MOACONCEPT presenta Q-ART code: un inedito progetto NFT per supportare gli artisti emergenti

Moaconcept, brand di sneaker e street apparel fondato dall’imprenditore Matteo Tugliani nel 2015, ha come valore fondamentale l’arte e, sin dalla sua nascita, collabora con giovani artisti di tutto il mondo, supportando la crescita del loro talento. L’arte come veicolo di cultura, socialità, creatività, lavoro e imprenditoria giovanile. Una filosofia che si specchia nelle sue collezioni, distribuite ed apprezzate a livello internazionale. Arte e creatività fanno parte del DNA dell’azienda fiorentina che, da sempre,  valorizza e supporta giovani artisti indipendenti e opera per la riqualificazione di ambienti urbani, come avvenuto recentemente a Montevarchi dove 5 artisti hanno realizzato opere d’arte in diversi luoghi della città, portando messaggi di speranza e bellezza.  Moaconcept ha ideato un’iniziativa che, a partire dalle sue collezioni fall winter, consente agli appassionati di essere direttamente protagonisti di questa grande azione di supporto al mondo dell’arte. Il progetto digitale Q-ART code, utilizzando la tecnologia NFT Non-Fungible-Token, consente al cliente, tramite una semplice registrazione online, di devolvere parte del ricavato delle sneakers acquistate e di supportare in questo modo la realizzazione di un’opera creativa di riqualificazione urbana.  La semplice scansione del QR code permette ai clienti di scegliere un’opera e diventare titolari del certificato NFT che ne attesta ufficialmente il supporto. Un progetto unico che si lega perfettamente all’anima creativa e appassionata di Moaconcept, coerente con la propria natura a supporto del talento. I soggetti dei primi NFT di cui i clienti potranno diventare titolari sono le opere di create a Montevarchi, realizzate durante il recente Moaconcept Tribute.



Moaconcept propone collezioni di fashion sneaker che, da sempre, si sono ispirate al mondo dell’arte. Una sua passione personale o una scelta strategica basata sulle richieste del mercato?

Una passione personale ma anche e soprattutto la convinzione che l’Arte sia un liguaggio e messaggio universale, in grado di unire le persone e di rendere il mondo più bello. Da qui il nostro claim: Art Brings Us Together.  Moaconcept vuole incoraggiare la comunità ad impegnarsi socialmente attraverso il veicolo dell’arte, creando un ponte tra arte e moda in maniera responsabile.

A partire da questa stagione abbiamo anche attivato il progetto denominato Q-ART code, che attraverso la tecnologia NFT, Non-Fungible-Token, consente ad i nostri clienti, tramite una semplice registrazione online, di devolvere parte del ricavato delle sneakers acquistate e di supportare la realizzazione di un’opera creativa di riqualificazione urbana.

Una delle collaborazioni più importanti del brand è stata ed è, certamente, quella effettuata con Disney, a cui è seguita quella con Looney Tunes. Quanto sono importanti per voi?

Le licenze ci hanno permesso di farci conoscere al grande pubblico, sono state e sono importanti. Per il 2022 ad esempio abbiamo in serbo una bella novità in tal senso.  Continueremo quindi a lavorare su questo fronte, dando la nostra personale interpretazione degli iconici personaggi dei fumetti.



Quale modello della vostra gamma rappresenta il futuro del brand?

Senza dubbio la Master Legacy. Una scarpa minimal e moderna che si presta poi ad essere reinterpretata da un punto di vista stilistico (con giochi di materiali e colori), una sneaker che strizza l’occhio anche ad un consumatore più giovane.

Sostenibilità. Un tema estremamente attuale. Come lo state affrontando?

La sostenibilità è un percorso che stiamo intraprendendo a piccoli bassi ma con il desiderio di rendere la nostra azienda e le nostre scarpe sempre più green. Una sfida non facile ma che vogliamo accogliere e che non può essere ignorata. Nell’ultimo anno abbiamo lanciato il progetto “Green Office Effect”, diffondendo una serie di buone pratiche ecofriendly all’interno dei nostri uffici (come ad esempio l’eliminazione della plastica monouso, la creazione di aree per il riciclo dei materiali etc.).  Da tempo stiamo facendo ricerche sulle materie prime utilizzate e abbiamo lanciato un modello di sneaker in Apple Pam, una pelle ottenuta dal riciclo degli scarti industriali della produzione della mela.  Dalla prossima stagione utilizzeremo sempre più questo materiale, in combinazione anche con altri biodegradabili.

Lei è un esperto del mercato delle sneaker di livello internazionale, quale futuro prevede per il segmento? Quali sono i trend?

Le sneakers ormai da anni sono state “sdoganate” e sono diventate un accessorio da indossare in ogni occasione, anche la più elegante. Il mercato è in crescita e sono convinto che il trend proseguirà in positivo.

Content creator, le nuove influencer del web

Continua la nostra selezione sulle talent del web, ciascuna con un proprio tone of voice e uno stile diverso; tra queste Matilde Righi, content creator dal feed curatissimo, uno stile parisienne, romantico e sempre attenta alle tendenze del web; Sara Behbud, iraniana di nascita e italiana d’adozione, ha frequentato l’Accademia Belle Arti di Milano con il sogno di diventare una stilista di successo. Oggi si dedica alla sua collezione e alla ricerca dei trend.
Qui le loro risposte al Questionario Proustiano, per conoscerle meglio:

total look Kiton

Total look Kiton
Shoes Fragiacomo



MATILDE RIGHI

  1. Il tratto principale del tuo carattere?  La determinazione 
  2. Qual è la qualità che apprezzi in un uomo?  La schiettezza
  3. Qual è la qualità che apprezzi in una donna? L’umiltà
  4. Cosa apprezzi di più dei tuoi amici? Il saper esserci a prescindere da tutto.
  5. Il tuo peggior difetto? La testardaggine
  6. Il tuo passatempo preferito? La musica e la fotografia 
  7. Cosa sogni per la tua felicità? Non ho sogni particolari, spero di raggiungere un equilibrio e di esserne soddisfatta.
  8. Quale sarebbe, per te, la più grande disgrazia? Perdere gli affetti
  9. Cosa vorresti essere? Quello che sono già, ma con un po’ più di intraprendenza
  10. In che paese vorresti vivere? L’Italia è e sarà sempre casa
  11. Il tuo colore preferito? Il nero, non si era capito? 
  12. Il tuo fiore preferito? Le rose bianche 
  13. Il tuo uccello preferito? Il pavone 
  14. I tuoi scrittori preferiti? Massimo Bisotti e Niccolò Ammaniti 
  15. I tuoi poeti preferiti? Eugenio Montale e Umberto Saba 
  16. Chi sono i tuoi eroi? Da classicista non posso non pensare alla mitologia, Ulisse, Ettore, Achille…
  17. E le tue eroine? Le donne di carattere e scienza come Ipazia
  18. Il tuo musicista preferito? Francesco de Gregori 
  19. Il tuo pittore preferito? Lucio Fontana 
  20. Un eroe nella tua vita reale? Credo che ognuno debba essere l’eroe di se stesso, alla fine ci si salva sempre da soli
  21. Una tua eroina nella vita reale? Come sopra 
  22. Il tuo nome preferito? Lavinia 
  23. Cosa detesti? La superficialità 
  24. Un personaggio della storia che odi più di tutti? Hitler 
  25. L’impresa storica che ammiri di più? La rivoluzione Francese 
  26. Un dono che vorresti avere? Saper leggere nella mente 
  27. Come vorresti morire? Non mi importa molto il come o la causa, spero solo di non essere sola
  28. Come ti senti attualmente? In fieri, in cerca di un equilibrio.
  29. Di cosa ti senti in colpa? Di aver creduto poco in me stessa e aver perso, così, delle occasioni importanti
  30. Lascia scritto il tuo motto della vita: “in medio stat virtus”



Total look Ermanno Scervino
Shoes Fragiacomo



SARA BEHBUD

Il tratto principale del tuo carattere? Estroversa, sicura, diretta e decisa 
Qual è la qualità che apprezzi in un uomo? L’integrita’, la fermezza, la temerarietà
Qual è la qualità che apprezzi in una donna? L’indipendenza
Cosa apprezzi di più dei tuoi amici? La fiducia
Il tuo peggior difetto? L’impazienza
Il tuo passatempo preferito? Viaggiare ad occhi aperti, un drink con le amiche e due chiacchiere spensierate
Cosa sogni per la tua felicità? Il successo lavorativo
Quale sarebbe, per te, la più grande disgrazia? Perdere i miei cari
Cosa vorresti essere? Una stilista di successo
In che paese vorresti vivere? Italia, dove sono ora
Il tuo colore preferito? Verde oliva, rosa cipria
Il tuo fiore preferito? La Peonia
Il tuo uccello preferito? Cigno nero
I tuoi scrittori preferiti? Yukio Mishima, Sadegh Hedayat, Pune Moghimi
I tuoi poeti preferiti? Sohrab sepehri, Molana, Hafez
Chi sono i tuoi eroi? Alexandre McQueen
E le tue eroine? La principessa Diana
Il tuo musicista preferito? Johann Sebastian Bach, Vivaldi, Asaf Avidan
Il tuo pittore preferito? Gustav Klimt
Un eroe nella tua vita reale? Mio padre
Una tua eroina nella vita reale? Mia mamma
Il tuo nome preferito? Sicuramente Dandy, il mio cane
Cosa detesti? Fingere
Un personaggio della storia che odi più di tutti? Uno che non posso nominare per ragioni culturali
L’impresa storica che ammiri di più? Il Rinascimento
Un dono che vorresti avere? Vorrei saper cantare
Come vorresti morire? Di vecchiaia, sola nel giardino di casa, bevendo un bicchiere di vino Come ti senti attualmente? Persa
Di cosa ti senti in colpa? Di non aver ascoltato i miei sentimenti 
Lascia scritto il tuo motto della vita: La creatività è alla base di tutto


Talent AgencyMi-Hub 
Fotografo: Filippo Thiella 
Styling: Miriam De Nicolo’ 
Thanks to: Fragiacomo, Ermanno Scervino, Kiton

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Le influencer da seguire adesso su Instagram

L’oroscopo settimanale di Massimo Giannone

Un appuntamento per entrare in connessione con noi stessi attraverso la lettura del movimento degli astri e dell’influenza che possono avere sulle nostre vite. È questo il nostro obiettivo per i mesi che verranno, insieme alla guida di Massimo Giannone, percettivo e astrologo da più di vent’anni, dotato di eccezionale sensibilità, nel leggere con occhio metodico e nell’interpretare, poi, con il dono dell’intuizione e di un cuore aperto alla realtà circostante e al lato umano di questo mondo che somiglia sempre di più a una matassa inestricabile.

Ha letteralmente conquistato tutta Italia, partendo da Milano, capitale della moda e dell’editoria, con i suoi appuntamenti fissi sul Il del Sole 24 Ore e su Gioia, e dando vita agli astrococktail e le astrocene: dei format unici (anche perché unico è proprio lui), tra i ristoranti e i locali più apprezzati dai protagonisti della vita notturna meneghina.
Il suo metodo ha conquistato anche brand di moda e di beauty d’alta gamma, che l’ha portato ad essere protagonista di eventi moda, anche in tour per tutto lo stivale con nomi come Maliparmi e la Prairie.

“Il mio oroscopo segue un percorso rivoluzionario, realizzato, accogliendo gli insegnamenti dei pianeti che, se seguiti, aiutano a migliorarci e ad affrontare le problematiche con una nuova consapevolezza, trasformando così le energie e migliorando il nostro quotidiano.
Se cogliamo le vibrazioni archetipiche degli aspetti che consideriamo avversi, come un suggerimento, si ha la possibilità di attenuare gli effetti negativi, ad esempio, Urano in cattivo aspetto è un monito alla velocità: è un avviso a prestare attenzione, a non correre, bisognerà moderarsi e non avere fretta, perché questa, spesso, può non essere una buona alleata.
Non c’è cosa più difficile che andar contro se stessi, contro le proprie abitudini, ma un “IO “che non vuol cambiare ha la tendenza a farsi male, finendo così per sentirsi vittima degli eventi. Dobbiamo imparare, invece, a non combattere queste vibrazioni astrali.
E allora, armonizziamoci con gli astri in un’orchestra che vibra d’informazioni, dove il suono nel Macro vuol amorevolmente insegnarci a come vivere nel Micro in una perfetta sinfonia che sarà il nostro nuovo quotidiano”.

Il suo approccio, tutt’altro che generico, entra nell’aspetto psicologico e animico delle personalità legate al segno zodiacale, con una chiave interpretativa percettiva, volta a fornire un consiglio per rinascere, ricostruirsi.
Perché “le esperienze sono insegnamenti, se impari a cogliere le sue direttive, la tua vita può cambiare completamente” dice Massimo Giannone.
@massi_e_l_astrologia

Artwork a cura di Maria Angela Lombardi @_mariaalombardi_


Oroscopo settimanale per il segno dell’Ariete

ARIETE

Il sentiero è: COSCIENZA

LOVE– “Prima di vivere con gli altri, bisogna che viva con me stesso: la coscienza è l’unica cosa che non debba conformarsi al volere della maggioranza”, Harper Lee, scrittrice statunitense. Questo è il momento di recarsi attenzioni, comprendersi è importante perché ci dona il modo di entrare in equilibrio con gli altri.

WORK– “Per molti la coscienza inizia lì dove finisce il vantaggio”, Negus Hailè Selassiè, ultimo imperatore di Etiopia. Date il meglio di voi, fate il vostro lavoro con profondità e coscienza e raccoglierete ottimi frutti.

Forma fisica– CONCEDETEVI RELAX


Le previsioni zodiacali della settimana per il segno del Toro

TORO

Il sentiero è: GUIDATE GLI ALTRI

LOVE-“Non sottovalutare mai il potere di una persona stupida in un vasto gruppo”, Madre Teresa Di Calcutta, Santa. Mai sottovalutare nessuno, un giudizio eccessivo potrebbe arrecare danno al vostro rapporto. Siate prudenti.

WORK-“Essere numero uno significa saper dipanare umanità ed amore”, Adriano Piattoni, scrittore. Occupare un ruolo importante vi darà grande gioia, ma pensate anche ad essere generosi e a far crescere le persone che collaborano con voi.

Forma fisica– BUONA


Gemelli: le previsioni astrologiche della settimana

GEMELLI

Il sentiero è: VIVETE CON GIOIA

LOVE-“La vita è una sfida, affrontala! La vita è un sogno, realizzalo! La vita è un gioco, giocaci! La vita è amore, divertiti! Sai Baba, mistico indiano. Godete di questa vostra splendida fase e gioite di ogni momento trascorso insieme alle persone amate.

WORK -“La vita è una meravigliosa occasione fugace da acciuffare al volo tuffandosi dentro in allegra libertà “,Dario Fo, attore. Cogliete al volo le occasioni di questa fase e cercate di vincere la pigrizia.

Forma fisica-DIETA


Oroscopo settimanale per il segno del Cancro

CANCRO

Il sentiero è: NESSUNA REMORA MORALE

LOVE-“ Tenerezza e gentilezza non sono sintomo di disperazione e debolezza, ma espressione di forza e di determinazione”, Khalil Gibran, scrittore. Siate dolci e teneri con chi amate, in questo momento necessitano del vostro conforto.

WORK-“Non mi giudicate per i miei successi, ma per tutte quelle volte che sono caduto e sono riuscito a rialzarmi”, Nelson Mandela, attivista sudafricano. Sono gli insuccessi che ci rafforzano e ci donano, attraverso l’esperienza di crescere.

Forma fisica-SCARICATE LE TENSIONI


Le previsioni zodiacali della settimana per il segno del Leone

LEONE

Il sentiero è: GESTITE MEGLIO LE EMOZIONI

LOVE-“A volte le parole non bastano. E allora servono i colori. E le forme, e le note, e le emozioni”, Alessandro Baricco, scrittore. In certi momenti è preferibile non parlare, fate gesti col cuore, fate sentire il vostro amore e la vostra vicinanza.

WORK– “ Chi guarda senza emozione è come un cieco al quale descrivono un tramonto”, Giovanni Barraco, scrittore. Bisogna guardare con passione ed emozione gli obiettivi che si desidera realizzare.

Forma fisica– OTTIMA


Vergine: le previsioni astrologiche della settimana

VERGINE

Il sentiero è: AUTODISCIPLINA

LOVE-“Una felicità autentica richiede innanzitutto la pace mentale e un certo grado di padronanza di sé”, Dalai Lama, monaco buddista. Bisogna fermare la mente e donarle riposo, fate meditazione ed aiutatevi a ritrovare la serenità.

WORK-“Il perfezionismo è il nemico della creazione, come l’estrema auto sollecitudine è la nemica del benessere”, John Updike, scrittore statunitense. Siate spontanei e creativi e cercate di evitare il perfezionismo, la vera bellezza è la spontaneità.

Forma fisica -DOLORI ARTICOLARI


Oroscopo settimanale per il segno della Bilancia

BILANCIA

Il sentiero è: PRUDENZA

LOVE-“È impossibile vivere senza sbagliare nulla, a meno di scegliere di vivere in maniera talmente prudente che la vostra non possa essere considerata affatto una vita”, J. K Rowling, scrittrice britannica. Godetevi questa vostra settimana ed accettate i vostri limiti, ognuno di noi commette errori ma essi stessi, se osservati più attentamente, sono la via per superare gli ostacoli.

WORK -“Sii umile di cuore, grave nelle parole, prudente nelle tue risoluzioni”, Padre Pio. Il vostro ambiente professionale vivrà una fase di tensioni, siate prudenti soprattutto nel condividere i vostri giudizi.

Forma fisica– DISCRETA


Le previsioni zodiacali della settimana per il segno dello Scorpione

SCORPIONE

Il sentiero è: COORDINATE LE VOSTRE IDEE

LOVE -“Il segreto di una relazione non è continuare ad amarsi, ma far andare d’accordo le due persone che si diventa stando insieme”, Fabio Volo, scrittore. Il tempo conduce le coppie all’abitudine, cercate di sorprendere sempre chi amate, con un gesto, con una grande comprensione.

WORK -“Le anime, il legame del dolore è più forte del vincolo della felicità e della gioia, e l’amore che viene lavato dalle lacrime, rimane puro, bello ed eterno”, Khalil Gibran, scrittore. Le difficoltà rafforzano le unioni, anche quelle lavorative, fate avvertire la vostra vicinanza e sorridete con gentilezza.

Forma fisica -CERCATE DI RIPOSARE MEGLIO


Sagittario: oroscopo della settimana

SAGITTARIO

Il sentiero è: SENSIBILITÀ

LOVE -“La sensibilità è l’abito più elegante e prezioso di cui l’intelligenza possa vestirsi”, Osho, mistico indiano. Attraverso un atteggiamento sensibile avrete modo di recuperare e rinsaldare il vostro rapporto.

WORK -“Non disprezzate la sensibilità di nessuno. La sensibilità é il genio di ciascuno di noi”, Charles Pierre Baudelaire, scrittore. Evitate di giudicare i vostri colleghi, piuttosto cercate di aiutarli nelle loro difficoltà.

Forma fisica – OTTIMA


Oroscopo settimanale per il segno del Capricorno

CAPRICORNO

Il sentiero è: COERENZA

LOVE -“Sii molto cauto nel parlare, perché tu non abbia a vergognarti se le tue azioni non fossero state poi all’altezza dei discorsi“,Confucio, filosofo cinese. Prima di emanare, bisogna pensare che cosa determinate parole causano a noi, in tal modo eviterete di ferire chi vi ama.

WORK -“La coerenza è comportarsi come si è, non come si è deciso di essere”, Sandro Pertini, Presidente della Repubblica. Bisogna essere se stessi e non fingere di essere altro per attirare ciò che ci serve.

Forma fisica-BUONA


L'oroscopo della settimana per il segno dell’Acquario

ACQUARIO

Il sentiero è: RAZIOCINIO

LOVE -“Pensare facile, agire difficile, e mettere i propri pensieri in pratica è la cosa più difficile del mondo “, Goethe, scrittore. Non è facile mettere in pratica e realizzare i nostri sogni affettivi, ma non pensate mai di smettere di crederci.

WORK -“Se una scrivania in disordine segno di una mente disordinata, di cosa, allora, è segno una scrivania vuota”, Albert Einstein, fisico. Ecco la vostra mente vive un grande disordine e confusione, lavorate su di voi, fate pulizia fra i pensieri e scegliete quelli che vi stimolano.

Forma fisica-OTTIMA


Pesci: oroscopo della settimana

PESCI

Il sentiero è: ESPRIMETE I VOSTRI BISOGNI

LOVE -“Io non ho bisogno di stima, né di gloria, né di altre cose simili; ma ho bisogno di amore “, Giacomo Leopardi, poeta. Comunicate le vostre necessità, il vostro bisogno di amore, vi aiuterà a vincere la solitudine del vostro animo.

WORK -“Nel mondo c’è quanto basta per le necessità dell’uomo, ma non per la sua avidità”, Mahatma Gandhi, filosofo indiano. Siate grati per ciò che avete realizzato nella vostra professione ed evitate gli attaccamenti materiali.

Forma fisica-OTTIMA

MAMMAMIA, il nuovo singolo provocatorio dei Maneskin

Dopo aver scalato le classifiche internazionali e calcato i palchi dei principali Festival estivi europei, i Måneskin tornano con “MAMMAMIA”, nuovo singolo fuori dall’8 ottobre 2021.

Una canzone rock dalle vibrazioni dance e da club, il brano MAMMAMIA prodotto da Fabrizio Ferraguzzo & Måneskin, è registrato in presa diretta per mantenere un suono molto ruvido.

Provocatori e provocanti nei testi e nell’immagine, il gruppo più rock del momento spinge sull’acceleratore nel testo con delle frasi che poco lasciano all’immaginazione, ma che iniziano a diventare un tassello per smembrare pregiudizi e per, come loro stessi ammettono in una intervista, aiutare i ragazzi a “venir fuori”, a mostrarsi per quello che sono realmente.

Ironia, ambiguità, sarcasmo e una versione “erotica” che sempre piace al pubblico, sono gli ingredienti chiave di questo gruppo nato per vivere nell’Olimpo delle rock stars.
Victoria, Damiano, Thomas e Ethan saranno sui palchi delle più importanti città europee durante il “LOUD KIDS ON TOUR” (andato SOLD OUT in meno di due ore dall’apertura delle prevendite). Torneranno inoltre in Italia, dove si esibiranno per la prima volta nei principali palazzetti in tredici date, anch’esse tutte SOLD OUT a cui si aggiunge il concerto evento di sabato 9 luglio 2022 nel simbolo di Roma per eccellenza: il Circo Massimo, un evento realizzato in collaborazione con Rock In Roma (www.rockinroma.com).

L’omaggio ad Alber Elbaz e non solo: 4 sfilate-tributo memorabili

La Paris fashion week si è chiusa il 5 ottobre con uno spettacolo eccezionale, nel senso letterale del termine, organizzato da AZ Factory per commemorare Alber Elbaz, scomparso ad aprile per complicazioni legate al Covid, poco dopo essere tornato in attività con l’innovativa label di prêt-à-porter che porta le sue iniziali. Richemont, holding del lusso che ne detiene il controllo, ha infatti voluto rendergli un tributo invitando 44 brand, tra maison affermate e new names (un lungo elenco comprendente Dior, Valentino, Gucci, Burberry, Rick Owens così come Tomo Koizumi e Christopher John Rogers) a disegnare per l’occasione delle mise speciali.
Lo show, tra i più seguiti nel calendario parigino, non è stato certo un unicum nella storia del fashion, abituato a omaggiare i suoi principali protagonisti, in modi più o meno espliciti. Abbiamo selezionato quattro sfilate che, sotto quest’aspetto, meritano di essere ricordate, cominciando proprio da quella dedicata a Elbaz.

Love brings love – A tribute fashion show in honor of Alber Elbaz

Con la sua personalità affabile, spiritosa, istrionica, Elbaz smentiva clamorosamente il luogo comune dello stilista schivo e altezzoso, chiuso nella torre d’avorio. Stando al comunicato della società, avrebbe desiderato unire la grande famiglia della moda per una nuova edizione del Théatre de la Mode, spettacolo itinerante che, nel 1945, riunì decine di couturier francesi sull’onda della solidarietà e della comune voglia di ripartire diffuse nel dopoguerra.
Un concept alla base dell’evento tenutosi al Carreau du Temple, invaso da luci e suoni per accompagnare gli ensemble, pensati come una celebrazione del sense of style gioioso, sottilmente ironico e incline alla teatralità del designer; 71 outfit in totale, che si rincorrono nella sala tra strascichi chilometrici (Giambattista Valli) e balze scenografiche, caterve di ruches (Valentino) e cuori aggettanti sull’imponente robe-manteau (Viktor & Rolf), completi ricalcati sull’uniforme prediletta dall’ex direttore artistico di Lanvin, cioè suit scuro, occhialoni e maxi papillon (Ralph Lauren) e ritratti tipo fumetto intarsiati sullo spolverino (Dries Van Noten). Abiti espressione di pura creatività, che nel gran finale compongono un mosaico dai mille colori, issati sull’impalcatura con, al centro, la foto di Elbaz.



Sonia Rykiel S/S 2009

Nel 2008, per festeggiare il 40esimo anniversario di una griffe che, permeata dell’indole protestataria del fatale Sessantotto, aveva rivoluzionato il womenswear, bandendo voli pindarici e virtuosismi fini a se stessi in favore di uno stile svelto e pragmatico, Sonia Rykiel chiama a raccolta 30 designer du moment (per fare qualche nome Karl Lagerfeld, Jean Paul Gaultier, Martin Margiela, Christian Lacroix, Yohji Yamamoto), commissionando a ciascuno un look della Spring/Summer 2009.
Terminato il défilé “canonico”, in pedana irrompono, tra lo stupore dei presenti, creazioni assolutamente uniche nel loro genere, che in diversi casi integrano la riconoscibilissima chioma frisé rosso fuoco della padrona di casa, come fosse una signature stilistica del marchio, al pari di righe marinare, piume o fiori: Lagerfeld, ad esempio, ne fa un pattern cartoonesco sul completo blusa-pantalone, Margiela la struttura portante del gilet furry sovradimensionato, Jean-Charles de Castelbajac un bizzarro trompe-l’oeil, mentre Gaultier allude ai pullover all’uncinetto valsi a Rykiel il soprannome di “regina del tricot”, con una modella intenta a sferruzzare il proprio tubino in maglia.



Saint Laurent F/W 2016

Prima delle sfilate faraoniche ai piedi della Tour Eiffel volute da Anthony Vaccarello, a rilanciare Saint Laurent nella stratosfera modaiola, piegandone i codici distintivi alla propria estetica rockeggiante e affilata, era stato Hedi Slimane che, non va dimenticato, iniziò la sua folgorante carriera proprio alla corte di Monsieur Yves, dirigendone le linee Rive Gauche e Homme.
Per la sua collezione Fall/Winter 2016, omaggia quindi a tutti i livelli il maestro, a partire dalle caratteristiche dello show allestito nell’Hôtel de Sénecterre, sede dell’appena restaurato atelier di alta moda, andato in scena nel silenzio più totale, così da ricreare la solennità quasi religiosa dei défilé primigeni, interrotto solo dal numero di uscita pronunciato da Bénédicte de Ginestous (annunciatrice, fino al 2002, delle passerelle di YSL).
Dominatori assoluti del catwalk, gli outfit della Collection de Paris spingono al massimo gli eccessi del glam anni ’80 attraverso volumi drammatici, incrostazioni di cristalli e paillettes, succinti abitini con volant scultorei, minidress strizzati da cinture colossali, collant velati e labbra infuocate. Una rilettura estremizzata dell’eredità di Yves Saint Laurent, i cui capisaldi sono diligentemente compendiati, dagli spropositati fur coat che paiono richiamare la pelliccia verde smeraldo della collezione cosiddetta Scandale (1971) agli smoking che, a suo tempo, lo stilista nato a Orano aveva trasformato in capi femminili sublimemente sensuali. A suggellare un legame mai spezzato, al di là delle apparenze, l’abbraccio commosso tra Slimane e Pierre Bergé, socio e compagno di vita di Yves.



Versace S/S 2018

Donatella Versace è abituata a “rompere l’internet”, escogitando trovate sensazionali che terremotano il fashion system e, di rimbalzo, il web. Il pensiero va subito alla recente, mediaticissima collab con Fendi alias “Fendace”, al colpo di scena della sfilata S/S 2019 chiusa da Jennifer Lopez, radiosa con una replica esatta del celeberrimo jungle dress, oppure a quella S/S 2018, «un tributo alla vita e al lavoro di Gianni […] non solo al suo genio artistico ma all’uomo che, soprattutto, era mio fratello» come specifica lei, a vent’anni dall’omicidio a Miami.
L’omaggio è reso plasticamente, sulla passerella, dalle mise cariche dei simboli che hanno accompagnato l’irresistibile ascesa del couturier calabrese al pantheon della moda, in una girandola vorticosa e ipercolorata di motivi, grafiche e accostamenti cromatici desunti dalle collezioni più iconiche del brand, tra le fantasie marine della stampa Trésor de la Mer (introdotta nella stagione S/S ’92), gli arabeschi dorati su fondo nero di quella Baroque (F/W ’91), serigrafie lisergiche à la Warhol stampigliate all-over (S/S ’91), farfalle in tonalità acidule (S/S ’95), frange di pelle, bolo tie, cinghie e altri orpelli stile western meets bondage (F/W ’92). Per finire, il ritorno in forze delle top model, al cui mito contribuì attivamente proprio Gianni Versace, con Cindy Crawford, Claudia Schiffer, Naomi Campbell, Helena Christensen e Carla Bruni fasciate in abiti di mesh metallico sinuosi, come disegnati su una fisicità statuaria, oggi come allora.
Il défilé sbanca i social: considerate le suddette doti da influencer di Donatella, c’era da dubitarne?



Piazzolla, la rivoluzione del Tango di Daniel Rosenfeld

Astor Piazzola è stato un visionario, l’uomo che ha rivoluzionato il tango, come ci racconta Daniel Rosenfeld nel suo documentario in uscita l’8 ottobre in tutte le sale cinematografiche.

Italiano di origine, cresciuto in Argentina per migrare negli Stati Uniti a New York, dove ha continuato a sviluppare la sua passione per la musica che contraddistingue la sua terra: il tango.



Chi era Piazzolla?

Un appassionato, un avanguardista, uno dei più importanti compositori del XX secolo.  In generale, le persone che dicono di essere all’avanguardia non sono all’avanguardia. Piazzolla fu l’eccezione: sapeva che il suo fuoco era unico. Pochi artisti sono capaci di creare un alfabeto proprio. Basta ascoltare sei note per capire che questo suono è Piazzolla.

Era decisamente un personaggio eclettico, ha sperimentato e non solo nella musica, ha persino fatto la caccia agli squali, non è da tutti.

Piazzolla è stato testimone di un cambiamento d’epoca, immaginalo negli anni ’30 a New York, quel mix eclettico credo provenga dalla sua infanzia, deve aver lasciato un segno. Un Piazzolla bambino che ascolta il jazz di New Orleans, un concerto di Al Johnson, che si sveglia con le melodie di quartiere delle comunità italiane e dell’Europa dell’Est, che prende lezioni di Bach con il suo vicino di casa, quando aveva meno di 11 anni si era già esibito in un film di Carlos Gardel girato a New York… Senza dubbio, è stata un’infanzia eclettica, che ha riguardato anche altri aspetti come le lezioni di boxe con Jack Lamotta, o l’essere ritratto in carboncino da Diego Rivera mentre preparava il suo famoso murale.



In che cosa consiste la sua rivoluzione?

La sua rivoluzione è musicale, ha fatto cambiamenti armonici e ritmici, ha creato una sonorità che non era una ripetizione. Ha cambiato la tradizione del tango, ma mantenendo sempre un mormorio di musica tango. Faceva musica che non era per ballare, perché ai vecchi tempi, negli anni ’40 e ’50, le band suonavano per far ballare il pubblico.

È molto singolare che un argentino di origine italiana trasferito a NYC abbia potuto fare questo.

Sì, suppongo che il padre di Astor cercasse una vita migliore. Ha lasciato l’Argentina, “alla ricerca del sogno americano”. Suo padre lavorava da un parrucchiere, nel retro si raccoglievano scommesse, Nonino – come Astor chiamava suo padre – gli comprò il suo primo bandoneón proprio in quel negozio. Credo sia lì che Astor abbia formato il suo carattere, finché non tornarono in Argentina, e Astor non aveva nemmeno 12 anni.

È interessante pensare che all’età di 40 anni, Astor cercò di ripetere la storia di suo padre, portò tutta la sua famiglia a New York, per tentare la fortuna.

Penso che a segnare quel suono malinconico del bandoneón sia stata, più che Buenos Aires, proprio New York.



Libertango ha segnato la svolta per farlo conoscere in tutto il mondo, cosa mi vuoi dire a riguardo?

È un’opera composta in Italia. In Italia ha avuto uno dei suoi periodi creativi più forti, era inarrestabile, un vero e proprio turbine.

Suo figlio Daniel Piazzolla ricevette il demo di Libertango per posta e disse: “questo è Quincy Jones ma con la musica di mio padre”.

Forse ha avuto l’intuizione che la gente non avrebbe più ballato il Tango in quanto nuovi balli come il rock & roll stavano arrivando e lo ha modernizzato?

Sì, forse… All’epoca c’erano nuovi ritmi come il Boggie, che i giovani di allora preferivano al tango tradizionale. Ma Piazzolla era interessato alla musica classica, a Bartok, a Stravinsly, per questo incontrò Arthur Rubinstein per chiedergli un consiglio. C’è da ricordare, poi, che Astor si formò con Ginastera, con la grande maestra di compositori Nadia Bulanger. Ma bisogna dire la verità: l’essenza di Piazzolla c’era già prima di tutti i suoi maestri. Non voleva copiare, voleva innovare, e aveva gli strumenti per farlo.

Perché è stato attaccato così tanto quando ha apportato delle novità al Tango?

Semplicemente perché ha rotto con la tradizione, il che non è poco. L’hanno chiamato “assassino del tango”.

Come ti è venuta l’idea di fare un documentario su Piazzolla?

La vita di Astor sembra dispiegarsi all’infinito da tutte le parti, senza limiti. Per questo ho voluto fare un film che fosse Piazzolla per Piazzolla, senza interviste e con archivi familiari inediti. Questo film, oltre a ritrarre un genio musicale, racconta anche la profondità del legame ancentrale tra genitori e figli. Non solo Nonino e Astor, anche Diana che cerca suo padre e, naturalmente, Daniel Piazzolla e suo padre. E l’amore tra tutti loro; quella parola che a volte suona così banale.

E il centenario è un buon momento per osare la riscoperta di Piazzolla, un’occasione per disarmare il cliché che tutti abbiamo su di lui e le sue composizioni. Ricordo che in una delle proiezioni a Buenos Aires c’era tutta una fila di amici cinquantenni che avevano portato i loro nipoti, perché potessero incontrare Piazzolla. Alla fine ho sentito un adolescente abbagliato dall’ottetto che ha esordito con un: “Zio, questo non è tango!”.

Dove trascorrere un weekend offline in montagna

L’autunno altoatesino, con la sua luce e le atmosfere avvolgenti, invita a immergersi in una natura capace di rigenerare, nutrire il corpo e lo spirito. È il periodo ideale per una vacanza rigenerante, tra aria pura, percorsi poco battuti e la possibilità di esplorare in serenità un territorio eccezionalmente ricco. Nel borgo di Chiusa (Klausen) che è anche riconosciuto come uno dei più belli in Italia troverete un tripudio di colori, temperature ancora piacevoli, prelibatezze contadine in cantina e in tavola che invitano a rallentare i ritmi, e a intraprendere escursioni a piedi o in bicicletta. Una stagione perfetta per piacevoli passeggiate in quota o in valle, sul sentiero del castagno o del pino mugo. 

Le passeggiate e le visite con sosta e degustazione sono un ottimo modo per scoprire le particolarità della regione. Una pausa golosa in una malga baciati dal tiepido sole autunnale, un brindisi con il vino nuovo, una piacevole passeggiata tra le pittoresche vie di uno dei “Borghi più belli d’Italia”. Sono tante le attività che si possono praticare nella stagione autunnale nel territorio, che insieme ai suoi dintorni, costituiti dai paesi di Barbiano, Velturno e Villandro, si rivela un luogo autentico, dal fascino senza tempo, che rappresenta il “vero” cuore dell’Alto Adige – Südtirol. 

Un territorio ricco di piaceri e di sapori, in grado di far tornare in equilibrio corpo e spirito, cuore e anima, grazie ai ritmi lenti che lo caratterizzano e ai suoi paesaggi dolci e invitanti. Facile da raggiungere, Chiusa è situata a pochi chilometri dall’autostrada del Brennero, in Valle Isarco, a una decina di chilometri a sud di Bressanone. 

Se siete alla ricerca del silenzio e di un’esperienza completamente offline l’hotel Gnollhof (Gudon) è la scelta giusta. Potete raggiungerlo attraverso una strada tortuosa (ma incredibilmente panoramica) che costeggia masi contadini e vigneti. Adagiato su un’altura soleggiata, a 1.160 metri, è una meta molto apprezzata sin dal 1888. Ancora oggi boschi di abeti rossi, prati fioriti e le Dolomiti, proprio davanti agli occhi, danno vita allo scenario che abbraccia questo luogo energizzante. Grazie alla grande passione e alla lungimiranza dei fratelli Margit e Peter Verginer, l’hotel attrae oggi le persone desiderose di rigenerazione nel cuore della natura. Questa località dall’energia spirituale è impreziosita dai momenti di leggerezza nell’Infinity pool, dall’area wellness con sauna e dai pacchetti beauty regionali, seguiti da un profondo rilassamento in una delle silenziose sale con vista nel verde. Il periodo di pausa è arricchito dai nettari della cantina e dalle specialità della cucina, fatte in casa, a base di erbe fresche, verdure di stagione e carni locali. I bicchieri accolgono solo vini selezionati, come quello del Taschlerhof, la tenuta di famiglia poco lontana da queste zone.

Beauty tips: le novità dell’autunno

Archiviata definitivamente la bella stagione anche il nostro beauty kit comincia ad assumere fattezze autunnali. La skincare riabbraccia formulazioni più ricche e corpose, e in generale pelle e capelli necessitano di maggiore idratazione dopo le lunghe settimane trascorse al sole. Se vogliamo evitare quindi un aspetto spento e opaco è tempo di correre subito ai ripari con una beauty routine autunnale pensata ad hoc.

Agustinus Bader The Serum

The Serum è un trattamento concentrato ad assorbimento rapido studiato per combattere problemi quotidiani della pelle come disidratazione, stress, segni del tempo, perdita di elasticità e danni ambientali. Coadiuva la pelle nell’ottenimento di un aspetto impeccabile e radioso, grazie alle virtù antietà, alla capacità di idratare intensamente e ottimizzare le condizioni cutanee.

Davines Naturaltech Elevating Scalp Recovery Treatment

Trattamento leave-on per la cute, sviluppato per riequilibrare l’ecosistema naturale del cuoio capelluto grazie ai MICROBIOTIC BOOSTER, ovvero i batteri «buoni» che vivono sulla cute e ne promuovono l’equilibrio, il benessere e le capacità difensive. Dall’azione idratante e lenitiva immediata, dona sollievo istantaneo e offre una protezione supplementare contro l’inquinamento.

Nieh Glow up

Maschera in gel adatta a tutti i tipi di pelle ed è realizzata con il 5% di Acido Glicolico che rimuove lo strato superiore delle cellule, comprese impurità e inquinamento, rendendo la pelle più luminosa e compatta. La presenza di Aloe Bio stimola la crescita delle cellule sane, ripara i danni ai tessuti e idrata la pelle, mentre la Calendula rigenera la pelle e ha una buona azione calmante e lenitiva.

Nuxe Huile Prodigieuse Néroli

Il suo profumo 100% naturale ci connette ai nostri sensi grazie alla sua delicata alchimia di oli vegetali preziosi BIO. Questa formula vegana nutre, ripara ed esalta la pelle e rende i capelli più luminosi. è anche un ottimo trattamento per la barba perchè la rende morbida e setosa. È possibile utilizzarlo prima della rasatura (sotto la spuma o il gel) per formare un film protettivo che attenua l’irritazione.

Ren clean skincare Youth cream

Un olio notte nutriente dall’azione antiage che sfrutta le proprietà Retinol-like di un estratto botanico, la pianta erbacea Bidens Pilosa, limitando le irritazioni anche sulle pelli più sensibili.
Formulato con il 99% di ingredienti di origine naturale, tonifica e rimpolpa la pelle, mentre l’Olio di Rosa Mosqueta, ricco di Omega 3 & 6, aiuta a rinforzare la naturale barriera di idratazione della pelle, donando benessere anche alle pelli più disidratate.

Grown Alchemist Hand wash

Un detergente per le mani estremamente lenitivo ideale per la pelle danneggiata o facilmente irritabile grazie a una potente miscela di fito-attivi calmanti, come il pepe della Tasmania. Il profumo è infuso con oli botanici che idratano senza disturbare l’equilibrio del PH della pelle, nutrendola e proteggendola dalle impurità.

Caudalie Gelée Nettoyante Purifiante

La detersione è il primo step per una beauty routine efficace e il Gel Vinopure è anche un’arma efficace per un rituale anti-imperfezioni. Deterge, restringe i pori e riduce l’eccesso di sebo senza seccare la pelle così da renderla fresca e luminosa.

Le Labo Scrub shampoo

Uno scrub delicatamente fondente dall’effetto mentolo rinfrescante che rinvigorisce il cuoio capelluto e deterge i capelli con un’azione innovativa detossinante e detergente.

Columbia Sportswear e la sua tecnologia spaziale

La nuova tecnologia termoriflettente Omni-HeatTM Infinity; ispirata alla tecnologia utilizzata dalla NASA è la novità di questa stagione di Columbia Sportswear. Presenta una fodera con una maggior superficie di punti dorati che hanno il compito di riflettere e trattenere il calore corporeo, offrendo così calore istantaneo anche alle temperature più basse, senza compromettere la traspirabilità e il comfort dei capi. Inoltre, Omni-HeatTM Infinity è in grado di riflettere il 40% del calore corporeo in più rispetto alle precedenti tecnologie del marchio.



Queste giacche sono perfette per affrontare qualsiasi uscita invernale, grazie alla calda imbottitura in piumino sintetico riciclato e alla tecnologia termoriflettenteavvolte da un esterno impermeabile. La silhouette trapuntata offre una protezione ottimale: presenta infatti dettagli regolabili sul cappuccio e sull’orlo inferiore, protezione per il mento e polsini elasticizzati.
 



Ad oggi, oltre al modello LABYRINTH LOOP HOODED JACKET, Omni-HeatTMInfinity è disponibile su una vasta gamma di giacche.

Dal disco “You are the movie, this is the music”, di Joe Schievano arriva anche il videoclip di Agua Ventosa

Dopo il successo dell’ultimo album You are the movie, this is the music, il compositore e Sound Designer Joe Schievano presenta il videoclip di uno dei brani più significativi del disco: Agua Ventosa, che uscirà l’11 ottobre.

Originariamente, il pezzo è stato pensato per il docufilm portoghese diretto da Marco Schiavon Agua Nas Guelras (2020), interamente ambientato nelle Azzorre, in una terra solcata da vento e oceano. Tanto nel film quanto nel videoclip, l’elemento marino fa da sfondo concreto alla musica, esprimendo con poetica intensità carattere e passione.

Un ruolo fondamentale è quello del violoncello, “lo strumento più struggente e profondo che descrive ogni mare”, suonato dalla talentuosissima Laura Balbinot.

Attraverso immagini e suoni, Schievano riesce a creare una coinvolgente narrazione dell’elemento acqua e del suo incontro con il vento, un archetipo dei nostri confini interiori, dove i moti dell’anima s’incontrano e ne formano continuamente di nuovi.



Girato sulle spiagge tra Palo, Ladispoli e Marina di San Nicola, sulle coste laziali, il videoclip – fortemente evocativo e con la regìa di Jessica Tosi – mostra una ragazza, Teresa Farella, ideale personificazione della ninfa greca Actea (ninfa abitatrice delle coste marine), danzare avvolta da un abito creato ad hoc dalla costumista Maria Giovanna Spedicati, ispirato alle onde del mare, ma composto di materiale plastico, a denunciare l’alienazione umana delle leggi della natura.

Agua Ventosa, prodotto da Tàdan, vuole essere un brano passionale, struggente, con una sottesa vena di denuncia, ma anche un’opera riflessiva, capace di riconciliarci con una natura e con i suoi equilibri dati troppe volte per scontati.

Canarie da scoprire

Ci sono molti aggettivi che possono essere utilizzati per descrivere le Isole Canerie: inaspettate, rigogliose, vulcaniche, ventose, ospitali. La lista potrebbe continuare, ma l’unico modo per capirle veramente, è quello di visitarle immergendosi in avventure indimenticabili.

Nel nostro viaggio abbiamo esplorato quattro delle sette isole maggiori che compongono l’arcipelago.

El Hierro

L’isola di El Hierro è la più giovane, più piccola e meridionale delle Isole Canarie, conosciuta in spagnolo come “Isola Meridiana” perché è stata considerata il punto più occidentale del mondo conosciuto per molti secoli. È stata dichiarata Riserva Mondiale della Biosfera dall’UNESCO nel 2000 e da Geopark nel 2014.L’isola si presenta con scogliere rocciose che nascondono piscine naturali e stagni. La nera terra vulcanica che la ricopre aumenta la sensazione di misteriosa lontananza, di essere il bordo della civiltà – che era fino alla scoperta dell’America.

Qui i posti da non perdere sono: La caleta, una piccola e incantevole cittadina costiera che dispone di piscine con acqua di mare e accesso all’oceano. Charco Manso, uno spettacolare cono vulcanico che lo rende uno dei luoghi più affascinanti dell’isola e infine Charco Azul, una piscina naturale protetta da un imponente arco di basalto. 

L’isola possiede poche strutture alberghiere, quindi per godere della natura incontaminata la migliore opzione è dormire in un camper van sul bordo delle scogliere vicino al mare. Per questo tipo di mezzo, Van and Sands è la soluzione ideale 

Una buona alternativa per chi preferisce una scelta più ordinaria consigliamo invece l’hotel Puntagrande situato su una lingua di roccia vulcanica e circondato dall’Oceano Atlantico, questo hotel informale dista 1 minuto a piedi dalla stazione degli autobus di Punta Grande, 3 km dall’Ecomuseo di Guinea e 4 km dalla spiaggia di Charco de Los Sargos.



La Palma 

L’isola di La Palma viene chiamata Isla Bonita per i suoi paesaggi mozzafiato, i suoi imponenti vulcani, i fitti boschi, le spiagge accoglienti, e per i suoi cieli pieni di stelle. Qui è possibile entrare in contatto con la natura sotto uno dei migliori cieli del mondo per osservare le stelle. 

Da non perdere in questa isola: Le Saline Di Fuencaliente, il cui contrasto estremo tra il sale bianco, le terre nere e l’azzurro del mare le rendono un vero e proprio spettacolo per la vista. Il Centro Storico Di Santa Cruz De La Palma, la capitale dell’isola, avendo conservato lo splendore di un’altra epoca, con imponenti case in stile coloniale e strade acciottolate, è in grado di trasportare nel passato. Poris de la candelaria, un luogo unico al mondo, una grotta meravigliosa che custodisce un piccolo villaggio, Tijarafe, a ovest dell’isola. Si tratta di un piccolo paesino fatto di casette bianche dalle porte e le finestre blu, raccolte all’interno di una grotta sul mare. Il belvedere del Roque di los Muchachos si trova in cima all’isola di La Palma, uno dei migliori posti al mondo per l’osservazione astronomica del cielo. Ai suoi piedi c’è una vista mozzafiato su una gigantesca caldera vulcanica di 1500 metri di profondità coperta di alberi con rocce vulcaniche dalle forme stravaganti e dichiarata parco nazionale.



Tenerife 

Tenerife è il luogo delle mille esperienze in un posto solo. L’isola mette sempre a disposizione diverse attività tra cui immergersi nella natura, rilassarsi sulla spiaggia, salire sul Teide, fare shopping, vedere uno spettacolo, passeggiare per il centro storico, divertirsi in un parco a tema, giocare a golf, e la lista potrebbe continuare. Insomma, su quest’isola non ci si annoia mai.

Sull’isola sono presenti due patrimoni dell’umanità: Il Parco Nazionale del Teide, con la vetta più alta della Spagna. Il Centro storico di La Laguna, con il suo stile architettonico coloniale.

Da non perdere assolutamente: il vulcano del Teide, con i suoi 3.718 metri che lo rendono la vetta più alta della Spagna e Il terzo vulcano più alto del mondo. Il Centro storico de La Laguna, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, è la prima testimonianza di centro urbano non fortificato, progettato e costruito secondo un piano ispirato alla navigazione. Puerto de la Cruz, uno dei villaggi più belli di Tenerife, situato nella parte nord, vi si trovano spiagge nere e una fantastica piscina artificiale: il Lago Martianez, un complesso di piscine di acqua di mare con un museo all’aperto. 



I Nivaria Beach Apartment sono un’ottima soluzione per alloggiare. Gli appartamenti e le ville infatti sono come un diamante nascosto nel sud di Tenerife. 

Nivaria Beach Apartments and Villas è un’oasi di pace sul bordo del mare, con il Teide alle spalle. Si tratta di un complesso privato dove tutto è stato curato nei minimi dettagli per creare un’atmosfera di relax e comfort che vi farà sentire a casa. Si trova nella città di Abades, in una zona di alto valore ecologico nel sud dell’isola. Il complesso è composto da 30 appartamenti con due camere da letto e sei ville con tre camere da letto. Gli edifici sono integrati nei dintorni e decorati in uno stile moderno, in cui la luce è la protagonista.

Nivaria Beach Apartments and Villas

Si trovano in un piccolo villaggio di case tipiche delle Canarie chiamato Abades, in una delle poche zone dell’isola che rimane in stato semiselvaggio. È un luogo perfetto per i viaggiatori che cercano di scoprire il volto più tranquillo e sconosciuto dell’isola. Il resort non solo offre prenotazioni di giorni e settimane, ma i suoi appartamenti possono anche essere prenotati per lunghi soggiorni di mesi e anche fino a un anno.

Gran Canaria 

Un piccolo continente dove vivere tutti i tipi di esperienze, per rendere ogni giorno speciale: spiagge dorate, paesaggi naturali straordinari e una grande città con una vasta gamma d’intrattenimenti per tutti.



Da non perdere su quest’isola: Playa de las Canteras, caratterizzata da una lunga lingua di sabbia dorata e acque tranquille che si estende per chilometri lungo la baia. Viene considerata una delle migliori spiagge urbane d’Europa. Porto Di Mogán, una tranquilla località di mare, con una piccola spiaggia che le dona ancor più fascino, è un rifugio particolare in cui ricaricare le batterie. Tufia, un piccolo paesino della costa est dell’Isola di Gran Canaria, in cui la tranquillità regna sovrana, si sente solo il suono del vento e del mare. Solo con la bassa marea si forma una piccola spiaggia di sabbia nera e scogli. El Roque de San Felipe, uno degli angoli dell’isola dove si può sentire la forza dell’oceano, semplicemente ascoltando, senza distrazioni. Le Dune di Maspalomas sono un sorprendente mix di deserto e oasi nel sud dell’isola, un’area naturale unica per la sua bellezza e la varietà di ecosistemi che ospita. Le dune, che il vento modifica senza sosta, rendono ogni giorno che passa il paesaggio diverso.

 
 

Un consiglio gastronomico a La Palmas De Gran Canaria è il Ristorante Eklectivo. Lo chef del ristorante, Francisco J. Coque, definisce la sua cucina come “la congiunzione di viaggi, memorie e esperienze”. https://www.eklectico-gastro.com/

Marco Aceti ed il suo momento magico

Marco Aceti, sin dal suo primo ruolo di Cesare in “Notte prima degli esami” di strada ne ha fatta tantissima, senza mai tralasciare il suo primo lavoro, o come lo chiama lui il suo primo amore ovvero il Vigile del Fuoco.

Chi fa un mestiere come il suo, sicuramente deve avere un cuore d’oro, forse non per tutti ma sicuramente è il suo caso.

Possiamo dire che sicuramente quello che lo aspetta è un autunno di fuoco, infatti ora è in scena al Teatro Petrolini di Roma con uno spettacolo molto forte intitolato “Le regole del gioco”, e poi su Amazon Prime Video con il nuovo film che lo vede protagonista “Lettera H”, basato sulle vicende del mostro di Firenze.



Hai sempre avuto la passione per la recitazione?

Certo, sin da piccolo infatti ho iniziato con i fotoromanzi, con la famosa Lancio, la casa di produzione, però mi son accorto subito che non ero soddisfatto in quanto davo la battuta con l’intenzione, però poi l’azione non c’era.

Poi ovviamente ho studiato recitazione e ad un certo punto mi è arrivato il ruolo di Cesare a diciassette anni per “Notte prima degli esami”, un ragazzo simpatico, anzi un vero e proprio guascone, un personaggio che mi ha dato una discreta popolarità in quanto il pubblico si era affezionato a lui.

Il classico ragazzo di borgata senza pensieri che porta sempre allegria, non ti nego che sono molto legato a lui.



Però il tuo lavoro è quello di Vigile del Fuoco.

Lo sono da quasi diciassette anni, e ti dirò la verità quando mi arrivò la cartolina per il militare io avevo già fatto “Notte prima degli esami”, e scelsi di fare il pompiere semplicemente perché avevo la caserma vicino casa, mi sembrava la scelta migliore.

Così per caso mi sono affacciato ad un lavoro di cui mi sono innamorato gradualmente, anche perché quotidianamente mi regala esperienze incredibili, ed alla fine mi è sempre servito per bilanciare il lavoro di attore che non sempre magari riesce riempirti al cento per cento.

Credo di poter dire di essere ad un punto artisticamente alto della mia vita, con dei progetti in cui credo con tutto il cuore, quindi lo vivo al meglio.



Come fai a far collimare le due professioni?

Per me è naturale, sono due mondi paralleli, ci son cresciuto, fare il pompiere è il mio lavoro, fare l’attore è la mia passione, quello che ho sempre sognato di fare sin da piccolo.

Uno compensa l’altro in maniera inscindibile.

Raccontami del tuo spettacolo teatrale.

Siamo ora in scena al Teatro Petrolini dal 5 al 10 ottobre con “Le regole del gioco”, che è la storia di una crisi coppia, con la resa dei conti finale tra separati, dove andiamo a toccare diversi aspetti, come la violenza psicologica femminile, che viene fatta nei confronti dell’uomo di cui si parla poco.

Per poi arrivare alla psicopatia, per poi arrivare al femminicidio di cui sentiamo tristemente parlare anche troppo.



E poi hai anche “Lettera H” in uscita su Amazon Prime Video.

Lettera H, lo considero un po’ come il mio bambino per la regia di Dario Germani, Giulia Todaro è l’altra attrice protagonista ed è un film che tratta uno degli omicidi del mostro di Firenze, quello della FIAT 127.

Lettera H, è il nome del tipo proiettile utilizzato dal famigerato gruppo di merende del mostro di Firenze, ed andiamo a raccontare la storia di Sebastian, che per l’appunto interpreto, un ex nazi-skin, completamente tatuato, infatti avevo ventitre tatuaggi di scena fantastici che mi facevano compagnia.

Seba fa il carrozziere e compra una macchina da restaurare, ignaro del fatto che l’auto fosse appartenuta ai malcapitati dell’omicidio, così entrando in contatto con la storia accaduta, inizia un viaggio mentale che lo porterà a mettere in atto quello che ha visto nel suo trip.

Le novità di Pineider, marchio che celebra l’arte della scrittura a 360 gradi

Si può tranquillamente constatare, senza essere tacciati di luddismo, come la quotidianità ormai diretta da smartphone, pc, device vari ed eventuali abbia reso la scrittura manuale una pratica sporadica, sotto certi aspetti forse anacronistica, e però proprio per questo mai così affascinante, pregna di significati che vanno ben oltre il tracciare lettere su un foglio bianco. Lo confermano la diffusione – e i riscontri lusinghieri – di corsi e workshop di calligrafia in ogni dove (nel nostro Paese, quelli dell’Associazione Calligrafica Italiana registrano un boom), oppure il fatto che in templi del sapere quali Oxford o Harvard un numero non trascurabile di professori imponga agli studenti di prendere appunti manualmente.
Nell’ambito del fashion va registrata, invece, la rinnovata fortuna di biglietti d’invito e ringraziamenti vergati a mano, come pure la presenza di penne, matite, notebook et similia nelle proposte di numerosi brand: le rollerball Caran d’Ache vestite da Paul Smith, la papeterie extralusso di Hermès, la recente collezione Gucci Cartoleria, non ultimo il dinamismo di Pineider, marchio che ha dalla sua oltre 245 anni di storia (d’eccellenza) nel settore, cominciata in piazza della Signoria a Firenze, dove Francesco Pineider aprì, nel 1774, una bottega di carte intestate, realizzate curando dettagli infinitesimali e ricorrendo a tecniche d’avanguardia, che consentivano di perfezionare caratteri, rilievi, finiture così come di riprodurre stemmi elaborati o specifici monogrammi.



Nel corso del tempo vennero introdotti articoli di pelletteria lavorati a regola d’arte, avvalendosi della grande tradizione toscana, e quindi strumenti di scrittura altrettanto pregevoli. Una produzione nel segno del ben fatto artigianale insomma, che non tardò a conquistare case regnanti, artisti, intellettuali e appartenenti al beau monde coevo (Napoleone, i Savoia, Stendhal, Leopardi, D’Annunzio per citare solo i più illustri e, limitandosi al ‘900, star quali Marlene Dietrich, Liz Taylor e Luchino Visconti).
Di proprietà dal 2017 della famiglia Rovagnati, Pineider è tornata a far valere una legacy centenaria basata sul lusso discreto, sulla vera – e piuttosto rara – esclusività che, secondo l’azienda, poggia necessariamente sul connubio fra tradizione e innovazione, craftsmanship e raffinatezza, retaggio storico e contemporaneità.



