ha collezionato ben 24 Emmy Awards.




L’edizione italiana del programma, per molti versi storica (considerata l’arretratezza, ahinoi, del Belpaese in materia di diritti civili e conoscenza delle dinamiche che ruotano intorno al mondo drag e Lgbtq+) è stata trasmessa, come si diceva, dal 19 novembre al 23 dicembre su Discovery+; protagoniste 8 aspiranti “Superstar” (Ava Hangar, Divinity, Elecktra Bionic, Enorma Jean, Farida Kant, Ivana Vamp, Le Riche e Luquisha Lubamba), giudicate da un trio d’eccezione, formato dalla suddetta Priscilla, dall’attrice, conduttrice e scrittrice Chiara Francini e dall’influencer Tommaso Zorzi.




Credits

Director – Federico Cianferoni

Production – ManInTown

Editor in Chief – Federico Poletti

Art Direction & Photography – Davide Musto

Interview by – Marco Marini

Special Thanks – Hotel Valadier Roma

Divise da calcio memorabili: ecco i design più belli

Divise da calcio, che passione! Il mercato che ruota intorno alle magliette delle squadre di calcio più famose al mondo genera ogni anno milioni e milioni di euro di fatturato. Si parte dalle poche decine di euro che occorrono per avere il kit di qualche club di fascia inferiore, fino ad arrivare agli oltre cento euro per le divise dei top club. E dietro questo mercato così redditizio è nato, ovviamente, anche un filone legato al collezionismo e alla compravendita di modelli unici e in qualche maniera legati ad eventi storici. 

Con il passare degli anni, grazie anche ai progressi della tecnologia applicata alla moda, le divise da calcio si sono evolute, presentando nuovi tessuti tecnici e design accattivanti che hanno contribuito alla diffusione capillare nel mondo di questi capi, oggi non più utilizzati come semplice maglietta per giocare al calcio. Anzi.

Le divise più richieste in Italia

Ma quali sono le magliette più richieste in Italia? Quali le più accattivanti dal punto di vista estetico? Senza dubbio, quella della stagione 2021/22 dell’Inter campione d’Italia e tra le favorite per il bis in Serie A secondo i migliori analisti sportivi di Betway, è stata una delle trovate grafiche applicate ad un capo di abbigliamento (tecnico in questo caso) più curiose. Infatti, la prima divisa dei nerazzurri del campionato in corso, fatta interamente con bottiglie di plastica riciclate, presenta sulla sua texture la trama di un serpente (il biscione è il simbolo del club milanese), elemento che ha destato l’interesse della maggior parte degli addetti ai lavori e che ha fortemente diviso lo zoccolo duro della tifoseria che anche quest’anno voleva vedere le classiche bande verticali blu e nere per la divisa dei campioni d’Italia.

Il caso Nigeria

In occasione della Coppa del Mondo del 2018 in Russia, fece scalpore la divisa indossata in campo dai calciatori della nazionale della Nigeria. Grazie a una grafica decisamente interessante e all’utilizzo di tonalità di verde mai viste prima, quella divisa riuscì a vendere in pochissime settimane milioni di repliche in tutto il mondo, tanto che i negozi Nike, anche in Italia, furono letteralmente presi d’assalto. Quella della Nigeria, come del resto altre magliette in passato avevano già fatto vedere, diventò molto popolare nel giro di poco tempo in tutte le fasce d’età. Giovani e meno giovani la adottarono come un vero e proprio capo alla moda, una sorta di marchio di riconoscimento dello streetwear moderno e non strettamente legato al mondo dello sport.

In Italia, per concludere, le magliette da calcio più vendute da anni sono quelle della Juventus. Fino all’ultimo campionato, grazie alla presenza nel club piemontese della stella Cristiano Ronaldo, tra gli sportivi più seguiti sui social, le divise bianconere progettate da Adidas (quelle con il numero 7) andavano letteralmente a ruba. La Juventus intorno alle proprie divise da calcio ha costruito un vero e proprio impero economico, pur tuttavia rimanendo fuori dalle prime dieci posizioni della speciale classifica dei completi più venduti nel 2021.

Come abbiamo visto, dunque, le magliette da calcio oggi non possono essere più semplicemente considerate come un indumento adatto esclusivamente a chi fa sport. Chissà che in futuro non ci saranno delle vere e proprie rassegne di moda (con tanto di sfilate) dedicate ad uno dei capi d’abbigliamento più venduti e richiesti.

7 stili per ristrutturare la propria casa: ecco quali sono

Se pensi che sia arrivato il momento di cambiare il volto della tua casa per adeguarla ai tempi, potresti scegliere uno degli stili attualmente più popolari nell’edilizia: classico, industrial, urban, vintage, sono molte le alternative fra cui scegliere. Ecco, quindi, quali sono le migliori idee per ristrutturare la propria casa.

Non esiste uno stile per ristrutturare casa più bello di un altro. Dipende tutto dai nostri gusti e dagli elementi che abbiamo a disposizione. La casa è infatti il luogo che più di tutti rispecchia la nostra personalità: nell’arredamento, nella disposizione degli oggetti e molto altro. Scelto lo stile si dovrà solo provvedere a far disegnare il progetto su carta e poi iniziare i lavori. Quest’ultima è decisamente la parte più facile: grazie ai numerosi professionisti presenti online, riuniti su piattaforme come Instapro Italia, si potrà trovare la migliore offerta in poco tempo e iniziare i lavori.

La parte d’ideazione potrebbe essere la più lunga, ma le proposte da cui attingere sono davvero molteplici, eccone qualcuna. 

Stile classico e Shabby-Chic

Lo stile classico è apprezzatissimo in Italia: sono infatti molto comuni le ibridazioni fra mobilio retrò ed elementi moderni, creando una contrapposizione decisamente unica. I mobili più adatti per lo stile classico sono ovviamente in legno massiccio: sceglierli di qualità darà valore al risultato finale.

Una variazione sul tema è lo stile Shabby-Chic, ovvero un classico invechiato ad arte. Per implementare questo stile gli oggetti d’arredo si potrebbero utilizzare pezzi antichi parzialmente ristrutturati, che comprendano parti in metallo, legno o ferro battuto. 

Stile Urban-Chic e Industrial

Urban Chic è uno stile molto comune nelle grandi metropoli europee e americane. A fare da padroni sono cemento, vetro e ferro che – se combinati nella maniera corretta – raccolgono i dettami minimalisti e rendono gli spazi più grandi e vivibili. L’arredamento, invece, dovrà essere molto confortevole: è possibile giocare con le luci creando spazi relax ad hoc. 

Lo stile Industrial, invece, è abbastanza smile all’Urban Chic ma si differenzia per il grande uso di materiali grezzi: cemento, mattoni, legno, pietra e resina. Le pareti, quindi non saranno omogenee e gli impianti principali saranno a vista. Naturalmente anche gli spazi Industrial dovranno essere progettati per garantire la massima vivibilità e il massimo comfort. 

Gli stili più fantasiosi: Folk Fabrique, Tropicale, Eclettico

Nella progettazione dell’arredamento è richiesta grande fantasia. Realizzare la propria casa con uno stile sopra le righe potrebbe essere una buona idea. Uno degli stili più belli da adattare per la propria casa, specie se di piccole dimensioni è il Folk Fabrique. È uno stile spensierato che prevede arredi colorati che ricordano fantasie anni ’70. I colori sgargianti renderanno l’ambiente luminoso e allegro.

Di simile concezione è lo stile Tropicale che è realizzabile utilizzando carta da parati colorata, piante, elementi naturali e fantasie floreali di ogni tipo. Lo stile tropicale è da molti chiamato anche Urban Jungle, in quanto la sua composizione renderà la casa in simbiosi con la natura, anche se è ubicata nel bel mezzo del centro città. Lo stile Urban Jungle è ideale per chi dispone di spazi esterni in cui installare un giardino: si avrà una continuità senza pari fra atmosfera esterna e interna. 

Lo stile eclettico, come suggerisce il nome, è invece l’unione di varie fantasie che spaziano dall’animalier, all’esotico, passando per le forme geometriche minimaliste. Ci vuole una grande abilità nell’interior design per raggiungere un’armonia nella differenza, ma – in caso positivo – il risultato sarà assolutamente unico. Bisogna sempre ricordare, comunque, di non aver paura di osare per la propria casa: seguire il proprio istinto è sempre la strategia migliore.

Dior apre la sua prima boutique maschile a Firenze

Abbiamo visitato a Firenze la nuova boutique di Dior aperta lo scorso 28 Ottobre nel centro storico del capoluogo fiorentino.

Lo spazio è dedicato al menswear, con la linea disegnata dal direttore creativo Kim Jones. Il nuovo store, in una delle capitali della cultura si trova in pieno centro, in via de Tornabuoni, vicinissimo al museo di Palazzo Strozzi. L’ambiente ampio e contemporaneo si estende su due livelli, dove il brand ci presenta tanti tipi diversi di outfit. Dai capi pret-à-porter senza tempo, il tailoring e anche le più recenti creazioni del direttore artistico.

Come ultime novità, la collezione Dior spring 2022 e la capsule Dior and Sacai, che si incontrano con elegante modernità.

La nuova colab tra Prada e Adidas, timeless e sostenibile

A distanza di qualche mese dall’ultimo lancio in tandem, che aveva riguardato le sneakers ispirate al mondo della vela A+P Luna Rossa 21, Prada e Adidas rinnovano la fruttuosa partnership iniziata tre anni fa, in cui la perizia sartoriale del marchio di prêt-à-porter si combina allo spirito avant-garde della casa tedesca.
Minimo comun denominatore dell’iniziativa, l’impegno per una maggiore sostenibilità del fashion system: protagonista della collezione Adidas for Prada Re-Nylon è infatti l’innovativo filato sintetico sviluppato, nel 2019, dalla griffe milanese  attraverso il riciclo di rifiuti plastici raccolti negli oceani e fibre tessili di scarto, purificabile e riutilizzabile ad infinitum, che rappresenta il perno su cui reinventare l’abbigliamento sportivo deluxe in chiave green.



La collaborazione diventa così l’occasione per celebrare un traguardo fondamentale nella strategia sostenibile del gruppo Prada: la sostituzione, entro la fine del 2021, del nylon vergine col Re-Nylon nell’intera filiera produttiva dell’azienda.

La collezione Adidas for Prada Re-Nylon

Per la prima volta, la colab include, oltre a calzature e accessori, capi d’abbigliamento che uniscono le peculiarità dei due brand, tutti realizzati in Italia utilizzando il tessuto sopracitato.
Pezzo forte di questo nuovo capitolo collaborativo, la leggendaria Adidas Originals Forum, storica sneaker del Trifoglio, proposta in versione High e Low e rivisitata à la Prada attraverso inserti in Re-Nylon, raffinati dettagli in pelle, giochi di sovrapposizione sulla parte anteriore e l’aggiunta di mini accessori staccabili, contrassegnati dall’inconfondibile triangolo smaltato della maison (veri e propri instant cult apparsi di recente nelle collezioni disegnate da Miuccia Prada e Raf Simons), mantenendo in equilibrio manifattura luxury e fascino sporty.
Le Adidas for Prada Re-Nylon Forum High e Low sono disponibili in due colorazioni monocromatiche, bianche o nere.



L’offerta si completa con sei borse, realizzate ad arte e adatte a tutte le esigenze grazie alla varietà dei modelli (si va dalla shopper al marsupio, dallo zaino al borsone da viaggio), e una serie di capi particolarmente rappresentativi dei codici dello sportswear targato Adidas, ossia tracksuit, giacche con cappuccio, felpe e bucket hat; a rendere immediatamente riconoscibile ogni articolo, la presenza di due simboli senza tempo, che suggellano una partnership unica nel suo genere: le mitiche tre strisce Adidas e il logo a forma di triangolo Prada.



La collezione sarà lanciata globalmente il 13 gennaio negli store Prada, su prada.com e adidas.com/prada

CREATIVE BY NATURE: un percorso di marchi dal DNA artigianale contemporaneo e sostenibile

In occasione di Pitti Uomo, dal 10 al 12 gennaio apre la mostra  “CREATIVE BY NATURE” – a cura di Federico Poletti –  un percorso di marchi dal DNA artigianale contemporaneo e sostenibile. Un omaggio a brand sia consolidati, sia indipendenti che hanno messo il saper fare e il Made in Italy al centro del loro filosofia e del loro prodotto.  Una special exhibition che si svolge all’interno di una location unica nel suo generela Serra fredda dell’Orto Botanico Giardino dei Semplici”, creato dai Medici come giardino di piante medicinali (i Semplici) nel 1545, è fra gli Orti più antichi al mondo. Un vera gemma nel cuore di Firenze a due passi da Piazza San Marco. 

Immersi nella bellezza della Naturanel cuore di Firenze,  “CREATIVE BY NATURE” presenta una nuova generazione di fashion makers capaci di coniugare le tradizioni della manifattura italiana con nuove tecnologie e un twist fashion che non rinuncia alla sostenibilità. Molte di queste realtà sono fondate sul concetto del riutilizzo creativo o upcycling, partendo dai materiali più svariati come le pellicce abbandonate, denim e abiti usati fino ai tessuti delle vele o dei materiali sportivi come i palloni, sono sviluppati e rinascono nuovi prodotti. L’ opening cocktail, previsto per lunedì 10 gennaio, dalle 19.00 alle 22.00, solo su invito, prevede una degustazione di DIEVOLE_ALTEA, un brut la cui spumantizzazione avviene con metodo charmat lungo, e si distingue per un perlage fine e persistente, con una bella vivacità e sapidità al palato.

Commenta Federico Poletti, curatore della mostra, editor in chief di MANINTOWN: “Con il percorso Creative by Nature vogliamo dare visibilità sia ad aziende più strutturate, sia a marchi di ricerca, tutti accomunati da un DNA artigianale in cui la tradizione è rivisitata in chiave contemporanea con un occhio attento alla sostenibilità. Un progetto che si sposa perfettamente con lo spirito e il rispetto verso la Natura che i visitatori potranno scoprire visitando l’Orto Botanico e le sue meraviglie. Un segnale di incoraggiamento in un momento complesso a livello mondiale. Un monito a non perdere di vista i valori fondanti del nostro Made in Italy, supportando la nuova generazioni di talenti che stanno investendo con energia e nuove idee nelle loro start up e imprese responsabili”.

On show, dal 10 al 12 gennaioArtichoke Bags, BGBL Bouncing Bags, De Marquet, Je Suis Vintage, Mani del Sud, Sabelle Atelier, The Scius Concept,  Yekaterina Ivankova e Xacus.

Artichoke Bags nasce nel 2017 da un’idea di Lorenzo Scotto come brand di zaini da viaggio prodotti in materiale riciclato. Il marchio nasce dalla necessità di trovare soluzioni intelligenti e comode per i viaggiatori.

BGBL è il brand di borse Made in Italy nato a fine 2018 che rimbalza tra sport e stile, tra passato e contemporaneità. L’esperienza sportiva si traduce nell’u- so di materiali e texture identificative, che racconta- no il mondo dell’upcycling in un contesto attuale. 

De Marquet è un progetto nasce dal desiderio di mixare in modo forte design, fashion e funzionalità. La borsa è diventata un best-seller in Svizzera grazie al design funzionale e un’estetica curata.

Yekaterina Ivankova, fondato nel 2017 dalla stessa Yekaterina Ivankova, designer nata in Kazakhstan che si è trasferita in Italia nel 2000. Nutre da quando era bambina una grande passione per la moda e l’arte contemporanea.

The Scius Concept è un progetto nato nel 2020 da un’idea di Nicolò Biagini di Casaletto, founder e creative director del brand, che dopo alcune importanti esperienze come buyer per store come 10 Corso Como, Sugar e Franz Kraler, ha deciso di realizzare un progetto che potesse far conoscere rinnovandola l’artigianalità Toscana. Produce Furlane completamente made in Italy, in particolare “made in Tuscany”, completamente fatte a mano e con materiali ecosostenibili che tengono conto dell’ambiente e del futuro del pianeta.

Je Suis Vintage  è un progetto ideato dai due giovani imprenditori partenopei Antonio Pignatiello e Giuseppe D’Urso che punta su un concetto di moda ecosostenibile ed etica. 

Mani del Sud, progetto di accessori fondato da Raffaele Stella Brienza unisce la più alta concezione di artigianato ad un design moderno, una ricerca visionaria ai melanconici ricordi della Basilicata.

Sabelle Atelier nasce dalla passione e amicizia di Sabina Giangreco e Letizia Tomacelli, due imprenditrici che hanno scelto di legarsi professionalmente per dar vita al brand, sotto il segno dell’etica, della creatività e del riuso.

Xacus è da sempre sinonimo di camicie per uomo e per donna, un’azienda che è riuscita a coniugare tecnologia e stile, funzionalità ed estetica, automazione e sartorialità, performance e sostenibilità.

ORARI DI VISITA CREATIVE BY NATURE 

Orto Botanico – Giardino dei Semplici Via Giorgio La Pira 10 – Firenze – ingresso libero Obbligatorio Super green pass + Mascherina FFP2.

10 gennaio 2022, dalle 16.00 alle 22.00 

Opening Cocktail, lunedì 10 gennaio, dalle 19.00 alle 22.00

11 e 12 gennaio 2022, dalle 10.00 alle 17.00 

Elements: My body my planet di Pietro Lucerni ora in mostra a Milano

Dalla moda alla pubblicità, le creazioni di Pietro Lucerni si sono spostate verso l’esplorazione di un lato più artistico della natura e del corpo, come nella serie di immagini in bianco e nero “Naked Moon” con protagonista la famosa star del balletto internazionale e Prima Ballerina al Teatro alla Scala, Virna Toppi.

E più in particolare celebra quel rapporto intimo e ancestrale tra donna e natura. “Madre Terra che, come una donna, accoglie, genera, custodisce la vita e la trasforma in un’esplosione di bellezza che ci seduce e ci fa evolvere. Viviamo in un’epoca che ha un profondo bisogno di bellezza, non solo di estetica. La natura ottimizza l’evoluzione delle specie in un rapporto continuo con i quattro elementi: terra, aria, acqua e fuoco. La bellezza è il motore di un vero progresso culturale costituito di equilibrio, rispetto, libertà e amore. Questi sono i quattro elementi che vorrei raccontare perché possono garantire un futuro migliore per il nostro pianeta e per noi che lo abitiamo.

Attraverso il mio lavoro commenta Pietro Lucerni: “vorrei dare un piccolo contributo nel diffondere un messaggio positivo attraverso la bellezza in un periodo difficile, che però può rappresentare anche una rinascita e una straordinaria opportunità per una nuova consapevolezza. Il rispetto per il nostro pianeta passa attraverso il rispetto per noi stessi e per gli altri. E, oggi più che mai, penso che una rivoluzione culturale di questa portata sia possibile solo attraverso una visione femminile. La bellezza, e le donne, possono salvare il mondo”. 

Le immagini sono ora visibili anche dal vivo, in una mostra che avrà luogo da sabato 8 gennaio dalle ore 19,30 (opening) presso L’angolo di Brera in via Tivoli 3 a Milano. L’esposizione resterà accessibile fino a fine mese.

Sem&Stènn: l’inizio di un nuovo capitolo

Sem&Stènn si conoscono nel 2007, in un blog di musica, dove condividono passioni e desideri.  Decidono di incontrarsi quattro anni dopo, nel 2011. L’anno seguente, la loro unione si trasforma in collaborazione artistica. Nell’aprile 2016 pubblicano il primo singolo, cui ne fanno seguito altri due e un EP. Nell’estate 2017 arriva X Factor, qui Sem&Stènn divertono, disturbano, dividono, scuotono il pubblico e si fanno portavoce della comunità LGBTIQ+, contro qualsiasi stereotipo di genere.
Nel 2018 escono i singoli The Faira cui segue Baby Run feat. Manuel Agnelli, che li sceglie come opening performers il 10 aprile al Mediolanum Forum di Assago, data unica celebrativa dei 30 anni degli Afterhours. Comincia da lì l’OFFBEAT tour nelle principali città italiane. Segue il secondo singolo Bravo e vede coinvolto nella realizzazione il producer Populous. A Settembre Sem&Stènn rilasciano invece il video del singolo You, Your Friend, Another Guy, ispirato al film Sebastiane del 1976 del regista inglese Derek Jarman che racconta la vita del santo senza censure. Il 19 giugno 2019 esce K.O. feat. YAMATT, il loro nuovo singolo, per la prima volta in Italiano a cui segue OK Vabbè, il cui video è stato girato a Rosolini, in Sicilia, Ho pianto in discoteca feat. CRLN e 18 annipubblicato durante il lockdown. Il 19 febbraio 2021 è uscito AGARTHI, il primo concept album in italiano del duo. Il loro singolo The Fair è stato incluso nella soundtrack di Anni da cane, il primo film Amazon Original italiano.






Credits:
Photographer Giuseppe Martella
Ph. assistant Stefano Garay
Make-up Maria Isopo

Da oggi su Youtube il video di ROCKY, è il loro ultimo singolo che vede il feat. di MUDIMBI, uscito lo scorso giovedì 2 dicembre in distribuzione Believe. Questo brano segna il ritorno del duo, e apre le porte a un nuovo percorso di sperimentazione sia sonora che emozionale. Il video vede la partecipazione di Giulia Jean e Miriam Amabili ed è diretto da Salvatore Puglisi, interamente girato nella Palestra Popolare Antirazzista di Brescia.



ROCKY è l’inizio di un nuovo capitolo che mira a raccontare un nuovo modo di esprimere la mascolinità. In questo primo episodio SEM&STÉNN decidono di farlo unendo il loro mondo musicale con quello di MUDIMBI; nasce così un brano uptempo dove le punchline serrate ti stendono al primo ascolto. Questo è solo l’inizio di una serie di singoli che, con diverse sfumature, affrontano la mascolinità: tramite il corpo, la mente, il dolore e il piacere, riscoprendo la propria sessualità e il rapporto con l’altro. Attraverso la musica i cantanti sanno far esplodere le emozioni, trasformandole in qualcosa che, anche se fa male, può avere il giusto tempo per ballarci sopra.




ROCKY

Per le immagini di ROCKY, credits:
Photographer Vittorio Schiavo
Make-up Luca Pieretti
Styling: Sem&Stènn
Styling assistant Miriam Amabili

Immagine in apertura, ph. by Vittorio Schiavo
 
 

 

Uncensored//bodies#3: Augusto, Ian & Giove by Davide Musto

Muscoli adamantini, corpi che appaiono scolpiti nel marmo, una sexiness fiera e imperiosa, in poche parole: il nuovo capitolo di UNCENSORED // BODIES.
Protagonisti dell’editoriale in bianco e nero, tre adoni che, per la fisicità esplosiva e la plasticità delle pose, ricordano per certi versi i gladiatori dell’antica Roma, ritratti dal fotografo Davide Musto in immagini che trasudano sensualità e vis espressiva.







Printed kimono Issey Miyake archive, belt and jewels stylist’s archive







Credits:
Photographer Davide Musto
Photographer assistant Riccardo Albanese
Stylist Francesco Mautone, Alfredo Fabrizio
Stylist assistant Maria Alessia Simonte
Grooming Noemi Auetasc

Uncensored performance: Jacopo Benassi

Una serie di creazioni inedite che documentano il percorso artistico di Jacopo Benassi.
Come lui stesso afferma: “Le mie performance provengono da un viaggio musicale iniziato dall’esperienza con i Btomic e i loro musicisti underground.
Da quel momento ho sentito questo bisogno di buttarmi sul palco, ci ho pensato per anni. Non sapendo suonare nessuno strumento, ho deciso di ispirarmi alla danza, che amo. Ho iniziato a fare piccole esibizioni dove suonavo con il mio corpo, o mi buttavo a terra con le chitarre, creando un suono. Mi ha molto ispirato da una frase della coreografa Trisha Brown: “cadere e anche ballare”. E così ho intrapreso questo percorso, di cui mi sento protagonista, che mi piace molto e mi fa stare sul palco. Anche se ho molta paura che la gente mi guardi, rimango calmo, voglio essere me stesso, non voglio agire”.







Cover: Brutal casual with Lady Maru 2021

Davide Musto: inside talent scouting

Grazie al suo occhio attento ai talenti, Davide Musto è riuscito a seguire l’evoluzione e i cambiamenti di una serie infinita di giovani nomi che sono stati catturati lungo il loro percorso. La sua costante ricerca di nuovi volti si intreccia con il mondo della moda per creare uno storytelling unico.


Davide è un fotografo di Roma, specializzato nel cinema con un tocco fashion e seducente. La sua visione ricca di sensualità e contrasti affonda le radici nella sua terra natale, la Sicilia. Oltre alle sue collaborazioni con altre riviste italiane e internazionali, è stato nominato Head of Scouting per MANINTOWN.

MANINTOWN EDITORIAL: THE MODERN DANDY STYLE

Stella Bonasoni e Fabio Mercurio interpretano un’idea di eleganza dandy, ma contemporanea.




Shirt Asos, coat Dries Van Noten, trousers Dolce & Gabbana, shoes Matié



Crediti:

Fotografa: Stella Bonasoni

Model: Aurelio Baiocco @urbanmodels

Concept and styling: Fabio Mercurio

Grooming and hair: Isabella Sarti

Location manager: Costanza Camiz

Thanks to:

Palazzo De Rossi, Sasso Marconi, Cristiano Marchese

Cover look: shirt Asos, coat Dries Van Noten, trousers Dolce & Gabbana, shoes Vic Matié

Natale 2021: le proposte beauty per i tuoi regali

Il Natale è alle porte e manca ancora qualche regalo all’appello? Per gli amanti del beauty e della skincare non c’è che l’imbarazzo della scelta: dai cofanetti natalizi in edizione limitata ai migliori prodotti in linea con la stagione invernale.

Dr.Jart+ CicapairTM Soothing Regimen kit

L’ormai celebre linea Cicapair è protagonista di una box speciale composta da te: Cicapair Color Correcting Treatment 5ml, Cicapair Tiger Grass Calming Mask 25g, Cicapair Repair Serum 15ml e Cicapair Repair Cream 5ml.

Maschera Bio-volume – Bioclin

Questa maschera è l’ideale per capelli sottili che hanno bisogno di nutrizione e volume. Ha una texture cremosa e rende i capelli morbidi e lucenti senza appesantirli grazie all’estratto di ciliegia moretta di Vignola o all’olio di lino.

Rejuvenating rituals collection – La Mer

Si tratta di una collezione con 4 prodotti che nutrono e rivitalizzano la nostra pelle. Il kit contiene: The Treatment Lotion 100ml, The Regenerating Serum 13ml, The Eye Concentrate 5ml e Crème de a Mer 60m.

Soin Sublimateur – Eisenberg

Ottimo anti-rughe, occhiaie e gonfiore perioculare. Dona una sensazione di freschezza e comfort sin dalla prima applicazione grazie alla formula in crema-gel ultra performante per il contorno occhi.

Joy gift lenitivo – Rhea cosmetics

Una proposta vegan ed eco-firendly. All’interno della trousse troviamo la LeniCream 50 ml, crema lenitiva ri-epitelizzante e ToniCream 15 ml, un tonico crema multifunzione che idrata e ossigena la pelle.

Youthcream – Glamglow

Crema ricca di peptidi per rendere subito la pelle idratata, luminosa e giovane e stimola la produzione di collagene naturale. È composta da un mix di acido ialuronico, tè verde e cellule staminali del lampone.

Show love around you – Davines

La proposta Davines riguarda un cofanetto personalizzabile: 12 caselle da “riempire” con prodotti e/o gift card per servizi in salone.

Pre-show glow instant retexturing – Fenty Beauty

Illumina, leviga e minimizza i pori, riducendo l’aspetto delle macchie scure e migliorando la grana della pelle. Inoltre, deterge e purifica in profondità grazie alla sua doppia azione esfoliante.

Bellezza della pelle – Swisse

È un integratore alimentare con acido ialuronico e collagene, ideato per agire dall’interno dell’organismo e supportare la salute della nostra pelle.

Scarpe casual alla moda per uomo: quali sono le tendenze di questo inverno?

Non è solo per le donne la moda, ma è possibile affermare che si lascia ampio spazio anche per gli uomini. Per questa stagione invernale sulle passerelle sono stati portati diversi stili: quali sono le scarpe di tendenza per gli uomini per questa stagione? Prima di rispondere a questo quesito è molto importante sapere che, con il passare degli anni, la moda ha acquistato anche i cuori del genere maschile. Molti sono coloro che non escono di casa se non perfettamente in ordine e coordinarti in ogni accessorio e dettaglio. Ed è proprio per questo che anche la moda ha voluto dedicare una linea agli uomini, a partire dall’abbigliamento fino alle scarpe e accessori vari come borselli o borse da uomo.

Moda uomo autunno/inverno 2021-2022

Per la nuova stagione sono tante le novità introdotte Per quanto riguarda la moda uomo. Diversi stili e diverse novità accomunate da due semplici elementi, ovvero la creatività e l’ottimismo. Due punti fondamentali, soprattutto considerando il periodo duro che ci siamo ritrovati ad affrontare. Quali sono le tendenze della moda maschile? Sono tanti i capi di abbigliamento che sono tornati direttamente dal passato. Tra questi c’è proprio il giubbino di jeans, una volta considerato fuori moda, che fa il suo gran ritorno. Direttamente dal passato tornano i cardigan e le maglie a costine. Spazio anche per i jeans di colori scuri. Le sneaker sempre di moda, ma ad accompagnare anche gli intramontabili stivali da uomo che possono essere acquistati su https://www.escarpe.it/uomo/scarpe-basse/da-giorno.html. Sono proprio questi ultimi elementi a dare quel tocco in più capace di distinguere un uomo attenti alla moda da quello che di feste di fretta senza pensare al giusto accostamento. 

Winter boots

Stivali da uomo

Tanti modelli e marchi differenti, ma ognuno con gran stile. Tornano in voga gli stivali in pelle dall’effetto vintage, i Beatles, perfetto da abbinare ai jeans. Prada lancia gli stivali chuncky ideali per un look più movimentato. Un Must have stagiono sono gli anfibi completamente neri e senza borchie ideali anche in ufficio. Infine, Timberland lancia gli scarponi da trekking in una versione rivisitata. Insomma tante le novità, tutte presenti nella sezione Stivali da uomo su escarpe.it. Cosa aspetti? Corri a dare un’occhiata. Potresti approfittare delle offerte e promozioni presenti sul sito e comprare gli stivali che più ti piacciono, oppure approfittare del periodo natalizio e comprare un regalo al tuo partner. I modelli sono davvero tanti, non ti resta che navigare nel sito e fare la tua scelta. Scegliendo un paio di stivali direttamente online, potrai averli a casa tua in pochissimi giorni e testare immediatamente la comodità di questi prodotti. Di sicuro si tratta di un modello di scarpe perfetto nella stagione invernale, periodo in cui si cerca di mettere ogni parte del proprio corpo al riparo dal freddo gelido. 

Gli stivali da uomo sono perfetti anche per chi ama passare inosservato, per chi desidera farsi notare evitando così di confondersi tra la folla. Con un apio di stivali, non solo avrai sempre i tuoi piedi al caldo, ma porterai avanti quello stile che tanto cerchi di seguire. 

Passeggini trio: cosa sono e a cosa servono

I neogenitori sanno bene che non tutti i passeggini sono uguali. Ne esiste un modello adatto per ogni età e per ogni circostanza. I passeggini modulari, anche chiamati duo o trio, permettono di assolvere a più funzioni. Ecco quali sono i migliori e quali vantaggi offrono

Il processo di crescita del proprio figlio impone di adattare più volte il suo ambiente circostante. Il passeggino è uno strumento fondamentale per il suo sviluppo: anche quando non sarà in grado di camminare correttamente o di affrontare lunghi tragitti, potrà scoprire il mondo circostante in tutta sicurezza. 

Per questo non esiste un solo tipo di passeggino, specialmente per i bambini più piccoli: l’auto necessita di un particolare tipo di sostegno, la passeggiata di un altro, e le lunghe gite fuori porta di un altro ancora. La soluzione ideale, per evitare di comprare più supporti, è sicuramente quella del passeggino trio: ovvero un sistema che ingloba la navicella, l’ovetto e la seduta classica. 

Componenti dei sistemi modulari: ecco quali sono

La navicella è il primo e più importante mezzo di trasporto per i propri piccoli. Fa parte del cosiddetto “Gruppo 0” di sistemi di ritenuta ed è adatto per tutti coloro che non superano i 10 kg di peso. È quindi ideale sia per far stare comodo il neonato quando si passeggia, sia per brevi tragitti in auto, a patto che si acquisti un sistema omologato.

L’ovetto è uno strumento fondamentale che accompagnerà il bambino durante i primi anni di vita. È raccomandato fino ai 13 kg e può essere utilizzato sia in auto, essendo molto resistente, sia agganciato al passeggino. Il cosiddetto “travel system” è comodissimo, per esempio, quando i bimbi si addormentano nel passeggino: si potrà accomodarli in auto senza svegliarli. Nonostante l’ovetto sia adatto anche per i neonati, consigliamo comunque di non utilizzarlo in modo prolungato. È invece perfetto per bimbi più grandi, sempre entro i limiti di peso. 

Ultimo elemento che caratterizza il “trio” è ovviamente la seduta per il bambino. Questa è perfetta per la maggior parte dei nostri piccoli. La seduta è ovviamente dotata di schienale comodo, cintura di sicurezza e cappottina per il sole e il vento. I passeggini trio hanno in genere una seduta reversibile, in modo da poter girare il bambino sia verso i genitori, sia verso la strada. Sarà lui o lei a dirvi cosa preferisce di più!

Fino a quando usare i passeggini trio?