Per tornare all’attivismo di cui sopra, nel solo mese di settembre il brand ha messo in fila novità di rilievo: il 15 è stato inaugurato il primo flagship store negli Stati Uniti all’interno del celebre Rockfeller Center, cuore nevralgico dello shopping newyorchese; una boutique pensata per esaltare i tratti distintivi di Pineider con ambienti dal gusto fin de siècle, scanditi da ferro, vetro, lampadari originali ed elementi cromati affiancati a librerie dai bordi in ottone e mobili in legno d’impronta retrò.
Il negozio di Manhattan va ad aggiungersi a quelli italiani di Firenze, Roma e Milano. Quest’ultimo ha preso il posto, nel 2020, della libreria Feltrinelli di via Manzoni 12, un autentico salotto letterario da cui sono passati, tra gli altri, numi tutelari della letteratura come Eco o Pennac, raccogliendone in qualche modo il testimone con uno spazio consacrato all’arte della scrittura, completo di area lounge denominata “il club degli scrittori”.


Pineider New York
Pineider New York
Pineider New York

Pineider New York

Nelle scorse settimane, ha ospitato due eventi indicativi della volontà di Pineider di consolidare il legame con il mondo letterario e artistico in generale: il 16 settembre i fondatori della scuola di scrittura creativa Molly Bloom, Leonardo Colombati ed Emanuele Trevi, hanno presentato i corsi di narrativa e poesia frutto della collaborazione tra l’accademia e e il marchio, al via il 6 ottobre, che si articoleranno in undici appuntamenti presso lo store milanese, coinvolgendo alcuni dei migliori autori sulla piazza, tra cui gli stessi Colombati e Trevi, Sandro Veronesi, Alessandro Piperno e il premio Pulitzer Jhumpa Lahiri.
In piena fashion week, poi, la boutique è stata teatro dell’incontro tra la verve creativa di Antonio Marras, infusa di lirismo e rimandi all’arte in ogni sua forma, e le carte “upcylced” di Pineider, destinate al macero e invece effigiate dallo stilista con schizzi di volti e soggetti eterogenei, ottenuti intervenendo con sovrapposizioni, strappi, lacerazioni, parole, in un’operazione a metà tra pittura e scultura. Il designer sardo ha firmato inoltre 36 vasi in ceramica, manufatti che giocano con un’idea di imperfezione naturale e poetica, cara sia al designer sia alla griffe toscana, in vendita fino al 9 ottobre.



Oltre alle creazioni in edizione limitata di Marras, nello store nel Quadrilatero della moda trovano posto, naturalmente, i fiori all’occhiello della maison, ovvero stilografiche, quaderni rilegati, card in diversi formati e grammature e la pelletteria, un’offerta che si arricchirà presto dei prodotti della collezione Spring/Summer 2022, tra i quali eccelle l’eleganza assoluta del nero, in versione lucida o matte nelle penne Avatar in UltraResina (materiale esclusivo di Pineider, una combinazione di madreperla e resina), oppure traslato nei pellami soft e nei nylon tecnici delle new entry Metro, due tote bag strutturate dai manici importanti. Non mancano neppure borsoni, zaini, portadocumenti e cartelle nelle sfumature vivaci dello zenzero e del senape, in vitello bottalato o stampato con i motivi miny franzy obliquo e Empress (in quest’ultimo il profilo delle buste da lettera si ripete geometricamente sul corpo delle borse, sfumando dal blu al grigio). Accessori dalla qualità sopraffina, che ben si addicono alla voglia di distinguersi di chi, ancor oggi, preferisce indulgere nel piacere quasi meditativo dello scrivere a mano piuttosto che digitare l’ennesimo messaggio sul telefono.



Il debutto di Moncler nella profumeria

Moncler debutta nel segmento della profumeria con il lancio delle fragranze Moncler Pour Femme e Moncler Pour Homme, sintesi di una nuova e autentica esplorazione sensoriale.

In equilibrio tra evocazione e ricerca, le due essenze riflettono la sinergia audace tra natura, avventura e scoperta, valori distintivi dell’universo del brand e della sua espansione come brand globale ispirato alla tradizione della montagna e a una nuova concezione del lusso. In un’armonia di contrasti continui, esaltati da note fresche e frizzanti, i due nuovi profumi celebrano i grandi scenari outdoor trasmettendo la sensazione di un abbraccio caldo e avvolgente.

Moncler Pour Femme e Moncler Pour Homme sono solo l’ultimo capitolo di una lunga serie di progetti e creazioni che testimoniano l’ispirazione costante di un brand lifestyle a 360 gradi, riconosciuto in tutto il mondo per la sua tradizione di eccellenza ispirata all’universo della montagna. Profondamente radicato nello spirito outdoor e in una naturale vocazione all’innovazione, Moncler è divenuto nel tempo un marchio di riferimento internazionale per i suoi piumini trapuntati e per le linee di abbigliamento e accessori uomo e donna, al confine tra lusso contemporaneo e sportswear ad alta performance. Con Moncler Genius, oggi il brand si distingue come hub creativo che dà voce ai diversi designer invitandoli a esprimere visioni differenti esplorando nuovi orizzonti attraverso il design e l’innovazione.

La fragranza femminile è un floral woody musky creata da Nisrine Grillié e Quentin Bisch. Esaltata da due accordi inediti realizzati in esclusiva, la composizione si apre con la sensazione luminosa e frizzante dell’accordo Powdery Snow per evocare la bellezza evanescente della neve appena caduta.

Quella maschile invece è un woody aromatic creata dai profumieri Antoine Maisondieu e Christophe Raynaud. Ispirata alla bellezza vibrante e incontaminata delle foreste ad alta quota, la sua energia pervasiva contiene una saturazione inedita di note legnose. La fragranza si apre con l’accordo esclusivo Alpine Green, abbinato alla freschezza decisa della Salvia Sclarea in una miscela esaltante che evoca le fronde verdeggianti dei pini di montagna.

Il down di WhatsApp, Facebook e Instagram. Il blackout più lungo della storia dei tre social di Zuckerberg

Il collasso più lungo della storia (circa 6 ore) e che si stima sia costato 6 miliardi di dollari. WhatsApp, Facebook (incluso Messenger) e Instagram hanno smesso di funzionare, in Italia e nel resto del mondo, dalle 17:40 circa ore italiane. Nell’era della digitalizzazione – soprattutto post covid19 – la paralisi del messaggio instanteo e in tempo reale ha causato danni e problematiche con ripercussioni economiche di una gravità e durata senza precedenti. Da un’inconveniente che doveva durare poco tempo è scaturito una crisi che passerà alla storia, ma che soprattutto deve farci riflettere su quanto oggi la nostra vita sociale ed economica sia connessa a queste piattaforme.

Un primo picco di segnalazioni al sito downdetector.com è arrivato verso le 17. Un picco impressionante rispetto allo standard di segnalazioni arrivate in giornata. Non è dato ancora sapere al momento quali siano i motivi del crash. Impossibile ricevere e spedire messaggi. In down ad esempio anche il sito WhtasApp web per utilizzare sul pc la piattaforma di messaggistica.

Su Twitter gli hashtag #whatsappdown, #instagramdown e #facebookdown sono diventati immediatamente trending topic: i tre hashtag in pochi minuti hanno generato un volume di circa 100mila tweet.

UN DOWN DURATO OLTRE SEI ORE CHE PASSERA’ ALLA STORIA

Questo blackout passerà alla storia per le ripercussioni sociali, economiche e anche politiche ovunque nel mondo. Imprese abituate, dall’India al Brasile, a ricevere gli ordinativi e a fare le consegne comunicando attraverso le piattaforme si sono bloccate. Non è la prima volta che accade. L’ultimo disservizio che aveva interessato le tre app dell’ecosistema di Mark Zuckerberg risale allo scorso 19 marzo e quello ancora precedente al 3 luglio 2019. Il down di marzo scorso era durato 45 minuti. Secondo l’agenzia Bloomberg la perdita economica a livello mondiale è stata valutata di 160 milioni di dollari per ogni ora di interruzione della connessione digitale. 

Ci sono inoltre altre conseguenze non solo di tipo commerciale: molte persone che usano apparecchiature e sistemi di domotica attivati attraverso connessioni Facebook si sono trovati all’improvviso a non poter aprire la porta di casa, accendere la tv, attivare un termostato, entrare in un sito di shopping online. Tanto per fare alcuni esempi. Pare che per alcune ore lo stesso staff di Facebook non sia riuscito a entrare negli uffici perché il «buco nero» che ha colpito il gruppo ha fatto svanire, insieme all’intera architettura di sistema, anche i meccanismi di sicurezza interna, compresi quelli di riconoscimento dei badge dei dipendenti.

Sabotaggio? Un maligno con ironia potrebbe pensare alla vendetta di TikTok!  Certi media avevano segnalato l’ipotesi della ritorsione di una ex dipendente, la computer scientist Frances Haugen, che ha denunciato in una trasmissione televisiva della CBS una serie di scelte non proprio etiche della società. Stamattina l’accusatrice di Facebook verrà ascoltata dal Congresso di Washington che l’ha convocata per un’udienza. L’ipotesi di un attacco hacker, però, è stata accantonata quasi subito ed è stata ipotizzato un problema di rete causato da un errore nella configurazione di una componente essenziale del sistema

Un disastro che ha fatto crollare il titolo in borsa. Sono infine importanti le conseguenze sempre a livello economico: Facebook chiude la giornata in borsa a Wall Street perdendo il 4,9% per poi recuperare leggermente.

Gli Astri di Massimo Giannone Benvenuto ottobre

ARIETE

AMORE
Con Mercurio in opposizione la vostra verbalità dovrà essere sottoposta ad attenta analisi, non dalla mente ma dal cuore. Dite a voi stessi quello che con nonchalance direste alle persone amate, potreste rimanere folgorati. Utilizzate le vostre fiamme per accendere i focolai giusti, magari un camino, e cercate in tutti i modi di tenere il becco chiuso. Eviterete così di affrontare battaglie senza soluzione.
LAVORO
Anche Marte si trova nel segno opposto della Bilancia. Esso rappresenta l’energia, la forza ma anche la terra ed il contadino. È necessario rimboccarsi le maniche, sporcarsi le mani come fa il contadino, le abitudini sono un male per voi. Dovrete liberarvene ed attraverso la focalizzazione e l’umiltà raggiungere i risultati professionali desiderati. State attenti soprattutto all’istinto nel lavoro: non è come a casa e non tutti sono disposti a perdonare.
IL PERSONAGGIO – RUSSEL CROWE è nato il 7 Aprile1964, attore neozelandese naturalizzato statunitense. Con un Mercurio natale in Toro, che indica un elevata capacità riflessiva e profonda, idee chiare e ben precise, secondo gli astri, per la sua intelligenza e per la sua capacità di relazionarsi e di trasmettere emozioni, Russell è predisposto al successo nel suo lavoro. Inoltre, la sua Venere Natale in Gemelli lo rende una persona socievole con un fascino brillante, portato soprattutto per gli stimoli intellettuali. Mi ha affascinato nel ruolo del generale nel film “Il Gladiatore”: bellezza, forza, elevata capacità interpretativa, fascino da vendere! Ha fatto sognare tante donne e tanti uomini direi. Poi alcuni film non ebbero il successo sperato. Nel 1997 con LA Confidential viene acclamato fra le star di Hollywood. Lo sapete che è un tifoso della Roma? E che all’anteprima del film il Gladiatore nel 2018, Francesco Totti gli ha donato la sua maglia giallorossa? 

TORO

AMORE
Un mese all’insegna della trasformazione! Urano nel segno determina tanti cambiamenti e voi, che siete abitudinari, non siete sempre in grado di reggerli. Ma i cambiamenti sono positivi finalmente. Dopo le accese discussioni, tornerà la comprensione e la pazienza verso le persone amate, che in quest’ultima fase avreste voluto volentieri eliminare dalla vostra vita per la loro leggerezza nell’affrontare ogni cosa. Fate pace e non dite assolutamente i vostri pensieri, altrimenti ricominciano.
LAVORO
Nel lavoro, invece, i disaccordi potranno ancora ledere la vostra serenità. Gli astri vi consigliano di sdrammatizzare, di non pesare né le parole né i limiti degli altri, altrimenti il rischio sarà di mettervi contro qualcuno che successivamente potrà nuocervi. Adottate la gentilezza come arma, perché annienta gli invidiosi e li rimette al loro posto. Concentratevi su voi stessi, ed investite in formazione: la migliore pratica per sorprendere nel lavoro è la formazione e la visione consona.
IL PERSONAGGIO – GEORGE CLOONEY è nato a Lexington il 6 maggio 1961.E’ un attore, sceneggiatore e produttore cinematografico. Con la sua Venere natale in Ariete, gli astri suggeriscono una natura soggetta ai colpi di fulmine, con una tendenza alla sincerità e all’onestà.
Me lo ricordo in “ER – Medici in prima linea” del 1994, ambientato nel pronto soccorso del policlinico universitario di Chicago: mi ha fatto sognare per il suo fascino e per la sua bravura interpretativa. Nel film Ocean Eleven interpreta Danny Ocean che, uscito dal carcere dopo quattro anni ove era detenuto per truffa e rapina, con un compagno di avventure Rusty Ryan decidono di fare una rapina al casinò di Las Vegas: che bravura grande George, ogni tuo film mi ha fatto sognare. Lo sapete che ha sposato a Venezia un’avvocatessa, Amal Alamuddin nella sede comunale Ca Farsetti? E che insieme sostengono tantissime cause umanitarie?

LONDON, ENGLAND – APRIL 26: George Clooney attends the Lost In Space event to celebrate the 60th anniversary of the OMEGA Speedmaster, which has been worn by every piloted NASA mission since 1965 at Tate Modern on April 26, 2017 in London, United Kingdom. (Photo by Jeff Spicer/Getty Images)

GEMELLI

AMORE
Il tempo di correre nei prati a giocare fra Castore e Polluce si è concluso, dovrete portare concretezze nel vostro animo e scegliere chi volete essere dei due. Il nodo in Gemelli è un segnale di cicli di vita, vanno fatte scelte coraggiose e se un amore non va, non potete essere voi a cambiarlo. Non ostinatevi quindi, e lavorate sulle profondità. Saturno vi ha insegnato il sacrificio, ma adesso dovrete essere voi a dare prova di coerenza e solidità.
LAVORO
Periodo favorevole per il vostro settore professionale, evitate però gli accumuli e scegliete le opportunità più consone a voi. Non accettate tutto, ma il meglio, quello che siete in grado di gestire e che stimola la vostra curiosità. Createvi un’agenda e magari scrivetevi tutto, la vostra mente non è più in grado di sostenere la mole dei vostri pensieri e molte cose potrebbero sfuggirvi. Nel mercato, esistono agende molto simpatiche e consone al vostro modo simpatico di gestire la vita, magari con la vostra genialità mercuriale create un nuovo lavoro.
IL PERSONAGGIO – ANGELINA JOLIE è nata il 4 Giugno 1975 a Los Angeles. E’ un attrice, produttrice cinematografica e regista. La Venere natale in Toro, che gli conferisce una natura dolce ed amorosa, una forte predisposizione alla profondità d’animo la conduce alla ricerca dell’amore in ogni sua forma, non a caso la sua predisposizione verso il sociale e l’aiuto dei bisognosi. La Venere in Toro dona ai soggetti grande rispetto degli altri e non ama le avventure relazionali. Marte e Saturno in Cancro: Marte gli conferisce un elevata sensibilità ma anche una tendenza ad essere un po’ possessiva, mentre Saturno predispone al bisogno di affetto  ed attenzioni. Vincitrice di due premi Oscar, e con i film di Lara Croft raggiunge la fama internazionale. Lo sapete che a 16 anni è stata protagonista del video ”Alta Marea”, di Antonello Venditti? Super Angelina…

CANCRO

AMORE
Plutone nel vostro segno opposto è un duro colpo per il vostro umore, ordine e rigore, per voi che amate autogestirvi: saranno regole non facili da reggere. Ciò che importa è l’insegnamento, avete la dolcezza ed il senso della casa, ma se vi arrabbiate, non è facile comprendere le vostre chiusure. Queste vibrazioni astrali possono destabilizzare i vostri legami e magari chi vi ama potrebbe reagire in un modo non prevedibile alle vostre lune. Ricordatevi che la Luna ha diverse fasi, tutto cambia, anche le situazioni. Evitate i pensieri negativi e non costruttivi.
LAVORO
In questo settore le situazioni sono più favorevoli, sarete disponibili con i colleghi anche perché poi vi aspettate che ricambieranno al momento opportuno. Si allenterà una fase difficile vissuta nei mesi precedenti e tornerete ad una normalità nell’affrontare con determinazione gli ostacoli e le vostre stesse ansie. Nel film “Fracchia la belva umana “, la signora Corvino chiede a Fracchia “di che segno è lei Fracchia?” “Topo” disse Fracchia. E …la signora Corvino risponde “lo immaginavo!” Siamo facili ad immaginare sugli altri, cerchiamo di usare questo dono verso noi stessi.
IL PERSONAGGIO – MERYL STREEP è nata il 22 GIUGNO 1949, è conosciuta come una delle attrici statunitensi più versatili della storia del cinema, adattandosi a qualsiasi genere con elevata capacità interpretativa. Mercurio in Gemelli natale gli conferisce una capacità dialettica elevata, una mente veloce e sorprendente, capace di gestire più cose contemporaneamente e Saturno in Vergine gli dona un grande senso del dovere ed una necessità di essere sempre perfetti. Detiene il record di candidature ai premi Oscar, e ne ha vinti tre. L’ho amata nel film Il diavolo veste Prada, nel ruolo di Miranda Priestly, una direttrice tirannica della rivista di moda Runway. Sapete che dimenticò in bagno la statuetta dell’Oscar?

LEONE

AMORE
Non è facile la vita con Saturno opposto al segno, tante le prove da superare nel vostro quotidiano. Quello che gli astri suggeriscono è una dose di allegria a prescindere, la gioia muove gioia, ma i cattivi pensieri alimentano le situazioni negative e le rendono realtà. Scegliete voi! Vi consiglio di alleggerire il vostro domestico, non è una discarica dei vostri pensieri e delle vostre afflizioni. Anche le persone amate hanno il loro carico, e da buon re della foresta, dovreste essere consapevoli che una grande vittoria non è affrontata sul campo, ma sul giusto pensiero. Date tregua a chi vi ama.
LAVORO
Nulla di facile anche in questo settore ma, amando le sfide, troverete il modo di affrontare al meglio le difficoltà. Giove in opposizione tocca la nostra coscienza ed insegna che attraverso la consapevolezza si possono migliorare le nostre dinamiche quotidiane. Nel segno porta abbondanza e prosperità, in opposizione porta privazioni; ma se osserviamo meglio queste energie, esse insegnano che la sofferenza non è per forza negativa, essa stessa sta purificando l’animo per volgerlo verso il meglio. Meno io più noi.
IL PERSONAGGIO – ENZO BIAGI è nato il 9 AGOSTO 1920, giornalista, scrittore e conduttore televisivo. Venere in Leone conferisce grandi capacità artistiche, senso della correttezza nella generosità nelle sue passioni, ma anche una grande sicurezza del sé. Nel 1937 cominciò a collaborare con L’Avvenire, dove si occupava di cronaca. Nel 1940 viene assunto dal Resto del Carlino, dove sistemava gli articoli. Più avanti divenne direttore di Epoca e,grazie al suo fiuto, mise in copertina un caso su Wilma Montesi, una ragazza trovata morta sulla spiaggia di Ostia; si alzò così tanto la tiratura del giornale che scalzò il precedente direttore. Tante le cose che ci ha donato: articoli, libri, programmi televisivi di grande cultura ed impatto. Nel 1995 conduce la trasmissione “Il Fatto”, che andava in onda subito dopo il TG1. Questa trasmissione fu proclamata dalla critica come il miglior programma dei primi 50 anni della Rai. Si racconta che poco prima di morire avesse recitato una poesia di Ungaretti, “Si sta come in d’autunno sugli alberi le foglie”.

VERGINE

AMORE
Nettuno in Pesci sconvolge le vostre giornate, i vostri sogni, le vostre illusioni. Tutto ciò che avete sempre amato, il conforme, la razionalità, saranno messi a dura prova nelle vostre relazioni. Molte relazioni saranno al limite della chiusura per divergenze, incapacità di comprendersi o follie improvvise del partner. Ma voi, dalla vostra, avete una grande forza, siete in grado di soffrire per ciò in cui credete: lottate quindi e non perdetevi d’animo! Se un rapporto non andava bene, sono certo che avete preso le giuste misure. Gli astri vi sorrideranno presto, ed una nuova freccia sarà scagliata da un putto benevolo a voi.
LAVORO
Utilizzerete il lavoro per non pensare e ciò vi farà creare delle direttive vincenti ed un’rganizzazione del team, o di chi collabora con voi. Gratifiche e successi in arrivo, dovrete combattere qualche personaggio ostile ma in questo ambito siete in grado di gestire le emozioni. Per chi di voi è alla ricerca di una nuova occupazione, novità piacevoli in arrivo. Fate qualcosa per scaricare lo stress. Una cena con uno sconosciuto?
IL PERSONAGGIO – SEAN CONNERY è nato ad Edimburgo il 25 Agosto 1930. Attore e produttore cinematografico. Mercurio natale in Vergine, che rende l’individuo molto analitico, con una grande capacità critica e senso del dovere, predispone Sean verso ruoli pragmatici e di grande impegno per entrare nei ruoli dei personaggi. Inoltre con Giove natale in Cancro che suggerisce raffinatezza grande fascino e grandi doti di persuasioni si può comprendere come Sean abbia conquistato il grande pubblico. Raggiunge una grande fama nel 1960 con il personaggio di James Bond del quale è stato il primo interprete. L’ho amato nel ruolo in “Gli Intoccabili” per il quale vinse anche l’Oscar come attore non protagonista. Ma anche” Highlander” e “L’ultimo immortale” mi hanno fatto sognare. Sapete che la nota rivista People nel 1989 lo ha eletto come l’uomo più sexy e nel 1999 il più sexy del secolo?

BILANCIA

AMORE
Sarete in grado di attirare l’attenzione delle nuove conoscenze, ma è necessario mettere da parte il passato: evitate di pensare troppo e di concentrarvi su cose che non esistono più. Nei rapporti consolidati è consigliata tanta diplomazia e senso di elasticità, il vostro partner attraversa una fase complessa e magari non sarà attento alle vostre esigenze. Invece di manifestare un bisogno, date supporto e motivazione: sarà molto apprezzato e si accorgerà delle vostre necessità.
LAVORO
Dovrete mettere da parte le vostre insoddisfazioni ed agire con un umore propositivo per vincere le ostilità astrali. Tante le preoccupazioni accumulate ma i pensieri negativi non curano, distruggono ancor più la visione. Disponetevi verso un volere forte, una chiarezza mentale e magari scrivetevi la vostra lavagna dei desideri: vedrete, realizzerete ogni cosa.
IL PERSONAGGIO – ZAC EFRON è nato il 18 Ottobre 1987 a San Luis Obispo, California.  Venere natale in Scorpione gli conferisce una intensità emotiva ed amori tormentati, ma anche un magnetismo particolare in ogni cosa che si fa, mentre Saturno in Sagittario gli dona grande concentrazione e desiderio continuo di apprendere. Le capacità intellettive alte ed una visione aperta della vita conferiscono a Zac gli strumenti validi per il suo successo professionale. Inizia la sua carriera nel 2000 e diviene famoso per il ruolo Troy Bolton nel film tv High School Musical, grazie al quale diviene il sogno di molte adolescenti, e la serie diventa un successo mondiale. Bello ed affascinante ed un po’ misterioso, un cocktail perfetto per conquistare. Sapete che in “Parkland ha interpretato il ruolo del dottor Jim Carrico, uno dei medici che tentò di salvare la vita a Kennedy?

SCORPIONE

AMORE
Approfittate della Venere nel segno i primi giorni del mese per conquistare le nuove conoscenze e sanare afflizioni nei vostri rapporti di coppia. Alle volte basta solo scusarsi e le energie cambiano, così come il modo di rapportarsi. Quando avviene qualcosa, anche un litigio, bisogna osservare il segnale: cosa ci vuole comunicare, forse è necessario cambiare qualcosa di noi? O siamo stati noi stessi ad abituare male e ci siamo stancati?
LAVORO
Le gratifiche che desiderate vanno conquistate non solo con il massimo sul vostro lavoro, cosa che già fate alla perfezione, ma anche non portandovi i vostri pesi in ogni ambito del vostro quotidiano. Soprattutto accettate i tempi: ci sono energie che devono incastrarsi per realizzare le magiche realtà; sognate e credete evitando il pessimismo.
IL PERSONAGGIO – CALVIN KLEIN è nato il 19 NOVEMBRE 1942. Stilista ed imprenditore. Marte natale in Scorpione gli conferisce un elevato magnetismo ed una tendenza alta ad affermare il sé, oltre che tenacia e tendenza strategica: chiavi importanti per comprendere il successo del grande stilista. Inoltre, Saturno in Gemelli gli dona uno spirito profondo predisposto all’osservazione ma allo stesso tempo timori nell’emanare. Fonda la sua azienda il 28 dicembre 1967, con il suo amico Barry, lui si occuperà della direzione artistica del progetto ed il suo amico gestirà il lato finanziario. Si racconta che il primo ordine importante fu fatto dai grandi magazzini Bonwitt Teller per 50 mila dollari e ciò permise l’apertura di un soft di design sulla 37 ma strada. Nel 92 la società ha vissuto un periodo negativo ma è riuscito a superarlo grazie al successo della linea intima. Nel 2002 cede il marchio alla PVH per la bella somma di 400 milioni di dollari, non male no?

SAGITTARIO

AMORE
Le energie astrali sono benevole con il vostro segno, le relazioni di coppia vivranno una fase di intensa condivisione, fatta di tanti attimi di dolcezza e stupore nell’essere ricambiati in ogni esigenza. Chi di voi è alla ricerca di un partner, dovrà prima ricostruire il settore delle amicizie: forse vi siete isolati troppo, nessuno busserà cosi alla vostra porta. Che dite, sarà il caso di conoscere gente nuova?
LAVORO
I vostri sforzi saranno premiati, le vostre idee vincenti ed il vostro modo di non perdere mai di vista i vostri obiettivi vi farà realizzare mete impensate. Siate però chiari in partenza onde evitare inutili incomprensioni ed arrabbiature che poi non sarete in grado di contenere. Proponete le vostre esigenze e discutetene con chi vi affida le mansioni. Ottima fase per gli investimenti immobiliare e l’acquisto di tecnologia.
IL PERSONAGGIO – BRAD PITT è nato il 18 dicembre 1963 a Shawnee, attore produttore cinematografico e vincitore di due premi Oscar, e mio idolo per tanti suoi film che ho amato. La Venere natale in Capricorno è un significatorio di grande affidabilità, di serietà: tutte le sue relazioni crescono e tendono a crescere lentamente ed a rafforzarsi nel tempo. Mi chiedo chissà perché è finita con Angelina Jolie?! Penso a qualche astro birichino che ci ha messo lo zampino. Ho amato tutti i suoi film, in particolare Fight Club del 1999 ed Il curioso caso di Benjamin Button. Mi è dispiaciuta la separazione da Angelina Jolie, li vedevo come la coppia più splendida al mondo con tanti figlioli, ben sei, tre dei quali adottati. Sapete che il suo primo film è stato un altro film che ho amato?  “Thelma e Louise”. E che ha fatto la mascotte vestito da pollo per una catena food?

CAPRICORNO

AMORE
Le energie inviate da Plutone hanno un forte impatto nella vostra psiche e vi renderanno particolarmente sensibili e con un forte desiderio di ritrovare le armonie di coppia. L’amore è al centro del vostro universo, con un elevato bisogno di essere compresi senza dare spiegazioni. Tante le delusioni avute nei mesi precedenti ma, finalmente, iniziate a donarvi amore e le energie volgeranno a vostro favore, lentamente la vita tornerà a sorridervi.
LAVORO
Grandi novità professionali si attueranno in questo mese, grazie ad un elevata sensibilità e creatività ed un forte desiderio che vi disporrà al nuovo alla ricerca a gratificarvi. Attraverso la vostra grande responsabilità, attirerete l’attenzione di partner nuovi o di un vostro superiore. Non tiratevi indietro dinanzi a nulla e la fortuna vi accoglierà fra le sue braccia.
IL PERSONAGGIO – BRADLEY COOPER è nato a Filadelfia il 5 gennaio 1975, attore, regista e produttore cinematografico. Con Mercurio e Venere in Capricorno, Bradley comunica in maniera controllata, con tanto rigore calma e razionalità; inoltre la Venere natale dona tanta affidabilità e serietà relazionale. Inoltre Saturno in Cancro indica bisogno di attenzioni ed affetto. Ha raggiunto il successo con la commedia “Una notte da Leoni”, ma lo ho amato nel film di Clint Eastwood “American Sniper”, per il quale ha ricevuto due candidature agli Oscar. Lo sapete che per il film American Sniper è ingrassato 18 chili? E che a New York ha lavorato come portiere notturno?

ACQUARIO

AMORE
La fine dei cicli pesanti sembra non esaurirsi; in realtà le energie astrali sono già favorevoli ma il vostro animo risulta essere stanco e provato dalle varie esperienze pesanti vissute. Le relazioni finalmente avranno una boccata di ossigeno e le incomprensioni svaniranno attraverso il senso del giusto ed il rispetto che è innato in voi: questo atteggiamento susciterà una sorta di senso di colpa nel partner, che si renderà conto di aver valicato troppi limiti. I single stanno per incontrare una delle persone più importanti della loro vita.
LAVORO
Grazie al vostro grande senso della responsabilità e ad una grazia innata nel lavoro che fate, il vostro ambiente professionale sarà più armonico e disponibile verso di voi. Cominceranno ad arrivare notizie piacevoli, che stavate attendendo da troppo tempo. A voi che avete la necessità di essere riconosciuti, basta poco per non sentirvi soli: queste emozioni vi galvanizzeranno e vi aiuteranno a superare altre vostre difficoltà quotidiane. E’ il momento di fronteggiarsi nel profondo, comprendendo che non sono gli altri gli artefici della vostra amarezza, ma esperienze passate e non del tutto superate.
IL PERSONAGGIO – ASHTON KUTCHER è nato il 7 febbraio 1978 a Cedar Rapids, Iowa, è un attore, modello e produttore cinematografico. La sua Venere natale in Acquario lo predispone agli amori liberi dalle convenzioni, teme le gelosie ed il controllo; la sua relazione è molto legata alle emozioni ed all’amicizia. E’ stato sposato con Demi Moore. Non ha avuto un infanzia facile, un fratello gemello ha una paralisi cerebrale che deve averlo fatto soffrire molto. E’ stato anche arrestato per rapina a scuola. Nel 1997 ottiene un contratto con un agenzia importante per modelli. Gli si perdona qualsiasi cosa ad un ragazzo così bello, che ne  pensate? Anche qualche film dove la sua interpretazione non è stata avvincente ma si rimane folgorati dalla sua bellezza, tutto il resto passa in secondo piano. Sapete che secondo la rivista Forbes è l’attore più pagato della Tv?

PESCI

AMORE
Nettuno nel vostro segno segnala una profonda crescita spirituale che darà una nuova impronta alla vostra relazione. Finalmente la persona amata si accorgerà dei vostri grandi sforzi per proteggerla e si renderà conto che la vostra non era una prevaricazione ma una tutela. Molti purtroppo ci devono sbattere il muso per comprendere, cari amici dei Pesci, ma il momento della vostra rivalsa è giunto e finalmente riceverete gli abbracci ed i conforti lungamente desiderati.
LAVORO
Fase speciale per la vostra professione, basta che non vi fate vincere dalle vostre elucubrazioni mentali e dalle paure, e avrete la possibilità di avanzare professionalmente e trovare gratifiche a lungo attese. Molti di voi faranno investimenti di successo che stimoleranno al meglio voi ed i vostri colleghi. Una disputa con un collega verrà chiarita attraverso un atteggiamento più comprensivo da parte vostra.
IL PERSONAGGIO – ANNA MAGNANI è nata il 7 MARZO 1908 a Roma, è una delle mie attrici italiane preferite. La Venere natale in Toro suggerisce una natura amorevole ed intensa in ogni sua manifestazione. Non si necessita del superficiale ma si ha bisogno di concretezze ed amore profondo. Inoltre, il suo Saturno in Pesci indica che nel suo animo c’è una predisposizione al sacrificio, bontà ed umiltà. E’ una delle poche attrici italiane ad aver avuto l’Oscar con il film “La rosa tatuata” nel 1956, io ho amato tanto la sua interpretazione nel film “Roma città aperta”. Un mito italiano per la sua capacità interpretativa ed espressiva. Sapete che non ha mai saputo chi fosse il suo vero padre?

L’oroscopo settimanale di Massimo Giannone

Un appuntamento per entrare in connessione con noi stessi attraverso la lettura del movimento degli astri e dell’influenza che possono avere sulle nostre vite. È questo il nostro obiettivo per i mesi che verranno, insieme alla guida di Massimo Giannone, percettivo e astrologo da più di vent’anni, dotato di eccezionale sensibilità, nel leggere con occhio metodico e nell’interpretare, poi, con il dono dell’intuizione e di un cuore aperto alla realtà circostante e al lato umano di questo mondo che somiglia sempre di più a una matassa inestricabile.

Ha letteralmente conquistato tutta Italia, partendo da Milano, capitale della moda e dell’editoria, con i suoi appuntamenti fissi sul IL del Sole 24 Ore e su Gioia, e dando vita agli astrococktail e le astrocene: dei format unici (anche perché unico è proprio lui), tra i ristoranti e i locali più apprezzati dai protagonisti della vita notturna meneghina.
Il suo metodo ha conquistato anche brand di moda e di beauty d’alta gamma, che l’ha portato ad essere protagonista di eventi moda, anche in tour per tutto lo stivale con nomi come Maliparmi e la Prairie.

“Il mio oroscopo segue un percorso rivoluzionario, realizzato, accogliendo gli insegnamenti dei pianeti che, se seguiti, aiutano a migliorarci e ad affrontare le problematiche con una nuova consapevolezza, trasformando così le energie e migliorando il nostro quotidiano.
Se cogliamo le vibrazioni archetipiche degli aspetti che consideriamo avversi, come un suggerimento, si ha la possibilità di attenuare gli effetti negativi, ad esempio, Urano in cattivo aspetto è un monito alla velocità: è un avviso a prestare attenzione, a non correre, bisognerà moderarsi e non avere fretta, perché questa, spesso, può non essere una buona alleata.
Non c’è cosa più difficile che andar contro se stessi, contro le proprie abitudini, ma un “IO “che non vuol cambiare ha la tendenza a farsi male, finendo così per sentirsi vittima degli eventi. Dobbiamo imparare, invece, a non combattere queste vibrazioni astrali.
E allora, armonizziamoci con gli astri in un’orchestra che vibra d’informazioni, dove il suono nel Macro vuol amorevolmente insegnarci a come vivere nel Micro in una perfetta sinfonia che sarà il nostro nuovo quotidiano”.

Il suo approccio, tutt’altro che generico, entra nell’aspetto psicologico e animico delle personalità legate al segno zodiacale, con una chiave interpretativa percettiva, volta a fornire un consiglio per rinascere, ricostruirsi.
Perché “le esperienze sono insegnamenti, se impari a cogliere le sue direttive, la tua vita può cambiare completamente” dice Massimo Giannone.
@massi_e_l_astrologia

Artwork a cura di Maria Angela Lombardi @_mariaalombardi_


Oroscopo settimanale per il segno dell’Ariete

ARIETE

Il sentiero è: GENTILEZZA

LOVE – “Voglio svelarti un segreto, un grande segreto che ti aiuterà ad affrontare le prove e quando la vita vorrei sottoporti: devi essere gentile e avere coraggio”, Hayley Atwell, attrice britannica. Quando il rapporto attraversa un momento difficile, la gentilezza è come una cura che vi aiuterà a sanare le ferite.

WORK – “Quando ti viene data la possibilità di scegliere se avere ragione o essere gentile, scegli di essere gentile”, Millie Davis, attrice. L’ostinazione conduce ad ulteriori tensioni, siate gentili e comprensivi e troverete il modo di affrontare ogni argomento.

Forma fisica: BUONA


Le previsioni zodiacali della settimana per il segno del Toro

TORO

Il sentiero è: RESISTENZA

LOVE – “L’amore vero è preterintenzionale, l’amore vero c’è e regge quando supera la disillusione reciproca che viene dal capire che l’unione simbiotica, facile, spontanea non esiste”, Costanza Miriano, giornalista. Ogni cosa in una relazione ha i suoi momenti, i suoi alti e bassi, nulla è facile ma l’amore è dato da come affrontiamo questi stessi momenti.

WORK – “Quel che importa non è la nostra vittoria, bensì la nostra resistenza”, Francois Mauriac, scrittore francese. Trovare la forza di resistere alle avversità nella vostra professione vi farà raggiungere gli equilibri cui necessitate.

Forma fisica: NUOTO


Gemelli: le previsioni astrologiche della settimana

GEMELLI

Il sentiero è: ALLEARSI

LOVE – “Non solo parlarsi d’amore, ma parlarsi con amore, e allearsi per rendere umano il mondo”, Papa Francesco. Condividere e comunicare con amore e non col bisogno vi farà vivere una fase idilliaca.

WORK – “Scegli i tuoi alleati e impara a lottare in compagnia, perché nessuno vince una guerra da solo”, Paolo Coelho, scrittore. Non isolatevi le grandi opportunità si raggiungono con il team giusto.

Forma fisica: OTTIMA


Oroscopo settimanale per il segno del Cancro

CANCRO

Il sentiero è: RINASCITA

LOVE – “Si muore tutte le sere, si rinasce tutte le mattine: è così. E tra le due cose c’è il mondo dei sogni”, Henri Cartier Bresson, fotografo francese. Tutto è morte e rinascita nella nostra vita, basta non smettere mai di sorridere e sognare ed il nostro quotidiano sarà fantastico.

WORK – “Osa: esigi che la vita ti faccia dono della tua rinascita”, anonimo. Bisogna osare per ottenere, non attendere, lotta per le cose che desideri e non arrenderti mai.

Forma fisica: MEDITATE


Le previsioni zodiacali della settimana per il segno del Leone

LEONE

Il sentiero è: LOTTARE PER GLI IDEALI

LOVE – “Maggiore è l’ostacolo, maggiore è la gloria nel superarlo”, Molière, commediografo francese.Quando gli ostacoli affettivi sembreranno insormontabili, non arrendetevi, perché non solo li supererete, ma sarà una grande soddisfazione averli superati.

WORK – “Puoi fare qualsiasi cosa se sei disposto a pagarne il prezzo”, Vince Lombardi, allenatore di football americano. Non bisogna mai arrendersi dinanzi alle difficoltà, è il prezzo da pagare per realizzare i sogni.

Forma fisica: BUONA


Vergine: le previsioni astrologiche della settimana

VERGINE

Il sentiero è: ELEVARSI

LOVE – “La vera bellezza, dopo tutto, consiste nella purezza del cuore”, Mahatma Gandhi, politico e filosofo indiano. Quando si è puri di cuore, ogni cosa nella relazione raggiunge vette di bellezza impensabili.

WORK – “Quando il cuore è puro, compiamo immediatamente e in ogni momento quello che il nostro dovere”, Mahatma Gandhi, politico e filosofo indiano. Non fatevi male con la mente, con la purezza del cuore avrete modo di superare ogni ostilità.

Forma fisica: DISCRETA


Oroscopo settimanale per il segno della Bilancia

BILANCIA

Il sentiero è: PERDONARE

LOVE – “Non c’è amore senza perdono e non c’è perdono senza amore”, Brian H Mac Gill, ecologista. Il perdono è un’energia immensa che conduce alle soluzioni dei problemi più difficili.

WORK – “Il perdono è per chi si pente. Il perdono è per chi cerca di riparare al male che ha fatto”, Giorgio Faletti, scrittore. Bisogna cercare di rimediare ad i propri errori, ammettendoli vi libererete da una catena, la sofferenza.

Forma fisica: YOGA


Le previsioni zodiacali della settimana per il segno dello Scorpione

SCORPIONE

Il sentiero è: PERCEPIRE

LOVE – “Temere l’amore e temere la vita, e chi ha paura della vita è già morto per tre quarti”, Bertrand Russell, filosofo britannico. Non bisogna temere l’amore ed i suoi aspetti, esso è l’essenza della vita stessa.

WORK – “Chi ama, crede nell’impossibile”, Elizabeth Barrett Browning, poetessa inglese. Se amate ciò che fate, non ponetevi nessun problema e continuate ad essere focalizzati in ciò che desiderate.

Forma fisica: DEDICATEVI AL BALLO


Sagittario: oroscopo della settimana

SAGITTARIO

Il sentiero è: DONARE

LOVE – “La gentilezza delle parole crea fiducia. La gentilezza di pensieri crea profondità. La gentilezza nel donare crea amore”, Lao Tse, filosofo cinese. Con la gentilezza supererete ogni tipo di problema affettivo e soprattutto sarete più amati.

WORK – “Il valore di una persona risiede in ciò che è capace di dare e non ciò e non in ciò che è capace di prendere”, Albert Einstein, scienziato. Grandi risultati durante questo vostro periodo, sarete premiati per la vostra visione del donare.

Forma fisica: OTTIMA


Oroscopo settimanale per il segno del Capricorno

CAPRICORNO

Il sentiero è: SOSTENERE

LOVE – L’amore non è una passione. L’amore non è un’emozione. L’amore è una comprensione profonda del fatto che in qualche modo l’altro ti completa. Qualcuno ti rende un cerchio perfetto; la presenza dell’altro rinforza la tua presenza”, Osho, mistico indiano. L’amore è la parte di noi che ci manca, serve a completarci ed a colmare un vuoto che è in noi,

WORK – “La maggior parte delle della gente si merita a vicenda”, Arthur Block, scrittore statunitense. Bisogna comprendere che si attira ciò che si manifesta, per cambiare, bisogna cambiare una parte profonda del sé.

Forma fisica: OTTIMA


L'oroscopo della settimana per il segno dell’Acquario

ACQUARIO

Il sentiero è: ACQUISIRE NUOVE VISIONI

LOVE – “Credo che il più grande dono che Dio abbia dato all’uomo non è il dono della vista, ma il dono della visione. La vista è una funzione degli occhi ma la visione è una funzione del cuore”, Myles Munroe, attrice. Avere le visioni giuste in amore, vi aiuterà a comprendere quale sarà l’atteggiamento più consono da adottare.

WORK – “La visione è la capacità di vedere l’invisibile. Se si riesce a vedere l’invisibile, è possibile ottenere l’impossibile”, Shiv Khera, speaker motivazionale. Andate oltre i vostri limiti, immaginate una nuova realtà, ed essa prenderà forma, tutto è possibile, ma bisogna crederci.

Forma fisica: NON APPESANTITE LA MENTE


Pesci: oroscopo della settimana

PESCI

Il sentiero è: PENSARE CON LA PROPRIA TESTA

LOVE – “Il cuore sente, la testa confronta,” Francois René de Chateaubriand, scrittore francese. Ascoltate il vostro cuore e non la vostra mente, in questa fase è annebbiata e non vi fa fare le scelte giuste.

WORK – “Un guerriero non può abbassare la testa, altrimenti perde di vista l’orizzonte dei suoi sogni”, Paolo Coelho, scrittore. Non bisogna mai perdere di vista ciò che si vuole realizzare, rischiate di essere sopraffatti.

Forma fisica: OTTIMA

Krug Echoes racconta le sue nuove eccellenze attraverso la voce di Vhelade e le proposte culinarie dello chef Antonino Cannavacciuolo

Milano è stata la sede di un evento magico, in cui sapori mediterranei – creati dallo Chef Antonino Cannavacciuolo Ambassador – e suggestioni musicali hanno scandito il ritmo di Krug 2008 Classic Beauty e Krug Grande Cuvée 164esima edizione.
Vhelade, in un sapiente mix di ritmi black e influenze underground, ha dato voce a questi Champagne attraverso un esercizio di stile che è culminato in una personalissima formulazione di Krug Echoes: il progetto musicale di Krug, creato ad hoc per raccontare il carattere dei suoi Champagne, disponibile su Krug.com e Krug soundcloud, nato per intensificare l’esperienza di degustazione. La sua voce robusta e dirompente ha pervaso l’ambiente con un sound carismatico e persistente come l’annata 2008, con un equilibrio di elementi sonori costanti in cui nessuno prende il sopravvento.
Krug Gran Cuvée 164esima edizione è la creazione che al di lá di quell’annata racconta tutto quello che lo champagne può offrire, caratterizzato una maggiore ricchezza e una leggera patina data dal tempo. Con energia, ritmo incalzante e una voce limpida Velade ha interpretato questo Gran Cuvée che si contraddistingue per il suo gusto elegante e un aroma impossibile da raggiungere con vini provenienti da una singola annata.

Questo straordinario Gran Cuvée, infatti, nasce da un blend di 127 vini provenienti da 11 differenti annate, scelte dalla più antica del 1990 alla più recente del 2008 che si può riassumente in una composizione finale composta per il 48% di Pinot Noir, 35% Chardonnay e 17% Meunier.
Il profilo preciso e armonioso di Krug 2008 prende forma dopo 12 anni di riposo nelle cantine, per raggiungere equilibrio e raffinatezza.

 Dal 1843 questa tradizione rispetta il sogno di Monsieur Joseph Krug. Quello di offrire ogni anno e in un’unica imbottigliatura, una visione unica e irripetibile del migliore champagne, creata indipendentemente delle possibili condizioni climatiche degli anni precedenti. “Classic Beauty” è stata definita questa edizione da Julie Cavil – Chef De Caves Krug – e dalla sua equipe di enologi, per il suo gusto persistente, bilanciato e preciso: “Una bellezza classica da gustare ad occhi chiusi, ascoltando i nuovi Krug Echoes”, commenta Olivier Krug, sesta generazione della famiglia Krug e Direttore della Maison.

Krug 2008 accompagna alla perfezione diversi piatti deliziosi, sia di mare che di terra, tra cui la tartare di ostriche con emulsione di aragosta, tagliatelle con cozze e basilico, terrina di coniglio con acetosella, o piatti preparati con erbe aromatiche, come origano e timo. Si abbina bene anche con i dessert che offrono un certo contrasto di vivacità e rotondità, come la meringata di limone al frutto della passione”. Ci spiega Julie Cavil.
E noi lo abbiamo gustato attraverso una selezione di piatti studiati ad hoc dallo Chef Antonino Cannavacciuolo che ha messo in risalto il gusto di Krug 2008 Classic Beauty e Krug Grande Cuvée 164esima edizione.
Scampo di Sicilia alla pizzaiola, maionese di acqua di polpo (per Krug2008)
Riso carnaroli con bottarga e midollo (per Krug Grand Cuvèe 164esima edizione)

Breitling presenta al 61° Salone Nautico di Genova il nuovo Endurance Pro

Breitling, l’orologio dalla personalità vincente, rilancia la sua #SQUADONAMISSION composta da veterani del team della casa svizzera e new entry leader del mondo dello sport d’azione, conquistando il 61° Salone Nautico di Genova, con un segnatempo di massima precisione, tecnologico e performante, che è stato presentato all’interno del Breitling Theatre in occasione dell’evento annuale più atteso di Genova. Il claim esplora, attraverso nuovi e potenti volti, il suo focus dedicato a donne e uomini dinamici che sposano la filosofia inclusiva del marchio fondato nel 1884 da Léon Breitling.

Ospite d’eccezione è il ciclista pluripremiato Vincenzo Nibali, testimonial della Champions Squad di Breitling insieme alla sciatrice alpina Federica Brignone e al pilota motociclisico Tony Cairoli. Nibali ha raccontato la sua esperienza insieme alla Triathlon Squad di Breitling, capitanata da Jan Frodeno, che ha partecipato per due anni di fila alla Coronation Double Century, il principale evento sudafricano di ciclismo endurance su strada a sostegno di Qhubeka, un’organizzazione benefica mondiale che fornisce biciclette a persone delle comunità africane con limitate possibilità di trasporto. La prossima edizione della Coronation Double Century si svolgerà a Swellendam il prossimo 27 novembre.

Altra ospite della serata è stata Elisa Balsamo, classe 1998. Campionessa di ciclismo su strada Under 23, assieme ai colleghi sportivi Mattia Guadagnini, Valerio Lata, Gianluca Facchetti e Nicolò Bulega con l’hashtag #beintheaction ha sposato i valori del brand che invita i giovani a seguire con tenacia i propri obiettivi.

Vincenzo Nibali
Elisa Balsamo

Il Salone Nautico è stata, inoltre, l’occasione per ribadire il costante impegno del marchio nella salvaguardia della salute dell’ambiente. Un’attività in cui crede fermamente anche il surfista Roberto D’Amico, brand ambassador, che ha incarnato perfettamente la mission sostenibile di Breitling, raccontando gli ultimi progetti a sostegno della tutela del mare, in particolar modo con il format Roby Clean Up che da anni s’impegna a pulire le spiagge dei nostri litorali, insieme a un altro progetto in fase embrionale per liberare gli atolli delle Maldive da questa pericolosa minaccia. Breitling, da tempo, si impegna a collaborare con enti e associazioni che svolgono attività etiche nei riguardi dell’ambiente come Ocean Conservancy, un’organizzazione che da quasi cinquant’anni si batte per la salvaguardia degli oceani; alla creazione delle Breitling Squad che presentano una marcata sensibilità ambientale. Inoltre, grazie alla partnership con Outerknown, marchio di abbigliamento “etico” che fa capo proprio al membro della Surfer Squad, Kelly Slater, vengono realizzati cinturini eco-sostenibili in Econyl, come i nuovi ed eleganti astucci per gli orologi, che sono realizzati grazie con l’utilizzo di plastica riciclata.

Roberto D’Amico

Lo squad di Breitling fa, infine, rotta verso sud, in Sardegna, con lo SWANK Rally che vede protagonisti: Irene Saderini, blogger e content creator, Marco Aurelio Fontana, campione di mountain bike e Gian Maria Gabbiani, pilota automobilistico, imprenditore e personaggio televisivo che ha gareggiato anche in Offshore e ha raccontato sul palcoscenico di Breitling il suo legame con il Brand, la sua passione per il mondo dei motori e i suoi successi sportivi.
A loro e a tutti i giovani dinamici e tenaci, l’etichetta svizzera dedica il nuovo cronografo Endurance Pro. Dotato di un movimento SuperQuartz™ termocompensato, è l’orologio “athleisure” per eccellenza della gamma Professional di Breitling.

Gian Maria Gabbiani

Il musical torna a casa sua: al Brancaccio

Dopo tanta incertezza a causa delle restrizioni causate dalla pandemia, che costringevano i teatri solamente al cinquanta percento di capienza, ora con la possibilità di arrivare all’ottanta percento anche un grande teatro come il Brancaccio ha potuto presentare la sua programmazione per la stagione 2021/2022.

Come racconta il direttore Alessandro Longobardi, non è stato assolutamente facile capire il da farsi, poi con una buona dose di coraggio e voglia di ricominciare è stata messa insieme una splendida scaletta ricca di musical e novità, che soprattutto in questo momento storico, portano allegria e scaldano il cuore.

La cosa buffa è che non è stato annunciato il cast di nessuno spettacolo, ovviamente non è la norma, ma per il momento era importante sapere di esserci, il resto verrà annunciato prossimamente.



Ad aprire è stato Enrico Brignano, che con quel velo di amarezza riesce sempre a strappare una risata, dote unica dei romani, ha spiegato come uno spettacolo con tanti biglietti venduti e sospesi come il suo a causa dello stop forzato, ora abbia ripreso con un ritmo che forse nemmeno ai tempi della guerra si poteva fare, ovvero doppio spettacolo quotidiano.

Ma è il suo lavoro intrattenere e nessuno sa farlo meglio di lui, così anche se non capisce più che giorno sia o se sia il primo o il secondo turno, lui va avanti.

Ci ricorda che il teatro è un momento di riflessione, dove i problemi stanno fuori dalla sala, quando ci si siede, si è da soli con lo spettacolo.

Torna il grande successo di Giampiero Ingrassia e Fabio Canino, ovvero “La piccola bottega degli orrori”, con qualche piccola rivisitazione ed arricchimento, infatti quello che prima era un pupazzo diventerà una Drag Queen, dovremo aspettare il prossimo anno, ma non vediamo l’ora.



Molto commovente è stato il discorso di Enzo Garinei, dell’omonimo duo autoriale Garinei e Giovannini, che con i suoi 95 anni non vede l’ora di tornare ad abitare quella che è la sua casa, il teatro.

Proprio lui che a fine febbraio 2020 era in scena a Bergamo, la città più colpita dal virus della prima ondata, una mattina si è alzato ed ha preso il taxi per andare in teatro, ma il taxista gli ha dato la brutta notizia, ovvero che il sindaco Gori aveva deciso di chiudere tutte le attività.

Tornerà al Brancaccio con il suo “Aggiungi un posto a tavola” dove interpreta la voce fuori campo del Padre Eterno, e come ha ribadito lui oggi, ovviamente Dio non può mancare, quindi ci sarò.


Exclusive Paris, il Made in Italy che diventa internazionale

Grande successo per il debutto alla MFW di Exclusive Paris con un evento che unisce arte, lusso e moda. Per l’occasione le iconiche tute del brand creativo e vivace incontrano l’estro di Alec Monopoly, artista internazionale direttamente dagli USA. 

L’azienda romana di streetwear sin da subito ha catturato l’attenzione di una clientela giovane e metropolitana grazie ad un giusto mix tra social media e testimonial d’eccezione. Una storia autentica che racconta del successo del un giovane creatore e imprenditore Patrizio Fabbri, classe 1988, che dopo anni di lavoro nel mondo retail, ha realizzato il sogno di lanciare una linea di abbigliamento che definisce nuovi standard in materia di streetwear made in italy. Spiega il designer: «Sviluppo e supervisiono tutto io, dalla scelta tessuti e grafiche alla vestibilità, fino alla scelta dei testimonial». 



La continua ricerca stilistica e una cura maniacale dei particolari sono i segreti del successo del brand, che declina il gusto street di Fabbri in tessuti pregiati ed esclusivi e dettagli sofisticati, per capi dallo stile cosmopolita e originali, che hanno conquistato numerosi protagonisti della scena trap, hip-hop e più in generale musicale del nostro paese. 



Convinto che avere un brand «non significa prendere una maglietta e metterci sopra il proprio marchio ma equivalga, invece, alla ricerca ossessiva di esclusività e novità», Fabbri è determinato a portare Exclusive Paris in tutto il mondo, convinto che «il momento passerà e usciremo da questa crisi con un nuovo spirito di collaborazione, più forti di prima». Una storia tutta italiana di coraggio e saper fare che da Roma si sta espandendo verso il mondo, anche grazie al potere pervasivo della musica e dei social.

Zalando: tra self-expression, unicità e inclusività

Zalando, la piattaforma online di moda e lifestyle leader in Europa, punta sulla categoria Designer per affermarsi come partner affidabile, fresco e inclusivo. Zalando Designer ha inserito oltre 50 brand solo quest’anno, con nuove firme innovative accanto a quelle già consolidate, collegandole a oltre 45 milioni di clienti in tutta Europa: i nuovi partner comprendono Missoni, Christopher Kane, 032C e Mansur Gavriel, etc… 



Dal mese di settembre 2021, Zalando collabora con Not Just A Label, la piattaforma che offre agli stilisti la possibilità di connettersi a un pubblico globale, incoraggiandoli a produrre una moda che sia sempre più sostenibile e supporti maggiormente le comunità locali e la maestria artigiana

Riccardo Vola, Director Italy and Spain di Zalando, commenta: “Da sempre italianità è sinonimo di lusso e innovazione, per questo siamo lieti di poter offrire ai nostri clienti in Italia un assortimento di marchi di lusso sempre più ampio ed accessibile, migliorando anche l’esperienza d’acquisto. Con l’inserimento di oltre 50 brand contemporanei solo nel 2021, facciamo un ulteriore passo verso il nostro obiettivo di diventare Starting Point for Fashion e punto di riferimento per i clienti italiani, tra cui tantissimi della Generazione Z e Millennial.” 



Contemporaneamente, il portale sta anche lanciando una campagna di marketing dedicata, Il lusso secondo te, sottolineando l’obiettivo di immergersi in un nuovo mondo di lusso, all’insegna” di fluidità, autoespressione e inclusività. Con la regia di Vincent Haycock, la fotografia di Coco Capitán, l’impostazione stilistica di Ib Kamara e l’attore Lachlan Watson come  protagonista, la campagna si presenta come un’esperienza filmica digitale e coinvolgente che fonde il mondo di TikTok con una serie interattiva di video shoppable intitolata “The Life of Liberty”. 

Anaheta Metghalchi von Berenberg, Buying Director Designer di Zalando aggiunge: “Si prevede che entro il 2025 la Generazione Z e i Millennial saranno i principali acquirenti di beni di lusso. Abbiamo un posizionamento unico per fornire ai clienti (e tra loro vi è una grande percentuale di Generazione Z e Millennial) un’incredibile offerta cross-category in un ambiente online”.

Carhartt, tutto sullo streetwear brand statunitense

Il marchio statunitense Carhartt è apprezzato in tutto il mondo e per lo più conosciuto come streetwear brand. Reso famoso dalle celebrities di tutto il mondo, oggi è fortemente presente online grazie alla diffusione di ecommerce come Kosmos Store, i quali offrono un vasto assortimento di capi delle nuove collezioni.