Il passeggino trio, quindi, accompagna i genitori e i loro piccoli in un periodo abbastanza lungo, che va dalla nascita fino ai quattro anni. Si configura quindi come la spesa necessaria e ideale per i neopapà e le neomamme: si potrà garantire comfort e sicurezza al bambino senza spendere soldi per più supporti. C’è da ricordare poi che la struttura rigida del passeggino trio consente anche di alloggiare una o più sacche in cui inserire tutti gli accessori necessari per il bambino quando si è fuori casa. Non bisognerà portare con sé borse e zaini per il cambio: un modo per godersi le passeggiate in tutta serenità.

Idee regalo abbigliamento da uomo per Natale 2021: le nostre proposte

Natale si avvicina e, per non ridursi all’ultimo minuto, pensare ai regali da fare alle persone più care è d’obbligo. Specialmente in caso di persone con gusti difficili i capi d’abbigliamento sono sempre apprezzati: ecco alcuni consigli per orientarsi

Come molti sanno, i giorni prima di Natale sono veramente frenetici: i negozi sono affollatissimi, i centri commerciali inavvicinabili e le strade molto trafficate. Ecco perché sono sempre più le persone che decidono di mettere i regali sotto l’albero in largo anticipo, magari anche approfittando degli sconti proposti nel mese di novembre. 

È però comprensibile che tergiversare è una delle strategie spesso adottate in caso di amici o parenti dai gusti difficili. Quando si fa un regalo il desiderio rimane sempre quello di assistere a vero stupore negli occhi del destinatario. Per alcune persone, a meno che non si abbia un rapporto molto speciale, è veramente difficile – quindi – trovare il regalo adatto. Per fortuna vengono in nostro soccorso i numerosi e-commerce con scelta vastissima. Ad esempio sono molti gli e-commerce di abbigliamento uomo donna da cui comprare un regalo alla moda. Vediamo quali sono le idee regalo più gettonate della stagione.

Cappotti e giacconi: il regalo perfetto per l’inverno

Ogni uomo ha sempre meno cappotti e giacconi di quanti gliene servirebbero. Regalare un cappotto o un giaccone nei colori della stagione sarà sempre apprezzato. Quest’anno sono molto di tendenza gli elegantissimi cappotti lunghi da uomo. Se il destinatario non è tipo da cappotto, potrete dirigervi verso la vasta scelta di giubbotti vintage presenti sul mercato. La celebre moda anni ’90 torna rivisitata in grande stile.

Borse e zaini: regalo ideale per il lavoro

In ogni ambito professionale sono state abbandonate da tempo le scomode e anti-estetiche valigette. Nuovi status symbol di eleganza professionale sono zainetti e borse da spalla. Abbastanza capienti per alloggiare il portatile e documenti di lavoro, sono ideali anche per viaggi e trasferte di lavoro. I più gettonati sono in pelle (o pelle ecologica), ma sono anche molto interessanti i modelli in tessuto.

Christmas Jumpers: la nuova moda dei social

Ricordate i famosi “maglioni della nonna”? Oggi sono ampiamente di moda. Sia per uomo che per donna, i christmas jumper sono di tendenza durante le feste di Natale. Decorati con motivi molto appariscenti e colorati, tengono caldo e procurano allegria. Esistono molti shop specializzati, ma è possibile trovarli praticamente ovunque. Affrettatevi, però, le taglie da uomo tendono spesso a diventare sold-out!

Sciarpe e cappelli: gli accessori sono sempre più apprezzati

Regalare un accessorio invernale, come ad esempio una sciarpa o un cappello, è una scelta molto intelligente. Si potrà essere sicuri di essere originali e di non regalare doppioni. Se realizzati in materiali morbidi, caldi e pregiati, gli accessori sanno essere un regalo di alto livello che verrà sicuramente apprezzato. Consigliamo, quindi, cappellini di lana o cappelli a falda larga (spesso abbinati con cappotti eleganti). Sul fronte delle sciarpe, consigliamo sciarpe lunghe a fantasie sobrie o geometriche, da evitare le tradizionali sciarpone di lana.

Brand alert: TEN MINUTES TO MOON

TM è un brand nato nel 2021 dall’idea di un piccolo gruppo di amici con la passione dei viaggi, delle grandi città, di tutte le culture underground e un grande amore nei confronti della luna.

Un viaggio verso il piacere, un grande avvenimento, proprio come andare sulla luna che solo in apparenza è irraggiungibile. Ten Minutes To Moon sono quei 10 minuti di attesa antecedenti a qualcosa di grande perché il conto alla rovescia è l’anticamera di un momento unico e indimenticabile. L’attesa è sempre eccitante e la si vive tutti i giorni, è il viaggio che ti porta sulla luna.

Le collezioni sono realizzate con materiali ecosostenibili, il cotone è ecologico e si tratta di una filosofia di streetwear essenziale, mai eccessiva.

Felpe dal sapore cutting edge, t- shirt dalle grafiche innovative, giacche, felpe e pantaloni, sono stati raccontati ad un pubblico di teenagers e socialite milanesi durante una serata lo scorso 30 novembre presso il Tommasi in piazza Giovine Italia, uno dei ritrovi più glamour della città.

Space-Star: la scarpa dal concept unico di GOLDEN GOOSE

Golden Goose aggiunge un nuovo, entusiasmante capitolo alla sua storia e lancia una scarpa dal concept unico e innovativo.

Caratterizzata da un design inedito, Space-Star è una scarpa unisex, pensata per chi non ha paura di osare ed esprimere il suo animo più audace.

Grazie alla suola extra-cushion e a una suoletta interna in memory foam, Space-Star garantisce un estremo senso di leggerezza, consentendo a chi la indossa di evadere dalla vita quotidiana per trovare il proprio Spazio.

Foderato in morbido shearling, questo nuovo design è disponibile in un’ampia gamma di materiali: dal camoscio al nylon, dal cavallino animalier al glitter. Con l’iconica stella Golden sui lati, ogni scarpa è caratterizzata dalla firma lived-in del brand, che la rende immediatamente riconoscibile e unica.

Un primo drop della Space-Star sarà disponibile il 14 dicembre per sole 48 ore in esclusiva su https://www.goldengoose.com/it/en/space-star/space-star.html .

Il lancio ufficiale è previsto per il 13 gennaio 2022 su goldengoose.com e in store selezionati, che celebreranno il lancio attraverso installazioni immersive.

GoDaddy School of Digital: si conclude l’edizione 2021 con il decimo incontro

Nel decimo incontro di GoDaddy School of Digital una tavola rotonda di esperti si è confrontata sui temi più importanti del Digital Advertising e ha provato a delineare le tendenze del 2022: ecco come si è svolto l’ultimo appuntamento dell’anno

La GoDaddy School of Digital, ovvero il ciclo gratuito di seminari dedicati a PMI e start up, va in pausa per le vacanze natalizie dopo l’incontro che ha avuto luogo giovedì 9 dicembre alle ore 17. Come le altre lezioni, anche il decimo appuntamento è stato trasmesso in diretta sulla pagina Facebook GoDaddy e sarà consultabile anche nelle prossime settimane in streaming. 

Quest’anno sono stati trattati da esperti, imprenditori e influencer alcuni argomenti importantissimi, la cui conoscenza è richiesta a tutti coloro che si affacciano al mondo del web e non solo. I temi affrontati hanno toccato alcuni temi trasversali, fra cui e-commerce, SEO, neuromarketing e strategie omnichannel. 

Tutti gli incontri hanno permesso, grazie al linguaggio discorsivo ed esplicativo adottato, di poter formare una cultura personale su temi digital e porre le basi per un futuro apprendimento. 

Decimo appuntamento GoDaddy School of Digital: temi ed esperti

Il format dei precedenti incontri prevedeva la moderazione del conduttore e la lezione di un esperto competente. Il decimo appuntamento dell’anno, invece, ha visto alternarsi ben cinque relatori che hanno dialogato fra loro in una sorta di tavola rotonda. Sotto la moderazione di Cosmano Lombardo, Founder e CEO di Search On Media Group e del WMF, hanno discusso: 

  • Gianluca Stamerra, Senior Director Southern Europe di GoDaddy 
  • Vincenzo Ertini, Client Director di Alkemy 
  • Giorgio Taverniti, Community Manager di Search On Media Group 
  • Andrea Ciraolo, Content Creator 
  • Elisa Serafini, Giornalista e docente 

Il ruolo di GoDaddy nella formazione

Grazie a questi e altri eventi di settore, GoDaddy si afferma sempre più come leader di mercato e host di una grande community di imprenditori. Lo scopo della School of Digital è proprio quello di fornire strumenti alle piccole imprese per aumentare il proprio fatturato tramite strategie digitali. GoDaddy attualmente gestisce oltre 80 milioni di domini in tutto il mondo, venendo sempre più scelto da PMI in cerca di soluzioni per digitalizzare la propria impresa e pubblicizzarsi sul web.

L’Italia brilla nella classifica 2021 dei World’s 50 Best Bars

Si è tenuta lo scorso 7 dicembre, a Londra, la cerimonia di premiazione dei World’s 50 Best Bars 2021. Tornata a svolgersi in presenza dopo l’evento esclusivamente digitale dell’anno scorso, la 13esima edizione della kermesse (che classifica e premia i migliori cocktail bar del mondo, votati da una giuria composta da oltre 600 addetti ai lavori tra giornalisti, bartender e figure di spicco dell’industria del food and beverage) è stata particolarmente significativa, in quanto giunta al termine di un periodo a dir poco critico per il mondo della ristorazione e dell’ospitalità in generale, tra chiusure a singhiozzo, limitazioni ai viaggi internazionali e un drastico calo della clientela, internazionale e non solo.
Il Content Editor di The World’s 50 Best Bars, Mark Sansom, ha tenuto perciò a sottolineare la «resilienza e il senso di comunione» dimostrato dai locali, mentre Elisa Gregori, International Business Unit Director di Perrier – principale sponsor della manifestazione – ha posto l’accento sul fatto che il settore «ha mostrato un’incredibile capacità di recupero e ha imparato ad adattarsi alle restrizioni locali».



L’Italia ha difeso egregiamente la propria illustre tradizione in materia di drink d’autore e mixology, piazzandosi dopo Singapore, Cina (la città-stato asiatica e l’ex celeste impero vantano entrambi ben sei indirizzi nell’elenco), Usa, Australia, Messico (quattro ciascuno) e Spagna (prima nazione per quanto riguarda l’Europa con quattro venue, tra cui la terza classificata, il Paradiso di Barcellona) grazie ai suoi tre cocktail bar, stesso numero del Regno Unito, vero trionfatore di quest’anno con il londinese Connaught Bar che bissa il primo posto del 2020, aggiudicandosi pure il titolo di miglior bar del vecchio continente, e il Tayēr + Elementary, anch’esso a Londra, in seconda posizione.


Il team del Connaught Bar di Londra: al centro Giorgio Bargiani, Ago Perrone, Maura Milia

Si tratta, nello specifico, del Drink Kong di Roma (creatura del re dei barman capitolini Patrick Pistolesi, dall’atmosfera a metà tra sci-fi anni ‘80 e un raffinato nightclub, con illuminazione che più soffusa non si può, tubi al neon e l’appeal orientaleggiante della Japanese room), del milanese 1930 (speakeasy del duo Flavio Angiolillo-Marco Russo, ispirato in tutto e per tutto ai ritrovi clandestini in cui, negli Stati Uniti, ci si riuniva per bere ai tempi del proibizionismo, tanto che l’indirizzo è segreto, celato da un portone anonimo, e per trovarlo bisogna fare affidamento solo sul passaparola degli “iniziati”) e del Camparino, storica insegna del salotto buono di Milano, la Galleria Vittorio Emanuele II; se il primo è balzato dal 45esimo posto del 2020 all’attuale 19esimo, il secondo ha guadagnato rispetto all’anno passato cinque posizioni ed è ora 20esimo, mentre il terzo, new entry nell’elenco, risulta 27esimo.


Drink Kong, 1930, Camparino in Galleria


In realtà troviamo un po’ di Belpaese anche sulla cima del podio, visto che il team del Connaught, bar dell’omonimo hotel cinque stelle lusso di Mayfair, è guidato da Agostino Perrone, Giorgio Bargiani e Maura Milia, rispettivamente Director of Mixology, Head Mixologist e Bar Manager, artefici di un successo che ha il suo fiore all’occhiello nella rivisitazione in chiave moderna del classico Martini cocktail, preparato da esperti bartender servendosi di un carrello che si sposta di tavolo in tavolo.



Riconoscimenti ad hoc sono poi andati, tra gli altri, all’Attaboy di New York, vincitore del Rémy Martin Legend of The List (premio speciale che si può ottenere una sola volta, assegnato al locale che ha evidenziato maggiore costanza nelle “performance” nell’arco delle 13 edizioni del World’s 50 Best Bars), al Presidente di Buenos Aires (Nikka Highest Climber), al Re di Sydney (Ketel One Sustainable Bar Award), al Lab 22 di Cardiff (Siete Misterios Best Cocktail Menu) e all’Hanky Panky di Città del Messico, cui l’esordio nel ranking alla 12esima posizione è valso il Disaronno Highest New Entry.




Di seguito la classifica completa, che compone una sorta di mappa ideale dell’arte del bere bene.

  1. Connaught Bar – Londra
  2. Tayēr + Elementary – Londra
  3. Paradiso – Barcellona
  4. The Clumsies – Atene
  5. Florería Atlántico – Buenos Aires
  6. Licorería Limantour – Città del Messico
  7. Coa – Hong Kong
  8. El Copitas – San Pietroburgo
  9. Jigger & Pony – Singapore
  10. Katana Kitten – New York
  11. Two Schmucks – Barcellona
  12. Hanky Panky – Città del Messico
  13. Insider Bar – Mosca
  14. Baba au Rum – Atene
  15. Manhattan – Singapore
  16. Atlas – Singapore
  17. Zuma – Dubai
  18. The SG Club – Tokyo
  19. Drink Kong – Roma
  20. 1930 – Milano
  21. Presidente – Buenos Aires
  22. Maybe Sammy – Sydney
  23. Cantina OK! – Sydney
  24. Salmon Guru – Madrid
  25. Handshake Speakeasy – Città del Messico
  26. No Sleep Club – Singapore
  27. Camparino in Galleria – Milano
  28. Café La Trova – Miami
  29. Little Red Door – Parigi
  30. Dante – New York
  31. Kwānt – Londra
  32. Bar Benfiddich – Tokyo
  33. Tres Monos – Buenos Aires
  34. Attaboy – New York
  35. Lucy’s Flower Shop – Stoccolma
  36. MO Bar – Singapore
  37. Sips – Barcellona
  38. Baltra Bar – Città del Messico
  39. Sober Company – Shanghai
  40. Tjoget – Stoccolma
  41. Epic – Shanghai
  42. Charles H – Seul
  43. Tippling Club – Singapore
  44. Above Board – Melbourne
  45. Galaxy Bar – Dubai
  46. Re – Sydney
  47. Sidecar – Nuova Delhi
  48. Union Trading Company – Shanghai
  49. DarkSide – Hong Kong
  50. Quinary – Hong Kong

Nell’immagine in apertura, il team del Connaught Bar di Londra, miglior cocktail bar al mondo secondo il World’s 50 Best Bars

ASVOFF13 – A shaded view on fashion film festival

Nella prospettiva di una continua ricerca dedicata al rapporto tra moda, cinema e costume, ROMAISON, curato da Clara Tosi Pamphili, presenta a dopo Parigi, la tredicesima edizione di ASVOFF – A Shaded View on Fashion Film Festival. La manifestazione in collaborazione con Casa del Cinema è promossa da Roma Capitale con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura.



I tre giorni di proiezioni e incontri, ad ingresso gratuito, dal 10 al 12 dicembre 2021, segnano l’inizio della collaborazione che proseguirà fino a gennaio 2022, con una rassegna di film dedicata a cinema e moda: una selezione di lungometraggi per scoprire inedite traiettorie di approfondimento multidisciplinare.

Ideato e diretto da Diane Pernet – leggendaria icona della moda internazionale, giornalista e pioniera digitale – ASVOFF è nato nel 2008 come una sfida ai parametri convenzionali del cinema e del video, proponendo un’indagine originale dedicata a moda e bellezza e codificando il nuovo genere del fashion film. “La nostra missione è preservare, supportare e illuminare l’aura artistica e l’unicità percettiva delle voci indipendenti nella moda e nel cinema”, dichiara Diane Pernet. Con un formato volutamente nomade e sperimentale, il festival è stato ospitato in prestigiose istituzioni e all’interno di importanti eventi e rassegne internazionali: dal Centre Pompidou al Festival di Cannes, da Art Basel Miami al Guggenheim, dal Caixaforum di Barcellona al Barbican di Londra.

Tra gli highlights troviamo: la proiezione del film Saint-Narcisse di Bruce LaBruce, iconico artista, fotografo e scrittore considerato uno dei fondatori del movimento queercore e presidente della Giuria di ASVOFF di quest’anno; la prima italiana del documentario Heavenly Bodies dedicato alla figura del leggendario fotografo e artista Steven Arnold; le rassegne Digital Fashion: The Fabricant, Black Spectrum e Fashion Moves dedicate a tracciare il futuro della moda nello scenario virtuale del Metaverso e a indagare i temi dell’identità, dell’inclusione, della rappresentazione sociale attraverso lo sguardo di artisti, attivisti, registi e il filtro sperimentale dell’immagine in movimento.

Come abbinare al meglio pantaloni cargo e calzini

I cargo da uomo sono un modello di pantalone molto pratico e versatile, con una delle radici ben radicate nella storia. Nato come un modello di pantaloni per militari, fino ad arrivare ad essere un indumento tipico di alcune subculture metal e punk, i cargo sono al giorno d’oggi un elemento indispensabile nell’armadio di un uomo che può anche essere abbinato ad un blazer.

Questi pantaloni possono essere molto stilosi se sapientemente abbinati, per questo è importante conoscere il modo migliore per abbinarli e creare un look di tendenza.

Un abbinamento universale per i pantaloni cargo

Non tutti sanno come sono fatti dei pantaloni cargo ed è bene conoscerne le caratteristiche. Questo modello di pantaloni prevede nella loro versione classica delle tasche laterali all’altezza delle ginocchia che hanno sia la zip che il velcro.

Oggi è invece possibile scegliere tra un’ampia selezione di pantaloni cargo da uomo, in quanto ci sono in commercio innumerevoli modelli che prevedono anche un diverso posizionamento delle tasche. Dunque, i pantaloni cargo rappresentano ormai un must have nel guardaroba maschile a prescindere dal proprio stile casual, elegante o sportivo che sia.

Un abbinamento evergreen dei pantaloni cargo è quello con i calzini bianchi e le sneakers. È risaputo, con dei calzini bianchi e delle scarpe da ginnastica bianche non si sbaglia mai, anzi un pantalone cargo color khaki e una maglietta bianca saranno perfetti per un total look dallo stile urbano.

Con un pantalone cargo nero è possibile abbinare anche dei calzini neri e delle scarpe bianche e nere, per avere un look sportivo, ma comunque ordinato e alla moda. Un’altra idea per un look perfetto per il weekend potrebbe essere quello di abbinare un paio di pantaloni cargo militari con dei calzini neri e delle sneakers alte bianche e rosse, completando il tutto con una giacca di pelle nera che richiami i calzini.

Un cargo per un look più elegante

Sicuramente questo modello di pantalone non è propriamente adatto per un incontro d’affari o una riunione importante di lavoro. Tuttavia, se abbinati nel modo giusto, i pantaloni cargo possono essere declinati anche in una versione più elegante.

Un abbinamento molto valido in questo senso riguarda i pantaloni cargo grigio scuro che possono essere abbinati a delle sneakers nere, indossando un calzino fantasmino che lasci la caviglia scoperta, creando così un look moderno e originale. 

Un’altra idea outfit con i cargo potrebbe essere quella di indossare dei calzini che lascino la caviglia scoperta con dei mocassini, magari facendo dei risvoltini ai pantaloni.

È chiaro, dunque, che questo modello di pantalone è così versatile che può essere indossato in diverse occasioni, per farlo risultare più elegante basterà abbinare una scarpa diversa da quella sportiva. Per essere sempre al passo con la moda e non sbagliare outfit, è consigliabile cercare di abbinare la maglia indossata con i calzini.

In questo modo ogni abbinamento sarà più facile ed intuitivo, anche se l’abbinamento di calzini e pantaloni cargo più gettonato è sicuramente quello con i calzini bianchi. Ma per una personalità può decisa ed estroversa saranno perfetti anche dei calzini a fantasia, che dovranno comunque essere abbinati ad una maglia tinta unita, per non appesantire il look.

Royal Palace Luxury Suites a Torino: un nuovo hotel ricco di charme e storia

La famiglia Buratti, già proprietari e gestori del Grand Hotel Sitea, 5 stelle nel cuore di Torino, dove si trova il ristorante stellato Il Carignano, capitanato dallo chef Fabrizio Tesse, inaugurano per la stagione il nuovo Royal Palace Luxury Suites: solo 6 suites collocato proprio di fronte alla casa madre, il Grand Hotel Sitea.

Qui è possibile godere di soggiorno di extra lusso, con un maggiordomo a disposizione per soddisfare le richieste degli ospiti delle 6 camere, in una cornice da sogno, Palazzo Luserna Rorengo già di Piossasco di Rivalta, vincolato dalla Soprintendenza delle Belle Arti, soffitti affrescati e arredi d’epoca, offre in esclusiva ai propri ospiti una piccola SPA interna equipaggiata con sauna, doccia emozionale e bagno turco.

All’interno delle suites è possibile usufruire del Room Service del bistrot Carlo & Camillo e su prenotazione potrete gustare una cena con show-cooking dello chef Fabrizio Tesse, stella Michelin.

Tutte le camere hanno delle metrature importanti, situate al primo piano nobile del palazzo, dai 49 ai 83 mq, dispongono di balconcini a vista, ristrutturate con pezzi di modernariato, soluzioni creative e soppalchi d’avanguardia,  che si integrano con soffitti affrescati e cornici dorate. Le stanze condividono la sala principale della struttura con pavimento originale dell’epoca.

Coho Loft: dove le tue idee prendono forma

Molto più di uno spazio ma un grande contenitore di idee che ospita uffici di creativi, shooting di moda, set cinematografici, workshop, eventi aziendali e feste. E’ un hub di creatività non lontano dal centro di Roma e a pochi passi dalla fermata della metro B di Pietralata e Monti Tiburtini.

Oggi parliamo con Andrea Audino, il proprietario nonché scenografo, designer, e ideatore del Coho Loft e grazie al quale i professionisti che vivono di giorno lo spazio e gli ospiti che popolano gli eventi serali, sono accolti e avvolti da un’elegante atmosfera newyorkese, ispirata al design industriale.

Quando e come nasce il Coho Loft?

Il Coho Loft è uno spazio multifunzionale che nasce all’interno di un’ex fabbrica di lavorazione del legno degli anni ’50. Nel 2009 il vecchio opificio è stato riportato in auge realizzando un’importante opera di valorizzazione urbana.

E’ una realtà sicuramente diversa dal solito, cos’è esattamente il Coho Loft?

Oggi il Coho Loft è un edificio di circa 3000 metri quadri dove artisti, creativi e professionisti di ogni genere si incontrano dando vita a sinergie lavorative sensazionali. Il nostro spazio ospita uffici, shooting di moda, eventi privati, set cinematografici, workshop e molto altro, è uno spazio in continuo evolversi.

L’obiettivo del Coho Loft è quello di coniugare la bellezza e l’eleganza con l’estro e la forte personalità. L’idea di partenza del brand è infatti quella di promuovere le idee; che siano eccentriche, nuove, coraggiose, rivolte al futuro o ispirate dal passato.

So che tu disegni e realizzi personalmente molti dei complementi d’arredo?

Sì, realizzo personalmente molti dei complementi d’arredo. Nasco come scenografo il che mi ha dato modo di imparare a ideare, realizzare e curare ambienti per le più disparate esigenze. Devo dire che comunque molti degli oggetti di design provengono anche da designer internazionali. 

Avete in programma nuovi progetti?

Abbiamo recentemente preso uno spazio, adiacente al Coho Loft, di circa 400 mq che si suddivide in quattro aree che si distinguono per particolare altezza e larghezza e per una naturale esposizione alla luce solare, si presta a diventare il luogo in cui ogni genere di

creazione artistica può prendere forma. Il nuovo spazio, noto come Coho Studio, è in fase di ristrutturazione, e si presta a diventare il luogo in cui ogni genere di creazione artistica potrà prendere forma. Coho Studio aspira infatti a diventare un nuovo modo di supportare e valorizzare l’arte e la creatività, offrendo servizi di supporto per set fotografici, tra cui scenografie, catering per servizi fotografici, casting e location scouting mettendo a disposizione del cliente uno staff tecnico che si occupa di gestire tutti gli aspetti della produzione, rendendo il processo creativo molto più rilassante ed efficiente.



Oggi il Coho Loft è un edificio dove artisti, creativi e professionisti di ogni genere si incontrano dando vita a sinergie lavorative sensazionali.

Vi aspettiamo!

Coho Loft – Via Vertumno 2C – +39 3883646081

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Mahmood e Blanco in gara al 72° Festival di Sanremo

MAHMOOD – uno dei maggiori e più originali esponenti del cantautorato urban pop italiano con 12 dischi di platino e 9 dischi d’oro in Italia, 6 dischi di platino e 3 dischi d’oro all’estero e quasi 1,5 miliardi di streaming totali all’attivo – e BLANCO – voce tra le più dirompenti del panorama nazionale e rivelazione musicale del 2021 che ha collezionato in meno di un anno 27 dischi di platino, 6 dischi d’oro e oltre 640 milioni di streaming totali- parteciperanno in gara insieme nella categoria Campioni al 72° Festival di Sanremo (1 – 5 febbraio 2022).

CANADA GOOSE RIDEFINISCE LA TRADIZIONE NELLA NUOVA COLLEZIONE CON CONCEPTS E BAPE®

Canada Goose e il brand di streetwear di Boston Concepts proseguono la propria lunga collaborazione unendosi ancora una volta per la loro ultima collezione; quest’anno, con l’aggiunta del rinomato marchio di moda giapponese A BATHING APE® (BAPE®). Fondata nel 1993, BAPE® è specializzata in streetwear e lifestyle per uomo, donna e bambino. Con il suo mix di street e sportswear americano importato e street wear giapponese pionieristico, il brand è noto per il suo caratteristico motivo BAPE® Camo che è stato integrato in questa nuova partnership.

La nuovissima collezione di questi tre marchi iconici rivela un approccio moderno all’ispirazione che sta alla base degli stili tradizionali di Canada Goose, arricchita dagli elementi stilistici caratteristici di Concepts e BAPE® per creare la prossima generazione di icone.



La collaborazione porta lo streetwear a nuovi livelli. Traendo ispirazione dall’Expedition Parka di Canada Goose, dal Chilliwack Bomber e dalla Felpa Crofton, questa collezione è una vera e propria celebrazione dell’esperienza del marchio nel proteggere dai climi più rigidi della Terra. In tutta la collezione, la firma ABC CAMO di BAPE® è modellata insieme alla Snow Camo di Canada Goose, guidata dalla traduzione del marchio nel performance luxury e nella protezione dalle intemperie estreme. L’ABC CAMO di BAPE®, il singolare motivo riconosciuto in tutto il mondo, è stato introdotto per la prima volta nel 1996, lo stesso anno in cui è stato fondato Concepts.

Questa collezione presenta tre modelli di capispalla unisex costruiti per la protezione dal freddo e che garantisco un calore ottimale. L’Expedition Parka per Concepts x BAPE® (€ 1.495) è una reinterpretazione dell’iconico Expedition Parka di Canada Goose, originariamente sviluppato per gli scienziati che lavorano in Antartide. Rifinito con la firma ABC CAMO di BAPE® e disponibile in bianco e nero, questo parka combina il calore estremo con la resistenza tecnica e un distinto stile street. Le caratteristiche includono anche un cappuccio riempito di piuma, un cordoncino in vita per personalizzare la vestibilità e un lembo antineve elasticizzato in nylon a scomparsa per una maggiore protezione dagli elementi. Il Chilliwack Bomber per Concepts x BAPE® (€ 1.095) si ispira al Chilliwack Bomber di Canada Goose, creato inizialmente per i bush pilots nel nord del Canada. Oltre ai marchi di fabbrica di Concepts e BAPE®, questo bomber è disponibile in nero, ABC Camo e ABC Snow Camo, e mantiene gli elementi originali di protezione e mobilità di cui i piloti avevano bisogno quando lavoravano sulle piste artiche. Le caratteristiche includono anche gomiti rinforzati per una maggiore durata nelle aree ad alta abrasione, cinghie interne per il trasporto a mani libere e cinque tasche esterne per riporre qualunque cosa. Infine, la Felpa Crofton Shark di Concepts x BAPE® (€ 895) è una compagna ideale e leggera, perfetta per essere indossata come strato e per i viaggi. Caratterizzata dal logo Shark di BAPE sul cappuccio e da ABC CAMO, questa giacca è reversibile, realizzata con il tessuto Recycled Feather-Light Ripstop di Canada Goose: 100% Nylon riciclato con una finitura resistente all’acqua. Le caratteristiche includono anche maniche preformate e soffietti sotto le ascelle per migliorare la vestibilità e la libertà di movimento, la cerniera mostra l’iconico design Shark di BAPE® sul cappuccio regolabile imbottito in piuma, e un cordoncino sull’orlo per intrappolare il calore e mantenerlo a contatto con il corpo.


Inoltre, la collezione presenta anche tre versatili accessori unisex: una toque, una sciarpa imbottita di piume e una coperta imbottita di piume. La toque reversibile di Concepts x BAPE® (€ 225) è realizzata in lana Merino a doppio strato per un maggiore calore. Disponibile in rosso, bianco, blu pacifico e nero è

Canada Goose x Concepts x BAPE® sarà disponibile a partire dal 4 dicembre 2021 in negozi selezionati al dettaglio Canada Goose, Concepts e BAPE® e online su canadagoose.com, cncpts.com e bape.com. La felpa Crofton Shark sarà in vendita esclusivamente presso Cncpts in colore Red e esclusivamente presso BAPE in colore Pacific Blu.

Tintura della pelle homemade: tutto quello che c’è da sapere

La tintura della pelle è una fase fondamentale del processo sia creativo che di rifinitura di un prodotto. Ma in cosa consiste, e si può fare a casa? 

Quello del tintore non è un ruolo semplice. Bisogna conoscere alla perfezione la tipologia di pelle che si vuole colorare, le tinte, le dosi che si vogliono utilizzare e ovviamente le tecniche. Come in tante professioni artigianali, sono necessari anni e anni di pratica ed esperienza per diventare dei veri e propri tintori della pelle, ma oggi è possibile tingere la pelle, soprattutto piccola pelletteria, anche a casa. Molto fa la scelta delle tinte che compriamo. 

Quali vernici per la pelle scegliere 

La scelta del colore per la pelle è un elemento fondamentale. A prescindere dalle tonalità, che variano a seconda della moda e dei gusti della persona, le tinte che vi consigliamo di acquistare per effettuare una buona verniciatura anche a casa sono quelle a base d’acqua come le vernici angelus, molto semplici da utilizzare, elastici, resistenti ai graffi ma soprattutto ideali per la salute tua e dell’ambiente. In commercio sono disponibili diversi kit adatti alla tintura della pelle e li potete facilmente trovare in negozi specializzati, di bricolage o da calzolai. Se avete scelto ad esempio di tingere delle scarpe, troverete sicuramente disponibili molti colori per scarpe e diverse tipologie di tinture in base al tipo di pelle.

Come tingere la pelle 

Per tingere la pelle serve procurarsi un spazio di lavoro che vi permetta di procedere senza sporcare troppo in giro. In seguito, dopo aver scelto la pelle o l’oggetto da tingere, bisogna pulirlo molto bene con un panno o una spazzola morbida e dei detergenti per la pelle. Se volete tingere delle scarpe o degli stivaletti, ricordatevi prima di togliere i lacci, se invece dovete tingere il cinturino di un orologio, ricordatevi di pulire molto bene anche punzoni e tutti i bordi. Dopo la pulizia, è il momento di utilizzare un aggrappante per aprire i pori della pelle facilitando così la tintura e la tenuta del colore. Infine, si applica il colore con una spugna o un tampone della misura adeguata all’oggetto che state tingendo. È molto importante che applichiate il colore con dei gesti regolari, rapidi e circolari in modo da rendere il tutto molto uniforme. 

Insomma, tingere la pelle a casa non è poi un processo così complicato. Grazie a tutte le tinte disponibili, potete cambiare il colore e dare nuova vita a scarpe, giacche, portafogli, borse e perché no, piccoli arredi per la casa. Pronti a dare libero sfogo alla vostra creatività? 

40 anni positivi. Dalla pandemia di AIDS a una generazione HIV free

Sono passati quarant’anni dalla pubblicazione sul New York Times di un articolo che documentava l’arrivo di una nuova e sconosciuta malattia poi identificata con AIDS, acronimo di “Sidrome da Immunodeficienza Acquisita”.  Per celebrare quattro decenni di battaglie nei confronti dell’infezione da HIV, la Galleria dei Frigoriferi Milanesi Milano ospita, dal 12 novembre al 5 dicembre 2021, la mostra “40 anni positivi. Dalla pandemia di AIDS a una generazione HIV free”.

La rassegna presenta documenti d’archivio, manifesti, opere d’arte, campagne pubblicitarie che raccontano la grande rivoluzione della cura e dello sviluppo della ricerca scientifica che ha visto radicalmente modificato il proprio corso a cambiare l’approccio verso una medicina partecipata e di prossimità. 

Il percorso espositivo si apre proprio con la copia del quotidiano newyorkese da cui si snoda una narrazione attraverso materiali d’archivio provenienti della Fondazione Corriere della Sera e da quelli delle associazioni milanesi particolarmente attive nella lotta contro l’AIDS. 



Farà da cerniera alla sezione della mostra una galleria con i volti di personaggi che hanno contribuito a definire un salto verso l’autodeterminazione e verso l’abbattimento dello stigma che ancora oggi pesa sulla vita delle persone che vivono con HIV.

Qui si trovano i ritratti dell’artista americano Larry Stanton realizzati nel 1984 poco prima della sua morte o Last Night I took a man di David Wojnarowicz, vera e propria poesia visiva con un forte impatto di denuncia politica e di rivendicazione corporea, o ancora “AIDS: You Can’t Catch It Holding Hands” di Nikki de Saint Phalle. 



Anche la comunicazione visiva si fa coinvolgere con le campagne pubblicitarie di Benetton, dedicate all’AIDS, firmate da Oliviero Toscani e con la fotografia di Therese Frare scattata all’attivista David Kirby, che si rese disponibile a essere immortalato negli ultimi momenti della propria vita come estremo gesto politico.

Particolarmente toccanti sono le immagini scattate da un autore anonimo all’Ospedale Sacco di Milano che documentano la dimensione intima della cura all’interno del reparto di malattie infettive, negli anni più bui della pandemia. 



Uno spazio particolare è dedicato all’installazione immersiva del Names Project AIDS Memorial Quilt (La coperta dei nomi). ll progetto, nato da un’idea di Cleve Jones, prevedeva la realizzazione di pannelli di stoffa su cui erano impressi pensieri e disegni per commemorare amici e familiari scomparsi che, proprio perché morti di AIDS, avevano difficoltà a ricevere i funerali.  



La rassegna prosegue con la documentazione della performance I Miss You di Franko B, e si chiude con una sezione dedicata alla rappresentazione visuale degli studi scientifici Partner 1 e 2, che dimostrano quanto il rischio di trasmissione nei rapporti sessuali non protetti con persone HIV positive in trattamento sia ZERO.

“40 anni positivi” propone anche uno spazio sonoro, realizzato attraverso due opere audio e la composizione dei diversi documenti audio-video, come i preziosi documenti provenienti dall’Archivio GLBT Historical Society.  

La sera dell’inaugurazione, tre attrici – Federica Fracassi, Alessia Spinelli e Lucia Marinsalta – leggeranno testi particolarmente significativi nella lotta contro la malattia, come i Principi di Denver, Last Night I took a man di David Wojnarowicz e una rielaborazione degli studi Partner.

Il Christmas beauty day di Simone Belli

Anche quest’anno è tornato l’evento dedicato al beauty e al benessere ormai diventato un appuntamento glamour e imperdibile per le celebrities del panorama cinematografico e musicale italiano. Per la prima volta l’evento si è svolto all’interno di Palazzo Nainer in un’atmosfera magica e accogliente, a due passi da Piazza del Popolo. Ieri, domenica 12 dicembre Simone Belli ha accolto le celebrities a lui più affezionate per regalare loro un percorso esclusivo dedicato alla bellezza, all’insegna delle tendenze più cool e i must have del Natale e capodanno 2019/2020.

Le prime ad arrivare: Emma Marrone, Luisa Ranieri, Margherita Buy. Non sono mancate le presenze internazionali Tom Arnold, William Baldwin e Elva Trill. A seguire Laura Adriani, Alan Cappelli Goetz, Carlotta Antonelli, Euridice Axen, Tania Bambaci, Demetra Bellina, Valeria Bilello, Carl Brave, Cristina Buccino, Maria Teresa Buccino, Giusy Buscemi Maria Pia Calzone, Cristiana Capotondi, ValentinaCervi, Barbara Chichiarelli, Francesca Chillemi, Ludovica Coscione, Andrea Delogu, Tosca D’Aquino, Elisa D’Ospina, Mariana Falace, Sarah Felberbaum, Isabella Ferrari, Anna Ferzetti, Francesca Figus, Elia Fongaro, Angela Fontana, Iaia Forte, Ludovica Francesconi, Leo Gasmann, Claudia Gerini, Maria Chiara Giannetta, Matilde Gioli, Beatrice Grannò, Lia Grieco, Jun Ichikawa, Sabrina Impacciatore, Samuel Kay, Alessio Lapice, Sara Lazzaro, Antonia Liskova, Valentina Lodovini, Catrinel Marlon, Giulia Michelini, Eliana Miglio, Bianca Nappi, Elisabetta Pellini, Samuel Peron, Nina Pons, Luisa Ranieri, Alba Rohrwacher, Nicoletta Romanoff, Federica Sabatini, Fabrizia Sacchi, Elena Santarelli, Sara Serraiocco, Yvonne Scio, Carolina Signore, Margherita Tiesi, Federica Torchetti, Eleonora Trezza, Paola Turci e Francesca Valtorta.

Simone Belli si conferma anche quest’anno un innovatore di idee e del senso estetico Dopo l’edizione digital 2020, che ha ottenuto un grande successo sui social network, quest’anno il set scelto per inaugurare l’inizio delle festività natalizie è stata l’esclusiva location di Palazzo Nainer: un design moderno e glamour, che racconta un luogo straordinario. Forme e colori studiati per rilassare lo sguardo e accarezzare il cuore. Spazi di charme e servizi attenti, dove ogni ospite è unico e speciale. Cinque piani riservati alla bellezza e al benessere permeati da un’avvolgente atmosfera magica tipica dello spirito natalizio daranno vita ad un vero e proprio beauty hotel. Simone ha puntato sull’emozione e sul desiderio di condivisione per far vivere un’esperienza unica nel suo genere a tutte le celebrities sue ospiti.

Nasce la collezione TOILETPAPER BEAUTY: l’incontro tra LA BOTTEGA e TOILETPAPER

La sperimentazione di TOILETPAPER, il progetto editoriale di sole immagini a firma di Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari, si conferma ancora una volta senza confini, presentando una collaborazione con LA BOTTEGA, azienda italiana da oltre quarant’anni leader di mercato nel settore cosmetico per hotel di lusso, la collezione TOILETPAPER BEAUTY.

L’irriverente e sempre originale immaginario di TOILETPAPER contamina così il mondo del beauty, dando origine a una serie di prodotti Made in Italy – per ogni angolo del corpo e della casa –, frutto della consolidata expertise de LA BOTTEGA, azienda che fornisce i più prestigiosi hotel del mondo, quali Four Seasons, The Peninsula, Mandarin Oriental, St. Regis, J.K. Place, Faena, Rocco Forte, con linee cosmetiche personalizzate e sartoriali.



La collezione, che si distacca radicalmente dalla tradizionale estetica del settore, si pone come uno “statement” inaspettato, un invito a prendersi cura di sé con divertimento e ironia, lasciandosi trasportare in un mondo estatico, profumato e surreale, capace di coinvolgere tutti i sensi e stimolare l’immaginazione.

Creatività olfattiva e narrazione visiva infatti caratterizzano tutti i prodotti, la cui specificità è raccontata attraverso lo studio di ogni elemento, il design, la fragranza, il packaging: le immagini oniriche e spiazzanti evocano usi improbabili, situazioni enigmatiche e visionarie, trasformando i prodotti della collezione in veri e propri oggetti del desiderio.




La rivoluzionaria collezione si compone delle linee per la cura della persona, della casa e del tempo libero: HAIR per i capelli (shampoo e conditioner), BATH&BODY per coccolare e viziare il corpo (shower gel, body lotion, body oil, body scrub, saponi e balsamo per labbra), HANDS per curare le mani (sapone mani, gel detergente, spray detergente, crema mani).                                            
L’esperienza di TOILETPAPER BEAUTY si estende anche alla casa con la linea HOME per profumare gli spazi domestici con fragranze e diffusori, ma anche per lavare le stoviglie con l’inaspettato sapone per i piatti. 



E ancora, la linea LEISURE WEAR che comprende abbigliamento e accessori (tra cui pigiami, vestaglie, calzini) per contaminare a tutto tondo i momenti di relax con lo spirito irriverente del magazine.

Irresistibili i kit che mixano i vari prodotti della collezione: HAIR&BODY, HOME, SOAP, HAND, SOLID COSMETIC con il loro packaging da collezione sono l’idea regalo perfetta per una sorpresa fuori dagli schemi.

Hockerty, incrementa del vendite del +70% e lancia una collezione esclusiva

La startup di abbigliamento su misura online ha registrato un incremento delle vendite pari al +70% nel 2021.

Hockerty, a startup che sta rivoluzionando il mondo della sartoria, ha annunciato di raggiungere $20 milioni di vendite entro la fine del 2021. Nonostante la difficile situazione globale causata dalla pandemia di Covid-19, le vendite di abiti su misura sono aumentate del +70%. L’aumento delle vendite è connesso anche al lancio di nuovi prodotti e servizi, tra cui calzature su misura e jeans su misura . Inoltre, Hockerty ha appena concluso acquisito della società spagnola altamente innovativa, Bullfeet, che offre sneakers personalizzate realizzate con pelle vegan. 

La Collezione Limitata

Hockerty festegga la sua crescita e sceglie il campione olimpico spagnolo Saúl Craviotto, cinque volte medaglia d’oro in kayak, come Brand Ambassador. Dalla partnership con Saúl nasce una collezione esclusiva in edizione limitata che si compone di camicie sui toni dell’azzurro con impercettibili trame a l’elemento del plurimedagliato: l’acqua. La collezione si compone poi di capi perfetti per le festività natalizie, come lo Smoking nero pura lana o l’abito con gilet di Lana Merino.

In un’epoca in cui il futuro della moda è sempre più connesso al digitale, il punto di forza di Hockerty è proprio il suo essere digital native e servire clienti in tutto il mondo. Dalla sua fondazione, Hockerty è cresciuta in modo significativo, espandendosi in tutta Europa e negli Stati Uniti, ad oggi il suo principale mercato per fatturato, seguito da Germania, Francia, Regno Unito e Australia. 

Alla base della crescita una chiara filosofia: un guardaroba per tutti, indipendentemente dall’età, dallo stile o dalla taglia. Perché la moda non deve dividere, non deve classificare, ma deve essere un mezzo per esprimere se stessi. Per questo non esistono taglie standard: tutto è fatto su misura per abbracciare tutti i gusti e tutti i corpi.

Una produzione solamente su ordinazione significa anche allontanarsi dagli stock e dall’invenduto del fast fashion. In Hockerty non vi è nessuna giacenza, nessuno spreco.

“C’è una vera mentalità zero waste dietro i nostri metodi di produzione.” – Alberto Gil, Co-founder 

Il co-founder di Hockerty, Alberto Gil, afferma: “I nostri prodotti sono realizzati solamente su richiesta, il che significa che c’è una vera mentalità zero waste nei nostri metodi di produzione. Nessun magazzino, prodotti extra o sovrapproduzione” .  Non solo, i metodi si produzione si avvalgono di tecnologie tali per cui l’impatto ambientale è minore. Ad esempio, i jeans sono realizzati generando un risparmio pari a: -80% di acqua,-60% di energia elettrica, -55% di prodotti chimici, rispetto a un jeans standard.
 

Rosana Auqué, l’artista del cielo e dei fiori

Rosana Auquè è una giovane artista di origine colombiana che scopre la passione per l’arte sin da bambina, avvicinandosi alla pittura all’età di 11 anni per poi proseguire gli studi d’arte al liceo e all’università, tra Cambridge, Colombia e Italia. 

Il risultato di questa lunga formazione emerge nelle sue opere che risentono fortemente delle ispirazioni della sua terra di origini e dell’Italia, due culture che continuano ad avere un grandissimo influsso sulla sua creatività, abbinate poi all’ispirazione dei maestri del Rinascimento e dell’arte moderna come Monet e Klimt. Il risultato sono opere colorate, gioiose e piene di gratitudine verso la natura.

Com’è nata la tua passione per l’arte e quando hai capito avresti voluto diventare un’artista?

Il mio interesse per l’estetica e per le cose belle della vita è nato da bambina, penso che la missione più importante di un’artista sia quella di cercare e di creare bellezza e così è stata la mia mentalità sin dagli inizi. Come diceva Dostoyevski “la bellezza salverà al mondo”, ed io ci credo profondamente.

Quando avevo 11 anni, ho cominciato a dipingere sistematicamente e a maturare la mia passione per l’arte, ho scoperto da quel momento che sono nata per fare l’artista.  Oggi, 19 anni dopo, continuo a creare la mia arte. Nel corso di questi anni ho lavorato sulla creatività e sul particolare interesse per il colore, esplorando nuove forme e tecniche posso dire che finalmente ho trovato il mio linguaggio artistico, quello che mi fa sentire a casa e in piena autenticità: la natura astratta.  



Parlaci della tua formazione…

Nel 2002, quando andavo al Liceo in Colombia, ho iniziato a frequentare delle lezioni extrascolastiche con dei maestri d’arte che venivano ogni settimana a casa. Ricordo che mio papà mi aveva destinato uno spazio speciale a casa vicino alla biblioteca per studiare, dove trascorrevo quasi tutti i giorni. Dopo essermi diplomata, mi sono trasferita in Inghilterra, per iniziare a studiare arte e pittura all’università di Cambridge; in quel periodo, ho passato due anni magnifici, per poi ritornare in Colombia e concludere la laurea in arte a Bogotà, all’Università De Los Andes.

Nel 2017 sono venuta in Italia per frequentare un Master all’Istituto Marangoni focalizzato sulla moda, e ad oggi continuo a vivere a Milano, una città che mi ha accolta e che mi nutre molto di cultura.

Ti dividi tra la Colombia e l’Italia, due paesi ricchi di arte e contrasti. Che influsso hanno queste due nazioni nel tuo lavoro?

Entrambe le culture, sia quella colombiana sia quella italiana, hanno un grandissimo influsso sulla creatività. Il mio più grande interesse, che si evidenzia in ogni creazione, è quello di trovare l’equilibrio tra il colore e la forma.  L’attrazione per il colore viene senz’altro dalle mie radici colombiane. La felicità che ti fa sentire il colore è unica! E questa gioia e libertà cromatica sono caratteristiche del folklore colombiano, così come l’accoglienza e la libertà in senso generale, tutti valori con cui sono cresciuta. Dell’Italia ho colto sicuramente la forma: l’interesse concettuale per quello che sto dipingendo, il fatto di approfondire l’argomento di mio interesse e creare una forma sistematica e disciplinata.

Il lasciarmi ispirare dai grandi artisti Italiani che più ammiro, dai maestri del Rinascimento ma anche quelli moderni e contemporanei, sentendo in ogni momento la presenza di una grande storia, o meglio, la più affascinante storia dell’arte nel mondo.



Le tue opere partono spesso da ispirazioni musicali, come è nato e come hai sviluppato questo legame musica-arte?

In realtà questo legame è nato in maniera organica. Da piccola i miei genitori mi hanno inculcato la passione per la musica. Ascoltavamo musica di ogni genere assieme e questa è una passione che ho continuato a coltivare negli anni.  Ho cominciato a dipingere i paesaggi dopo aver ascoltato “La Primavera” di Vivaldi, e da quel momento è stato inevitabile non immaginare la natura mentre ascolto la musica classica. Quando chiudo gli occhi, le immagini vengono a me: i campi di fiori colorati, la composizione e dimensione di ogni pittura. Senza alcun pensiero specifico, si tratta solo di sentire.

Sei stata definita l’artista del cielo e dei fiori. Come è nata questa passione per la natura e i colori?

Penso che questa passione sia stato il risultato di tante cose. Principalmente perchè mi piace guardare il cielo e i fiori. Tant’è che le persone più vicine a me, ogni volta che vedono un tramonto mozzafiato, delle belle nuvole o dei fiori particolari, mi inviano sempre una foto o mi chiamano; questa è una cosa bellissima perché così si crea un legame umano basato sull’ammirazione della bellezza della natura! Prendersi del tempo per ammirare quello che vedi, il sentirti grato di essere al mondo, capire che siamo tutti qui per goderci il nostro viaggio e che la vita ci regala tante cose belle come il cielo e i fiori, è tutto per me.



Raccontaci dal lato tecnico. Come lavori e impreziosisci le tue opere?

Ogni opera comincia da una spinta: dalla musica, da un concetto particolare, oppure da un sogno che ho fatto mentre dormivo. L’importante è avere sempre un’idea di base e una direzione iniziale, anche se durante la realizzazione dell’opera le cose possono un po’ cambiare. Come materiali, lavoro principalmente con l’olio e con l’acrilico su tela. In più, mi piace utilizzare metalli preziosi come l’oro e il bronzo per accentuare dei dettagli nell’opera e renderla più ricca ed interessante. 

Le tele che utilizzo sono principalmente quadrate (non rettangolari), ma di recente preferisco quelle rotonde, soprattutto per la serie dei cieli che sto dipingendo perché la forma circolare dona un senso di infinità e che il paesaggio si spande al di là del quadro. 

Quali sono le opere che hanno rappresentato per te un passaggio importante nel tuo percorso?

Sicuramente il lavoro di Monet ha influenzato molto il mio lavoro. I suoi paesaggi mi hanno colpita significativamente, in particolare la serie di “Water Lilies”. Penso sia affascinante che prima di dipingere questa serie, Monet abbia piantato e coltivato a casa sua quel giardino che ha poi ritratto sulla tela; è come pensare che prima di avere il pennello in mano, lui ha creato un capolavoro con i fiori veri, il processo creativo è nato da molto prima!

Un altro artista che ha avuto e continua ad avere un grande effetto su di me è Gustav Klimt e il suo utilizzo dell’ornamentazione e dell’oro nelle opere, trovo particolarmente meravigliosi i suoi dipinti di fiori e paesaggi pieni di dettagli e di colore.

Quali sono i tuoi luoghi preferiti in Colombia e in Italia che ti ispirano e ti ricaricano?

Il mare e i suoi paesaggi mi fanno sentire a casa, danno un senso di quiete che mi ispira. È un’esperienza che coinvolge tutti i sensi: il tatto della sabbia scaldata dal sole, l’aroma di freschezza, la musicalità delle onde. È un ambiente che non pretende niente da te, lì c’è solo pace e luce. Sicuramente i luoghi che più mi ricaricano di energia sono Santa Marta in Colombia e Napoli in Italia.

Quali sono i prossimi progetti e sfide per il futuro?

Continuare a dipingere è la mia più importante missione. Voglio fare questo, continuare nella mia crescita e ricerca pittorica. In più, voglio portare questo mio mondo ad altre situazioni e oggetti di uso quotidiano, creando la possibilità di vivere l’arte e la bellezza a 360°. 

Al momento sto lavorando per creare una fondazione d’Arte in Colombia, dove tutti i bambini possano avere accesso alla migliore educazione artistica, avendo l’opportunità di scegliere l’arte come un percorso reale di vita. Penso che una società che pone al centro la cultura e l’amore per la bellezza sia destinata al successo e ad un futuro più inclusivo. Questo nutrimento verso la cultura spero porti consapevolezza ad ogni persona della responsabilità che ha nella società, e la spinga a creare un mondo migliore in cui vivere. Infine vorrei portare ottimismo e ispirare le persone a nutrire la propria anima come solo l’arte sa farlo.

Photographer: Riccardo Albanese

Taxi B: la promessa musicale della GenZ

TAXI B è senza dubbio uno tra i più giovani e promettenti della GenZ. ll suo percorso inizia come membro del collettivo di culto FSK, che ha ridefinito i confini della musica urban italiana distorcendoli, allargandoli e trasformandoli, con un linguaggio inedito e visionario e sonorità sperimentali.




Lui appartiene alla classe del 1998 e la sua musica raccoglie e unisce tutte le influenze del mondo del rap più hard-core e del punk, in un connubio inconfondibile, scandito dalla voce graffiante, a tratti urlata a tratti sussurrata, che riesce a raccontare ad ampio spettro e con cruda autenticità tutta la complessità dello sguardo sul suo mondo. All’attivo un album e diversi singoli certificati platino che portano la firma di FSK, ma conviene aspettare per riuscire ad afferrare il meglio che Taxi ha da offrire seguendo il suo percorso solista.



Cover look: Shirt | Dhruv Kapoor, Skirt | A Better Mistake, Tie | Caflor Due Vintage, Shoes | Marsèll

Taxi B

Creative & Fashion Direction Francesco Mautone

Photography Ilaria Ieie

Make Up Vanessa Icareg @blendmanagement

Hair Marco Minunno @blendmanagement

Set Design Edith Di Monda

Videomaker Alessio Esposto

Styling Assistant Maria Alessia Simonte

Make Up Assistant Noemi Auetasc

Location Daylight Studio

ITS annuncia i vincitori dell’edizione 2021

ITS – International Talent Support- svela i vincitori della 19° edizione di ITS Contest – il premio internazionale dedicato al talento e alla creatività nella moda e nel design.

L’edizione 2021 di ITS Contest ha raccolto oltre 530 iscrizioni provenienti da tutto il mondo, 60 le nazionalità rappresentate, oltre 80 le scuole di 30 paesi. Una nuova generazione di talenti che ha imparato a superare le barriere, comunicando la creatività con strumenti innovativi, con una visione del mondo dalle molteplici declinazioni, capace di tradurre il contemporaneo e anticipare il futuro.


Questi i designer emergenti premiati:

Aitor Goicoechea Abruza e Adam Elysasse (ex-aequo): ITS Responsible Creativity Award by Allianz
Hua Hui: ITS Digital Fashion Award
Tae Choi: OTB Award

Mohammed El Marnissi: Swatch Art Peace Hotel Award Qingzi Gao, Tomer Stolbov, Hadar Slassi: Lotto Sport Award Hadar Slassi: ITS Fondazione Ferragamo Award
Tianan Ding: Vogue Talents Special Mention

Un panel internazionale di giurati ha esaminato i progetti dei designer, andando a scandagliare le ispirazioni dei singoli portfolio e la trasformazione dei concept in abiti, accessori, gioielli.



Mika – Cantante e Artista
Renzo Rosso – Presidente OTB
Carlo Giordanetti – Management Swatch International
Aitor Throup – Stilista e Direttore Creativo
Stefania Ricci – Direttrice Museo Salvatore Ferragamo e Fondazione Ferragamo Sara Sozzani Maino – Deputy Editor in Chief di Vogue Italia, Head of Vogue Talents Barbara Franchin – Fondatrice e Direttrice ITS

Sono otto i progetti straordinari che fanno il giro del mondo. Sorprende la responsabilità narrativa sempre presente e la preponderanza di un’urgenza di discutere, contestare e stabilire il concetto di identità, elemento che è stato davvero presente in tutte le creazioni e che i designer hanno affrontato in modi completamente diversi. Osservando i loro progetti, si intuisce che stanno cercando di farsi un’idea di chi sono, guardando al loro passato, o ai loro genitori, per proiettarsi nel futuro. La nostalgia futura è menzionata in modo abbastanza esplicito, ma ci sono anche molte talenti che hanno rivalutano tessuti, silhouette e forme tradizionali. E non è solo questo. C’è anche un senso di magia, di fantasia, di fiaba. In tutta la sua pericolosità, in tutta la sua giocosità e poesia allo stesso tempo.

ITS 2021 Building the Ark è stata realizzata con il patrocinio di Vogue Italia, Camera Naziona- le della Moda Italiana, Pitti Immagine e Fondazione Ferragamo.

Handpicked rende omaggio al Made in Italy attraverso un viaggio tra le città

Memore e consapevole del suo primo viaggio all’interno di un orizzonte naturale, fatto di valori e consapevolezza oggi Handpicked approda in un contesto urbano. L’elemento naturale si ricongiunge alla vita di ogni giorno, per vestire lo scenario metropolitano con l’attualità di capi rifiniti con maestria sartoriale e cromie in sintonia con una nuova idea di città.

Tutti i capi, dai pantaloni ai capispalla, hanno nomi di città italiane, ricche di storia, dal punto di vista culturale e artistico, che sono però meno conosciute fuori dall’Italia. Il brand vuole rendere omaggio all’eccellenza del Made in Italy anche attraverso l’arte di queste città.



Nella collezione FW21/22 presenta una varietà di tele denim, tra cui Kurabo, stretch e super stretch, che vanno dal deep blue allo stone washed, fino ad arrivare a tessuti con rotture e schizzi di vernice realizzate a mano. Oltre al denim troviamo cotone, denim in felpa con effetto jersey touch, flanella, velluto millerighe e costa francese e naturalmente le lane, tra cui quelle pregiate di Vitale Barberis. Molto ricercata è la lana effetto stone dalla mano calda e morbida. Immancabili le stampe classiche come check, Principe di Galles e pied de poule.

In collezione troviamo anche il mood Eco, caratterizzato da lavaggi e trattamenti eco-sostenibili, in cui non vengono utilizzate sostanze chimiche pericolose e gli accessori sono realizzati con materiali e processi ecologici; il mood Studios ha due nuove vestibilità young: Milano slim fit e Imola baggy. Immancabile un’ampia selezione di chino con e senza pince dalle vestibilità comfort o slim fit. Grande attenzione va al mondo casual con la proposta di felpe girocollo e con cappuccio da abbinare a pantaloni della tuta con coulisse. 



Nei top c’è una diversificata proposta di capi in maglia, camicie in denim, flanella o velluto. Per l’outerwear troviamo la sahariana e la tracker jacket in denim, il montgomery con alamari nella versione corta e lunga con bretelle interne per poterlo portare a spalla e il bomber lana, con stampa esterna e interna in check o in panno blu tinta unita.

Gli accessori tech da avere adesso

Il mondo delle cuffie è sempre più in evoluzione, soprattutto negli ultimi anni, portando ad una differenziazione di questi accessori in diverse sottocategorie, sintomo che le esigenze degli utilizzatori finali sono sempre più specifiche. Accessori leggeri, wireless, con ottima autonomia e sempre più funzionali, senza però rinunciare al design ergonomico e un’esperienza d’ascolto più lunga possibile.


HONOR – Earbuds 2 Lite

Un nuovo modello di auricolari dal design ergonomico che offrono un’esperienza d’ascolto senza interruzioni grazie a una durata della batteria fino a 32 ore, capacità di ricarica rapida e alla cancellazione attiva del rumore.



Custodia BOUNCE per Airpods 3 – Cellular Line

Una custodia perfetta per aggiungere un tocco di stile, con i suoi 4 colori – nero, rosa, blu (in foto) e rosso – e il morbido silicone soft touch particolarmente piacevole al tatto e alla vista. È di facile accesso al connettore ed è dotata di un pratico gancio che permette di fissare il case alla borsa, allo zaino o ai passanti dei pantaloni, oltre ad essere compatibile con la ricarica wireless MagSafe.



Auricolari Lisbon – Urbanista

Gli Urbanista Lisbon uniscono funzionalità e personalità, oltre ad essere eleganti, compatti e, soprattutto, funzionali. Hanno una custodia di ricarica portatile e pesano solo 4 g ciascuno. Si adattano comodamente e in modo sicuro per un’esperienza di ascolto quasi impercettibile e offrono ben 9 ore di riproduzione. Sono disponibili in una gamma di cinque colorazioni.



Cuffie Los Angeles – Urbanista

Sono le prime cuffie autoricaricabili al mondo, alimentate a energia solare, wireless e dotate di sistema attivo di cancellazione del rumore. L’app dedicata, sia su Android che su IOS, fornisce informazioni su come ottenere il massimo dal tempo di riproduzione del prodotto, comprese indicazioni visive sui livelli di carica solare e di utilizzo, oltre ad offrire la possibilità di personalizzare i controlli delle cuffie. 

L’esclusiva collezione di Giorgio Armani x 10 Corso Como

Giorgio Armani presenta in anteprima esclusiva la collezione Giorgio Armani – 10 Corso Como. Sintesi di uno stile inconfondibile, in iconico bianco e nero, l’inedita collaborazione con 10 Corso Como crea una collezione senza tempo, composta dal lessico coerente e costantemente rinnovato del racconto armaniano.

Blazer dalle linee esatte, mono o doppiopetto, lunghi cappotti e caban, pantaloni fluidi, pullover morbidi, accessoriati da stringate basse o décolletés, e due borse, una ampia e avvolgente e La Prima nella sua versione classica. La contrapposizione di maschile e femminile è risolta in un segno leggero e incisivo e la scelta del bianco e nero conferisce una visione grafica, sottolineata dai motivi delle righe jacquard. I materiali sono naturali e preziosi: lane, sete, velluti, cashmere e una felpa che gioca ironicamente con il volto stilizzato di Giorgio Armani.

La collezione, con un packaging dedicato, sarà disponibile dal 18 novembre presso 10 Corso Como di Milano e online, e successivamente anche nei negozi Giorgio Armani di Milano, New York Madison Avenue, Tokyo Ginza Tower e Shanghai.

I Need You: la nuova iniziativa per la ricerca del team del primo negozio A|X Armani Exchange a Milano

I Need You è l’innovativo progetto di selezione in vista dell’apertura, a febbraio 2022, del primo punto vendita A|X Armani Exchange a Milano. Attraverso l’annuncio dell’iniziativa, con una campagna social dal 15 al 20 novembre e, offline, con un’attività di affissioni dal 20 novembre fino al 3 dicembre, A|X dialoga con tutta la città, invitando chiunque voglia a partecipare all’open day che si svolgerà venerdì 10 dicembre presso l’Armani/Teatro, in via Bergognone 59.

Sarà questa l’occasione per creare una vera e dinamica comunità che si rispecchia nei valori di A|X: un momento per incontrare nuovi amici, condividere e connettersi, indipendentemente dall’esito della selezione. La campagna, fotografata da Alex Nawrocky, sottolinea l’intento inclusivo e si presenta come un mosaico di tipi fisici e atteggiamenti – spontanei, freschi, ironici, seri o irriverenti – in cui ognuno può identificarsi. Lo spirito inclusivo e metropolitano anima tutte le attività del marchio con un messaggio chiaro: A|X è uno spazio mentale e materiale in cui essere se stessi.

Romeow Cat Bistrot, un angolo intimo e riservato di pura accoglienza nel segno delle fusa

Valentina ha mollato tutto per inseguire il suo sogno, spinta dall’amore per la natura e tutto ciò che ne fa parte, dando vita a Romeow Cat Bistrot, un luogo insolito nel cuore di Roma in cui godersi del buon cibo in compagnia di gatti, vivendo un’esperienza unica e ritagliandosi una piccola parentesi di felicità insieme alle persone che si amano.



Romeow Cat Bistrot nasce da un sentimento semplice e pulito, elevando il concetto di Cat Cafè per accompagnare gli ospiti in un sofisticato viaggio intorno al mondo alla scoperta dei sapori e dei gusti più raffinati e ricercati.

Dietro la nascita di Romeow c’è una missione, che è quella di condividere uno stile di vita ricercato, attento e consapevole. Romeow non è un ristorante, ma una filosofia.

Il bistrot è la casa di sei dolcissimi gatti (provenienti dalla onlus “Luna di Formaggio“) che non vedono l’ora di accogliere gli osp  iti per rendere più dolce la tua permanenza. Dal momento che sono loro i veri padroni di casa, è importante rispettare i loro spazi, i loro tempi e, soprattutto, i loro pisolini.



Da Romeow tutto è frutto di una scelta consapevole. A partire dai prodotti biologici che non implicano alcuna forma di sfruttamento, né umano né animale, passando all’utilizzo di ingredienti ricercati e costosi, per arrivare alle materie prime rispettose dell’ambiente e della salute delle persone. 

Presso il ristorante è possibile trovare un menù nuovo a ogni stagione. Nuove proposte gourmet, nuove combinazioni e nuovi abbinamenti per regalare agli ospiti un’esperienza culinaria originale, di alto livello e sempre ricca di nuovi stimoli. 



Nonostante le tante richieste, tutti i lunedì il bistrot rimane chiuso, così da permettere ai gatti di riposare e di riappropriarsi dei propri spazi. La struttura è aperta dal martedì alla domenica, tra coccole e fusa in pieno stile Romeow Cat Bistrot.

Sito: https://www.romeowcatbistrot.com

IG: @romeowcatbistrot

Creare un blog aziendale online: piano editoriale, piattaforma e tone of voice

Se il tuo sito aziendale manca di una sezione blog dovresti rimediare al più presto. Il blog serve ad aiutare la tua community, a migliorare il posizionamento del tuo sito e aumentare la tua awareness

Niente in comune con i siti personali dello scorso decennio: i blog oggi sono veri e propri prodotti editoriali creati spesso da professionisti del settore per conto di aziende e imprese. Non servono grandi strumenti: la sezione blog può tranquillamente essere ospitata su ogni sito web, purché il layout lo consenta.

Essendo il blog aziendale non pubblicato con carattere di periodicità, non è necessario che diventi una testata registrata né tantomeno che siano coinvolti giornalisti professionisti. Basta semplicemente che siano creati contenuti di alta qualità da persone competenti in materia.

I testi dovranno poi essere preferibilmente ottimizzati in ottica SEO. Analizziamo tutti gli strumenti di cui necessitiamo per creare un ottimo blog che possa avere buone ripercussioni sulle vendite e sull’acquisizione di nuovi clienti.

Piano Editoriale: cos’è e a cosa serve

Come spiega Rekuest, la web agency di Roma (https://www.rekuest.com), il primo passo da fare è stilare un piano editoriale. Sapendo quali e quanti articoli pubblicare sarà possibile procedere organicamente ed evitare ridondanti sovrapposizioni. Un piano editoriale dovrebbe indicare alcune informazioni fondamentali, fra cui:

Titolo dell’articolo
Metadati
Foto da inserire
Keyword trattate
Data di pubblicazione

Stilare un piano editoriale, quindi, ti aiuterà a mettere ordine fra le pubblicazioni e scegliere sempre le keyword più adatte alla tua attività.

Crea contenuti ricchi e di qualità

Molto probabilmente i temi di cui vorrai parlare saranno già stati affrontati da migliaia di altri siti in tutte le salse. Ecco perché i motori di ricerca premiano sempre la qualità e l’originalità. Il segreto è sempre quello di adottare una prospettiva diversa dai competitors e scrivere per l’utente. Lo scopo dell’articolo dovrebbe essere, infatti, quello di soddisfare una curiosità o risolvere un problema: basta un piccolo esercizio di immedesimazione e tanta voglia di scrivere.