Non tutti però sanno che il marchio nasce come abbigliamento da lavoro e che per decenni ha vestito operai, ferrovieri e soldati americani. Dagli ambienti polverosi delle fabbriche e delle ferrovie, alle strade e ai club delle grandi città. Dalle linee comode e disegnate per permettere ai lavoratori di muoversi con agio, a punto fermo della moda dal design accattivante e slim che ha conquistato milioni di streetwear addicted. Ecco la storia del brand americano.

La storia di Carhartt: dai lavoratori in fabbrica ai rapper in strada

La fine dell’Ottocento fu un’epoca caratterizzata soprattutto dall’acciaio, del vapore e dalle locomotive. In questo contesto storico, nel 1889, fu fondata la Hamilton Carhartt & Company dal suo omonimo (conosciuto affettuosamente come “Ham”) che iniziò a produrre tute da lavoro in un piccolo loft di Detroit e disponendo in tutto di due macchine da cucire e un motore elettrico da mezzo cavallo. Non fu subito un successo, ma questo spinse il fondatore a condurre un’importante ricerca di mercato: parlò direttamente con i lavoratori delle ferrovie per progettare un prodotto che rispondesse perfettamente ai loro bisogni. Fu così che nacque la tuta Carhartt che divenne velocemente lo standard dell’abbigliamento da lavoro di qualità.

In pochi anni l’azienda si espanse a macchia d’olio, aprendo strutture e uffici su tutto il territorio americano e anche oltreoceano. Durante le guerre mondiali Carhartt creò per l’esercito americano uniformi, tute da lavoro per soldati e tute mimetiche per i marines. Contestualmente lanciò la linea femminile, realizzando tute da lavoro per le donne impegnate nelle fabbriche. Molti capi, ancora oggi in produzione, affondano le loro radici nel passato; alcuni, come il leggendario Carhartt Chore Coat, è rimasto invariato fino a oggi.

L’ascesa del marchio nella cultura pop, la conquista dell’Europa

Di generazione in generazione, l’azienda prosegue la politica di diversificazione del portafoglio prodotti, introducendo la linea outdoor e producendo per altri marchi.

Il marchio Carhartt è diventato popolare negli anni ’80 e ’90, quando grandi nomi dell’industria musicale hip-hop hanno iniziato a indossarlo, incoronandolo come icona dello streetwear. La moda giunge fino in Europa, quando due stilisti svizzeri, Edwin e Salome Faeh, hanno stretto un accordo di licenza con il brand: nasce, nel 1989, l’etichetta Work In Progress. Pur rimanendo fedele al DNA del marchio, la linea è caratterizzata da una vestibilità più slim, un’estetica streetwear e prezzi più alti e si rivolge ai consumatori Europei e Asiatici, estimatori dei dettagli raffinati e del design.

A fine anni ’90 Carhartt è apprezzato e venduto in tutto il mondo grazie alla presenza di molti negozi al dettaglio monomarca e, soprattutto a quella di store online. Vengono lanciate una linea completa di prodotti da donna e una linea di indumenti ignifughi. L’azienda, la cui attività di Ricerca è Sviluppo è molto intensa, brevetta e lancia nuove tecnologie applicate a tessuti e abbigliamento, come Quick Duck®, Storm Defender®, Rain Defender®, Carhartt Force® e Carhartt Force Extremes®.

Il brand oggi: il re dello streetwear

Oggi, tra Carhartt e Work In Progress, è quasi impossibile camminare per le strade di una qualsiasi grande città, da Brooklyn e Los Angeles a Tokyo e Londra, senza vedere il famoso logo quadrato di Carhartt su cappotti, t-shirt e giacche. Il berretto resta di gran lunga il prodotto più popolare del marchio originale Carhartt con vendite che sfiorano i 4 milioni di pezzi all’anno.

Una vasta gamma di celebrità, da Jamie Foxx e Kanye West a Rihanna, Bella Hadid e Drake, indossano tutti Carhartt. Immortalati negli scatti più cool, i capi Work In Progress sono ormai tendenza irrinunciabile e fanno bella mostra di sé negli armadi di tutto il mondo.

Il futuro è la slow music e ce lo insegna Marianne Mirage

L’incontro visivo e il talk con Marianne Mirage è uno dei più attesi delle ultime giornate di caldo. Ci interessa scoprire come l’artista, nel corso degli ultimi anni, si sia evoluta fino a connettere la pratica dello yoga alla sperimentazione musicale. E a chiederle come Patti Smith, si proprio la Gran Madre della musica rock, l’abbia scelta per gli open act dei suoi concerti italiani.

Marianne ha un background fenomenale, una vita da giramondo con in tasca una laurea in Lettere e Filosofia e una borsa di studio, in qualità di attrice, al Centro Sperimentale di Cinematografia. Le sue classi yoga, che uniscono la musica alla pratica, sono sold out.

Misticismo e benessere, le rilassanti note di Marianne Mirage in esclusiva su Manintown.


Cappa Valentino, swimsuit Arrabal

Leggere la tua biografia è entusiasmante. Un padre pittore, una passione per il globe trotting, Sanremo con il brano firmato da Francesco Bianconi (Baustelle), soundtrack di pregio e una rosa di artisti che ti ha scelta per gli open act, tra cui spiccano Brunori, Patty Pravo e Tamino. L’occhio cade, però, su Patti Smith e l’interessante ingaggio avvenuto grazie a Youtube, è tutto vero?

INCREDIBILE EH? DREAM UNTIL IS YOUR REALITY. Quando vivi ogni giorno con tanta ricerca e voglia di scoperta non te ne rendi conto, infatti ancora oggi non guardo mai indietro. Ho anche imparato a non guardare troppo il futuro, senza fare tante previsioni. Mi godo il presente con tutte le cose che ha da offrire. Questo per me è la felicità. Tutti i ricordi restano ancorati nei miei comportamenti e nei modi di fare, diventando frutto di tutte le mie esperienze. Carver (scrittore americano) scriveva: “prendi tutto e mettilo a frutto”.



Possiamo affermare che tu sia stata un vero e proprio “miraggio” per tutta la fanbase che, dapprima ti seguiva come musicista, e ora ti segue anche per la pratica yoga. Infatti, durante il periodo di pandemia sei diventata un punto di riferimento per i tuoi follower, grazie alla condivisione della tecnica di meditazione personale accompagnata dal suono delle campane tibetane, della tua voce e della chitarra. Come è nata l’idea e che evoluzioni ha subito dopo tre lockdown?

La potenza dei gesti impulsivi è ingovernabile. Ricordo di aver preso una decisione netta. “Se a me lo yoga ha dato forza e mi ha insegnato a non avere più paura dovrà essere la mia missione farlo conosce alle persone che ne sentiranno la chiamata”. Pratico Yoga da 9 anni e il mio percorso è sempre stato una passione vissuta nel mio privato. I miei maestri Dharma Mittra a Nyc e Gaia Bergamaschi a Milano sono stati la fonte del mio sapere. Poi ho sentito di dover trasmettere quello che avevo imparato è così è nato Yoga Mirage che ora si espande sempre più con una community stupenda di persone sensibili e coraggiose, li conosco per nome e amo vedere i loro nuovi risultati durante le pratiche yoga. Yoga vuole dire unione, questo è il nostro mantra. Ci lega un forte filo d’oro prezioso. La musica oltre la pratica ci aiuta e creare un legame emotivo forte.



21 luglio 2021, la data segna la rinascita di Marianne Mirage grazie all’album “MIRAGE” che guida l’ascoltatore in un viaggio musicale ricco di sperimentazioni. L’album abbraccia davvero tante sonorità, grazie alla versatilità dell’artista, planando dal jazz all’atmosfera delle colonne sonore italiane degli ‘anni 60. La sua durata è di un’ora, proprio come la pratica yoga.

Quanto tempo ha richiesto e come si è sviluppata la sua realizzazione?

Bella domanda perché in realtà durante questo anno così strano, dedicato all’immersione dentro di noi, alla meditazione e alla consapevolezza delle nostre fragilità, è nata la necessità spontanea di creare una musica che ci accompagnasse in questi viaggi dilatati nel tempo. 

Ho conosciuto Marquis (giovanissimo produttore) che aveva la stessa idea. Abbiamo fatto i bagagli e siamo partiti per il Lido di Dante in Romagna (mia terra di origine) dove abbiamo preso uno studio al mare, per registrare il disco durante la pratica all’alba, immersi nella natura e nelle onde. Il disco è nato così, in simbiosi con la natura e gli strumenti musicali (moog, farfisa, vibrafono, arpa). Uno dei giorni di registrazione camminando ho incontrato un pavone per strada e da quel segno ho capito che stavamo facendo la cosa giusta. 


Total look Missoni, occhiali Isabel Marant

Marianne respira natura, vive in una casa giardino e la sua evoluzione è stata scelta anche da Nike che, per la sua audience worldwide, ti ha commissionato un video esclusivo che unisce la pratica yoga all’esperienza sonora. In programma, inoltre, una lunga tournée che ti vede interessata a portare le arti olistiche in tutto il mondo. Quali sono le tappe dell’immediato futuro?

La pratica che ho ideato per Nike è stata bellissima da realizzare perché il team era totalmente dentro l’esperienza. 

Ora, dopo i retreat in Grecia e Puglia ci sono stati i concerti e ci saranno appuntamenti di Yoga Mirage in tutta Italia per praticare insieme. Infine una bellissima sorpresa, il sito www.yogamirage.com, un luogo dove condividere pratiche di yoga, pensieri, musica ed emozioni, sempre nel mio mood molto Rock and Roll.



Ti abbiamo visto, in qualità di relatrice, sul palco del Tedx di Rieti. Il tema del monologo è stato “Respirare”, per chi non ha partecipato dal vivo come potresti riassumerlo? 

Nasciamo con un inspiro e moriamo con un espiro… lo sapevi?

Durante lo shooting l’esplosiva Marianne chiede di aggiungere un commento riguardante la giornata trascorsa insieme: “Questo nostro incontro è stato magico. Le fotografie non sono solo da guardare, sono da sentire. Ti devono far viaggiare, in un istante ti traghettano in un mondo. Questo secondo me è stato il nostro viaggio tra le dune di ghiaia. Ho amato tutto il team di lavoro che si è lasciato trasportare dal l’energia del disco e abbiamo messo in immagini quello che il disco racconta”.



Photographer Paolo Musa

Special content direction, production, interview and styling Alessia Caliendo

Make up Elena Bettanello @ Julian Watson Agency

Hair Gianluca Grechi

Location Cave Rivolta Inerti Rivolta srl

Beauty Faced

Special thanks l’Altro Tramezzino

Alessia Caliendo’s assistant Andrea Seghesio

Backstage Photographer Riccardo Ferrato

Bullfrog, la nuova destinazione milanese del grooming

Vacanze archiviate, smart working sempre più raro e traffico in continuo aumento. Se anche il vostro Settembre è stato un mese davvero in salita è arrivato il momento di prendervi un momento di respiro con una piccola pausa beauty.

Immaginate di farlo in Portanuova, cuore della nuova scenografia di Milano, con i grattacieli specchianti e le architetture che hanno cambiato il volto della città. Qui sorge un’oasi di relax dedicata esclusivamente all’estetica maschile: è il barbershop Bullfrog di piazza Alvar Aalto, un punto di riferimento per gli amanti del grooming che oggi si presenta ancora più accogliente grazie al restyling completo che lo ha interessato negli ultimi mesi e che lo ha trasformato nel primo vero flagship barbershop del marchio milanese.

Non solo barba e capelli però ma anche una vasta disponibilità di nuovi servizi estetici: oltre ad aver raddoppiato le postazioni di barberia, il barbershop si arricchisce della nuova Bullfrog Grooming Lounge. La lounge è il luogo ideale per concedersi una pausa rilassante e prendersi cura della pelle, delle mani e dei piedi, scegliere tra una gamma di servizi di altissima qualità per ritrovare, anche in poco tempo, benessere ed energia.
Oltre ai trattamenti, naturalmente, la possibilità di scegliere tra una vasta selezione di prodotti: cosmetica, fragranze e piccoli accessori per prolungare l’esperienza anche a casa.

Lo store infine strizza l’occhio alla sostenibilità, coerentemente con la filosofia Green Choices e affinché la cura alla persona si sposi all’attenzione per l’ambiente, il negozio è alimentato al 100% da energia da fonti rinnovabili e contribuisce, in qualità di Retail BAMFriend, a sostenere BAM – Biblioteca degli Alberi Milano, un progetto della Fondazione Riccardo Catella: il giardino botanico contemporaneo nel cuore del quartiere di Portanuova che offre una programmazione culturale open air e gratuita aperta a tutti.

Models to follow: Paolo Diomande

Photographer: Manuel Scrima @manuelscrima
Talent: Paolo Diomande @paolo.diomande

È difficile immaginare, per un modello agli inizi, un viatico migliore dello sfilare sotto l’egida di Hedi Slimane, vate dell’estetica rock-chic nonché instancabile talent scout fin dagli anni d’oro chez Dior Homme. La carriera di Paolo Diomande comincia, perciò, sotto ottimi auspici: ventenne, fisico slanciato e asciutto sormontato da una massa di treccine, parlando sprigiona l’entusiasmo di chi, dopo un paio di lavori degni di nota (il lookbook della collezione Yezael by Angelo Cruciani S/S 2020 e un editoriale per Moncler su i-D Italy) è stato catapultato in uno show mirabolante. Nello specifico, quello organizzato da Celine sull’Île du Grand Gaou, oasi di sfolgorante bellezza nel Mediterraneo diventata, per l’occasione, il palcoscenico della Spring/Summer 2022 della griffe, tra riprese aeree, soundtrack martellante e una pedana chilometrica adibita a rampa per le acrobazie dei motociclisti (in abiti del marchio, ça va sans dire); cornice spettacolare per il défilé rivelatosi, come da prassi slimaniana, un concentrato di topoi rock e spavalderia da club kids sommamente stilosi. Tra loro Paolo, appunto, sceso in passerella con chiodo profilato di borchie, felpa, jeans seconda pelle, boots e collane a cascata, mise poi replicata negli scatti in bianco e nero, a firma dello stesso Slimane, che campeggiano sulle pagine Instagram, Facebook & Co. della maison.
Consapevole dell’importanza di una simile esperienza, specie per il suo futuro professionale, intende proseguire su una strada a questo punto ben avviata, mantenendo un’immagine (anche) social distinta, autentica, ché dall’esperienza di Celine si porta dietro una convinzione: «I brand preferiscono modelli con una personalità forte».



Quando e come hai iniziato a fare il modello?

Ho iniziato nel 2019, a dire la verità non ero molto propenso ma i miei amici mi hanno spinto a provare. Così per un paio d’anni ho fatto la “gavetta”, firmando il primo contratto a marzo.

Quali sono stati i lavori che ti hanno dato maggior soddisfazione, i più significativi?

Il lavoro appena fatto con Celine, un’esperienza unica, ad ora la migliore in assoluto.



In effetti pochi mesi fa hai preso parte allo sfilata Celine S/S 2022, posando anche per le foto in bianco e nero diffuse via social dalla maison. Cosa puoi dirci a riguardo?

Non saprei nemmeno da dove partire, è stato il primo lavoro “serio”, non avevo idea di cosa mi aspettasse né di come comportarmi. Arrivato lì, ho capito che questo era ciò che avrei voluto fare nella vita.
In un evento del genere ci sono modelli da tutto il mondo, si ha la possibilità di entrare in contatto con culture e stili di vita eterogenei. A colpirmi, in positivo, è stato in particolare il team di Celine, per come ci hanno trattato, per la gentilezza e i modi, in quelle due settimane ho legato con tutti loro. È stata un’esperienza fantastica, dallo show al clima che si respirava, e poi l’emozione di conoscere Hedi Slimane, straordinario anche a livello umano, ci ha fatto divertire mettendoci sempre a nostro agio.

Com’è stato essere “diretto”, tra passerella e shooting, da un gigante del fashion quale è Slimane?

Mi ha davvero impressionato, è una persona eccezionale, alla mano, durante pranzi o cene si sedeva con noi senza problemi. Durante il fitting, poi, ha iniziato a parlarmi in italiano, raccontandomi delle vacanze che trascorre spesso nel nostro Paese. Su Slimane non potrei trovare nemmeno volendo qualcosa da eccepire, posso anzi solo ringraziarlo per l’opportunità che mi ha concesso fin dal casting, è stato magnifico lavorare con lui e il suo team.

L’outfit indossato per l’occasione era da rocker consumato, decisamente strong (biker jacket, felpa, jeans aderenti, stivaletti), rispecchia il tuo modo di vestire o preferisci altri stili?

Non è esattamente il mio stile, infatti durante le prove ho avuto qualche problema con i boots, tanto che, al momento di girare nella location piena di alberi che precedeva la passerella, avevano preparato delle scarpe di riserva, nel caso non riuscissi a camminare come stabilito, per fortuna è andato tutto liscio.
Il mio look è diverso da quello rock di Celine, solitamente prevede jeans o pantaloni semplici sotto t-shirt che riflettano appieno la mia personalità, sono abbastanza fissato con le magliette.



Quale capo o accessorio non potrebbe proprio mancare nel tuo guardaroba?

Tutto sommato vesto in modo basic, non ci sono capi o accessori imprescindibili, posso uscire in jeans e tee come in tuta, oppure indossando un outfit elegante se il contesto lo richiede.

Celine a parte, ci sono altri marchi o designer con cui ti piacerebbe lavorare?

Amo Virgil Abloh perciò direi senz’altro Off-White e Louis Vuitton Men, ma mi piacerebbe molto lavorare anche per Fendi e Gucci.

Cos’è per te la moda, a  cosa ti fa pensare?

Penso sia un qualcosa cui è possibile approcciarsi da diversi punti di vista, può riguardare il semplice vestirsi come i valori che ciascuno vuole trasmettere, soprattutto è un mondo bellissimo, dalle infinite sfumature. Probabilmente da fuori, come la vedevo del resto anch’io prima di lavorarci, l’idea che dà è lontana dalla realtà, per comprendere la moda la si dovrebbe vivere dall’interno, rendendosi conto di tutto ciò che c’è dietro, della creatività, del numero di persone coinvolte.



Cosa ti piace fare, come passi le giornate?

Mi piace giocare a basket e calcio, uscire la sera con gli amici, andare in discoteca, cose semplici.

Il tuo rapporto con i social, che tipo di immagine cerchi di trasmettere?

Uso Instagram e TikTok, quest’ultimo però solo per guardare i video. Ho un buon rapporto con i social, seguo molti profili, da quelli dei miei amici agli account di personaggi noti, alle pagine di attualità. Sul mio IG cerco di essere semplicemente me stesso, senza filtri o accorgimenti particolari, così che chiunque possa farsi un’idea. Il lavoro per Celine, in questo, mi ha aperto gli occhi: prima di partire, agitato com’ero, ho modificato il profilo mettendo nome e cognome, per dare un’impressione di maggior “serietà”, ma alla fine ho capito che è sempre un vantaggio essere se stessi e coltivare la propria unicità, i brand preferiscono modelli che sappiano distinguersi, con una personalità ben definita.

Ci sono altri lavori all’orizzonte?

A fine settembre forse andrò in Spagna, per un lavoro che dev’essere ancora confermato, spero che in futuro, con un pizzico di fortuna, arrivino tante nuove opportunità.



United Colors of Ghali è la favola urban di Benetton e del poeta rap che ha conquistato Milano

Il linguaggio immediato, intriso di speranza e positività, che ha affascinato gusti e cuore di giovani ma anche di generazioni che l’hanno preceduto, entra in connessione ancora una volta con lo storico brand di Ponzano Veneto, “Benetton” attraverso il lancio di una inclusive capsule collection, il cui nome raccoglie tutti valori dei due protagonisti di questo ambizioso progetto: United Colors of Ghali.

La collezione disegnata da Ghali in persona, “stilosa e comfy” per usare le parole dell’artista – e pensata davvero per tutti – è un messaggio di multiculturalità e integrazione.
I colori accesi del rosso e del verde brillante, si mixano col bianco e marrone, attraverso righe e micropattern che raccontano suggestioni di luoghi lontani appartenenti alla cultura di Ghali, che a soli 27 anni ha venduto più di un milione e mezzo di dischi e collaborato con vere pop star del panorama nazionale e internazionale.
Felpe dalla vestibilità XXL e polo da rugby con una moon patch in panno si mixa con un lettering color pop che urla per esteso il nome dell’artista, mentre sul bomber l’iniziale di Ghali trova posto sullo storico logo Benetton, presente anche sulle hijab colorate in nylon per le ragazze, in una fresca contaminazione che riesce a raggiungere il linguaggio delle nuove generazioni. Tutti i look hanno un’intera collezione di accessori e cappellini da baseball ricamati.

Una scelta importante” – commenta l’AD di Benetton Massimo Renon – che segue il precedente progetto della playlist di Spotify United Sounds of Benetton: quasi 8 ore di musica che si presenta come un viaggio tra luoghi e generazioni diverse, selezionata dal cantante col suo indiscusso spirito di ricerca.
 “Siamo orgogliosi che la capsule possa finalmente essere a disposizione della gente” conclude Renon.

La capsule è stata presentata il 21 settembre nel corso di un evento che ha rimesso in connessione i players della moda presenti alla Milano fashion Week, sarà disponibile online e in selezionati negozi United Colors of Benetton a partire dal 30 settembre.
Inoltre, nel mese di ottobre ottobre, Benetton porterà la Ghali experience e la capsule collection nelle province italiane, con un tour in camper che farà tappa a Milano, Verona, Livorno, Arezzo, Napoli, Bari, Lecce e Roma. In attesa della seconda drop della collezione è prevista per novembre.

Due navicelle luccicanti, due iconici Airstream che faranno sosta nelle periferie delle città, luoghi particolarmente cari a Ghali, cresciuto a Baggio, quartiere dell’hinterland milanese da cui partirà il tour. Tre le emozionanti esperienze che coinvolgeranno il pubblico all’interno dei trailer personalizati dai loghi dell’universo Benetton: l’incontro con Ghali, la visione dell’intera collezione creata dall’artista e la possibilità di vedere un vero studio di registrazione in cui il rapper e il suo team continueranno a lavorare al loro ultimo progetto musicale.

I fan che avranno acquistato un capo della collezione e lo indosseranno durante una delle tappe del tour potranno essere tra i primi a incontrare l’artista. È lo stesso Ghali a sottolineare sul suo profilo Instagram: “United Colors of Ghali è per tutte le età. Dai neonati ai fratelli maggiori, fino ai genitori, trasversale come la musica che produciamo”.
Non perdetevi la tappa di Milano – Baggio, Piazza Anita Garibaldi – il 1 ottobre dalle 14 alle 19.

Uncensored//Bodies#1: Tommaso Cataldi by Davide Musto

Una nuova rubrica che esplora pensieri e visioni sulla sensualità e sull’eros, ma con un twist sempre artistico. Modelli, artisti, creativi, performer e new faces mostrano il lato più sexy e misterioso tramite la finestra di UNCENSORED //BODIES.

Il fashion model Tommaso Cataldi è protagonista del primo editoriale UNCENSORED //BODIES scattato da Davide Musto all’interno del Parco dell‘anima presso lo Zahir Country House, un museo en plein air dove artisti, creativi e innovatori sono chiamati a far riflettere i visitatori con le loro opere e installazioni. Un luogo magico che stimola la ricerca di un nuovo equilibrio tra l’Uomo e la Natura. 

Ph: Davide Musto @davide_musto

Model: Tommaso Cataldi @tommasocataldi

Art Direction: Federico Poletti @federicopoletti

Hair stylist: Michael Florio @michael_florio_

Special thanks: Parco dell’Anima – Zahir Country House

Clarence Management Daman

Emporio Armani, i quarant’anni dell’aquilotto che parla alle nuove generazioni

Emporio Armani compie quarant’anni: un traguardo raggiunto osservando una generazione in continuo cambiamento. L’aquilotto sfila in Armani Teatro con un power dressing che promette una primavera/estate 2022 al passo con una leggerezza che continua a essere simbolo di uno stile di vita piuttosto che una tendenza. Un esercizio che nell’immediatezza espone, in vetrina, una cura nei dettagli maniacale; un potente messaggio che pone una questione primaria: nelle collezioni del Re della moda italiana, il buon gusto non va mai in vacanza. Secondo Oscar Wilde, che per anni diresse la rivista di moda femminile The Woman’s World, “O si è un’opera d’arte o la si indossa”, un mantra per l’algido stilista piacentino che ha fatto del rigore estetico, la sua firma.

Lo show, che si apre con una serie di highlight della collezione, presenta una co-ed ben equilibrata. Donna e uomo sfilano insieme proponendo una spring/summer 2022 all’insegna di capi iconici come la giacca destrutturata, i pantaloni con pinces e ancora casacche e parka dal taglio esotico. Nonostante le differenze tra il guardaroba maschile e quello femminile, il costante dialogo tra due universi differenti si fa sempre più serrato. Nel deserto immaginario di Emporio Armani, le contaminazioni esotiche compiono un lungo percorso nella contemporaneità.

“I primi 40 anni di Emporio Armani” vengono celebrati da un prodotto editoriale – niente di più prezioso – un numero speciale di Emporio Armani Magazine, diretto come i precedenti numeri da Rosanna Armani. Accompagnato da un doppio CD contenente brani musicali dalle sonorità
lounge e clubbing selezionati con la collaborazione di DJ Ravin
. La relativa versione in vinile, con nove tracce e prodotta in edizione limitata, riporta sulla superficie l’immagine della copertina del magazine ed è in vendita da settembre nei punti vendita Emporio Armani delle principali città d’Europa e a seguire nel resto del mondo.

Gorgeous George – così fu definito sulle pagine della rivista americana Time – ebbe il merito di introdurre elementi maschili, nel guardaroba femminile. Negli anni Ottanta, dopo aver detto addio agli studi in medicina e in seguito una lunga gavetta come vetrinista a La Rinascente iniziata negli anni Sessanta, a quarant’anni debutta nel prêt-à-porter con il suo eponimo marchio. Armani è simbolo di una rivoluzione estetica che libera l’uomo dalla corazza del completo borghese e, in un certo senso, capta l’idea geniale del collega francese Yves Saint Laurent, ridisegnando l’archetipo femminile. E se per Yves, sono Betty Catroux e Ines de la Fressage, le sue muse, il re del Made in Italy si ispira alle borghesi e alle imprenditrici milanesi.

Le sue doti, indiscutibili, furono notate da Nino Cerruti nel ’65, che lo assume come stilista per la sua ditta di confezioni, Hitman. Perfezionista qual era, inizia a lavorare sui potenziali del tessuto riuscendo a realizzare modelli che permettessero di rispiarmare tessuto. Riduce ilo quantitativo di bottoni sulla giacca e destruttura il suo interno. Ideologicamente, l’evoluzione della giacca si propone nel blazer di velluto nero, nel caban andino e nella giacca a spalla tonda. Sette anni dopo, e grazie all’incontro di Sergio Galeotti (un aspirante architetto viareggino e compratore di modelli), Armani apre il suo ufficio di consulenza in Corso Venezia, a Milano. Ci vorranno due anni, nel ’73, prima che lo stilista piacentino possa cedere alle lusinghe di Galeotti. Quest’ultimo organizza la struttura societaria, Armani produrrà solo idea: con l’accordo con Gft, il ready-to wear entra nella fabbrica sotto la cura dello stilista.

Nell’81, Giorgio lancia la linea Emporio Armani. L’aquilotto spicca il volo quattro decenni fa, quando Giorgio Armani intuisce che i giovanni dell’epoca nutrono la necessità di crearsi un’immagine solida, attraverto un abbigliamento curato e lontano dall’estetica hipphy che aveva predominato l’ultimo ventennio del Novecento. Si va, dunque, a delinearsi il profilo del boomers e dello yuppy (young urban professional) che indossa la giacca e la cravatta con disinvoltura. Promotore del power-look è Armani, sostenuto dai colleghi Hugo Boss e Ralph Lauren. Lo stile dello stilista italiano, un mix tra Miami Vice e American Gigolò, conquista le strade e il pragmatismo dei ricchi che indossavano le sue creazioni affermando, di fatto, il potere del denaro e contribuendo a far crescere la fama di The King in tutto il mondo. Da lì a poco, avrebbe affermato: Quello che propongo in passerella è esattamente il prodotto che i miei clienti trovano nei negozi. La moda è sostanza, non serve esagerare. Ho sempre rifiutato l’omologazione alle cosiddette tendenze e sono rimasto me stesso, anche se ogni stagione procedo per piccoli aggiornamenti di stile.

 Le donne non hanno più bisogno di armature per vincere le loro battaglie nelle stanze dei bottoni e per questo ho alleggerito la giacca per conferirle una nuova dolcezza”. Armonia ed equilibrio che trasferirà dalla prima collezione alla giovane Emporio Armani, che con un’astuta azione di marketing riesce a conquistare un target ben lontano dal suo principale mercato, i vent’enni. Nello stesso anno, dopo le critiche ricevute per la collezione ispirata da antichi costumi giapponesi visti nel film Kurosawa, Armani decide di non sfilare per una stagione. Una ribellione che gli permetterà di posare sulla copertina del Time. Una mossa intelligente e ben pensata poiché il fatturato, nell’82, triplica.

Nell’83, il pret a porter Giorgio Armani sarà ribattezzato Borgonuovo 21, la strada nel quale è ubicato il palazzo acquistato dagli eredi di Franco Marinotti. Alla morte di Galeotti, avvenuta nell’85, Armani rimane solo ma ricostruisce l’immagine della sua donna intruducendo, un anno più tardi, gli abiti da sera. Inizia a collezionare diversi riconoscimenti come i tre premi Occhio d’Oro, per la migliore collezione della stagione.

Gli anni Novanta incedono nel nome del blazer che, man mano, diventa sempre più slim. Si riduce la silhouette e si avvia un processo di contaminazione come nel ’94, quando Giorgio mixa tessuti pregiati allo stile casual. La sua palette, generalmente dati toni freddi, diventra vibrante ispirandosi alla tavolozza colori di Matisse. Nel ’97, il sophisticated grege, conosciuto come Greige, diventa la tonalità eletta del designer: il grigio si mischia al beige per un risultato, appunto, sofisticato.

Negli anni 2000, l’autorevolezza del designer piacentino non conosce mutazioni. L’immagine del suo marchio, glamour e forte, continua a conquistare i mercati americani e asiatici. La donna Armani entra nel terzo millennio con garbo, forza e fascino e si addolcisce con elementi iper femminili con il tulle che diventa eletto per l’ispirazione autunno/inverno 2001-02 che disegna un defilé per un “balletto che è l’apoteosi dell’eleganza”.

Negli anni, Giorgio Armani ha prodotto diverse collezioni: Armani Privé, Giorgio Armani, Emporio Armani, Armani Collezioni, AJ, Armani Jeans, A/X Armani Exchange, Armani Junior, Armani Teen, Armani Baby e Armani Casa, con un aggiornamento odierno alle 3 linee vincenti Emporio Armani, Giorgio Armani e AX Armani Exchange.
Visonario com’è, The King crede fortemente nell’influenza che l’arte ha nella moda. Condizionato da tale pensiero, nell’aprile 2015, in via Bergognone a Milano, inaugura il suo Armani/Silos: uno spazio espositivo dove alle esposizioni, si alternano gli show delle sue sfilate. All’interno del suo museo, il 26 settembre 2020, lo stilista fa entrare le telecamere della TV per registare il docu-film che sarà trasmesso su LA7. Il documentario racconta la storia dello stilista con la voce narrante delle persone che gli sono stati accanto lungo la sua fortunata carriera: da Pierfrancesco Favino, a Cate Blanchette e Juliette Binoche, sue muse non solo per l’Alta Moda ma anche per la linea beauty del marchio.  

Ed è proprio nell’headquarter dello stilista, in via Bergognone, che sarà possibile, fino al 6 febbraio 2022, vedere la mostra THE WAY WE ARE, curata personalmente da Giorgio Armani, che ripercorre senza nostalgie, quattro decenni di un brand all’avanguardia e trasversale.
Un vero e proprio manifesto da vivere e da percorrere. Un manifesto senza tempo, che scavalca e unisce le decadi. Accade ora, e prende vita attraverso l’esperienza sempre unica di chi visita la mostra.
Ho immaginato Emporio Armani come una linea con cui sperimentare, catturando le nuove tendenze e proponendo una moda democratica – ha dichiarato il designer – un contenitore nel quale ciascuno può trovare qualcosa e farlo proprio, interpretandolo in modo personale. Oggi rappresenta la declinazione trasversale e dinamica del mio concetto di stile e non ha perso lo spirito iniziale di individualità e aggregazione, di ricerca e libertà come quei “valori ai quali ho voluto dare risalto con questa mostra, perché da sempre Emporio è un marchio fortemente ancorato alla contemporaneità, che riflette l’energia e la vitalità delle metropoli, cogliendone il ritmo e proponendo un’esperienza fatta di abiti, accessori e idee”.

Golosa curiositàIl 40° anniversario dal debutto sul mercato di Emporio Armani è stato celebrato anche da Gusto 17 con un’iconica Limited Edition di Stecchi Gelato: un concept di gelati artigianali gourmet, realizzati con ingredienti naturali. Pragonista assoluto della limited edition è il Greige, un colore di sfondo, discreto e sofisticato, che Giorgio ha ottenuto dalla combinazione tra il grigio e il beige. La linea di stecchi artigianali è caratterizzata da un ripieno di gelato al Pistacchio salato di Sicilia ricoperto da una cover di pregiato cioccolato bianco lavorato con polvere di carbone vegetale derivato dal cocco: il risultato è un’elegante copertura bi-color realizzata artigianalmente e solo con ingredienti naturali, disponibile in tre diversi accoppiamenti di nuances greige. Puro, delicato, armoniosamente avvolgente, la cover al cioccolato punta sulle note di miele e di vaniglia e annunciano il sapore vellutato del latte fresco e del pistacchio leggermente salato che seduce occhi e palato.

Il punto sul menswear visto alla Milano Fashion Week S/S 2022

La fashion week dell’agognato ritorno alla (quasi) normalità, con show e presentazioni perlopiù in presenza e l’abituale messe di serate ed eventi satellite, è terminata lunedì 27; si possono dunque passare in rassegna gli outfit pour homme che hanno fatto da corollario al womenswear di Milano Moda Donna, ché sempre più marchi optano per la formula co-ed, con l’intento di enfatizzare la comune vis creativa che informa le linee femminili come pure quelle maschili. Vediamo, quindi, di analizzare le proposte uomo per la stagione Primavera/Estate 2022 alla luce di tre keywords.

Sensualità

Buona parte di designer e brand sembra aver trovato nella sensualità, fiera e disinibita, la nemesi stilistica dei periodi più cupi della pandemia, quando il contatto fisico era – sostanzialmente lo è tuttora – limitato al massimo, negletto in quanto possibile fonte di contagio. Il tema, com’è ovvio, si sostanzia seguendo le modalità più disparate: l’interpretazione data da Roberto Cavalli è ferina, letteralmente, poiché il glam tutto eccessi, brillii e animalier della maison fiorentina allo zenit della popolarità, negli anni Zero, diventa la pietra di paragone per la direzione creativa di Fausto Puglisi (cominciata nel 2020), che intervalla le uscite femminili con mise maschili tracimanti sfacciataggine e compiaciuta sexyness, tra striature tigrate, metallerie a forma di zanna o artiglio, biker jacket tempestate di borchie, sandali aggressivi e slip sgambatissimi, in bella vista sotto la vestaglia con stampa safari.
L’eros di N°21, al contrario, scaturisce da ponderazione e accortezze couture, trasferite su pantaloni sbottonati sui fianchi, completi costruiti su strati di tulle evanescente, pull a punti larghi che lasciano intravedere la pelle, tutti impreziositi da stole di marabù, cristalli, frange di pellicola sulle slippers tricottate. Tra questi due estremi – per così dire – dello spettro c’è spazio per diverse altre declinazioni, dalla misurata languidezza di Emporio Armani (riscontrabile nelle giacche, blouson e capispalla vari indossati a pelle, al solito decostruiti, carezzevoli sulla figura, negli harness che si fanno sofisticate cinghie da incrociare sul torso, nelle cerniere dei pantaloni lasciate aperte sulle ginocchia) all’underwear che, in passerella da Versace, occhieggia malizioso sotto spolverini, blazer smanicati e gilet, dai capi fascianti di ATXV (brand del giovane Antonio Tarantini, debuttante alla settimana della moda milanese) che, tra panneggi attorcigliati sul busto, lacci e fenditure scoprono ad arte il corpo, al pizzo chantilly con cui CHB di Christian Boaro cuce canotte, diafane camicette e top microscopici, romantici e voluttuosi in egual misura.



Roberto Cavalli, N°21, Emporio Armani, Versace, ATXV, CHB

Rilassatezza

Sarà che mesi di restrizioni e chiusure a intermittenza hanno definitivamente fiaccato le velleità formali dei consumatori, compresi i più attenti al dress code, o forse il famigerato smart working ha favorito un laissez-faire stilistico generalizzato, di sicuro l’abbandono di qualsivoglia rigidità (nei volumi, tagli, materiali, abbinamenti…) è un dogma a cui il menswear non sa più derogare. Lo confermano gli outfit visti a MMD: si è già detto della levità dei look di Emporio Armani, si può tornare pure su quelli di Versace, contraddistinti da linee fluidificate specialmente dalla vita in giù, con pantaloni svasatissimi, bermuda e jeans baggy completati da canotte infilate sotto la giacca, maglie sblusate, calzature che più “off” non si può (sabot aperti sulla punta, slides di gomma, ginniche dalle dimensioni generose).
Boss, invece, bissando la collaborazione con Russell Athletic, mette in scena nel campo da baseball del Kennedy Sport Center un défilé giocoso incardinato su mise casual di immediata lettura, tra bomber collegiali tappezzati di patch, cardigan con iniziali ricamate, sweatpants e felpe alla Ivy League sempre e comunque, perfino in abbinata a cappotti rigorosi, loden, soprabiti quadrettati e suit doppiopetto dalle proporzioni esatte. E ancora, è vestita di tuniche sfilacciate, pullover XXXL, maxi dress ridotti a brandelli e capispalla ingigantiti l’armata di beautiful freak protagonista della sfilata-happening organizzata da Marni. Forme dilatate e fit ampi, se non oversize, anche da Salvatore Ferragamo, Sunnei, GCDS, Aspesi e Pierre-Louis Mascia.



Emporio Armani, Versace, Boss, Marni, Salvatore Ferragamo, Sunnei, GCDS, Aspesi, Pierre-Louis Mascia

Edonismo

Come spesso accade, la pur graduale uscita da frangenti storici particolarmente complessi e tormentati si accompagna, sulle passerelle, a un’impennata di fervore e gaudente edonismo. Non sfuggono alla regola gli show avvicendatisi nei giorni scorsi, a partire dalla trovata ad effetto rivelatasi il clou della fashion week, cioè “Fendace”, la collaborazione tra Fendi e Versace presentata, a sorpresa, nel quartier generale della Medusa in via Gesù con una sfilata all star, zeppa di supermodelle e celebrities (da Dua Lipa a Naomi Campbell passando per Kate Moss, Emily Ratajkowski, Elizabeth Hurley e Demi Moore), in cui le doppie F si confondono con greche, fregi barocchi e altri stilemi che alimentano fin dal principio l’universo creativo versaciano. Un discorso simile vale per la collezione disegnata in solitaria da Donatella Versace per la griffe eponima, dove dettano legge ensemble brulicanti di motivi grafici in technicolor (tra cui il new entry Acid Bouquet), foulard annodati sul capo o intorno alla vita, bluse in seta stampate all-over, completi dalle tonalità acide.
Dean e Dan Caten di Dsquared2, da parte loro, addolciscono il mood di stagione tra il grunge e il militaresco (suggerito dalla ricorrenza di anfibi, cargo pants, colori terrosi, patchwork e tessuti squarciati) innestandovi pattern floreali più o meno estesi, lustrini spalmati su jeans destroyed o giubbetti, coroncine di metallo, addirittura ali di tela poggiate sulle spalle dei modelli.
Difficile restare indifferenti, poi, all’esplosione di cromie e rimandi pop del designer Alessandro Enriquez, che si scatena con ripetizioni ritmiche di frutti, cuoricini, francobolli delle mete estive più famose e disegni assortiti (compresi i ritratti funny del bambolotto fidanzato di Barbie, Ken), oppure alle creazioni dai colori acrilici di Redemption o, infine, al mix and match sfrenato di Giuliano Calza per GCDS, che passa senza un plissé dalle frange di perline ai maglioni crochet, dal total pink ai manga riprodotti sulla camicia hawaiana.


GCDS

“Fendace”, Versace, Dsquared2, Alessandro Enriquez, Redemption, GCDS

Immagine in apertura credits: Ivan Marianelli for The New York Times

DoppiaA svela il nuovo headquarter a Brescia

Lo studio di architettura Roberto Bertoli Architetto ha firmato la realizzazione dei nuovi uffici e dello showroom del marchio Made In Italy conosciuto in tutto il mondo, fondato da Alain Fracassi e Albert Carreras 

Due realtà bresciane collaborano insieme, per un nuovo capitolo creativo conosciuto a livello internazionale. Roberto Bertoli Architetto, lo studio bresciano fondato dall’Architetto Roberto Bertoli, ha progettato il nuovo headquarter del marchio di menswear DoppiaA, anch’esso bresciano, situato in via Giacomo Ceruti 20 a Brescia.



Il progetto è un elogio alla creatività evoluta, che fa dialogare passato, presente e futuro, strizzando l’occhio al mondo del design e dello stile elegante. 
Il nuovo headquarter nasce dove, ai primi del Novecento, sorgeva una conceria di pellami per scarpe, poi un magazzino e infine un colorificio.

Oggi, dopo più di cento anni, l’edificio torna a essere punto di riferimento per il mondo della moda. 



L’intero building, di circa 1000 metri quadrati, composto da magazzino, showroom, atelier, uffici, cucina, soggiorno e spazi conviviali, è stato ripensato e ricostruito grazie al progetto firmato Roberto Bertoli Architetto. 
Lo stile minimal si fonde con i caratteri storici dell’architettura di inizio secolo, impreziosita da vetrate uniche e da lastre in pietra che abbelliscono le scale e che raccontano la storia centenaria del luogo. 
All’interno dell’edificio è presente anche un montacarichi storico restaurato e verniciato di nero, che si contrappone ai tavoli da lavoro e ai pannelli in tessuto DoppiaA appesi alle pareti, entrambi realizzati su disegno. 


Laureato al Politecnico di Milano, presso la Facoltà di Architettura Urbanistica e Ingegneria delle Costruzioni, l’Architetto Roberto Bertoli progetta edifici abitativi, museali e corporate in Italia e all’estero. Nelle sue creazioni, minimalismo, volumi e richiami all’hard edge sono protagonisti indiscussi della sua architettura.

L’oroscopo settimanale di Massimo Giannone

Un appuntamento per entrare in connessione con noi stessi attraverso la lettura del movimento degli astri e dell’influenza che possono avere sulle nostre vite. È questo il nostro obiettivo per i mesi che verranno, insieme alla guida di Massimo Giannone, percettivo e astrologo da più di vent’anni, dotato di eccezionale sensibilità, nel leggere con occhio metodico e nell’interpretare, poi, con il dono dell’intuizione e di un cuore aperto alla realtà circostante e al lato umano di questo mondo che somiglia sempre di più a una matassa inestricabile.

Ha letteralmente conquistato tutta Italia, partendo da Milano, capitale della moda e dell’editoria, con i suoi appuntamenti fissi sul IL del Sole 24 Ore e su Gioia, e dando vita agli astrococktail e le astrocene: dei format unici (anche perché unico è proprio lui), tra i ristoranti e i locali più apprezzati dai protagonisti della vita notturna meneghina.
Il suo metodo ha conquistato anche brand di moda e di beauty d’alta gamma, che l’ha portato ad essere protagonista di eventi moda, anche in tour per tutto lo stivale con nomi come Maliparmi e la Prairie.

“Il mio oroscopo segue un percorso rivoluzionario, realizzato, accogliendo gli insegnamenti dei pianeti che, se seguiti, aiutano a migliorarci e ad affrontare le problematiche con una nuova consapevolezza, trasformando così le energie e migliorando il nostro quotidiano.
Se cogliamo le vibrazioni archetipiche degli aspetti che consideriamo avversi, come un suggerimento, si ha la possibilità di attenuare gli effetti negativi, ad esempio, Urano in cattivo aspetto è un monito alla velocità: è un avviso a prestare attenzione, a non correre, bisognerà moderarsi e non avere fretta, perché questa, spesso, può non essere una buona alleata.
Non c’è cosa più difficile che andar contro se stessi, contro le proprie abitudini, ma un “IO “che non vuol cambiare ha la tendenza a farsi male, finendo così per sentirsi vittima degli eventi. Dobbiamo imparare, invece, a non combattere queste vibrazioni astrali.
E allora, armonizziamoci con gli astri in un’orchestra che vibra d’informazioni, dove il suono nel Macro vuol amorevolmente insegnarci a come vivere nel Micro in una perfetta sinfonia che sarà il nostro nuovo quotidiano”.

Il suo approccio, tutt’altro che generico, entra nell’aspetto psicologico e animico delle personalità legate al segno zodiacale, con una chiave interpretativa percettiva, volta a fornire un consiglio per rinascere, ricostruirsi.
Perché “le esperienze sono insegnamenti, se impari a cogliere le sue direttive, la tua vita può cambiare completamente” dice Massimo Giannone.
@massi_e_l_astrologia

Artwork a cura di Maria Angela Lombardi @_mariaalombardi_


Oroscopo settimanale per il segno dell’Ariete

ARIETE

Il sentiero è: NUOTATE NEL MARE DELLE EMOZIONI

LOVE – L’amore non è una passione. L’amore non è un’emozione. L’amore è una comprensione profonda del fatto che in qualche modo l’altro ti completa. Qualcuno ti rende un cerchio perfetto; la presenza dell’altro rinforza la tua presenza”, OSHO, mistico indiano. Non fatevi vincere dalle vostre necessità, ricordatevi sempre che si è in due in una relazione, siate gentili verso chi amate ed il rapporto rifiorirà.

WORK – “Reprimere le proprie emozioni è come avere una bomba a orologeria nel corpo” Emanuela Breda, scrittrice. Quando qualcosa non va nel vostro lavoro, cercate di manifestare di volta in volta, eviterete così un accumulo di tensione inutile.

Forma fisica: FATE GINNASTICA DOLCE


Le previsioni zodiacali della settimana per il segno del Toro

TORO

Il sentiero è: SERENITA’

LOVE – “Accontentatevi della felicità, aspirate alla serenità”, Aldo Busi, scrittore. Cercate di apprezzare ciò che possedete, chi vi sta accanto vi ama tanto e farà di tutto per rendervi felici.

WORK – “La persona serena procura serenità sé e agli altri”, Epicuro, filosofo greco. Cercate di cambiare atteggiamento nel vostro ambito professionale, la tensione alimenta i diverbi, adottate un atteggiamento sereno.

Forma fisica: DISCRETA


Gemelli: le previsioni astrologiche della settimana

GEMELLI

Il sentiero è: AUTONOMIA

LOVE – “Accompagnati con le persone più nobili che puoi trovare. Leggi libri migliori. Vivi con i potenti. Ma impara ad essere felice da solo. Affidati alle tue proprie energie, e non aspettare né dipendere dalle altre persone”, Thomas Davidson, filosofo statunitense. Fare una vita sana, dedicandosi alle piccole cose quotidiane con leggerezza e passione, vi farà vivere una bellissima fase in amore.

WORK – “La più grande ricchezza e nel bastare a sé stessi”, Epicuro, filosofo greco. Avere il giusto focus, apprezzare il lavoro svolto è una grande ricchezza per l’animo.

Forma fisica: FATE UNA ALIMENTAZIONE CORRETTA


Oroscopo settimanale per il segno del Cancro

CANCRO

Il sentiero è: DISTACCO CONSAPEVOLE

LOVE – “Non legare il tuo cuore a nessuna dimora, perché soffrirai quando te ne strapperanno via”, Rumi, teologo musulmano. Godete di quello che avete conquistato nella vostra relazione ma, ricordatevi che nulla è eterno, godete degli attimi.

WORK – “Distacco non significa che tu non devi possedere nulla. Significa che nulla dovrebbe possedere te”, Ali Ibn Abi Talib, cugino di Maometto. Fate il vostro lavoro con dedizione ma anche con un certo distacco, non fatevi possedere dal bisogno.

Forma fisica: OTTIMA


Le previsioni zodiacali della settimana per il segno del Leone

LEONE

Il sentiero è: MEDITARE

LOVE – “L’amore è l’arte di stare con gli altri, la meditazione e l’arte di essere in relazione con se stessi, lascia che l’amore e la meditazione siano le tue due ali”, Osho, mistico indiano. Trovare il tempo di meditare sulla vostra relazione, accrescerà la vostra consapevolezza e vi darà modo di comprendere ciò di cui necessita il vostro partner.

WORK – “Con la pratica della meditazione scoprirete che avete un paradiso portatile nel vostro cuore”, Paranansa Yogananda, mistico indiano. Anche nel lavoro, risulta essere sano un percorso di meditazione, vi farà cogliere ogni cosa nel modo più consono.

Forma fisica: FASTIDI MUSCOLARI


Vergine: le previsioni astrologiche della settimana

VERGINE

Il sentiero è: LAVORATE SULLE VOSTRE INSODDISFAZIONI

LOVE – “Chi non è soddisfatto da ciò che hanno sarebbe soddisfatto neppure se avesse ciò che desidera”, Socrate, filosofo greco. È necessaria una profonda analisi di ciò che veramente vi farebbe felice, l’insoddisfazione risulta essere deterrente al vostro rapporto.

WORK – “E’ più facile colmare un pozzo senza fondo che soddisfare l’umana ambizione”, proverbio cinese. L’ambizione quando è eccessiva, non sazierà mai i vostri bisogni, meglio il percorso dell’umiltà.

Forma fisica: DETOX


Oroscopo settimanale per il segno della Bilancia

BILANCIA

Il sentiero è: CONCEDERSI

LOVE – “Mentre lui gli insegnava a fare l’amore lei gli insegnava ad amare”, Fabrizio de Andrè, cantautore. Il vero amore è un sentimento profondo che non chiede, dona.

WORK – “Lo scopo del lavoro è quello di guadagnarsi il tempo libero”, Aristotele, filosofo greco. Il tempo è uno dei beni più preziosi che possediamo, dedicate più tempo a voi stessi.

Forma fisica: BUONA


Le previsioni zodiacali della settimana per il segno dello Scorpione

SCORPIONE

Il sentiero è: OSSERVARE

LOVE – “La gioia nell’osservare e nel comprendere è il dono più bello della natura”, Albert Einstein, fisico. Osservare la bellezza che è intorno a noi renderà ancor più bella e sentita la vostra relazione.

WORK – “Il guardare una cosa è ben diverso dal vedere. Non si vede una cosa finché non se ne vede la bellezza”, Oscar Wilde, drammaturgo irlandese. Apprezzare la bellezza del vostro lavoro, fatto con dedizione e passione vi stimolerà al meglio. Grande creatività in questa fase.

Forma fisica: OTTIMA


Sagittario: oroscopo della settimana

SAGITTARIO

Il sentiero è: PRECISIONE

LOVE – “Le persone hanno l’incredibile capacità di riuscire a scegliere con precisione quelle cose che per sé stesse sono le peggiori”, J. K Rowling, scrittrice britannica. Siamo spesso portati all’auto punizione, il non fidarsi conduce a malesseri inutili.

WORK – “Se volete avere successo nel mondo, unite precisione e intuizione”, Beppe Severgnini, giornalista. Ascoltate il vostro primo istinto e, siate precisi ed affidabili.

Forma fisica: DISCRETA


Oroscopo settimanale per il segno del Capricorno

CAPRICORNO

Il sentiero è: TATTO

LOVE – “Il tatto consiste nel sapere quando devi andare oltre per andare troppo oltre”, Jean Cocteau, poeta francese. Fate tutto con tatto e sensibilità, raggiungerete vette impensate nella vostra relazione.

WORK – “A me piace che la gente sappia gustare non solo con la bocca e non subito: prima ci sono gli odori, prima che l’aspetto di un piatto. A volte serve anche il tatto: mica per niente, mangiare con le mani da soddisfazione”, Carlo Cracco, chef. Gustare delle cose che avete realizzato vi stimolerà al meglio e vi farà percorrere nuovi sentieri vincenti.

Forma fisica: FATE YOGA


L'oroscopo della settimana per il segno dell’Acquario

ACQUARIO

Il sentiero è: APPREZZARE

LOVE – “Perché attendere che l’istante sia ricordato per apprezzarlo”, Angélique Planchette, scrittrice. Piuttosto che rivolgere la vostra mente ai ricordi che in qualche modo possono irritarvi, apprezzate gli attimi della vostra relazione.

WORK – “Spesso nei rapporti umani siamo apprezzati più per i nostri difetti che le per le nostre buone qualità”, François de la Rochefoucould, scrittore francese. Avere dei limiti, dei difetti, non è un problema, è emanazione di ciò che siamo, amatevi e non giudicatevi.

Forma fisica: MEDITAZIONE


Pesci: oroscopo della settimana

PESCI

Il sentiero è: DONARSI

LOVE – “Non è tanto quello che facciamo, ma quanto amore mettiamo nel farlo. Non è tanto quello che diamo, ma quanto amore mettiamo nel dare”, Madre Teresa di Calcutta, santa. Mettete tanto amore nel portare avanti il vostro rapporto affettivo, la comprensione ed il donarsi, renderanno meravigliosa questa vostra fase.

WORK – “Quanto meno abbiamo, più diamo. Sembra assurdo, però questa è la logica dell’amore”, madre Teresa di Calcutta, santa. È strana la vita, il nostro animo, quando ci privano di qualcosa, spontaneamente doniamo.

Forma fisica: OTTIMA

Proteggere il telefono: quale cover scegliere per lo smartphone?

Oggi utilizziamo il nostro smartphone nei contesti più vari: proteggerlo da eventuali cadute è fondamentale per preservarne le funzionalità ed evitare di spendere soldi per la sostituzione di display o scocca posteriore. Ecco alcuni consigli per comprare una cover che non scende a compromessi con il design

Acquistare una cover per il proprio smartphone e, magari una pellicola protettiva per il display, attutisce il colpo in caso di cadute accidentali. A fronte di una spesa minima è quindi possibile limitare i costi esosi per l’assistenza tecnica. C’è però un aspetto da prendere in considerazione: gli smartphone sono sempre più un concentrato di design e linee innovative. La cover dovrebbe dunque proteggere il telefono ma anche esaltarne lo stile. Per fortuna è possibile conciliare le due necessità spendendo poco: ecco tutto quello che c’è da sapere.

Perché acquistare cover in TPU?

Le cover in TPU sono in genere le più diffuse nell’ambito di fasce prezzo medio-alte. Il TPU è un materiale plastico, per l’esattezza un poliuretano termoplastico. Il vantaggio di queste cover è che sono trasparenti, e quindi esaltano i colori e le sfumature degli smartphone, non appesantendone la linea.

A differenza delle cover in plastica, inoltre, non ingialliscono nel tempo e non perdono mai il loro grip antiscivolo. Questa soluzione è da preferire anche per i telefoni ultraleggeri, in quanto il peso ridottissimo della cover sarà praticamente ininfluente. 

Perché scegliere una cover in fibra di carbonio?

L’altro materiale molto utilizzato per le cover è la fibra di carbonio. Si tratta di un materiale leggero, ma soprattutto ultra-resistente. È veramente difficile che uno smartphone protetto da fibra di carbonio possa rompersi. Il design massiccio è parimenti molto elegante, specialmente per smartphone come iPhone in colori neutri. Una novità da poco lanciata sul mercato è l’ibridazione tra fibra di carbonio e TPU, in modo da ottenere una cover assolutamente perfetta.

Cover in silicone: pro e contro

Molto gettonate anche le cover in silicone, infinitamente personalizzabili e abbastanza leggere. Il silicone, infatti, è un materiale molto elastico che permette di attutire le cadute violente. Essendo un materiale lavorabile è spesso venduto stampato o monocromatico. Il silicone, per definizione, è inoltre, anallergico. Tuttavia bisogna stare attenti alla qualità dell’acquisto: non conviene comprare cover in silicone a prezzo stracciato, potrebbero essere molto poco resistenti.

Bumper per i bordi: proteggono dagli urti?

Si utilizzano, anche se abbastanza in disuso, le cover bumper: delle “cornici” che proteggono i bordi dello smartphone da danni e cadute. Il vantaggio dei bumper è la loro quasi “invisibilità”, rendendo facile maneggiare lo smartphone. Offrono anche un’ottima protezione per gli urti laterali. Tuttavia il centro dello schermo e della scocca rimangono sostanzialmente scoperti.

Hilton Molino Stucky: molto più di un cinque stelle

Se cercate un luogo magico dove alloggiare a Venezia, sicuramente il “Molino Stucky” di Hilton è la scelta migliore, e se volete il posto più esclusivo con una vista mozzafiato, non vi resta altra scelta che la Presidential Suite. 


Tutto quello che potete immaginare o chiedere ad un cinque stelle lo avrete senza esitazione.

Quando arriverete e vi troverete di fronte all’imponente struttura di Hilton situata alla Giudecca, capirete che di essere arrivati in un luogo differente da qualsiasi altro della laguna. Infatti, si tratta di un ex mulino sapientemente e raffinatamente ristrutturato.

Anche quando era in funzione, la famiglia lo volle proprio così: speciale, con una torre, che può vantare di essere la seconda più alta dopo quella di San Marco a Venezia.