L’articolo di blog dovrebbe essere sempre dettagliato e accurato, ricco di immagini e contenuti multimediali pertinenti. La lunghezza, poi, non sarà un problema: non è la quantità a fare la differenza per la maggior parte delle volte.

Ottimizza i tuoi articoli secondo i canoni SEO

È vero che il blog influenza positivamente il posizionamento, ma ciò avviene solo se i contenuti seguono alcuni parametri fondamentali. In primis c’è la scelta delle keyword, ovvero le parole chiave per cui il tuo articolo si indicizzerà e si posizionerà. È altrettanto importante organizzare l’articolo in paragrafi e sotto paragrafi di diversa rilevanza e utilizzare tag enfasi sulle parole più importanti meritevoli di particolare attenzione.

È altrettanto importante, poi, selezionare immagini di qualità, magari assolutamente originali e compilare i campi dedicati ai metadati. Questi ultimi in genere non vengono mostrati agli utenti ma sono le indicazioni per i motori di ricerca: più queste saranno dettagliate, più sarà facile ottenere i risultati sperati. Ma, a nostro parere, le regole fondamentali sono sempre due: scrivere per l’utente e immedesimarsi nelle sue necessità.

Auto di alto livello: il noleggio a lungo termine

Comprare un’auto costituisce sempre un investimento importante. Oggi però le alternative all’acquisto non mancano e tra queste la più interessante è il noleggio a lungo termine. 

Che cos’è un noleggio a lungo termine

Il noleggio di un’auto si divide in due grandi famiglie: a breve e lungo termine. Si parla di breve termine per contratti che vanno da un giorno a 12 mesi. Si parla, invece, di noleggio a lungo termine per un periodo di tempo che va dai 12 ai 60 mesi.

Per chi è pensato il noleggio a lungo termine

Il noleggio a lungo termine è pensato per chi ha bisogno di un’auto ma non vuole, o non può, affrontare i costi dell’acquisto. Ad esempio, pensa alla convenienza del noleggio a lungo termine Volkswagen rispetto alle spese per il possesso di un’auto della casa tedesca.

Se un tempo i principali destinatari del noleggio a lungo termine erano imprese e liberi professionisti, oggi anche i privati preferiscono questa soluzione, soprattutto nella formula senza anticipo iniziale. 

I vantaggi 

I vantaggi del noleggio a lungo termine sono di tipo:

  • economico: con questa formula si ha sempre sotto controllo la spesa mensile, che è fissa per tutta la durata del contratto. In alcuni casi può essere previsto un anticipo. Inoltre, non si ha il problema della svalutazione del mezzo (dopo 5 anni perde fino al 75% del valore iniziale).
  • burocratico: non si ha più il pensiero dell’immatricolazione e dell’assicurazione di cui si occuperà direttamente la società di noleggio. In più con una vettura sempre al passo con la legislazione sparisce anche la preoccupazione dei blocchi alla circolazione per le auto con Euro bassi.
  • operativo: con questa formula si ha la garanzia di guidare sempre un’auto in perfette condizioni. La manutenzione è infatti assicurata dalla società di noleggio, sia quella ordinaria sia quella straordinaria. E in qualsiasi momento si ha la garanzia di un’assistenza 24/24 per non trovarsi mai in difficoltà. 
  • gestionale: la fiscalità è chiara e trasparente e si dispone di un servizio di consulenza per ogni eventuale chiarimento. 

A questi vantaggi, che sono per ogni tipo di cliente, aziende e liberi professionisti ne aggiungono uno in più. Essi, infatti, possono usufruire anche delle agevolazioni fiscali, costituite dalla deducibilità delle imposte dirette e dalla detraibilità Iva. Queste sono applicabili anche quando la vettura non è utilizzata ad esclusivo uso professionale, seppure in diversa percentuale. 

In più alla fine del contratto si ha la massima libertà: nessuna maxi-rata e si può scegliere se rinnovare il contratto, cambiare auto o porre fine al rapporto. 

Ci sono degli svantaggi?

Non si può parlare propriamente di svantaggi, ma ci sono delle situazioni in cui non è conveniente utilizzare la formula del noleggio a lungo termine. 

Ai privati conviene optare per l’acquisto dell’auto invece del noleggio se annualmente fanno pochi chilometri o se non sono soliti cambiare frequentemente la vettura e lo fanno almeno dopo dieci anni. Le aziende, invece, hanno più convenienza all’acquisto per le auto destinate ad essere utilizzate come mezzo di scorta. In questi casi, infatti, il costo del noleggio a lungo termine diventa superiore a quello dell’acquisto della vettura.

Le novità gourmet per la stagione fredda dell’Aleph Rome Hotel

L’arrivo della stagione fredda è sempre accompagnato, in cucina, da ingredienti e sapori che ben si conciliano con il calare delle temperature; l’Aleph Rome Hotel, elegante 5 stelle incastonato nel cuore della città eterna, tra piazza Barberini e via Veneto, rivede pertanto la propria offerta gourmet, trasferendola dalla terrazza protesa sul panorama mozzafiato della capitale all’interno dello Sky Blu Restaurant, per cui l’executive chef Carmine Buonanno ha messo a punto un programma gastronomico d’eccezione, che spazia tra proposte ad hoc per i primi freddi e una serie di appuntamenti tematici che faranno la felicità dei foodie più esigenti.

Formatosi alla corte di Alfonso Iaccarino nel prestigioso Don Alfonso 1890 di Sant’Agata sui due Golfi (doppia stella Michelin) e già alla guida del ristorante romano Gran Melià Villa Agrippina, Buonanno presiede oggi l’offerta F&B dell’hotel Aleph, tenendo fede a una filosofia basata sulla commistione di tradizione e innovazione, in cui la prima (legata alle origini dello chef, alla sua impronta mediterranea) si fonde armonicamente con la seconda, in un percorso di costante ricerca e sperimentazione culinaria.



Ne risultano sapori intensi, abbinamenti moderni che però tengono sempre in grande considerazione il territorio, come dimostrano le novità del menù invernale, aperto da portate quali la “variazione di coniglio con castagne e melograno” e il “carpione di ricciola, pistacchio e gelée di sedano e cardamomo”; tra i primi, invece, “tortelli di genovese di manzo con salsa mozzarella e riduzione di aglianico” e “pacchero di Gragnano con stracciatella e polvere di dragoncello”, seguono i secondi (“filetto di manzo come un saltimbocca alla romana” e il “baccalà cavolfiori e lattuga di mare”); chiudono il percorso a prova di connoisseur, in equilibrio tra sapori stagionali, ricette classiche e abbinamenti sorprendenti, i dessert, ossia il “limone yuzu e tè matcha” o la “rivisitazione della ricotta e visciola”.

Un’alternanza di menù speciali, a disposizione della clientela per un periodo limitato, scandirà inoltre i prossimi mesi, omaggiando gli ingredienti tipicamente invernali; primo protagonista sarà il tartufo, “in scena” dal 16 al 21 novembre. Gli ospiti dello Sky Blu Restaurant potranno inoltre comporre in libertà la propria cena ideale, attingendo al menù permanente come a quello tematico per ottenere la combinazione di piatti a loro più congeniale.

Chi, infine, volesse ritagliarsi una pausa deluxe per gustare un tè nei rigidi pomeriggi che ci attendono, potrà rivolgersi all’Onyx Bar della struttura, il cui tea time prevede delizie gourmet dolci o salate, per una stagione da vivere all’insegna del connubio perfetto tra bellezza e bontà, affidato alle sapienti mani di Carmine Buonanno.

Testo: Marco Marini

Best Western Premier Hotel Royal Santina, l’accoglienza a 4 stelle nel centro della città eterna

Che si tratti di un soggiorno di lavoro o di relax totale, il Best Western Premier Hotel Royal Santina vi offrirà sempre un servizio a quattro stelle per soddisfare ogni vostra esigenza.

Il BW Premier Hotel Royal Santina fa parte del Gruppo Roscioli Hotels, protagonista dell’ospitalità italiana dal 1933, che dopo circa 90 anni il gruppo comprende 6 hotel affiliati a brand internazionali in grado di soddisfare le esigenze della clientela sia business, sia leisure. 

Situato nel centro di Roma a 200 metri dalla stazione di Roma Termini e a pochi minuti dalle principali attrazioni della città come le Terme di Diocleziano, il Museo Nazionale Romano, la Basilica di Santa Maria Maggiore e Palazzo Delle Esposizioni. La posizione è il vero plus della struttura, il centro è facilmente raggiungibile a piedi con una piacevole passeggiata durante la quale è possibile ammirare il Colosseo, i Fori Imperiali, Piazza Venezia, Fontana di Trevi e le principali vie dello shopping romano. Inoltre, a breve distanza dall’hotel c’è lo storico Rione Monti, ricco di locali, trattorie e botteghe artigianali ideali per vivere la caratteristica atmosfera della città.



L’hotel dispone di 118 camere dal design moderno e funzionale, che potrete scegliere tra Economy, Comfort, Deluxe e Junior Suite. Tutte le camere sono dotate di connessione Wi-Fi gratuita, aria condizionata, Smart TV da 55’’, minibar, bollitore elettrico e di un sistema di cromoterapia a illuminazione personalizzabile per garantire il massimo del relax. Inoltre, potrete usufruire del servizio di lavanderia e del servizio sveglia.



All’interno dell’hotel troverete un ristorante che propone una cucina ricercata, unendo la tradizione di piatti regionali con la creatività della cucina contemporanea. Tanta attenzione ai clienti con esigenze alimentari particolari, grazie alle proposte gluten free e vegetariane. Completa l’offerta il bar con i suoi ambienti moderni e dal design ricercato, ideale per concedersi un momento di relax dopo una giornata trascorsa tra le bellezze di Roma, oppure per una cena d’affari o per un aperitivo veloce dopo una intensa giornata di lavoro. 



La struttura dispone di un centro congressi con una capienza massima di 210 persone e 5 sale meeting funzionali dal design moderno e attrezzate per ospitare ogni tipo convegno. Tra i plus del centro congressi, la connessione Wi-Fi ad alta velocità gratuita disponibile in tutte le sale meeting, attrezzature e tecnologie per meeting ed eventi in modalità ibrida. 

Per gli amanti dell’attività fisica, è disponibile un fitness center dotato di attrezzature Technogym con ingresso gratuito e riservato agli ospiti, dove è possibile allenarsi in totale libertà.

Sito: https://www.hotelroyalsantina.com

Unveiling the new home Solea6B: l’arte trova un nuovo spazio privato a Milano

In cover: Artwork Elisabetta Trombello

Roberto Riccio, da CEO di successo a mecenate dell’arte dopo aver guidato per oltre un decennio Istituto Marangoni e poi il gruppo Galileo Global Education Italia, che raccoglie scuole “creative” di grande prestigio sparse in tutto il mondo, decide oggi di dedicare la sua vita al mecenatismo.

In seguito ad un mirato restyling della sua abitazione privata sita in Porta Nuova presso Torre Solea, Milano, ne apre le porte a artisti selezionati che vogliano esporre le proprie opere.

La casa evoca la passione per la cultura orientale di Roberto Riccio, e più specificatamente il Giappone, che ha connotato il minimalismo e l’austerità delle scelte estetiche.

Come lui stesso commenta Spero di scoprire nuovi talenti ma non ho l’obiettivo di fare il talent scout, solo per il piacere di essere contornato dalla bellezza”.


Artwork Elisabetta Trombello


Con cadenza bimestrale e vernissage ad hoc, verranno ospitati artisti nazionali e internazionali in residenza, dando la possibilità a chiunque volesse visitare la mostra di accedervi tramite invito e a seguire, su appuntamento, incontrare l’artista per eventuali futuri sviluppi.

L’opening del 24 ottobre ha ospitato l’artista Elisabetta Trombello, nata nel 1969 a Como, città dove vive e lavora. “Dal figurativo sono passata all’astratto: loro devi vederli con gli occhi del cuore, con l’emozione che ti dà una materia, un tessuto”

La sua produzione artistica é in continuo movimento, un materico informale fatto di accostamenti cromatici in continua evoluzione.
La personale LUNE celebra la contemplazione della Luna su quello che accade nel nostro pianeta, con distacco, a volte con partecipazione, spesso con un riflesso nell’anima.

Spyros Rennt in mostra a Milano con Body Heat

Spazio Martin presenta Body Heat, la prima mostra personale in Italia del fotografo Spyros Rennt.

I corpi di amanti, amici o sconosciuti, ritratti in privato o in pubblico sono il fulcro della mostra di Rennt che ha prodotto una serie impressionante di immagini che documentano le sue esperienze personali. Il suo obiettivo attraverso questa documentazione è quello di contribuire al discorso pubblico sull’emancipazione sessuale e di sostenere la visibilità e la rappresentazione della comunità LGBTQ+. 



Mentre le immagini possono solo presentare e ricostruire le sue esperienze passate in modo inevitabilmente frammentato, l’amore che lega il fotografo agli individui, ai gruppi di persone (e anche a parti dei loro corpi), è evidente in tutto il suo lavoro; è ciò che lo collega all’essenza stessa della sua comunità.



Spyros Rennt vive e lavora tra Atene e Berlino. Il suo lavoro fotografico documenta la sessualità queer e la sottocultura rave attraverso un obiettivo personale. Ha pubblicato due libri fotografici, Another Excess (2018) e Lust Surrender (2020). Ha esposto il suo lavoro in mostre collettive in Europa e negli Stati Uniti, in spazi come lo Schinkel Pavillon (Berlino, 2019) e lo Schwules Museum (Berlino, 2021). 



Il suo lavoro è stato presentato in pubblicazioni di tutto il mondo, come Interview, i-D, Dazed, Sleek, Indie, Electronic Beats e Kaltblut, tra gli altri. Ha ricevuto la Stavros Niarchos Foundation Artist Fellowship da ARTWORKS (2021). 

Spazio Martín è il risultato di una collaborazione tra Fulvia Monguzzi (Miss Goffetown), pittrice, Roberto Aponte, designer e Francesco Pizzorusso, architetto. È uno spazio di lavoro, un luogo di scambio di idee, dialogo, incontro e condivisione di esperienze multidisciplinari. Martín è legato al territorio, ma vuole allargarne i confini, dando visibilità a tutte le forme d’arte e d’espressione. È aperto al pubblico come un vero e proprio atelier e spazio espositivo.

Alimentazione e Prevenzione

La dieta Mediterranea, è una fonte preziosa di nutrienti e sostanze, alimenti antitumorali, antiossidanti, vitamina C che possono aiutare anche nella lotta e nella prevenzione dei tumori.

Si tratta di uno stile alimentare che prevede il consumo di 5 porzioni al giorno di frutta e verdura di stagione: quindi una dieta varia, sana ed equilibrata.

In occasione del mese della prevenzione del cancro al seno, abbiamo scelto alcuni cibi che possono essere considerati, per le loro proprietà, alimenti antitumorali.

1 – Alimenti antitumorali: i broccoli

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I broccoli sono tra i vegetali più utili per prevenire i tumori secondo molte ricerche. Contengono vitamina A, vitamina C e flavonoidi (beta-carotene, luteina, ziaxantina, cripto xantina), ma l’azione più importante nella prevenzione tumorale viene svolta dai composti solforati e in particolare dal sulforafano.

Nell’insieme compongono un mix di antiossidanti che proteggono in particolare dai tumori al seno, alla prostata, al colon e ai polmoni.

Nei broccoli si trovano in buone quantità il ferro e il potassio. Abbinato sempre alla vitamina C che ne facilita l’assorbimento, il ferro dei broccoli è di aiuto come anti-anemico e per compensare la carenza di ferro. Invece, il potassio contribuisce alla corretta funzione cardiaca, muscolare e nervosa e regolarizza la pressione.

Attenzione però a non mangiare i broccoli troppo spesso quando si assumono farmaci anti-coagulanti. Infatti, La vitamina K che contengono, infatti, interferisce con il meccanismo di azione e con il metabolismo di tali farmaci.

2 – Alimenti antitumorali: Kiwi

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Il kiwi ha un contenuto in vitamina C elevato, 85 mg in un etto, molto più di limone e arancia che ne possiedono 50.

Consumarne uno al giorno significa rifornirne l’organismo del fabbisogno quotidiano, rinforzando il sistema immunitario. La vitamina C è un ottimo antiossidante quindi il kiwi è un ottimo alleato nella prevenzione dei tumori.

Inoltre, la sua presenza nel menu dà una mano a ridurre il colesterolo cattivo nel sangue, prevenendo rischi cardiocircolatori. Tutela poi la salute di gengive e denti con le sue proprietà antinfettive e, grazie anche alla presenza di vitamina E, è un potente antiossidante che si oppone ai radicali liberi.

3 – Mirtilli

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I mirtilli sono tra i frutti più ricchi di antiossidanti, soprattutto di flavonoidi come gli antociani, che prevengono i tumori e in generale l’invecchiamento.

Inoltre, rinforzano il sistema immunitario, aiutandolo a difendersi meglio dai virus e da malattie metaboliche e cardiovascolari. Con i mirtilli rossi, consumati sia freschi che come succo, si curano le infezioni alle vie urinarie e le cistiti. Nello specifico, i mirtilli si comportano come antinfiammatori e anti-infettivi grazie soprattutto ai flavonoidi, che impediscono ai batteri di attaccarsi alle pareti della vescica e di proliferare.

Secondo molte ricerche i mirtilli fanno bene anche al cervello, soprattutto alla memoria e alla capacità di concentrazione. Al consumo regolare di mirtilli corrisponderebbe un aumento dell’attività cerebrale che va a migliorare le funzioni cognitive con un rallentamento del decadimento cerebrale nelle donne anziane, come osservato in uno studio pubblicato su Annals of Neurology nel 2012.

4 – Pomodori

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Il pomodoro ha dei pregi nutrizionali che sono rappresentati da nutrienti chiamati carotenoidi, in particolare uno – il licopene.

Si tratta di un antiossidante che protegge le cellule dall’azione dei radicali liberi (che venendo a contatto con le cellule possono danneggiarle), per questo svolge un’azione anti-tumorale. Il licopene, fortunatamente, non si perde durante la cottura del pomodoro, quindi è presente non solo nel pomodoro crudo ma anche nella salsa.

Il licopene ritarda l’invecchiamento cellulare, preserva l’elasticità di pelle e tessuti, mantiene in salute la vista, protegge da alcune forme di tumore, come quello alle ovaie. Tra le sue azioni anche quella di spazzare via il colesterolo che si deposita nelle arterie.

5 – Soia

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La soia è particolarmente utile in menopausa grazie alla presenza degli isoflavoni, fitoestrogeni che vanno a compensare il naturale calo degli estrogeni tipico di questa fase della vita della donna e che, per questo, contribuiscono ad attenuare i disturbi, come le vampate di calore, associate ai cambiamenti ormonali.

I fitoestrogeni della soia sono anche alleati importanti nella prevenzione di alcuni tipi di tumore: quello alla mammella per le donne e alla prostata per gli uomini. Non è un caso se il numero di tumori è largamente inferiore nelle popolazioni asiatiche che normalmente introducono questo legume nel loro regime alimentare.

Questo legume offre al nostro organismo minerali fondamentali come calcio, potassio, magnesio, ferro e fosforo e vitamine A, B2, D ed E. Grazie a questo mix di nutrienti, la soia aiuta la mineralizzazione delle ossa rivelandosi utile anche per la prevenzione dell’osteoporosi.

Ma i benefici che offrono i semi di questa pianta asiatica non finiscono qui. Infatti, è un’importante alleata della regolarità intestinale grazie al suo contenuto di fibre. La presenza di fibre, insieme ad un contenuto di grassi per lo più polinsaturi, la rende anche un prezioso aiuto per tenere sotto controllo i valori di glicemia.

Beatrice Olearo, Nutrizionista

Abiti da uomo: come prepararti alla stagione invernale con Hockerty

Gli abiti da uomo non sono più soltanto blu

Pantone ha eletto il Giallo Illuminating e Ultimate Gray come i colori dell’anno: Il primo rappresenta la speranza, una luce che illumina il futuro; il secondo incarna la resilienza, la capacità di resistere e superare le intemperie.

Se per indossare un abito da uomo giallo vivace è necessaria una buona dose di irriverenza, l’Ultimate Gray è un grigio neutro e opaco che infonde sicurezza e stabilità, perfetto per un completo da sfoggiare sul posto di lavoro (sì, anche se sei in smart working!)

Il tocco in più? Scegliere un abito con gilet, di gran tendenza e capace di apportare un tocco vintage. Ad esempio, la nuova collezione diabiti da uomo su misura in tweed di Hockerty presenta filati ondulati che ricordano lo stile anni ’20.

Sì anche ai toni sabbiosi. La collezione Autunno/Inverno di Hockerty parla anche di colori naturali e soft, come le sfumature beige che illuminano le giornate invernali.

L’abito da uomo diventa sartoriale

Se sulle passerelle il doppiopetto è stato rivisitato con una vestibilità over e informale, nella vita di tutti i giorni la vestibilità slim fit resta la scelta vincente. Lo stesso vale per il pantalone, si riscopre il fascino del taglio classico, dritto, di alta sartoria. Le linee si fanno essenziali, minimal e la vestibilità semi-aderente.

Siamo davanti a un trend-non-trend: un grande classico dell’abbigliamento che non sottostà alle mode del momento, ma riscopre quell’eleganza minimal e senza tempo

L’importante è che sia realizzato su misura per te, solo in questo modo è possibile garantire la vestibilità perfetta.

I 10 orologi più desiderati al mondo svelati da Watchfinder & Co.

Al giorno d’oggi, con gli schermi degli smartphone che ci rimandano di continuo l’ora esatta, quella degli orologi tradizionali è una nicchia avulsa da una dimensione puramente quantitativa, in cui preservare un rapporto consapevole, più meditato con lo scorrere del tempo, grazie a strumenti capolavori di savoir-faire e meticolosità artigianale. Lo sa bene Watchfinder & Co., piattaforma specialista dei segnatempo luxury “di secondo polso” che, attraverso un’indagine ad hoc tra oltre 20mila collezionisti e appassionati di più di 140 paesi, ha stilato la top ten dei modelli più desiderati, classifica che offre diversi spunti degni di nota.


Ph. courtesy Watchfinder & Co.

Tra i 180 marchi di orologeria d’alta gamma nominati dalle persone coinvolte, si staglia su tutti Rolex, citato dal 54,8% del campione; completano il podio Patek Philippe e Omega, in seconda a terza posizione, menzionati rispettivamente nel 12,5 e 6,7% dei casi. A seguire altri nomi d’eccellenza, nell’ordine Audemars Piguet, A. Lange & Söhne, Breitling, Jaeger-LeCoultre, Vacheron Constantin, Cartier, IWC.
Nell’elenco dei modelli, in particolare, ben sei appartengono alla maison della corona: il Rolex Daytona si piazza davanti a tutti, con il 16,4% delle scelte; il cronografo della famiglia più bramato, nello specifico, è l’iconico Oyster Perpetual Cosmograph Daytona ref. 116506, un vero e proprio cult, introdotto nel 2013 per celebrare il 50esimo anniversario dell’originale e primo della serie realizzato in platino; ha certamente contribuito a cementarne l’appeal il numero – e la levatura – delle superstar fan della referenza, da Drake a Roger Federer.
In seconda posizione il Rolex Submariner (12,4% delle preferenze), poi il Patek Philippe Nautilus (6,2%), quindi altri due Rolex – GMT-Master (5,1%) e Datejust (4,9%), l’Audemars Piguet Royal Oak (3,9%), il Rolex Oyster Perpetual (3,7%), il Patek Philippe Complications (3,5%), il Rolex Day-Date (3,5%) e l’Omega Speedmaster (3,3%).


Ph. courtesy Watchfinder & Co.


Dalle valutazioni degli intervistati si evince, inoltre, la loro perizia in materia di heritage ed esclusività dei segnatempo citati: il 42,6% ha infatti optato per una limited edition, il 31% per un modello fuori produzione.
Commentando i risultati dell’indagine, il Ceo di Watchfinder & Co. Arjen Van de Vall ha sottolineato che «capolavori come questo [l’Oyster Perpetual Cosmograph Daytona, ndr] o altri emersi nello studio sono praticamente impossibili da acquistare nuovi […] Ed è qui che la possibilità di comprare un esemplare usato entra in gioco, in quanto offre l’opportunità di arrivare a questi modelli mitici, comprese le limited edition, i classici fuori produzione o i best-seller attuali, per i quali altrimenti occorrerebbe affrontare liste d’attesa lunghissime».


Alcuni orologi diventati iconici grazie a indossatori d’eccezione: il Rolex Daytona di Paul Newman, il Tag Heuer Monaco di Steve McQueen, l’Omega Seamaster di James Bond/Daniel Craig, il Jaeger-LeCoultre Reverso di Clive Owen


Nell’orologeria, del resto, il second hand è ormai una realtà radicata, guardata con fiducia ed entusiasmo crescenti dalla comunità dei watch-lover, che la considerano una via privilegiata per poter godere appieno dell’offerta senza pari del settore delle lancette di lusso, a patto però di rivolgersi a piattaforme specializzate, capaci di garantire competenza e un servizio di alto livello.
Watchfinder & Co., in questo senso, è un riferimento assoluto, forte dell’esperienza ventennale nell’ambito. Il suo principale atout è la straordinaria ampiezza della gamma di proposte, che ruota attorno a più di 70 marchi (da Patek Philippe a Breguet passando per Vacheron Constantin, Glashütte, Zenith…) e permette agli utenti di scegliere tra migliaia di orologi, disponibili sull’e-store oppure negli showroom di tutto il mondo; a ciò si aggiunge l’affidabilità garantita dalla scrupolosa verifica cui viene sottoposto ogni singolo pezzo, analizzato fin nei minimi dettagli, autenticato e nel caso ricondizionato da un team di esperti orologiai, impiegati presso il più grande centro di assistenza specializzato e indipendente d’Europa, accreditato da 19 dei principali produttori a livello internazionale.


Tre celebri fan del Cartier Tank: Andy Warhol, Yves Saint Laurent, Warren Beatty


Completano il tutto condizioni di acquisto decisamente favorevoli, che comprendono anche finanziamenti a tasso zero, e un servizio personalizzato, centrato sulle esigenze di ogni cliente, per guidarlo al meglio in un investimento che sia in grado di rivalutarsi nel tempo, così da unire al risparmio iniziale la possibilità, tutt’altro che remota, che il proprio esemplare aumenti di valore nel corso degli anni.  

Pisterzi Italian Grooming Art e Andrea Pirlo lanciano una linea cosmetica

Gli atelier di Barberia Pisterzi sono luoghi speciali che consentono al cliente di vivere un’esperienza esclusiva e di alta gamma. Oggi trovano sede a Milano in via Montenapoleone 17 e a New York, al 55 di Wall Street nella prestigiosa residenza Cipriani e, di recente apertura, a Soho al 367 di  West Broadway . Il progetto nasce nel 2015 grazie all’esperienza e al talento di Gian Antonio Pisterzi, una professionalità d’eccellenza formatasi presso l’autorevole Accademia Steiner di Londra e cresciuta attraverso le esperienze come Master Barber Internazionale di Dolce & Gabbana e Acqua di Parma. 



Il brand Pisterzi Italian Grooming Art questa stagione cresce attraverso un nuovo assetto societario che si rafforza grazie all’ingresso nel board di Andrea Pirlo. Il campione mondiale, grande appassionato di prodotti  cosmetici per la cura  della persona e il benessere, affronta questa nuova sfida con entusiasmo: “Ho avuto il piacere di conoscere personalmente Gian Antonio Pisterzi a New York e sono rimasto colpito dalla cultura espressa dal suo saper fare e dall’attenzione  unica che Barberia Pisterzi offre ai suoi clienti. Ho subito desiderato poter essere protagonista di questa sua impresa che, oggi, evolve attraverso una gamma prodotto di alto livello e un restyling delle barberie in senso green”. 


Andrea Pirlo e Gian Antonio Pisterzi


La nuova linea di prodotti di alta gamma comprende gel, sieri, balsami per barba e capelli, cosmetici multifunzionali e trattamenti specifici. Oltre a tre fragranze, formulate e prodotte interamente in Italia.

Anche gli atelier evolvono grazie ad un raffinato restyling che mette al centro del progetto e della sua intera filosofia cardini come sostenibilità e collaborazioni con aziende Made in Italy. Innovazioni che includono interventi sostanziali come i nuovi materiali per l’arredamento, come le poltrone, ora rivestite con Vegea, un materiale green Made in Italy creato attraverso la lavorazione degli acini d’uva, e le mantelle da lavoro realizzate in poliestere riciclato. 

Uncensored – Gian Paolo Barbieri

Costantemente attratto dalla letteratura, Gian Paolo Barbieri ha spesso tratto ispirazione da questa.

In questo caso ha intrapreso un viaggio che lo ha condotto all’interno di una sfera più mistica, portandolo ad interpretare una delle figure primordiali della storia della Bibbia: Adamo.
Lo fa attraverso gli elementi classici che contraddistinguono la sua vicenda e, con l’eleganza con cui ha sempre trattato la moda, inserisce una figura di questo tipo all’interno della sua produzione erotica.



Percorrendo ancora quel filone mistico, si imbatté in altre due figure: Caino e Abele. Seguendo l’albero genealogico, racconta la storia che ha riguardato i due fratelli, figli di Adamo ed Eva. E decide di interpretare secondo il suo sguardo la lotta tra i due, immaginandola come quasi una danza che li avvolge con eleganza.



Fin da piccolo il cinema è stato un elemento che ha sempre caratterizzato
le giornate di Barbieri. Infatti, insieme al suo gruppo di amici, aveva fondato il Trio, con cui era solito replicare le piece teatrali o le pellicole che vedevano sul grande schermo. Barbieri si occupava di tutto: costruiva le luci, realizzava gli abiti con le stoffe che rubava al bazar di tessuti del padre e infine scattava e documentava tutto ciò che insieme inscenavano. In questo scatto è possibile osservare una scena appartenente alle memorie di Luis Buñuel. Egli infatti descrive un momento che è stato tagliato nel film La belle de jour, il quale racconta di un uomo giapponese che si recava ad un bordello ed era solito tirare fuori una scatoletta di fiammiferi all’interno della quale vi era una vespa che prendeva e si posizionava sul glande per farsi pungere
e renderlo più grande. Così Gian Paolo leggendo quelle memorie e avendo visto il film, decise di raccontare quella scena con il suo immaginario.



Durante le sue costanti ricerche, con lo sguardo sempre rivolto all’arte, Barbieri si innamorò di Gormley.
In particolare si innamorò del suo mododi interpretare il corpo umano. Infatti Gormley ha dato un nuovo significato alla figura umana nella scultura, prendendo le proporzioni del suo corpo come punto di partenza e realizzando sculture anche su larga scala. Così Barbieri, negli anni 2000, quando iniziò il percorso della fotografia erotica, decise di rendergli omaggio con questo scatto.


Omaggio a Gormley, Milano 2002

Oltre la letteratura, Barbieri ha sempre guardato all’arte, amandola e rendendola parte integrante del suo lavoro. La maggior parte delle sue fotografie traggono ispirazione da un dipinto, una scultura, un fumetto etc. In questo caso, quando visitò Napoli, rimase così colpito dal Cristo Velato che si ripromise di trovare il momento giusto per reinterpretarlo secondo il suo sguardo fotografico. E lo trovò quando intraprese la strada verso la fotografia erotica accompagnata dall’avvicinamento alla sfera mistica.


Immagine di copertina: De…Pending, Milan 2012

Al Met di New York una mostra esplora il significato profondo della moda americana


Emozioni e creatività intessute in abiti capaci di lasciare un solco nella storia. La mostra di quest’anno del Costume Institute, nella suggestiva cornice del Metropolitan Museum of Art di New York, celebra la moda americana, sfaccettata e diversificata come gli Stati Uniti e le molteplici culture che ne fanno parte.

L’esposizione “In America” è un’indagine del significato profondo dell’American fashion: frazionata in due parti, “In America: A Lexicon of Fashion” e “In America: An Anthology of Fashion”, è stata inaugurata il 18 settembre 2021 e rimarrà aperta fino al 5 settembre 2022.



La prima parte della mostra celebra il settantacinquesimo anniversario del Costume Institute e stabilisce, nell’Anna Wintour Costume Center curato da Andrew Bolton, un moderno vocabolario della moda americana. 

Principio organizzativo e ispirazione della mostra, una trapunta patchwork. Un oggetto semplice, per indagare le complessità di un’intera società. L’opera, iniziata nel 1856 da Adeline Harris Sears, si compone di quadrati a forma di diamante che portano 360 firme, tra cui quelle di otto presidenti americani. 



Tra i designer in mostra, Diane Von Furstenberg, Patrick Kelly, Ralph Lauren, Tara Subkoff, Oscar de la Renta, Tommy Hilfiger, Off White (Virgil Abloh). 

Nelle sale si possono incontrare, tra i numerosi capi, il vestito anni ’70 di Diane Von Furstenberg, che avvolge il corpo celebrando il lifestyle di una donna in carriera, oppure l’abito di Patrick Kelly del 1986-87, definito da un cuore di bottoni colorati. 



Durante l’anno, la mostra si trasformerà con rotazioni e aggiunte, rappresentando la vitalità e la mutevolezza della moda americana.

La seconda parte, “In America: An Anthology of Fashion”, aprirà nelle sale dell’American Wing il 5 maggio 2022, per esplorare le narrazioni sartoriali legate alle storie di quelle stanze.