Il Molino Stucky è tra le 100 eccellenze italiane.

La Presidential Suite si trova al settimo piano dove il confort è di casa, il vero lusso in una dimora elegante dove trascorrere momenti indimenticabili, oltre ai saloni e le camere, troverete anche la zona SPA privata, con Jacuzzi e palestra.

Sempre dalla suite potrete accedere direttamente alla piscina a sfioro collocata all’ottavo piano dove poter godere dello “Skyline Rooftop Bar” sorseggiando i migliori cocktail in città.

E se volete godere di una vista a 360° vi basterà salire la scaletta ed accedere alla torre, impareggiabile ed incantevole e soprattutto riservata unicamente al vostro soggiorno.

Trapianto di capelli: tecniche, risultati, prezzo

Le tecniche di trapianto di capelli si sono evolute molto nel corso degli anni, diventando sempre più specifiche e garantendo risultati a prova di chioma originale. Il più delle volte si tratta di trapianti per persone con alopecia androgenetica inesorabile perché i capelli che cadono vengono sostituiti da capelli sempre più fini. Le altre cause possono essere l’alopecia nelle donne afroamericane che fanno acconciature per trazione o alopecia cicatriziale (per esempio, perdita di capelli dopo radioterapia o dopo ustioni del cuoio capelluto). Qualunque sia la causa il trapianto di capelli uomo costo ha assunto un prezzo calmierato rispetto agli inizi, proprio per l’elevata disponibilità di mezzi a supporto di questo intervento. 

Tecniche: come si esegue un trapianto di capelli?

In tutti i casi, si tratta di capelli prelevati dalla parte posteriore del cuoio capelluto. Vengono eseguite due tecniche di innesto. La scelta della tecnica viene fatta in base alle indicazioni, al tipo di capello, al sesso, all’età ecc. 

La tecnica più conosciuta è la tecnica FUE (estrazione di unità follicolari). Si esegue dopo aver rasato tutto o parte del cuoio capelluto. Si aspira ogni innesto e ciascuno di questi innesti viene trapiantato con un iniettore o con un ago. 

La seconda tecnica di trapianto di cuoio capelluto è FUT (trapianto di unità follicolari) detta anche tecnica strip. Non c’è rasatura dei capelli, si prende un frammento del cuoio capelluto che viene tagliato in microinnesti. Il trapianto degli innesti si fa poi con la stessa tecnica del precedente. E’ una tecnica particolarmente adatta alle donne, perché causa meno cicatrici e garantisce un risultato quanto più vicino alla chioma naturale. 

Queste due tecniche di innesto vengono eseguite in anestesia locale. Sono interventi molto superficiali e molto ben tollerati dai pazienti. 

Qual è il risultato visibile

Occorrono 9 mesi per una ricrescita permanente dei capelli trapiantati sulle zone calve. Il più delle volte i capelli trapiantati cadono all’inizio e ricrescono 3 mesi dopo.

Che cura fare dopo il trapianto? 

Dopo il trapianto, è necessario ottimizzare la vascolarizzazione degli innesti, oltre ai trattamenti effettuati prima e durante il trapianto a tale scopo. I trattamenti sono sotto forma di lozioni e compresse a base di vitamine, antiandrogeni, vasodilatatori che aumentano la circolazione sanguigna negli innesti. 

C’è poi la verifica che gli innesti vengano prelevati correttamente nei mesi successivi all’operazione da parte del chirurgo, e un check-up ogni 1 o 2 anni perché l’alopecia può continuare e attaccare o nuovamente quella zona o altre. 

Quali sono i rischi?

Il rischio di infezione è possibile ma è molto raro perché le persone che hanno subito un trapianto di capelli devono sottoporsi a un trattamento antibiotico dopo la procedura. L’edema sulla fronte può comparire per 2 o 3 giorni, ma si riassorbe da solo.

Possiamo colorare i nostri capelli trapiantati?

Dopo un trapianto di capelli, si può fare lo shampoo il giorno dopo l’operazione. Dopo 3-4 settimane è possibile la colorazione.

Prezzo: quanto costa un trapianto di capelli?

Il prezzo di un trapianto di capelli varia notevolmente. Dipende dal numero di capelli o innesti necessari, dalla tecnica utilizzata, dal materiale utilizzato. Ci vogliono in media tra 2000 ai 5000 euro in Italia.

Per un pugno di follower: un romanzo divertente sulla vita da influencer

Cosa sareste disposti a fare per un pugno di follower al giorno d’oggi? Quali sono i veri retroscena dello “scintillante” mondo dei social? A queste ed altre domande risponde ironicamente Anselmo Prestini con il suo primo romanzo edito da Vallardi Editore, in libreria dal prossimo 30 Settembre.

In Per un pugno di follower c’è molta dell’esperienza vissuta dall’autoreAnselmo infatti nasce a Tione di Trento, un borgo di montagna, a 20 anni si trasferisce a Milano, laureandosi in Comunicazione Strategica e si mantiene durante gli studi proprio grazie alla sua attività di influencer, che oggi è la sua professione. Il suo account Instagram conta 147mila follower.

La storia racconta le avventure di Omar, giovane ventenne che lascia il paesino di montagna dove è cresciuto e arriva a Milano con un sogno: diventare un talento del web nella città più glamour d’Italia. Da follower, il giovane montanaro scorre Instagram e vede le spiagge dorate, i sorrisi abbaglianti, le serate esclusive della vita da influencer. Ma adesso che tocca a lui raccogliere seguaci, grattando la superficie si accorge che non è tutto oro quel che luccica.

Così, tra cene a scrocco e outfit su cui lasciare il cartellino, tra i consigli di due tutor d’eccezione e flirt creati ad arte contro amori veri, il protagonista inizierà a chiedersi quanto è disposto a tradire il suo cuore per conquistare i famigerati 100K.

Se non si vede sui social, vuol dire che non è successo. Ma quello che si vede sui social, è successo davvero? Scopritelo dalla prossima settimana in libreria!

Suggestioni etno-chic per un nuovo codice metropolitano

Photographers: Giovanni Gori and Andrea Aldrovandi for Total Black (www.total.black) INSTAGRAM @giovannigori & @andre.aldrovandi

Stylist: Stefano Guerrini INSTAGRAM @stefano_guerrini

Stylist Assistant: Paolo Sbaraglia INSTAGRAM @paolosbaraglia

Stylist Assistant: Laura Bellini INSTAGRAM @lallaurabellini

Stylist Assistant: Chiara Buccelli INSTAGRAM @chiarabuccelli

Make Up Artist: Kim Gutierrez INSTAGRAM @elijagutierrez represented by Studio Repossi INSTAGRAM @studiorepossi

Hair Stylist: Matteo Bartolini INSTAGRAM @bartolinimatteo; Eleven Australia @elevenaustralia @elevenaustralia_italia

Make Up Artist assistant: Cecilia Olmedi INSTAGRAM @ceciliaolmedi

Model: Lucas Barski INSTAGRAM @lucasbarski

Models Agency: I love models Management INSTAGRAM @ilovemodelsmngt

Model: Bartek Raniewicz INSTAGRAM @769bartek

Models Agency: Independent Management INSTAGRAM @independent_mgmt

Model: Ryu Usuda INSTAGRAM @ryu_model

Models Agency: Brave Model Management INSTAGRAM @bravemodels

Model: Tommy Kristiansen INSTAGRAM @xristiansen

Models Agency: Independent Management INSTAGRAM @independent_mgmt

Photo Editor: Matteo dalle Carbonare INSTAGRAM @matteodalle

Production Manager: Larissa Barton INSTAGRAM @larissbarton

Make-up credits: Mac Cosmetics @maccosmetics @maccosmeticsitalia;


Ecoalf sceglie Clan Upstairs per il lancio della linea premium Ecoalf 1.0

Ecoalf, azienda spagnola leader nella produzione sostenibile, lancia la nuova linea premium Ecoalf 1.0 e per il suo debutto sceglie la vetrina del concept store Clan Upstairs, situato in zona Brera, a Milano.

Una collezione dalla forte personalità, in linea con l’estetica del marchio Made in Spain, fondato nel 2009 da Javier Goyeneche. Un progetto che si traduce in una missione ben precisa: realizzare capi dal mood contemporaneo (e indossabili da più generazioni), sostenendo il processo di salvaguardia del pianeta. È il caso della collezione autunno/inverno 2021-22, realizzata risparmiando 1440 milioni di litri d’acqua. Inoltre, la Fondazione Ecoalf, fondata nel 2015, per celebrare la giornata mondiale degli oceani (con cadenza annuale fissata all’8 giugno dal 1992) ha realizzato un docu-film e una mostra digitale per documentare l’impegno di oltre 3000 pescatori che ogni anno recuperano tonnellate di rifiuti dai fondali marini, attraverso il programma Upcycling the Oceans.

Numeri impressionanti, quelli ottenuti dall’imprenditore Javier Goyeneche che, negli ultimi anni, con la sua azienda ha sviluppato più di 400 tessuti riciclati, riciclando più di 250 milioni di bottiglie plastiche, 80 tonnellate di reti da pesca scartate, pneumatici usati, migliaia di tonnellate di cotone e lana post-industriale, risparmiando oltre 63 milioni di litri di acqua nella collezione di cotone riciclato.

Ecoalf 1.0 è il risultato di oltre dieci anni di ricerca e determinazione, un sogno diventato realtà. Quando nel 2009 ho fondato Ecoalf volevo creare pezzi senza tempo per far sì che diventassero capi base nel guardaroba di ognuno di noi, creati con materiali riciclati e a basso impatto, ma di alta qualità. Ecoalf 1.0 è tutto questo. In Clan Upstairs abbiamo trovato il giusto partner per offrire il nostro lifestyle sostenibile ad una clientela sofisticata e attenta, uno store dove poter esprimere il nostro enorme potenziale”, sostiene Javier Goyeneche, Fondatore e Presidente Ecoalf.

A sostenere l’entusiasmo di Goyeneche, il fondatore di Clan Upstairs che conclude:  “Visionando la linea Ecoalf 1.0 ho subito percepito una forte personalità stilistica e una perfomance nei tessuti. L’ispirazione creativa è coerente con quello che i clienti ricercano: pezzi essenziali, realizzati con cura e che indossati “non fanno male”. Il perfetto pensiero per credere nella partnership”.

Per tutta la durata della Milano Fashion Week, che si concluderà il 27 settembre 2021, all’interno dello store sarà possibile visionare una parte della mostra fotografica organizzata da Ecoalf per il progetto Upcycling The Oceans con otto ritratti in bianco e nero, che vedono protagonisti i pescatori che si sono impegnati nel recuperare i rifiuti dai fondali marini degli oceani e del mar Mediterraneo.

La nuova stagione del OFF OFF THEATRE si tinge di “Rainbow”

È stata presentata la nuova stagione del teatro OFF OFF di Roma in Via Giulia, piccola bomboniera della città eterna che ci regala sempre un calendario ricco di emozioni e soprattutto di grandi novità.

La stagione 2021/2022 è un insieme di quella passata che non si è svolta a causa della pandemia ed altri spettacoli aggiunti per l’anno corrente che vanno a definire un palco dedicato alla donna, ma non solo, infatti tantissimi gli spettacoli che abbracciano la comunità LGBT.


Oltre cinquanta spettacoli di prosa, con trenta prime nazionali e tre romane, seguiti da Eventi speciali, nel segno della cultura, delle storie degli uomini e delle donne più importanti del nostro tempo, interpretati da grandi nomi del teatro italiano, come Roberto HerlitzkaMilena VukoticMascia Musy, Galatea Ranzi, Gaia Aprea, Roberto Alpi, Elena Croce, Iaia Forte, Melania Giglio, Pino Ammendola, Emanuele Salce, Gianni De Feo, Francesco Di Leva e personaggi dello spettacolo italiano come Vladimir Luxuria, Pino Strabioli, Alda D’Eusanio, Mita Medici, Santino Fiorillo, Sergio Mancinelli, Roberto Ciufoli, che si alterneranno con moltissimi giovani autori, attori e registi e con, dopo dieci anni, il grande ritorno in teatro di Maurizio Costanzo.



Vi segnalo i miei da non perdere di quest’anno e poi ci aggiorneremo man mano che le date si fanno avanti.

Inaugurazione con il deus ex machina del mondo dello spettacolo, Enrico Lucherini, il più grande press agent italiano del cinema e del teatro, da venerdì 1 a domenica 3 ottobre 2021, con il racconto del patinato panorama dello showbiz, con lo spettacolo “C’era Questo, C’era Quello”,

Da sabato 23 a domenica 31 ottobre debutto di “Discarica”, spettacolo firmato da Silvano Spada in prima nazionale, con in scena Vladimir Luxuria accanto a Roberto Alpi, con Blu Yoshimi, Filippo Contri, Andrea Verticchio e la partecipazione di Elena Croce, protagonisti di una pièce che descrive i cinismi di una competitività esasperata, gli eccessi del consumismo e i disagi delle diversità e delle emarginazioni.



Da martedì 2 a giovedì 4 novembreAlt Academy presenta “Sempre fiori mai un fioraio!”, di e con Pino Strabioli, nel ricordo-omaggio a Paolo Poli, accompagnato dalla fisarmonica di Marcello Fiorini.

Dal 16 al 21 novembre in prima nazionale è di scena “Allegro, non troppo” A Stand Up Comedy Show, di Riccardo Pechini in collaborazione con Mariano Lamberti, con protagonista Lorenzo Balducci diretto da Mariano Lamberti.



Sempre nel mese di novembre saliranno sul palco i protagonisti del Drag Me Up – Queer Art Festival, a cura di Ondadurto Teatro, Karma B e HoliDolores.

L’ultimo spettacolo in scena del 2021, che accompagnerà il pubblico nel nuovo anno, è “Abolite gli armadi, gli amanti non esistono più!”, in programma da martedì 21 dicembre a giovedì 6 gennaio 2022, un grande ritorno al teatro in veste di autore per Maurizio Costanzo, che scrive un testo in scena in prima nazionale, di cui sono protagonisti Pino Strabioli, Veronica Rega, Sveva Tedeschi, Luca Ferrini, Alberto Melone e David Nenci, per la regia di Pino Strabioli.

Le influencer da seguire adesso su Instagram

Specializzarsi nel trend del momento o arrivare per prima, queste le tips per un profilo di successo sui social network.

Instagram propone moltissimi nuovi profili che spesso sono copie di qualcosa di già visto; noi invece abbiamo voluto selezionarne alcuni che hanno davvero qualcosa da raccontarvi.

Laura Grampa ha iniziato la sua comparsa sul web con un blog, per poi traslare i contenuti moda e beauty sulla sua pagina Instagram; tra le prime influencer italiane, Laura collabora con brand quali Dior, Chanel, Yoox, La Mer…

Silvia Stella Osella ha deciso di seguire la sua passione e specializzarsi nella sostenibilità, sua vocazione etica e professionale. Sul suo profilo vi racconta le sue giornate di lavoro e le sue ricerche di stile.
Andiamo a scoprire qualcosa di più sulla loro persona attraverso il mitico e infallibile Questionario di Proust.

LAURA GRAMPA
Total look Ermanno Scervino – shoes Fragiacomo

LAURA GRAMPA

Laura Grampa 2010 apre il suo blog www.barbielaura.com già nel 2010, un luogo dove raccontare la sua passione per la moda, il beauty e i viaggi; contenuti che hanno trovato spazio anche sui suoi canali social attraverso grande consenso di pubblico e testate nazionali.
Oggi è imprenditrice nel mondo digital e beauty, comunica high brands e prodotti luxury.


QUESTIONARIO PROUSTIANO

  1. Il tratto principale del tuo carattere? Solare, riflessiva, un po’ pazza.
  2. Qual è la qualità che apprezzi in un uomo? Lealtà, sincerità, sicurezza.
  3. Qual è la qualità che apprezzi in una donna? Le stesse.
  4. Cosa apprezzi di più dei tuoi amici? Il fatto che possa sempre contare su di loro. Altrimenti che amici sarebbero 🙂
  5. Il tuo peggior difetto? Testardaggine.
  6. Il tuo passatempo preferito? Dormire, adoro dormire più di ogni altra cosa, mi ricarica.
  7. Cosa sogni per la tua felicità? La serenità
  8. Quale sarebbe, per te, la più grande disgrazia? Perdere le persone che amo.
  9. Cosa vorresti essere? Un gatto.
  10. In che paese vorresti vivere? In nessun altro posto che l’Italia. 
  11. Il tuo colore preferito? Nero.
  12. Il tuo fiore preferito? Peonie.
  13. Il tuo uccello preferito? Pettirosso.
  14. I tuoi scrittori preferiti? Oscar Wilde.
  15. I tuoi poeti preferiti? Alda Merini.
  16. Chi sono i tuoi eroi? Non ne ho.
  17. E le tue eroine? Nemmeno.
  18. Il tuo musicista preferito? Chopin.
  19. Il tuo pittore preferito? Monet.
  20. Un eroe nella tua vita reale? Non credo di averlo.
  21. Una tua eroina nella vita reale? Mia mamma.
  22. Il tuo nome preferito? Beatrice.
  23. Cosa detesti? Chi si prende gioco di me.
  24. Un personaggio della storia che odi più di tutti? Tutti quelli che hanno limitato le libertà delle persone.
  25. L’impresa storica che ammiri di più? Oddio non saprei. 
  26. Un dono che vorresti avere? Leggere nel pensiero.
  27. Come vorresti morire? Soffrendo il meno possibile.
  28. Come ti senti attualmente? Molto bene, sto vivendo un momento molto felice.
  29. Di cosa ti senti in colpa? Assolutamente di niente.
  30. Lascia scritto il tuo motto della vita: vivi e lascia vivere.

SILVIA STELLA OSELLA
jeans Kiton

SILVIA STELLA OSELLA

Silvia Stella Osella è una textile, surface designer e trend & color consultant. Dopo aver lavorato in alcune tra le più importanti aziende tessili europee, apre il suo studio a Milano nel 2015. Si occupa di consulenza alle aziende rispetto alle tematiche di sostenibilità e innovazione.


IL QUESTIONARIO PROUSTIANO

  1. Il tratto principale del tuo carattere?  La curiosità
  2. Qual è la qualità che apprezzi in un uomo?  La gentilezza e l’empatia
  3. Qual è la qualità che apprezzi in una donna?  La gentilezza e l’empatia
  4. Cosa apprezzi di più dei tuoi amici?  La loro complessità
  5. Il tuo peggior difetto?  L’irrequietezza, la testardaggine
  6. Il tuo passatempo preferito?  La scoperta in ogni sua forma
  7. Cosa sogni per la tua felicità?  Di mantenerla, così come è ora
  8. Quale sarebbe, per te, la più grande disgrazia?  Perdere chi amo
  9. Cosa vorresti essere?  Libera di scegliere, sempre
  10. In che paese vorresti vivere?  In tutti quelli che meglio rispecchieranno le future fasi della mia vita
  11. Il tuo colore preferito?  Il bianco
  12. Il tuo fiore preferito?  Il fiore della carota selvatica
  13. Il tuo uccello preferito?  La rondine
  14. I tuoi scrittori preferiti?  Calvino, Cortàzar 
  15. I tuoi poeti preferiti?  Elisa Biagini, Nazim Hikmet 
  16. Chi sono i tuoi eroi?  Le persone irrequiete, visionarie, coraggiose ed empatiche
  17. E le tue eroine?  Tutte le donne che lottano per la propria libertà
  18. Il tuo musicista preferito?  Sono troppi. Mentre progetto ho spesso con me Ryūichi Sakamoto
  19. Il tuo pittore preferito?   Henri Matisse
  20. Un eroe nella tua vita reale?  Pietro Bartolo
  21. Una tua eroina nella vita reale?  Margherita Hack
  22. Il tuo nome preferito?  Pietro (il mio bimbo)
  23. Cosa detesti?  La saccenza e la superbia
  24. Un personaggio della storia che odi più di tutti?  Tutti gli uomini dall’ego smisurato
  25. L’impresa storica che ammiri di più?  Le esplorazioni della via della Seta, i primi viaggi nello Spazio
  26. Un dono che vorresti avere?  L’ubiquità!
  27. Come vorresti morire?  Felice
  28. Come ti senti attualmente?  Realizzata
  29. Di cosa ti senti in colpa?  Di non avere abbastanza tempo da dedicare a ciascuna delle persone a cui tengo
  30. Lascia scritto il tuo motto della vita:  Complicare è facile, semplificare è difficile – Bruno Munari



Talent Agency: Mi-Hub
Fotografo: Filippo Thiella
Styling: Miriam De Nicolo’
Thanks to: Fragiacomo, Ermanno Scervino, Kiton

Luca Larenza è partner ufficiale dell’equipaggio della vela d’epoca Marga

Luca Larenza affianca con orgoglio l’equipaggio di Marga in occasione delle Voiles de Saint Tropez, regata must che chiude la stagione velica dove yacht classici e barche ultramoderne, i più belli del mondo, si incontrano per un momento appassionante di sport e spettacolo.

Tre anni di restauro rispettando il progetto iniziale, diciassette metri fuori tutto, fasciame in mogano e un vela maestosa, che ha ispirato il ricamo posizionato sul cuore, simbolo della passione che occorre per far rivivere questi scafi stupendi, della polo a manica lunga carry over nuova uniform del team di Marga.

Al ricamo, che riprende il primo piano velico, si contrappone diametralmente il monogramma del marchio, lanciato in occasione della collezione SS19, le iniziali rappresentate da una corda nautica arrotolata.

Cotone egiziano top di gamma, fresco e secco al tatto. Una grafica sporty chic e un mondo che da sempre influenza il designer del brand con le sue divise, i nodi e i punti tipicamente marinari. Una palette cromatica classica: base blu navy e ricami in oro e bianco, rotta da sorprendenti dettagli a contrasto aragosta, a conferma dell’utilizzo insolito del colore, cifra del brand, frutto di uno studio approfondito di Larenza e che rimanda al suo passato da street artist. 

Sono particolarmente fiero di questa partnership che nasce dall’incontro con l‘armatore Igino Angelini e mi avvicina alla poesia del mondo degli scafi d’antan, delle regate e non solo… Marga è un gioiello di artigianalità, che esalta tutta la magia di un savoir faire di altri tempi. Per la sua epoca era una barca estrema, capace di performance incredibili anche dopo 111 anni dal suo varo. In questo rappresenta la sintesi perfetta della mia idea di moda: un’eleganza timeless unita ad un gusto fortemente contemporaneo, materiali di altissima qualità e uso grafico del colore”, commenta Luca Larenza, founder e Direttore Artistico del marchio.

L’oroscopo settimanale di Massimo Giannone

Un appuntamento per entrare in connessione con noi stessi attraverso la lettura del movimento degli astri e dell’influenza che possono avere sulle nostre vite. È questo il nostro obiettivo per i mesi che verranno, insieme alla guida di Massimo Giannone, percettivo e astrologo da più di vent’anni, dotato di eccezionale sensibilità, nel leggere con occhio metodico e nell’interpretare, poi, con il dono dell’intuizione e di un cuore aperto alla realtà circostante e al lato umano di questo mondo che somiglia sempre di più a una matassa inestricabile.

Ha letteralmente conquistato tutta Italia, partendo da Milano, capitale della moda e dell’editoria, con i suoi appuntamenti fissi sul IL del Sole 24 Ore e su Gioia, e dando vita agli astrococktail e le astrocene: dei format unici (anche perché unico è proprio lui), tra i ristoranti e i locali più apprezzati dai protagonisti della vita notturna meneghina.
Il suo metodo ha conquistato anche brand di moda e di beauty d’alta gamma, che l’ha portato ad essere protagonista di eventi moda, anche in tour per tutto lo stivale con nomi come Maliparmi e la Prairie.

“Il mio oroscopo segue un percorso rivoluzionario, realizzato, accogliendo gli insegnamenti dei pianeti che, se seguiti, aiutano a migliorarci e ad affrontare le problematiche con una nuova consapevolezza, trasformando così le energie e migliorando il nostro quotidiano.
Se cogliamo le vibrazioni archetipiche degli aspetti che consideriamo avversi, come un suggerimento, si ha la possibilità di attenuare gli effetti negativi, ad esempio, Urano in cattivo aspetto è un monito alla velocità: è un avviso a prestare attenzione, a non correre, bisognerà moderarsi e non avere fretta, perché questa, spesso, può non essere una buona alleata.
Non c’è cosa più difficile che andar contro se stessi, contro le proprie abitudini, ma un “IO “che non vuol cambiare ha la tendenza a farsi male, finendo così per sentirsi vittima degli eventi. Dobbiamo imparare, invece, a non combattere queste vibrazioni astrali.
E allora, armonizziamoci con gli astri in un’orchestra che vibra d’informazioni, dove il suono nel Macro vuol amorevolmente insegnarci a come vivere nel Micro in una perfetta sinfonia che sarà il nostro nuovo quotidiano”.

Il suo approccio, tutt’altro che generico, entra nell’aspetto psicologico e animico delle personalità legate al segno zodiacale, con una chiave interpretativa percettiva, volta a fornire un consiglio per rinascere, ricostruirsi.
Perché “le esperienze sono insegnamenti, se impari a cogliere le sue direttive, la tua vita può cambiare completamente” dice Massimo Giannone.
@massi_e_l_astrologia

Artwork a cura di Maria Angela Lombardi @_mariaalombardi_


Oroscopo settimanale per il segno dell’Ariete

ARIETE

Il sentiero è: ALLEGRIA

LOVE – “Coloro che portano il sole nella vita degli altri non possono tenerlo lontano da sé stessi”, Sir Jamese Matthew Barrie, scrittore britannico. Oltre che donare agli altri è necessario portare allegrerai al proprio animo per trasferirlo alle persone che amiamo, sorridete, sorridete più che potete, a prescindere da ogni evento.

WORK – “Il buon umore è qualcosa di generoso: da di più di quanto riceve”, Alain, scrittore francese. Quando si trasmettono le giuste emozioni nel campo professionale, l’ambiente si trasforma e si alleggerisce, le tensioni svaniscono e l’universo vi restituisce con generosità

Forma fisica: BUONA


Le previsioni zodiacali della settimana per il segno del Toro

TORO

Il sentiero è: RIPOSO MENTALE

LOVE – “Riposati, un campo che ha riposato da un raccolto abbondante”, Ovidio, poeta romano. Elaborare troppo è deterrente per la vostra relazione, concedevi del riposo mentale, donate cura al vostro corpo, coccolatevi, coltiverete così un giardino dell’anima, e sicuramente i frutti saranno evidenti e succosi.

WORK – “È dolce riposare dopo aver compiuto il proprio dovere”, Padre Pio, Santo. Dopo tanto stress professionale è utile e dono benessere concedersi del riposo. Avete dato il meglio di voi, adesso concedetevi una pausa di relax.

Forma fisica: ECCESSIVA CEREBRALITA’


Gemelli: le previsioni astrologiche della settimana

GEMELLI

Il sentiero è: RINASCITA SPIRITUALE

LOVE – “Gli incontri più importanti sono già combinati dalle anime prima ancora che i corpi si vedano. Generalmente, essi avvengono quando arriviamo a un limite, quando abbiamo bisogno di morire e rinascere emotivamente”, Paolo Coelho, scrittore. Siete alla fine di un ciclo, quello che era non sarà più, una positiva e profonda trasformazione è in atto nel vostro ambito affettivo. Adottate le virtù e sarete premiati.

WORK – “Osa: esigi che la vita ti faccia dono della tua rinascita”, anonimo. Se desiderate migliorare la vostra situazione lavorativa, è necessario osare ed avere chiaro l’obiettivo da raggiungere.

Forma fisica: STANCHEZZA MENTALE


Oroscopo settimanale per il segno del Cancro

CANCRO

Il sentiero è: RIAPPROPRIRSI DEL TEMPO

LOVE – “All’amore pone fine il tempo, non il cuore”, Publilio Siro, drammaturgo romano. Il vero amore non muore mai, anche se perdiamo qualcosa di caro, in noi, nel nostro cuore rimane un seme che nessuno ci potrà mai togliere, quel magico tempo vissuto insieme.

WORK – “La tua visione diventa chiara solo quando guardi dentro il tuo cuore. Chi guarda fuori, sogna. Chi guarda dentro si sveglia”, Karl Gustav Jung, psichiatra. Per trovare ciò che stiamo cercando nel vostro lavoro, dovrete chiedervi cosa veramente vi fa star bene e suscita gioia, parlate col vostro animo, ed interrogativi, sorgeranno meraviglie.

Forma fisica: OTTIMA


Le previsioni zodiacali della settimana per il segno del Leone

LEONE

Il sentiero è: RACCOGLIERE

LOVE – “La gente si accontenta della superficie, di quei segni convenzionali che può scambiarsi senza pericolo, dell’assaggio, e resta assetata per tutta la vita “, Sandor Marai, scrittore ungherese. Per raccogliere i doni che una relazione può donarci non bisogna accontentarsi ma far di tutto, attraverso la gentilezza e la comprensione, per far felice chi amiamo.

WORK – “La civiltà ebbe inizio quando per la prima volta l’uomo scavò la terra e vi gettò un seme”, Khalil Gibran, scrittore. Per realizzare i vostri sogni bisogna mettere un seme nel vostro animo, e non attendere.

Forma fisica: CONCEDETEVI RELAX


Vergine: le previsioni astrologiche della settimana

VERGINE

Il sentiero è: SPERANZA

LOVE – “Se non ci metti troppo, ti aspetterò tutta la vita”, Oscar Wilde, scrittore. Non bisogna sprecare le occasioni che la vita ci dona, le relazioni che non si concedono il tempo di crescere, creano un vuoto nella propria esistenza.

WORK – “I tre elementi essenziali per la felicità: qualcosa da fare, qualcosa da amare, qualcosa da sperare”, Joseph Addison, politico e scrittore britannico. Per fiore nel proprio lavoro sarà necessario purificare il vostro animo dai cattivi pensieri ed amare i progetti che sognate di realizzare.

Forma fisica: BUONA


Oroscopo settimanale per il segno della Bilancia

BILANCIA

Il sentiero è: OTTIMISMO

LOVE – “L’ottimista vede opportunità in ogni pericolo, il pessimista vede il pericolo in ogni opportunità”, Siri Winston Churchill, politico britannico. Dovrete avere una visione ottimistica, per superare le tensioni e le carenze che state vivendo nella vostra relazione.

WORK – “Le persone più felici non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno”, Khalil Gibran, scrittore. Apprezzare ciò che si possiede ed avete raggiunto nel vostro lavoro, farà fiorire in voi nuove e fantastiche mete.

Forma fisica: JOGGINS


Le previsioni zodiacali della settimana per il segno dello Scorpione

SCORPIONE

Il sentiero è: ESSERE VIRTUOSI

LOVE – “Chi ha energia sufficiente per sradicare un vizio dovrebbe andare oltre, e cercare di piantare una virtù al suo posto”, Charles Caleb Colton, religioso e scrittore inglese.

WORK – “Noi dovremmo ogni notte chiamare noi stessi a rendere conto: Quale debolezza ho vinto oggi? A quale passione mi sono opposto? A quale tentazione ho resistito? Quale virtù ho acquisito?”, Lucio Anneo Seneca, filosofo romano. Chiedersi cosa si è fatto durante la giornata vi darà modo di migliorarvi e migliorare i rapporti con i colleghi.

Forma fisica: DIETA


Sagittario: oroscopo della settimana

SAGITTARIO

Il sentiero è: PERDONARE

LOVE – “Colui che non riesce a perdonare gli altri, rompe il ponte su cui lui stesso deve passare”, Confucio, filosofo cinese. Il perdono è un percorso necessario per questa vostra fase, perdonatevi e perdonate gli errori di chi amate.

WORK – “Il perdono è una forza che risuscita a vita nuova e infonde il coraggio per guardare al futuro con speranza”, Papa Francesco. Se qualcuno non si è comportato bene con voi, perdonatelo, una nuova luce positiva sarà con voi e migliorerà il vostro ambiente.

Forma fisica: OTTIMA


Oroscopo settimanale per il segno del Capricorno

CAPRICORNO

Il sentiero è: DARE CHANCE

LOVE – “C’è per tutti noi la possibilità di un grande cambiamento nella vita che equivale più o meno a una seconda possibilità di nascere”, anonimo. Dare una nuova opportunità alla persona amata gli darà la possibilità di guardarsi meglio dentro ed osservare che si può migliorare e cambiare. Anonimo.

WORK – “L’uomo di per sé non è nulla. È solo una possibilità infinita. Ma è il responsabile infinito di questa possibilità”, Albert Camus, scrittore francese. Non siamo che una parte dell’infinito, ma le nostre scelte influiscono e possono cambiare molte cose nel nostro quotidiano.

Forma fisica: STRESS


L'oroscopo della settimana per il segno dell’Acquario

ACQUARIO

Il sentiero è: COMBATTERE

LOVE – “Chi combatte rischia di perdere, ma chi non combatte ha già perso”, Bertolt Brecht, drammaturgo e poeta tedesco. Non perdetevi d’animo se non riuscite a trovare la vostra serenità affettiva, combattete per le cose che desiderate, ed esse si realizzeranno.

WORK – “Ama tutti, fidati di pochi, non fare torto a nessuno”, William Shakespeare, drammaturgo inglese. Siate cauti nella vostra professione e cercate di riporre la fiducia ascoltando il vostro cuore, non vi mentirà.

Forma fisica: DISCRETA


Pesci: oroscopo della settimana

PESCI

Il sentiero è: PRUDENZA

LOVE – “Il valore è figlio della prudenza non della temerarietà”, Pedro Calderon De La Barca, drammaturgo spagnolo. Non valutare i rischi nelle nostre azioni può mettere a dura prova la serenità del vostro rapporto, siate prudenti.

WORK – “La prudenza è una ricca e ripugnante vecchia zitella corteggiata dall’incapacità”, William Blake, poeta e pittore inglese. Non giudicate le incapacità altrui e siate prudenti nel lavoro, eviterete in tal modo ostacoli inutili.

Forma fisica: FATE GITE IN MONTAGNA

Il Sistema di Edoardo Sylos Labini, al Teatro Sala Umberto

Al Teatro Sala Umberto dal 21 al 26 settembre va in scena uno spettacolo rivoluzionario con Edoardo Sylos Labini, dove verranno snocciolati tutti i temi più caldi: potere, politica affari e storia segreta della magistratura italiana.

Tratto dall’omonimo libro di Alessandro Sallusti e Luca Palamara, pubblicato da Rizzoli.

La realtà che supera il romanzo. È Il Sistema, lo spettacolo tratto dall’omonimo libro campione di vendite, di Alessandro Sallusti e Luca Palamara, che Edoardo Sylos Labini porta in scena con il riadattamento di Angelo Crespi.

L’attore, attraverso il racconto dell’ex capo dell’Anm, ripercorre le tappe principali della carriera di Palamara, mettendo in luce il sistema di vasi comunicanti che si è instaurato tra politica e magistratura negli ultimi venti anni e che rischia di compromettere l’equilibrio costituzionale del Paese.

La trama si dipana tra processi, sentenze, nomine e correnti, in un unico atto pieno di colpi di scena e di ritmo incalzante tra testimonianze inedite, video, interviste e intercettazioni. Il racconto di cronaca di una delle firme più autorevoli del giornalismo italiano, restituisce la realtà dei fatti così come si sono verificati, in maniera schietta, sintetica e senza fronzoli, con lo scopo di sollecitare una riflessione nello spettatore.

L’obiettivo non è attaccare l’indipendenza della magistratura, ma far tornare gli italiani a credere nella Giustizia.

Ci sono scene che meriterebbero la macchina da presa di Francis Ford Coppola, che si inscrivono perfettamente inalcuni dei topos, dei grandi temi del teatro di tutti i tempi: il tradimento, la sete di potere, l’astuzia per ottenerlo, leguerre fratricide.

Edoardo Sylos Labini, dopo avere interpretato alcuni dei personaggi più scomodi e discussi della storia, da Nerone aD’Annunzio, da Giuseppe Mazzini a Italo Balbo, torna in scena con uno spettacolo di teatro civile con un’operazioneverità che farà sicuramente discutere.

Le scene e i costumi saranno affidati a Laura Giannisi. Sul palco con Sylos Labini, Simone Guarany e a sorpresa, forse, il convitato di pietra.

Ad ogni fine spettacolo sono previsti dibattiti con personaggi del calibro di: Alessandro Sallusti, Vittorio Sgarbi, Luca Palamara e tanti altri.


MCS omaggia la montagna con una collezione ispirata alle Dolomiti

In autunno anche in montagna vestirsi diventa un gesto che richiede maggiore cura. Le temperature non ci consentono più di scegliere il primo bermuda con l’ennesima t-shirt, ma è necessario trovare un equilibrio fra tutti quei componenti imprescindibili dell’abbigliamento di stagione. Camicia e maglione, pantaloni e calze, giacca e cappello: l’accostamento è sempre più ampio, comprendendo un’ampia selezione di capi e accessori che, oltre a contrastare le basse temperature, devono saper raccontare qualcosa dello stile di chi li indossa.

MCS, forte di una lunga tradizione, ha sempre raccontato nelle sue immagini gli spazi naturali ed umani più affascinanti. Sin dagli anni ’70 celebra un uomo appassionato di viaggi, amante della propria terra e dell’avventura, un amante delle emozioni e delle passioni, un uomo capace di cogliere l’importanza della storia e del suo spirito, in grado di cogliere il fluire vitale della natura e appropriarsene.

Per questo motivo con la collezione FW21 il brand omaggia uno dei luoghi unici del nostro Paese, le Dolomiti, una delle catene montuose più affascinanti del pianeta e Patrimonio dell’Umanità dal 2009.
Questi luoghi vengono raccontati attraverso le immagini della collezione, restituendoci le loro atmosfere, il sapore dei secoli e l’aria libera che solo la grande montagna può donare. L’Uomo MCS nelle immagini della nuova campagna rispecchia la tradizione del brand, sia nei capi più invernali come i capospalla check e i parka, sia nella maglieria, con lo stesso spirito heritage e avventuriero che da sempre lo contraddistingue.

YATAY, le scarpe 100% vegane presenta le Irori Rhino

Etica e sostenibilità sono le parole chiave per il marchio di sneaker YATAY: il brand di sneaker fondato da Umberto De Marco nel 2018, 100% Made in Italy e rispettoso dell’ambiente. Un progetto etico non solo sulla carta: l’etichetta, infatti, s’impegna a tutelare il rinoceronte dal rischio estinzione e, per farlo, si affida all’associazione Care for Wilde che con i suoi 28 mila ettari di superficie, nella  riserva naturale di Barberton a Mpumalanga, in Sudafrica, tutela i pochi esemplari rimasti in vita. Se ne contano, infatti, solo 3200 in tutto il mondo, tutelati in micro aree asiatiche e africane. Del rinoceronte di Giava, ad esempio, ne rimangono solo 60 esemplari e rischiano l’estinzione; stessa sorte per la specie indiana e di sumatra.

La capsule collection, si chiama Irori Rhino, e non a caso presenta un pattern che ricorda la pelle di rinoceronte. Per ogni paia acquistate, YATAY e la NGO Car for Wilde si impegna a sostenere il primo mese di adozione del rinoceronte con l’auspicio che l’impegno dell’acquirente possa proseguire nei mesi successivi assicurando, così, massima protezione dell’esemplare.

L’impegno di YATAY continua all’insegna della sostenibilità, attraverso l’utilizzo di materiali bio, con la premessa di far del bene alla salute del pianeta, sempre più minacciata dalla pressante produzione che vede, sul banco degli imputati, il fast fashion. Solo l’1% dei capi dismessi, infatti, sono realmente riciclati. Un numero esiguo nonostante le campagne di sensibilizzazione ampiamente registrate negli ultimi anni che si scontrano contro una produzione massccia che vede, ai vertice di questa assurda piramide, la moda low cost. Sotto accusa, ancora una volta, i marchi della moda low cost e le catene d’abbigliamento attinenti che coadiuvano ad un’abitudine d’acquisto malata, dei frutori della moda a basso prezzo. Entro il 2050 la moda dovrà rispettare gli impegni presi con il Fashion Pact, firmato a Parigi e che vede firmatari oltre 200 brands tra cui le italiane Gruppo Prada, Calzedonia e Salvatore Ferragamo (solo per citarne alcuni).

La collezione autunno/inverno 2021-22 di YATAY presenta inattese combinazioni di materiali bio-based e riciclati, provenienti da fonti qualificate con tecnologie all’avanguardia, e nuove texture, dettagli, finiture e colori. Un piccolo passo per una moda realmente eco-friendly. La Irori Rhino, il modello di scarpe da ginnastica ispirato dalle iconiche Irori, presenta una doppia che mixa texture differenti come il corn leather “martellato” ed “eco-suede” alla Dinamica®, la microfibra made-in-Italy vegana realizzata con fibre di poliestere riciclate provenienti da bottiglie di plastica e T-shirt, attraverso un ciclo produttivo all’acqua senza l’utilizzo di solventi. La palette di colore è ricca di sfumature che vanno dall’almond milk al caramel love, liuk e violet mango. 

Le nuove maglie dell’Inter sono o non sono stilose?

Un commento sulle casacche dei nerazzurri della stagione 2021-2022

Scommettiamo che per una volta il binomio calcio e moda non risulta essere così vincente? Sembra assurdo solo a pensarlo, soprattutto perché la moda è un linguaggio universale in grado di venire incontro ai gusti di tutti, eppure questo tipo di legame è venuto meno con 2 maglie di una celebre squadra di Serie A. Le 2 maglie in questione sono quelle dell’Inter della stagione in corso, che sono state pensate e realizzate per soddisfare le sole esigenze di marketing. Quando ci si focalizza sul rendere un brand riconoscibile in tutto il mondo, e meno sul puro stile, può accadere che il risultato finale non sia dei più esaltanti. Se del marketing poco e nulla possiamo dire, perché è un campo che non ci compete e in cui non ci sentiamo esperti, qualcosa possiamo invece dire per quanto riguarda il motivo che ricorda le squame di un serpente della prima casacca interista. Premettiamo che un conto è osservarle tramite fotografia o tramite immagine online e un conto è vederle dal vivo, considerando che l’effetto finale è totalmente diverso. Dal vivo le squame risultano molto più sfumate, e se osservate da vicino sono nient’altro che un insieme di piccoli rombi che vanno a creare un pattern indefinito che non ha nulla a che fare con il classico e semplice nerazzurro a strisce. Non vogliamo passare a tutti i costi per puristi e/o per amanti del classico intramontabile, ma lo squamato non solo fa uno strano effetto, che non piace a tutti, ma è piuttosto “tranchant” come scelta stilistica. Insomma o lo si ama alla follia o lo si odia alla follia. E se l’obiettivo finale è far sì che l’Inter possa essere conosciuta e soprattutto ammirata dal più grande numero di tifosi possibile allora è necessario scegliere un motivo che possa piacere a tutti. Magari starete pensando: “Non è che aver modificato recentemente lo storico logo dell’FC Internazionale è un freno che non permette di apprezzare quest’ulteriore novità che dice ancora una volta addio ai gloriosi tempi che furono?” No, lo ripetiamo, la nostra è solo una valutazione estetica, valutazione estetica leggermente più accomodante per quanto riguarda la seconda maglia dell’Inter.

La maglia da trasferta

La maglia da trasferta dell’Inter non sarà un capolavoro di stile ma almeno è leggermente più sobria rispetto a quella indossata durante le gare giocate in casa. Forse la presenza di qualche biscione in meno disegnato a mano sulla parte posteriore e anteriore avrebbe esaltato meglio il prevalente color bianco, ma già il fatto di non centrare il rettile simbolo dell’Inter è stata un’ottima scelta. Un’altra nota lieta è il fatto che il bianco è molto ben risaltato grazie al logo bianconero stilizzato presente in alto a sinistra. Insomma qualcosa di buono c’è e si vede nella casacca away di quest’anno, che è molto diversa da quella a quadrettoni della scorsa stagione, un po’ troppo semplice e a tratti banale. Francamente i giocatori dell’Inter in trasferta sono un po’ più credibili con questa maglia, ovvero con quella dell’annata 2021-2022, rispetto a quando indossavano quella della passata stagione.

Vincere con eleganza sarebbe un bel vincere

Ricapitolando quanto detto fin qui, possiamo affermare che la prima maglia squamata dell’Inter risulta piuttosto estrema, nel senso che la pelle di serpente può anche andare bene ma non così proposta. Più apprezzabile invece la seconda maglia, principalmente bianca, colore che va bene con tutto, con alcuni biscioni collocati lateralmente che sembrano come muoversi, forse per spaventare l’avversario che quest’anno potrebbe soccombere sotto le pallonate di Correa, Lautaro, Džeko e Sánchez, o così almeno dovrebbe essere stando alle quote calcio che danno l’Inter in pole position in campionato. Il calcio lo sanno tutti, anche i meno esperti, è uno sport imprevedibile, dunque non è detto che per forza andrà così, certo è che se i nerazzurri vincessero sfoggiando maglie più eleganti allora sì sarebbe un bel vincere! Visto che in fatto di eleganza nemmeno l’ombra, c’è di buono che se davvero riusciranno a conquistare lo scudetto almeno saranno riconoscibilissimi, perché il serpente è presente un po’ ovunque sia grazie alle squame della prima maglia sia grazie alla sua rappresentazione grafica a mano sulla seconda maglia. Non a caso abbiamo parlato solo di possibile conquista dello scudetto, perché la Champions League per l’Inter di quest’anno è un sogno quasi proibito, un sogno nerazzurro preferibilmente a strisce se possiamo dire la nostra.

Innovare non è affatto semplice


Nella moda innovare, e farlo bene, non è semplice, perché richiede non solo un occhio attento ma anche una buona dose di coraggio. Il flop è infatti dietro all’angolo, soprattutto quando si sceglie di recidere ogni legame con il passato; se la clientela è abituata ad associare un certo tipo di eleganza con un determinato brand, e poi si decide di cambiare tutto all’improvviso, ecco che gli effetti possono essere imprevedibili. Dal nostro punto di vista questi effetti imprevedibili interesseranno presto le maglie dell’Inter di questa stagione, che sicuramente sono apprezzabili perché realizzate con materiali ecosostenibili ma lo sono molto meno a livello di stile. Va bene trasmettere l’idea che l’Inter è un biscione, ma esagerare non fa e non farà bene. Mettetevi nei panni dei tifosi storici della Beneamata: abituati come sono a identificare il loro amore con le sobrie ed eleganti righe nerazzurre, d’ora in avanti si sentiranno come persi, perché la loro squadra non solo le ha “rinnegate” forse per sempre ma da almeno un anno a questa parte ha anche deciso che i motivi principali delle sue maglie cambieranno in continuazione, proprio come un serpente cambia la propria muta. Abbiamo detto all’inizio che di marketing non ci occuperemo perché non abbiamo il titolo per farlo, tuttavia almeno possiamo ribadire come queste scelte stilistiche facciano solamente parte della nuova strategia di marketing del Biscione. Una strategia che di sicuro ha tenuto poco conto della moda romantica e dell’eleganza, che è fondamentale nel calcio anche se non sembrerebbe. Per una volta possiamo affermare che il binomio calcio e moda non è risultato essere così vincente come lo è in quasi tutti i casi, ed un vero peccato.

Una dichiarazione di stile: la collezione Montblanc UltraBlack

La nuova collezione dal look total black abbraccia diverse categorie di prodotti, per rendere omaggio all’Heritage dell’azienda e celebrare le caratteristiche associate al colore distintivo della Maison: lo stile, l’eleganza e la semplicità di un design senza tempo.

Nel mondo del lusso, il nero è il colore per eccellenza, espressione di bellezza assoluta e design esclusivo. Sin dalla fondazione della Maison, nel 1906, il nero è sempre stato parte del DNA Montblanc: l’ebanite è il materiale principale utilizzato per la produzione dei primi strumenti da scrittura Montblanc e il nero è uno dei due colori dell’emblema creato nel 1913.
Tenendo fede all’obiettivo di ispirare le persone a esprimere tutto il loro massimo potenziale seguendo le proprie passioni, Montblanc presenta Montblanc UltraBlack, la prima collezione che include diverse categorie di prodotti accomunati da un design total black.  

Celebrazione della contemporaneità del colore più iconico di Montblanc, la collezione è caratterizzata dal design essenziale e dall’eleganza senza tempo e include diverse categorie di prodotti, dalla pelletteria agli strumenti da scrittura e dagli orologi alle nuove tecnologie smart. Espressione audace di uno stile sofisticato e moderno, ogni creazione è stata pensata per ispirare coloro che sono alla ricerca di funzionalità, versatilità e stile mentre intraprendono il percorso verso il raggiungimento dei propri obiettivi. 

Focus della collezione è senza dubbio la pelletteria Montblanc UltraBlack caratterizzata da mobilità, prestazioni ed eleganza. Include uno zaino, una clutch e un mini borsello.  Presentano le inconfondibili caratteristiche della Maison, come l’originale motivo a “M” ispirato alla geometria e al lettering d’archivio, un tributo alla ricchezza del patrimonio di Montblanc. Più audace che mai, il motivo a “M” all over è in pelle goffrata. 



L’iconico emblema, reinterpretato in chiave inedita per questa occasione, è stato trasformato e utilizzato come pratica chiusura in alluminio anodizzato, diventando un distintivo elemento di design. Sempre in movimento grazie a compagni di viaggio in pelle eleganti e funzionali: lo zaino è dotato di tasche interne ed esterne, oltre che di uno scomparto imbottito per il laptop; la clutch e il mini borsello possono essere indossati o portati a mano grazie alla tracolla amovibile.


Nugnes celebra 100 anni fra tradizione e innovazione

Ben pochi retailer possono vantare un heritage ultradecennale come quello di Nugnes 1920; il multibrand tranese, nei giorni scorsi, ha tagliato il traguardo dei cento anni tondi di attività regalando una nuova veste allo store, che si presenta ora come uno spazio di oltre 1000 mq distribuiti su due livelli, con 18 vetrine affacciate sul centralissimo corso Vittorio Emanuele.
Una storia centenaria dunque, che affonda le sue radici negli anni ‘20 del secolo scorso, quando Giuseppe Nugnes aprì l’omonima sartoria nel cuore della perla dell’Adriatico, com’è soprannominata la cittadina pugliese.
Se già nel 1956 era stata inaugurata la boutique maschile, divenuta rapidamente un place to be per la clientela locale, e a cui seguì nel 1989 quella femminile, sarà la terza generazione a porre le basi per l’espansione dell’impresa familiare che, pur rimanendo saldamente radicata nel proprio luogo di nascita, è cresciuta col tempo fino a imporsi come un punto di riferimento nell’ambito del fashion e luxury retail, imperniata, oggi come allora, su tre cardini, ossia eclettismo, amore per il territorio e spirito avanguardista, dal respiro internazionale; la mission primaria è rimasta la stessa di allora: instaurare un rapporto speciale con i clienti, che rispecchi unicità e personalità degli stessi.


Ph. by Paola Pansini

Oggi l’intento, spiega il titolare Beppe (nipote del fondatore), è «portare avanti un concetto che ci appartiene da sempre, essere commercianti con l’animo del sarto devoto alla clientela». È proprio questa filosofia ad aver permesso all’insegna di distinguersi nell’affollatissimo panorama fashion, interpretando al meglio il ruolo di ambasciatore, di curatore quasi della moltitudine di marchi trattati, 250 in tutto, tra griffe simbolo della moda con la M maiuscola (tra le altre Prada, Valentino, Bottega Veneta, Saint Laurent, Givenchy, Balenciaga) e brand dal gusto contemporary quali Golden Goose, Ami, Nanushka o Sunnei, nomi cult dello streetwear (da Off-White a Palm Angels) e designer avantgarde del calibro di Maison Margiela, Sacai e Marni.

L’anniversario ha rappresentato l’occasione per svelare un retail concept innovativo che, pur implementando i principi ormai fondamentali dell’omnicanalità, invita i visitatori a riscoprire il piacere dell’esperienza d’acquisto in presenza. Ad accogliere le novità non poteva che essere la sede di Palazzo Pugliese, felice espressione dello stile delle dimore nobiliari meridionali di fine XIX secolo, svettante a mo’ di fortezza sul bianco accecante che domina l’orizzonte di Trani. A seguito di una progressiva acquisizione degli spazi e della meticolosa ristrutturazione, seguita dallo stesso Nugnes in tandem con lo studio Dini Cataldi, si presenta ora come un multimarca raffinato e accogliente, riflesso ideale dei valori che contraddistinguono l’azienda.


Beppe Nugnes, ph. by Paola Pansini

Progettato per restituire l’impressione di una sorta di salon raccolto e discreto, il negozio riunisce i tre satelliti di Nugnes, ovvero il salotto bespoke, l’area dedicata ai globetrotter contemporanei e il reparto donna. Mentre il primo, pensato come una reinterpretazione intimista dei club per gentiluomini d’antan, è caratterizzato da cromie ricche e brunite, nel secondo l’eleganza dinamica e cosmopolita degli articoli esposti viene declinata nel décor ricorrendo alle tonalità del bianco e nero. A sottolineare la poliedricità della selezione di capi e accessori, un mix di arredi retrò da club berlinese e capolavori del design nostrano firmati Cassina e Osvaldo Borsani.
Il piano superiore, riservato al womenswear, è suddiviso in una serie di stanze dalle differenti personalità, arredate con divani vintage o realizzati appositamente per lo store. Qui l’opulenza degli affreschi originali risulta temperata dai rivestimenti in tessuto retroilluminato delle pareti, che creano giochi di trasparenze. È ancora Nugnes a rivelare come l’obiettivo del rinnovamento fosse «tirare fuori l’anima dell’impresa, l’inventiva unita alla profondità di pensiero che ci contraddistingue. Abbiamo trasferito tutto ciò nel nuovo shop, con i suoi ambienti diversi che, tuttavia, si integrano tra loro in modo omogeneo».



Ph. by Paola Pansini

Nel celebrare l’opening con una serata ad hoc, Nugnes ha chiamato a raccolta creativi dalle competenze eterogenee, dall’architetto Filippo Dini all’art director Susanna Cucco allo stylist Adonis Kentros, artefici di un evento immersivo in grado di trasmettere la cifra eclettica e sperimentale del retailer pugliese, culminato nel cocktail dînatoire animato dal parterre cosmopolita di amici del marchio.
È stato perciò ideato un set-up sui generis che ha coinvolto tutti i prodotti in esposizione e perfino otto vetrine del palazzo, avvolte in una tela bianca chiusa dallo spago, rimando ai primi passi in azienda di Beppe Nugnes che, ancora ragazzino, si occupava dei pacchi per i tessuti da conservare. Le dieci vetrine rimanenti, invece, sono state protagoniste di allestimenti ad effetto, così da raccontare l’identità della boutique. A sorprendere gli ospiti, infine, l’ultimo coup de théâtre in forma di installazione dal sapore artsy, un cubo specchiato che custodiva all’interno 50 outfit delle collezioni Autunno/Inverno 2021 in vendita, ulteriore dimostrazione di come la commistione tra sperimentalismo e shopping experience d’eccezione, curata fin nei minimi dettagli, sia la vera forza di Nugnes.



Ph. by Paola Pansini

78mo Festival del Cinema di Venezia – guerra e violenza nei film di denuncia

Reflection

L’idea del film nasce da un fatto accaduto nella vita personale del regista, Valentyn Vasyanovych, che assiste assieme alla figlia allo schianto di un uccello sulla finestra di casa, una metafora, il passaggio dalla vita alla morte.

Siamo nel 2014 nell’Ucraina orientale durante le prime fasi del conflitto Russia-Ucraina e assistiamo ad atroci torture, violenze e crimini realmente accaduti e documentati, le brutalità commesse dalle truppe filorusse sui prigionieri di guerra: strangolamenti, scariche elettriche, sevizie, torture medievali, trapani che lacerano carni ed ossa.

Il protagonista, un medico catturato dalle forze militari russe, assiste e subisce le spaventose umiliazioni cui lo spettatore non riesce a sostenere, spesso lasciando la sala del Festival. Volutamente cruento nella prima fase, volutamente silenzioso nella seconda, nel momento in cui il protagonista riesce a sopravvivere alla guerra e cerca appunto nel silenzio di ricostruire i rapporti con la ex moglie e con la figlia, Reflection lancia in immagini/metafore le grandi riflessioni sulla vita. L’importanza dei rapporti umani, il valore degli affetti, il significato della vita.

Non lasciare tracce – (Leave no trace)

Ricorda il caso di Stefano Cucchi, il giovane morto dopo un pestaggio sotto custodia cautelare sette giorni dopo l’accaduto, questa pellicola di Jan P. Matuszyński.
E’ la storia vera di Grzegorz Przemyk (Mateusz Górski), figlio della poetessa e attivista Barbara Sadowska (Sandra Korzeniak), ucciso a calci nello stomaco dalla polizia comunista, la Milicja Obywatelska (era il 14 maggio del 1983).
Il giovane studente festeggia nella piazza del Castello di Varsavia la maturità, fermato dalla polizia rifiuta di esibire i documenti di identità e viene così portato in centrale, dove in pochi minuti avviene il pestaggio davanti agli occhi dell’amico, il protagonista del film che lotterà fino alla fine per ottenere giustizia.
La verità verrà sotterrata con ogni mezzo dalle autorità ministeriali, con depistaggi che porteranno le accuse a infermieri innocenti, in un crescendo di rabbia e frustrazione e ingiustizia che incolla allo schermo lo spettatore in attesa della sentenza finale.
Qui il male trionfa, la contraffazione dei fatti è così capillare che la stanchezza prende il sopravvento, anche sulla madre raggomitolata nel dolore e arresa; solo l’amico fidato dirà la verità in tribunale, fino all’ultimo spiraglio di speranza, ma il potere dei miliziani è troppo radicato e la violenza dello Stato mortalmente pericolosa.
Noi possiamo solo parlarne e urlare la verità affinché il ricordo possa pulire tanto degrado.