Sono i manichini dell’italiana Bonaveri ad accompagnare la narrazione e a guidare i visitatori alla scoperta di abiti e suggestioni. Da esporre nel prestigioso museo, sono state scelte le figure della collezione Schläppi 2200: le figure, per la maggior parte femminili, si caratterizzano per le forme artistiche, nelle quali la personalità scaturisce da dettagli minimi, dalla misura del gesto, dalle armonie profonde. I manichini maschili selezionati per la mostra sono invece della collezione Tribe.

Creata negli anni ‘60, la collezione Schläppi si caratterizza per le sue forme artistiche e minimali, fluide, eleganti, statuarie. I manichini originali Schläppi nascono dall’intuizione di due uomini visionari: Schläppi e lo scultore Lorenzo Piemonti. Nel 2001 Bonaveri ha acquisito il marchio Schläppi, gli archivi, le proprietà intellettuali e tutte le collezioni esistenti. Lavorando sulla base dell’intuizione creativa originale di Piemonti, Bonaveri ha portato la forma Schläppi nel presente, rendendola un punto di riferimento nella narrazione della moda contemporanea globale.

Pietro Lucerni: my body, my planet

Dalla moda alla pubblicità, le creazioni di Pietro Lucerni si sono spostate verso l’esplorazione di un lato più artistico della natura e del corpo, come nella serie di immagini in bianco e nero “Naked Moon” con protagonista la famosa star del balletto internazionale e Prima Ballerina al Teatro alla Scala, Virna Toppi. In esclusiva per MANINTOWN l’ultimo editoriale “My Body, My Planet” dove Lucerni vuole sottolineare il rapporto tra l’uomo e gli elementi naturali. E più in particolare celebra quel rapporto intimo e ancestrale tra donna e natura. “Madre Terra che, come una donna, accoglie, genera, custodisce la vita e la trasforma in un’esplosione di bellezza che ci seduce e ci fa evolvere. Viviamo in un’epoca che ha un profondo bisogno di bellezza, non solo di estetica. La natura ottimizza l’evoluzione delle specie in un rapporto continuo con i quattro elementi: terra, aria, acqua e fuoco. La bellezza è il motore di un vero progresso culturale costituito di equilibrio, rispetto, libertà e amore. Questi sono i quattro elementi che vorrei raccontare perché possono garantire un futuro migliore per il nostro pianeta e per noi che lo abitiamo.





My Body, My Planet: il mio corpo è il mio pianeta.
Attraverso il mio lavoro, vorrei dare un piccolo contributo nel diffondere un messaggio positivo attraverso la bellezza in un periodo difficile, che però può rappresentare anche una rinascita e una straordinaria opportunità per una nuova consapevolezza. Il rispetto per il nostro pianeta passa attraverso il rispetto per noi stessi e per gli altri. E, oggi più che mai, penso che una rivoluzione culturale di questa portata sia possibile solo attraverso una visione femminile. La bellezza, e le donne, possono salvare il mondo”. ha dichiarato Pietro Lucerni.






Trend moda uomo, cosa non perdere per l’autunno inverno 2021/2022

Quali sono i trend più interessanti per la moda uomo per l’autunno inverno 2021/2022? Le collezioni maschili hanno mostrato un focus decisivo: secondo le sfilate e le tendenze, non mancheranno capi di abbigliamento trendy e accessori must have, come la giacca trapuntata, che sta vivendo il suo periodo d’oro. È il momento di ammodernare l’armadio e di puntare a uno stile vintage che è tornato prepotentemente di moda.

Se hai voglia di rivoluzionare il tuo stile in previsione della stagione più fredda, prendi spunto dalle influenze migliori, ma non rinunciare ad acquistare capi di abbigliamento alla moda: oltre ai brand più famosi, puoi fare un salto su piattaforme online come Yoox, che propone solo il meglio della moda di stagione. Qui trovi il codice sconto Yoox per i tuoi acquisti per l’autunno inverno 2021/2022.

Suit anni ’70, si torna al passato

Ogni anno la moda ripropone dei grandi classici del passato, dei pezzi senza tempo che riescono ad affermarsi e conquistare il cuore di tutti. È il caso dell’abbigliamento anni ’70, che non è mai davvero tramontato e che per l’autunno inverno 2021/2022 tornerà anche abbastanza in auge. Il suit anni ’70 è quello che non può proprio mancare nel tuo armadio se ami il fashion vintage.

Giacca college, un classico intramontabile

C’è forse qualcosa di meglio da abbinare della giacca in stile college? È quel capo abbastanza classico che tutti forse hanno nell’armadio e che è il momento di tirare fuori. In alternativa è possibile dare un’occhiata alle collezioni uomo 2021/2022 per osservare dei modelli di grande effetto e impatto. Ottima per i look più casual, ed è decisamente il must have imperdibile di stagione.

Giacca trapuntata, il trend della moda uomo che conquista

Complice forse il lockdown da Covid-19, la moda maschile autunno inverno 2021/2022 ci è sembrata molto più morbida, in grado di avvolgere e fasciare, di emanare calore e di essere super trendy. Uno dei capi di abbigliamento maggiormente alla moda è proprio il modello di giacca trapuntata oversize con maxi collo staccabile. Di certo è comodo ed è anche super pratico all’occorrenza per i giorni più freddi.

Animalier, per chi vuole osare

In questo caso dobbiamo dire che la moda è stata influenzata da un ritorno molto gradito, ovvero il rock. Sì, perché l’animalier per uomo è decisamente una mossa super accattivante, su cui magari non tutti saranno d’accordo. Invece, è uno stile che può davvero conquistare, soprattutto per le serate più divertenti in giro in discoteca con gli amici. Una tendenza all’ultima griffe.

Maxi accessori, dalle borse alle sciarpe

Non può mancare un accenno agli accessori da uomo imperdibili per l’autunno inverno 2021/2022. Indubbiamente stiamo assistendo a una moda più gender fluid: in passerella si sta cercando di abbattere una moda schematica e ricorrente. Si ampliano gli orizzonti, ed è così che anche per il fashion maschile si prevede l’introduzione di maxi borse e maxi scarpe, molto di tendenza e indubbiamente utili.

Jeans strappati, il tocco original

Non è più il tempo della moda romantica: in qualche modo si vuole decisamente osare e dare un’impressione un po’ più trasandata. C’è il desiderio di abbracciare tutti gli stili e le influenze, forse perché per decenni la moda si è sedimentata a lungo. Per chi invece preferisce uno stile decisamente più strong, un altro grande classico per la stagione è in realtà un capo di abbigliamento cardine degli anni ‘90, a cavallo con i primi anni 2000: ci riferiamo ai jeans strappati. Tra l’altro, la loro grande versatilità li rende ottimi per look più casual, da abbinare magari a una borsa o sciarpa maxi: il look maschile per l’autunno inverno 2021/2022 è perfetto.

Ann Demeulemeester è lo Special Guest di Pitti Immagine Uomo n.101

Per Ann Demeulemeester la moda è una forma di comunicazione. Il suo complesso linguaggio fatto di contrasti copre un’intera gamma di emozioni. La sua tensione è altamente poetica, i suoi abiti rivelano molti strati di “anima”. Sono semplici, nel modo in cui può essere semplice un coltello. Seri ma mai severi, meticolosi ma al tempo stesso sperimentali, forti ma sempre
sensuali. Conosciuta per il suo tailoring elegante e per l’estetica dark e al contempo glamour, ha creato un mondo sereno e oscuramente romantico, grazie a un intrigante mix di tagliente ribellione e di raffinatezza.

L’iconico brand nato ad Anversa sarà protagonista di un evento speciale – mercoledì 12 gennaio – in scena alla Stazione Leopolda di Firenze.
“Amiamo da sempre lo stile Ann Demeulemeester – dice Lapo Cianchi, direttore comunicazione & eventi di Pitti Immagine – sia per la capacità di non omologarsi e di occupare pacatamente, ma con determinazione, un preciso spazio sulla scena internazionale, sia per l’attitudine a rinnovarsi restando fedele a un’intuizione originaria. Il nuovo corso, avviato da un imprenditore visionario come Claudio Antonioli, lavora su quei caratteri attraverso un dialogo ideale con la fondatrice e i suoi canoni. Siamo onorati di riprendere a Firenze una storia iniziata quarant’anni fa, nel 1982. L’evento pensato per Pitti Uomo 101 avrà un’energia speciale, grazie allo scambio tra forme diverse di espressione creativa, a un’attenzione particolare per le generazioni più giovani e a un racconto sincronico, tra futuro, presente e passato, della moda Ann Demeulemeester”.


Unknown: il calendario Laserfilm di Bennet Pimpinella

Il calendario Laserfilm 2021 – 2022 nasce da una necessità: accendere una luce. Il 2020 è stato un anno che, per tanti aspetti, ci ha travolti, ma c’è stato un attimo in cui tutto sembrava potesse tornare alla normalità: l’arrivo dell’estate aveva portato con sé l’idea di un nuovo inizio. Proprio allora è stato concepito questo calendario che, eccezionalmente e per tale ragione, inizia a Giugno 2021 e finisce a Maggio 2022.



Commenta Bennet Pimpinella: “La mia è una visione di speranza e anche riuscire a mantenere alcune piccole consuetudini, come il calendario Laserfilm, può segnare la continuità di cui abbiamo bisogno. Ho pensato quindi che un’isola unica per storia, immaginario e caratteristiche sia paesaggistiche sia umane potesse rappresentare il racconto perfetto.
Quando penso al nostro pianeta, spesso lo chiamo “Madre Terra”, esprimendo verso di lei un sentimento di amore profondo. L’amore è il sentimento che ci permette di proseguire nel nostro cammino, di perpetuare la nostra specie, è in grado di mettere in moto qualsiasi cosa. E in nome di questo amore siamo andati alla scoperta di una terra per lo più sconosciuta – la Sardegna – incuriositi dai misteri che quest’isola nasconde, come la longevità del suo popolo”.



Abbiamo incontrato i suoi abitanti, li abbiamo ascoltati e fotografati, e di questo viaggio ci ha colpiti soprattutto che, nonostante la Sardegna non sia un luogo sempre facile da vivere, queste persone abbiano un legame intimo e forte con la loro isola. Forse, il segreto della loro longevità è proprio questo, l’equilibrio perfetto in cui l’uomo e la natura coesistono.
È un percorso lungo, ma è questo che auguro a tutti noi, di ritrovare quell’equilibrio e quell’armonia.


Le migliori mete invernali per viaggi con amici

L’inverno è alle porte e, per ridurre lo stress da lavoro staccando dalla routine quotidiana, non c’è niente di meglio che programmare un viaggio o un weekend fuori porta. Ecco quali sono le migliori mete europee da visitare con gli amici in inverno

Ritornare alla routine dopo la fine dell’estate può essere a dir poco traumatico: traffico, stress e impegni di lavoro risucchieranno il nostro tempo. Molti, in previsione di un inverno particolarmente stancante, preferiscono tenere da parte qualche giorno di ferie, in modo da poter fare un piccolo viaggio. Non c’è niente di meglio che staccare la spina con i propri amici verso destinazioni europee. Se non ti spaventa l’eccessivo freddo, ecco alcune mete ideali per l’inverno 2022.

Stoccolma

La capitale nordica per eccellenza è una delle mete più richieste dell’Inverno 2022. I suoi aeroporti sono serviti da compagnie low-cost, le quali possono garantire collegamenti economici dalle principali città italiane. L’offerta alberghiera è poi molto ampia ed in linea con il budget del viaggiatore medio. Stoccolma d’inverno, specialmente in prossimità del Natale, acquista un fascino indescrivibile: candele alle finestre, luci soffuse e mercatini natalizi regaleranno un’atmosfera che vi farà dimenticare del freddo!

Amsterdam

Una meta decisamente più giovanile è la capitale olandese, la bellissima Amsterdam. È possibile apprezzare la città dei canali durante tutto l’anno, grazie al clima fresco d’estate e non gelido d’inverno. Le luci della città diventano magiche d’Inverno e la grande offerta culturale che include musei e mostre difficilmente vi deluderà. Amsterdam è anche la capitale europea dell’intrattenimento: troverete locali, ristoranti e bar sempre aperti.

Isole Canarie

Gli intolleranti al freddo troveranno ciò che cercano alle Isole Canarie. L’arcipelago spagnolo al largo dell’Africa settentrionale garantisce un clima mite e temperato anche d’inverno. In virtù di questa particolarità il flusso turistico non si interrompe mai durante l’anno, ed è quindi sempre possibile trovare qualcosa da fare. Fra bagni al mare o in piscina, escursioni naturalistiche e locali donna cerca uomo ci sarà l’imbarazzo della scelta.

Zurigo

Ritorniamo in Europa continentale con la città più alternativa e più sottovalutata allo stesso tempo. Zurigo è un centro della Svizzera settentrionale che incarna eleganza e tranquillità. Tuttavia nel centro germanofono bagnata dal famoso lago, è possibile visitare alcuni dei locali più alternativi d’Europa. Se siete appassionati di eventi, musica e discoteche, l’offerta della città svizzera – facilmente raggiungibile dall’Italia anche in auto – non vi deluderà.

Barcellona

Un giusto compromesso fra città d’arte e città in cui divertirsi, una città di mare molto viva anche d’inverno, una città con il clima mite durante tutto l’anno: questa è Barcellona. La capitale della Catalogna è una meta ideale anche durante i mesi più freddi dell’anno. L’assenza di caldo torrido vi permetterà di scoprire ogni angolo della città: dal Porto Olimpico fino ai localini del Barrio Gotico. Grazie a prezzi molto convenienti e voli da ogni città italiana, Barcellona è una delle mete migliori per un break all’insegna del relax, della cultura e del divertimento. Speriamo che questi consigli possano esservi utili e permettervi di godere del relax più assoluto anche durante una stagione stracolma di impegni lavorativi.

Bowls and More, mangiare con gusto senza rimorsi

Per chi ancora non lo sapesse, nel cuore della città meneghina è possibile gustare in un ambiente moderno e accogliente delle sane e deliziose bowls diverse dal solito, e molto altro.

Bowls and More nasce nel 2018 come un nuovo format di ristorazione milanese per proporre un‘offerta gastronomica ampia ed eclettica in grado di rispondere alle tendenze del momento in un’atmosfera dal design informale e contemporaneo.




Il nuovo format è pensato per essere replicato e declinabile, ma anche unico in ogni singolo punto vendita partendo da Milano. Con i suoi sei punti vendita, Bowls and More riesce a coprire gran parte della città, in modo da essere facilmente raggiungibile in tutta Milano.

Lo stile dei locali gioca su un mix di elementi che spaziano dall’industrial al minimal, con decorazioni ispirate al mondo green con l’utilizzo di materiali come il rame accostato ad una palette di colori attuali, contemporanei ma mai banali.



Aperto tutto il giorno, Bowls and More ha un’offerta gastronomica per tutti i momenti della giornata. A colazione vi aiuteranno a iniziare la giornata con il piede giusto, mentre a pranzo potrete soddisfarvi senza rimorsi mangiando una delle originali, coloratissime, sane e gustosissime bowls. Dopo una stancante giornata lavorativa vi aspetteranno per un rilassante aperitivo insieme a una vasta selezione di cocktails, e infine potrete concludere la giornata con una deliziosa cena. Per chi avesse voglia di mangiare a casa guardando un bel film, è sempre disponibile il servizio delivery e take away.

IG: @bowlsandmoremilano

Sito: https://bowlsandmore.it

Vans e Napapijri collaborano a una collezione dedicata alla vita all’aria aperta

La linea Vans MTE è forgiata da una vita trascorsa all’aria aperta, a inseguire le proprie passioni, sfidando gli elementi. Articoli appositamente progettati per proteggere dalle intemperie, che si tratti di scalare le montagne o andare al lavoro sotto la pioggia.

La collezione Vans x Napapijri, che intreccia la storia dei due brand in un patrimonio e una visione condivisi, è un concentrato di stile e determinazione che riavvicina la natura e le città. Le scarpe propongono modelli chiave come le UltraRange Exo Hi MTE-2, le SK8-Hi MTE-2 in due varianti di colore (Forest Fog e blu), le Old Skool MTE-1 e le Coast CC all’ultima moda. Questi iconici modelli unisex sono stati reinterpretati e ripresentati con combinazioni cromatiche uniche e materiali resistenti, che incarnano lo spirito d’avventura.



Completa questa collezione integrale una gamma di capispalla e accessori funzionali, per affrontare gli elementi senza pensieri. Punto d’incontro tra stile e funzionalità, la giacca Anorak è realizzata in nylon riciclato e presenta una fodera in pile e dettagli checkerboard in rilievo tono su tono. L’iconica giacca è disponibile in due colorazioni: Forest Grey e nero per i modelli da uomo e in versione total black da donna.

Tra gli accessori principali, un cappello da pescatore in sherpa, un originale berretto e un pratico zaino. Unita alle scarpe Vans x Napapijri, questa collaborazione è pensata per un inverno sempre in movimento.

La collezione sarà disponibile a partire dal 5 novembre presso i punti vendita Vans e Vans.eu.


Coach x Michael B.Jordan & Blue the Great’, la nuova capsule collection di Coach

Coach presenta Coach x Michael B. Jordan, la sua prossima collaborazione con l’attore, produttore e testimonial maschile Coach Michael Jordan. La capsule collection, intitolata “Blue the Great: The Art of Collaboration” è una partnership tra Coach, Jordan e il suo amico, artista e pittore Blue the Great, di Los Angeles. La collezione e la campagna ricontestualizzano l’inclusività nell’arte, utilizzando l’heritage di Coach come tela per mettere in luce l’importanza della collaborazione e dell’amicizia tra i due artisti, e la comunità creativa in generale.



Ispirata al personale approccio di Jordan allo stile e all’interpretazione contemporanea di Blue dell’arte, la collezione all-gender di prêt-à-porter, calzature, borse e accessori combina l’heritage artigianale della maison con l’abbigliamento sportivo e lo streetwear in un drop in edizione limitata. Presenta le firme iconiche di Coach, Signature e Rexy, aggiornate con il simbolo di Blue, oltre a una borsa realizzata con materiali riciclati al 100%.



Per presentare la collezione, il brand diffonderà una campagna realizzata dalla collaboratrice abituale di Coach, Shaniqwa Jarvis. Con ritratti di Jordan, Blue e amici, Khat e Frank Brim (influencer di beauty e lifestyle), Lindsay Dawn (artista) e Tori Kirihara (artista)  in una galleria d’arte “a porte aperte”, la storia riposiziona questo luogo tradizionalmente esclusivo come luogo di collaborazione e connessione autentica. Ispirata dallo spirito inclusivo e ottimista di New York e Coach, la campagna continua la tradizione della maison, cioè quella di mettere in luce le idee di artisti emergenti e sottorappresentati nel suo storytelling.

La combinazione Michael-Blue ha apportato originalità, dimensione e significato alla nuova collezione, grazie alla loro grande amicizia fondata sul rispetto reciproco.

Idee regalo con fotografie personalizzate: quali sono le migliori

Se si avvicina il compleanno di un amico o di una persona speciale, fare un regalo personalizzato può essere un’ottima idea. Grazie ai siti che permettono di personalizzare oggetti di utilizzo quotidiano, potrete sorprendere il festeggiato anche con un budget molto ridotto: ecco le migliori idee regalo con fotografie

In prossimità di compleanni o ricorrenze importanti, come il Natale, è sempre difficile trovare un’idea regalo originale che possa soddisfare il destinatario. Molto spesso anche il budget ridotto può complicare la scelta. Un’ulteriore difficoltà può sorgere nel caso ci si trova di fronte a una persona poco attratta da beni fisici e materiali. 

È in questi casi che le idee regalo con fotografie personalizzate possono diventare una validissima soluzione. Le immagini sono infatti qualcosa di particolarmente intimo e personale: rappresentano spesso un ricordo, un attimo o un incontro felice. Ecco perché regalare un oggetto di uso quotidiano, e quindi anche particolarmente utile nella vita di tutti i giorni, con un’immagine personalizzata può essere la cosa giusta da fare. Vediamo quali sono gli oggetti e i gadget più popolari da personalizzare e dove acquistarli.

Tazze personalizzate

Molte persone riescono a trovare le energie per affrontare la giornata quando fanno colazione. È un momento di pace che serve da transizione fra il riposo e la giornata lavorativa. Regalare tazze personalizzate aiuta quindi a rendere più dolce o più simpatico questo momento della giornata. Iniziare la routine quotidiana ricordando un momento felice infonderà tutta l’energia necessaria per rendere felice una giornata buia.

Acquistare una tazza personalizzata è molto semplice: si può sia ordinare da un fotografo, sia comodamente da casa su Maxilia.it, uno dei tanti portali che permettono di personalizzare oggettistica di uso comune. Basta solo inserire la fotografia, formulare un progetto grafico e mandare in stampa. 

T-Shirt e Abbigliamento

Il discorso inerente a t-shirt, felpe o capi di abbigliamento è leggermente differente. Una t-shirt, per essere utilizzata durante tutti i giorni, non dovrebbe contenere un’immagine che rimandi a un ricordo troppo personale. È tuttavia possibile, però, scegliere un’immagine comunque cara al destinatario: la scena del film preferito, un personaggio famoso particolarmente amato o, in alternativa, un simbolo che rimandi alla squadra del cuore. Insomma, basta solo scatenare la propria fantasia.

Portachiavi personalizzati

Tutti almeno una volta hanno perso le chiavi di casa, dell’ufficio o le chiavi dell’auto. Specialmente se non sono legate a un portachiavi solido e vistoso, è molto facile smarrirle. Non sempre però, riusciamo a trovare il portachiavi adatto ai nostri gusti e scegliamo il primo che abbiamo a tiro per pura necessità.

Regalare un portachiavi personalizzato con foto sarà un gesto molto più che apprezzato. Si tratta di un oggetto utilissimo che porta con sé un bellissimo ricordo. Anche in questo caso la scelta è davvero vasta: basta optare, online o presso store fisici, per uno dei modelli in catalogo e scegliere il progetto grafico. Come per ogni articolo inerente all’oggettistica, anche i portachiavi da personalizzare possono rientrare in qualsiasi budget: dai più grandi ai più piccoli.

Rehegoo Music: la nuova frontiera della produzione musicale

Una realtà musicale fondata dal padovano Marco Rinaldo nel 2014, in pochi anni è diventata una tra le 100 società di produzione musicale più influenti



Rehegoo crea e distribuisce contenuti musicali di artisti indipendenti che da soli non avrebbero modo di farsi conoscere ed apprezzare attraverso diverse piattaforme online e servizi streaming. La società si occupa di produzione di musica background ed è diventata in pochissimi anni la società più importante al mondo nella produzione di musica per artisti emergenti. Marco Rinaldo l’ha fondata insieme a Quincy Jones e, nel giro di pochissimi anni, è cresciuta tantissimo, tant’è che all’inizio del 2021 è stata dichiarata da Spotify come il quarto maggiore fornitore di contenuti musicali per la loro app. 


Il nome nasce dalla parola inglese king ,ossia re in italiano, più ego, con una doppia oo che richiama un po’ Google o Yahoo. Nel corso di questi anni l’azienda si è specializzata, ad esempio, nel Sync Music e quindi nella creazione di colonne sonore per il cinema e per le serie televisive. 

Un ramo dell’azienda che sta crescendo sempre di più è invece quello dedicato alla musica in-store; Rehegoo ha infatti un grande team che lavora con le catene di retail in Italia e all’estero per creare colonne sonore adatte e perfette per ogni singolo brand per i loro stores. In Italia, ad esempio, Rehegoo si occupa della musica per Timberland, New Balance, NonSoloSport, Roy Rogers, NorthSails, Napapijri, SuperDry, e molti altri.



Il rapido sviluppo della società all’insegna del motto We are different, ha incentivato la sua espansione globale, conquistando il mercato della musica digitale con oltre 150 dipendenti. I dati parlano: sono i leader nel settore della musica new-age e chill-out.
Inoltre, con il progetto REHEGOO STREAMING, il brand è presente in moltissimi negozi con delle playlist per le quali i titolari non devono pagare la Siae, ma solo la licenza alla società.

La musica italiana attualmente non è molto presente, ma Rehegoo punta ora ad inserirla anche grazie all’apertura di una sede a Padova.

VALENTINO LE PROGRES PARIS 3ème ARRONDISSEMENT

Le Progrès cattura lo spirito della risignificazione dei codici Valentino nella visione del Direttore Creativo Pierpaolo Piccioli

Le Progrès è un caffè parigino nel Marais, all’intersezione di vie che brulicano di vita e attività in un quartiere da sempre particolarmente vivace. Sopravvissuto a gentrification e ondate di restyling à la page, ancora oggi luogo di incontro, riunione e scambio di idee popolato da una varia umanità. L’idea che guida questo percorso in costante divenire è portare la moda per strada, fuori dall’Atelier pur conservando il saper fare dell’Atelier, per farla incontrare con l’identità sempre unica, sempre diversa di chi la indossa. È un modo per radicare Valentino nel tempo presente, nella convinzione che l’identità personale crei l’estetica, e non viceversa.



La collezione asseconda questo movimento con modulare naturalezza. È infatti concepita come una serie di pezzi: item senza tempo, valido ciascuno on its own, che ognuno potrà poi interpretare e mescolare come preferisce, senza imposizioni, regole o protocolli di sorta. Lo slittamento di codici nell’uso è già insito nel progetto del singolo capo, nella fluidità che accomuna il maschile e il femminile. Il tailoring, omaggio al sartoriale classico, è riletto nei colori vividi e acrilici, nelle linee nette e precise. Le piume si moltiplicano sugli abiti corti o lunghi, sempre scintillanti, così come sulla felpa con il cappuccio. Il denim si mescola al pizzo o al San Gallo usato per piccoli abiti e camicie maschili, oppure diventa una cappa corta, da uomo. I segni del vestire borghese – giacche-cardigan, gonne a pieghe, lunghi abiti a tunica, tuniche su pantaloni, suit – si mescolano ai modi della strada: tracksuit trattati con piglio sartoriale, giocati nella contrapposizione dei colori; bermuda da ciclista portati con i blazer. I ricami, non più simbolo di preziosismo notturno, caratterizzano i cappotti fluidi, i peacoat e gli anorak dal gusto marziale. Asciuttezza e romanticismo convivono; i tacchi alti con il plateau si alternano a scarpe piatte. Le borchie si moltiplicano su borse a mano e sandali, come sulla suola delle stringate maschili, mentre il logo viene esploso, miniaturizzato, esplorato come segno grafico, pattern aggregatore, su abiti e borse.


Come collegare i tuoi ambienti interni ed esterni

È naturale pensare a casa e giardino come due entità separate con uno stretto confine nel mezzo; l’arredamento da giardino è molto diverso rispetto a quello per esterni. Tuttavia, collegare gli spazi interni ed esterni, anche se è solo un piccolo giardino o terrazza, può aiutare un interno a sentirsi più grande. 

Con l’esterno collegato alla casa il tuo occhio vedrà più lontano e una stanza che si affaccia sul giardino apparirà più grande.

Per questo motivo, quando progetti una nuova estensione o rimodelli la tua zona giorno per uno spazio openspace, devi considerare alcuni punti chiave per collegare gli spazi interni ed esterni.

Utilizza molto i vetri

Potenzia gli elementi vetrati sul retro della casa e farai parte della stanza sia del giardino che del cielo. Potresti essere in grado di aggiungere lucernari a uno spazio esistente, oppure considera l’installazione di finestre con vista sul giardino se il design originale della casa ha lesinato su queste.

Le poltrone sono pensate principalmente per la lettura, ma avere una bella vista sul giardino ha un suo perché. Le finestre possono creare una vista inaspettata di un giardino o di un paesaggio, quindi usa i vetri come cornice.

Usa lo stesso pavimento all’interno e all’esterno

Un pavimento che si estende dall’interno all’esterno attirerà lo sguardo all’esterno grazie alla finitura continua. 

Tieni presente che le piastrelle utilizzate all’esterno devono essere adatte all’uso in tutte le condizioni atmosferiche. Devono essere resistenti al gelo e avere un’ulteriore resistenza allo scivolamento; quindi, non rappresentano un pericolo quando sono bagnati. 

Piuttosto che un grande patio pavimentato per tutta la larghezza della casa, dividilo in una serie di zone. Ognuno può avere la propria finitura del pavimento, da utilizzare per diverse attività, come cucinare, mangiare all’aperto e rilassarsi.

Sostituisci un muro con una porta a vetri

Per la massima connessione al tuo spazio esterno, sostituisci un muro solido con uno che puoi vedere attraverso le moderne porte a vetri.

Le porte a soffietto con telaio stretto sono una scelta popolare per creare un collegamento interno esterno senza soluzione di continuità, con molti stili, colori e dimensioni disponibili.

Se l’obiettivo è introdurre più luce naturale, vale la pena considerare anche le porte scorrevoli. Con meno montanti, lasciano entrare più luce solare e, poiché possono essere aperte solo per metà della larghezza delle pieghe, offrono una buona copertura se si desidera che metà del retro della casa rimanga aperto sul giardino. 

Scegli i materiali con attenzione

Incorporare finiture esterne che di solito sono considerate scelte per interni e viceversa, sfuma efficacemente i confini tra le due aree. Un muro di mattoni a vista o dei mattoni a vista in una cucina abitabile, ad esempio, possono collegare le due aree della casa. 

In alternativa, dipingi le pareti del giardino e le recinzioni nelle tonalità spesso utilizzate all’interno: assicurati solo che sia una vernice o una macchia esterna adatta alla tua superficie. Puoi anche mettere le piastrelle da parete sulle fioriere all’esterno, ma controlla prima che siano resistenti al gelo (di solito le piastrelle in gres porcellanato lo sono). 

Pensa bene all’illuminazione

Non lasciare che il tuo giardino scompaia una volta che il sole tramonta. Un buon sistema di illuminazione ti aiuterà ad apprezzare lo spazio fino a quando non andrai a letto. Proprio come al chiuso, un sistema di illuminazione esterna deve essere costituito da strati. 

Pensa ai percorsi di illuminazione, ai bordi dei letti e alle luci di lavaggio su o giù per muri e recinzioni. Evidenziare le caratteristiche come, ad esempio, le piante con forma architettonica, un albero, o una scultura da giardino. 

Per l’atmosfera, pensa alle lucine da esterno appese a un pergolato o seguendo la forma di un albero. 

Orologi d’oro: cinque migliori modelli per uomo

Riconosciuti come simboli del lusso più sfrenato, gli orologi d’oro sono sempre tra i più richiesti dai collezionisti del lusso.

Se ami gli orologi di lusso non puoi esserne indifferente: un orologio d’oro rappresenta il lusso per eccellenza, sprigiona tutto il fascino del prestigio e soprattutto il suo valore inestimabile.

Questi modelli oltre ad essere costosi sono anche esclusivi. Le persone che scelgono di indossarne uno, infatti, vedono esaltarsi il proprio Status Quo. Che sia imponente o dal color oro totale, è bene affidarsi a marchi raffinati e prestigiosi. 

I modelli più ricercati

Sono tantissimi i modelli che sono rinomati e apprezzati non sono solo per il loro design, il movimento e le funzionalità, ma anche dai materiali con cui sono realizzati. Le Maison vengono incontro ai gusti del loro pubblico di riferimento realizzando preziosi segnatempo in oro giallo, bianco o rosa.

Panerai ha sviluppato nel tempo modelli di orologi davvero interessanti: in origine si occupava di costruire strumenti di misurazione per la marina italiana e nel 1997 entra a far parte dello Swiss Richemont Group insieme ad altre Maison dell’alta orologeria come Cartier e Piaget. L’azienda si è specializzata nella produzione di orologi automatici in edizione limitata. Il primo modello di orologio di questo Brand nasce nel 1936. Il suo prototipo è stato fortemente voluto dalla Regia Marina Italiana che voleva in dotazione uno speciale orologio luminoso per palombari. In seguito, Panerai ha espanso la propria collezione Radiomir; quello che vi consigliamo noi è il Panerai Radiomir 1940 Minute Repeater Carillon Tourbillon GMT PAM02600: modello Meccanico a carica manuale, calibro P.2005/MR, riserva di carica di 96 ore, cassa in oro bianco lucido 18 carati, cinturino in pelle di alligatore marrone. Funzioni disponibili? Ore, minuti, piccoli secondi, GMT 12/24 h, indicatore della riserva di carica sul retro, ora locale e ora locale Ripetizione minuti per ore, 10 minuti e minuti, tourbillon. Il suo prezzo di listino è 11.700 euro.

Se invece cerchi qualcosa di più iconico e di riferimento, la scelta cade senza dubbio nella Maison più famosa di tutti i tempi: La Rolex e parliamo in particolare della celeberrima collezione Sky-Dweller. 

Il modello Olyster perpetual si distingue sicuramente per il suo quadrante che presenta un disco decentrato per la visualizzazione del secondo fuso orario e per la luna grevole Ring Command, un sistema innovativo di regolazioni delle funzioni sviluppata dalla stessa Rolex. Dispone di una cassa Olyster 42 mm in oro giallo e, a tal proposito, precisiamo che i metalli utilizzati sono lavorati dalla stessa casa che li sottopone a test meticolosi perché l’eccellenza di questa casa orologiera parte dalle materie prime. 

La lunetta zigrinata è anch’essa un tratto caratteristico di questa Maison. Un tempo serviva per avvitarla alla cassa garantendo impermeabilità all’orologio stesso. La zigrinatura era un’esatta riproduzione di quella del fondello che, per le stesse ragioni, veniva saldato alla cassa. Adesso la zinigratura si è trasformata in un fattore estetico disponibile solo nelle versioni in oro. Questo modello, inoltre, è anche caratterizzato dal bracciale Oysterflex sviluppato e brevettato dalla stessa Rolex che ne garantisce resistenza e durevolezza. Il prezzo del Rolex Sky Dweller varia anche a seconda del modello che intendete scegliere,che parte dai 27.900 euro, ma se siete veri amanti del Brand Rolex, non sarà di certo il prezzo a fermarvi.