Vera sogna il mare
di Kaltrina Krasniqi

Lei è un’interprete del linguaggio dei segni, lui, il marito, un giudice in pensione. La morte del marito, suicidatosi senza lasciare lettere di addio, apre infinite porte dove dietro si celano la dipendenza al gioco, le eredità sperperate, le proprietà che la malavita torna a riprendersi.
Minacce, pedinamenti costanti, il rischio che la figlia venga uccisa, obbligano Vera a cedere alle ingiuste richieste.
La storia svela una donna forte, che lotta per non cedere alla prepotenza ostile, corrotta, maschilista della società in Kosovo ai giorno nostri.
Un film di denuncia e di orgoglio, di dignità e di arrendevolezza come unica soluzione per la sopravvivenza, dove le difficoltà vengono rappresentate sullo schermo attraverso la forza del mare, che si fanno sempre più soffocanti e violente quando Vera rischia di “annegare”.


Al Teatro Sala Umberto è stata presentata la nuova stagione: da non perdere!

Finalmente arrivano i primi segnali di un ritorno alla vita che ci è mancata tanto, e sicuramente il teatro e tra le tante cose che ci sono state sottratte.

È stata presentata la nuova stagione del Teatro Sala Umberto di Roma, e con tantissime novità, nonostante le molteplici difficoltà relegate ad un ambiente chiuso in tempo di COVID.

Infatti, nonostante in tante città come Londra ed altre capitali europee ci sia la disponibilità di usufruire i teatri con la massima capienza e senza mascherina qui nel nostro bel paese tutto ciò non accade ancora, infatti solo il cinquanta percento degli spettatori sono ammessi.


Ci auguriamo tutti che con l’utilizzo del green pass e della mascherina e con l’avanzare della stagione anche noi in Italia potremmo tornare in sicurezza a condividere emozioni e godere di spettacoli meravigliosi.

Tutto questo ovviamente crea instabilità e difficoltà nella programmazione, che rende impossibile prevedere la durata protratta di uno spettacolo in cartellone, così, come stimolo in più per il pubblico vedremo un susseguirsi di compagnie in tal modo da consentire la sala piena sempre.



E per chi volesse fare una buona azione nei confronti della cultura, ritorna a grande richiesta il biglietto sospeso, un po’ come succede da sempre per il caffè a Napoli. 

Chi vorrà potrà lasciare un biglietto pagato per un amico che magari non può integrare il costo di uno spettacolo nel budget mensile. Fatelo!



La programmazione è davvero vasta, ci si potrà interfacciare con la Sala Umberto in tutti i modi, sia per una riflessione che per una risata.

Per chi scegliesse la risata, è vietato mancare a “Fiesta”, lo spettacolo di Fabio Canino che compie vent’anni, e proprio lui che ha sempre celebrato Raffaella Carrà per tutta la vita, mai come in questo momento che non è più tra noi abbiamo bisogno di cantare le sue canzoni a squarcia gola.

Il “Lato Emotivo” di Matteo Paolillo – un guaglione tutto cinema, musica e poesia

Vero talento del nuovo panorama cinematografico italiano, l’abbiamo scoperto grazie alla prima stagione della serie partenopea Mare Fuori in onda su RAI Play, in cui convivono le diverse realtà sociali di un’Italia di nuova generazione, dietro le sbarre di un carcere minorile in cui si finisce per una cattiva condotta, di cui non sempre si è colpevoli. All’interno delle mura di quell’istituto penitenziario, situato sull’isola di Nisida, quel panorama mozzafiato fa da sfondo a un tema sensibile che si dipana tra giochi di ruolo e di potere, specchio freddo e calibrato degli stessi che ritroviamo nel mondo, al di fuori di quella struttura, che per molti diventa un luogo di protezione da una società che ha già scelto per loro un destino infame.
Accompagnata da una colonna sonora che scandisce il tempo e le emozioni dei protagonisti, ‘O mar for, interpretata dallo stesso Paolillo, in arte Icaro, e da Raiz, il frontman della storica band trip-hop napoletana Almamegretta, questa serie – che vedrà la sua seconda stagione il prossimo autunno – racconta le vicende di un gruppo di giovani che si ritrova in un ambiente apparentemente ostile, realizzando che la via d’uscita agli ostacoli di quel luogo, si può trovare solo attingendo a una sensibilità che ognuno di noi ha il dovere di tirare fuori. L’amore, in tutte le sue forme, che riesce a trovar posto anche in seno alle personalità più oscure e diventando anch’esso, a tratti, strumento di potere.

Qualcuno combatte per sfuggire a un destino che lo tiene in ostaggio dalla nascita, qualcun altro ci riesce con le proprie gambe o gettando il cuore oltre la siepe, attraverso le note di un piano o i versi di una poesia. Come Edoardo, il personaggio interpretato da Matteo Paolillo, un attore camaleontico dalla personalità equilibrata ed estremamente riflessiva, che sul tema della violenza e della rivalsa ha scritto a lungo, per musica e anche un’opera teatrale.

Cosa ti ha spinto a diventare un attore?
La mia famiglia ha un negozio di fiori, e mio padre, da sempre, è stato un grande appassionato di cinema, questo mi ha portato a respirare l’amore per le grandi pellicole fin da bambino. Finché, a 13 anni, nel mio quartiere, Brignano, un amico di mio padre decide di organizzare uno spettacolo. Sono stato attratto dall’idea di mettermi alla prova e da allora è stato amore. Ho iniziato con il mio primo laboratorio teatrale, 3 anni a Baronissi poi altri 3 a Salerno, con un’altra compagnia fino ad arrivare alla fine degli anni del liceo, quando devi decidere cosa vuoi essere nella vita. E il teatro doveva essere decisamente la mia strada.
A 18 anni mi sono trasferito a Roma e ho continuato a studiare all’Accademia.

Quindi tu hai una lunga formazione teatrale.
Si. Tra l’altro, Io per anni mi sono dedicato al teatro didattico, sulla base del concetto sviluppato da Enrico Gattinara nel suo libro “Come Dante può salvarti la vita” – Conoscere fa sempre la differenza.
Il valore della cultura nella vita di ognuno di noi può fare davvero la differenza tra vivere o morire, tra fortuna e miseria, tra resistenza e disperazione.
È un percorso che mi rende felice perché può veramente migliorare la vita delle persone, “l’arte, in tutte le sue forme”.
L’educazione è una cosa molto importante, un tema su cui ho riflettuto molto e di cui ho parlato anche al Giffoni Film Festival, che per me significa anche l’educazione all’utilizzo della tecnologia che va assolutamente gestita.

Che lavoro hai fatto per riuscire a interpretare così bene una testa calda come Edoardo?
Per la prima stagione il percorso che ho fatto è il lavoro sull’animale, mi sono ispirato alla tigre che nella serie è l’indole nascosta di Edoardo che poi prende il sopravvento.
Se non avessi conosciuto l’arte e la bellezza cosa sarei stato?” Sono partito da questo, prendendo ispirazione dalle persone conosciute per strada ma anche da quelle sconosciute, che hanno attirato la mia attenzione. E poi il lavoro sulla lingua, fondamentale: Antonio Orefice in questo mi ha aiutato moltissimo.

Cosa hanno in comune Edoardo e Matteo?
Sicuramente l’approccio con la poesia, la sensibilità di sapere scrivere delle rime. Tutto il resto è stato faticoso, specialmente sulla seconda stagione, è stata dura rimanere dentro il personaggio 10 ore al giorno, ma ancora più difficile uscirne. Infatti, una cosa importante nella formazione di un attore è il fatto di riuscire a liberarsi del proprio personaggio, al di là del riuscire ad entrarci.

Vuoi raccontarci una vicenda, o curiosità che può essere divertente per i nostri lettori, che si è verificata durante le riprese di Mare Fuori?
Una scena del 7° episodio in cui ero dentro una stanza insieme agli altri ragazzi della gang. Entra il comandante, facciamo questa scena con Ivan in piano sequenza di circa 2-3 minuti. Tra me e il comandante c’è Antonio Orefice, la faina, che alla fine della scena fa una battuta: “C’amma fa …
Che al di là dell’espressione in sé, è stato il modo in cui l’ha detto che ci ha fatto morir da ridere.
È stato un gioco di sguardi continui tra me e il comandante in cui alla fine non siamo più riusciti a trattenerci. Abbiamo dovuto fare 14 take, pensavamo che non ne saremmo più usciti.
Alla fine, è stato preso l’ultimo take in cui si vede che guardo per terra per non scoppiare a ridere.
È stato divertente ma molto complicato.


È stato fondamentale anche il lavoro che ha fatto Carmine Elia che ci ha aiutato a tirare fuori il massimo e trovarci liberi di esprimersi.
Abbiamo letto insieme i dialoghi e, soprattutto nella seconda serie, abbiamo collaborato per la stesura della sceneggiatura, legando tanto con tutto il cast.
Uno dei primi giorni di set, per esempio, mentre giravo una scena con Ludovica, dopo 3-4 take mi ha detto “non ci stai su questa scena, cambia qualcosa”. Da quel momento in poi ho capito che potevo fidarmi molto di lui, perché rappresentava una vera guida per migliorare la qualità della nostra performance. Questo tipo di rapporto di fiducia ti permette di osare, di andare oltre, con la consapevolezza che la sua guida può consigliarti come fare, se dovessi esagerare o sbagliare strada.
È stato strano ma molto bello ricevere tanta fiducia, nonostante fossimo tutti così giovani.
Anche Milena Cocozza che è una donna piena di energia, molto punk e “veramente tosta”. Mi è piaciuto moltissimo il modo in cui ha gestito il set.  La sua energia e la sua passione mi hanno coinvolto moltissimo, riuscendo anche a superare le tensioni e far andare il set come deve andare.

Ivan Silvestrini, il maestro dei piani sequenza, ha accettato molte delle nostre proposte e coreografato le scene. Due registi molto diversi con i quali si è creato un legame forte che andato al di là del lavoro, con tutti noi.

Con chi, invece, si è creato un rapporto particolare tra i protagonisti della serie?
Durante la prima stagione ho legato con alcuni ragazzi, invece quest’anno ho approfondito molto di più con Antonio Rescio, il ragazzo che fa Totò. Si è creato un legame molto profondo di cui vado molto fiero perché lui è capace di farti sorridere anche mentre stai piangendo.
Lui non vuole far ridere – lui è così – lui s’incazza per certe cose e magari poi ti chiede ma perché ridi?
Siamo stati in un posto in cui abbiamo scoperto (in seguito) essere stati anche Massimo Troisi e Pino Daniele, davanti al mare. Lì abbiamo scrittouna poesia e parlato dell’arte e della vita.
Poi abbiamo trovarto una loro immagine che mostrava che si trovavano nello stesso posto e ci siamo chiesti: “chissà che cosa si saranno detti“.
Alcuni lo paragonano a Massimo Troisi perché ha quella spostaneità genuina e pura, che fa sorridere anche delle cose tristi, sono grato al cielo per averci fatti incotare perché m’ispira tanto, vorrei creare ancora qualcosa con lui, al di là di Mare Fuori. Ormai anche nella vita facciamo una scena dopo l’altra.

Quali sono i tuoi modelli nel cinema italiano e straniero?
Tendenzialmente vado a periodi. Su mare fuori 2 mi sono ispirato molto Cyllian Murphy che ho rivisto più e più volte. Pablo Escobar di Narcos e poi Luca Marinelli è proprio numero 1.
Adesso sto seguendo due ragazzi: Carpenzano che è avanguardia pura per il suo modo di recitare e il Divin Codino di Andrea Arcangeli, un vero neoclassico.

Sei molto giovane ma hai le idee chiare e un talento molto spiccato anche per la musica, oltre che per la recitazione. Hai in programma di lavorare contemporaneamente su entrambe le strade?
Io sostengo che l’arte ha una sola fonte, poi può avere tante forme.
In questo periodo ho scritto uno spettacolo in 5 atti che mi piacerebbe portare in teatro.
Ho scritto una nuova canzone per Mare Fuori, che non sarà la sigla e sto anche preparando il videoclip e uscirà in concomitanza con la serie.

Se non avessi fatto l’attore cosa saresti stato?
Non lo so, il fatto è che non riesco a pensare a un’altra vita

Che rapporto hai con i social?
Uso IG principalmene per portare il mio messaggio.
Certo adesso mi rendo conto che l’immagine è importante per veicolare il mio pensiero o per la promozione del mio lavoro. Ma dobbiamo molto riflettere sulle modalità in cui vengono utilizzati, non dobbiamo essere schiavi della tecnologia, perché ci ha fatto perdere il lato emotivo.

Carolina Crescentini, la Direttrice del carcere dice: “L’amore è visto come una forma di riscatto, può avere molte forme ma mai quello della violenza”.
Qual è la forma d’amore che hai sentito di più a questo punto della tua vita?
Io ho scritto una canzone sulla violenza sulle donne che uscirà a breve. Sto riflettendo molto su queste tematiche. La cosa più importante su cui bisogna puntare è l’educazione all’amore.
Lo vediamo come qualcosa di complicato, di dannoso, non riusciamo spesso ad accettare i sentimenti.
Io penso che i social e la tecnologia ci stanno conducendo sempre di più verso una direzione di chiusura.
Secondo me le persone violente sono così perchè non riescono ad accettare o addirittura a conoscere l’amore, bisogna educare all’amore.

In una sua canzone ‘O Mar Fa Paura canta: “Ho paura della morte, Dell’amore nient’affatto”
Inutile conoscere la storia se poi non sei educato all’amore. L’arte e la cultura in generale devono guidarci a una migliore percezione dei sentimenti e ad accettarli prima di tutto. Perché nella nostra società c’è la convinzione che i nostri sentimenti influiscano molto sulla nostra produttività, che possano rappresentare una debolezza. Questo spesso ci rende individualisti e a tratti aggressivi e finiamo per perdere la capacità di gestire la rabbia. Ma l’essere umano da solo muore, l’indipendenza alla lunga uccide.

Hai un personaggio ideale che ti piacerebbe interpretare?
Un pilota
Un pugile e qualcosa in costume
Un pazzo
Un ragazzo disabile, infatti feci pure un provino per un ragazzo in sedia rotelle

Foto Davide Musto @davide_musto
Fashion Director Rosamaria Coniglio @rosamaria_coniglio
Assistenti fotografo  Dario Tucci @dariotucciph – Edoardo Russi @edoardorussiph
Grooming Maria Esposito per Simone Belli @maria.esposito.makeup @simonebellimakeup
Location NH Collection Palazzo Cinquecento

Premiata debutta con la prima collezione di zaini

Dal 1885 il “saper fare” ha guidato l’evoluzione del prodotto Premiata. L’iniziale artigianalità del “fatto a mano” si è evoluta nel tempo con l’utilizzo delle più moderne tecnologie. Una sola cosa non è mai cambiata ed è la ricerca della qualità Made in Italy, inventare percorsi nuovi è frutto di un’anima creativa che dà più valore alle proprie visioni che alle ragioni del mercato. Proprio questa espressione creativa rende il brand unico e difficilmente catalogabile.

Per la FW21 il noto brand di sneakers presenta due nuovissimi modelli di zaini. Lyn nella donna Booker nell’uomo, sono stati progettati con la cura per i materiali e i dettagli per cui è da sempre rinomato il brand. Un’attenzione alle caratteristiche produttive e di comfort che inseriscono i backpack Premiata tra gli accessori più notevoli del panorama moda internazionale, veri e propri ambassador dell’eccellenza manifatturiera italiana.


Il modello Booker nero di Premiata Zaini: in gabardine di nylon pregiato e trattato water repellent
Gli spallacci imbottiti e lo schienale dello zaino Booker nero sono studiati per garantire il massimo comfort

Il modello Booker di Premiata Zaini nella versione beige: water repellent, trattato antisfilo e foderato internamente con gabardine logata.
Spallacci e schienale dello zaino Booker beige sono imbottiti ed è presente anche un nastro regolatore sul fondo per garantire una distribuzione del peso ottimale.


Entrambi si ispirano allo zaino da viaggio con misure adatte ad un utilizzo quotidiano. Prodotti in gabardine di nylon pregiato e trattato water repellent, finiture in vitello e accessoristica in pelle, godono di uno schienale imbottito, ampie e funzionali tasche esterne ed interne e spallacci con anima interna in EVA.

Lo zaino Lyn beige con gancio di chiusura in metallo nero opaco e tasche laterali con zip impermeabili
Lo zaino Lyn beige: Spallacci imbottiti, schienale pensato per il massimo comfort e tracolla in pelle nera per la massima versatilità
Il tessuto dello Zaino Lyn nero è water resistant e tutte le zip delle tasche sono impermeabili
Il modello di zaino Lyn ha spallacci imbottiti e una comoda tracolla per poterlo indossare anche come una borsa

Sia Booker che Lyn sono presentati in total black, con varianti colore in grigio. Entrambi godono di una versione sostenibile, nel colore grigio tortora, prodotta con materiali di riciclo, nell’ottica di un’evoluzione dei prodotti del brand verso un’ottica sempre più di circolarità industriale.


Uno degli scatti della campagna Premiata Zaini: il modello unisex Booker nero


La campagna Premiata Zaini: il modello Lyn, nella variante nera

In vendita presso gli store monomarca del brand, nei migliori fashion retailer e su www.premiata.it

Il best of della Milano Design Week 2021

Conclusa la Milano Design Week della ripartenza, è tempo di tirare le somme e il bilancio, stando ai numeri (limitandosi alla piattaforma Fuorisalone.it, 900 designer, 600 eventi, oltre due milioni di pagine viste), alla qualità dei progetti, alle questioni affrontate (sostenibilità, inclusione e creatività consapevole, per citarne solo tre) è assolutamente positivo. Tra incursioni nel settore di eminenti marchi fashion e collaborazioni di rango, ecco un best of della kermesse.

Gucci Cartoleria

Da segnalare anzitutto l’ennesimo coup de théâtre orchestrato dall’ineffabile direttore creativo di Gucci, Alessandro Michele, stavolta in forma di temporary store riservato alla collezione lifestyle, che lui spiega così: «Quand’ero bambino, andare in cartoleria e trovare matite, penne, quaderni, giochi, equivaleva a far entrare il sogno nella routine giornaliera. Ho immaginato una […] Wunderkammer che potesse accogliere questi elementi del quotidiano e li restituisse a una dimensione fiabesca». In via Manzoni 19 è stato dunque allestito un antro delle meraviglie colmo di chicche in puro Gucci style, dai ninnoli stregati agli scacchi zoomorfi. La parte del leone la fanno però taccuini, astucci, pastelli & Co., su cui si intrufolano i codici emblematici della maison (dalle doppie G al nastro Web), tutti disponibili nel negozio (aperto fino al 17 settembre) oltre che in boutique selezionate e su gucci.com.


Le vetrine della cartoleria Gucci: temporary store dedicato alla linea Lifestyle
Gucci celebra ma Milano Design Week 2021 con una collezione di taccuini, quaderni, astucci e diari
L’interno della Cartoleria Gucci, inaugurata per la Milano Design Week 2021
Gli interni della Cartoleria Gucci, il temporary store dedicato alla linea Lifestyle
Un’immagine della campagna per le presentazione della linea Lifestyle di Gucci

Pyrite di Francesco Maria Messina alla Galleria Rossana Orlandi

Per l’esposizione Collectible Design ospitata dalla Galleria Rossana Orlandi, Francesco Maria Messina ha presentato Pyrite, cabinet composto da cinque moduli di diverse dimensioni assemblati tra loro, che come suggerisce il nome assume le linee irregolari del cristallo di pirite. Un oggetto scultoreo in equilibrio tra funzionalità e decoro, caratterizzato dall’alternanza ritmica di elementi cubici, la cui struttura in legno è rivestita da vernici lavorate per assumere il colore tipico del cristallo.
Il mobile risulta sospeso, come fosse un’escrescenza metallica del blocco di marmo portoro grezzo su cui poggia, che può essere anche rimosso, conferendogli così l’appeal di un’installazione d’arte. Con questo progetto Messina (30enne già annoverato tra i top designer contemporanei) firma un tributo alla sorprendente varietà di forme, volumi e proporzioni della natura, per lui inesauribile fonte d’ispirazione.



La collaborazione tra Zegna e Riva 1920

Definire eccellenze Zegna e Riva 1920 è persino banale, lo è assai meno che i due marchi uniscano le forze per un’iniziativa all’insegna di sostenibilità e artigianalità. Il Salone del Mobile ha rappresentato l’occasione ideale per condividere la filosofia green che accomuna il progetto #UseTheExisting della griffe biellese al concetto di eco-natural living dell’azienda brianzola. Il flagship store Zegna di via Montenapoleone è stato pertanto la cornice di uno speciale allestimento in cui i capi della linea #UseTheExisting (che persegue l’obiettivo di una moda zero waste, riutilizzando tessuti usati o creandone di nuovi dalle eccedenze) venivano affiancati a complementi d’arredo in legno Kauri. Quest’ultimo, un legno millenario di origine neozelandese, viene plasmato dagli artigiani di Riva 1920 in autentici capolavori di design, nello specifico due tavoli e un tavolino, esposti insieme alla libreria in legno massello di Briccole.


La boutique Zegna in via Montenapoleone a Milano
Gli interni del flagshiip store Zegna ospitano la linea #UseTheExisting e i complementi d’arredo Riva1920 per la Milano Design Week 2021
La moda zero waste by Zegna si sposa con il legno kauri dei tavoli Riva1920 per la Milano Design Week 2021
L’interno del flagship store Zegna allestito per la Milano Design Week 2021 con i tavoli di design by Riva1920

La collezione Mesa da Amleto Missaglia

Visitando lo store di Amleto Missaglia durante la Design Week, era possibile ammirare le novità silverware di Mesa, realtà artigianale guidata da Giuliano Malimpensa, allievo di Lino Sabattini e già collaboratore di figure apicali del design tricolore quali Gio Ponti o Bruno Munari. Proposte che, pur attenendosi alla migliore tradizione argentiera italiana, appaiono assolutamente contemporanee nelle loro forme stilizzate, lavorate manualmente dagli artigiani nell’atelier di Como. La novità più impattante, per il 2021, sta nell’uso dei colori per gli articoli in argento e lega antiossidante, dipinti manualmente all’interno di ciascun pezzo.
In edizione limitata, la collezione ruota intorno a tre cardini: il colore, appunto (decisivo soprattutto per reiventare i vasi d’archivio), le finiture fresate a mano e l’ottone brunito.


Il vaso ovale satinato della collezione Mesa silverware presentata durante la Milano Design Week 2021
Due vasetti lucidi Mesa presentati nello store di Amleto Missaglia durante la Milano Design Week 2021
Coppia di piccoli vasi silverware della collezione Mesa 2021
Argento satinato ed estremamente chic per questo vaso dalle forme ovali by Mesa Silverware
Un foglio d’argento crea la struttura del vaso Mesa della collezione Silverware presentata alla Milano Design Week 2021

La creatività di Chiara Bernardini in mostra da Pomandère

Pomandère ha aperto le porte del proprio showroom alla creatività di Chiara Bernardini, celebrando così la sinergia tra moda e arte in un’inedita contaminazione, basata sulla condivisione di principi ispiratori e forme espressive.
Bernardini si è concentrata sul piatto, oggetto di uso quotidiano che, nella semplicità delle sue linee, si presta ad accogliere, enfatizzandola, l’inventiva dell’artista romagnola, intervenuta sulle superfici intonse con tocchi di nero, dalle sembianze astratte o naturali. Il tratto grafico dell’autrice viene esaltato dall’unicità dei singoli pezzi e dalle dimensioni degli stessi.
La forte identità e la pulizia concettuale delle opere di Bernardini si possono ritrovare negli abiti Pomandère, capi dal gusto contemporaneo, nobilitati da finiture e dettagli sartoriali timeless. Denominatore comune del progetto è, nemmeno a dirlo, la qualità eccelsa del Made in Italy.


Piatto in porcellana decorato dall’artista Chiara Bernardini ospitata nello showroom Pomandère durante la Milano Design Week 2021
Decori geometrici sul piatto in porcellana realizzato da Chiara Bernardini per la Milano Design Week 2021
Un piatto in porcellana decorato con le linee potenti e decise tipiche dello stile di Chiara Bernardini
Un decoro in cui le macchie monocromatiche sembrano acquarelli in movimento sul piatto in ceramica dipinto da Chiara Bernardini
Un abito della nuova collezione PE 2022 Pomandère: Contaminazioni

La poltrona MASS PRESSURE by Dror per Horm + Novacolor allo Spazio Neven

Horm ha preso parte al Salone con la seduta MASS PRESSURE ideata dal pluripremiato designer Dror Benshetrit, dimostrazione plastica di come sia possibile trasformare la gommapiuma in un elemento d’arredo funzionale e innovativo a un tempo, visivamente accattivante, risultato della compressione di tre strati di gomma espansa all’interno della struttura in metallo. La colorazione, unica nel suo genere e perciò di volta in volta diversa, ricorda il cemento o una lastra metallica ossidata, ed è frutto di un procedimento messo a punto con Novacolor, al 100% manuale, che ha reso possibile verniciare la gommapiuma preservandone la morbidezza, per un oggetto di sicuro impatto che, durante la serata svoltasi nella Sala Sironi del Palazzo dell’Informazione, ha preso vita grazie alle tecnologie immersive di Neven.



MP Massimo Piombo X Understatement Milano da Masterly for 10 Corso Como

C’è chi ha approfittato della ribalta garantita dalla Design Week per lanciare una linea d’abbigliamento votata alla perfezione sartoriale: è il caso della collab tra Understatement Milano e MP Massimo Piombo per la stagione A/I 2021, presentata ufficialmente nel pop-up Masterly for 10 Corso Como, in cui l’urban style del marchio fondato da Paolo Salluzzi e Matthias Tarozzo incontra la ricercatezza tailored della griffe dell’omonimo stilista. Protagonisti della capsule collection cappotti e maglieria per lei e lui in filati preziosi par définition – dalla baby alpaca al mohair, dal cachemire alla lana, che aggiungono un twist ai dettami della sartoria tradizionale, ora con accenti di colore inaspettato come rosa o corallo, ora attraverso la tridimensionalità di pattern elaborati; se i tagli basic e puliti degli overcoat lasciano parlare la qualità delle texture, particolarmente corpose, le trame a nido d’ape dei maglioni donano profondità al lambswool. Capi che, nelle parole degli ideatori della collezione, racchiudono «l’idea di moda, ovvero eccellenza, tessuti esclusivi e couture squisitamente italiana».


Cappotto in lana mohair della collezione Massimo Piombo per Understatement Milano
Cappotto bianco e nero parte della collezione realizzata da Massimo Piombo per Understatement Milano
Cappotto marrone pied de poule presentato in occasione della Design Week 2021 da MP per Understatement Milano
Cappotto rosso e nero damascato per lei: tessuti esclusivi ed eccellenza che riassumono l’idea di moda di Understatement Milano e Massimo Piombo
Maglioni dolcevita per lui e per lei nella collezione Massimo Piombo per Understatement Milano

78 Festival del Cinema di Venezia – i film da non perdere

Freaks out! di Gabriele Mainetti ha stupito tutti a Venezia per la delicatezza del racconto della diversità

Freaks out

Mirabolante! “Freaks out” di Gabriele Mainetti è una storia delicatissima di “diversi che senza circo sono solo dei mostri”, come afferma uno dei fantastici 4 personaggi dotati di superpoteri. C’è tanto della poesia de “La forma dell’acqua” nella rappresentazione dell’amore e della tenerezza verso il mostro, tanto dei personaggi strambi amati da Diane Arbus, la fotografa morta suicida la cui storia é stata interpretata da una Nicole Kidman che si innamora dell’uomo lupo. 2 anni di post-produzione per una pellicola che tiene incollati allo schermo, azione, storia, ironia, colpi di scena, fotografia ed effetti speciali. Anche qui il Festival del Cinema avvicina al crudele tema della guerra, durante il periodo fascista, e il cinema è il mezzo forse più veloce e potente per aprire cuori e menti.

Toni Servillo in una delle scene di Qui rido io, film di Mario Martone presentato al Festival del cinema di Venezia 2021

Qui rido io

Qui Rido io di Mario Martone è la storia vera di Eduardo Scarpetta, il più grande commediografo e attore comico del ‘900 italiano. Un uomo generoso con il pubblico e severo con la famiglia, a tratti egoista, un dongiovanni che coabitava con mogli ed amanti e rispettivi figli, quelli riconosciuti e quelli che lo chiamavano “zio”, Titina, Peppino ed Eduardo De Filippo, che presero poi il cognome della madre.
Per Scarpetta teatro e vita vera si mescolavano, la sua esistenza sfarzosa in palazzi imperiali lo portavano ad un atteggiamento imperioso che obbligava la sua cerchia ad una sudditanza “naturale”. Fino a quando l’episodio dannunziano, la messa in scena della parodia della “Figlia di Iorio”, l’opera di Gabriele D’Annunzio, lo vede accusato di plagio; sarà Benedetto Croce l’unico a sostenerlo, testimone di una malinconia che prende il sopravvento, di un mondo che muore e della nascita di un teatro nuovo.
Toni Servillo ha letteralmente divorato il palcoscenico.

Le cose che restano è il docufilm omaggio al grande direttore d’orchestra Ezio Bosso che ha commosso la giuria del Festival di Venezia 2021

Ezio Bosso. Le cose che restano

Per Ezio Bosso, interprete, direttore d’orchestra e compositore, esiste una “Teoria delle 12 stanze in movimento”, l’ultima delle quali tornerà a noi come prima nel momento in cui impareremo a riconoscerci, per poter essere liberi, per sempre.
Il docufilm di Gabriele Salvatores che in Ezio Bosso vedeva l’artista musicale che lui non è mai stato, è una finestra sul giardino dei mille volti che hanno avuto la fortuna di incontrare un grande comunicatore. Con la sete di sapere e la fame di musica che ha dall’età di quattro anni, Ezio Bosso è riuscito nell’intento di avvicinare “il popolo” alla musica classica, di portare la gente comune nei teatri; un film dalle infinite citazioni e dalla colonna sonora che Bosso ha regalato all’Italia intera, la direzione dei Carmina Burana all’Arena di Verona, le tre ore e mezza di musica e spettacolo nel Teatro Verdi di Busseto, in provincia di Parma, andato poi in onda su Rai3 in cui spiega Beethoven.
Una lunga storia d’amore e di dolore, quello che lo ha fermato e allontanato dalla musica, la malattia degenerativa che aveva da 2011.
Le sue esibizioni non sempre erano perfette, lo ha dichiarato anche il suo ufficio stampa, ma non è forse l’imperfezione a renderci unici?!

Redenzione, spiritualità e perdono sono i temi del bellissimo Capitan Volkonogov Escaped presentato al Festival del cinema di Venezia 2021

Captain Volkonogov Escaped

Captain Volkonogov Escaped di Natasha Merkulova e Aleksey Chupov è la storia di una redenzione.
Fedor Volionogov è il capitano del servizio di sicurezza nazionale russo, il suo compito è quello di catturare i “nemici dello Stato”, per lo più vittime innocenti che vengono seviziate e uccise per accuse inesistenti.
Uno spirito notturno, una spiritualità che si era sopita, lo avverte dell’Inferno imminente dandogli la speranza di un Paradiso eterno solo nel caso in cui almeno uno dei famigliari delle vittime da lui uccise, gli avesse concesso il perdono.
Incontrerà un padre che aveva ripudiato il proprio figlio credendolo un traditor di patria; una moglie impazzita per aver perso il marito per sempre; una figlia che credeva il padre ancora vivo; un bambino che brucia gli oggetti del padre perchè “un traditore non può chiamarsi padre” e una figlia chiusa in soffitta, sull’orlo di morire, sarà lei il limbo per poter accedere all’alto oppure in basso…

Il pubblico di Venezia 2021 ha accolto con calore anche il film Imaculat di Monica Stan e George Chiper: una drammatica e autobiografica

Imaculat

Volutamente claustrofobico, volutamente lento, volutamente irritante, volutamente silenzioso, il film sceneggiato da Monica Stan racconta la sua dolorosa e reale storia, le vicende di una tossicodipendente in un centro di riabilitazione tra giochi di potere taciti e non.

Di Monica Stan e George Chiper

Brand alert: Lorenzo Sabatini Clothing

Lorenzo Sabatini fonda il suo marchio di t-shirt eco-friendly e inclusive. A realizzare la sua collezione, che non ha una referenza stagionale, sono sarte locali e ragazzi con problemi mentali. Dietro Lorenzo Sabatini Chothing, però, si nasconde un progetto solidale che aiuta le missioni umanitarie attraverso la piattaforma to.get.t.here. Le tee, con grafiche disegnate da vari artisti (l’ultimo in ordine di tempo è il tattoo artist e clubber della scena underground berlinese, OHM AR), sono state indossate nella serie Netflix, Summertime 2, dal rapper afro-italiano Tommy Kuti, da Mondo Marcio e dai Murr. 


Uno scatto della campagna Lorenzo Sabatini clothing 2021

Lorenzo, da fashion editor per testate internazionali come Vogue, Elle ed Esquire (ma la lista è più lunga) a fondatore di un marchio di t-shirt: quando hai maturato questa idea?

È tutto avvenuto per caso, anche se non credo che le cose avvengano mai senza un motivo. Massimo Leonardelli, pr romano che negli anni ha collaborato con personalità come Valentino Garavani, Sophia Loren (e ha anche preso parte come organizzatore al Met Gala di Anna Wintour) stava lanciando un progetto solidale di charity dal tocco glamour e mi ha chiesto, con il mio team di collaboratori, di pensare a logo, al sito e alla maglietta ufficiale oltre a chiedermi qualche parere su come impostare il feed di instagram. Poi, mi ha detto: ‘Perché non realizzi delle magliette anche tu?’ e così ho fatto.

Le tee firmate Lorenzo Sabatini Clothing sono realizzate in cotone danese riciclato: quanto è rilevante, la sostenibilità, nel tuo marchio?

È centrale insieme alla sua etica, poiché questo filato lo trovo presso una stamperia lombarda che fa lavorare ragazzi speciali con problematiche legate alla salute mentale, un tema di cui in Italia si parla ancora troppo poco a mio avviso. Tornando al tema ecofriendly, essendo il core della produzione vintage rivisitato che potremmo affermare recupero ‘a km 0’ con l’ausilio di sarte locali posso affermare che esso è un tema piuttosto rilevante.



Inoltre, la stamperia che produce le t-shirt impiega ragazzi con problemi legati alla salute mentale: è un passo verso l’inclusività?

Come anticipavo prima, la filosofia del mio brand non può prescindere da due fattori: business umano/etico e green. Concludo dicendo che la piattaforma solidale di cui parlavo prima, to.get.t.here, dona parte del ricavato delle vendite a varie missioni umanitarie nel mondo e in Italia.

Qual è la filosofia del brand e quale messaggio vuole inviare?

Con estrema umiltà vorrei comunicare quanto sia importante dare una seconda vita ai capi, il mix e match di ricco e povero, le fantasie,  per me è sinonimo di gioia di vivere, empatia, verso la comprensione  del fatto che senza gli altri non esistiamo. La filosofia del brand è la gioia di vivere, la profonda conoscenza di sé, con i nostri demoni e i nostri lati illuminati. È un invito all’introspezione per creare un mondo più solidale.


Uno scatto che rappresenta l’idea di moda di Lorenzo Sabatini: mix and match, creatività e sostenibilità

Nessuna stagionalità ma produzione con cadenza semestrale: è una strategia?

Senza nessuna falsità è ciò che mi posso permettere al momento autofinanziandomi e sono molto soddisfatto. Ad ogni modo se anche le cose, che già stanno andando per il verso giusto, migliorassero, non so se cambierei questo modus operandi giacché è in linea con la scelta green che muove il brand.

Chi sceglie di vestire Lorenzo Sabatini Clothing?

Solitamente la fascia di clienti è molto giovane. Sono ragazze e ragazzi curiosi di vita, sperimentatori, viaggiatori, creativi e molto entusiasti. Grazie.

Un tetto stellato: la magia della tenda a 2000 metri di altezza

Diversi italiani quest’anno hanno atteso con ansia la visione delle stelle cadenti nelle calde notti d’agosto. Le mete marittime si sono rivelate tra le più gettonate, ma anche la montagna ha regalato scenari unici e mozzafiato.



È possibile, infatti, vivere una vera e propria experience a completo contatto con la natura, nel cuore delle Dolomiti, vicino a Madonna Di Campiglio, sulla riva del Lago Nero. Il lago deve il suo nome al colore dell’acqua che, per via della profondità, assume una tonalità blu scuro. Quest’ultimo è uno dei luoghi di “pura bellezza” più famosi del Trentino, all’apice dell’affascinante e selvaggia Val Nambrone. Tra i più fotografati di sempre, soprattutto per lo spettacolare tramonto sulle Dolomiti di Brenta, riflesse nelle sue acque, è un’immancabile tappa per coloro che amano ammirare i suggestivi paesaggi emozionandosi. 



Raggiungerlo è facile: in macchina, dalla statale che sale da Pinzolo a Madonna di Campiglio, si segue la direzione “Laghi di Cornisello” (rifugio/ristorante). Dopo circa 4 km, si inizierà a salire per tornanti per circa 9 km – con una bella vista panoramica su Pinzolo. Parcheggiata la macchina, in circa 30 minuti di camminata avrete raggiunto la destinazione. Sarà possibile a quel punto montare la tenda: per quest’avventura basteranno infatti una tenda, un fornellino a gas monouso (reperibile da Decathlon), un sacco a pelo, una macchina fotografica e un binocolo. L’ideale è entrare in tenda prima del tramonto, in modo da potere godere al massimo del bellissimo tramonto che, verso le 19, tinge le cime delle montagne di rosso. Una volta arrivata la notte, ci si può scaldare sorseggiando una tisana e, tramite il binocolo, sarà finalmente possibile osservare il cielo illuminato dalle costellazioni (l’Orsa Maggiore la più riconoscibile fra tutte). Le temperature, dopo la mezzanotte, possono scendere anche sotto lo zero, motivo per il quale si consiglia un sacco a pelo molto pesante, senza dimenticare un pile e un impermeabile in caso di pioggia.



Sorta l’alba, le montagne assumono colori autunnali, tra il giallo e l’arancione, riflessi nello specchio del lago gelato: sarà possibile sorseggiare un the caldo fuori dalla tenda, sul prato ancora bagnato di rugiada e creare scatti mozzafiato con una vista impagabile.

Tra listening party, Balenciaga e musica: è uscito DONDA, il nuovo disco di Kanye West.

Certo, negli anni avremmo dovuto imparare che da Kanye West non possiamo aspettarci niente di normale. Però, come accade con tutte le grandi esagerazioni, si tende spesso a pensare che l’ultimo capitolo sia sempre quello più stravagante, e che non ci possa essere realisticamente spazio per un qualcosa di altrettanto folle.

Il rapper di Chicago è riuscito ancora una volta a smentirci, inscenando per l’uscita del suo nuovo album “Donda”, una serie di colpi di scena che hanno ricordato ai fan più le stazioni della “Via Crucis” che la release di un disco.

Si sa, un po’ come succede con alcune personalità illustri del mondo dello sport, l’eccentricità è da sempre un filo rosso che ha nei decenni collegato alcuni degli artisti più rivoluzionari del mondo della musica, e anche Kanye non sembra fare eccezione.

Oggi che il disco è finalmente stato pubblicato, è forse saggio fare un passo indietro per analizzare, con maggiore cognizione di causa, una delle pubblicazioni più assurde della storia della musica.


L’inizio dell’Odissea

Comincia tutto il 13 luglio del 2020. In occasione di quello che sarebbe stato il 71esimo compleanno della compianta madre, Donda West, Kanye rilascia su twitter una nuova canzone a lei dedicata.

Solamente una settimana dopo, annuncia l’imminente uscita di un album dal titolo “DONDA” con tanto di tracklist da 12 canzoni e successiva pubblicazione di quella che sarebbe stata la copertina del disco. Ovviamente, nessuna di queste cose si realizza. 

Non era tutto un sogno

A distanza di alcuni mesi, ecco che si ritorna a sentir parlare di “DONDA”. 

A marzo 2021, infatti, CyHi The Pryce conferma in un’intervista di essere attualmente al lavoro per il nuovo album di Kanye West dalla fine del 2020. 

Il primo listening party

Come un fulmine a ciel sereno, il 18 luglio Kanye organizza un listening party a Las Vegas per il suo nuovo lavoro. Il titolo ufficiale non viene rivelato, ma alcuni degli artisti presenti esprimono sui social media entusiasmo per quello che sembra un disco destinato a lasciare il segno. 


Mercedes-Benz Stadium – il secondo party

Davanti a oltre 40 mila persone, il 22 luglio il rapper di Chicago presenta il suo disco. Meno di 24 ore prima della prevista uscita. 

Kanye appare davanti alla sua platea in un completo “total red”, indossando in anteprima la giacca della prossima collaborazione tra Gap e Yeezy.

Mercedes-Benz Stadium – Parte 2

Passano le ore e di “DONDA” ancora nessuna traccia. 

Anzi, inizia a trapelare la notizia che Kanye West starebbe vivendo all’interno dello stadio di Atlanta per “ultimare l’album”. 

Notizia confermata da un livestream che mostra artisti del calibro di The Lox, Fivio Foreign, Chance the Rapper, Steve Lacy and Vic Mensa, recarsi in pellegrinaggio nella pancia dello stadio (in quella che a tutti gli effetti sembra una cella) per completare le proprie strofe in compagnia del rapper. 

Il party è questa volta fissato per il 5 agosto e si rivela molto più spettacolare del precedente. 

Con un look total black firmato Balanciaga, l’artista è questa volta accompagnato da numerosi performer e da diversi props di scena. 

Ciliegina sulla torta: alla fine del party Kanye West viene sollevato in cielo sulle note di “No child left behind”. 

Chicago – Il capitolo finale

“DONDA” non appare sulle piattaforme di streaming neppure dopo il secondo evento. Anzi, a testimonianza di come le sorprese col rapper non finiscano mai, si inizia a parlare di un nuovo listening party, questa volta nella sua “casa”: Il Soldier Field Stadium di Chicago. 

Non a caso, al centro del campo da gioco si erge infatti l’esatta replica della sua casa d’infanzia, per quella che sarà la quarta e ultima esibizione.

Oltre ai soliti ospiti d’eccezione, tra cui si distinguono Marilyn Manson e DaBaby, è stata l’ex moglie Kim Kardashian a rubare la scena, indossando lo stesso abito nuziale del loro matrimonio nel 2014. 

Che dire, quando c’è di mezzo Kanye, è difficile annoiarsi. 

L’oroscopo settimanale di Massimo Giannone

Un appuntamento per entrare in connessione con noi stessi attraverso la lettura del movimento degli astri e dell’influenza che possono avere sulle nostre vite. È questo il nostro obiettivo per i mesi che verranno, insieme alla guida di Massimo Giannone, percettivo e astrologo da più di vent’anni, dotato di eccezionale sensibilità, nel leggere con occhio metodico e nell’interpretare, poi, con il dono dell’intuizione e di un cuore aperto alla realtà circostante e al lato umano di questo mondo che somiglia sempre di più a una matassa inestricabile.

Ha letteralmente conquistato tutta Italia, partendo da Milano, capitale della moda e dell’editoria, con i suoi appuntamenti fissi sul IL del Sole 24 Ore e su Gioia, e dando vita agli astrococktail e le astrocene: dei format unici (anche perché unico è proprio lui), tra i ristoranti e i locali più apprezzati dai protagonisti della vita notturna meneghina.
Il suo metodo ha conquistato anche brand di moda e di beauty d’alta gamma, che l’ha portato ad essere protagonista di eventi moda, anche in tour per tutto lo stivale con nomi come Maliparmi e la Prairie.

“Il mio oroscopo segue un percorso rivoluzionario, realizzato, accogliendo gli insegnamenti dei pianeti che, se seguiti, aiutano a migliorarci e ad affrontare le problematiche con una nuova consapevolezza, trasformando così le energie e migliorando il nostro quotidiano.
Se cogliamo le vibrazioni archetipiche degli aspetti che consideriamo avversi, come un suggerimento, si ha la possibilità di attenuare gli effetti negativi, ad esempio, Urano in cattivo aspetto è un monito alla velocità: è un avviso a prestare attenzione, a non correre, bisognerà moderarsi e non avere fretta, perché questa, spesso, può non essere una buona alleata.
Non c’è cosa più difficile che andar contro se stessi, contro le proprie abitudini, ma un “IO “che non vuol cambiare ha la tendenza a farsi male, finendo così per sentirsi vittima degli eventi. Dobbiamo imparare, invece, a non combattere queste vibrazioni astrali.
E allora, armonizziamoci con gli astri in un’orchestra che vibra d’informazioni, dove il suono nel Macro vuol amorevolmente insegnarci a come vivere nel Micro in una perfetta sinfonia che sarà il nostro nuovo quotidiano”.

Il suo approccio, tutt’altro che generico, entra nell’aspetto psicologico e animico delle personalità legate al segno zodiacale, con una chiave interpretativa percettiva, volta a fornire un consiglio per rinascere, ricostruirsi.
Perché “le esperienze sono insegnamenti, se impari a cogliere le sue direttive, la tua vita può cambiare completamente” dice Massimo Giannone.
@massi_e_l_astrologia

Artwork a cura di Maria Angela Lombardi @_mariaalombardi_


ARIETE

Il sentiero è: CONSIGLIARE

LOVE – “Se la saggezza che dispensiamo agli altri la sperimentassimo su noi stessi, saremo di certo persone migliori”, Emanuela Breda, scrittrice. In amore essere saggi conduce a muovere ogni dinamica con rispetto e sensibilità, tale atteggiamento, rende forte e sicuro il rapporto.

WORK – “Wall Street è l’unico luogo in cui chi arriva in Roll Royce chiede consiglio a chi arriva in metropolitana”, Warren Buffett, economista statunitense. Essere ricchi non significa avere conoscenze, essere ricchi è l’esperienza della vita di tutti i giorni che insegna attraverso i suoi attimi.

FORMA FISICA – BUONA


TORO

Il sentiero è: GESTIRE LE EMOZIONI

LOVE – “A volte le parole non bastano. E allora servono i colori. E le forme. E le note. E le emozioni”, Alessandro Baricco, scrittore. Parlare alle volte non serve, emanare il giusto atteggiamento è il modo migliore per sanare le conflittualità di coppia.

WORK – “Innanzitutto, l’emozione! Soltanto dopo la comprensione!”, Paul Gauguin, pittore francese. Svolere le proprie mansioni con l’intensità delle emozioni, vi farà crescere professionalmente e trovare le soluzioni più opportune.

FORMA FISICA – FATE GINNASTICA DOLCE


GEMELLI

Il sentiero è: VOLONTA’ 

LOVE – “Non giudico le persone dei loro errori ma dalla loro voglia di rimediare”, Bob Marley, cantante. Giudicare non è mai bello in amore, cercate sempre di comprendere le motivazioni degli atteggiamenti di chi vi ama.

WORK – “Sappiamo cosa deve essere fatto: tutto ciò che manca è la volontà di farlo”, Nelson Mandela, attivista sudafricano. È il momento di assumersi le responsabilità, solo attraverso una visione chiare ed un volere forte troverete le soluzioni che vi stanno a cuore.

FORMA FISICA – DIETA


CANCRO

Il sentiero è: AUDACIA

LOVE – “Non si può evitare di usare prima di credere, perché credere è la prima audacia”, Robert Mallet, ingegnere irlandese. Credere è una fonte di certezza per raggiungere gli equilibri necessari alla vostra relazione, siate audaci.

WORK – “Niente di audace esiste senza la disobbedienza delle regole”, Jean Cocteau, poeta francese. Accettare a testa bassa alimenterà la vostra rabbia, imparate ad esprimere con trasparenza intellettuale come la pensate sul lavoro.

FORMA FISICA – OTTIMA


LEONE

Il sentiero è: VINCERE L’APATIA

LOVE – “Il contrario dell’amore non è l’odio ma l’apatia. Possa affrontare l’odio, possa affrontare la collera, possa affrontare la disperazione, posso affrontare chiunque senta qualcosa, ma non posso affrontare il niente”, Leo Buscaglia, scrittore statunitense. In amore l’apatia conduce verso un rapporto freddo e distaccato, manifestate controre e gentilezza.

WORK – “Il mondo non sarà distrutto da chi fa del male, ma da quelli che guardano senza fare niente”, Albert Einstein, fisico. Bisogna prendere posizioni nette e chiare nel lavoro ed evitare di essere apatici.

FORMA FISICA – YOGA


VERGINE

Il sentiero è: RESISTERE

LOVE – “Nessuna barriera può resistere all’amore. L’amore usa tutto quello che può”, William Shakespeare, drammaturgo inglese. In amore non sono necessarie barrire, per resistere alle fasi negative è necessaria una profonda analisi della situazione, evitando soprattutto i giudizi.

WORK – “Creare è resistere, resistere è creare”, Stephan Hessel, scrittore tedesco. Siate immaginativi, e creerete uno dei più bei percorsi professionali.

FORMA FISICA – OTTIMA


BILANCIA

Il sentiero è: FAR EMERGERE I TALENTI

LOVE – “Se senti una voce dentro di te che dice non puoi dipingere, allora tutti i costi dipingi e quella voce verrà messa a tacere”, Vincent Van Gogh, pittore olandese. Bisogna lottarsi per vincersi nei propri limiti e trovare il modo per sanare le vostre sofferenze affettive.

WORK – “La fortuna non esiste: esiste il momento in cui il talento incontra l’opportunità”, Lucio Anneo Seneca, filosofo romano. È il momento di cogliere al volo le opportunità professionali che si presenteranno.

FORMA FISICA – BUONA


SCORPIONE

Il sentiero è: VINCERE I RANCORI

LOVE – “Un vecchio amore e come un granello di sabbia, in un occhio, che ci tormenta sempre”, Voltaire, scrittore. Per ricostruire il proprio ambito affettivo, è necessario mettere da parte il passato, i rancori e le rabbie che ancora legano al vecchio, ed impediscono al nuovo di fiorire.

WORK – “Il rancore e l’effusione di un sentimento di inferiorità”, Jose Ortega Y Gasset, filosofo spagnolo. Farsi vincere dalle rabbie nel lavoro è solo un sentimento di inferiorità, sorridete a prescindere.

FORMA FISICA – JOGGING


SAGITTARIO

Il sentiero è: SUPERARE I TURBAMENTI

LOVE – “Non sono turbato perché mi hai tradito, ma perché non potrò più fidarmi di te”, Jim Morrison, cantante. La fiducia è un elemento essenziale in un rapporto, perderla significa che il rapporto è ormai chiuso.

WORK – “Perché dubiti dei tuoi sensi? Perché un non nulla basta turbarli”, Charles Dickens, scrittore britannico. Farsi vincere dai turbamenti non è propizio per il proprio lavoro.

FORMA FISICA – NUOTO


CAPRICORNO

Il sentiero è: CONCENTRAZIONE

LOVE – “La gente fa caso solamente alle immagini delle cose. Nessuno fa caso alle cose stesse”, Kurt Vonnegut JR, scrittore statunitense. Invece di prendervela per il modo in cui il partner si comporta con voi, cercate di osservare meglio.

WORK – “Quando un uomo rivolge tutta la volontà verso una data cosa, finisce sempre per raggiungerla”, Hermann Hesse, filosofo tedesco. Credere ed essere focalizzati, vi farà raggiungere delle vette impensate.

FORMA FISICA – OTTIMA


ACQUARIO

Il sentiero è: AMBIZIONE

LOVE – “Stai lontano dai da chi tenta di frenare le tue ambizioni, le persone da poco lo fanno sempre, ma solo che è veramente grande ti fa sentire che anche tu puoi diventare come lui”, Mark Twain, scrittore statunitense. State lontano dalle false amicizie e da chi vi assorbe energie, sono deterrenti per la vostra serenità.

WORK – “Quando si punta troppo in alto, è bene ricordare che raggiunta la vetta del monte sia un passo dal precipizio”, Emanuela Breda scrittrice. Nulla è duraturo nella nostra esistenza, alle volte accettare, significa cambiare pagina nella vostra vita.

FORMA FISICA – STRESS


PESCI

Il sentiero è: DOMINARE

LOVE – “Dominare gli esseri umani è forza, dominare se stessi è il vero potere”, Lao Tzu,filosofo cinese. È il momento di vincere le vostre debolezze e dominare le proprie fragilità.

WORK – “Comandare non significa dominare, ma compiere un dovere”, Lucio Anneo Seneca, filosofo romano. Portate a compimento i vostri compiti professionali ed evitate di rimuginare troppo.

FORMA FISICA – PILATE

I protagonisti del primo Manintown Next Generation Awards

MANINTOWN NEXT GENERATION AWARDS

Un progetto ideato da Federico Poletti e Davide Musto

#VENEZIA78 ha segnato il primo mattone del grande lavoro svolto da MANINTOWN MAGAZINE nel corso degli anni per sostenere e promuovere il cinema e i suoi nuovi talenti. Mai come in questo momento l’Italia è un paese ricco e libero nell’espressione dell’audiovisivo. Partendo da un’intuizione di Federico Poletti, direttore del magazine MANINTOWN ha saputo unire le due cinema e moda in modo tale da poter attingere l’una dall’altra in maniera virtuosa nel segno comune di comunicare i nuovi fenomeni nella creatività. Coadiuvato da Fabrizio Imas (giornalista) Davide Musto (fotografo e talent scout per le nuove leve), il premio Manintown Next Generation Awards” è andato in scena alla Biennale di Venezia all’interno della bellissima cornice della terrazza Campari al Lido. I due premiati per la sezione cinema di questa prima edizione sono stati Ludovica Francesconi e Giancarlo Commare. Come fenomeno web è stata premiata Elisa Maino, web talent italiana che sta anche uscendo con un nuovo libro.


Federico Poletti, founder & Editor in chief di MANINTOWN: “Da sempre raccontiamo tra il web e la carta tutto ciò che innovativo e nel tempo abbiamo dato voce a numerosi interpreti, che abbiamo visto crescere anche grazie alle nuove piattaforme come Netflix e ai social. Sono particolarmente felice di questa prima edizione dei Next Generation Awards che ha scommesso su Giancarlo Commare e Ludovica Francesconi che con noi hanno avuto il loro primo red carpet a Venezia e sono in uscita con tante nuove produzioni. Ora l’appuntamento col cinema continuerà con la Festa del Cinema di Roma dove presenteremo lo speciale dedicato al premio e il nuovo numero cartaceo da collezione”.

Ryan Prevedel

Davide Musto, fotografo & head of scouting di MANINTOWN: “Ho la fortuna di seguire con occhio attento le evoluzioni dei nuovi talenti e dei cambiamenti socio culturali che il mondo del cinema e i suoi giovani attori ci regalano quotidianamente. Il mio è un impegno costante nella ricerca o nella scoperta di nuovi volti che accompagno insieme a storie di moda. La scelta dei due finalisti è arrivata naturalmente. Seguo Commare da quando è apparso nella serie Skam e da quel momento ho sempre voluto raccogliere il suo volto con la mia fotocamera. In questi anni Giancarlo Commare ha saputo raccontare ruoli diversi con quella fine verità che appartiene soltanto ai grandi attori e ha saputo rendere moderna la capacità di essere una persona, ma anche un personaggio. Ho avuto inoltre l’onore di aver già lavorato con Ludovica Francesconi e sin dal primo scatto il suo sguardo è penetrato così profondo nel mio obiettivo che è stato naturale pensare al futuro di questa giovane attrice che credo sarà segnato da grandi interpretazioni”.

Conclude Fabrizio Imas, Entertainment Editor di MANINTOWN: “A volte scommettere su di un Talent può essere molto complesso, in quanto magari un progetto va bene o magari benissimo e poi magari le occasioni vengono a mancare. Il destino ha voluto che le due scelte dei vincitori siano ricadute su due attori i cui destini si sono appena incrociati artisticamente. Infatti, dal 16 settembre li ritroveremo insieme al cinema con il film “Ancora più bello”, seguito molto atteso di “Sul più bello”.

Special thanks per Hair&makeup dei talent

Kemon

Produzione e coordinamento Alessia Caliendo
Hair @kemonofficial @kemoncrew
Make up @ArmaniBeauty #ArmaniBeautyStars
Foto Camillo Carobi @itm.srl

La moda romantica di Ann Demeulemeester, dagli Antwerp Six ad oggi

Ha da poco riaperto i battenti, completamente ristrutturata, la boutique ammiraglia di Ann Demeulemeester ad Anversa, tassello importante nella strategia di rilancio avviata nel 2020, che passa adesso da un luogo intimamente legato ai (gloriosi) trascorsi dell’etichetta belga. Lo store è stato ridisegnato da Patrick Robyn, marito e stretto collaboratore della stessa Ann, e si pone a tutti gli effetti come vetrina del nuovo corso della label sotto l’egida di Claudio Antonioli. L’imprenditore, titolare dei multibrand eponimi, già tra i co-fondatori del conglomerato di marchi urban New Guards Group, ha acquisito la griffe un anno fa, deciso a restituirle il ruolo che le spetta nell’olimpo modaiolo. A portarla ai vertici del fashion world era stata infatti la fondatrice, ovvero uno dei mitologici Antwerp Six, i sei stilisti (oltre a lei Dries Van Noten, Marina Yee, Dirk Van Saene, Dirk Bikkembergs, Walter Van Beirendonck) laureatisi nei primi anni 80 alla Royal Academy of Fine Arts di Anversa che, di lì a breve, avrebbero impresso un segno indelebile sulla moda del tempo, entrando negli annali.

E dire che Demeulemeester, nata nel 1959 a Waregem, nelle Fiandre Occidentali, all’inizio pensava di dedicarsi alla pittura, attratta com’era dalla ritrattistica fiamminga, ma resasi conto della forza espressiva degli abiti, si iscrive al corso di fashion design dell’Accademia Reale di Belle Arti. Ne uscirà nel 1981, dando vita con Robyn, quattro anni dopo, al brand che porta il suo nome.
Nel 1986 unisce le forze con i compagni d’università di cui sopra: affittano un furgone, lo riempiono delle proprie creazioni e viaggiano fino a Londra per esporle alla fiera British Designers Show, dove faranno enorme scalpore. Le loro proposte, d’altronde, sono sideralmente lontane dalla pomposità imperante negli eighties, decade caratterizzata, stilisticamente parlando, da spallone, barocchismi, luccichii vari ed eventuali, i punti di contatto sono semmai con il concettualismo spinto degli innovatori giunti qualche anno prima a Parigi dall’Estremo Oriente, Yohji Yamamoto e Rei Kawakubo.



Ph. Marleen Daniëls, Karel Fonteyne, Erik Madigan Heck

Guadagnatasi la notorietà, Demeulemeester comincia a dettagliare la sua particolarissima visione del prêt-à-porter: l’abbigliamento secondo lei è un mezzo per comunicare, un’emanazione della personalità di chi ne è artefice, delle sue sensazioni, esperienze e interessi. Questi ultimi, per la creativa belga, si appuntano sui versi di poeti come Rimbaud, Blake o Byron, sulla musica che esprime le inquietudini dei giovani di allora (Doors, Velvet Underground, Nick Cave…), su quei dipinti che, in gioventù, l’avevano indirizzata verso la scuola d’arte di Bruges.
Da adolescente, poi, si imbatte nella copertina del disco Horses di Patti Smith, su cui campeggia il ritratto dell’autrice in bianco e nero, con un outfit superbamente androgino (opera di Robert Mapplethorpe, genio maledetto della fotografia americana); si innamora della musica e ancor più del suo stile, negli anni dell’accademia confeziona tre camicie bianche e riesce a spedirle all’indirizzo della cantante, a Detroit. La sacerdotessa del rock diventa la sua musa, tra le due nasce ben presto un rapporto di amicizia e stima reciproca, Smith firmerà persino l’introduzione della monografia pubblicata da Rizzoli Usa nel 2014, che ripercorre con parole e immagini oltre trent’anni di storia della label, soffermandosi sul valore sentimentale che hanno per lei i capi signé Demeulemeester («Traggo un gran potere dall’indossare gli abiti di Ann. Mi fanno sentire sicura […] Sono un talismano»).

Nelle collezioni del marchio tutto ciò si traduce in un romanticismo crepuscolare venato di malinconia e spirito bohémien, nell’assolutismo cromatico del bianco e nero (spezzato talvolta da lampi di colore brillante), nella tensione tra elementi opposti (rigore e delicatezza, corposità e leggerezza, forme fluide e altre accostate al corpo) che caratterizza ogni mise, vero e proprio filo conduttore del lavoro della designer.
È del 1991 la prima sfilata donna a Parigi, in una spoglia galleria d’arte dove irrompono look severi, smaccatamente dark, che la critica stronca bollandoli come “funerei”. Lei corregge il tiro, asciuga le silhouette e perfeziona ulteriormente una visione dalla precisione quasi scientifica, sfuggente però a definizioni univoche e facili schematismi, che inizia presto a solleticare l’interesse di stampa, buyer e semplici osservatori, colpiti dall’approccio cutting-edge, sovente decostruzionista, della stilista.



Ph. Marleen Daniëls, Jacques Habbah

Il menswear non tarda ad arrivare, nel 1996 compaiono outfit per lui mescolati senza soluzione di continuità alle uscite femminili, una scelta che verrà ripetuta nelle collezioni successive fino alla nascita di una linea dedicata nel 2005. Demeulemeester del resto non bada troppo alle distinzioni di genere, in netto anticipo rispetto al gender fluid odierno. Uomini e donne condividono pertanto molti dei capisaldi che, una stagione dopo l’altra, forgiano l’estetica della maison: l’insistenza su linee fluide e allungate; i tagli di sbieco; i tessuti di preferenza leggiadri, naturalmente morbidi (seta, rayon, jersey, lino), con le consistenze ridotte ai minimi termini anche nei materiali più densi quali pelle o panno; le superfici puntualmente increspate da giochi di layering o sapienti drappeggi; l’uso copioso di cinture, nastri e cordoncini, come a voler sorreggere capi da cui promana un senso di precarietà, di noncuranza solo apparente che è poi l’essenza della moda di Demeulemeester.
L’uomo del brand ha l’aria perennemente trasognata e un animo nobile ma tormentato; un po’ maudit dei giorni nostri, un po’ ribelle metropolitano acconciato di tutto punto, con pantaloni dal fit rilassato e blazer stropicciati; i polsini, troppo lunghi, scivolano sulle mani, preferisce combat boots e sneakers alte a mo’ di stivaletto, a cingere il polpaccio. Si concede una punta di vanità ricorrendo al plumage, decoro che esemplifica la dialettica tra naturale ricercatezza ed eccentricità cara alla stilista: le piume si posano così sui cappelli a tesa larga, vengono agganciate a collane, bracciali e altri monili o, addirittura, ricoprono i boa che avvolgono gli abiti dello show Fall/Winter 2010.

Il processo di consolidamento della griffe raggiunge l’acme con il défilé S/S 1997, una sinfonia in black & white scandita, per la parte maschile, da accenni di stratificazione, camicette ampiamente sbottonate e pants quasi liquidi nella loro scioltezza. I critici stavolta plaudono entusiasti alla prova da manuale, il Costume Institute del Met newyorchese provvede a comprare diversi pezzi chiave, lo status di marchio cult è ormai acclarato.
Il ritiro dalle scene giunge a sorpresa nel 2013, con una lettera vergata a mano. Le succede Sébastien Meunier, che si muove nel solco dell’illustre predecessora, introducendo di tanto in tanto minime variazioni, qua tocchi fluo (S/S 2016), là mollezze da esteta decadentista chiuso nella camera da letto (S/S 2018).
Nell’estate 2020, la nuova svolta: Meunier lascia l’incarico e a distanza di poche settimane Antonioli, uno dei primi, storici retailer del brand, lo rileva per una cifra che non viene comunicata. La fondatrice viene (ri)chiamata a svolgere il ruolo di consulente creativo, alcuni ipotizzano già un suo maggiore coinvolgimento, lei nicchia, il neoproprietario parla a MFF di un «new beginning», ancora tutto da scrivere. In fondo, è in atto un ripensamento del concetto di mascolinità, chiamata finalmente a riconoscere tutte le fragilità, dubbi e timori insiti nell’animo umano: l’ideale maschile di Demeulemeester è più che mai attuale.



Ph. Alexandre Sallé de Chou, Giovanni Giannoni

Saucony Originals celebra i suoi 30 anni con un mega evento durante la Milano Design Week

A trent’anni dal lancio dell’iconica sneaker Shadow 6000, Saucony Originals celebra il suo anniversario con un mega evento nella capitale della moda italiana, durante la Milano Design Week.

È il 1991 quando la griffe lancia sul mercato il celeberrimo modello Shadow 6000, calzato da runner professionisti e dilettanti di tutto il mondo; a trent’anni da quello storico giorno, Saucony Originals si regala un evento stellare a Milano per rendere omaggio a un vero evergreen dell’etichetta statunitense, fondata nel 1898. Una serata organizzata per suggellare il forte legame tra il marchio e i suoi clienti. Gli ospiti nazionali e internazionali, per un totale di 250 presenze, sono stati intrattenuti dalla live performance del duo di DJ Polly & Pamy, DJ Shablo e il rapper – disco di platino – Ernia, protagonista della campagna AI 21 del brand. EricsOne, autore del murale Saucony Originals di 80 mq nel Brera Design District, ha offerto agli ospiti un live painting session di una inedita opera d’arte a tema Shadow 6000.

La collezione autunno/inverno 2021-22, firmata Saucony Originals, vede l’impegno di quattro giovani protagonisti del panorama musicale e culturale internazionale, chiamati a raccontare le loro storie individuali attraverso le Shadow 6000. Presentata ufficialmente il 6 settembre in occasione dell’evento milanese durante la Design Week, Shadow 6000 OG sceglie materiali premium e una nuova mescola PWRRUN per l’intersuola che la rende ancora più leggera e morbida.

“Siamo davvero entusiasti di celebrare la riapertura di questa travolgente città e il 30° anniversario della nostra iconica Shadow 6000. Saucony Originals crede molto nella self-expression e nell’individualità ed è stato importante per noi celebrare il ritorno alo stare insieme e il riaccendersi dell’industria creativa. Siamo orgogliosi di aver collaborato con un giovane di grande talento come EricsOne per il murale inaugurato il 4 settembre all’apertura della settimana del design e per l’inedita opera d’arte che ha creato dal vivo durante l’evento. È un artista autentico, unico e incarna tutto ciò che Saucony Originals rappresenta. La Milano Design Week ha davvero superato le nostre aspettative e good vibes sono state percepite da tutti, sia nel Brera Design District sia dai partecipanti all’evento”, ha commentato Claudia Lunati, Direttore Marketing Globale di Saucony Originals.

Golden Goose “FROM VENICE TO VENICE”

In occasione del 20º anniversario di Golden Goose e nell’anno che segna i 1600 anni di Venezia, il brand celebra le sue radici e i suoi valori, ritornando nella sua terra d’origine.



Golden Goose ha recentemente annunciato la sua prima partnership ufficiale con l’atleta olimpico statunitense Cory Juneau che ha vinto la sua prima medaglia di bronzo a Tokyo 2020, consolidando l’attitudine lifestyle del brand e la sua affinità con il mondo dello skate.

In occasione del Festival del Cinema di Venezia, il 6 settembre, Golden Goose ha ridato vita all’ iconica skate bowl del brand italiano di skateboard Bastard. Cory Juneau e un gruppo selezionato della skate community si esibiranno sulle acque della Laguna di Venezia e le note della DJ Brina Knauss.

Alla performance è seguita una cena esclusiva al Venice Venice Hotel, un’anteprima assoluta dal concept inedito non ancora aperto al pubblico. L’hotel è la perfetta combinazione di esclusività, artigianalità e bellezza senza tempo. La comunità di sognatori di Golden Goose e Venice Venice condividono gli stessi principi di amore, famiglia, passione, autenticità e positività.Tra gli ospiti Andrea Damante, Enula, Valentina Pegorer, lo skateboarder Rune Glifberg, l’attrice Caterina Shulha hanno assistito alla performance dal vivo della cantante Mafalda immersa in un’atmosfera romantica tra centinaia di rose e candele

Moët & Chandon per la 78° mostra internazionale d’arte cinematografica della Biennale di Venezia

Compie dieci anni la sponsorship tra la storica Maison di Champagne e Biennale Cinema: la lunga liaison tra il mondo delle arti e dello spettacolo e Moët & Chandon torna al Lido dall’1 all’11 Settembre con un progetto di brand activism in collaborazione con Diversity per promuovere la cultura dell’inclusione. 

Il glamour secolare, complesso e raffinato di cui Moët & Chandon è simbolo e ambasciatore nel mondo riapproda a Venezia con il format “Toast for a Cause”.  Un format internazionale, creato nel 2009, per cui gli ospiti brindano a sostegno di una associazione benefica e per ogni brindisi raccolto, Moët & Chandon fa una donazione in loro nome.



Nell’anno che più di tutti ha portato al centro del dibattito collettivo le tematiche socioculturali su cui si stanno ridisegnando equilibri, dinamiche e sentiment attuali, la Maison sceglie di alzare calici e riflettori su inclusione e diversità, inaugurando una collaborazione con Diversity, una no profit impegnata nel diffondere la cultura dell’inclusione e nel promuovere una rappresentazione valorizzante delle persone per identità di genere, orientamento sessuale e affettivo, età, etnia e disabilità, favorendo una visione del mondo che consideri la molteplicità e le differenze come valori e risorse preziose per le persone e le aziende. 

Dopo aver inaugurato la partnership ai Diversity Media Awards 2021, Moët & Chandon e Diversity presentano al Lido un’iniziativa a sostegno del progetto di ricerca di Diversity dedicato alla rappresentazione valorizzante e inclusiva delle persone nel cinema.  


Gaia Gozzi; Eleonora Carisi; Edoardo Purgatori

Da quest’anno Diversity si occuperà di integrare il lavoro di ricerca già in corso da più di dieci anni sul fronte della rappresentazione inclusiva nei prodotti mediali con un ulteriore approfondimento di analisi qualitativa sul linguaggio inclusivo nelle traduzioni e negli adattamenti da altri idiomi e sulla rappresentazione di voci diverse nel doppiaggio italiano. Questo importante progetto verrà sviluppato grazie al sostegno di Moët & Chandon ed è il presupposto essenziale per porre le basi di un lavoro di valorizzazione del linguaggio inclusivo.

Lo studio prevede un’analisi dei processi che determinano questa rappresentazione nei prodotti cinematografici, nella convinzione che il cinema sia un veicolo culturale fondamentale per costruire un immaginario collettivo davvero inclusivo, in cui tutte le persone siano protagoniste. 

Next Generation Awards: il premio di Manintown per supportare i new talents

MANINTOWN presenta la prima edizione dei NEXT GENERATION AWARDS, un nuovo progetto che sottolinea l’ulteriore impegno del magazine, che da anni lavora sullo scouting di nuovi talenti nel mondo del cinema e della creatività. E proprio il legame col cinema e le arti performative è diventato sempre più forte nell’ultimo anno fino a spingersi a diventare un vero e proprio focus editoriale di MANINTOWN inteso come piattaforma dove scoprire i più promettenti nomi nel cinema, nella musica e comunicazione (tra fotografi, registi, digital artist).

Da qui l’esigenza di dare maggior concretezza a questa passione con l’iniziativa NEXT GENERATION AWARDS che trova a Venezia la sua ideale e naturale cornice durante la mostra internazionale d’arte cinematografica.

Commenta Federico Poletti, founder & Editor in chief di MANINTOWN: “Sin dalla sua nascita nel 2013 la vocazione del magazine è stata orientata alla ricerca di tutto ciò che innovativo e nel raccontare i fenomeni emergenti nella moda e nelle arti, dal cinema alla musica, dall’arte fino al design. Nel tempo abbiamo dato voce a numerosi interpreti, che abbiamo visto crescere anche grazie alle nuove piattaforme come Netflix e ai social. Per questo, oltre ai due premi ai nuovi volti del cinema, mi sembrava interessante dare anche spazio anche a un fenomeno che arriva dal web.

I premiati per questa prima edizione del NEXT GENERATION AWARDS sono:

  • –  Miglior attore rivelazione: GIANCARLO COMMARE
  • –  Miglior attrice rivelazione: LUDOVICA FRANCESCONI
  • –  Web talent of the Year: ELISA MAINO

Commare si è fatto notare in serie come “Skam Italia” targate Netflix, e nel recente “Maschile Singolare”, film a tematica omosessuale con una narrativa realista che ha segnato la differenza nel racconto cinematografico. Un volto che sta crescendo con produzioni di qualità tra cinema e teatro. Lo vedremo a breve in sala dal 16 settembre con “Ancora più bello” al fianco di Ludovica Francesconi. Ed è per questo che vogliamo riconoscere il suo talento con il New Generation Awards di MANINTOWN.Commenta lo stesso Giancarlo Commare: “Le sorprese mi piacciono e la comunicazione di questo premio lo è stata sotto ogni punto di vista. Attraversiamo tutti dei momenti un po’ sottotono e soprattutto in quei momenti le belle notizie, aiutano e sono maggiormente apprezzate. Bisogna lasciarsi sempre sorprendere dalla vita e ringraziare per tutto quello che ci viene dato.”

Giancarlo Commare, il vincitore del Premio assegnato da Man In Town al miglior attore

Ludovica Francesconi (classe 1999), giovanissima, con un volto, di cui non si può fare a meno di innamorarsene per la sua freschezza e spontaneità. Anche lei reduce dal grandissimo successo de “Sul più bello” che abbiamo visto su Amazon Prime Video, ora la vedremo sempre al fianco di Giancarlo in: “Ancora Più Bello”. Ha sempre voluto fare l’attrice sin da bambina quando sentiva il profumo dei pop-corn. Siamo certi che il suo percorso sarà ricco di riconoscimenti e vogliamo essere i primi a premiarla come Miglior Attrice Rivelazione con il New Generation Awards di MANINTOWN.

Ludovica Francesconi, la vincitrice del Next Generation Award 2021 per la miglior attrice

Elisa Maino, classe 2003, con oltre 5 milioni di follower su Tik Tok e quasi 3 milioni su Instagram, è tra le web talent italiane della sua generazione che hanno riscosso più successo a livello internazionale. Dall’apertura del suo canale YouTube nel 2014, Elisa non ha mai smesso di raccontare sé stessa e le sue passioni sui social, diventando la musa ispiratrice di una generazione. Appassionata di scrittura, ha pubblicato due romanzi con Rizzoli: il primo, “OPS”, ha venduto più di 100mila copie in tutta Italia. Il secondo, “OPS2 – Non ti scordar di me”, si conferma un successo editoriale. Il suo terzo romanzo “Con amore”, è in uscita il 20 Settembre 2021.

Elisa Maino vince il best web talent Next Generation Award 2021

Davide Musto, fotografo & head of scouting di MANINTOWN: “Ho la fortuna di seguire con occhio attento le evoluzioni dei nuovi talenti e dei cambiamenti socio culturali che il mondo del cinema e i suoi giovani attori ci regalano quotidianamente. Il mio è un impegno costante nella ricerca o nella scoperta di nuovi volti che accompagno insieme a storie di moda. La scelta dei due finalisti è arrivata naturalmente. Seguo Commare da quando è apparso nella serie Skam e da quel momento ho sempre voluto raccogliere il suo volto con la mia fotocamera. In questi anni Giancarlo Commare ha saputo raccontare ruoli diversi con quella fine verità che appartiene soltanto ai grandi attori e ha saputo rendere moderna la capacità di essere una persona, ma anche un personaggio. Ho avuto inoltre l’onore di aver già lavorato con Ludovica Francesconi e sin dal primo scatto il suo sguardo è penetrato così profondo nel mio obiettivo che è stato naturale pensare al futuro di questa giovane attrice che credo sarà segnato da grandi interpretazioni”.

La premiazione si svolgerà venerdì 10 settembre, dalle 18.30 nella Campari Lounge | Terrazza Biennale e ai premiati sarà dedicato un servizio speciale sul prossimo numero cartaceo di MANINTOWN in uscita per il Festival del Cinema di Roma. Per ribadire il legame con i giovani creativi MANINTOWN ha scelto di far realizzare il NEXT GENERATIONS AWARD all’artista italo-colombiana Rosana Auqué, che ha creato per i 3 vincitori 3 opere per testimoniare la magia del paesaggio

veneziano e dell’arte cinematografica. Racconta la stessa Rosana: Ho voluto trasmettere l’atmosfera incantevole di Venezia, la sua bellezza infinita e la sua grande storia. La magia del paesaggio che mischia il cielo con l’elemento più caratteristico della città, l’acqua, creando sfumature inesauribili amate da tanti artisti. Non a caso un Re di Francia ha detto “Se non fossi re di Francia, sceglierei di essere cittadino di Venezia.”

Il team di professionisti Kemon, visionario leader internazionale nel mondo dell’hairstyling, curerà l’immagine dei due vincitori Giancarlo Commare e Ludovica Francesconi e gli special guest dell’evento, oltre una serie di talent che saranno svelati nel prossimo numero di MANINTOWN.

“Il cinema è cambiato con la pandemia, ma non per tutti i versi in peggio, come dimostra il successo di piattaforme digitali come Netflix o Amazon Prime, che si sono rivelate di vitale importanza. Oggi abbiamo la consapevolezza che dobbiamo far tornare ovviamente le persone nelle sale cinematografiche e in sicurezza, ma abbiamo anche una marea di produzioni in più che posso dare lavoro ad attori, attrici ed addetti ai lavori. Il cinema italiano per un momento è stato come in stallo, sembrava che non potesse evolvere, invece ora ci troviamo con una new generation di attori sbalorditivi e preparati. Ed è proprio per questo che noi a MANINTOWN fin da subito abbiamo voluto dare grande spazio ai giovani talenti, guardando soprattutto all’editoria che magari continuava a parlare di giovani talenti tramite le stesse persone, che poi tanto giovani non erano più. Il cinema deve essere una casa sicura dove sperimentare, e solo chi ha la freschezza e il talento con un pizzico di ironia secondo noi potrà portare la bandiera del cinema italiano nel mondo, proprio come l’Italia ha sempre fatto. Dobbiamo lavorare affinché chi se lo merita possa emergere, divertirsi e far divertire il pubblico a casa, perché il cinema ricordiamocelo sempre è Intrattenimento.” conclude Fabrizio Imas, Entertainment Editor di MANINTOWN

DOVE E QUANDO

Campari Lounge | Terrazza Biennale – Venezia Lido (di fronte al Palazzo del Casinò) Venerdi 10 settembre, dalle 18.30 alle 20.30

Per accreditarsi all’evento: [email protected]

La locandina dell’evento Next Generation Awards 2021

Il ritorno del premio Roberto Rossellini

In anteprima alla 78° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia mercoledì 8 settembre alle ore 11.00 presso l’Italian Pavilion la nuova edizione del Premio Internazionale Roberto Rossellini.



Troppe volte l’Italia si dimentica di celebrare i suoi maestri, cosa in cui invece sono bravissimi gli americani, ecco finalmente stiamo imparando a farlo. Rossellini maestro indiscusso del cinema italiano nel mondo.

Il Premio Internazionale Roberto Rossellini, ha l’ambizione d’incentivare i giovani talenti, in Italia e nel mondo – importante, in tal senso, il contributo dell’Istituto Italiano di Cultura di New York e di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, assieme alle partnership degli Istituti di Los Angeles e di Pechino, e ad altri istituti italiani operanti nel mondo – e inaugurare un percorso di studio parallelo e coincidente con il Progetto completamento dell’Enciclopedia Audiovisiva della Storia, fortemente voluta da Roberto Rossellini.

Interverrà, inoltre, Francesco Verdinelli, Assessore alla Cultura del Comune di Calvi dell’Umbria – dove questa estate si è svolto il Premio Nazionale in onore di Rossellini – che decreterà ufficialmente i nomi dei vincitori ed enuncierà i tre titoli delle sceneggiature premiate dalla Giuria presieduta da Renzo Rossellini e composta da Silvia d’AmicoLia Francesca MorandiniGualtiero Rosella

L’Evento di Calvi apre alla prospettiva di manifestazioni analoghe nell’intero territorio nazionale, purché coerenti con gli obiettivi del Premio e in sinergia con il Premio Internazionale Roberto Rossellini, con la finalità di valorizzare il patrimonio artistico-culturale della provincia.



Nato nel 1999 a Maiori – località particolarmente cara al maestro del cinema italiano, in cui ha girato diversi film come: Paisà, 1946; L’amore, 1948; Viaggio in Italia, 1954 – per volontà di Renzo Rossellini (figlio del celebre cineasta), il Premio è stato sospeso nel 2013 a causa della mancanza dei necessari apporti finanziari.

Dopo questa lunga pausa, durata circa un decennio, la manifestazione riprende finalmente la sua attività.

Il punto di partenza sarà il rinnovato omaggio al maestro, portando avanti la sua idea di cinema e di arte: cinema etico e Umanesimo, ricerca di verità nel frammento del presente ed interpretazione della storia.

La cerimonia di premiazione del Premio Internazionale Roberto Rossellini si terrà alla Casa del Cinema di Roma il 18 dicembre 2021, all’interno della XIII edizione dell’International Fest Roma Film Corto.

‘Born in Italy – Travel and Joy’, a Noto la mostra che unisce tradizioni siciliane e innovazioni contemporanee

Patrimonio dell’Unesco dal 2002, riconosciuta universalmente come capitale del Barocco siciliano, finita tre anni fa sui radar di milioni di persone grazie a uno dei matrimoni più mediatici di cui si abbia memoria, quello dei Ferragnez, Noto vive una fase di vivacità che non accenna a diminuire, tutt’altro. Lo conferma un’iniziativa che, fino al prossimo 5 novembre, arricchirà ulteriormente la già movimentata scena artistica locale, Born in Italy – Travel and Joy, mostra o meglio, progetto culturale di ampio respiro, con opere disseminate in diverse sedi, dall’ex caserma Cassonello al Parco dell’Anima (suggestiva commistione di arte e agricoltura in un’area di 50 ettari immersa nella campagna netina), al centro espositivo di Palazzolo Acreide, comune poco distante da Noto.



L’exhibition segna la nascita del Museo dell’Anima, polo espositivo e di ricerca che intende affermarsi come un dinamico laboratorio di studio, sperimentazione, produzione e innovazione. Si compone di due sezioni, il Centro Espositivo Museale delle Tradizioni Nobiliari (che, forte della cospicua collezione di reperti, racconta una lunga storia familiare aristocratica di origini sciclitane) e quella di Arte Contemporanea, completamento del succitato Parco dell’Anima, inaugurato nel 2020.
Born in Italy – Travel and Joy, ideata da Alessia Montani e Federica Borghi, è stata realizzata da M’AMA.ART e Icons Productions, in collaborazione con il Sistema Museale Iblei, Luigi Grasso (presidente della sezione Arte Contemporanea) e Titti Zabert Colombo (a capo invece dei dipartimenti delle Tradizioni Nobiliari e Memoria storica), con il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico.



La curatrice Alessia Montani riassume così l’idea alla base dell’iniziativa: «Artisti di fama internazionale sono stati scelti per confrontarsi sul valore del recupero delle antiche tradizioni e dell’artigianato artistico in chiave innovativa, anche grazie all’ausilio delle nuove tecnologie digitali. Il ricamo, l’uncinetto, le luminarie, le incisioni, l’intarsio, la ceramica, i preziosi oggetti della tradizione – selezionati da Cetty Bruno – diventano, in Born in Italy, il filo rosso che unisce passato e futuro, tradizione e contemporaneità. Un progetto multidisciplinare, per recuperare le antiche colture e culture del Mediterraneo, patrimonio materiale e immateriale del nostro Paese, dove l’importanza della biodiversità è incisa nella terra e nel grano autoctono con l’opera Rebirth – Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, ormai simbolo di sostenibilità nel mondo». Proprio quest’ultimo artwork, una riconfigurazione del simbolo matematico dell’infinito con due cerchi contigui, rappresentanti i poli opposti di natura e artificio, cui si frappone un terzo anello (a indicare una possibile compenetrazione tra dimensioni teoricamente antitetiche), assurge in qualche modo a emblema della rassegna, tanto da venire proiettato, in forma di mapping, sulla facciata della cattedrale di Noto.
Oltre al lavoro di Pistoletto, esponente di rango dell’Arte Povera, i visitatori potranno ammirare un corpus decisamente nutrito di opere e installazioni site specific, realizzate tra gli altri da Domenico Pellegrino, Paola Romano, Titti Garelli, Julia Krahn, Franco Politano e Giulio Rigoni.



Dall’agenda culturale di Settembre: non perdete Cortona on the move

Mancano solo poche settimane per visitare Cortona On The Move, la rassegna fotografica oramai decennale, che si snoda nel borgo collinare omonimo e fa approdare nel Belpaese la fotografia contemporanea internazionale.

“Siamo tutti protagonisti di questa edizione, l’essere umano torna al centro nella sua quotidianità, con le sue relazioni, gli affetti e la condivisione di esperienze, un omaggio all’ordinario e allo straordinario della nostra condizione umana” sono le parole di Arianna Rinaldo, direttrice artistica dell’edizione denominata, per l’appunto, We are Humans.

I Know How Furiously Your Heart is Beating è il titolo della mostra del super guest statunitense Alec Soth che, dopo una pausa dalla fotografia, torna a guardare il mondo dal suo obiettivo esplorando nell’interiorità dei soggetti ritratti scegliendo di scattare a colori e in grande formato. Il lavoro viene esposto per la prima volta a Cortona, nella Fortezza del Girifalco, insieme a quello di altri artisti, come la serie Leaving and Waving di Deanna Dikeman. Famiglia, invecchiamento e dolore insito nel dirsi addio sono le tematiche che toccano le corde emozionali dello spettatore. Per ventisette anni, dal 1991, Deanna ha scattato fotografie mentre salutava i suoi genitori, prima di rimettersi in viaggio, dopo essere andata a trovarli a Sioux City, Iowa senza mai dimenticarsene. L’epilogo del sequencing è straziante.



Nella stessa sede è esposta anche la call to action per l’italiano Paolo Pellegrin che, grazie  alla proposta di Cortona On The Move e Intesa Sanpaolo, Main Partner del festival, ha ideato un progetto fotografico dedicato agli effetti della pandemia sulla quotidianità umana minata dal distanziamento sociale. Contestualmente, il direttore artistico ha voluto creare un parallelismo, volto a generare ottimismo e speranza, con la mostra Come saremo – L’Italia che ricostruisce,una selezione di fotografie dell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo che racconta la rinascita dell’Italia nel secondo dopoguerra.



Nello spazio espositivo presente nel pieno centro storico emergono i lavori dei giovani fotografi emergenti e quelli dei più noti.

Tra loro Alessandra Sanguinetti che con il lavoro An Everlasting Summer – The Adventures of Guille and Belinda tratta i temi dell’amicizia, delle relazioni e dello scorrere del tempo tutto al femminile di un progetto iniziato nel 1999 e tuttora all’attivo. Belinda e Guillermina sono diventate le protagoniste delle sue immagini a partire dall’estate di oltre venti anni fa quando la fotografa le ha conosciute nelle campagne di Buenos Aires.  



Voce al mondo queer, per far emergere il dialogo con se stessi, così come l’autonomia, l’inclusione e l’amore responsabile grazie al  lavoro di Gabo Caruso Cora’s Courage. Un documento che racconta l’esperienza della transizione sociale in giovanissima età.



Fiori all’occhiello per i reportage di attualità sono due lavori quello di Jonathan Torgovnik, che attraverso Disclosure – Rwandan Children Born of Rape torna a rappresentare la realtà ruandese per dar voce alle donne violentate come strumento di guerra incontrate dodici anni prima; e l’opera di



Tim Franco Unperson – Portraits of North Korean Defectors che sceglie la Corea del Nord peri suoi racconti di fuga e libertà dal paese natio. La fuga segue percorsi diversi e la strada verso la Corea del Sud è pericolosa. Arrivati a destinazione, spesso l’adattamento alla nuova società e a una nuova vita, è difficile. 

Padanistan di Tomaso Clavarino ci fa riapprodare all’Italia con il racconto di un territorio idealizzato ma che geograficamente, culturalmente e giuridicamente rimane un “non luogo” lungo la S11, che collega Torino a Venezia: la Padania.



In mostra a “Cortona on the Move”, e per la prima volta in Italia, anche 72 scatti Magnum Photography per celebrare il cinquantesimo anniversario di Medici Senza Frontiere. Il percorso racconta le principali crisi umanitarie dal 1971 a oggi: dai conflitti in Afghanistan e Libano degli anni ‘70 e ‘80 al genocidio in Ruanda, dal massacro di Srebrenica al terremoto ad Haiti fino alle attuali rotte migratorie in Messico, Grecia e nel mar Mediterraneo, sottolineando l’importanza della documentazione e dell’impegno mirati a guardare oltre ogni ostacolo grazie all’obiettivo.

Cortona On the Move

Fino al 3 Ottobre 2021

Cortona (Arezzo)

www.cortonaonthemove.com

GenovaJeans inaugura l’evento dedicato al Jeans, la sua storia e l’innovazione per il futuro

Volge al termine GenovaJeans, evento annuale del Comune di Genova in partnership con Diesel, Candiani e ArteJeans, con il supporto di Eco Age, che ha dato via alla prima edizione con 5 giornate che uniranno la storia e il futuro del jeans, nato nel capoluogo ligure e amato in tutto il mondo, all’insegna della sostenibilità.

In queste giornate molti hanno preso parte all’iniziativa tra influencer e giornalisti nazionali e internazionali, accompagnati in un percorso guidato per visitare le principali mostre dell’evento. Il percorso è iniziato negli spazi della Biblioteca Universitaria, dopo la Conferenza, con la visita alla mostra “Jeans. Dalle origini al mito” che ospita il racconto delle origini genovesi del jeans e la loro evoluzione nei secoli attraverso reperti storici, installazioni multimediali, video inediti, documentari e approfondimenti didattici. 

La seconda tappa del tour è stata la mostra “Behind the Seams. Quanto credi di sapere del tuo jeans?” realizzata in collaborazione con Candiani Denim. Un’esibizione interattiva, allestita nel Mercato Comunale in Piazza dello Statuto, che racconta l’impatto che la produzione del jeans ha sull’ambiente e le nuove soluzioni sostenibili. 

Successivamente si arriva alla mostra “DIESEL’s denim heritage. A walk in its archive” allestita presso il Sottoporticato del Palazzo Ducale e dedicata ai pezzi leggendari ed iconici dell’archivio privato del marchio, che hanno varcato per la prima volta i cancelli dell’azienda. Accompagnati da Renzo Rosso lungo la Via del Jeans, gli ospiti hanno potuto visitare “Diesel for responsible living | A Journey towards a sustainable future”, dedicata al jeans sostenibile del futuro, “Diesel for successful living | The history of advertising” un’esposizione per far riflettere su come i jeans siano stati utilizzati per trasformare il mondo dell’advertising e “Diesel’s replica of the first jeans ever” dove hanno avuto l’opportunità di ammirare una riproduzione del primo jeans mai documentato nella storia, una replica del capo di una statuetta di presepe ricreata utilizzando tessuti e lavorazioni fatte a mano e totalmente Made in Italy.

Lungo il percorso della Via del Jeans, che tocca botteghe storiche e showroom di vari operatori locali che hanno deciso di partecipare al grande evento, i visitatori hanno apprezzato le famose Pigotte in jeans di Unicef, le postazioni di upcycling per la raccolta di capi jeans usati organizzate in collaborazione con Green Chic e l’omaggio del CIV di Luccoli alla Via del Jeans, un allestimento con due manichini interamente vestiti di piante per rappresentare la sostenibilità dell’evento. 

In occasione di GenovaJeans, la Lanterna – monumento simbolo della città – si illuminerà al tramonto in blu per sottolineare il valore sociale e identitario del patrimonio culturale di Genova.

Negli spazi del Museo del Risorgimento dove, accanto alle Camicie Rosse e ai Jeans dei Garibaldini, è esposta l’opera donata dal famoso artista inglese del jeans Ian Berry, “Ritratto di Giuseppe Garibaldi” che rende omaggio all’eroe dei due mondi.  

A concludere il tour, la mostra “ArteJeans, un mito nelle trame dell’Arte contemporanea”, un’esclusiva raccolta di 35 opere realizzate appositamente da artisti contemporanei con il jeans fornito dall’azienda Candiani Denim e donati alla Città di Genova su invito dell’Associazione ArteJeans, fondata da Ursula Casamonti e Francesca Centurione Scotto. L’esibizione, realizzata nel cantiere di quella che sarà la sezione Arte Contemporanea del futuro Museo del Jeans all’edificio Metelino, vuole sottolineare l’appartenenza di questo straordinario, versatile tessuto alla Città marinara, dalla quale nei secoli si è diffuso in tutto il mondo, eccellenza del Made in Italy e laboratorio di creatività e ingegno. 

Il tour ha toccato anche l’interno del Museo Diocesano, dove si può ammirare la straordinaria collezione chiamata Blu di Genova costituita da teli considerati a pieno titolo gli antenati del jeans, i Teli della Passione. Si tratta infatti di quattordici teli di lino, tinti con indaco e dipinti a biacca che raccontano le varie tappe della Passione di Cristo realizzati tra il 1538 e la fine del XVII secolo da Teramo Piaggio e suoi collaboratori e ispirati dalle incisioni di Dürer e da Raffaello.

L’oroscopo settimanale di Massimo Giannone

Un appuntamento per entrare in connessione con noi stessi attraverso la lettura del movimento degli astri e dell’influenza che possono avere sulle nostre vite. È questo il nostro obiettivo per i mesi che verranno, insieme alla guida di Massimo Giannone, percettivo e astrologo da più di vent’anni, dotato di eccezionale sensibilità, nel leggere con occhio metodico e nell’interpretare, poi, con il dono dell’intuizione e di un cuore aperto alla realtà circostante e al lato umano di questo mondo che somiglia sempre di più a una matassa inestricabile.

Ha letteralmente conquistato tutta Italia, partendo da Milano, capitale della moda e dell’editoria, con i suoi appuntamenti fissi sul IL del Sole 24 Ore e su Gioia, e dando vita agli astrococktail e le astrocene: dei format unici (anche perché unico è proprio lui), tra i ristoranti e i locali più apprezzati dai protagonisti della vita notturna meneghina.
Il suo metodo ha conquistato anche brand di moda e di beauty d’alta gamma, che l’ha portato ad essere protagonista di eventi moda, anche in tour per tutto lo stivale con nomi come Maliparmi e la Prairie.

“Il mio oroscopo segue un percorso rivoluzionario, realizzato, accogliendo gli insegnamenti dei pianeti che, se seguiti, aiutano a migliorarci e ad affrontare le problematiche con una nuova consapevolezza, trasformando così le energie e migliorando il nostro quotidiano.
Se cogliamo le vibrazioni archetipiche degli aspetti che consideriamo avversi, come un suggerimento, si ha la possibilità di attenuare gli effetti negativi, ad esempio, Urano in cattivo aspetto è un monito alla velocità: è un avviso a prestare attenzione, a non correre, bisognerà moderarsi e non avere fretta, perché questa, spesso, può non essere una buona alleata.
Non c’è cosa più difficile che andar contro se stessi, contro le proprie abitudini, ma un “IO “che non vuol cambiare ha la tendenza a farsi male, finendo così per sentirsi vittima degli eventi. Dobbiamo imparare, invece, a non combattere queste vibrazioni astrali.
E allora, armonizziamoci con gli astri in un’orchestra che vibra d’informazioni, dove il suono nel Macro vuol amorevolmente insegnarci a come vivere nel Micro in una perfetta sinfonia che sarà il nostro nuovo quotidiano”.

Il suo approccio, tutt’altro che generico, entra nell’aspetto psicologico e animico delle personalità legate al segno zodiacale, con una chiave interpretativa percettiva, volta a fornire un consiglio per rinascere, ricostruirsi.
Perché “le esperienze sono insegnamenti, se impari a cogliere le sue direttive, la tua vita può cambiare completamente” dice Massimo Giannone.
@massi_e_l_astrologia

Artwork a cura di Maria Angela Lombardi @_mariaalombardi_


ARIETE

Il sentiero è: PERMETTERE

LOVE – “Non permettere alle tue ferite di trasformarti in qualcuno che non sei”, Paulo Coelho, scrittore. Quando si sta male ed il nostro rapporto ci delude, è facile che la rabbia abbia il sopravvento, controllatela e vincetela.

WORK – “Non permettere a te stesso di essere controllato da tre cose: le persone, i soldi ed il passato”, Charles Bukowski, scrittore statunitense. Nelle difficoltà è facile farsi vincere dalle questioni economiche e non agire nel modo più consono, liberatevi dalle persone negative e cercate di credere in una soluzione.

Forma fisica: BUONA


TORO

Il sentiero è: PRECISIONE

LOVE – “Un egoista non sa mai con precisione cosa vuole, ma lo vuole furiosamente”, Charles Macklin, drammaturgo irlandese. Quando l’ego ha il sopravvento in un rapporto, ogni cosa perde il suo senso, non si ha la visione e sicuramente l’amore non esiste più.

WORK – “Quando non sai che cosa stai facendo, fallo con la massima precisione”, Arthur Block, scrittore statunitense. Quando una mansione non è conosciuta a fondo è necessario prestare più accortezza e magari chiedere consigli a persone più competenti, eviterete così errori madornali.

Forma fisica: EVITARE GLI ALCOLICI


GEMELLI

Il sentiero è: PARTECIPARE

LOVE – “Essere sempre tra i primi e sapere, ecco ciò che conta”, Eugenio Montale, scrittore. Bisogna lottare per il meglio, per crescere, e far crescere le persone che amiamo, troverete in tal modo un sentiero di crescita e di amore per voi stessi e per gli altri.

WORK – “La via del saggio è agire, ma non competere”, Lao Tse, filosofo cinese. Per migliorare la vostra condizione professionale dovrete agire con una mira precisa, con un focus chiaro e determinato.

Forma fisica: EVITATE I DOLCI


CANCRO

Il sentiero è: CHIAREZZA

LOVE – “Davanti a un prato apriti alla chiarezza, abbraccia la semplicità, cancella l’egoismo. Vedi tutto come se fosse il seme di qualcosa”, Fabrizio Caramagna, scrittore. Il momento non è dei migliori ma se osservate bene, la bellezza è attorno a voi basta pensare troppo, liberate da inutili pensieri e schiarite la vostra mente con la leggerezza a prescindere.

WORK – “Parlare sicuramente lo sa fare ognuno, ma chiaro pochissimi”, Galileo Galilei, fisico. Per farvi comprendere dal vostro team è necessaria una verbosità chiara ed in grado di far comprendere le cose difficili a tutti.

Forma fisica: OTTIMA


LEONE

Il sentiero è: MALLEABILITA’

LOVE – “La misura della forza di una persona non è la sua potenza muscolare o la sua energia, ma è la sua flessibilità e adattabilità”, Debasish Mridha, neurologo americano. Pochi conoscono la vostra anima ed il vostro adattarvi ad ogni situazione per non far soffrire nessuno.

WORK – “Una delle migliori definizioni dell’intelligenza è proprio flessibilità: cioè la capacità di trovare le soluzioni giuste non marciando diritti per la propria strada, ma cercando altri percorsi più fruttuosi”, Piero Angela, giornalista. Quando il vostro settore professionale non vi gratifica o soddisfa, è arrivato il momento di essere flessibile e disponibile anche a cambiare percorso.

Forma fisica: FATE MASSAGGI DRENANTI


VERGINE

Il sentiero è: PAZIENZA

LOVE – “Nella vita coniugale, l’essenziale è la pazienza. Non l’amore: la pazienza!” Anthon Cecov, scrittore russo. davvero un momento difficile per la vostra situazione sentimentale, non fatevi vincere da inutili rabbie e siate pazienti. 

WORK – “Non c’è nulla di più forte di quei due combattenti la: tempo e pazienza”, Lev Tolstoj, filosofo e scrittore russo. È Parecchie problematiche da fronteggiare al rientro delle vacanze, osservate con pazienza ed attendete i tempi opportuni.

Forma fisica: SPOSSATEZZA


BILANCIA

Il sentiero è: INDULGENZA

LOVE – “Se ti senti disposto a essere conciliante, chiediti soprattutto che cosa ti rende in realtà così indulgente: una cattiva memoria, la comodità o la codardia”, Arthur Shnitzler, scrittore e medico austriaco. Bisogna comprendere la base dei nostri comportamenti e con onestà intellettuale essere coerenti e giusti con chi amiamo.

WORK – “La vita ci insegna ad essere meno duri con noi stessi e con gli altri”, Goethe, scrittore tedesco. Un atteggiamento indulgente renderà armonico e saggio il vostro ambiente professionale.

Forma fisica: DISCRETA


SCORPIONE

Il sentiero è: VINCERE I DUBBI

LOVE – “Chissà se l’amo? È un dubbio che mi accompagno per tutta la vita e oggidì posso pensare che l’amore accompagnato da tanto dubbio sia il vero amore”, Italo Svevo, scrittore. In ogni relazione ci sono dubbi che incidono nella serenità dello stesso ma non per questo i sentimenti vengono meno o sarete meno amati.

WORK – “Il meglio del meglio non è vincere 100 battaglie sul 100 bensì sottomettere il nemico senza combattere”, Sun Tsu, generale e filosofo cinese. Vincere gli ostacoli attraverso una visione chiara vi condurrà ad essere ammirati per aver risolto senza battaglie ma con l’amore che avete per la vostra professione.

Forma fisica: CONCEDETEVI RELAX


SAGITTARIO

Il sentiero è: GENEROSITA’

LOVE – “Ciò che è dato con orgoglio ed ostentazione dipende più dall’ambizione che dalla generosità”, Lucio Anneo Seneca, filosofo romano. Quando chi dice di volervi bene non dona con generosità, ma giudica e cerca di cambiarvi, bene, scegliete un’altra persona che scaldi il vostro cuore.

WORK – “La gentilezza nelle parole crea confidenza. La gentilezza dei pensieri crea profondità. La gentilezza nel dare crea amore”, Lao Tse, filosofo cinese. La gentilezza è uno strumento potentissimo, siate gentili con i colleghi, miglioreranno i rapporti ed anche gli altri saranno gentili con voi.

Forma fisica: OTTIMA


CAPRICORNO

Il sentiero è: LOTTARE LE PAURE

LOVE – “La vita ha quattro sensi: amare, soffrire, lottare e vincere. Chi ama soffre, chi soffre lotta, chi lotta vince. Ama molto, soffri poco, lotta tanto e vinci sempre”, Oriana Fallaci, scrittrice. Ogni paura è necessaria affinché l’esperienza vi insegni ad amare con profondità, vincendo le paure che vi assillano.

WORK – “Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso”, Ernesto Che Guèvara, rivoluzionario. È necessario lottare per vincere le vostre insicurezze professionali, credete di più in voi ed una nuova via si aprirà.

Forma fisica: PRATICATE SPORT


ACQUARIO

Il sentiero è: PRATICITA’

LOVE – “L’amore non è qualche parolina mormorata a fior di labbra prima di addormentarsi. L’amore si nutre con gesti concreti, di dimostrazioni, di devozione nelle cose che facciamo giorno per giorno”, Nicholas Sparks, scrittore statunitense. Voi avete una profonda consapevolezza di cosa significa amare, non mormorate, urlate, ma non tutti hanno un udito ottimo.

WORK – “Le cinque e C di una buona comunicazione: chiarezza, completezza, concisione, concretezza, correttezza”, anonimo. Tutti questi sono doni che possedete, siate felici a prescindere, chi non li possiede cerca di mettere in difficoltà gli altri.

Forma fisica: DISCRETA


PESCI

Il sentiero è: IMMAGINARE

LOVE – “Se desideri vedere le valli, sali sulla cima della montagna. Se vuoi vedere la cima della montagna, sollevati fin sopra la nuvola. Ma se cerchi di capire la nuvola, chiudi gli occhi e pensa”, Khalil Gibran, scrittore. L’immaginazione è un dono che il vostro animo possiede, sappiate che dopo essa c’è la creazione, non perdetevi d’animo e lottate per i vostri sentimenti.

WORK – “Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna solo di notte”, Edgar Allan Poe, scrittore statunitense. Non smettete mai di sognare ad occhi aperti, presto, il vostro sogno professionale sarà una splendida realtà.

Forma fisica: DEDICATEVI ALLA CURA DEL CORPO

Sergio Fiorentino, artista che traduce in dipinti e opere sui generis le suggestioni della “sua” Noto

Per l’artista 48enne Sergio Fiorentino, catanese ma ormai trapiantato a Noto, proprio la cittadina del Siracusano ha rappresentato un punto di svolta fondamentale, uno spartiacque nel suo percorso lavorativo ed esistenziale: innamoratosi della culla del Barocco, un unicuum irripetibile quanto a luci, colori, ispirazioni e sensazioni, vi si è trasferito in pianta stabile, adibendo ad atelier uno spazio ricavato nel refettorio di un convento del XVIII secolo. Ha dunque ripreso a dipingere, una passione messa da parte dopo gli studi all’accademia di Design e Comunicazione Visiva Abadir per dedicarsi alla vendita (e restauro) di oggetti di design, riversando nei quadri una visione che potrebbe definirsi classicamente contemporanea, definita da ritratti, volti e figure rese in pennellate veloci e decise nei toni del blu, rosso, bruno e bianco, manipolate poi attraverso graffi, abrasioni e tamponature che donano un’aria evanescente all’insieme, accentuando la sensazione di silente immobilità, di sospensione che caratterizza le tele.

Gli artwork di Fiorentino, esposti nelle collezioni permanenti di diversi musei (inclusi il MacS e la Fondazione La Verde La Malfa della sua città natale), sono stati inclusi in numerose fiere di settore e mostre ospitate da varie istituzioni museali, dai Musei Civici agli Eremitani, a Padova, alla galleria romana RvB Arts, dalla Fondazione Mazzullo di Taormina alla Palm Beach Art Fair americana.
Lo abbiamo incontrato nella sua casa-studio di Noto, nel pieno centro della cittadina Patrimonio Unesco dal 2002, colma di opere terminate o work in progress, manifestazioni di un estro creativo a tutto tondo che trova applicazione anche in mobili e oggetti che sfuggono alle classificazioni. 



Quando e come hai iniziato a dipingere?

«Dopo gli studi in restauro e, successivamente, pittura all’accademia Abadir, a Catania, la mia passione si è trasformata in lavoro, con l’apertura di una piccola galleria in città dove vendevo – e restauravo, anche – oggetti di design del Novecento, dal futurismo agli anni ‘60. Dieci anni fa, giunto a Noto per caso, me ne sono innamorato, ritrovandomi così da un giorno all’altro a cambiare vita; ho chiuso il negozio, che pure andava assai bene, e ho ricominciato a dipingere. La prima mostra è arrivata con Vincenzo Medica, nonostante siano passati anni mi sembra ancora un sogno, è un’enorme fortuna poter trasformare ciò che si ama in lavoro, in vita tout court».

Da Catania a Noto, le persone continuano a raggiungerti e il tuo atelier è diventato un place to be locale…

«In effetti dal mio studio è passata tanta gente, d’altronde il luogo, all’interno dell’ex refettorio di un convento del Settecento, è meraviglioso. Pur essendo separate solo da un’ora di strada, Catania e Noto secondo me non potrebbero essere più diverse: la prima è tutta nera, lavica, sovrastata da un vulcano attivo, pervasa da una grande energia, tutto un altro mondo rispetto alla seconda, completamente bianca, sospesa, metafisica».

L’atmosfera di Noto, con la luce, il cielo, i colori unici nel loro genere, ha influenzato il tuo lavoro?

«Senz’altro, è qui che ho ripreso a dipingere, un simile contesto non può che essere presente, a iniziare dal blu, che nella mia idea è una sorta di liquido amniotico in cui iniziano a formarsi le figure; la mia pittura è legata visivamente al cielo di Noto, l’incarnato dei volti ricorda invece gli intonaci, le pietre, i muri dei palazzi, con tutte le screpolature e i segni del tempo, per non parlare dell’energia sospesa che si avverte, soprattutto d’inverno».


Con quali tecniche intervieni sui dipinti?

«Di solito realizzo volti o corpi in blu (sfumatura presente in tutti i miei lavori, anche quando non è subito visibile), quindi dipingo a olio l’incarnato e, quando il colore è ancora fresco, lo graffio, fino quasi a sfaldarlo, in modo da far emergere il fondo, come avviene nella serie dei ritratti con piante dove, dopo la prima stesura, sono intervenuto rimuovendo la materia e facendo venir fuori le foglie».

Oppure nella serie dei corpi…

«Esatto, ho fatto lo stesso nei dipinti sui tuffatori, figure in blu che risultano sospese, immobili, senza un punto di partenza né di arrivo, come fossero cristallizzate per sempre nella dimensione del quadro».

A cos’altro stai lavorando attualmente?

«A una serie di arredi in materiali tipici delle arti decorative siciliane del Settecento, in particolare del Trapanese, che vanta una tradizione straordinaria con maestranze che, già all’epoca, utilizzavano argento, ottone, corallo o lapislazzulo. Sto lavorando ad esempio a un mobile con le aguglie, un link ai dipinti dei sognatori con i pesci: si tratta di tirature limitate, nove pezzi unici diversi uno dall’altro. Ci sono poi due mobili con fili sottilissimi che percorrono una lastra di ottone, riempiti da polvere di lapislazzuli nei toni del blu oppure da polvere di corallo rossa.
Tra i lavori in corso d’opera c’è anche una creazione in rame sbalzato, nata dall’incontro casuale con un bravissimo artigiano che ho visto in azione, esponente della terza generazione di una famiglia di pupari; insieme abbiamo realizzato questa specie di scultura, di totem a due moduli. In passato ho invece realizzato delle ceramiche ispirate ai miei temi ricorrenti, come quello dei tuffatori».


Quali sono i tuoi artisti o designer di riferimento?

«Ce ne sono tanti, da Ico Parisi e Gio Ponti a un un pittore come Antonio Donghi (esponente di spicco del realismo magico, ndr), quest’ultimo mi emoziona per la capacità di ritrarre figure di vita quotidiana come se fossero “imbalsamate”, bloccate nel tempo; mi ricorda la tradizione siciliana dei bambinelli o delle statue di cartapesta, è come se le ponesse all’interno di una campana di vetro, fermandole per sempre, per certi versi provo anch’io a fissare un istante, come nei tuffi, che siamo abituati a vedere come un’immagine in movimento e nei miei quadri diventano, invece, una frazione di secondo eternamente sospesa.

Amo ciò che è antico, mi piace creare opere che abbiano un linguaggio attuale e al contempo legate al passato, vale anche per i dipinti, in cui i volti sono di persone realmente esistenti, che per vari motivi hanno per me un significato; inserendoli nella tela cerco tuttavia di estrarli dalla dimensione spazio-temporale, infatti non ci sono mai riferimenti a luoghi o tempi, in alcuni casi neppure al sesso, tanto che alcuni soggetti potrebbero essere maschili o femminili, come se provenissero da un altro pianeta».

Come descriveresti il tuo stile?

«Quando dipingo mi sforzo di essere quanto più possibile essenziale, sia a livello di immaginario sia di resa cromatica: di base utilizzo quattro colori, bianco per la luce, una sfumatura bruna per le ombre e due cromie opposte, rosso (che nella mia visione è l’anima, lo spirito) e blu, che rappresenta la carne, la materi

Scopri di più sull’artista Sergio Fiorentino

https://sergiofiorentino.it/About

Ph. Davide Musto

Milano Design Week – Rick Owens apre la strada ai designer di domani

La Milano Design Week ha aperto quest’anno – eccezionalmente nel mese di settembre – con i tradizionali eventi fuori salone, che hanno restituito alla città di Milano la sua linfa vitale, motore di una metropoli che raccoglie curiosi, cultori e operatori del settore, stimolati dalla ricerca di un gusto inedito che faccia da apripista al design di domani.
Protagonista e oggetto di grande attenzione sono sempre gli allestimenti di grande impatto, curati da illustri star del mondo dell’arte e del fashion system, che non perdono l’occasione di sperimentare nuove visioni, in una svariata offerta di location d’eccezione che disegnano la mappa di questa manifestazione irrinunciabile e mai uguale a se stessa.  

Allo SPAZIO CB32, un dialogo attraverso le forme, lo stile e le opere di artisti italiani emergenti, in una loro interpretazione e visione dell’opera di Rick Owens. Il progetto, curato dalla Philia Gallery di New York, vede artisti italiani che si manifestano attraverso il fascino dell’esasperazione primitiva della materia declinata sul minimalismo delle forme del design contemporaneo.

dAM Atelier, Draga & Aurel, Lorenzo Bini, Agustina Bottoni, Samuel Costantini, Cara and Davide
Pietro Franceschini, Rick Owens, Morghen Studio

 Rick Owens:My furniture is my couture. I’m using rare materials and artisans with specialized skills to create unique, one-of-a-kind objects.”

Le creazioni di Samuel Costantini, attraverso l’uso del rame, del bronzo e dell’ottone, evocano le pareti rocciose della Gola del Furlo, un luogo scolpito dalla forza del fiume Candigliano, in un tempo lungo millenni. Ogni oggetto è unico e diverso, creato con l’anima di chi proviene da quei luoghi, lasciando una parte di sé in ogni elemento che li racconta.

Come UNDERWOOD, i portacandele realizzati in ottone, che ricordano pezzi di corteccia staccata dal tronco, tracce rimaste di una natura che cambia forma nel suo naturale processo di cambiamento.

Lunae Lumen, alla Milano Design Week la video installazione di Felice Limosani

Felice Limosani, protagonista alla Milano Design Week con la video installazione Lunae Lumen: un’esperienza visuale unica nel suo genere, che attrae e affascina il visitatore. Limosani, che da anni è sotto i riflettori dell’arte contemporanea, presenta una videoarte dalla durata di 5.05 minuti, che contiene la voce narrante (ed evocativa) del Maestro Beatrice Venezi, direttore d’orchestra tra le donne leader del futuro secondo Forbes, e accompagnata da una esecuzione inedita di Clair de Lune, una delle più belle suite per pianoforte scritte da Claude Debussy. L’artista, con base a Firenze, opera con lo status giuridico di Società Benefit per creare inediti modelli di valorizzazione del patrimonio culturale, anche a supporto di contesti sociali e della sostenibilità ambientale. Le sue opere, create su commissione, sono state esposte al Louvre di Parigi, al Miami Art Basel, al The White Chapel Gallery di Londra, a Palazzo Strozzi, Palazzo Vecchio e Accademia di Firenze. E ancora all’ Accademia di Francia a Roma, al Duomo di Milano, alla Triennale di Milano e al Padiglione Mies Van der Rohe Barcellona.

Lunae Lumen è un progetto itinerante. La video installazione, infatti, è stata presentata per la primissima volta lo scorso giugno a Firenze per poi proseguire il suo viaggio a Porto Rotondo, Forte dei Marmi e Cortina d’Ampezzo. La peculiarità di Lunae Lumen è la corrente artistica dal quale prende forma, un nuovo linguaggio espressivo e ibrido che si inscrive nella Digital Humanities, dove la tecnologia più avanzata dialoga con le discipline umanistiche.

Tra le iniziative della Milano Design Week, Philip Morris Italia presenta anche IQOS CLUB, uno spazio presso l’Opificio 31 dedicato a tutti i membri della comunità IQOS e aperto ai visitatori fumatori adulti interessati. L’evento  vanta un allestimento immersivo in cui confluiscono elementi di design e tecnologia. Nello stesso spazio sarà anche possibile apprezzare e gustare le “opere culinarie” preparate dallo Chef stellato Felice Lo Basso del Felix Lo Basso Home & Restaurant di Milano.