Hublot è un’azienda produttrice di orologi di lusso fondata nel 1980 da Carlo Crocco, controllata oggi dalla holding francese specializzata in beni di lusso. Il modello che ti proponiamo e di cui parliamo è il King Gold Pavé 411.OX.1180.RX.1704. della linea BIG-BANG. È un cronografo a carica automatica, con una impermeabilità fino a 100 m. Presenta una cassa di diametro 45mm, oro rosso 18K e 290 diamanti, quadrante scheletrato, numeri, indici e lancette placcate in oro con bianco luminescente e rosso e un cinturino gomma nera a motivo rigato Fibbia deployant, titanio nero con finitura in PVD e oro rosso 18K. Il suo costo? 55.500 euro.

Bulgari Tourbillon referenza 102034. Questo modello fa parte della collezione Bulgari del 2013. Si mantiene fedele allo stile puro e contemporaneo che contraddistingue questa casa di produzione. La nuova e caratteristica versione presenta nuovi design, colori e materiali nel cinturino e nel quadrante della cassa. Il movimento è dato dal calibro BVL 191 e una riserva di carica di 42 ore. 

La carica è automatica e avviene tramite la massa oscillante in ceramica su cuscinetti a sfera, nonché di un cambio istantaneo della data in un breve periodo di tre minuti, un dispositivo di arresto dei secondi che blocca il bilanciere quando si estrae la corona e un calibro dotato di un sezionatore sistema che il sistema di carica è in azione tramite la corona o la massa oscillante.

La versione da 41 mm di diametro, offre una gamma di combinazioni che alternano due colori del quadrante sia sulla cassa in acciaio che nella versione in oro rosa 18 carati, con cinturino in pelle di alligatore nero o bracciale in acciaio; accanto a un’elegante versione bicolore che combina acciaio e oro rosa 18 carati su cassa e bracciale. Il prezzo di questo prezioso orologio si attesta intorno ai 65.180 euro.

Il brand Patek Philippe con la collezione Grand Complications, infine, presenta un gran numero di modelli in oro giallo, bianco e rosa. In particolare, il modello 5327J Calendario perpetuo, meccanico a carica automatica, presenta una cassa in oro giallo, un fondo cassa in cristallo di zaffiro, impermeabile fino a 30 m.

Le versioni in oro giallo e rosa presentano un quadrante laccato color avorio, mentre la versione in oro bianco adotta un quadrante blu soleil. Il suo valore si attesta intorno ai 75.000 euro.

Naturalmente sono moltissimi i modelli di orologi caratterizzati dal design in oro e con caratteristiche tecniche davvero interessanti, ma quelli proposti, oltre ad appartenere a grandi marchi, sono un buon punto di partenza se si vuole tentare un primo approccio al mondo degli orologi d’oro.

Vizi capitali e contrappassi: la mostra di Amedeo Brogli tra pittura e moda

Il vizio, nemico della moderazione, è anche desiderio di felicità: in una rilettura in chiave pittorica contemporanea, che prende spunto da una tradizione iconografica ricca di elementi simbolici, Amedeo Brogli, allievo di Renato Guttuso, in sette dipinti, rappresenta i sette vizi capitali con corpi femminili affiancati da animali simbolici in un bestiario ironico, mentre nei contrappassi vi è qualche sconfinamento dantesco: soggetti reinterpretati con appassionata infedeltà. L’esposizione, ad ingresso libero, sarà aperta dal 30 ottobre al 6 novembre dalle ore 12,00 alle 19,00 presso la settecentesca Coffee House di Palazzo Colonna, situata in Piazza SS. Apostoli, 67 a Roma. L’accesso sarà consentito solo tramite Green Pass. La storica location capitolina aveva già ospitato Brogli nel 2018 per la fortunata mostra Vedute Romane e Figure. 


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Il vizio che passa per il corpo ed è vissuto dal corpo, è celebrato dal pittore attraverso il nudo; è il potere del corpo quando da privato si fa collettivo, senza deformazioni ma anzi rappresentato nella sua autenticità e, soprattutto, al femminile, in un’atmosfera leggera, in un mood vitale affollato di colori animali e cose. 

Nella mostra “Vizi capitali e contrappassi” di Amedeo Brogli, coordinata da Elena Parmegiani, Direttore Eventi della Coffee House di Palazzo Colonna, che vanta come madrina la Principessa Jeanne Colonna, ogni vizio è definito da un colore oltre che da un animale e da oggetti simbolici. Si è pensato di coinvolgere sette stilisti chiedendo ad ognuno di loro di presentare un abito ispirato al colore del vizio scelto. Ne è nata una sinergia: sette abiti per poter entrare nel mondo reale, affollato di vizi; sette tracce che creano un dialogo inedito fra due forme d’arte in grado di materializzare un’estetica moderna e contemporanea per catturare l’essenza del vizio. Gli stilisti sono: Alessandro Angelozzi per la Superbia con l’abito oro, Renato Balestra per la Lussuria con il suo iconico Blu Balestra, Vittorio Camaiani, per la Gola, con una creazione dalla tonalità cognac, Raffaella Curiel, per l’Avarizia con un completo giallo, Anton Giulio Grande per l’Ira con una creazione rossa, Gianni Molaro per l’Accidia con una creazione verde acido, Regina Schrecker per l’Invidia con un abito verde. 


Partner dell’iniziativa sono :

Accademia Italiana di Arte, Moda, Design fondata nel 1984. Uno dei principali istituti europei di formazione nell’ambito del design e delle arti applicate e parte del gruppo francese AD Education. Mood Style 2018 di Michele Crocitto che nasce da anni di ricerca nel mondo dell’arte, dei viaggi e dei gioielli e Cantina Santo Iolo. 

The new face of MANINTOWN

In occasione della Festa del Cinema di Roma, MANINTOWN ha presentato non solo il nuovo numero speciale cartaceo interamente dedicato alle “next generation” del cinema italiano e della musica, ma anche il progetto creativo che segna un nuovo capitolo per il magazine nato nel 2013.

Sabato 23 ottobre si è svolto, durante la Festa del Cinema di Roma, un cocktail party nella suggestiva terrazza del Sina Bristol Bernini che ha reso omaggio alle nuovi voci del cinema e musica italiani con l’uscita del nuovo numero da collezione. All’evento hanno partecipato tutti gli esponenti della nuova generazione di artisti del panorama italiano; in particolare Giancarlo Commare, Tancredi, Ludovica Francesconi (anche cover star del nuovo numero), Francesco Cavallo, Guglielmo Poggi, Matteo Paolillo, Moisè CuriaJenny de Nucci, Jozef Gjura, Francesco Martino, oltre che ad artisti già affermati come Luca Tommassini, Pino Quartullo ed Edoardo Purgatori, tanto per citarne alcuni.


Ludovica Francesconi
Giancarlo Commare
Tancredi
Haroun Fall
Davide Musto e Tancredi
Moise Curia
Josef Gjura
Matteo Paolillo
Edoardo Purgatori

Si parte dal restyling del logo e della piattaforma web che punta proprio sulla scoperta e valorizzazione delle “FACES” (personaggi emergenti nel cinema, spettacoli e arti performative), “VOICES” (i protagonisti del nuovo panorama musicale) e “PLACES” (destinazioni da scoprire tramite la voce e lo sguardo dei nostri talent). Il progetto grafico digital – curato dal giovane art director Alessio Pomioli – vuole segnare un decisivo cambiamento nel focus del magazine che fa dello scouting nel cinema e nella musica il proprio punto di forza. Analogamente cambia veste anche l’edizione cartacea, completamente rivista come vero libro da collezione (in uscita 3 volte l’anno) e curata da Davide Musto (Brand&Content Director), Federico Poletti (Founder & Editor in Chief) con la direzione artistica di Maria Angela Lombardi.

Racconta Federico Poletti: “YOUNG HEARTS RUN FREE è il tema di questo nuovo numero di MANINTOWN dedicato a sostenere e coinvolgere la prossima generazione di talenti italiani nel cinema e nella musica. Prendendo ispirazione dall’iconica cantante R&B Candi Staton, crediamo fortemente nella creatività emergente da tutto il mondo. In occasione dell’ultima Mostra del Cinema di Venezia, abbiamo premiato Giancarlo Commare e Ludovica Francesconi, due giovani e promettenti talenti che hanno recentemente lavorato insieme nel film “Ancora più bello”. Sono davvero orgoglioso di essere il primo a presentarli come Cover Stories insieme a Tancredi, altro astro nascente della musica che continuerà a sorprenderci”

Young hearts run free è il pay-off che apre le pagine di questo ambizioso progetto, partito dal Festival del Cinema di Venezia con un evento che ha visto protagonisti del “Man In Town New Generation Award” Giancarlo Commare e Ludovica Francesconi, cover story del magazine insieme a un altro giovane protagonista della musica italiana Tancredi, 20enne che con il suo primo EP sta riscuotendo un incredibile successo.


Jenny De Nucci
Melancholia
Mario Monaco, Giulia Petronio, Antonio Semeraro
Federico Poletti, Luca Tommassini, Vincenzo Valente, Alfredo Fabrizio
Federico Poletti
Laura Grampa, Massimiliano Benetazzo
Federico Poletti, Sonia Rondini, Giancarlo Commare, Davide Musto

Commenta lo stesso Tancredi: “La musica mi ha permesso di analizzarmi più a fondo e di conoscere il vero senso delle emozioni. Mi ha permesso di unire l’astratto al concreto e di andare in posti e momenti che voglio rivivere come la prima volta. Sono felice di questa cover story con MANINTOWN che vuole dare spazio e supportare il lavoro di noi giovani”.

Giancarlo Commare: “MANINTOWN per me è stata una esperienza unica nel suo genere, lo definirei un appuntamento con la vita, uno spazio che mi ha permesso di esprimermi liberamente e che mi ha regalato emozioni rare che porterò sempre dentro al cuore, uno spazio curato da persone piene di umanità e professionalità, dal direttore Federico Poletti al fotografo e talent scouter Davide Musto alla stylist Alessia Caliendo”.

Ludovica Francesconi:“ Dopo il premio ricevuto a Venezia, sono davvero felice di questa cover. L’ultimo anno è stato molto intenso per me ed è un onore essere la prima donna a inaugurare questo nuovo corso del magazine che si apre anche ai talenti femminili. Grazie a Federico, a Davide e a tutto il team di MANINTOWN per avermi coinvolto in un progetto così speciale”.


Luca Tommassini
Francesco Mautone
Artem Tkachuk
Francesco Cavallo
Simone Poccia
Francesco Martino
Pino Quartullo
Guglielmo Poggi
Marco Aceti

Last But Not Least MANINTOWN inaugura il progetto digital/print Uncensored//Bodies dedicato alla fotografia artistica che mette in mostra il nudo maschile e femminile, priva di qualsiasi pregiudizio, in un percorso approfondito che vede nel numero onpaper i grandi Maestri Gian Paolo Barbieri e Piero Gemelli, in conversazione con Pietro Lucerni e le performance irriverenti di Jacopo Benassi.

Conclude Davide Musto: “Questo numero è la conclusione di un percorso iniziato già diversi anni fa e che oggi conferma l’importanza della vera ricerca e selezione dei talenti. E’ una scommessa in cui abbiamo creduto dall’inizio e un messaggio importante anche per l’editoria, che sceglie d’investire sulle nuove generazioni del cinema e della musica italiana in un momento di grande rilancio del nostro Paese a livello internazionale”.


Ludovica Nasti
Francesco Ferdinandi
Giorgio Belli
Desiree Noferini, Joseph Altamura
Miguel Gobbo Diaz
Antonia Fotaras
Filippo De Carli
Romano Reggiani

La serata ha visto anche la speciale partecipazione di Belvedere Vodka Italia, la vodka lusso numero uno al mondo 100% made with nature. Per l’occasione il mixologist Paolo Viola, brand ambassador del gruppo, ha ideato uno speciale cocktail MANINTOWN a base dell’iconica Belvedere Vodka Pure. Nella drink list della serata anche Upperhand Gin, che ha creato due cocktail dedicati. E infine la Rete Pinot Nero FVG con un corner dedicato alla degustazione di 7 produttori diversi; presenti alla serata anche Fabrizio Gallo, proprietario dell’ azienda Masut da Rive e Presidente della Rete Pinot Nero FVG, e Rino Russolo, Vice Presidente della Rete Pinot Nero FVG.

MANINTOWN è anche Green con NITO, che apre le porte alla mobilità elettrica, presente sia all’evento con una special area dedicata, sia con un servizio dedicato nelle pagine del magazine in cui è protagonista l’attore Luca Pantini.

Highlights dal Festival del cinema di Venezia

Un portfolio esclusivo firmato da Riccardo Ghilardi per la 78esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Una selezione degli attori, attrici, registi e nuovi talenti emergenti più premiati durante i giorni dell’ultima Mostra del Cinema di Venezia. Riccardo Ghilardi è un fotografo specializzato in scatti di celebrities e con una forte passione per il reportage e i progetti in contesti sociali. I suoi lavori sono stati esposti in numerose mostre al MAXXI – Museo delle Arti del XXI secolo e Cinecittà.

La sua ultima mostra “Prove di Libertà”, sull’isolamento del cinema italiano, si è tenuto all’ultima Mostra del Cinema di Venezia.

In copertina: Milena Smit – Film Madre Paralesas of Pedro Almodovar












Actress Anamaria Vartolomei – Film “ L’Evenement” by Audrey Diwan,
film winner of the Golden Lion Venice 78

Sentirsi a Casa al Leonardo Boutique Rome Termini

Il Leonardo Boutique Rome Termini è situato nel cuore di Roma, a pochi minuti dai più importanti monumenti e siti archeologici, dalla stazione centrale Roma Termini, dalla metropolitana e dal terminal di collegamento con l’aeroporto, in una posizione privilegiata per esplorare la città e le sue bellezze, da Piazza della Repubblica al Colosseo. La struttura è un luogo in cui godersi momenti di puro relax.



L’hotel accoglie gli ospiti nelle sue 81 camere, che offrono tutti i comfort per rilassarsi e sentirsi a casa. Una sala fitness, una sauna e un bagno turco, nonché una vasca idromassaggio coperta sulla terrazza sono la coccola perfetta dopo una giornata di esplorazione della città, per poi rilassarsi al cocktail bar.



In tutta Europa il marchio Leonardo Hotels rappresenta strutture ricettive a 3-4 stelle plus, designate per soddisfare le esigenze della clientela business, di chi viaggia per svago o per gruppi. Tutti gli hotel si trovano in destinazioni attrattive e caratteristiche e le eccellenti location godono della vicinanza agli aeroporti, al centro città oppure alla tranquillità della campagna.

Tutti gli hotel sono progettati individualmente e garantiscono un alto livello di qualità, un eccellente servizio e uno staff amichevole ed efficiente. Feeling Good – Leonardo Hotels vuole farvi sentire come a casa vostra!



Situati in posizione centrale, sono noti per l’alta qualità e gli standard dei loro servizi, nonché per l’elegante design degli interni con un tocco regionale. In ogni Leonardo Hotel gli ospiti, insieme ai loro desideri e bisogni individuali, sono al centro dell’attenzione. Premurosi e attenti a tutti i piccoli dettagli che rendono il soggiorno degli ospiti così speciale. Questo ha sempre plasmato l’immagine che l’azienda offre di sé. Qui, tutti possono rilassarsi e sentirsi a proprio agio, indipendentemente dal fatto che si tratti di un viaggio di lavoro o di piacere.

@leonardoboutiquerometermini

https://www.leonardo-hotels.it/leonardo-boutique-hotel-rome-termini

Da Londra a Verona: Elk Bakery

Nel cuore di Verona, dall’idea di offrire una cucina internazionale con i prodotti locali, nasce Elk Bakery.

L’ispirazione è arrivata a Londra, quando i fondatori hanno scoperto il take away: una vera rivoluzione nella cultura del cibo. Al tempo non c’erano ancora i food blogger, Instagram e i tour gastronomici. Sono bastati una carrot cake e un caffè americano gustati passeggiando ad aprirli a questa nuova realtà di cui si sono innamorati.



La loro filosofia si riassume in un’unica parola: easy. Mangiare può essere facile e veloce. Non servono tante portate, basta un piatto completo e gustoso e, se sei pieno, lo puoi portare via e finire dopo. Vogliono che tutti i loro ospiti si sentano a proprio agio, sia da soli, sia in compagnia. 

I viaggi culinari sono il loro leitmotiv: non c’è cosa più affascinante che scoprire nuovi sapori e nuovi stili dalle cucine e dalle piazze di tutto il mondo. I loro piatti sono preparati con ingredienti freschi e selezionati con grande cura. 



Da Elk non ci sono preclusioni: carnivori, vegetariani, vegani, golosissimi o super fit, loro cercano di di soddisfare i gusti di tutti!

Entrando da Elk Bakery, ci si immerge in un mondo meraviglioso di profumi e sapori, mescolati in un ambiente contemporaneo ed essenziale che ti trasporta in un mondo senza luogo. Un po’ New York, Stoccolma, Copenhagen o Parigi. 



Il caffè è trattato con cura meticolosa ed è preparato con “la Ferrari” delle macchine espresso: La Marzocco. Tostato da un piccolo torrefattore indipendente, è servito espresso secondo la tradizione italiana d’eccellenza o americana.

Il brunch è il loro appuntamento fisso del Sabato e della Domenica. Quando ci si alza con calma, da Elk Bakery potrai rilassarti e gustare il giusto mix tra dolce e salato.

@elk.bakery

https://www.elkbakery.com

Regali per lei: 3 ottime idee per sorprenderla

È arrivato il momento di fare un regalo ad una lei speciale, una donna di cui siamo fieri e alla quale siamo legati per affetto, amore, amicizia o stretta parentela. Cosa regalarle? Prima di cadere nei soliti errori, troppo spesso legati a pregiudizi ormai superati, cerchiamo di andare oltre per trovare il regalo davvero perfetto. Ci sono alcuni regali che, come vedremo, sono generalmente graditi da tutti a prescindere da gusti, passioni, hobby e interessi. Tra i consigli che troverai oggi abbiamo pensato alle foto, come le foto su tela Photosì, che ci hanno dato l’input giusto per alcune idee regalo diverse dalle solite e decisamente originali. 

Cosa le piace davvero?

Questa è una di quelle domande che sembrano facili ma alla quale in pochi sanno rispondere davvero. Cosa ama? Quali sono le sue passioni? Diciamo che al giorno d’oggi siamo tutti presi dai nostri impegni e siamo sempre di fretta per cui ci resta molto poco tempo per dedicarci agli altri e ai loro interessi

Per questo ciò che piace a noi potrebbe non piacere a lei, rendendo la decisione sul regalo ancora più difficile. Ecco perché ci è venuta l’illuminazione pensando alle miriadi di possibilità offerte dal mondo dei regali personalizzati, oggetti che nella loro semplicità acquisiscono valore grazie a un piccolo dettaglio aggiuntivo come una foto, un’immagine o un messaggio particolare. 

Le foto su tela

La foto su tela è un regalo inusuale e sorprendente che ritrae un soggetto importante o memorabile per il destinatario e che rappresenta tutto l’affetto, la stima e la vicinanza che proviamo. Può essere adattato a qualsiasi immagine come il raggiungimento di un traguardo, una foto in cui tutti sono venuti particolarmente bene o sorridenti o un paesaggio significativo per lei. 

La particolarità della foto su tela è proprio l’effetto finale della stampa che la rende unica e preziosa, soprattutto scegliendo soggetti con bordi nitidi e ben definiti. Inoltre è anche il regalo perfetto per festeggiare una nuova casa con un bel quadro personalizzato da esporre con fierezza in soggiorno e, perché no, nel nuovo studio 

Puzzle fotografici  

Un’altra idea molto carina adatta a tutte le età è il puzzle fotografico. Si tratta di un vero e proprio puzzle che viene stampato con la nostra foto o immagine preferita e spedito direttamente a casa pronto da assemblare. Quindi chi lo riceverà scoprirà pezzo per pezzo cosa si nasconde dietro quell’insieme di tasselli colorati e l’effetto sorpresa sarà sempre garantito. 

Inoltre i puzzle possono essere anche appesi al muro dietro una bella cornice e, come nel caso delle stampe su tela, diventano un bel pezzo d’arredo originale e unico nel suo genere che a chiunque farebbe piacere ricevere. I puzzle fotografici, proprio come le stampe su tela, sono altamente personalizzabili per grandezza e numero di pezzi per accontentare tutti i gusti. 

Altri oggetti personalizzati 

Infine si potrebbe prendere in considerazione tutta la gamma di oggetti sui quali è possibile stampare un’immagine speciale come t-shirt, cuscini, coperte, bag riutilizzabili ma anche portachiavi, tazze da colazione, calamite e via discorrendo. Le nuove tecnologie di stampa attualmente disponibili sul mercato permettono di riprodurre qualsiasi soggetto su ogni tipo di materiale in tempi brevissimi e con risultati a dir poco impeccabili. 

Il bello dei regali personalizzati attraverso foto e immagini è proprio quello per cui ci sono infinite combinazioni possibili a costi sempre accessibili. Inoltre le foto e le immagini sono sempre il mezzo più rapido e immediato per far capire alla nostra lei che è un’amica perfetta, una sorella eccezionale, una mamma unica al mondo o una compagna di vita insostituibile. 

Palazzo Castelluccio a Noto

Un palazzo siciliano del XVIII secolo autenticamente restaurato e ancora abitato con la sua collezione di mobili, oggetti d’arte e dipinti. Un tesoro inestimabile salvato dal collezionista europeo Jean-Louis Remilleux dopo anni di decadimento.

Un viaggio attraverso le sale di Palazzo Castelluccio attraverso l’occhio di Mattia Aquila.

Courtesy Jean-Louis RemilleuxFondazione del Gran Tour| Palazzo Castelluccio

More info – guarda il sito

Photographs by Mattia Aquila

Moi aussi, la prima art gallery digitale

Testo di Giulia Manca

“Anche io voglio essere un artista” questa la frase che Andrea Zampol D’Ortia ha sentito il bisogno di dire ad alta voce quando ha messo insieme i tasselli della sua idea. Riconosceva la necessità di dare forma, luce e vita ad una nuova tela, una tela che fosse una nuova realtà, un mondo unico che riunisse artisti provenienti da tutto il mondo intorno ad unico oggetto: l’occhiale.

Così è nato Moi Aussi… fiorito tra le Dolomiti, è il frutto della creatività di Andrea e di suo figlio Luca che hanno plasmato il progetto partendo proprio all’unione dei due mondi, quello dell’occhiale e quello dell’arte.

Un contenitore di idee, di creatività, di persone, questo è Moi Aussi…: la prima art gallery digitale pensata per riunire artisti internazionali intorno ad un’unica tela, sulla quale ognuno di loro ha la liberà di intervenire con la propria creatività.



Quando Andrea racconta del progetto, vediamo scorrere tra le sue mani un fil rouge che trova lì il suo inizio per poi seguire un percorso in continuo divenire; attraversa città, paesi e continenti e porta con sé storie, culture e religioni, una diversa dall’altra, pronte a connettersi e contaminarsi. Realtà e spiritualità, materia e pensiero sono i quattro elementi che hanno guidato Andrea e suo figlio e continuano a farlo accompagnandoli lungo il cammino di Moi Aussi…

Un occhiale realizzato dagli artigiani del Cadore, un oggetto così familiare, diventa l’insolita tela che scelgono di sottoporre agli artisti, dando loro piena libertà di azione, proponendogli di creare, distruggere fino a trasformare l’oggetto in opera d’arte: Moi Aussi… cerca di catturare l’interesse dell’osservatore proprio attraverso la sottile energia sprigionata dalla materia.

La scelta degli artisti, realizzata da Andrea e dal suo team, si basa su un lavoro quotidiano di scouting e di gusto personale, senza lasciare spazio a preferenze per emergenti e affermati. Ad ognuno di loro viene richiesto di mettersi in gioco all’interno di uno spazio atipico con la libertà di creare senza limiti avendo a disposizione diversi modelli di occhiali forniti appunto da Moi Aussi…



“Moi Aussi… è un contenitore vibrante di incontri, di esperienze passate e di luoghi vissuti, dove la libertà, l’istinto e la consapevolezza dell’artista fanno emergere l’espressione delle sue origini, le tradizioni della sua cultura e il proprio animo. Così, nell’unione di genialità e manualità, nasce un’opera unica e non replicabile. Ho immaginato di unire gli animi in modo pure, etico e spontaneo, attraverso il passaggio di un oggetto di uso quotidiano, come un occhiale. Ho adottato un linguaggio comune, quello dell’Arte, che dà modo agli artisti provenienti dall’intero globo di conoscersi, interagire, condividere idee e progetti nel nome della bellezza” questo il messaggio di Andrea Zampol D’Ortia che dona animo a Moi Aussi… insieme ad ogni singolo artista che ne fa parte.

Galleria d’arte di moi aussi…: www.moiaussi.it

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La prima collezione footwear di Canada Goose

Attraverso l’etica di Live in the Open, il marchio lifestyle fa un passo avanti con Romeo Beckham e gli Indigenous Advocates, Sarain Fox e Jordin Tooto

Canada Goose ha rilasciato un’anteprima della campagna per la sua prima collezione footwear, attraverso le storie di Romeo Beckham, dell’artista indigena Sarain Fox e del leader indigeno ed ex giocatore della NHL Jordin Tootoo. La campagna è una dimostrazione dell’intenzione del brand di rimanere fedele alla condivisione di storie reali riguardanti persone reali. La capacità di ogni personaggio di essere un tutt’uno con la natura dimostra che la performance di Canada Goose Footwear permette loro di concentrarsi sul compito da svolgere e di raggiungere la propria metaforica vetta.



La promessa del brand “Live in the Open” celebra ciò che rende ciascuno di questi personaggi una Forza della Natura ed invita le persone a esprimersi liberamente senza giudizio, è un appello ad uscire, esplorare e definire il proprio percorso. Il brand ispira e permette questa esplorazione, dalla testa ai piedi.

Canada Goose ha portato il proprio design all’interno della collezione di calzature con due stili innovativi per uomini e donne. Il primo è lo Snow Mantra Boot, nato dal prodotto di punta del marchio, lo Snow Mantra Parka, progettato per essere funzionale. Lo Snow Mantra Boot, realizzato con una finitura impermeabile, aiuterà ad affrontare alcune delle condizioni più estreme, essendo stato testato nella tundra ghiacciata del nord del Canada. Lo stivale con fodera isolante rimovibile si modella secondo la forma del piede nel tempo, creando una vestibilità innata e personalizzata; mentre i lacci, le coulisse e le cerniere, forniscono versatilità.

Il secondo prodotto è il Journey Boot, realizzato in Italia e costruito per le esigenze di tutti i giorni; è stato progettato con un’iconica punta squadrata, ispirata ai classici stivali da escursionista indossati sulle Alpi. È da questa esperienza che viene mutuato il passo nel tallone, una caratteristica che aiuta quando si indossa e si toglie la scarpa. L’intera struttura è stata realizzata per garantire flessibilità, con il cuscino dell’intersuola e lo stabilizzatore di supporto. La tomaia morbida e flessibile è fatta di soli tre pezzi, un approccio minimalista al design.

La collezione Canada Goose Footwear sarà disponibile dal 12 novembre negli oltre 35 negozi Canada Goose in tutto il mondo, online su canadagoose.com e presso selezionati partner all’ingrosso a livello globale.

Lo shopping online sta uccidendo i negozi fisici: una piattaforma digitale può venire in soccorso?

Dai paesi più piccoli ai grandi centri urbani e ai grandi centri commerciali fuori città, la storia è più o meno la stessa. Afflitti da una tempesta perfetta di affitti elevati, aumento delle tasse alle imprese locali e concorrenza online, i rivenditori abbassando le saracinesche definitivamente. 

Negli ultimi due anni, abbiamo visto le grandi catene tagliare i costi riducendo le loro operazioni nei negozi fisici, switchando la maggior parte della loro attività sull’online. 

Ma allora davvero l’online e gli e-commerce stanno uccidendo i negozi fisici? È una questione a cui GoDaddy prova a dar risposta schierando in campo dei veri e propri fuoriclasse di questo tema, nel prossimo appuntamento della GoDaddy School of Digital in programma lunedì 18 ottobre alle ore 17.00 sulla pagina Facebook della società.

Ospiti di questo incontro a focus “E-commerce e Retail” saranno Silvia Signoretti, consulente specializzata in strategie di marketing con un focus su strutture in rete e attività locali correlate, e Orazio Spoto, co-fondatore del gruppo italiano di instagramers e CEO e fondatore di Newmi, Società Benefit tra le prime in Italia che proveranno ad analizzare le cause e le conseguenze di questo fenomeno. 

Tendenze di acquisto generali

Quando si tratta di acquistare effettivamente beni, le vendite online rappresentano ancora solo una frazione degli acquisti complessivi. Solo il 12% circa delle vendite globali viene effettuato online, quindi perché le persone pensano che i negozi fisici siano in declino?

Uno dei motivi è la velocità con cui sta aumentando lo shopping online.

Gli acquisti online stanno crescendo tre volte più velocemente rispetto allo shopping fisico e questa tendenza fa pensare alle persone che presto Internet prenderà il sopravvento.

In realtà, però, sebbene lo shopping online sia in crescita, ha ancora molta strada da fare. Le stime più ottimistiche suggeriscono che ci vorranno altri cinque anni prima che lo shopping online e quello al dettaglio siano equamente abbinati quando si tratta di spesa dei consumatori.

Cosa significa questo per il futuro del business?

Lo shopping online è in circolazione da un paio di decenni, ma rappresenta ancora solo una frazione delle vendite complessive. Se continuiamo con questa proiezione di crescita, ci vorranno ancora anni prima che superi la vendita al dettaglio fisica, e questo presuppone che non si stabilizza.

Per i grandi marchi al dettaglio, avere un negozio fisico in cui le persone possono entrare sarà sempre redditizio, soprattutto per i negozi di abbigliamento. E non si tratta soltanto di scegliere tra vendita al dettaglio e online.

Gli studi hanno dimostrato che entro sei settimane dall’apertura di una nuova sede, un rivenditore vedrà aumentare di oltre la metà il traffico online dei residenti locali.

Ciò suggerisce che le persone entrano in negozio, vedono qualcosa che gli piace, magari provano, e poi tornano a casa e lo acquistano, o perché vogliono tempo per pensarci, vogliono una taglia diversa o è più economico online.

La combinazione di negozi fisici e vendite online, cioè l’omnicanalità, potrebbe essere solo il futuro del commercio, in particolare per l’industria della moda.

Molino Pasini e Bar Basso si incontrano con un cocktail a base di farina

Cocktail a base di farina? Ebbene si, al Bar Basso Gianluca Pasini, mugnaio e collezionista, ha iniziato a collaborare con Maurizio Stocchetto, celeberrimo bartender e proprietario dello storico bar milanese, per ideare dei cocktail con la farina; la Primitiva integrale, prodotto iconico di Molino Pasini, è al centro del pensiero e dell’identità del Marchio, è una farina che adora fare esperienze, scoprire mondi nuovi.



Con la Primitiva Integrale 3, Maurizio ha creato nuovi signature cocktail: il primo è un Misuari (“annacquato” in giapponese), un long drink dissetante, poi un Margarita rivisitato e per finire un cocktail after dinner, parente dell’Alexander. Dal 15 ottobre, i signature cocktail entreranno a far parte della carta del bar e potranno essere provati dai milanesi affezionati al locale storico e dalla crowd internazionale di giornalisti, designer, fashionistas, per cui il Basso è un po’ “home outside home”.



Alla Primitiva sono dedicate anche le vetrine del Bar Basso, con una scenografia suggestiva, creata da Vandersande Studio. Spighe e grano fanno da quinta all’ingresso del locale, evocando un’opera d’arte primitiva o di land art, che narra della terra e dei suoi frutti.



La storia del Bar Basso parte da Mirko Stocchetto, barman del Posta di Cortina, che lo acquista da Giuseppe Basso nel ’67. Mirko porta a Milano la cultura del bere, fino ad allora sconosciuta, iniziando i milanesi al variopinto mondo dei cocktail. Nel 1972, Mirko inventa il Negroni Sbagliato, sostituendo al Gin il Prosecco da miscelare con il Vermouth Rosso e il Bitter Campari: nasce così un cocktail iconico, bevuto oggi in tutto il mondo. Il bar diventa così negli anni un punto di riferimento per i milanesi e non solo. A partire dagli anni ’80, con il grande successo di Memphis e l’accresciuto interesse per il design, molti giovani designer internazionali, come Marc Newson, Jasper Morrison, Thomas Sandell, iniziano a frequentare il bar e ne diventano amici.



Nel ’99 un “Comitato” di designer, che comprende anche Stefano Giovannoni e lo stesso Maurizio Stocchetto, decide di organizzare un party al Bar durante il Salone del Mobile invitando un centinaio di amici, ma la voce corre, i telefonini squillano, i taxi viaggiano e alla fine arrivano più di mille persone. Da allora il Bar, oggi guidato da Maurizio Stocchetto è un punto di passaggio obbligato per i designer e stilisti.



Per l’occasione verrà presentato il nuovo numero de ‘Il Mugnaio’ dedicato al pane, un vero e proprio lifestyle magazine completamente rinnovato nella grafica e nell’impostazione editoriale.

Lo stato dell’Arte e le Nuove Tendenze del Fashion Online

Il popolo digitale, e non solo, ama acquistare capi di fashion online. Basta fare una breve ricerca per scovare siti e-commerce fashion dedicati a tutti gli stili e con offerte che ingolosiscono il consumatore. Impossibile, per gli e-shopper resistere alla tentazione di riempire il proprio carrello virtuale ed acquistare i capi di moda del brand preferito. Lo shopping online di moda non conosce crisi. Nonostante la pandemia di covid-19 infatti, il mercato dell’eCommerce di abbigliamento in Italia nel 2020 è cresciuto del 22%, passando da un valore di 3,3 miliardi di euro a 3,9 miliardi. Il commercio elettronico della moda da mera e affascinante sperimentazione si è trasformato in una necessità.