‘Les Amateurs: Designers in Quarantine’, il futuro della moda secondo 20 giovani creativi da tutto il mondo

Per Millennial, membri della Gen Z, giovani in generale la pandemia ha rappresentato un fenomeno dalle conseguenze se possibile ancor più disastrose che per il resto della popolazione, un colpo micidiale inferto a generazioni costrette già da anni a confrontarsi con crisi di ogni tipo – economiche, politiche, sociali, identitarie… – e prospettive oltremodo ristrette, angustianti (vedi alla voce emergenza climatica). Eppure, come vuole l’adagio, non tutto il male viene per nuocere, e c’è chi, nel lockdown del funesto 2020, ha colto un’opportunità inaspettata per ascoltarsi, per riflettere su ciò che è realmente importante nelle nostre esistenze mai così frenetiche e colme d’incertezza, sforzandosi di immaginare un futuro comunque migliore di questo tribolatissimo presente, a livello individuale e collettivo. Facendo leva magari sulla moda, che per sua stessa natura è espressione dello Zeitgeist, uno strumento formidabile per indagare la contemporaneità provando, allo stesso tempo, ad anticiparne cambiamenti ed evoluzioni.

Sono partiti da considerazioni simili Federico Cianferoni e Maxence Dinant, giovani autori del documentario Les Amateurs: Designers in Quarantine, in cui a riflettere sul futuro del fashion system sono creativi da tutto il mondo, dall’Europa all’India, da Londra a Buenos Aires, costretti – come da titolo – nelle rispettive abitazioni dal confinamento generalizzato dello scorso anno. Girati dagli stessi protagonisti, i filmati li mostrano all’opera durante le lunghe giornate della quarantena: le riprese indugiano su mani che sfiorano abiti in lavorazione, tagliano stoffe, tracciano figurini sul foglio, muovendosi su tavoli ingombri di “ferri del mestiere”, tra spilli, forbici, rotoli di tessuto, cartamodelli, libri, illustrazioni et similia.
Le venti personalità scelte sono ovviamente assai diverse tra loro, che siano però studenti o professionisti affermati, al servizio di griffe blasonate (saltano all’occhio nomi del calibro di Gucci, Alexander McQueen, Helmut Lang e Berluti) o indipendenti, condividono tutti la necessità, l’urgenza quasi, di tornare all’essenza della moda, creando per il puro piacere di farlo, assecondando un’inclinazione.

I due registi spiegano come lo spunto sia venuto dalle riflessioni condivise, nel marzo 2020, da Li Edelkoort: in una conversazione con il direttore di The Business of Fashion Imran Amed, la trend forecaster olandese, abituata com’è a indagare lo stato dell’arte del mondo fashion, aveva  parlato infatti di «inizio dell’epoca dell’amateur», sostantivo francese derivato dal latino amator (“colui che ama”) che, stando alla definizione della Treccani, designa una persona «che ha amore, inclinazione, trasporto verso un determinato oggetto», «chi si diletta di qualche cosa» oppure un «ricercatore, collezionista». Limitandosi all’industria modaiola, è dunque appropriato per indicare quei cultori che, nella loro pratica, canalizzano ed esaltano valori quali autenticità, inventiva, sostenibilità, artigianalità, dedizione, proprio come i designer che compongono il mosaico di voci della pellicola.

Aperto da una rapida testimonianza dei momenti surreali causati dal Covid-19, i cui effetti continuano tuttora a riverberarsi, il documentario consta di tre capitoli, introdotti da autorevoli insider: Angelo Flaccavento, critico, curatore e firma di punta di testate come Vogue Italia, Il Sole 24 Ore e System (L’Amore per l’autenticità), la coordinatrice italiana di Fashion Revolution Marina Spadafora (L’Amore per l’artigianato) e Sara Sozzani Maino, Head di Vogue Talents (L’Amore per il pianeta e il patrimonio mondiale).
Gli stessi Cianferoni e Dinant hanno d’altronde una certa dimestichezza col settore: il primo, regista e sceneggiatore di origine toscana, nel 2018 ha diretto un fashion film per la stilista Francesca Liberatore (How Far Is Our First Kiss) e il documentario sull’architetto della moda Gianfranco Ferré, Identity Through Ferré, vincitore nella sua categoria al Bokeh South African International Fashion Film Festival; il secondo ha un background da designer e, dopo la laurea alla Royal Academy of Fine Arts di Anversa, ha lavorato a lungo negli uffici stile di rinomate maison (tra le altre Jil Sander, Dolce&Gabbana e Salvatore Ferragamo), per poi studiare recitazione negli Stati Uniti e stabilirsi a Milano, dove si divide tra molteplici ambiti creativi, dalla scrittura alla regia.

I due film-maker, ritratti nelle foto che accompagnano l’articolo da Davide Musto, presenteranno Les Amateurs: Designers in Quarantine a Venezia dal 2 al 7 settembre, nella cornice del Venice Production Bridge, la sezione market della 78esima Mostra del Cinema; la discussione sui possibili – e auspicabili- scenari futuri della moda, più intimistici e a misura d’uomo, passa anche dal Lido.



Ph. Davide Musto
Ph. Assistant Angelo De Marchis
Stylist: Rosamaria Coniglio
Grooming Maria Esposito per Simone Belli Agency 
Location NH Collection Vittorio Veneto 


Salvatore Ferragamo, il debutto degli occhiali da sole etici

Salvatore Ferragamo lancia, sul mercato, la prima linea di occhiali da sole donna realizzati con materiale a basso impatto ambientale. Responsible Eyewear Collection, questo è il nome della collezione, debutta con due modelli declinati in sette colori caratterizzati da una montatura in Acetate Renew™ e da lenti BioRay; materiali riciclati e rinnovabili dalla qualità impareggiabile, che vantano un minor impatto sul pianeta.

Ferragamo è il primo marchio a lanciare sul mercato Acetate Renew™: un tipo di acetato che deriva da una miscela di plastica a base biologica, ricavata da polpa di legno proveniente da fonti sostenibili e da materiali riciclati recuperati da processi industriali. Le lenti sfumate BioRay sono invece realizzate in plastica a base biologica derivata dall’olio di ricino. Le plastiche a base biologica sono realizzate con materiali vegetali rinnovabili e riducono l’uso di petrolio non biodegradabile. Questa esclusiva novità è stata resa possibile grazie all’accordo tra l’azienda Eastman, che dal 1920 produce materiali d’avanguardia e Marchon, produttore e distributore di occhiali da sole.

Gli occhiali della linea Responsible Eyewear Collection, presentati in una speciale custodia sostenibile realizzata in tessuto misto lino e cotone biodegradabili, presentano una montatura oversize ma assolutamente leggera. I primi modelli disponibili, con forma cat eye over e arrotondata, con particolari dettagli a Gancini e logo della griffe, o dalla forma rettangolare e silhouette oversize con aste decorate stampa motivo Gancini e il classico logo Ferragamo dipinti in oro e oro rosa metalizzato, con effetto smaltato. Gli occhiali da vista, che saranno lanciati in un secondo momento, completeranno la prima linea sostenibile del marchio italiano, da sempre attento alle tematiche ambientali.

La griffe, infatti, ha recentemente lanciato, in occasione della Giornata della Terra 2021, la Earth Top Handle bag e l’orologio F-80 Skeleton Sustainable. E ancora, il debutto della piattaforma Sustainable Thinking, accessibile dal sito ufficiale della griffe, salvatoreferragamo.com e che approfondisce tematiche sostenibili, sviluppandole a 360°.

Prove di libertà: il lockdown del cinema italiano

Ph: Riccardo Ghilardi

Dopo il grande successo di pubblico e stampa riscosso al MAXXI – Museo delle Arti del XXI secolo e a Cinecittà, la Mostra di Riccardo Ghilardi “Prove di Libertà” approda a Venezia in occasione della 78° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, presentando ritratti intimi e inediti di grandi protagonisti del nostro cinema, scattati nei mesi del primo lockdown.

Siamo orgogliosi del successo che sta riscuotendo la mostra che abbiamo immaginato nei mesi del primo lockdown, e di presentarla a Venezia, vetrina internazionale di Cinema, in modo che le immagini possano raccontare al mondo la capacità dei nostri artisti di ritrovare se stessi, le proprie passioni e affetti, nonostante il periodo difficilissimo, trasformandolo in una “prova di libertà”, soprattutto interiore” dichiara Nicola Maccanico, Amministratore Delegato di Cinecittà SpA.



Luca Fiumarella, direttore marketing e comunicazione Mastercard Italia, afferma: “Siamo davvero felici di aver contribuito alla realizzazione di questa bellissima mostra che da un lato celebra la passione per il cinema con una prospettiva davvero originale e dall’altro testimonia la grande creatività Italiana che non si ferma neanche davanti a una pandemia globale e riesce sempre a stupire”


Alberto Barbera, direttore della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia che, insieme a Laura Delli Colli, Presidente SNGCI e Presidente della Fondazione Cinema per Roma e al giornalista Malcom Pagani, ha firmato una delle introduzioni al catalogo omonimo pubblicato con Skira, lo descrive così: “Nel tempo della clausura imposta, ciascuno di noi si è affidato a un certo numero di rituali per limitare l’angoscia, occupare il tempo, liberare la mente dalle catene neanche troppo metaforiche che tenevano il corpo imprigionato dentro le mura domestiche: darsi da fare ai fornelli, rimpinzarsi di film e serie TV, cercare scampo nelle chat o nella lettura, uscire a cantare sui balconi. Evasioni virtuali, fughe ipotetiche, prove di libertà. Come quelle che Riccardo Ghilardi ha documentato con la sua macchina fotografica, fissando istanti emblematici nella vita di registi, attrici e attori alle prese con le prove inedite non di un film, ma di pura e semplice sopravvivenza. Il tempo sospeso della vita in pausa forzata ha regalato al fotografo l’occasione di una complicità̀ senza precedenti, fornendo a questi scatti un’autenticità̀ che nessun ritratto posato – per quanto bello e riuscito – era forse riuscito a conseguire in precedenza”. 



Riccardo Ghilardi spiega: “Era il 12 marzo quando attraversando le strade vuote mi sono trovato a passare davanti alla casa di un amico caro, prima che un attore meraviglioso. Non ho resistito a citofonargli per salutarci a distanza e scambiarci emozioni. Ho scattato la prima fotografa, diversa da tutti i ritratti “comodi” a cui ero stato abituato nel mio percorso artistico. Così è nata l’idea di  questo lavoro. Un “manifesto” del cinema che attende con ansia, studia, si prepara e non vede l’ora di ripartire. Ringrazio Camilla Cormanni, di Istituto Luce Cinecittà, per aver compreso l’importanza della testimonianza che mi accingevo a riprendere, rendendone possibile la realizzazione”.



Prove di libertà è organizzata da Camilla Cormanni per Luce Cinecittà, curata da Martino Crespi, realizzata con il sostegno di Mastercard, il supporto della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del MIC. Visibile gratuitamente dal 1 all’11 settembre 2021 presso Palazzo Pisani Moretta di Venezia, Sestiere San Polo, dalle 10 alle 18 (salvo modifiche dovute alla legislazione Covid vigente al momento). 


L’oroscopo settimanale di Massimo Giannone

Un appuntamento per entrare in connessione con noi stessi attraverso la lettura del movimento degli astri e dell’influenza che possono avere sulle nostre vite. È questo il nostro obiettivo per i mesi che verranno, insieme alla guida di Massimo Giannone, percettivo e astrologo da più di vent’anni, dotato di eccezionale sensibilità, nel leggere con occhio metodico e nell’interpretare, poi, con il dono dell’intuizione e di un cuore aperto alla realtà circostante e al lato umano di questo mondo che somiglia sempre di più a una matassa inestricabile.

Ha letteralmente conquistato tutta Italia, partendo da Milano, capitale della moda e dell’editoria, con i suoi appuntamenti fissi sul IL del Sole 24 Ore e su Gioia, e dando vita agli astrococktail e le astrocene: dei format unici (anche perché unico è proprio lui), tra i ristoranti e i locali più apprezzati dai protagonisti della vita notturna meneghina.
Il suo metodo ha conquistato anche brand di moda e di beauty d’alta gamma, che l’ha portato ad essere protagonista di eventi moda, anche in tour per tutto lo stivale con nomi come Maliparmi e la Prairie.

“Il mio oroscopo segue un percorso rivoluzionario, realizzato, accogliendo gli insegnamenti dei pianeti che, se seguiti, aiutano a migliorarci e ad affrontare le problematiche con una nuova consapevolezza, trasformando così le energie e migliorando il nostro quotidiano.
Se cogliamo le vibrazioni archetipiche degli aspetti che consideriamo avversi, come un suggerimento, si ha la possibilità di attenuare gli effetti negativi, ad esempio, Urano in cattivo aspetto è un monito alla velocità: è un avviso a prestare attenzione, a non correre, bisognerà moderarsi e non avere fretta, perché questa, spesso, può non essere una buona alleata.
Non c’è cosa più difficile che andar contro se stessi, contro le proprie abitudini, ma un “IO “che non vuol cambiare ha la tendenza a farsi male, finendo così per sentirsi vittima degli eventi. Dobbiamo imparare, invece, a non combattere queste vibrazioni astrali.
E allora, armonizziamoci con gli astri in un’orchestra che vibra d’informazioni, dove il suono nel Macro vuol amorevolmente insegnarci a come vivere nel Micro in una perfetta sinfonia che sarà il nostro nuovo quotidiano”.

Il suo approccio, tutt’altro che generico, entra nell’aspetto psicologico e animico delle personalità legate al segno zodiacale, con una chiave interpretativa percettiva, volta a fornire un consiglio per rinascere, ricostruirsi.
Perché “le esperienze sono insegnamenti, se impari a cogliere le sue direttive, la tua vita può cambiare completamente” dice Massimo Giannone.
@massi_e_l_astrologia

Artwork a cura di Maria Angela Lombardi @_mariaalombardi_


ARIETE

Il sentiero è: PERMETTERE

LOVE – “Non permettere alle tue ferite di trasformarti in qualcuno che non sei”, Paulo Coelho, scrittore. Quando si sta male ed il nostro rapporto ci delude, è facile che la rabbia abbia il sopravvento, controllatela e vincetela.

WORK – “Non permettere a te stesso di essere controllato da tre cose:le persone, i soldi ed il passato”, Charles Bukowski, scrittore statunitense. Nelle difficoltà è facile farsi vincere dalle questioni economiche e non agire nel modo più consono, liberatevi dalle persone negative e cercate di credere in un soluzione.

Forma fisica: BUONA


TORO

Il sentiero è: PRECISIONE

LOVE – “Un egoista non sa mai con precisione cosa vuole, ma lo vuole furiosamente”, Charles Macklin, drammaturgo irlandese. Quando l’ego ha il sopravvento in un rapporto, ogni cosa perde il suo senso, non si ha la visione e sicuramente l’amore non esiste più.

WORK – “Quando non sai che cosa stai facendo, fallo con la massima precisione”, Arthur Block, scrittore statunitense. Quando una mansione non è conosciuta a fondo è necessario prestare più accortezza e magari chiedere consigli a persone più competenti, eviterete così errori madornali.

Forma fisica: EVITARE GLI ALCOLICI


GEMELLI

Il sentiero è: PARTECIPARE

LOVE – “Essere sempre tra i primi e sapere, ecco ciò che conta”, Eugenio Montale, scrittore. Bisogna lottare per il meglio, per crescere, e far crescere le persone che amiamo, troverete in tal modo un sentiero di crescita e di amore per voi stessi e per gli altri.

WORK – “La via del saggio è agire, ma non competere”, Lao Tse, filosofo cinese. Per migliorare la vostra condizione professionale dovrete agire con una mira precisa, con un focus chiaro e determinato.

Forma fisica: EVITATE I DOLCI


CANCRO

Il sentiero è: CHIAREZZA

LOVE – “Davanti a un prato apriti alla chiarezza, abbraccia la semplicità, cancella l’egoismo.vedi tutto come se fosse il seme di qualcosa, Fabrizio Caramagna, scrittore. Il momento non è dei migliori ma se osservate bene, la bellezza è attorno a voi basta pensare troppo, liberate da inutili pensieri e schiarite la vostra mente con la leggerezza a prescindere.

WORK – “Parlare  sicuramente lo sa fare ognuno, ma chiaro pochissimi”, Galileo Galilei, fisico. Per farvi comprendere dal vostro team è necessaria una verbosità chiara ed in grado di far comprendere le cose difficili a tutti.

Forma fisica: OTTIMA


LEONE

Il sentiero è: MALLEABILITA’

LOVE – “La misura della forza di una persona non è la sua potenza muscolare o la sua energia, ma è la sua flessibilità e adattabilità”, Debasish Mridha, neurologo americano. Pochi conoscono la vostra anima ed il vostro adattarvi ad ogni situazione per non far soffrire nessuno.

WORK – “Una delle migliori definizioni dell’intelligenza è proprio flessibilità:cioè la capacità di trovare le soluzioni giuste non marciando diritti per la propria strada, ma cercando altri percorsi più fruttuosi”, Piero Angela, giornalista. Quando il vostro settore professionale non vi gratifica o soddisfa, è arrivato il momento di essere flessibile e disponibile anche a cambiare percorso.

Forma fisica: FATE MASSAGGI DRENANTI


VERGINE

Il sentiero è: PAZIENZA

LOVE – “Nella vita coniugale, l’essenziale è la pazienza. Non l’amore: la pazienza!” Anthon Cecov, scrittore russo. E’ davvero un momento difficile per la vostra situazione sentimentale, non fatevi vincere da inutili rabbie e siate pazienti. 

WORK – “Non c’è nulla di più forte di quei due combattenti la: tempo e pazienza”, Lev Tolstoj ,filosofo e scrittore russo.Parecchie problematiche da fronteggiare al rientro delle vacanze, osservate con pazienza ed attendete i tempi opportuni.

Forma fisica: SPOSSATEZZA


BILANCIA

Il sentiero è: INDULGENZA

LOVE – “Se ti senti disposto a essere conciliante, chiediti soprattutto che cosa ti rende in realtà così indulgente: una cattiva memoria, la comodità o la codardia”, Arthur Shnitzler, scrittore e medico austriaco. Bisogna comprendere la base dei nostri comportamenti e con onestà intellettuale essere coerenti e giusti con chi amiamo.

WORK – “La vita ci insegna ad essere meno duri con noi stessi e con gli altri”, Goethe, scrittore tedesco. Un atteggiamento indulgente renderà armonico e saggio il vostro ambiente professionale.

Forma fisica: DISCRETA


SCORPIONE

Il sentiero è: VINCERE I DUBBI

LOVE – “Chissà se l’amo? È un dubbio che mi accompagno per tutta la vita e oggidì posso pensare che l’amore accompagnato da tanto dubbio sia il vero amore”, Italo Svevo, scrittore. In ogni relazione ci sono dubbi che incidono nella serenità dello stesso ma non per questo i sentimenti vengono meno o sarete meno amati.

WORK – “Il meglio del meglio non è vincere 100 battaglie sul 100 bensì sottomettere il nemico senza combattere”, Sun Tsu, generale e filosofo cinese. Vincere gli ostacoli attraverso una visione chiara vi condurrà ad essere ammirati per aver risolto senza battaglie ma con l’amore che avete per la vostra professione.

Forma fisica: CONCEDETEVI RELAX


SAGITTARIO

Il sentiero è: GENEROSITA’

LOVE – “Ciò che è dato con orgoglio ed ostentazione dipende più dall’ambizione che dalla generosità”, Lucio Anneo Seneca, filosofo romano. Quando chi dice di volervi bene non dona con generosità , ma giudica e cerca di cambiarvi, bene, scegliete un altra persona che scaldi il vostro cuore.

WORK – “La gentilezza nelle parole crea confidenza. La gentilezza dei pensieri crea profondità. La gentilezza nel dare crea amore”, Lao Tse, filosofo cinese. La gentilezza è uno strumento potentissimo, siate gentili con i colleghi, miglioreranno i rapporti ed anche gli altri saranno gentili con voi.

Forma fisica: OTTIMA


CAPRICORNO

Il sentiero è: LOTTARE LE PAURE

LOVE – “La vita ha quattro sensi: amare, soffrire, lottare e vincere. Chi ama soffre, chi soffre lotta, chi lotta vince. Ama molto, soffri poco, lotta tanto e vinci sempre”, Oriana Fallaci, scrittrice. Ogni paura è necessaria affinché l’esperienza vi insegni ad amare con profondità, vincendo le paure che vi assillano.

WORK – “Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso”, Ernesto Che Guèvara, rivoluzionario. E’ necessario lottare per vincere le vostre insicurezze professionali, credete di più in voi ed una nuova via si aprirà.

Forma fisica: PRATICATE SPORT


ACQUARIO

Il sentiero è: PRATICITA’

LOVE – “L’amore non è qualche parolina mormorata a fior di labbra prima di addormentarsi. L’amore si nutre con gesti concreti, di dimostrazioni, di devozione nelle cose che facciamo giorno per giorno”, Nicholas Sparks, scrittore statunitense. Voi avete una profonda consapevolezza di cosa significa amare, non mormorate, urlate, ma non tutti hanno un udito ottimo.

WORK – “Le cinque e C di una buona comunicazione: chiarezza, completezza, concisione, concretezza, correttezza”, anonimo. Tutti questi sono doni che possedete, siate felici a prescindere, chi non li possiede cerca di mettere in difficoltà gli altri.

Forma fisica: DISCRETA


PESCI

Il sentiero è: IMMAGINARE

LOVE – “Se desideri vedere le valli, sali sulla cima della montagna. Se vuoi vedere la cima della montagna, sollevati fin sopra la nuvola.ma se cerchi di capire la nuvola, chiudi gli occhi e pensa”, Khalil Gibran, scrittore. L’immaginazione è un dono che il vostro animo possiede, sappiate che dopo essa c’è la creazione, non perdetevi d’animo e lottate per i vostri sentimenti.

WORK – “Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna solo di notte”, Edgar Allan Poe, scrittore statunitense. Non smettete mai di sognare ad occhi aperti, presto, il vostro sogno professionale sarà una splendida realtà.

Forma fisica: DEDICATEVI ALLA CURA DEL CORPO

Sorrento Gnocchi Day

Gli gnocchi sono un tesoro nazionale e tutto il mondo lo sa, ed ogni regione ne propone una sua versione diversa nel nostro bel paese, ma senza ombra di dubbio quelli alla “Sorrentina”, sono quelli più riconosciuti desiderati dai palati internazionali.

Infatti, proprio nella magica Sorrento dal 7 al 10 di Ottobre andrà in scena per la prima volta il SorrentoGnocchiDayma in realtà saranno oltre sessanta i locali, tra trattorie, bistrot, locali storici e ristoranti stellati, in Penisola sorrentina, in Italia e nel mondo a dar vita a questa primissima edizione.



Questo piatto iconico della città del Tasso, in cui sono racchiuse storia, maestria, cultura e territorialità, sarà proposto nei menù di decine di ristoranti locali, ma anche dislocati in Italia: da Padova a Ischia, passando per Marina di Pietrasanta, e in tante altre realtà sparse per il mondo, tra le altre: Dubai, Tulum, Leicester, Mykonos e Hong Kong. Chef italiani, al timone delle rispettive brigate internazionali, proporranno ai propri clienti gli Gnocchi, tradizionali o rivisitati.

Un piatto semplice, gli Gnocchi alla sorrentina, conosciuto in tutto il mondo e la cui ricetta classica recita: patate, farina, uova, fiordilatte, olio extra vergine d’oliva e un buon sugo di pomodoro.

In esclusiva per la stampa, giovedì 7 ottobre, ci sarà un’anteprima che coinvolgerà 10 chef campani, impegnati a proporre la propria interpretazione degli Gnocchi, qualcuno nella versione squisitamente tradizionale e qualcun altro introducendo delle rivisitazioni riguardanti la forma, la cottura, le consistenze o gli ingredienti.



I 10 chef che si confronteranno sulla Terrazza delle Sirene del Circolo dei Forestieri di Sorrento saranno: Mario Affinita, del Don Geppi di Sant’Agnello; Giuseppe Aversa, chef de Il Buco di Sorrento; Paolo Barrale dell’Aria Restaurant di Napoli; Pasquale De Simone del Ristorante ‘O Break del Renaissance Naples Hotel Mediterraneo di Napoli; Domenico Iavarone  del Josè Restaurant  della Tenuta Villa Guerra di Torre del Greco; Andrea Napolitano del Ristorante NDRE’ di Sorrento; Marco Parlato, resident chef della Terrazza delle Sirene di Sorrento; Lino Scarallo di Palazzo Petrucci a Napoli e Giuseppe Stanzione del ristorante Glicine dell’Hotel Santa Caterina di Amalfi, tutti coordinati da Vincenzo Guarino, lo chef noto come “Cacciatore di stelle”, per la sua consolidata capacità di conquistare Stelle Michelin.

Quella del SorrentoGnocchiDay sarà anche l’occasione per presentare un dolce inedito, dedicato alla perla della Costiera sorrentina, da sempre musa di artisti, scrittori e musicisti. Per la prima edizione, sarà il maestro pasticcere napoletano Ciro Poppella, il padre dei Fiocchi di Neve, a proporre un nuovo dolce al caffè Illy che, a partire dall’8 ottobre, si potrà degustare in tutte le sue pasticcerie.



L’idea di istituire una celebrazione del piatto identitario di Sorrento che, studiato, reinterpretato e rivisitato, possa diventare un simbolo ancorato al passato ma proiettato, contemporaneamente, nel futuro, è stata di Carmen Davolo della Dieffe Comunicazione che, assieme a Vincenzo Guarino, e grazie alla collaborazione di Peppe Aversa, del ristorante stellato Il Buco di Sorrento, ha chiamato a raccolta decine e decine di chef in tutto in mondo.

NOTALEAN – This is not a lean

Notalean nasce dalla volontà di Sipec srl, azienda Bresciana specializzata nel confezionamento conto terzi di alimentari e bevande in barattoli in banda stagnata, nella persona di Samuele Galbiati, di lanciare sul mercato un prodotto realmente nuovo, toccando anche un tema sensibile tra I giovani, come quello rappresentato dalla “piaga” diffusa della Lean.

Grazie all’incontro tra Samuele Galbiati e la coppia di direttori artistici Caterina Adele Michi e Davide Turcati, professionisti con competenze riconosciute acquisite nella fashion e nella comunicazione, guidando il loro staff, si concretizza e “veste” questa idea, scaturendo da subito molto interesse creando così un buzz internazionale.

La recente morte di Juice Wrld dovuta anche all’abuso di lean (una droga a base di codeina e spesso bibite gassate) ci ha portato ad indagare nel passato e scoprire quanti pilastri del mondo urban siano scomparsi per via della sostanza. Da qui l’idea, proporre un’alternativa che mantenga lo stesso elemento estetico, ovvero il colore viola, ma ben lontana dall’essere una pericolosa sostanza ed illegale. This is not a lean.



Il progetto è legato alla passione per la scena trap. Parlatecene.

La scena Trap ha sonorità, bpm e un immaginario vicino al consumatore e fan del lifestyle di Notalean, ma è un errore pensare che sia solo ad appannaggio di questa musica, di questo stile. La trap culture, la musica di Juice WRLD, Future, sono solo un mezzo. Notalean è adatta ad ogni consumatore che apprezza il Gin, i drink dal sapore deciso e che vuole assaporare un gusto nuovo.

Quali artisti state ascoltando? 5 tracce dalla vostra playlist Spotify.

Per proiettarci nel giusto mood la colonna sonora delle nostre giornate di lavoro ultimamente è Slime Language 2, Sky di Playboi Carti, Body In Motion di Dj Khaled, Bryson tiller, Roddy Ritch, Lil Baby, NahNahNah di Kanye West, Spiral di 21 savage, War di Drake.



Qualche Ambassador del brand. Li menzionereste? Perché avete scelto questi volti? Cosa rappresentano per voi?

Attualmente stiamo proponendo il prodotto ad artisti e personaggi importanti che sicuramente apprezzano il drink. Gli Slings, Bianco Mat e molti altri. Questi fanno parte di mondi totalmente diversi tra loro, dal dj trap a quelli della TechnoCulture, allo stylist, dal musicista indie all’artista contemporaneo, dal bartender allo sportivo. A breve verranno lanciate vere e proprie iniziative per la nostra community che sta crescendo, non abbiamo veri ambassador, ma amanti della Notalean.

Parallelamente è nato un magazine di lifestyle collegato al progetto. Cosa propone?

Notaleanmag è un contenitore di lifestyle. Stiamo creando attorno alla Notalean una community che si occupa di condividere l’immaginario, le influenze e gli interessi più freschi. Sicuramente la creazione di alcune playlist è sola la punta dell’iceberg delle iniziative previste volte a creare interesse e informazione intorno alla Notalean. L’obiettivo è quello di coinvolgere i fan del prodotto in esperienze e situazioni sicuramente gradevoli.



Un’anteprima succulenta che vi riguarda?

Sono in cantiere collaborazioni moooolto interessanti e decisamente di grande portata. Siamo scaramantici, vi invitiamo a seguirci sui nostri canali (Ig, tik tok, Fb, Spotify ..) per scoprirle.

Descrivete i vostri prodotti.

Notalean è un prodotto nuovo nel suo genere, una bevanda alcolica (gradazione 11%) a base di gin e succo di mirtillo, confezionata in lattina da 200 ml e venduta in box in banda stagnata per essere così, senza compromessi, totalmente sostenibile dal punto di vista ambientale perché realmente Plastic-Free. Dirompente e unica nel gusto e nel colore, da gustare liscia o accompagnata a distillati, toniche e addirittura Champagne.



Qual’è la vostra ambizione più grande?

Nel nostro piccolo vorremmo che Notalean fosse ricordata non solo come una bevanda … anche se farla assaggiare ad Asap Rocky o Future non sarebbe male come obiettivo.

Second Life: tenebrismo e bellezza in luoghi dimenticati.

PH: Oreste Monaco @ohrescjo

Il fascino della decadenza, di un’età florida ormai passata, di una ricchezza tangibile, materiale e bucolica. Di questo parla il progetto del fotografo Oreste Monaco @ohrescjo in collaborazione con @sicily_in_decay, in cui viene ridata vita, seppur per pochi attimi, a luoghi abbandonati, luoghi dell’entroterra siciliano con una storia a cui viene data una seconda possibilità. Come il Kintsugi, dove le crepe del vaso rotto vengono riempite con l’oro, il soggetto svolge delle azioni all’interno dello spazio ridandogli vita e valore.


Uno scatto del progetto fotografico di Oreste Monaco ‘Second Life’

Un premio per l’arte. PIO ALFERANO 2021 con la direzione artistica di Vittorio Sgarbi

Siamo prossimi alla IXa edizione del Premio Pio Alferano che si terrà la sera del 4 settembre nel Belvedere San Costabile di Castellabate (SA) sotto la direzione artistica di Vittorio Sgarbi. Un evento il cui obiettivo è la tutela e la valorizzazione dell’arte italiana, in un percorso d’influenze e continuità tra i grandi Maestri e i protagonisti dell’arte contemporanea. Questa manifestazione, organizzata dalla Fondazione Pio Alferano e Virginia Ippolito, è realizzato con il sostegno della Regione Campania attraverso la SCABEC, Società campana beni culturali e del Comune di Castellabate.

Una serata molto importante, soprattutto dopo un anno di grande difficoltà espressiva per il panorama artistico del nostro Paese, che vuole dare risalto a personalità nazionali e internazionali che si sono particolarmente distinte per il loro impegno a favore dell’arte, della cultura, dell’ambiente, dell’imprenditoria e del sociale. I nomi che riceveranno questo riconoscimento sono Keith Sciberras, storico dell’arte; Gigi D’alessio, cantautore; Massimo Osanna, direttore generale dei Musei del MIC; Federico Palmaroli, in arte OSHO, vignettista; Gennaro Sangiuliano, direttore Tg2; Luca Miniero, regista; Eleonora Ivone, attrice e regista; Angelo Longoni, regista e scrittore.

Tema centrale e sinergico, che investe le settimane che precedono la serata dell’evento, è Caravaggio e la contemporaneità stilistica e tematica della sua opera, attraverso il suo rapporto concettuale con Pier Paolo Pasolini. Un punto di vista interessante che si dipana attraverso due mostre curate da Vittorio Sgarbi. Caravaggio Pasolini e altri: una rassegna di pittura, scultura e fotografia dalla metà del Novecento ai nostri giorni che vede l’esposizione del Seppellimento di santa Lucia da Caravaggio, prestata dal FEC (Ministero dell’Interno), realizzata dalla Factum Arte di Madrid attraverso una tecnica computerizzata particolarmente sofisticata. A cui viene affiancata un’opera di Nicola Verlato, pittore, scultore e architetto contemporaneo che al Maestro Michelangelo Merisi dichiaratamente si ispira, il Ritrovamento del corpo di Pasolini.

Seguono altre opere di artisti viventi che sentono ancora forte il debito nei confronti di Caravaggio: Nicola Samorì, Rocco Normanno, Giovanni Gasparro, Roberto Ferri, Neve (Danilo Pistone), Giuseppe Colombo, Eros Renzetti e lo scultore Livio Scarpella.

Nella sezione fotografica, accanto a un ritratto di Pasolini realizzato in giovane età da Massimo Listri e ad alcune testimonianze intime di Dino Pedriali, un tuffo nel Neorealismo di Franco Pinna con il suo intenso sguardo fotografico dedicato al Mandrione (1956), la borgata romana amata da Pasolini;

Un’altra interessante mostra è l’antologica di opere della pittrice svizzera Paulette Milesi, esponente di un cromatismo lirico che oscilla fra sperimentazione astratta e figurazione primaria, con testi di Vittorio Sgarbi e Gianluca Marziani.

LA FONDAZIONE

La Fondazione Pio Alferano e Virginia Ippolito è nata nel 2012 per onorare la memoria del Generale dei Carabinieri Pio Alferano, distintosi per la sua strenua difesa in favore della legalità e dell’arte negli anni Settanta, nei quali ebbe un ruolo determinante al comando del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri. Sotto la sua guida e grazie alla sua attività investigativa, furono ritrovate inestimabili opere d’arte che erano state illecitamente sottratte.

La 28a Athens Xclusive Designers Week, il volto nuovo del design greco

Per il secondo anno consecutivo, la 28a Athens Xclusive Designers Week, sceglie il format digital per presentare al mondo il meglio della moda greca. I sette episodi sono stati lanciati sul sito LIFO.gr e sul canale Youtube AXDW axdweek. Sette fashion film che raccontano tendenze legate indissolubilmente alle origini della moda ellenica ma che guardano prepotentemente al futuro, vestendo nuove generazioni di uomini e donne sempre più dinamici.

Gli short film, diretti da Christos Theologos e Costas Dimas, ci conducono in tutte le fasi dello spettacolo, dal backstage sino alla sfilata, con interviste esclusive ai protagonisti dei fashion show.

SETTE EPISODI PER SETTE DESIGNER; spazi unici, in certi casi periferici e lontani dal lusso ostentato di certi siti, che fanno da cornici a collezioni dal forte appeal contemporaneo ma che risentono dell’influenza passata dove il peplo prende forma e oggi viene sintetizzato su capi minimali con goffrature strategiche sui fianchi e jumpsuit military-chic, come nel marchio MiRo. Nell’età di Pericle, dove tutto luccica d’oro, Valtodoros Escape apre lo show con capi gold e iperfemminili, lasciando il passo, poi, in un intervallarsi di asimmetrie e ruches e una ricca palette di colori e midi dress leziosi.

Gender fluid è la collezione firmata dal brand Ordoulidis che punta tutto sulla camicia oversize, giocando su tagli moderni che simulano grandi casacche e felpe.

La Resort 2022 di Valtadoros Voyage, invece, tra tagli a sbieco e volant, è la chiara rappresentazione della femminilità dal gusto ellenico. Sprigiona quel desiderio di evasione che ci pervade in estate, inducendoci a vestire con capi dalla femminilità colta che non sente la necessità di esibire.

Mix di trasgressione e leziosità per il brand Deux Hommes che mette in mostra capi ibridi, serious per certi versi, trasgressivi per altri. Il lungo si intervalla al corto, l’asimmetria alla regolarità dei tagli, le trasparenze alleggeriscono l’impianto del progetto.

Fresca e femminile è la collezione firmata da Aesteth dove protaginista è la grafica. C’è tutto il bello della Grecia, delle sue tradizioni con i segni desunti dal folklore ellenico. Tra animalier e foglie di banano, il marchio presenta una linea da indossare tutto il giorno, dove il lusso sta nella fitta plissettatura e nei ricami.

Lak, invece, veste le nuove generazioni di uomini e donne con capi altamente streetwear. La felpa diventa uno stile di vita, lo richiedono gli sportivi e coloro che scelgono di indossare capi comodi e rilassanti.

Il comfort è anche la prerogativa di Parthenis (in cover), che alle pieghe e alle coste dei suoi tessuti abbina vestitini attillati, crop top, bluse e pantaloni comodi; e tra la moda uomo e donna non esiste margine di differenza estetica. Un inno di libertà definito a chiare lettere con il termine ἐλευθερία sulle lunge tshirt oversize unisex.

Irene Aggelopoulos, infine, ha presentato la sua nuova collezione haute couture “Kiss the wind” P/E ’21 ispirati a piume e trame di seta. La sfilata di Irene Angelopoulos si è svolta nell’iconico zona del vecchio aeroporto, con un meraviglioso concetto boho che ricordava lo stile inglese delle villeggiature in campagna.

Ogni stagione, l’Athens Fashion Week sostiene campagne di pubblica utilità e ONG. Questo stagione, AXDW riconoscendo la necessità della donazione di sangue e in occasione del Giornata Internazionale del Donatore di Sangue, ha organizzato una donazione volontaria di sangue presso la propria sede in collaborazione con l’ONG Bloode e un ospedale. L’iniziativa è stata condivisa ampiamente dalla comunità.

Gli astri di Massimo Giannone settembre

ARIETE
AMORE – con mercurio e venere in ariete, dovrete stare attenti a come comunicate in ambito affettivo dite le cose con tanta delicatezza onde evitare tensioni e litigi inutili, magari cercate di non imporre il vostro volere e siate giocosi, non abbatteteli.
LAVORO – mercurio posto vi dà un suggerimento di essere cauti nella vostra emanazione, invece di dire quello che pensate cercate di sostenere le persone che collaborano con voi. Eviterete così la critica ed il giudizio eccessivo nei vostri confronti
Il Personaggio – MINA 25 Marzo 1940, un personaggio molto carismatico, voce unica, cantante conduttrice televisiva attrice e produttrice. Ha fatto sognare milioni di italiani con le sue bellissime canzoni e la sua tonalità di voce unica, che con vibrazioni intense suggeriscono all’animo emozioni indimenticabili. Sicuramente la sua Venere natale in Toro ha conferito una natura amorosa intensa, con un animo tendente a rifuggire tutto ciò che era superficiale, ed il suo Mercurio natale in Pesci ha donato il suo estro comunicativo, abilità ed intelligenza che si fondono creando così un personaggio carismatico. Inizia la sua carriera negli anni Cinquanta e nella sua carriera ha interpretato più di !550 brani. Soprannominata la tigre di Verona, da ragazza è stata segnata dalla morte del fratello in un incidente stradale, anche lui cantante, ad infondere la passione per il canto la nonna Amelia. Da piccolo canticchiavo le sue bellissime canzoni fra cui “Amor mio”, e “Se telefonando. Non tutti sanno che è stata anche una grande nuotatrice. Splendida Mina

TORO
AMORE – le caratteristiche di Urano si uniscono a quelle del toro, l’inventiva e l’innovazione e si uniscono alla vostra necessità di certezze, portando dei cambiamenti radicali nella vostra relazione.
LAVORO – la fretta sarà il vostro deterrente evitate di farvi fregare da un collega che in qualche modo cerca di scavalcarvi e di mettervi in cattiva luce. Invece di emanare le vostre idee cercate di e rafforzarle ed evitate di condividerle sin quando non siete sicuri di aver raggiunto l’obiettivo
Il personaggio – Valeria Marini 14 Maggio 1967. Diviene famosa come prima donna del varietà il Bagaglino e da showgirl intraprende il percorso di attrice in spettacoli teatrali e in pellicole cinematografiche ha condotto tante trasmissioni fra cui anche il 47° festival di Sanremo. La sua Venere natale in Cancro, gli conferisce dolcezza e sensibilità, grande amore per la famiglia; Marte in Bilancia, fascino ed amabilità.  È considerato un sex symbol per le sue forme provocanti, e per le sue liaison sentimentali. Non tutti sanno che ama tantissimo i gatti, sembra che abbia tanto sognato di avere un figlio. È stata legata al produttore cinematografico Vittorio Cecchi Gori lo ha sostenuto nel momento della sua difficoltà. Una bambolina dolce in grado di graffiare per proteggere chi ama. Ti adorooo Valeria.

GEMELLI
AMORE – il nodo in gemelli alimenterà il vostro cambiamento, avrete un grande modo si comunicare ed una persuasione che vi donerà grandi opportunità. Invece di dedicare le vostre attenzioni a persone che non meritano, siate più attenti a ciò che necessita la persona amata.
LAVORO – una visione acuta vi darà modo di mettervi in luce nel vostro ambito attraverso un estro ed un carisma unico. Evitate di spendere nel futile, investite in un corso piuttosto.
Il personaggio – Sergio Tacchini 2 settembre 1938, è uno stilista italiano ex tennista. che raggiunse traguardi importanti. È stato un innovatore che con l’enfasi alle cose in grande e belle, ha costruito un impero economico. La sua Venere natale in Bilancia, gli dona raffinatezza e gusto delicato mai volgare, personalità tendente alla conciliazione ed alla disponibilità verso gli altri; Il suo Giove natale in Acquario, indica intelligenza ed originalità che farà fortuna attraverso le invenzioni. È’ stato lui che ha introdotto i colori nel tennis che prima era dominato dal bianco. Ha vinto il trofeo Bonfiglio. Esordisce in coppa Davis nel 1959 ed è stato cinque volte campione italiano assoluto. Nel 1966 crea la Sandys Spa che diventerà poi la Sergio Tacchini Spa. Nel 1992 viene nominato Cavaliere del lavoro, un’onorificenza italiana istituita sotto il regno di Vittorio Emanuele III, destinata ai cittadini italiani che si sono resi benemeriti nei vari settori professionali. Adoro le tue sneakers, semplici e raffinate allo stesso tempo.

CANCRO
AMORE – durante quest’estate plutone non rimette in buona disposizione nei confronti degli altri ma, ma bisognerà a vincere questa vostra tendenza altrimenti la persona amata si lamenterà per il vostro isolarvi e per la vostra tendenza a non condividere e con gli altri.
LAVORO – la tensione caratterizzerà questa vostra fase professionale, una sorta di incertezza, limiterà le vostre capacità e vi metterà in confusione. Cercate di vincere questa metodica e senz’altro le situazioni volgeranno al meglio
Il personaggio – Giorgio Armani 11 luglio 1934, uno stilista italiano che ha creato uno dei marchi più importanti al mondo nella moda. La sua Venere natale in Gemelli, gli dona un fascino brillante una tendenza alla socievolezza, inoltre una grande curiosità che sicuramente lo ha condotto alla sua realizzazione. Forbes lo pone come uno degli uomini più ricchi al mondo, la sua prima collezione è del 1975, ed il suo colore preferito è il blu, che racconta è una valida alternativa al nero, nelle sue collezioni ricorrente il gregge la tinta da lui creata tra il grigio ed il beige. Ama i gatti ed ha vestito i più grandi personaggi del mondo. Asseriva che “L’eleganza non è farsi notare, ma farsi ricordare”. Adoro i suoi abiti grazia ed eleganza, sempre attuale e con dettagli raffinati. Grazie delle tue creazioni RE Giorgio.

LEONE
AMORE- Giove e Saturno in Acquario tenderanno a rompervi le scatolette nel vostro quotidiano, cercate di apprezzare le cose che possedete, invece di giudicarle.  Fate un’attenta analisi di ciò che necessita la persona amata, magari invece di lamentarvi cercate di sostenerla nelle sue necessità
LAVORO- Nulla di facile per il vostro segno e per quanto riguarda il vostro ambito professionale Saturno e Giove in qualche modo mettono in grande sacrificio, è necessaria una grande profondità d’animo ed una propensione ad accettare quello che la vita propone.
Il personaggio – Sandra Bullock 26 luglio 1964, attrice e produttrice di grande levatura, con una capacità di interpretazione unica, tale che nel 2009 con il film The Blind Side si aggiudica l’Oscar come migliore attrice. Con Venere e Marte natale in Gemelli e Giove in Toro, che gli conferiscono curiosità intellettuale, razionalità e logica, e forte capacità produttiva amore per la vita e le sue bellezze. Questi aspetti fanno di Sandra un personaggio complesso, con forte sensualità ed una capacità di conquistare elevata. Non è un caso che è stata una delle attrici più pagate al mondo per il suo talento. Inizia la sua carriera a 23 anni, sembra che nei suoi contratti vi sia una clausola che la esclude dal girare scene di sesso. Negli affetti non è stata molto fortunata ed ha cambiato più partner. Una curiosità sembra sopravvissuta ad un incidente aereo. Sorprendici ancora con una tua grande interpretazione Sandra sei un mio mito.

VERGINE
AMORE- Marte nel segno nei primi giorni del mese, vi darà la carica necessaria per affrontare al meglio ogni momento del vostro rapporto affettivo. Utilizzate le energie al meglio magari sfogandole fra le lenzuola, è troppo tempo che trascurate la persona amata
LAVORO- Ottima questa vostra fase professionale, riuscirete ad organizzare al meglio il vostro team e a trovare ottime soluzioni a svariati problemi nel vostro lavoro. Cercate di essere accondiscendenti e comprensivi verso il limite delle persone che collaborano con voi.
Il personaggio – Cameron Diaz 30 agosto 1972, ex modella ed attrice celebre per il ruolo tutti pazzi per Mary e per il film The Mask. La sua Venere natale in Cancro, Marte in Vergine e Giove in Sagittario che gli conferiscono nel loro insieme una natura dolce e passionale, molto femminile e sensuale, una tensione latente che indaga ed analizza su tutto attraverso il suo senso critico sviluppato; inoltre Giove alimenta la sicurezza nel se e predispone ad una vita sana e sportiva. Tutti elementi che sicuramente hanno reso grande questo personaggio. Fra le tante curiosità, ha fatto la modella per Lewis ed ha collaborato al design dei propri costumi, e in effetti è anche un’esperta di fitness. Un’attrice poliedrica, simpatica e molto amata dal pubblico. Ha anche fatto la doppiatrice ed io amo il suo ruolo dove ha prestato la voce a Fiona in Shrek. Splendida Cameron.

BILANCIA
AMORE- Con Mercurio e Venere nel segno, trascorrerete uno dei mesi più importanti di quest’anno, in realtà il vostro rapporto avrà un’elevata comunicazione ed un punto d’intesa che in qualche modo vi farà vivere intensità profonde. Sarà uno dei momenti più importanti della vostra esistenza relazionale.
LAVORO- Con un grande carisma, riuscirete a risolvere le problematiche che si presenteranno durante questa fase, sarete apprezzati per la grazia la creatività e l’estro che emanerete con le persone con cui collaborate.
Il personaggio – Oscar Wilde 16 ottobre 1854, scrittore, aforista, drammaturgo irlandese. Le sue opere sono considerate dai critici capolavori letterari. La madre era una poetessa ed il padre un medico. Nel suo tema natale, la Luna in Leone, che predispone al bisogno di ricevere l’ammirazione, con l’ascendente in vergine che predispone ad un elevata autocritica e a un’analisi spirituale; inoltre Venere in Bilancia e Saturno in Gemelli, che conferisce un animo gentile e mai volgare con un grande bisogno di armonie. In una delle sue opere più importanti “Il ritratto di Dorian Gray”, in cui si parla di un bellissimo ragazzone ammette di aver venduto la sua animala diavolo pur di non invecchiare, cadendo vittima di una maledizione, alla fine il giovane prenderà coscienza della sua dissolutezza pugnalerà il quadro che gli permette di rimanere giovane. Un capolavoro, grazie Oscar.

SCORPIONE
AMORE- L’eccessiva analisi mentale, può condurre le vostre giornate verso grandi tensioni con le persone che amate, sia familiari che relazioni. Cercate di trovare i toni più consoni ed un’elasticità mentale, invece di portare fuori le vostre paturnie.
LAVORO – Un collega cercherà di nuocervi e di crearvi delle problematiche per delle cose che avete emanato con una sorta di leggerezza, cercate di dare le giuste motivazione del vostro gesto invece di ostinarvi ed impuntarvi.
Il personaggio – Pablo Picasso 25 ottobre 1881, pittore e scultore spagnolo di fama internazionale, le sue opere valgono tantissimo ed è amato per la sua diversità ed originalità, ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’arte. Con il suo Sole in Scorpione, Luna in Sagittario ed ascendente in Leone, si denota una spiccata capacità di giudizio una mente molto creativa, sempre alla ricerca di qualcosa di originale con una necessità di dare un significato alla propria vita, si combattono dei dogmi ma se ne creano altri. Si cerca amore ed approvazione, attraverso l’eccentrico. Fra le sue opere mi ha colpito la Ragazza di fronte allo specchio, un’opera cubista del 1932. Mi piacerebbe possedere un Picasso.

SAGITTARIO
AMORE – bellissima questa vostra fase, ma bisognerà osservare anche ciò che è importante nella vostra relazione. La vostra necessità di avere certezze potrebbe creare dei delle difficoltà nel vostro rapporto affettivo invece di farvi vincere dalla necessità, dimostrate senza chiedere.
LAVORO – valutate attentamente le nuove conoscenze, fra esse, avrete l’occasione di incontrare una persona carismatica in grado di farvi emergere e crescere nel vostro lavoro.
Il personaggio – Nostradamus 14 dicembre 1503, pseudonimo di Michel de Nostredame, un astrologo, scrittore e farmacista, noto per le sue terzine profetiche, è considerato insieme a San Malachia uno dei più grandi profeti. La sua data natale non ci è pervenuta con esattezza, ma a mia sensazione è che lui è Sagittario con uno stellium in Cancro di Giove, Saturno, e Marte con un grande trigono min acqua ed Urano in dodicesima casa. Con un ascendente in Ariete. Percezione ed immaginazione elevata portato ad esplorare il mondo dell’occulto. Penso anche che tutto ciò siano dei doni che vengono dati a pochi per trasmettere un a conoscenza. Ci vorrebbero tanti Nostradamus attualmente.

CAPRICORNO
AMORE – Plutone nel segno indica una nuova potenza, un nuovo modo di vedere il mondo, i cambiamenti a livello individuale devono essere lenti, e mai veloci, ordine e regole ben precise porteranno a far crescere il vostro rapporto affettivo ed a renderlo unico ed irripetibile
LAVORO – molti del segno cambieranno lavoro o avanzeranno con la crescita professionale. Grandi opportunità, per i liberi professionisti di cambiare in meglio la propria location.
Il personaggio – Giovanna D’arco 6 gennaio 1412, è stata un’eroina nazionale, venerata come santa dalla chiesa cattolica, attraverso la sua estasi recuperò alla Francia gran parte del territorio perduto in guerra, guidando le armati francesi nel nome del Signore fu catturata e venduta agli inglesi che la sottoposero a processo per eresia e condannata al rogo. Sole in Capricorno, ascendente Leone, Luna in Bilancia, Mercurio in Capricorno, Saturno in Toro. Questi aspetti mi suggeriscono una predisposizione alla praticità, interesse sul materiale e sul raggiungimento degli obiettivi, ci si vuol circondare di persone leali ed affidabili. Orgoglio e fede alta generosità non si perdona facilmente. Saturno suggerisce calma ma anche ostinazione. Una sorta di personaggio duale, influenzato parecchio dal suo avvertire e con un coraggio che va oltre i limiti umani. Ce ne vorrebbero un po’ di queste donne in questo nostro tempo.

ACQUARIO
AMORE – quando si rasentano i fondi, tutto sembra oscuro e non concludersi mai, in realtà il vostro ciclo si è concluso e per molti single del segno che cercano l’amore si sta per verificare una magia, un incontro con una persona sorridente, fantastica, allegra.
LAVORO – stanchezza e demotivazione nel vostro animo. Tanti gli sforzi, ma sembri non poter uscire mai dal profondo raggiunto. Non abbattetevi, le energie vogliono soltanto dirvi che dovrete cambiare direzione.
Il personaggio – Valentino Rossi 16 febbraio, è un pilota motociclistico che ha fatto sognare gli italiani con le sue competizioni vincenti. Nove titoli mondiali conquistati ed un carisma e una simpatia unica. Il suo Sole in Acquario indica un elevata concentrazione ed una perseveranza molto grande, irrequieto ma anche originale. La luna in Bilancia,  un bisogno di rendere felici e una vita sociale ricca .L’ascendente in Vergine un grande senso di auto critica . Questi aspetti fanno di Valentino un ragazzo che attraverso i suoi sogni, riesce a dimostrare che tutto è possibile se ci credi. Grazie Valentino

PESCI
AMORE – Nettuno nel vostro segno alimenterà le vostre visioni ed i vostri sogni relazionali cercate di dare il meglio di voi e di trovare la dimensione più consona per la costruzione della vostra relazione donate più attenzioni e più delicatezze.
LAVORO – grande fiuto e capacità di anticipare le problematiche, ciò vi aiuterà ad anticipare ogni ostacolo e superarlo. Siate disponibili verso i colleghi ed il successo sarà assicurato.
Il personaggio – Tiziano ferro 21 febbraio, è un cantautore e produttore discografico, uno dei più innovativi italiani. Oltre 20 milioni di dischi venduti in tutto il mondo. Il suo Sole in Pesci da indicazioni sul senso sociale e sulla sua volontà di aiutare, la luna in Toro dona una natura pratica ed il bisogno di accettare i cambiamenti; l’ascendente in Leone suggerisce un estro da utilizzare per essere da esempio per gli altri, bisognerà stare attenti però all’orgoglio. Fra le sue canzoni io amo Sere Nere del 2003.

Tutto il denim F/W 2021

Quando si tratta di denim, la parola tendenza rischia di essere fuorviante: parliamo di una tela nata nell’Ottocento in Europa, dove era utilizzata per rivestire vele e merci delle navi mercantili, e codificata in forma di pantalone con tasche e rivetti di rame, nel 1873, da Levi Strauss (il fondatore di Levi’s), che ne fece un perfetto indumento da lavoro per cercatori d’oro e minatori della California.
Diffusosi urbi et orbi nel secolo successivo, incoronato nel 2000 da Time «The clothing piece of the 20th century», viene oggi proposto dalle griffe più disparate in innumerevoli lavaggi e fit, dall’ecumenico slim al modello svasato dal flair 70s, a quello a vita bassa, pronto al comeback dopo i picchi cafonal degli anni 2000, in cotone indaco come l’originale oppure total black, chiaro, candeggiato, delavé… Va inoltre specificato che, sebbene il termine sia ormai una sineddoche dei pants cinquetasche nel medesimo materiale, il jeans viene da tempo impiegato anche per realizzare camicie, giubbotti, giacche, perfino scarpe o borse.

Insomma, nonostante la storia secolare della stoffa/capo sembri cozzare con la ricerca spasmodica del nuovo che anima, da sempre, il circo della moda, passando in rassegna i lookbook dei brand che hanno una solida tradizione in materia si possono comunque individuare alcune keyword, che segneranno il denimwear nell’imminente stagione Autunno/Inverno 2021-2022.
Si può partire da Replay che, con una selezione denominata Back to work, tenta di conciliare comodità e stile comme il faut: così la camicia di lino e chambray, in una tonalità tendente al carta da zucchero, si arricchisce di taschini con patta e chiusura zip termosaldata, che forniscono un plus di praticità, mentre i chinos dal taglio regular assicurano leggerezza e versatilità.
Altra label da tenere in considerazione è Handpicked, attiva dal 2018 ma già sinonimo di jeanseria racé, frutto di una cura scrupolosa, quasi sartoriale, del prodotto; il guardaroba A/I 2021 delinea un’idea di lusso contemporaneo, insieme sofisticato e décontracté, tradotta in pantaloni dalla silhouette ben studiata, affusolata al punto giusto, disponibili in vari finissaggi, più o meno elaborati. Il marchio, inoltre, sposa senza remore la causa green attraverso le proposte Mood Eco, risultato di procedimenti a basso impatto ambientale, in filati che si fregiano delle certificazioni Gots e Oeko-Tex, contrassegnate da una speciale salpa in feltro.


Replay presenta per la collezione FW 2021 una camicia in denim con chiusura a zip
Replay-pantaloni-casual-marrone
Jeans cinque tasche classico di Handpicked con scoloriture
Retro dei jeans Handpicked con particolari cuciture sulle tasche

Replay, Handpicked

La presenza della tela blu è preponderante nelle novità stagionali di Tommy Hilfiger, capofila del casualwear americano: le mise targate Tommy Jeans, in particolare, sprigionano un fascino old school, tra giubbini sherpa foderati, cinquetasche dalla vestibilità sciolta e morbide camicie denim.
E ancora, abbondano di variazioni sul tema le collezioni di brand come Berwich e Tela Genova: il primo ricorre al denim per intessere calzoni loose fit caratterizzati da pinces profonde o tasconi cargo, il secondo ne recupera l’originaria essenza workwear, puntando su pantaloni dalla vibe retrò a gamba dritta, in nuance chiare o brunite (dal celeste al blu mezzanotte), cui si aggiungono giacche raw con impunture a contrasto e overshirt. Re-HasH, specialista della categoria, si sbizzarrisce invece in sfumature e lavaggi, mantenendo pulite e affilate le linee.