Perché le persone scelgono lo shopping online

Diversi sono i motivi che stanno spingendo sempre di più le persone a prediligere lo shopping online rispetto ai tradizionali metodi di vendita in negozio:

  • sempre ed ovunque: basta un semplice smartphone per acquistare un capo di moda in ogni posto in cui ci si trovi. Per esempio, un’amica o amico ti parla di un vestito acquistato su un sito e ti consiglia di fare la stessa cosa, anche se sei in un bar a prendere un caffè ti bastano pochi minuti per connetterti al sito ed acquistare il prodotto preferito, senza dover rimandare;

  • la comodità di non muoversi da casa: puoi acquistare comodamente dal divano di casa senza doverti incanalare nel traffico cittadino e perdere tempo prezioso a cercare parcheggio o fare la fila alla cassa. In pochi giorni, ed in alcuni casi ore,  il capo acquistato arriverà direttamente al tuo indirizzo;

  • su internet trovi tutto quello che vuoi: online non esistono limiti fisici e quindi un eCommerce può proporre molti più capi in vendita rispetto ad un negozio normale. L’importante è avere la disponibilità reale di quello che si vende. Gli utenti possono quindi godere di una più ampia scelta.

  • trovi quello che vuoi in un lampo: nonostante l’ampiezza dei cataloghi, siti eCommerce ben fatti permettono di trovare i capi di abbigliamento o gli accessori che preferisci in pochi secondi. Se hai le idee chiare ti basterà fare una semplice ricerca del prodotto che cerchi, scegliere colore e taglia ed acquistare in pochi click.

  • il prezzo più basso: la maggior parte dei siti dediti al commercio elettronico di abbigliamento, sono soliti proporre frequentemente sconti per i nuovi iscritti ma anche per tutti gli altri utenti, allo scopo di fidelizzare i clienti. In questo modo sarà semplice trovare il prodotto che cerchi ad un prezzo più basso rispetto a quello che trovi in negozio. 

  • l’opinione degli altri conta: grazie alle recensioni online degli e-commerce di moda è possibile capire di quali shop online fidarti, e la qualità reale dei loro servizi. Acquistare alla cieca non è mai una buona idea. 

Certo, oltre i vantaggi ci sono anche alcuni svantaggi nell’acquistare online prodotti di moda: prima di tutto il fatto di non poter toccare e provare quello che si vede. Sicuramente, visionando di persona il prodotto si ha una più chiara idea circa la qualità dei materiali, la taglia e il design dello stesso. La maggior parte dei siti e-commerce però offre un servizio di reso rapido, efficiente e gratuito. Questo vuol dire che se un capo non ti soddisfa puoi benissimo fare il reso e chiedere un altro colore e taglia, acquistare un altro capo o ricevere i soldi indietro. 

Certamente, per continuare a crescere, il commercio elettronico della moda dovrà stare costantemente al passo con le nuove tendenze di stile, ma anche tecnologiche, allo scopo di fornire il miglior servizio ai consumatori ed identificarsi con i loro valori. 

I nuovi trend dell’e-commerce di moda

ll settore fashion è in continua evoluzione e le principali aziende online di moda sono sempre attente alle nuove tendenze del mercato. “People first”, questa è il nuovo mantra del commercio elettronico. Gli shop online dovranno coinvolgere sempre di più i clienti nelle loro strategie di marketing ed identificarsi con i loro valori. Ecco alcuni trend a cui fare attenzione:

  • La sostenibilità, è ora uno dei valori più importanti per gli e-shopper della moda. I consumatori sono infatti disposti a pagare fino al 20% in più pur di acquistare capi a basso impatto ambientale;

  • le politiche delle aziende nei confronti dei dipendenti, tra cui la parità di genere ed un ambiente che favorisce la crescita sono fondamentali. Un’azienda con un codice etico rispettoso e giusta ha un enorme vantaggio competitivo;

  • le persone non rinunciano ad andare per negozi. La multicanalità sarà un elemento importante per avere successo. Integrare reale e virtuale è la vera sfida;

  • il paese d’origine influisce sull’acquisto del capo;

  • i consumatori sono sempre più attenti al risparmio ma non rinunciano alla qualità. Preferiscono acquistare un capo buono che duri a lungo;

  • cresce l’importanza dell’economia circolare, e grazie ad essa anche il mercato del vintage. Gli abiti di seconda mano sono sempre più amati;

  • garantire una qualità crescente dei servizi. Negozi online con una spedizione rapida, una politica di reso semplice e rapida, e servizi di assistenza personalizzati hanno ed avranno sempre un vantaggio competitivo sugli altri.

Il mercato online del fashion cresce rapidamente ma con esso anche le esigenze di consumatori sempre più istruiti e consapevoli circa l’andamento del settore. Seguendo con attenzione i trend del mercato con un occhio vigile sulla qualità dei prodotti e dei servizi, un’azienda online potrà garantirsi una crescita costante e duratura. 

MOACONCEPT presenta Q-ART code: un inedito progetto NFT per supportare gli artisti emergenti

Moaconcept, brand di sneaker e street apparel fondato dall’imprenditore Matteo Tugliani nel 2015, ha come valore fondamentale l’arte e, sin dalla sua nascita, collabora con giovani artisti di tutto il mondo, supportando la crescita del loro talento. L’arte come veicolo di cultura, socialità, creatività, lavoro e imprenditoria giovanile. Una filosofia che si specchia nelle sue collezioni, distribuite ed apprezzate a livello internazionale. Arte e creatività fanno parte del DNA dell’azienda fiorentina che, da sempre,  valorizza e supporta giovani artisti indipendenti e opera per la riqualificazione di ambienti urbani, come avvenuto recentemente a Montevarchi dove 5 artisti hanno realizzato opere d’arte in diversi luoghi della città, portando messaggi di speranza e bellezza.  Moaconcept ha ideato un’iniziativa che, a partire dalle sue collezioni fall winter, consente agli appassionati di essere direttamente protagonisti di questa grande azione di supporto al mondo dell’arte. Il progetto digitale Q-ART code, utilizzando la tecnologia NFT Non-Fungible-Token, consente al cliente, tramite una semplice registrazione online, di devolvere parte del ricavato delle sneakers acquistate e di supportare in questo modo la realizzazione di un’opera creativa di riqualificazione urbana.  La semplice scansione del QR code permette ai clienti di scegliere un’opera e diventare titolari del certificato NFT che ne attesta ufficialmente il supporto. Un progetto unico che si lega perfettamente all’anima creativa e appassionata di Moaconcept, coerente con la propria natura a supporto del talento. I soggetti dei primi NFT di cui i clienti potranno diventare titolari sono le opere di create a Montevarchi, realizzate durante il recente Moaconcept Tribute.



Moaconcept propone collezioni di fashion sneaker che, da sempre, si sono ispirate al mondo dell’arte. Una sua passione personale o una scelta strategica basata sulle richieste del mercato?

Una passione personale ma anche e soprattutto la convinzione che l’Arte sia un liguaggio e messaggio universale, in grado di unire le persone e di rendere il mondo più bello. Da qui il nostro claim: Art Brings Us Together.  Moaconcept vuole incoraggiare la comunità ad impegnarsi socialmente attraverso il veicolo dell’arte, creando un ponte tra arte e moda in maniera responsabile.

A partire da questa stagione abbiamo anche attivato il progetto denominato Q-ART code, che attraverso la tecnologia NFT, Non-Fungible-Token, consente ad i nostri clienti, tramite una semplice registrazione online, di devolvere parte del ricavato delle sneakers acquistate e di supportare la realizzazione di un’opera creativa di riqualificazione urbana.

Una delle collaborazioni più importanti del brand è stata ed è, certamente, quella effettuata con Disney, a cui è seguita quella con Looney Tunes. Quanto sono importanti per voi?

Le licenze ci hanno permesso di farci conoscere al grande pubblico, sono state e sono importanti. Per il 2022 ad esempio abbiamo in serbo una bella novità in tal senso.  Continueremo quindi a lavorare su questo fronte, dando la nostra personale interpretazione degli iconici personaggi dei fumetti.



Quale modello della vostra gamma rappresenta il futuro del brand?

Senza dubbio la Master Legacy. Una scarpa minimal e moderna che si presta poi ad essere reinterpretata da un punto di vista stilistico (con giochi di materiali e colori), una sneaker che strizza l’occhio anche ad un consumatore più giovane.

Sostenibilità. Un tema estremamente attuale. Come lo state affrontando?

La sostenibilità è un percorso che stiamo intraprendendo a piccoli bassi ma con il desiderio di rendere la nostra azienda e le nostre scarpe sempre più green. Una sfida non facile ma che vogliamo accogliere e che non può essere ignorata. Nell’ultimo anno abbiamo lanciato il progetto “Green Office Effect”, diffondendo una serie di buone pratiche ecofriendly all’interno dei nostri uffici (come ad esempio l’eliminazione della plastica monouso, la creazione di aree per il riciclo dei materiali etc.).  Da tempo stiamo facendo ricerche sulle materie prime utilizzate e abbiamo lanciato un modello di sneaker in Apple Pam, una pelle ottenuta dal riciclo degli scarti industriali della produzione della mela.  Dalla prossima stagione utilizzeremo sempre più questo materiale, in combinazione anche con altri biodegradabili.

Lei è un esperto del mercato delle sneaker di livello internazionale, quale futuro prevede per il segmento? Quali sono i trend?

Le sneakers ormai da anni sono state “sdoganate” e sono diventate un accessorio da indossare in ogni occasione, anche la più elegante. Il mercato è in crescita e sono convinto che il trend proseguirà in positivo.

Columbia Sportswear e la sua tecnologia spaziale

La nuova tecnologia termoriflettente Omni-HeatTM Infinity; ispirata alla tecnologia utilizzata dalla NASA è la novità di questa stagione di Columbia Sportswear. Presenta una fodera con una maggior superficie di punti dorati che hanno il compito di riflettere e trattenere il calore corporeo, offrendo così calore istantaneo anche alle temperature più basse, senza compromettere la traspirabilità e il comfort dei capi. Inoltre, Omni-HeatTM Infinity è in grado di riflettere il 40% del calore corporeo in più rispetto alle precedenti tecnologie del marchio.



Queste giacche sono perfette per affrontare qualsiasi uscita invernale, grazie alla calda imbottitura in piumino sintetico riciclato e alla tecnologia termoriflettenteavvolte da un esterno impermeabile. La silhouette trapuntata offre una protezione ottimale: presenta infatti dettagli regolabili sul cappuccio e sull’orlo inferiore, protezione per il mento e polsini elasticizzati.
 



Ad oggi, oltre al modello LABYRINTH LOOP HOODED JACKET, Omni-HeatTMInfinity è disponibile su una vasta gamma di giacche.

Canarie da scoprire

Ci sono molti aggettivi che possono essere utilizzati per descrivere le Isole Canerie: inaspettate, rigogliose, vulcaniche, ventose, ospitali. La lista potrebbe continuare, ma l’unico modo per capirle veramente, è quello di visitarle immergendosi in avventure indimenticabili.

Nel nostro viaggio abbiamo esplorato quattro delle sette isole maggiori che compongono l’arcipelago.

El Hierro

L’isola di El Hierro è la più giovane, più piccola e meridionale delle Isole Canarie, conosciuta in spagnolo come “Isola Meridiana” perché è stata considerata il punto più occidentale del mondo conosciuto per molti secoli. È stata dichiarata Riserva Mondiale della Biosfera dall’UNESCO nel 2000 e da Geopark nel 2014.L’isola si presenta con scogliere rocciose che nascondono piscine naturali e stagni. La nera terra vulcanica che la ricopre aumenta la sensazione di misteriosa lontananza, di essere il bordo della civiltà – che era fino alla scoperta dell’America.

Qui i posti da non perdere sono: La caleta, una piccola e incantevole cittadina costiera che dispone di piscine con acqua di mare e accesso all’oceano. Charco Manso, uno spettacolare cono vulcanico che lo rende uno dei luoghi più affascinanti dell’isola e infine Charco Azul, una piscina naturale protetta da un imponente arco di basalto. 

L’isola possiede poche strutture alberghiere, quindi per godere della natura incontaminata la migliore opzione è dormire in un camper van sul bordo delle scogliere vicino al mare. Per questo tipo di mezzo, Van and Sands è la soluzione ideale 

Una buona alternativa per chi preferisce una scelta più ordinaria consigliamo invece l’hotel Puntagrande situato su una lingua di roccia vulcanica e circondato dall’Oceano Atlantico, questo hotel informale dista 1 minuto a piedi dalla stazione degli autobus di Punta Grande, 3 km dall’Ecomuseo di Guinea e 4 km dalla spiaggia di Charco de Los Sargos.



La Palma 

L’isola di La Palma viene chiamata Isla Bonita per i suoi paesaggi mozzafiato, i suoi imponenti vulcani, i fitti boschi, le spiagge accoglienti, e per i suoi cieli pieni di stelle. Qui è possibile entrare in contatto con la natura sotto uno dei migliori cieli del mondo per osservare le stelle. 

Da non perdere in questa isola: Le Saline Di Fuencaliente, il cui contrasto estremo tra il sale bianco, le terre nere e l’azzurro del mare le rendono un vero e proprio spettacolo per la vista. Il Centro Storico Di Santa Cruz De La Palma, la capitale dell’isola, avendo conservato lo splendore di un’altra epoca, con imponenti case in stile coloniale e strade acciottolate, è in grado di trasportare nel passato. Poris de la candelaria, un luogo unico al mondo, una grotta meravigliosa che custodisce un piccolo villaggio, Tijarafe, a ovest dell’isola. Si tratta di un piccolo paesino fatto di casette bianche dalle porte e le finestre blu, raccolte all’interno di una grotta sul mare. Il belvedere del Roque di los Muchachos si trova in cima all’isola di La Palma, uno dei migliori posti al mondo per l’osservazione astronomica del cielo. Ai suoi piedi c’è una vista mozzafiato su una gigantesca caldera vulcanica di 1500 metri di profondità coperta di alberi con rocce vulcaniche dalle forme stravaganti e dichiarata parco nazionale.



Tenerife 

Tenerife è il luogo delle mille esperienze in un posto solo. L’isola mette sempre a disposizione diverse attività tra cui immergersi nella natura, rilassarsi sulla spiaggia, salire sul Teide, fare shopping, vedere uno spettacolo, passeggiare per il centro storico, divertirsi in un parco a tema, giocare a golf, e la lista potrebbe continuare. Insomma, su quest’isola non ci si annoia mai.

Sull’isola sono presenti due patrimoni dell’umanità: Il Parco Nazionale del Teide, con la vetta più alta della Spagna. Il Centro storico di La Laguna, con il suo stile architettonico coloniale.

Da non perdere assolutamente: il vulcano del Teide, con i suoi 3.718 metri che lo rendono la vetta più alta della Spagna e Il terzo vulcano più alto del mondo. Il Centro storico de La Laguna, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, è la prima testimonianza di centro urbano non fortificato, progettato e costruito secondo un piano ispirato alla navigazione. Puerto de la Cruz, uno dei villaggi più belli di Tenerife, situato nella parte nord, vi si trovano spiagge nere e una fantastica piscina artificiale: il Lago Martianez, un complesso di piscine di acqua di mare con un museo all’aperto. 



I Nivaria Beach Apartment sono un’ottima soluzione per alloggiare. Gli appartamenti e le ville infatti sono come un diamante nascosto nel sud di Tenerife. 

Nivaria Beach Apartments and Villas è un’oasi di pace sul bordo del mare, con il Teide alle spalle. Si tratta di un complesso privato dove tutto è stato curato nei minimi dettagli per creare un’atmosfera di relax e comfort che vi farà sentire a casa. Si trova nella città di Abades, in una zona di alto valore ecologico nel sud dell’isola. Il complesso è composto da 30 appartamenti con due camere da letto e sei ville con tre camere da letto. Gli edifici sono integrati nei dintorni e decorati in uno stile moderno, in cui la luce è la protagonista.

Nivaria Beach Apartments and Villas

Si trovano in un piccolo villaggio di case tipiche delle Canarie chiamato Abades, in una delle poche zone dell’isola che rimane in stato semiselvaggio. È un luogo perfetto per i viaggiatori che cercano di scoprire il volto più tranquillo e sconosciuto dell’isola. Il resort non solo offre prenotazioni di giorni e settimane, ma i suoi appartamenti possono anche essere prenotati per lunghi soggiorni di mesi e anche fino a un anno.

Gran Canaria 

Un piccolo continente dove vivere tutti i tipi di esperienze, per rendere ogni giorno speciale: spiagge dorate, paesaggi naturali straordinari e una grande città con una vasta gamma d’intrattenimenti per tutti.



Da non perdere su quest’isola: Playa de las Canteras, caratterizzata da una lunga lingua di sabbia dorata e acque tranquille che si estende per chilometri lungo la baia. Viene considerata una delle migliori spiagge urbane d’Europa. Porto Di Mogán, una tranquilla località di mare, con una piccola spiaggia che le dona ancor più fascino, è un rifugio particolare in cui ricaricare le batterie. Tufia, un piccolo paesino della costa est dell’Isola di Gran Canaria, in cui la tranquillità regna sovrana, si sente solo il suono del vento e del mare. Solo con la bassa marea si forma una piccola spiaggia di sabbia nera e scogli. El Roque de San Felipe, uno degli angoli dell’isola dove si può sentire la forza dell’oceano, semplicemente ascoltando, senza distrazioni. Le Dune di Maspalomas sono un sorprendente mix di deserto e oasi nel sud dell’isola, un’area naturale unica per la sua bellezza e la varietà di ecosistemi che ospita. Le dune, che il vento modifica senza sosta, rendono ogni giorno che passa il paesaggio diverso.

 
 

Un consiglio gastronomico a La Palmas De Gran Canaria è il Ristorante Eklectivo. Lo chef del ristorante, Francisco J. Coque, definisce la sua cucina come “la congiunzione di viaggi, memorie e esperienze”. https://www.eklectico-gastro.com/

Il debutto di Moncler nella profumeria

Moncler debutta nel segmento della profumeria con il lancio delle fragranze Moncler Pour Femme e Moncler Pour Homme, sintesi di una nuova e autentica esplorazione sensoriale.

In equilibrio tra evocazione e ricerca, le due essenze riflettono la sinergia audace tra natura, avventura e scoperta, valori distintivi dell’universo del brand e della sua espansione come brand globale ispirato alla tradizione della montagna e a una nuova concezione del lusso. In un’armonia di contrasti continui, esaltati da note fresche e frizzanti, i due nuovi profumi celebrano i grandi scenari outdoor trasmettendo la sensazione di un abbraccio caldo e avvolgente.

Moncler Pour Femme e Moncler Pour Homme sono solo l’ultimo capitolo di una lunga serie di progetti e creazioni che testimoniano l’ispirazione costante di un brand lifestyle a 360 gradi, riconosciuto in tutto il mondo per la sua tradizione di eccellenza ispirata all’universo della montagna. Profondamente radicato nello spirito outdoor e in una naturale vocazione all’innovazione, Moncler è divenuto nel tempo un marchio di riferimento internazionale per i suoi piumini trapuntati e per le linee di abbigliamento e accessori uomo e donna, al confine tra lusso contemporaneo e sportswear ad alta performance. Con Moncler Genius, oggi il brand si distingue come hub creativo che dà voce ai diversi designer invitandoli a esprimere visioni differenti esplorando nuovi orizzonti attraverso il design e l’innovazione.

La fragranza femminile è un floral woody musky creata da Nisrine Grillié e Quentin Bisch. Esaltata da due accordi inediti realizzati in esclusiva, la composizione si apre con la sensazione luminosa e frizzante dell’accordo Powdery Snow per evocare la bellezza evanescente della neve appena caduta.

Quella maschile invece è un woody aromatic creata dai profumieri Antoine Maisondieu e Christophe Raynaud. Ispirata alla bellezza vibrante e incontaminata delle foreste ad alta quota, la sua energia pervasiva contiene una saturazione inedita di note legnose. La fragranza si apre con l’accordo esclusivo Alpine Green, abbinato alla freschezza decisa della Salvia Sclarea in una miscela esaltante che evoca le fronde verdeggianti dei pini di montagna.

Il down di WhatsApp, Facebook e Instagram. Il blackout più lungo della storia dei tre social di Zuckerberg

Il collasso più lungo della storia (circa 6 ore) e che si stima sia costato 6 miliardi di dollari. WhatsApp, Facebook (incluso Messenger) e Instagram hanno smesso di funzionare, in Italia e nel resto del mondo, dalle 17:40 circa ore italiane. Nell’era della digitalizzazione – soprattutto post covid19 – la paralisi del messaggio instanteo e in tempo reale ha causato danni e problematiche con ripercussioni economiche di una gravità e durata senza precedenti. Da un’inconveniente che doveva durare poco tempo è scaturito una crisi che passerà alla storia, ma che soprattutto deve farci riflettere su quanto oggi la nostra vita sociale ed economica sia connessa a queste piattaforme.

Un primo picco di segnalazioni al sito downdetector.com è arrivato verso le 17. Un picco impressionante rispetto allo standard di segnalazioni arrivate in giornata. Non è dato ancora sapere al momento quali siano i motivi del crash. Impossibile ricevere e spedire messaggi. In down ad esempio anche il sito WhtasApp web per utilizzare sul pc la piattaforma di messaggistica.

Su Twitter gli hashtag #whatsappdown, #instagramdown e #facebookdown sono diventati immediatamente trending topic: i tre hashtag in pochi minuti hanno generato un volume di circa 100mila tweet.

UN DOWN DURATO OLTRE SEI ORE CHE PASSERA’ ALLA STORIA

Questo blackout passerà alla storia per le ripercussioni sociali, economiche e anche politiche ovunque nel mondo. Imprese abituate, dall’India al Brasile, a ricevere gli ordinativi e a fare le consegne comunicando attraverso le piattaforme si sono bloccate. Non è la prima volta che accade. L’ultimo disservizio che aveva interessato le tre app dell’ecosistema di Mark Zuckerberg risale allo scorso 19 marzo e quello ancora precedente al 3 luglio 2019. Il down di marzo scorso era durato 45 minuti. Secondo l’agenzia Bloomberg la perdita economica a livello mondiale è stata valutata di 160 milioni di dollari per ogni ora di interruzione della connessione digitale. 

Ci sono inoltre altre conseguenze non solo di tipo commerciale: molte persone che usano apparecchiature e sistemi di domotica attivati attraverso connessioni Facebook si sono trovati all’improvviso a non poter aprire la porta di casa, accendere la tv, attivare un termostato, entrare in un sito di shopping online. Tanto per fare alcuni esempi. Pare che per alcune ore lo stesso staff di Facebook non sia riuscito a entrare negli uffici perché il «buco nero» che ha colpito il gruppo ha fatto svanire, insieme all’intera architettura di sistema, anche i meccanismi di sicurezza interna, compresi quelli di riconoscimento dei badge dei dipendenti.

Sabotaggio? Un maligno con ironia potrebbe pensare alla vendetta di TikTok!  Certi media avevano segnalato l’ipotesi della ritorsione di una ex dipendente, la computer scientist Frances Haugen, che ha denunciato in una trasmissione televisiva della CBS una serie di scelte non proprio etiche della società. Stamattina l’accusatrice di Facebook verrà ascoltata dal Congresso di Washington che l’ha convocata per un’udienza. L’ipotesi di un attacco hacker, però, è stata accantonata quasi subito ed è stata ipotizzato un problema di rete causato da un errore nella configurazione di una componente essenziale del sistema

Un disastro che ha fatto crollare il titolo in borsa. Sono infine importanti le conseguenze sempre a livello economico: Facebook chiude la giornata in borsa a Wall Street perdendo il 4,9% per poi recuperare leggermente.

Carhartt, tutto sullo streetwear brand statunitense

Il marchio statunitense Carhartt è apprezzato in tutto il mondo e per lo più conosciuto come streetwear brand. Reso famoso dalle celebrities di tutto il mondo, oggi è fortemente presente online grazie alla diffusione di ecommerce come Kosmos Store, i quali offrono un vasto assortimento di capi delle nuove collezioni.

Non tutti però sanno che il marchio nasce come abbigliamento da lavoro e che per decenni ha vestito operai, ferrovieri e soldati americani. Dagli ambienti polverosi delle fabbriche e delle ferrovie, alle strade e ai club delle grandi città. Dalle linee comode e disegnate per permettere ai lavoratori di muoversi con agio, a punto fermo della moda dal design accattivante e slim che ha conquistato milioni di streetwear addicted. Ecco la storia del brand americano.

La storia di Carhartt: dai lavoratori in fabbrica ai rapper in strada

La fine dell’Ottocento fu un’epoca caratterizzata soprattutto dall’acciaio, del vapore e dalle locomotive. In questo contesto storico, nel 1889, fu fondata la Hamilton Carhartt & Company dal suo omonimo (conosciuto affettuosamente come “Ham”) che iniziò a produrre tute da lavoro in un piccolo loft di Detroit e disponendo in tutto di due macchine da cucire e un motore elettrico da mezzo cavallo. Non fu subito un successo, ma questo spinse il fondatore a condurre un’importante ricerca di mercato: parlò direttamente con i lavoratori delle ferrovie per progettare un prodotto che rispondesse perfettamente ai loro bisogni. Fu così che nacque la tuta Carhartt che divenne velocemente lo standard dell’abbigliamento da lavoro di qualità.

In pochi anni l’azienda si espanse a macchia d’olio, aprendo strutture e uffici su tutto il territorio americano e anche oltreoceano. Durante le guerre mondiali Carhartt creò per l’esercito americano uniformi, tute da lavoro per soldati e tute mimetiche per i marines. Contestualmente lanciò la linea femminile, realizzando tute da lavoro per le donne impegnate nelle fabbriche. Molti capi, ancora oggi in produzione, affondano le loro radici nel passato; alcuni, come il leggendario Carhartt Chore Coat, è rimasto invariato fino a oggi.

L’ascesa del marchio nella cultura pop, la conquista dell’Europa

Di generazione in generazione, l’azienda prosegue la politica di diversificazione del portafoglio prodotti, introducendo la linea outdoor e producendo per altri marchi.

Il marchio Carhartt è diventato popolare negli anni ’80 e ’90, quando grandi nomi dell’industria musicale hip-hop hanno iniziato a indossarlo, incoronandolo come icona dello streetwear. La moda giunge fino in Europa, quando due stilisti svizzeri, Edwin e Salome Faeh, hanno stretto un accordo di licenza con il brand: nasce, nel 1989, l’etichetta Work In Progress. Pur rimanendo fedele al DNA del marchio, la linea è caratterizzata da una vestibilità più slim, un’estetica streetwear e prezzi più alti e si rivolge ai consumatori Europei e Asiatici, estimatori dei dettagli raffinati e del design.

A fine anni ’90 Carhartt è apprezzato e venduto in tutto il mondo grazie alla presenza di molti negozi al dettaglio monomarca e, soprattutto a quella di store online. Vengono lanciate una linea completa di prodotti da donna e una linea di indumenti ignifughi. L’azienda, la cui attività di Ricerca è Sviluppo è molto intensa, brevetta e lancia nuove tecnologie applicate a tessuti e abbigliamento, come Quick Duck®, Storm Defender®, Rain Defender®, Carhartt Force® e Carhartt Force Extremes®.

Il brand oggi: il re dello streetwear

Oggi, tra Carhartt e Work In Progress, è quasi impossibile camminare per le strade di una qualsiasi grande città, da Brooklyn e Los Angeles a Tokyo e Londra, senza vedere il famoso logo quadrato di Carhartt su cappotti, t-shirt e giacche. Il berretto resta di gran lunga il prodotto più popolare del marchio originale Carhartt con vendite che sfiorano i 4 milioni di pezzi all’anno.

Una vasta gamma di celebrità, da Jamie Foxx e Kanye West a Rihanna, Bella Hadid e Drake, indossano tutti Carhartt. Immortalati negli scatti più cool, i capi Work In Progress sono ormai tendenza irrinunciabile e fanno bella mostra di sé negli armadi di tutto il mondo.

Bullfrog, la nuova destinazione milanese del grooming

Vacanze archiviate, smart working sempre più raro e traffico in continuo aumento. Se anche il vostro Settembre è stato un mese davvero in salita è arrivato il momento di prendervi un momento di respiro con una piccola pausa beauty.

Immaginate di farlo in Portanuova, cuore della nuova scenografia di Milano, con i grattacieli specchianti e le architetture che hanno cambiato il volto della città. Qui sorge un’oasi di relax dedicata esclusivamente all’estetica maschile: è il barbershop Bullfrog di piazza Alvar Aalto, un punto di riferimento per gli amanti del grooming che oggi si presenta ancora più accogliente grazie al restyling completo che lo ha interessato negli ultimi mesi e che lo ha trasformato nel primo vero flagship barbershop del marchio milanese.

Non solo barba e capelli però ma anche una vasta disponibilità di nuovi servizi estetici: oltre ad aver raddoppiato le postazioni di barberia, il barbershop si arricchisce della nuova Bullfrog Grooming Lounge. La lounge è il luogo ideale per concedersi una pausa rilassante e prendersi cura della pelle, delle mani e dei piedi, scegliere tra una gamma di servizi di altissima qualità per ritrovare, anche in poco tempo, benessere ed energia.
Oltre ai trattamenti, naturalmente, la possibilità di scegliere tra una vasta selezione di prodotti: cosmetica, fragranze e piccoli accessori per prolungare l’esperienza anche a casa.

Lo store infine strizza l’occhio alla sostenibilità, coerentemente con la filosofia Green Choices e affinché la cura alla persona si sposi all’attenzione per l’ambiente, il negozio è alimentato al 100% da energia da fonti rinnovabili e contribuisce, in qualità di Retail BAMFriend, a sostenere BAM – Biblioteca degli Alberi Milano, un progetto della Fondazione Riccardo Catella: il giardino botanico contemporaneo nel cuore del quartiere di Portanuova che offre una programmazione culturale open air e gratuita aperta a tutti.

DoppiaA svela il nuovo headquarter a Brescia

Lo studio di architettura Roberto Bertoli Architetto ha firmato la realizzazione dei nuovi uffici e dello showroom del marchio Made In Italy conosciuto in tutto il mondo, fondato da Alain Fracassi e Albert Carreras 

Due realtà bresciane collaborano insieme, per un nuovo capitolo creativo conosciuto a livello internazionale. Roberto Bertoli Architetto, lo studio bresciano fondato dall’Architetto Roberto Bertoli, ha progettato il nuovo headquarter del marchio di menswear DoppiaA, anch’esso bresciano, situato in via Giacomo Ceruti 20 a Brescia.



Il progetto è un elogio alla creatività evoluta, che fa dialogare passato, presente e futuro, strizzando l’occhio al mondo del design e dello stile elegante. 
Il nuovo headquarter nasce dove, ai primi del Novecento, sorgeva una conceria di pellami per scarpe, poi un magazzino e infine un colorificio.

Oggi, dopo più di cento anni, l’edificio torna a essere punto di riferimento per il mondo della moda. 



L’intero building, di circa 1000 metri quadrati, composto da magazzino, showroom, atelier, uffici, cucina, soggiorno e spazi conviviali, è stato ripensato e ricostruito grazie al progetto firmato Roberto Bertoli Architetto. 
Lo stile minimal si fonde con i caratteri storici dell’architettura di inizio secolo, impreziosita da vetrate uniche e da lastre in pietra che abbelliscono le scale e che raccontano la storia centenaria del luogo. 
All’interno dell’edificio è presente anche un montacarichi storico restaurato e verniciato di nero, che si contrappone ai tavoli da lavoro e ai pannelli in tessuto DoppiaA appesi alle pareti, entrambi realizzati su disegno. 


Laureato al Politecnico di Milano, presso la Facoltà di Architettura Urbanistica e Ingegneria delle Costruzioni, l’Architetto Roberto Bertoli progetta edifici abitativi, museali e corporate in Italia e all’estero. Nelle sue creazioni, minimalismo, volumi e richiami all’hard edge sono protagonisti indiscussi della sua architettura.

Proteggere il telefono: quale cover scegliere per lo smartphone?

Oggi utilizziamo il nostro smartphone nei contesti più vari: proteggerlo da eventuali cadute è fondamentale per preservarne le funzionalità ed evitare di spendere soldi per la sostituzione di display o scocca posteriore. Ecco alcuni consigli per comprare una cover che non scende a compromessi con il design

Acquistare una cover per il proprio smartphone e, magari una pellicola protettiva per il display, attutisce il colpo in caso di cadute accidentali. A fronte di una spesa minima è quindi possibile limitare i costi esosi per l’assistenza tecnica. C’è però un aspetto da prendere in considerazione: gli smartphone sono sempre più un concentrato di design e linee innovative. La cover dovrebbe dunque proteggere il telefono ma anche esaltarne lo stile. Per fortuna è possibile conciliare le due necessità spendendo poco: ecco tutto quello che c’è da sapere.

Perché acquistare cover in TPU?

Le cover in TPU sono in genere le più diffuse nell’ambito di fasce prezzo medio-alte. Il TPU è un materiale plastico, per l’esattezza un poliuretano termoplastico. Il vantaggio di queste cover è che sono trasparenti, e quindi esaltano i colori e le sfumature degli smartphone, non appesantendone la linea.

A differenza delle cover in plastica, inoltre, non ingialliscono nel tempo e non perdono mai il loro grip antiscivolo. Questa soluzione è da preferire anche per i telefoni ultraleggeri, in quanto il peso ridottissimo della cover sarà praticamente ininfluente. 

Perché scegliere una cover in fibra di carbonio?

L’altro materiale molto utilizzato per le cover è la fibra di carbonio. Si tratta di un materiale leggero, ma soprattutto ultra-resistente. È veramente difficile che uno smartphone protetto da fibra di carbonio possa rompersi. Il design massiccio è parimenti molto elegante, specialmente per smartphone come iPhone in colori neutri. Una novità da poco lanciata sul mercato è l’ibridazione tra fibra di carbonio e TPU, in modo da ottenere una cover assolutamente perfetta.

Cover in silicone: pro e contro

Molto gettonate anche le cover in silicone, infinitamente personalizzabili e abbastanza leggere. Il silicone, infatti, è un materiale molto elastico che permette di attutire le cadute violente. Essendo un materiale lavorabile è spesso venduto stampato o monocromatico. Il silicone, per definizione, è inoltre, anallergico. Tuttavia bisogna stare attenti alla qualità dell’acquisto: non conviene comprare cover in silicone a prezzo stracciato, potrebbero essere molto poco resistenti.

Bumper per i bordi: proteggono dagli urti?

Si utilizzano, anche se abbastanza in disuso, le cover bumper: delle “cornici” che proteggono i bordi dello smartphone da danni e cadute. Il vantaggio dei bumper è la loro quasi “invisibilità”, rendendo facile maneggiare lo smartphone. Offrono anche un’ottima protezione per gli urti laterali. Tuttavia il centro dello schermo e della scocca rimangono sostanzialmente scoperti.

Trapianto di capelli: tecniche, risultati, prezzo

Le tecniche di trapianto di capelli si sono evolute molto nel corso degli anni, diventando sempre più specifiche e garantendo risultati a prova di chioma originale. Il più delle volte si tratta di trapianti per persone con alopecia androgenetica inesorabile perché i capelli che cadono vengono sostituiti da capelli sempre più fini. Le altre cause possono essere l’alopecia nelle donne afroamericane che fanno acconciature per trazione o alopecia cicatriziale (per esempio, perdita di capelli dopo radioterapia o dopo ustioni del cuoio capelluto). Qualunque sia la causa il trapianto di capelli uomo costo ha assunto un prezzo calmierato rispetto agli inizi, proprio per l’elevata disponibilità di mezzi a supporto di questo intervento. 

Tecniche: come si esegue un trapianto di capelli?

In tutti i casi, si tratta di capelli prelevati dalla parte posteriore del cuoio capelluto. Vengono eseguite due tecniche di innesto. La scelta della tecnica viene fatta in base alle indicazioni, al tipo di capello, al sesso, all’età ecc. 

La tecnica più conosciuta è la tecnica FUE (estrazione di unità follicolari). Si esegue dopo aver rasato tutto o parte del cuoio capelluto. Si aspira ogni innesto e ciascuno di questi innesti viene trapiantato con un iniettore o con un ago. 

La seconda tecnica di trapianto di cuoio capelluto è FUT (trapianto di unità follicolari) detta anche tecnica strip. Non c’è rasatura dei capelli, si prende un frammento del cuoio capelluto che viene tagliato in microinnesti. Il trapianto degli innesti si fa poi con la stessa tecnica del precedente. E’ una tecnica particolarmente adatta alle donne, perché causa meno cicatrici e garantisce un risultato quanto più vicino alla chioma naturale. 

Queste due tecniche di innesto vengono eseguite in anestesia locale. Sono interventi molto superficiali e molto ben tollerati dai pazienti. 

Qual è il risultato visibile

Occorrono 9 mesi per una ricrescita permanente dei capelli trapiantati sulle zone calve. Il più delle volte i capelli trapiantati cadono all’inizio e ricrescono 3 mesi dopo.

Che cura fare dopo il trapianto? 

Dopo il trapianto, è necessario ottimizzare la vascolarizzazione degli innesti, oltre ai trattamenti effettuati prima e durante il trapianto a tale scopo. I trattamenti sono sotto forma di lozioni e compresse a base di vitamine, antiandrogeni, vasodilatatori che aumentano la circolazione sanguigna negli innesti. 

C’è poi la verifica che gli innesti vengano prelevati correttamente nei mesi successivi all’operazione da parte del chirurgo, e un check-up ogni 1 o 2 anni perché l’alopecia può continuare e attaccare o nuovamente quella zona o altre. 

Quali sono i rischi?

Il rischio di infezione è possibile ma è molto raro perché le persone che hanno subito un trapianto di capelli devono sottoporsi a un trattamento antibiotico dopo la procedura. L’edema sulla fronte può comparire per 2 o 3 giorni, ma si riassorbe da solo.

Possiamo colorare i nostri capelli trapiantati?

Dopo un trapianto di capelli, si può fare lo shampoo il giorno dopo l’operazione. Dopo 3-4 settimane è possibile la colorazione.

Prezzo: quanto costa un trapianto di capelli?

Il prezzo di un trapianto di capelli varia notevolmente. Dipende dal numero di capelli o innesti necessari, dalla tecnica utilizzata, dal materiale utilizzato. Ci vogliono in media tra 2000 ai 5000 euro in Italia.

Luca Larenza è partner ufficiale dell’equipaggio della vela d’epoca Marga

Luca Larenza affianca con orgoglio l’equipaggio di Marga in occasione delle Voiles de Saint Tropez, regata must che chiude la stagione velica dove yacht classici e barche ultramoderne, i più belli del mondo, si incontrano per un momento appassionante di sport e spettacolo.

Tre anni di restauro rispettando il progetto iniziale, diciassette metri fuori tutto, fasciame in mogano e un vela maestosa, che ha ispirato il ricamo posizionato sul cuore, simbolo della passione che occorre per far rivivere questi scafi stupendi, della polo a manica lunga carry over nuova uniform del team di Marga.

Al ricamo, che riprende il primo piano velico, si contrappone diametralmente il monogramma del marchio, lanciato in occasione della collezione SS19, le iniziali rappresentate da una corda nautica arrotolata.

Cotone egiziano top di gamma, fresco e secco al tatto. Una grafica sporty chic e un mondo che da sempre influenza il designer del brand con le sue divise, i nodi e i punti tipicamente marinari. Una palette cromatica classica: base blu navy e ricami in oro e bianco, rotta da sorprendenti dettagli a contrasto aragosta, a conferma dell’utilizzo insolito del colore, cifra del brand, frutto di uno studio approfondito di Larenza e che rimanda al suo passato da street artist. 

Sono particolarmente fiero di questa partnership che nasce dall’incontro con l‘armatore Igino Angelini e mi avvicina alla poesia del mondo degli scafi d’antan, delle regate e non solo… Marga è un gioiello di artigianalità, che esalta tutta la magia di un savoir faire di altri tempi. Per la sua epoca era una barca estrema, capace di performance incredibili anche dopo 111 anni dal suo varo. In questo rappresenta la sintesi perfetta della mia idea di moda: un’eleganza timeless unita ad un gusto fortemente contemporaneo, materiali di altissima qualità e uso grafico del colore”, commenta Luca Larenza, founder e Direttore Artistico del marchio.

Le nuove maglie dell’Inter sono o non sono stilose?

Un commento sulle casacche dei nerazzurri della stagione 2021-2022

Scommettiamo che per una volta il binomio calcio e moda non risulta essere così vincente? Sembra assurdo solo a pensarlo, soprattutto perché la moda è un linguaggio universale in grado di venire incontro ai gusti di tutti, eppure questo tipo di legame è venuto meno con 2 maglie di una celebre squadra di Serie A. Le 2 maglie in questione sono quelle dell’Inter della stagione in corso, che sono state pensate e realizzate per soddisfare le sole esigenze di marketing. Quando ci si focalizza sul rendere un brand riconoscibile in tutto il mondo, e meno sul puro stile, può accadere che il risultato finale non sia dei più esaltanti. Se del marketing poco e nulla possiamo dire, perché è un campo che non ci compete e in cui non ci sentiamo esperti, qualcosa possiamo invece dire per quanto riguarda il motivo che ricorda le squame di un serpente della prima casacca interista. Premettiamo che un conto è osservarle tramite fotografia o tramite immagine online e un conto è vederle dal vivo, considerando che l’effetto finale è totalmente diverso. Dal vivo le squame risultano molto più sfumate, e se osservate da vicino sono nient’altro che un insieme di piccoli rombi che vanno a creare un pattern indefinito che non ha nulla a che fare con il classico e semplice nerazzurro a strisce. Non vogliamo passare a tutti i costi per puristi e/o per amanti del classico intramontabile, ma lo squamato non solo fa uno strano effetto, che non piace a tutti, ma è piuttosto “tranchant” come scelta stilistica. Insomma o lo si ama alla follia o lo si odia alla follia. E se l’obiettivo finale è far sì che l’Inter possa essere conosciuta e soprattutto ammirata dal più grande numero di tifosi possibile allora è necessario scegliere un motivo che possa piacere a tutti. Magari starete pensando: “Non è che aver modificato recentemente lo storico logo dell’FC Internazionale è un freno che non permette di apprezzare quest’ulteriore novità che dice ancora una volta addio ai gloriosi tempi che furono?” No, lo ripetiamo, la nostra è solo una valutazione estetica, valutazione estetica leggermente più accomodante per quanto riguarda la seconda maglia dell’Inter.

La maglia da trasferta

La maglia da trasferta dell’Inter non sarà un capolavoro di stile ma almeno è leggermente più sobria rispetto a quella indossata durante le gare giocate in casa. Forse la presenza di qualche biscione in meno disegnato a mano sulla parte posteriore e anteriore avrebbe esaltato meglio il prevalente color bianco, ma già il fatto di non centrare il rettile simbolo dell’Inter è stata un’ottima scelta. Un’altra nota lieta è il fatto che il bianco è molto ben risaltato grazie al logo bianconero stilizzato presente in alto a sinistra. Insomma qualcosa di buono c’è e si vede nella casacca away di quest’anno, che è molto diversa da quella a quadrettoni della scorsa stagione, un po’ troppo semplice e a tratti banale. Francamente i giocatori dell’Inter in trasferta sono un po’ più credibili con questa maglia, ovvero con quella dell’annata 2021-2022, rispetto a quando indossavano quella della passata stagione.

Vincere con eleganza sarebbe un bel vincere

Ricapitolando quanto detto fin qui, possiamo affermare che la prima maglia squamata dell’Inter risulta piuttosto estrema, nel senso che la pelle di serpente può anche andare bene ma non così proposta. Più apprezzabile invece la seconda maglia, principalmente bianca, colore che va bene con tutto, con alcuni biscioni collocati lateralmente che sembrano come muoversi, forse per spaventare l’avversario che quest’anno potrebbe soccombere sotto le pallonate di Correa, Lautaro, Džeko e Sánchez, o così almeno dovrebbe essere stando alle quote calcio che danno l’Inter in pole position in campionato. Il calcio lo sanno tutti, anche i meno esperti, è uno sport imprevedibile, dunque non è detto che per forza andrà così, certo è che se i nerazzurri vincessero sfoggiando maglie più eleganti allora sì sarebbe un bel vincere! Visto che in fatto di eleganza nemmeno l’ombra, c’è di buono che se davvero riusciranno a conquistare lo scudetto almeno saranno riconoscibilissimi, perché il serpente è presente un po’ ovunque sia grazie alle squame della prima maglia sia grazie alla sua rappresentazione grafica a mano sulla seconda maglia. Non a caso abbiamo parlato solo di possibile conquista dello scudetto, perché la Champions League per l’Inter di quest’anno è un sogno quasi proibito, un sogno nerazzurro preferibilmente a strisce se possiamo dire la nostra.

Innovare non è affatto semplice


Nella moda innovare, e farlo bene, non è semplice, perché richiede non solo un occhio attento ma anche una buona dose di coraggio. Il flop è infatti dietro all’angolo, soprattutto quando si sceglie di recidere ogni legame con il passato; se la clientela è abituata ad associare un certo tipo di eleganza con un determinato brand, e poi si decide di cambiare tutto all’improvviso, ecco che gli effetti possono essere imprevedibili. Dal nostro punto di vista questi effetti imprevedibili interesseranno presto le maglie dell’Inter di questa stagione, che sicuramente sono apprezzabili perché realizzate con materiali ecosostenibili ma lo sono molto meno a livello di stile. Va bene trasmettere l’idea che l’Inter è un biscione, ma esagerare non fa e non farà bene. Mettetevi nei panni dei tifosi storici della Beneamata: abituati come sono a identificare il loro amore con le sobrie ed eleganti righe nerazzurre, d’ora in avanti si sentiranno come persi, perché la loro squadra non solo le ha “rinnegate” forse per sempre ma da almeno un anno a questa parte ha anche deciso che i motivi principali delle sue maglie cambieranno in continuazione, proprio come un serpente cambia la propria muta. Abbiamo detto all’inizio che di marketing non ci occuperemo perché non abbiamo il titolo per farlo, tuttavia almeno possiamo ribadire come queste scelte stilistiche facciano solamente parte della nuova strategia di marketing del Biscione. Una strategia che di sicuro ha tenuto poco conto della moda romantica e dell’eleganza, che è fondamentale nel calcio anche se non sembrerebbe. Per una volta possiamo affermare che il binomio calcio e moda non è risultato essere così vincente come lo è in quasi tutti i casi, ed un vero peccato.

Una dichiarazione di stile: la collezione Montblanc UltraBlack

La nuova collezione dal look total black abbraccia diverse categorie di prodotti, per rendere omaggio all’Heritage dell’azienda e celebrare le caratteristiche associate al colore distintivo della Maison: lo stile, l’eleganza e la semplicità di un design senza tempo.

Nel mondo del lusso, il nero è il colore per eccellenza, espressione di bellezza assoluta e design esclusivo. Sin dalla fondazione della Maison, nel 1906, il nero è sempre stato parte del DNA Montblanc: l’ebanite è il materiale principale utilizzato per la produzione dei primi strumenti da scrittura Montblanc e il nero è uno dei due colori dell’emblema creato nel 1913.
Tenendo fede all’obiettivo di ispirare le persone a esprimere tutto il loro massimo potenziale seguendo le proprie passioni, Montblanc presenta Montblanc UltraBlack, la prima collezione che include diverse categorie di prodotti accomunati da un design total black.  

Celebrazione della contemporaneità del colore più iconico di Montblanc, la collezione è caratterizzata dal design essenziale e dall’eleganza senza tempo e include diverse categorie di prodotti, dalla pelletteria agli strumenti da scrittura e dagli orologi alle nuove tecnologie smart. Espressione audace di uno stile sofisticato e moderno, ogni creazione è stata pensata per ispirare coloro che sono alla ricerca di funzionalità, versatilità e stile mentre intraprendono il percorso verso il raggiungimento dei propri obiettivi. 

Focus della collezione è senza dubbio la pelletteria Montblanc UltraBlack caratterizzata da mobilità, prestazioni ed eleganza. Include uno zaino, una clutch e un mini borsello.  Presentano le inconfondibili caratteristiche della Maison, come l’originale motivo a “M” ispirato alla geometria e al lettering d’archivio, un tributo alla ricchezza del patrimonio di Montblanc. Più audace che mai, il motivo a “M” all over è in pelle goffrata. 



L’iconico emblema, reinterpretato in chiave inedita per questa occasione, è stato trasformato e utilizzato come pratica chiusura in alluminio anodizzato, diventando un distintivo elemento di design. Sempre in movimento grazie a compagni di viaggio in pelle eleganti e funzionali: lo zaino è dotato di tasche interne ed esterne, oltre che di uno scomparto imbottito per il laptop; la clutch e il mini borsello possono essere indossati o portati a mano grazie alla tracolla amovibile.


Premiata debutta con la prima collezione di zaini

Dal 1885 il “saper fare” ha guidato l’evoluzione del prodotto Premiata. L’iniziale artigianalità del “fatto a mano” si è evoluta nel tempo con l’utilizzo delle più moderne tecnologie. Una sola cosa non è mai cambiata ed è la ricerca della qualità Made in Italy, inventare percorsi nuovi è frutto di un’anima creativa che dà più valore alle proprie visioni che alle ragioni del mercato. Proprio questa espressione creativa rende il brand unico e difficilmente catalogabile.

Per la FW21 il noto brand di sneakers presenta due nuovissimi modelli di zaini. Lyn nella donna Booker nell’uomo, sono stati progettati con la cura per i materiali e i dettagli per cui è da sempre rinomato il brand. Un’attenzione alle caratteristiche produttive e di comfort che inseriscono i backpack Premiata tra gli accessori più notevoli del panorama moda internazionale, veri e propri ambassador dell’eccellenza manifatturiera italiana.


Il modello Booker nero di Premiata Zaini: in gabardine di nylon pregiato e trattato water repellent
Gli spallacci imbottiti e lo schienale dello zaino Booker nero sono studiati per garantire il massimo comfort

Il modello Booker di Premiata Zaini nella versione beige: water repellent, trattato antisfilo e foderato internamente con gabardine logata.
Spallacci e schienale dello zaino Booker beige sono imbottiti ed è presente anche un nastro regolatore sul fondo per garantire una distribuzione del peso ottimale.


Entrambi si ispirano allo zaino da viaggio con misure adatte ad un utilizzo quotidiano. Prodotti in gabardine di nylon pregiato e trattato water repellent, finiture in vitello e accessoristica in pelle, godono di uno schienale imbottito, ampie e funzionali tasche esterne ed interne e spallacci con anima interna in EVA.

Lo zaino Lyn beige con gancio di chiusura in metallo nero opaco e tasche laterali con zip impermeabili
Lo zaino Lyn beige: Spallacci imbottiti, schienale pensato per il massimo comfort e tracolla in pelle nera per la massima versatilità
Il tessuto dello Zaino Lyn nero è water resistant e tutte le zip delle tasche sono impermeabili
Il modello di zaino Lyn ha spallacci imbottiti e una comoda tracolla per poterlo indossare anche come una borsa

Sia Booker che Lyn sono presentati in total black, con varianti colore in grigio. Entrambi godono di una versione sostenibile, nel colore grigio tortora, prodotta con materiali di riciclo, nell’ottica di un’evoluzione dei prodotti del brand verso un’ottica sempre più di circolarità industriale.


Uno degli scatti della campagna Premiata Zaini: il modello unisex Booker nero


La campagna Premiata Zaini: il modello Lyn, nella variante nera

In vendita presso gli store monomarca del brand, nei migliori fashion retailer e su www.premiata.it

Brand alert: Lorenzo Sabatini Clothing

Lorenzo Sabatini fonda il suo marchio di t-shirt eco-friendly e inclusive. A realizzare la sua collezione, che non ha una referenza stagionale, sono sarte locali e ragazzi con problemi mentali. Dietro Lorenzo Sabatini Chothing, però, si nasconde un progetto solidale che aiuta le missioni umanitarie attraverso la piattaforma to.get.t.here. Le tee, con grafiche disegnate da vari artisti (l’ultimo in ordine di tempo è il tattoo artist e clubber della scena underground berlinese, OHM AR), sono state indossate nella serie Netflix, Summertime 2, dal rapper afro-italiano Tommy Kuti, da Mondo Marcio e dai Murr. 


Uno scatto della campagna Lorenzo Sabatini clothing 2021

Lorenzo, da fashion editor per testate internazionali come Vogue, Elle ed Esquire (ma la lista è più lunga) a fondatore di un marchio di t-shirt: quando hai maturato questa idea?

È tutto avvenuto per caso, anche se non credo che le cose avvengano mai senza un motivo. Massimo Leonardelli, pr romano che negli anni ha collaborato con personalità come Valentino Garavani, Sophia Loren (e ha anche preso parte come organizzatore al Met Gala di Anna Wintour) stava lanciando un progetto solidale di charity dal tocco glamour e mi ha chiesto, con il mio team di collaboratori, di pensare a logo, al sito e alla maglietta ufficiale oltre a chiedermi qualche parere su come impostare il feed di instagram. Poi, mi ha detto: ‘Perché non realizzi delle magliette anche tu?’ e così ho fatto.

Le tee firmate Lorenzo Sabatini Clothing sono realizzate in cotone danese riciclato: quanto è rilevante, la sostenibilità, nel tuo marchio?

È centrale insieme alla sua etica, poiché questo filato lo trovo presso una stamperia lombarda che fa lavorare ragazzi speciali con problematiche legate alla salute mentale, un tema di cui in Italia si parla ancora troppo poco a mio avviso. Tornando al tema ecofriendly, essendo il core della produzione vintage rivisitato che potremmo affermare recupero ‘a km 0’ con l’ausilio di sarte locali posso affermare che esso è un tema piuttosto rilevante.



Inoltre, la stamperia che produce le t-shirt impiega ragazzi con problemi legati alla salute mentale: è un passo verso l’inclusività?

Come anticipavo prima, la filosofia del mio brand non può prescindere da due fattori: business umano/etico e green. Concludo dicendo che la piattaforma solidale di cui parlavo prima, to.get.t.here, dona parte del ricavato delle vendite a varie missioni umanitarie nel mondo e in Italia.

Qual è la filosofia del brand e quale messaggio vuole inviare?

Con estrema umiltà vorrei comunicare quanto sia importante dare una seconda vita ai capi, il mix e match di ricco e povero, le fantasie,  per me è sinonimo di gioia di vivere, empatia, verso la comprensione  del fatto che senza gli altri non esistiamo. La filosofia del brand è la gioia di vivere, la profonda conoscenza di sé, con i nostri demoni e i nostri lati illuminati. È un invito all’introspezione per creare un mondo più solidale.


Uno scatto che rappresenta l’idea di moda di Lorenzo Sabatini: mix and match, creatività e sostenibilità

Nessuna stagionalità ma produzione con cadenza semestrale: è una strategia?

Senza nessuna falsità è ciò che mi posso permettere al momento autofinanziandomi e sono molto soddisfatto. Ad ogni modo se anche le cose, che già stanno andando per il verso giusto, migliorassero, non so se cambierei questo modus operandi giacché è in linea con la scelta green che muove il brand.

Chi sceglie di vestire Lorenzo Sabatini Clothing?

Solitamente la fascia di clienti è molto giovane. Sono ragazze e ragazzi curiosi di vita, sperimentatori, viaggiatori, creativi e molto entusiasti. Grazie.

Tra listening party, Balenciaga e musica: è uscito DONDA, il nuovo disco di Kanye West.

Certo, negli anni avremmo dovuto imparare che da Kanye West non possiamo aspettarci niente di normale. Però, come accade con tutte le grandi esagerazioni, si tende spesso a pensare che l’ultimo capitolo sia sempre quello più stravagante, e che non ci possa essere realisticamente spazio per un qualcosa di altrettanto folle.

Il rapper di Chicago è riuscito ancora una volta a smentirci, inscenando per l’uscita del suo nuovo album “Donda”, una serie di colpi di scena che hanno ricordato ai fan più le stazioni della “Via Crucis” che la release di un disco.

Si sa, un po’ come succede con alcune personalità illustri del mondo dello sport, l’eccentricità è da sempre un filo rosso che ha nei decenni collegato alcuni degli artisti più rivoluzionari del mondo della musica, e anche Kanye non sembra fare eccezione.

Oggi che il disco è finalmente stato pubblicato, è forse saggio fare un passo indietro per analizzare, con maggiore cognizione di causa, una delle pubblicazioni più assurde della storia della musica.


L’inizio dell’Odissea

Comincia tutto il 13 luglio del 2020. In occasione di quello che sarebbe stato il 71esimo compleanno della compianta madre, Donda West, Kanye rilascia su twitter una nuova canzone a lei dedicata.

Solamente una settimana dopo, annuncia l’imminente uscita di un album dal titolo “DONDA” con tanto di tracklist da 12 canzoni e successiva pubblicazione di quella che sarebbe stata la copertina del disco. Ovviamente, nessuna di queste cose si realizza. 

Non era tutto un sogno

A distanza di alcuni mesi, ecco che si ritorna a sentir parlare di “DONDA”. 

A marzo 2021, infatti, CyHi The Pryce conferma in un’intervista di essere attualmente al lavoro per il nuovo album di Kanye West dalla fine del 2020. 

Il primo listening party

Come un fulmine a ciel sereno, il 18 luglio Kanye organizza un listening party a Las Vegas per il suo nuovo lavoro. Il titolo ufficiale non viene rivelato, ma alcuni degli artisti presenti esprimono sui social media entusiasmo per quello che sembra un disco destinato a lasciare il segno. 


Mercedes-Benz Stadium – il secondo party

Davanti a oltre 40 mila persone, il 22 luglio il rapper di Chicago presenta il suo disco. Meno di 24 ore prima della prevista uscita. 

Kanye appare davanti alla sua platea in un completo “total red”, indossando in anteprima la giacca della prossima collaborazione tra Gap e Yeezy.

Mercedes-Benz Stadium – Parte 2

Passano le ore e di “DONDA” ancora nessuna traccia. 

Anzi, inizia a trapelare la notizia che Kanye West starebbe vivendo all’interno dello stadio di Atlanta per “ultimare l’album”. 

Notizia confermata da un livestream che mostra artisti del calibro di The Lox, Fivio Foreign, Chance the Rapper, Steve Lacy and Vic Mensa, recarsi in pellegrinaggio nella pancia dello stadio (in quella che a tutti gli effetti sembra una cella) per completare le proprie strofe in compagnia del rapper. 

Il party è questa volta fissato per il 5 agosto e si rivela molto più spettacolare del precedente. 

Con un look total black firmato Balanciaga, l’artista è questa volta accompagnato da numerosi performer e da diversi props di scena. 

Ciliegina sulla torta: alla fine del party Kanye West viene sollevato in cielo sulle note di “No child left behind”. 

Chicago – Il capitolo finale

“DONDA” non appare sulle piattaforme di streaming neppure dopo il secondo evento. Anzi, a testimonianza di come le sorprese col rapper non finiscano mai, si inizia a parlare di un nuovo listening party, questa volta nella sua “casa”: Il Soldier Field Stadium di Chicago. 

Non a caso, al centro del campo da gioco si erge infatti l’esatta replica della sua casa d’infanzia, per quella che sarà la quarta e ultima esibizione.

Oltre ai soliti ospiti d’eccezione, tra cui si distinguono Marilyn Manson e DaBaby, è stata l’ex moglie Kim Kardashian a rubare la scena, indossando lo stesso abito nuziale del loro matrimonio nel 2014. 

Che dire, quando c’è di mezzo Kanye, è difficile annoiarsi. 

I protagonisti del primo Manintown Next Generation Awards

MANINTOWN NEXT GENERATION AWARDS

Un progetto ideato da Federico Poletti e Davide Musto

#VENEZIA78 ha segnato il primo mattone del grande lavoro svolto da MANINTOWN MAGAZINE nel corso degli anni per sostenere e promuovere il cinema e i suoi nuovi talenti. Mai come in questo momento l’Italia è un paese ricco e libero nell’espressione dell’audiovisivo. Partendo da un’intuizione di Federico Poletti, direttore del magazine MANINTOWN ha saputo unire le due cinema e moda in modo tale da poter attingere l’una dall’altra in maniera virtuosa nel segno comune di comunicare i nuovi fenomeni nella creatività. Coadiuvato da Fabrizio Imas (giornalista) Davide Musto (fotografo e talent scout per le nuove leve), il premio Manintown Next Generation Awards” è andato in scena alla Biennale di Venezia all’interno della bellissima cornice della terrazza Campari al Lido. I due premiati per la sezione cinema di questa prima edizione sono stati Ludovica Francesconi e Giancarlo Commare. Come fenomeno web è stata premiata Elisa Maino, web talent italiana che sta anche uscendo con un nuovo libro.


Federico Poletti, founder & Editor in chief di MANINTOWN: “Da sempre raccontiamo tra il web e la carta tutto ciò che innovativo e nel tempo abbiamo dato voce a numerosi interpreti, che abbiamo visto crescere anche grazie alle nuove piattaforme come Netflix e ai social. Sono particolarmente felice di questa prima edizione dei Next Generation Awards che ha scommesso su Giancarlo Commare e Ludovica Francesconi che con noi hanno avuto il loro primo red carpet a Venezia e sono in uscita con tante nuove produzioni. Ora l’appuntamento col cinema continuerà con la Festa del Cinema di Roma dove presenteremo lo speciale dedicato al premio e il nuovo numero cartaceo da collezione”.

Ryan Prevedel

Davide Musto, fotografo & head of scouting di MANINTOWN: “Ho la fortuna di seguire con occhio attento le evoluzioni dei nuovi talenti e dei cambiamenti socio culturali che il mondo del cinema e i suoi giovani attori ci regalano quotidianamente. Il mio è un impegno costante nella ricerca o nella scoperta di nuovi volti che accompagno insieme a storie di moda. La scelta dei due finalisti è arrivata naturalmente. Seguo Commare da quando è apparso nella serie Skam e da quel momento ho sempre voluto raccogliere il suo volto con la mia fotocamera. In questi anni Giancarlo Commare ha saputo raccontare ruoli diversi con quella fine verità che appartiene soltanto ai grandi attori e ha saputo rendere moderna la capacità di essere una persona, ma anche un personaggio. Ho avuto inoltre l’onore di aver già lavorato con Ludovica Francesconi e sin dal primo scatto il suo sguardo è penetrato così profondo nel mio obiettivo che è stato naturale pensare al futuro di questa giovane attrice che credo sarà segnato da grandi interpretazioni”.

Conclude Fabrizio Imas, Entertainment Editor di MANINTOWN: “A volte scommettere su di un Talent può essere molto complesso, in quanto magari un progetto va bene o magari benissimo e poi magari le occasioni vengono a mancare. Il destino ha voluto che le due scelte dei vincitori siano ricadute su due attori i cui destini si sono appena incrociati artisticamente. Infatti, dal 16 settembre li ritroveremo insieme al cinema con il film “Ancora più bello”, seguito molto atteso di “Sul più bello”.

Special thanks per Hair&makeup dei talent

Kemon

Produzione e coordinamento Alessia Caliendo
Hair @kemonofficial @kemoncrew
Make up @ArmaniBeauty #ArmaniBeautyStars
Foto Camillo Carobi @itm.srl

Golden Goose “FROM VENICE TO VENICE”

In occasione del 20º anniversario di Golden Goose e nell’anno che segna i 1600 anni di Venezia, il brand celebra le sue radici e i suoi valori, ritornando nella sua terra d’origine.



Golden Goose ha recentemente annunciato la sua prima partnership ufficiale con l’atleta olimpico statunitense Cory Juneau che ha vinto la sua prima medaglia di bronzo a Tokyo 2020, consolidando l’attitudine lifestyle del brand e la sua affinità con il mondo dello skate.

In occasione del Festival del Cinema di Venezia, il 6 settembre, Golden Goose ha ridato vita all’ iconica skate bowl del brand italiano di skateboard Bastard. Cory Juneau e un gruppo selezionato della skate community si esibiranno sulle acque della Laguna di Venezia e le note della DJ Brina Knauss.

Alla performance è seguita una cena esclusiva al Venice Venice Hotel, un’anteprima assoluta dal concept inedito non ancora aperto al pubblico. L’hotel è la perfetta combinazione di esclusività, artigianalità e bellezza senza tempo. La comunità di sognatori di Golden Goose e Venice Venice condividono gli stessi principi di amore, famiglia, passione, autenticità e positività.Tra gli ospiti Andrea Damante, Enula, Valentina Pegorer, lo skateboarder Rune Glifberg, l’attrice Caterina Shulha hanno assistito alla performance dal vivo della cantante Mafalda immersa in un’atmosfera romantica tra centinaia di rose e candele

Moët & Chandon per la 78° mostra internazionale d’arte cinematografica della Biennale di Venezia

Compie dieci anni la sponsorship tra la storica Maison di Champagne e Biennale Cinema: la lunga liaison tra il mondo delle arti e dello spettacolo e Moët & Chandon torna al Lido dall’1 all’11 Settembre con un progetto di brand activism in collaborazione con Diversity per promuovere la cultura dell’inclusione. 

Il glamour secolare, complesso e raffinato di cui Moët & Chandon è simbolo e ambasciatore nel mondo riapproda a Venezia con il format “Toast for a Cause”.  Un format internazionale, creato nel 2009, per cui gli ospiti brindano a sostegno di una associazione benefica e per ogni brindisi raccolto, Moët & Chandon fa una donazione in loro nome.



Nell’anno che più di tutti ha portato al centro del dibattito collettivo le tematiche socioculturali su cui si stanno ridisegnando equilibri, dinamiche e sentiment attuali, la Maison sceglie di alzare calici e riflettori su inclusione e diversità, inaugurando una collaborazione con Diversity, una no profit impegnata nel diffondere la cultura dell’inclusione e nel promuovere una rappresentazione valorizzante delle persone per identità di genere, orientamento sessuale e affettivo, età, etnia e disabilità, favorendo una visione del mondo che consideri la molteplicità e le differenze come valori e risorse preziose per le persone e le aziende. 

Dopo aver inaugurato la partnership ai Diversity Media Awards 2021, Moët & Chandon e Diversity presentano al Lido un’iniziativa a sostegno del progetto di ricerca di Diversity dedicato alla rappresentazione valorizzante e inclusiva delle persone nel cinema.  


Gaia Gozzi; Eleonora Carisi; Edoardo Purgatori

Da quest’anno Diversity si occuperà di integrare il lavoro di ricerca già in corso da più di dieci anni sul fronte della rappresentazione inclusiva nei prodotti mediali con un ulteriore approfondimento di analisi qualitativa sul linguaggio inclusivo nelle traduzioni e negli adattamenti da altri idiomi e sulla rappresentazione di voci diverse nel doppiaggio italiano. Questo importante progetto verrà sviluppato grazie al sostegno di Moët & Chandon ed è il presupposto essenziale per porre le basi di un lavoro di valorizzazione del linguaggio inclusivo.

Lo studio prevede un’analisi dei processi che determinano questa rappresentazione nei prodotti cinematografici, nella convinzione che il cinema sia un veicolo culturale fondamentale per costruire un immaginario collettivo davvero inclusivo, in cui tutte le persone siano protagoniste.