Total look denim nella collezione FW 2021 di Tommy jeans: giubbotto imbottito con bottoni e pantaloni dalle linee urban
Jeans Berwich FW 2021 dal taglio ampio che garantisce comodità e massimo comfort
Blue jeans classico con risvolti e gamba dritta di Tela Genova
Giubbino in denim blu scuro con impunture bronzo e due tasche di Tela Genova
Jeans cinque tasche Re-Hash relaxed fit con strappi ad arte

Tommy Jeans, Berwich, Tela Genova, Re-HasH

Per rendersi conto di come i jeans siano diventati un pilastro insostituibile anche del comparto luxury, è poi sufficiente un’occhiata alle passerelle A/I 2021: ce n’è per tutti i gusti, dalle versioni XXL – assai malconce – di Balenciaga ai modelli a sigaretta Saint Laurent, neri come la pece, passando per quelli stinti e laceri, fermi appena sopra la caviglia, di Celine, i modelli baggy firmati Dsquared2 (stravolti da inserti patchwork, cuciture irregolari, candeggi estremi o spalmature), il denim rigoroso, blu navy o bianco ottico, di Officine Générale, il decorativismo sfrenato, in un tourbillon di strappi, perle, catene, iridescenze e spruzzature multicolor, di Dolce&Gabbana. Soluzioni destinate a rinverdire il mito immortale dei blue jeans, consacrato a suo tempo da un gigante del fashion system quale Yves Saint Laurent, che ebbe a dichiarare: «Non c’è nulla di più spettacolare, pratico, rilassato e disinvolto»; uno statement valido, evidentemente, ieri come oggi.


Jeans con strappi ad arte nella collezione denim FW 2021 by Balenciaga
Jeans Celine in abbinamento a bomber mimentico: un must della stagione autunno/inverno 2021
Relaxed fit jeans indossati con cintura della collezione FW 2021 by Dsquared
Officine Générale sceglie un denim blu intenso e un taglio classico per la collezione autunno inverno 2021
Nella collezione FW 2021 di D&G anche il denim si riveste di paillettes

Balenciaga, Celine, Dsquared2, Officine Générale, Dolce&Gabbana

I gioielli aristocratici di Sergio Antonini

Nata a Milano nel 1919 come prestigiosa azienda di diamanti e pietre preziose, Antonini diventa immediatamente un “must have” della sofisticata aristocrazia milanese e italiana, e nel tempo riconosciuto come marchio di alta gioielleria. Attualmente si posiziona come un marchio di nicchia, esprime un lusso ricercato e mai ostentato, tramite l’estrema artigianalità di ogni sua creazione e la ricerca nell’utilizzo dei materiali delle pietre migliori. 

Sergio Antonini, oggi interprete della storia del marchio e attualmente direttore creativo del brand, ci racconta del suo lavoro all’interno dell’azienda.


Sergio Antonini, l’art director della gioielleria milanese

Raccontaci il tuo processo creativo, dalla prima ispirazione allo sviluppo dell’idea…

Il processo creativo è frutto di una ricerca e di un confronto, solitamente parto da un tema, da un soggetto, da un determinato periodo storico o una forma e dopodichè con il team approfondiamo la ricerca selezionando immagini o forme attinenti, per poi lentamente far emergere quello che è più congruo alla ricerca iniziale e più in sintonia con lo stile Antonini e con i nostri valori.

Come riesci a far convivere heritage e innovazione nella maison?

L’heritage per noi è un fil rouge relativo alle nostre forme al nostro stile, mentre l’innovazione sta nella ricerca sulle finiture, sulle superfici, sui materiali, che in tante collezioni abbiamo voluto esplorare ottenendo effetti inconsueti che sono diventati identificativi di Antonini (l’oro bianco naturale satinato per la collezione Matera, la superficie effetto lava per la collezione Etna, o la martellatura per la collezione Aurea).



Come lavori sulla linea haute couture rispetto alla gioielleria ready to wear?

Sono entrambi mondi affascinanti ed estremamente diversi dal punto di vista di realizzazione, di know-how, di materiali (pietre e finiture) e di lavorazioni con “processi/procedure” completamente diverse. La tempistica dei one-of-a-kind della collezione Extraordinaire non segue dei tempi prestabiliti e si presta a delle varianti in corso d’opera, spesso anche per incontrare il gusto del cliente finale che a volte commissiona il gioiello in base ad qualcosa che gli era piaciuto della stessa collezione. Per i ready to wear invece, i gioielli vengono studiati e preventivati tutti in 3D e, dopo aver valutato e calibrato pesi e volumi tramite i prototipi in resina, parte l’industrializzazione dell’oggetto che a questo punto ha una vita propria e anche le tempistiche di realizzazione sono state definite a monte.

Come hai affrontato la boa dell’Anniversario dei 100 anni? Scegli 3 pezzi o momenti della maison che siano evocativi del passato, present e futuro.

Per il nostro centenario abbiamo voluto investire in ciò che sappiamo fare meglio, ovvero disegnare gioielli. Abbiamo deciso quindi di realizzare una collezione iconica partendo dalle forme di quella disegnata per il novantesimo, quindi un segno esplorato per un precedente anniversario ma con dei nuovi valori quali l’oro giallo lucido come materiale principale / di riferimento, una straordinaria indossabilità, e la peculiarità dell’utilizzo di diamanti bianchi tutti rigorosamente F color. Pezzi/momenti da ricordare: “der Konigin in Der Nacht” che ha vinto il “Diamond award” nel 1996, capsula pezzi unici “Mosaic” anelli Extraordinaire, e alcuni gioielli rodiati in nero èer la nuova collezione Anniversary100 (foto credit: Avi Meroz).  


Due anelli della collezione Mosaic Extraordinaire di Sergio Antonini Gioielli

Come è nata la tua passione per l’arte e quali gli artisti che prediligi? Come l’arte contamina la tua visione creativa?

Milano in cui vivo e lavoro è sempre stata grande fonte di ispirazione, dall’arte al design, dalla musica, all’architettura. In particolare mi sono appassionato all’arte moderna e contemporanea e ultimamente il mio interesse è indirizzato ad artiste donne che rispetto ai loro coetanei hanno sempre avuto meno spazio e rilievo, pur realizzando lavori di grande spessore semantico, ad esempio Carla Accardi, Dadamaino, Joana Escoval, Monica Bonvicini. Milano, e le arti in generale, contamina, sviluppa, enfatizza, sottolinea e suggestiona la visione creativa per me come per tutti.

Con Palazzo Borromeo e il progetto con Miart hai iniziato un importante dialogo con la città e di mecenatismo…ce lo racconti e come evolverà nel futuro?

Tutto è cominciato grazie al rapporto di intesa LCA che ci ha fatto pensare di valorizzare ancora di più i bellissimi spazi del nostro showroom a Palazzo Borromeo. Poi con la collaborazione di APICE e AXA abbiamo esordito in occasione di Miart 2016 con la prima mostra site specific realizzata da Letizia Cariello rappresentata da Galleria Massimo Minini; un altro bellissimo lavoro è stato quello di Michele Guido rappresentato dalla galleria Lia Rumma. L’appuntamento di Miart è rivolto ad un pubblico internazionale più esteso, un database specifico di appassionati di arte, e siamo sempre lieti di presentare artisti unicamente italiani. Durante l’anno organizziamo in collaborazione con altre gallerie appuntamenti più ristretti per presentare lavori selezionati. Infine nel mese di novembre un evento dedicato al gioiello che coinvolge i clienti dello showroom. Pensiamo che queste attività potranno continuare ma sicuramente con eventi più intimi e visite private per i nostri clienti per una fruizione più personale delle opere.


Il chiostro di Palazzo Borromeo a Milano, sede dello Showroom Antonini

Sergio Antonini non solo direttore creativo ma uomo e Cultore del Buon vivere. Ci racconti qualcosa? Che artista vorresti facesse il tuo ritratto e come lo immagini?

Nell’arte non amo il figurativo, prediligo l’astratto tramite il quale gli artisti riescono a rappresentare le loro tensioni interne. Quindi non penso che vorrei un ritratto da un artista mentre amo moltissimo grandissimi fotografi/artisti quali Mimmo Jodice o Armin Linke rappresentati dalla Galleria Vistamare.

Come evolverà la gioielleria e il lusso post Covid-19?

Questa bruttissima esperienza sicuramente ci farà riconsiderare le relazioni con le persone, specialmente con i nostri cari e l’intimità della vita domestica. Per un po’ di tempo probabilmente non sarà più possibile viaggiare e forse cercheremo una gratificazione premiandoci con qualcosa che rimane negli anni e potrebbe appunto essere un gioiello. Credo anche che nella scala dei valori che ci influenzerà nella scelta di un gioiello, non daremo importanza solo all’aspetto economico (o di investimento) del prodotto ma piuttosto alla qualità della manifattura, al contenuto di design differente, alla produzione italiana, alla possibilità di indossarlo tutti i giorni e di viverlo in modo più intimo. Stiamo molto riscoprendo e riflettendo su ciò che ci circonda, una volta tutto ciò che arrivava dall’estero era cool, ora finalmente stiamo valorizzando la filiera dei prodotti/esperienze made in italy, dagli alimentari alle vacanze.

Antony Morato lancia una partnership con lo street-artist TVBoy per la stagione AI 21

Il linguaggio irriverente e mordace dello street artist Salvatore Benintende, in arte TVBoy, si fa interprete della visione creativa di Antony Morato, su felpe, t-shirt e accessori della collezione Autunno-Inverno 2021-2022. L’autore delle immagini satiriche che hanno dato la parola ai muri di tutta Italia, con il suo stile neo-pop, fondeil suo messaggio originale sulle icone della società odierna, con lo stile contemporaneo del brand partenopeo.

Un punto di vista ironico e satirico su celebrità della musica – da David Bowie a Prince, da George Michael a Lou Reed – si affiancano ad opere universalmente riconosciute quale “L’urlo” di Edvard Munch, fino alla reinterpretazione della parola “L O V E” come concetto di amore globale e inclusivo.

Un evento, in occasione del ritorno in presenza della Milano Design Week, l’8 settembre 2021, presso gli spazi di Tortona37 (sede dello showroom milanese del brand) celebrerà questa collaborazione, riproducendo una vera e propria galleria a cielo aperto in cui maxi stampe, installazioni creative e una caleidoscopica sequenza di colori, faranno da padrone accompagnati da musica e operatori del settore che potranno assistere all’esclusiva live performance dell’artista di origine palermitana durante la realizzazione di un’opera, per vivere l’emozione della creazione, che s’identifica con i valori di un brand come Antony Morato che, da sempre, supporta l’arte e la cultura di nuova generazione.  

Mi ha sempre affascinato l’idea della pop art che rende accessibile un’opera d’arte. La community Antony Morato è attenta alle tendenze e conosce bene gli scenari culturali internazionali: ospitare TvBoy nella nostra collezione, significa ascoltare le loro esigenze e interpretare la loro necessità espressiva in modo semplice e immediato, nel pieno rispetto della dignità artistica di un talento riconosciuto a livello internazionale.” spiega Lello Caldarelli, CEO di Antony Morato.

Maschile Singolare: per la regia di Matteo Pilati ed Alessandro Guida, la loro storia

Matteo Pilati ed Alessandro Guida, i due giovani registi di “Maschile singolare”, di cui Matteo Bolognese, ed Alessandro Romanissimo, ci hanno regalato un bellissimo e delicatissimo film con tematica LGBT, diventato un poi la bandiera dei Gay Pride italiano. La vera novità sta proprio nel racconto di una storia attuale, senza aggiunte di sovrastrutture drammatiche nella sceneggiatura, una vera commedia. Tendenzialmente in Italia per un film a tematiche omosessuali viene spesso fatta, quasi relegando il mondo gay al drama, qui si ride e si piange entrando nell’anima dei personaggi raccontati dando la possibilità a chiunque di potersi riconoscere. Ecco che cosa mi hanno raccontato i due director.


Matteo Pilati e Alessandro Guida: i registi di Maschile singolare

Come nasce l’idea di “Maschile Singolare”?

Matteo dice che l’idea è nata in maniera totalmente organica scritto da lui insieme a Giuseppe Paternò Raddusa, e nel momento in cui hanno pensato fosse soddisfacente hanno coinvolto anche Alessandro, il quale si è innamorato immediatamente al progetto apportando tantissime idee in più. Quindi è diventata una stesura a sei mani. Lo step successivo era quello di produrlo, abbiamo tentato la strada classica facendolo leggere a case di produzione e distribuzione, con la clausola di voler fare noi due la regia.

Peccato questa nostra richiesta non abbia ricevuto una risposta positiva in nessun caso.

Quindi vi siete autoprodotti?

Beh, era l’unica strada da percorrere per poter fare le cose come volevamo ed essendo convinti di avere in mano qualcosa non solo di buono ma anche di nuovo, senza avere la certezza di uscire in sala o tantomeno su piattaforma, o peggio ce lo saremmo tenuti a casa da far vedere agli amici.


Un’immagine del backstage del film Maschile Singolare

Il progetto nasce poco prima del diffondersi della Pandemia.

Si, perché il film lo abbiamo girato in sole tre settimane, che è davvero pochissimo per un lungometraggio, a cavallo tra gennaio e febbraio del 2020, quindi appena prima del lockdown, e la novità almeno per noi è stato il montaggio in remoto. Tutto questo grazie alla tecnologia che in questi anni ha fatto dei passi da gigante, lasciando spazio alla realizzazione di cose che prima erano impensabili.

Come è stato accolto dal pubblico?

Siamo letteralmente entusiasti della risposta del pubblico e non solo di quello gay, ma ci arrivano tanti messaggi da donne sulla trentina che vivono le stesse problematiche del nostro protagonista interpretato da Giancarlo Commare, perché comunque la società italiana ti vorrebbe ancora vedere accasato a quell’età. A trent’anni oggi si può vivere felici e single con tanti amici che noi abbiamo definito come la famiglia selettiva.

Per noi è stata molto importante la scena della cena, per far capire davvero i rapporti e le interazioni tra i personaggi. Che poi forse è l’unica scena dove ci sono più di due attori.

Come mai la scelta dei trentenni?

Semplicemente perché se ci si guarda intorno nel mercato dell’audiovisivo abbondando storie di teen-ager adolescenti, allo stesso modo anche i quarantenni, mentre i trentenni sono raramente raccontati, è così abbiamo voluto coprire questa landa desolata di target. Abbiamo voluto parlare un po’ di noi, che con un esordio alla regia sia fondamentale.


I registi e i tecnici nel backstage di Maschile Singolare

Adidas Barricade: la scarpa più iconica e moderna ritorna sui campi da tennis di tutto il mondo

Si chiama Barricade, l’evoluzione dell’iconica scarpa da tennis che ha fatto notizia per la prima volta a New York nel 2000, (e poi indossata da numerosi vincitori del Grande Slam nel corso degli anni). Il nuovo modello è dotato di tecnologie fatte per elevare il controllo, la durata e il comfort ed è stata progettata per supportare lo stile dinamico del tennis moderno. La scarpa prende ispirazione da questa costante evoluzione del gioco e dalla grinta. L’innovazione e gli elementi chiave del design introdotti nel nuovo modello sono stati inseriti e creati insieme a Dominic Thiem e Maria Sakkari, che hanno fornito un feedback continuo e concreto durante il processo di creazione e di testing.


Comfort, leggerezza e velocità con le nuove Adidas Barricade nella versione azzurro e verde
Il marchio Adidas sul lato interno delle nuove Barricade
Le nuove Barricade sono tecnologicamente avanzate, pensate per il tennis moderno e con intesuola Bounce per un supporto extra
L’iconica linea delle scarpe Adidas Barricade
La suola delle Adidas Barricade con il Torsion System per una maggiore stabilità
Le nuove Adidas Barricade bianche con inserti azzurri e verdi

Le nuove Adidas Barricade bianche e grigie con inserti rosa e neri
Il marchio Adidas sul lato interno delle nuove Barricade
Barricade: grigio sfumato per uno stile iconico e tecnologia bounce all’avanguardia
Una linea pensata per avvolgere il piede con il massimo del comfort
Il tennis moderno è fatto di velocità: la suola delle Adidas Barricade è pensata per garantire stabilità
La linea inconfondibile dell’iconica Adidas Barricade


Maria Sakkari, una delle giocatrici professioniste coinvolte, ha commentato: “Non è un segreto che il tennis moderno sia più veloce che mai. Questo significa che il gioco di piedi è fondamentale – hai bisogno di stabilità, comfort e controllo quando ti muovi sul campo. Ecco perché sono stata felice quando adidas mi ha chiesto di contribuire allo sviluppo della nuova Barricade – una scarpa da tennis iconica potenziata e innovata per le esigenze del gioco moderno. Non vedo l’ora di indossarla quest’estate e spero di fare la storia insieme”.


La tennista greca Maria Sakkari in campo

Per una maggiore durata è dotata di materiale ADITUFF resistente all’abrasione, pensato per l’avampiede e per racchiudere le dita del piede per una migliore protezione e controllo. La suola è stata creata con materiale ADIWEAR, una gomma di nuova concezione per una maggiore resistenza e anti-abrasione in campo. Inoltre, l’esclusiva spina di pesce aiuta ad assistere la struttura della scarpa quando gli atleti scivolano sul campo. 

La stabilità è la sua caratteristica distintiva, dando vita ad un vero e proprio controllo in campo. La scarpa infatti è dotata di uno stabilizzatore ingegnerizzato TPU 3D e di sistemi di allacciatura asimmetrici integrati, che aiutano a bloccare il piede nella scarpa per fornire al giocatore resistenza e un controllo ineguagliabile mentre si corre sul campo da tennis. Alle caratteristiche tecniche, si aggiunge anche un miglioramento del comfort: la lingua della scarpa è progettata con un particolare foam traforato e traspirante che fornisce comfort all’avampiede per mantenere i piedi degli atleti freschi e asciutti. Il tallone di Barricade è anche progettato con GEOFIT sense pods, in grado di fornire una vestibilità morbida come un guanto che si integra con la speciale intersuola BOUNCE per un supporto extra.

La nuova scarpa sarà accompagnata e completata da capi di abbigliamento per alte prestazioni dal design ispirato alla suola a spina di pesce, tipica del modello Barricade. Progettata per il caldo estivo, la collezione è stata realizzata con la tecnologia AEROREADY – tessuti e materiali anti-umidità e ad asciugatura rapida progettati per assorbire il sudore, mantenendo il corpo asciutto e fresco durante la partita. Inoltre, tutti i capi della collezione sono realizzati in PRIMEBLUE, un materiale riciclato pensato per le alte prestazioni composto da un minimo 40% con Parley Ocean Plastic, riciclando rifiuti plastici recuperati da isole, spiagge, comunità costiere e litorali, evitando così che inquini i nostri oceani. 


L’oroscopo settimanale di Massimo Giannone

Un appuntamento per entrare in connessione con noi stessi attraverso la lettura del movimento degli astri e dell’influenza che possono avere sulle nostre vite. È questo il nostro obiettivo per i mesi che verranno, insieme alla guida di Massimo Giannone, percettivo e astrologo da più di vent’anni, dotato di eccezionale sensibilità, nel leggere con occhio metodico e nell’interpretare, poi, con il dono dell’intuizione e di un cuore aperto alla realtà circostante e al lato umano di questo mondo che somiglia sempre di più a una matassa inestricabile.

Ha letteralmente conquistato tutta Italia, partendo da Milano, capitale della moda e dell’editoria, con i suoi appuntamenti fissi sul IL del Sole 24 Ore e su Gioia, e dando vita agli astrococktail e le astrocene: dei format unici (anche perché unico è proprio lui), tra i ristoranti e i locali più apprezzati dai protagonisti della vita notturna meneghina.
Il suo metodo ha conquistato anche brand di moda e di beauty d’alta gamma, che l’ha portato ad essere protagonista di eventi moda, anche in tour per tutto lo stivale con nomi come Maliparmi e la Prairie.

“Il mio oroscopo segue un percorso rivoluzionario, realizzato, accogliendo gli insegnamenti dei pianeti che, se seguiti, aiutano a migliorarci e ad affrontare le problematiche con una nuova consapevolezza, trasformando così le energie e migliorando il nostro quotidiano.
Se cogliamo le vibrazioni archetipiche degli aspetti che consideriamo avversi, come un suggerimento, si ha la possibilità di attenuare gli effetti negativi, ad esempio, Urano in cattivo aspetto è un monito alla velocità: è un avviso a prestare attenzione, a non correre, bisognerà moderarsi e non avere fretta, perché questa, spesso, può non essere una buona alleata.
Non c’è cosa più difficile che andar contro se stessi, contro le proprie abitudini, ma un “IO “che non vuol cambiare ha la tendenza a farsi male, finendo così per sentirsi vittima degli eventi. Dobbiamo imparare, invece, a non combattere queste vibrazioni astrali.
E allora, armonizziamoci con gli astri in un’orchestra che vibra d’informazioni, dove il suono nel Macro vuol amorevolmente insegnarci a come vivere nel Micro in una perfetta sinfonia che sarà il nostro nuovo quotidiano”.

Il suo approccio, tutt’altro che generico, entra nell’aspetto psicologico e animico delle personalità legate al segno zodiacale, con una chiave interpretativa percettiva, volta a fornire un consiglio per rinascere, ricostruirsi.
Perché “le esperienze sono insegnamenti, se impari a cogliere le sue direttive, la tua vita può cambiare completamente” dice Massimo Giannone.
@massi_e_l_astrologia

Artwork a cura di Maria Angela Lombardi @_mariaalombardi_


Oroscopo settimanale del 24 agosto 2021 per il segno dell’Ariete

23-29 Agosto

ARIETE

Il sentiero è: RESISTERE

LOVE – “Nessuna barriera può resistere all’amore, l’amore osa tutto quello che può”, William Shakespeare, drammaturgo irlandese. Vincerete ogni ostacolo affettivo ma sarà necessario credere nelle proprie potenzialità

WORK – “Creare è resistere, resistere è creare”, Stephane Hessel, scrittore tedesco. Tanti gli ostacoli da superare ma il vostro credere vi aiuterà a trovare ogni soluzione.

Forma fisica: ottima


Le previsioni zodiacali per la settimana del 24 agosto per il segno del Toro

TORO

Il sentiero è: GENEROSITA’

LOVE – “Ciò che è dato con orgoglio ed ostentazione dipende più dall’ambizione, che dalla generosità”, Lucio Anneo Seneca, filosofo romano. Siate ambiziosi e non perdetevi dinanzi alle incomprensioni, piuttosto perseverate e il problema affettivo sarà risolto.

WORK – “La generosità significa dare di più di quello che puoi, e l’orgoglio sta nel prendere meno di ciò di cui hai bisogno”, Khalil Gibran, scrittore. Non fatevi vincere dall’orgoglio siate umile ed il successo sarà alla vostra portata.

Forma fisica: fate una breve vacanza


Gemelli: l'oroscopo settimanale 24 agosto 2021

GEMELLI

Il sentiero è: DESIDERARE

LOVE – “Il guerriero sa che è libero di scegliere ciò che desidera: le sue decisioni  prese con coraggio, distacco e, talvolta, con una certa dose di follia”, Paulo Coelho, scrittore. Bisognerà combattere ma sarete in grado di farvi comprendere da chi vi ama e trovare di nuovo le intensità di una volta.

WORK – “La vita non è fatta da desideri bensì dagli atti di ciascuno”, Paulo Coelho, scrittore. Siamo noi che creiamo, evitate di portare avanti progetti non consoni a ciò che è la nostra indole.

Forma fisica: dieta


Oroscopo settimanale del 24 agosto 2021 per il segno del Cancro

CANCRO

Il sentiero è: ACCETTARE IL SACRIFICIO

LOVE – “II senso del sacrificio, è  l’assoluta umiltà necessaria per agire pur sapendo che non vedremo i risultati”, Alejandro Jodorowsky, regista. Umiltà e sacrificio vi faranno superare ogni incomprensione.

WORK – “Le gioie lasciano degli appetiti, i sacrifici dei confort”, Anne Barratin, filantropa. Analizzate bene ogni cosa ed assaporate i momenti, le gioie le avrete nel tempo.

Forma fisica: detox


Le previsioni zodiacali della settimana per il segno del Leone

LEONE

Il sentiero è: PRUDENZA

LOVE – “La prudenza e l’amore non sono fatti l’uno per l’altro; via via che cresce l’amore, la prudenza diminuisce”, Francois De La Rochefoucauld, scrittore.

WORK – “La diffidenza più che sfiducia preconcetta e prudenza lungimirante”, Roberto Gervaso, scrittore.

Forma fisica: buona


Vergine: le previsioni astrologiche della settimana

VERGINE

Il sentiero è: ENTUSIASMO

LOVE – “L’entusiasmo è la grandezza dell’uomo. È il passaggio dall’umano al divino”, Ralph Waldo Emerson, filosofo statunitense. Attraverso l’emanazione positiva ed entusiastica vivrete una fase eccellente in amore.

WORK – “L’arma più potente sulla terra è l’animo umano in preda all’entusiasmo”, Ferdinando Foch, generale francese. Chi opera nel lavoro con entusiasmo, troverà sicuramente una via dinanzi ad ogni ostilità.

Forma fisica: ottima


Oroscopo settimanale per il segno della Bilancia

BILANCIA

Il sentiero è: COORDINARE

LOVE – “Non sottovalutare mai il potere di una persona stupida in un vasto gruppo”, George Carlin attore statunitense. Non giudicate mai i limiti di chi amate, potrebbe sorprendervi con delle scelte che non vi attendete.

WORK – “Essere numero uno significa saper dipanare umanità ed amore”, Adriano Piattoni scrittore. I valori per primeggiare sono l’umiltà ed avere un grande amore per ciò che si fa.

Forma fisica: fate nuoto


Le previsioni zodiacali della settimana per il segno dello Scorpione

SCORPIONE

Il sentiero è: PREVIDENZA

LOVE – “L’attacco migliore è quello che non fa capire dove difendersi. La difesa migliore è quella che non fa capire dove attaccare”, Sun Tzu, filosofo cinese. Manifestare troppo le proprie emozioni con la persona amata vi renderà attaccabile e fragili.

WORK – “Il modo migliore per difendersi da un nemico e di non comportarsi come lui”, Marco Aurelio, imperatore romano. Per combattere un nemico nel lavoro, bisognerà adottare la via della comprensione, non del giudizio.

Forma fisica: buona


Sagittario: oroscopo della settimana

SAGITTARIO

Il sentiero è: AMBIZIONE

LOVE – “La vita dell’uomo, è l’ambizione; la vita della donna, è l’uomo”, proverbio sanscrito. I due sessi non agiscono allo stesso modo in amore, siate più accondiscendenti e supererete questa fase complessa.

WORK – “Gli uomini hanno delle grande pretese e dei piccoli progetti”, Vauvenargues scrittore francese. Le convinzioni, non sono mai benefiche, soprattutto nel lavoro, la condivisione sarà la via più consona.

Forma fisica: passeggiate nei boschi


Oroscopo settimanale del 24 agosto 2021 per il segno del Capricorno

CAPRICORNO

Il sentiero è: RECUPERARE

LOVE – “Molto spesso, per riuscire a scoprire che siamo innamorati, forse anche per diventarlo, bisogna che arrivi il giorno della separazione”, Marcello Proust, scrittore. Siamo tutti un po autolesionisti, invece di arrivare a situazioni estreme, siate più comprensivi verso le necessità di chi amate.

WORK – “Qualche volta le cose buone vanno in frantumi affinché le cose migliori possano arrivare”, Marilyn Monroe, attrice. Toccare i fondi alle volte serve per trovare le migliori soluzioni professionali.

Forma fisica: dolori muscolari


Oroscopo settimanale 24 agosto 2021 per il segno dell’Acquario

ACQUARIO

Il sentiero è: ECCELLERE

LOVE – “Amare se stessi è l’inizio di una storia d’amore lunga tutta la vita”, Oscar Wilde, scrittore. Donare amore a se stessi crea una magia, che attirerà le energie e le situazioni più consone a noi.

WORK – “Chi ama crede nell’impossibile”, Elizabeth Barrett Browning, poetessa inglese. Per creare grandi obiettivi, bisogna avere coraggio e credere nelle proprie potenzialità.

Forma fisica: fastidi alle articolazioni


Pesci: oroscopo della settimana

PESCI

Il sentiero è: VINCERE IL BISOGNO

LOVE – “L’anima ha bisogno di poche cose, il corpo di molte” George Herbert, poeta inglese. La materia si differenzia dallo spirito delle cose, per avere, bisogna donare e non attendersi nulla.

WORK – “In che consiste la vera ricchezza, la vera felicità? Nell’aver pochi bisogni”, Luigi Pirandello, scrittore. La vera ricchezza è data dalla consapevolezza, non dallo scopo nostro.

Forma fisica: discreta

Tra storia, mondanità e letteratura. Uno dei primi luoghi dell’hospitality fiorentina: il Plaza Hotel Lucchesi

Il Plaza Hotel Lucchesi sorge lungo il Fiume Arno, a pochi minuti da Piazza della Signoria e, da alcune delle sue camere è possibile scorgere anche la Basilica di Santa Croce offrendo una vista unica e irripetibile di Firenze. 

Tra i primi hotel ad essere aperto in città, nel 1860, è oggi completamente rinnovato pur mantenendo inalterata la sua storica essenza.

La struttura offre camere climatizzate, tra cui 10 family suite, un servizio concierge 24 ore su 24 e uno dei rooftop tra i più instagrammati della città.




Gli ospiti sono coccolati sin dal mattino con una ricca colazione americana a buffet mentre, negli altri momenti della giornata possono godere del menù à la carte grazie al sofisticato ristorante mirato alla valorizzazione delle specialità locali.

Nato nel 1867 come “Pension Lucchesi”, adottando il nome francese di pension non perché i suoi clienti venissero tutti dalla Francia, ma perché questa lingua era all’epoca la più usata a livello internazionale, un po’ come accade oggi con l’inglese. La pension portava il nome di famiglia dei suoi fondatori, Demetrio ed Emilia Lucchesi, che il 21 settembre 1890 ebbero il piacere di ospitare il re d’Italia, Umberto I, con la sua famiglia, in occasione di uno spettacolo di fuochi artificiali, come ricorda una targa tuttora visibile nell’hotel. 

Per essere all’altezza di un re, la pensione doveva possedere i comfort più moderni, e una delle prime cartoline pubblicitarie, sapientemente ricercate dal Direttore, Giancarlo Carniani, e custodite nelle teche presenti nelle aree comuni, segnala infatti in francese la presenza di luce elettrica, ascensore e tram che collegava l’albergo con la stazione. Qualche anno dopo, all’albergo vennero aggiunti anche il riscaldamento centralizzato e un garage. E non poteva mancare una delle invenzioni più innovative dell’epoca: il telefono.


Nel 1926 anche un celebre scrittore britannico scelse di alloggiare presso il Lucchesi: si tratta di D.H. Lawrence, rimasto celebre per il suo romanzo dello scandalo, L’amante di Lady Chatterley, che avrebbe iniziato a scrivere proprio quell’anno.

Nel Dopoguerra e durante il boom economico il Plaza Hotel Lucchesi, con un nuovo nome e una veste lussuosa, ospitò moltissimi personaggi celebri della scena internazionale: primo fra tutti, nel 1962, Domenico Modugno, che quattro anni prima aveva fatto conoscere al mondo la canzone Volare. Nello stesso periodo soggiornarono al Plaza anche due francesi famosi, l’attore Philippe Noiret e il politico François Mitterrand, che nel 1981 sarebbe divenuto presidente della Repubblica francese. In questo periodo di splendore dell’hotel vi furono moltissimi altri ospiti illustri, tra cui Anita Ekberg Delia Scala, Walter Chiari, Gino Bramieri, Ugo Tognazzi, Milva e lo scrittore Vasco Pratolini, che aveva citato il Lucchesi nel suo libro Cronache di poveri amanti, ambientato a Firenze tra il 1925 e il 1926, nel periodo dell’avvento del fascismo.

Dopo la ristrutturazione del 2014, durante la quale è stata realizzata sul tetto dell’albergo la piscina con vista, oggi il Plaza Hotel Lucchesi fa parte del gruppo ToFlorence Hotels ed ha il privilegio di accogliere ospiti di tutte le generazioni offrendo un’esperienza unica nel suo genere.






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Hotel Tyrol, la destinazione montana perfetta per tutte le stagioni


Sono imponenti e innevate in inverno e materne e verdeggianti in estate, le montagne in Valgardena sono la meta intelligente dell’estate, per chi ama il vero relax e predilige temperature miti anche nella stagione del solleone. 
Il cuore sta a Selva di Valgardena, meta turistica nella stagione sciistica e paradiso terrestre tra giugno e settembre, quando le masse si spostano nelle località balneari mentre qui si gode del panorama arioso e delle passeggiate immersive nella natura. 
E’ qui che dal 1966 l’Hotel Tyrol diviene punto di riferimento di ospitalità gardenese.

Bibiana Dirler porta avanti la tradizione e la filosofia degli zii, un tempo proprietari, insieme al marito Maurizio Micheli, un’ospitalità che sa di casa, di semplicità, di complicità; molteplici sono infatti i clienti fidelizzati che tornano ogni anno, proprio qui, nel cuore delle Dolomiti, Patrimonio Unesco
Ogni ambiente riporta i ricordi di famiglia, le foto in bianco e nero nella hall, ninnoli e carrozzine vintage, trofei di caccia, vecchi fucili, le immagini sacre nelle sale relax, i crocifissi e le statue appese alle pareti, qui per gli atei non c’è posto, la religione si manifesta sotto ogni aspetto. 

la Hall dell’Hotel Tyrol

Tutte le camere sono arredate in stile tirolese, 50 in totale dove il legno è protagonista e si affacciano sulla valle brulicante di casette bianche e gruppi di alberi che fanno da manto regalandole profondità e colore. Le porte d’ingresso vantano elementi antichi come le decorazioni autentiche dipinte a mano e la biancheria da letto ha i preziosi ricami segni della tradizione Valgardena, per immergersi subito nella vera atmosfera alpina. 


IL RISTORANTE GOURMET “SUINSOM”

Vero gioiello dell’hotel, il ristorante gourmet “Suinsom” guidato dallo chef Alessandro Martellini, una carriera culinaria che inizia all’Hotel Pellicano e al Grand Hotel Villa Feltrinelli e la grande opportunità di aver lavorato con gli stellati Antonio Guida (2 ** Michelin), Stefano Baiocco ( 2** Michelin) ed Enrico Crippa (3 *** Michelin). 
E’ il 2017 l’anno in cui si punta alla cucina all’Hotel Tyrol, un menu dove si sposano tradizione, creatività e innovazione; ma è nel 2021 che in squadra subentra la firma di Antonio Guida, lo chef pluristellato che insieme a chef Martellini ha creato due speciali menu e dei piatti signature. 


Suinsom” in ladino gardenese è quello che rappresenta la vetta più alta di una montagna, il traguardo, un nome di buon auspicio a un ristorante che ha tutti i numeri per vincere questa scalata e arrivare primo!

Lo chef Alessandro Martellini interpreta una cucina contemporanea dove la priorità è sempre il prodotto stagionale e di qualità; tecnica, passione e rispetto per la materia prima, fanno dei piatti una melodia che non si scorda, un’esperienza di sapori e rimandi olfattivi e gustativi del passato come per il dessert Parfait alla liquirizia, piatto signature di Antonio Guida, con foglie di tabacco caramellate e salsa al caffè, ma non sveliamo cos’ha scavato dalla nostra memoria, perchè l’esperienza al Suinsom è un po’ come passaggiare nelle gallerie tra le opera d’arte, ciascun quadro stimola ricordi ed emozioni del tutto personali, così come i suoi piatti

Dal menu a 5 portate, eccellente lo scampo appena scottato con ciliegie fresche, finocchio croccante, brodo di agrumi e un tocco di salsa di soia; tutti i sapori sono perfettamente distinguibili nel piatto senza spingersi l’un l’altro, le note salate non coprono la delicatezza dello scampo protagonista. 
Cotto alla perfezione il piccione con indivia e aglio nero, rosa, tenero, una carne saporita che necessita di ben pochi imbellettamenti, difatti lo chef Martellini ne ha rispettato la natura che non ha bisogno di ammennìccoli vari. Anche gli impiattamenti sono sì eleganti, ma senza troppi fronzoli, come la sua persona. 

lo chef Alessandro Martellini e la sommelier Marika Rossi

I viaggi immaginari li farete con Marika Rossi, altro asso del Suinsom, l’appassionata sommelier alta quanto le montagne che circondano il ristorante, scopritrice curiosa dei produttori biologici e ricercatrice segugio delle storie più interessanti tra i i vigneti del mondo. 
Non sono storie, ma veri e propri viaggi tra annate storiche, produzioni biodinamiche, tra i colori della natura e i profumi dei boschi; Marika vi delizierà con i suoi racconti avvicinandovi al mondo del wine con quella capacità che solo alcuni grandi scrittori hanno, di raccontare cose complesse con parole semplici. 

il ristorante Suinsom

L’ambiente del Suinsom è assai particolare, altro punto a favore della vera chicca in Valgardena, una vecchia stube con legni di oltre 200 anni; delle graziose lampade al centro di ogni tavolo sono regolabili in altezza; una piattaia in legno espone i servizi più rappresentativi e teiere in ceramica; le immagini sacre non potevano mancare, così come i crocifissi di ogni grandezza e fattura; l’ambiente è caldo e la tavola apparecchiata elegantemente con preziosi tessuti bianchi e dettagli d’argento, oltre ad un portacandela con cristalli, a creare l’atmosfera. 
Andarvene avrà lo stesso amaro in bocca che prova il bambino dopo una giornata al Luna Park, ma si può sempre ritornare!

LA SPA E LA PISCINA 

Altra novità in casa, la piscina all’aperto circondata dal giardino, con piccola zona al chiuso dove godere del tepore delle acque durante gli inverni innevati. 

Al chiuso la piscina coperta con pavimento in lastre di marmo circondata da pannelli e soffitti di stucco e roccia solcati da travature di antico legno massiccio. 
Due gli idromassaggi, uno interno ed uno esterno accanto alla “sauna in baita” dove la sera lo spettacolo del cielo stellato lascia senza fiato. La sauna finlandese “in baita” permette in inverno di tuffarsi nella neve fresca per concludere, nel modo più salutare, quest’antica pratica termo terapica proveniente dal Nord Europa. 

la piscina esterna

L’area wellness offre inoltre:

sauna aromatica, realizzata interamente in legno profumato, raggiunge temperature elevate oltre i 60° mantenendo tuttavia un’umidità relativamente bassa pari al 35%

sauna stube, studiata appositamente per stimolare il rilassamento del corpo e una naturale pulizia della pelle, attraverso un bagno fisioterapico a secco riscaldato intorno ai 90° e ad umidità controllata.

A scelta i trattamenti nella Thermo Spa tra massaggi per il corpo taylor made, energetici e rigeneranti; peeling con aromaterapia, massaggio con le candele, impacchi di fanghi idratanti e drenanti, massaggi sportivi e decontratturanti e per le coppie, le due poltrone “kraxenofen”, dove stimolare il metabolismo grazie al vapore e al fieno. La terapia relax e purificante è seguita da un piacevole massaggio di coppia. 

Bagno Gourmet, trattamento di vinoterapia

Consigliamo il Bagno Gourmet, trattamento antietà di VINOTERAPIA
Sono noti i numerosi benefici dell’uva e del vino dalle proprietà ANTI-AGE, il bagno nel vino è inebriante e perfetto in inverno; nelle tinozze di legno accompagnati da una degustazione di speck, formaggi locali e calice di vino, si godranno a pieno gli effetti rilassanti e curativi del Merlot, vino rosso contenente antiossidanti e polifenoli, capaci di contrastare l’invecchiamento della pelle, rigenerare il collagene, stimolare la microcircolazione e purificare il corpo dai radicali liberi. 
Un momento di totale abbandono da gustarsi da soli o in coppia, accompagnati da una piacevole sensazione di calore ed inebriamento. 

All’inizio era la A, la A di Arles

Scatti a cura di Riccardo Ambrosio.

La prima lettera dell’alfabeto è scelta come nuovo simbolo grafico dell’immancabile poster feticcio che sarà presente nelle case e negli studi di generazioni di fotografi. Gli stessi che, nel corso degli anni, hanno visto la piccola cittadina provenzale diventare centro nevralgico della fotografia internazionale. 

Rencontres d’Arles identificano un festival la cui importanza va di pari passo con l’essere il trampolino di lancio nella fotografia e nella creatività contemporanee.

Piccole cappelle medievali, complessi industriali ottocenteschi ma anche il fascino decadente di un Monoprix anni Novanta e di un giardino pubblico alle pendici dell’iconico Anfiteatro romano, diventano luogo dove esibire opere inedite e rassegne cult.


“Should we invent a new rite of passage for this very peculiar time? Retouch this blank year in technicolor?” È quello che si chiede, nel pieno delle evoluzioni pandemiche, il nuovo direttore della manifestazione Christoph Wiesner. 

Nell’ordine di riempire i grandi vuoti creatisi con il distanziamento sociale e le limitazioni collettive, la fotografia continua a emettere segnali luminosi, aprendo spazi a nuovi metodi di resilienza.

Oltre 20 le mostre in programma, gli eventi collaterali e i relativi workshop collocati nella cittadina e nelle altre aree dell’intera regione, identificata come Grand Arles Express, tra cui il Mucem, il FRAC PACA, la Collection Lambert, e il Centre Photographique Marseille. 

Una fotografia priva di filtri, immediata nello sviluppo, fa della sua veridicità parte del racconto che vede Manintown individuare le mostre da non perdere in un one-day trip che coniuga la cultura visiva al sapore provenzale.



STÉPHAN GLADIEU 

République populaire démocratique de Corée

La Corea del Nord è sempre stata un enigma per l’artista perché infatuato dalla resilienza della nazione che è sopravvissuta al blocco comunista, agli embarghi internazionali e alle crisi economiche, climatiche o alimentari. Il suo approccio rivoluzionario nel ritrarre individualmente i funzionari nordcoreani ha creato sconcerto da parte di una cultura collettivista. La stessa che ha comunque accettato per un desiderio di apertura, ma anche perché l’idea di pose frontali e inquadrature rigorose era familiare e comprensibile. Il risultato è un percorso espositivo en plein air senza precedenti, il cui animo satirico e K-pop lo rende fiore all’occhiello della manifestazione.



THE NEW BLACK VANGUARD 

Photography between art and fashion 

L’unica mostra in calendario che decide di coniugare la fotografia autoriale con la moda.  I lavori, in questo caso, non sono inediti ma sono stati fruiti a livello massivo grazie a testate settoriali, mostre, campagne pubblicitarie e social media. Tutto ruota intorno al black power, dalla rappresentazione della quotidianità alle forme espressive che si coniugano nella costruzione dell’immagine.  Si va oltre i confini dell’omologazione e si utilizza il mezzo come una forma di attivismo visivo. Gli artisti, residenti e operativi in contesti molti diversi tra loro- New York e Johannesburg, Lagos e Londra – presentano nuove prospettive sulle tematiche inerenti la razza, la bellezza, il genere e il potere.



MASCULINITIES 

Liberation through photography 

Un’analisi sulla codificazione della mascolinità dagli anni ’60 ad oggi nel mondo della fotografia e del cinema. Il lavoro di oltre 50 artisti internazionali tra cui Laurie Anderson, Sunil Gupta, Rotimi Fani -Kayode, Isaac Julien e Catherine Opie, viene esposto sulla scia di #MeToo, puntando uno spot sulle diverse tipologie di mascolinità che permeano la società odierna. Complessa e contraddittoria, si affianca a temi come il potere, il patriarcato, l’identità queer, le politiche razziali, la femminilità, gli stereotipi ipermaschili e la famiglia. 



THE POWER OF ART IN TIMES OF ISOLATION 

L’umanità è messa a dura prova da uno scenario pandemico inimmaginabile. Ci riappropriamo dei nostri spazi e dei nostri corpi. Vediamo il trasformarsi delle relazioni sociali e il rivoluzionarsi dello scenario politico ed economico con conseguenze sul capitalismo globale. I modelli antropocentrici e l’eccezionalismo umano vengono ripensati assumendo significati e forme inedite all’interno di installazioni che catalizzano il visitatore grazie alla presenza di campi magnetici.



PIETER HUGO 

Being present 

Being Present offre un’ampia panoramica sulla fotografia ritrattistica di Pieter Hugo a partire dai primi anni 2000. La ricerca antropologica, che vede l’artista impegnato sugli outsider e sulle mille sfaccettature dell’umano, viene raccontata in un percorso progettuale che inizia con l’azione condivisa dello sguardo per poi amplificarsi, delineando l’opera, grazie alla connessione con ogni singolo soggetto.



CHARLOTTE PERRIAND 

How do we want to live? Politics of photomontage 

Nell’inusuale cornice di un grande magazzino dall’aria fatiscente non ci si aspetterebbe mai di trovare una monografica dedicata ad uno degli autori più interessanti del secolo scorso.

Al piano superiore del Monoprix si sviluppa il percorso dedicato a Charlotte Perriand, la fautrice dell’”arte di abitare” in relazione con la natura. Perriand usò la fotografia non solo come strumento di osservazione della realtà, ma anche per promuovere la sua concezione di un nuovo mondo. La mostra offre uno sguardo sui suoi metodi di lavoro e la sua incredibile collezione di fotografie – stampe d’epoca, negativi, ritagli di riviste e fotografie personali – esposte per la prima volta, con la riproduzione dei suoi monumentali fotomontaggi.

Riecheggiando le nostre attuali paure, negli anni ’30, la fotografa usò gli stessi per denunciare le malsane condizioni urbane e presentare la sua visione di come la vita possa essere resa migliore.  


https://www.rencontres-arles.com

Bonus occhiali da vista 2021 – Cambiare modello in base alle tendenze moda

Gli occhiali, si sa, non sono solo protesi visive utili a sopperire a problematiche di vista, ma risultano anche degli accessori di bellezza e originali, da cambiare quando si desidera.

I modelli in voga per l’estate in corso sono tantissimi e poter cogliere l’occasione del bonus occhiali previsto dalla Legge di Bilancio 2021, può risultare veramente comodo!

Bonus occhiali Legge di Bilancio 2021 – In cosa consiste?

Il bonus vista 2021, conosciuto meglio come bonus occhiali 2021 consiste in un voucher di massimo 50€ per acquistare occhiali da vista online o in negozio.

Lo stato ha stanziato per la precisione 5 milioni di euro per l’acquisto di occhiali da vista o lenti correttive.

Alle famiglie verrà riconosciuto quindi una tantum, un bonus in euro da scontare direttamente al momento dell’acquisto.

Il requisito per aver diritto a questo bonus consiste nel possedere una soglia ISEE 2021 inferiore o pari ai 10.000€ e l’acquisto esclusivo di lenti a contatto o occhiali da vista.

Non sono presi in considerazione gli occhiali da sole.

Il bonus occhiali/lenti 2021 ha validità di 3 anni e può essere speso quindi nell’anno 2021, 2022 e 2023.

Ad oggi le modalità per richiedere il voucher non sono ancora note ma sarà scontato dedurre che una volta chiarite, saranno moltissimi gli italiani ad approfittarne! In questo modo, cambiare modello di occhiali sarà veramente facile ed economico!

Bonus occhiali 2021 – Vediamo come sfruttarlo

Dopo averne compreso la convenienza, non possiamo che sfruttare il bonus occhiali 2021 per l’acquisto di montature di tendenza.

Ma quali sono?

  • Occhiali neri classici: perfetti per ogni occasione, specialmente se necessitiamo di un paio d’occhiali da utilizzare anche in occasione di un cambio abito. Optare per linee semplici e tradizionali, ci permette inoltre di rispettare tutti gli stili, senza eccedere troppo.
  • Occhiali Vintage: intramontabili, perfetti per chi vuole dare un tocco retrò ai propri outfit e per chi ama assumere un aspetto ricercato e alla moda.
  • Occhiali squadrati: caratterizzati da forme geometriche di vario tipo, solitamente molto colorati e realizzati in materiali che vanno dal pvc, all’osso fino al metallo.
  • Occhiali con montatura a giorno: indicate per chi ama rimanere inosservato e optare per montature mimetiche, quasi invisibili, in quanto si limitano a tenere unite le due lenti e a funzionare come appoggio su naso e orecchie.

Bonus lenti 2021 – La Legge di Bilancio non riguarda solo gli occhiali

Esistono tantissime tipologie di lenti a contatto graduate per le quali poter godere del voucher da 50€ previsto dal Bonus lenti 2021. Tra quelle più gettonate troviamo anche quelle colorate, perfette per giocare un po’ con il proprio aspetto.

Molto quotate anche quelle giornaliere, che permettono un uso pratico e veloce anche in viaggio.

Ecco quindi che abbiamo parlato di una possibilità di risparmio mai vista prima, perfetta per quei nuclei familiari che hanno più soggetti con difetti visivi e che devono incorrere a spese d’acquisto per occhiali e lenti molto sostenute.

Non rimane quindi che attendere le disposizioni finali per comprendere al meglio come richiedere il bonus.

CIFF agosto 2021: 5 marchi green da tenere d’occhio

Ecco i brand più cool sostenibili presentati alla 57esima edizione della Copenhagen International Fashion Fair. Tra streetwear, eleganza e contemporaneità 

L’edizione di agosto 2021 (la 57esima, chapeau!) di CIFF-Copenhagen International Fashion Fair di agosto 2021 è andata per il meglio. Dopo lo stop dovuto alla pandemia di Coronavirus, una delle fiere più cool del Nord Europa è tornata a splendere. Stessa sede (il Bella Center, alle porte della città), ma con una nuova visione, un nuovo format di showing e contemporaneità da vendere. La scelta dei marchi esposti, infatti, ha creato grande interesse tra i buyer internazionali presenti. Tra questi, anche molti italiani che hanno ricominciato, proprio grazie a questo appuntamento, a viaggiare nuovamente nel continente per lavoro. Tra i temi più cool presenti nei marchi esposti, sicuramente si elegge quello della sostenibilità, oggi valore indispensabile per poter creare il proprio business vincente in fatto di moda. Man In Town ha selezionato cinque brand da non perdere, su cui puntare e che stanno scalando le classiche del fashion system molto rapidamente.


KOMRADS

Il marchio realizza sneakers in ecopelle prodotta dagli scarti delle mele e materiali riciclati. In questa edizione, presenta con grande passione la prima calzature «circolare» chiamata Komrads APL, interamente realizzata con materiali riutilizzati e riciclati.

Le sneakers in ecopelle realizzate da Komrads con materiali riutilizzati e riciclati.


MATINIQUE

Matinique fornisce all’uomo moderno il guardaroba per condurre una vita sicura e divertente in città. Il brand produce collezioni che mixano look formali e casual con alta qualità e convenienza. Con oltre 40 anni di esperienza, Matinique è il marchio preferito dall’uomo urban. I modelli sono maschili, nitidi, moderni e funzionali con una grande attenzione ai tessuti, una vestibilità perfetta e una produzione artigianale. Matinique è stato fondato nel 1973 a Copenhagen, in Danimarca, da Niels Martinsen, la cui visione era quella di creare abbigliamento da uomo comodo, di alta qualità e alla moda.

Matinique presenta al CIFF 2021 una collezione moda uomo che abbina blu e tonalità di bianco comoda, alla moda e di alta qualità


ROKA

Roka produce borse sostenibili realizzate con bottiglie riciclate. Tutti i prodotti del brand sono rigorosamente ecologici e realizzati in fabbriche socialmente conformi. Ogni borsa è creata con materiali appositamente scelti per garantire resistenza agli agenti atmosferici, durevolezza e audacia. Le bag sono proposte in diverse forme e colori, perfetti per ogni momento della giornata.

Una borsa blu realizzata da Roka con materiali ecologici e in stabilimenti sostenibili


SOLID

Il marchio realizza abbigliamento maschile dal design determinato (proprio come il nome) con un appeal unico, vestibilità senza tempo e un aspetto completamente diverso rispetto a quello dai competitor. I capi e gli accessori sono perfetti sia per ambienti urbani, sia più rilassati. 

Giacche imbottite e linee urban per la collezione uomo proposta da Solid al CIFF 2021


MARDA

Marda è un marchio di costumi da bagno da uomo della Danimarca. Ed è ossessionato dalla creazione di un mondo migliore utilizzando la plastica dei nostri oceani per realizzare pantaloncini swimwear di alta qualità fatti per durare. La filosofia del brand si basa sull’armonia tra plastica e design, per creare costumi da bagno altamente sostenibili che prendono vita con il meglio della tecnologia dei tessuti giapponesi. Ogni fase della produzione, dall’approvvigionamento di materiali riciclati all’estetica del design fino all’innovazione dei tessuti, è arricchita dal tocco creativo dell’ufficio stile e dal profondo amore per la terra.

I pantaloncini swimwear marroni Marda sono prodotti con plastica ripescata dagli oceani e grande attenzione al design

Shopping online e vacanze, come cambiano le abitudini d’acquisto degli italiani

In questa estate quasi inaspettata, in cui la pandemia continua a dilagare ma i numeri dei contagi sono così confortanti che la maggior parte delle persone si è concessa una meritata vacanza dopo mesi così difficili, anche le abitudini di acquisto seguono le tendenze del momento, derivanti proprio dal periodo storico in corso. 

Innanzitutto, durante questa crisi sanitaria si è generato un comportamento del consumatore totalmente atipico perché era fortemente vincolato alla situazione generale come la chiusura di alcuni negozi, o per la loro offerta degradata (prodotti essenziali in vendita/non essenziali inaccessibili) così come per la forte riduzione dei nostri viaggi, anche solo per lo shopping. 

Gli ultimi sondaggi mostrano anche che molti italiani sono ancora riluttanti a viaggiare come prima per paura della contaminazione. Ma questi comportamenti probabilmente non dureranno nel tempo. La domanda che ci poniamo è precisamente: quali comportamenti adottati durante il confinamento continueranno oltre?  

Possiamo avanzare alcune ipotesi, tra le quali la più certa è senza dubbio l’accelerazione del processo di digitalizzazione dei nostri stili di vita. Lo shopping online non ha mai avuto così tanto successo, sta crescendo rapidamente, tanto da convincere anche i più reticenti in maniera di e-commerce. Nel primo lockdown questa tendenza è plausibile a causa della totale chiusura dei negozi fisici, ma il dato più interessante arriva dal secondo confinamento, con molte più libertà concesse, anche in materia di acquisti: l’e-commerce ha continuato ad essere la scelta preferenziale dei consumatori, il che significa che il ritorno della possibilità di acquistare nei negozi non ha invertito il trend.  

L’e-commerce è stato il grande vincitore in questo episodio di crisi, alimentato anche dal fatto che molti negozi “tradizionali” hanno iniziato a vendere online, o “click and collect”, aiutati soprattutto da piattaforme nate come aggregatori plurimarche di abbigliamento come Stileo

Questo è particolarmente vero anche per il commercio alimentare, il parente povero delle vendite online finora, sia in modalità delivery che con consegna a domicilio. Questo campo è cresciuto notevolmente, anche soprattutto tra gli anziani, che lo vedono come un vero e proprio servizio. Ciò ovviamente non rappresenta in alcun modo la fine del commercio di generi alimentari, ma ci sarà un prima e un dopo, è innegabile.

Il commercio online ha così tanti approcci diversi, offre così tante proposte commerciali, che è probabile che colpisca man mano tutti i segmenti di mercato e di clientela. Alcuni cercano prodotti a prezzi bassi, altri lo trovano più pratico, altri ancora cercano prodotti rari. 

Anche gli anziani, che erano i clienti meno avvezzi delle vendite online perché erano in ritardo su tutte le questioni digitali, hanno recuperato terreno. Ciò non significa che ora il 100% degli acquisti verrà effettuato online, ma è un trend di offerta che continuerà a crescere nel tempo, con il boost della pandemia. E inoltre, tutti i settori un po’ cauti sull’argomento – in particolare i grandi marchi dello sport e dell’abbigliamento sportivo – stanno accelerando la loro offerta online, e aumentando i loro mezzi di comunicazione su Internet. Insomma, nessun settore di consumo sfugge alla morsa dell’e-commerce.

Alle pendici dell’Etna, tutti i luoghi da visitare

Dai ricchi giardini fioriti del Radicepura Garden Festival alla visita delle cantine ai piedi del Vulcano Etna, Donnafugata. Dall’esperienza stellata della cucina di Giuseppe Raciti al Zash restaurant fino al relax firmato lusso alla Villa Don Venerando. La terra del vulcano più attivo d’Europa vi accoglie con un’infinità di luoghi magici da visitare.

ZASH RISTORANTE

Nel Palmento, luogo in cui avveniva la pigiatura dell’uva per produrre il mosto riposto poi in grandi vasche, oggi nasce il ristorante stellato Zash, capitanato dallo chef Giuseppe Raciti.
La dura pietra, le arcate a volta, il torchio, i sentori del legno, qui si rivive la tradizione e l’esperienza culinaria premiata della stella Michelin nel 2019.
Tutti i colori della Sicilia, la tecnica e la passione dello chef Raciti in piatti che si lasciano ricordare: il gambero rosso crudo di Mazara del Vallo servito su zuppetta di pomodoro e fragole e mousse di robiola di capra; spaghetti di grano duro con salsa alle vongole e limone dell’Etna IGP; il tonno scottato roseo su crema di pane all’aceto, cipolla rossa candita e olio al basilico; brioche con tuoppo servito con gelato e accompagnati dall’illustrissimo Ben Ryé.

Il ristorante stellato Zash, un luogo in cui si incontrano tradizione e innovazione culinaria
La sala del ristorante Zash è costruita all’interno di un palmento, il luogo in cui avveniva la pigiatura dell’uva

Zash.it

DONNAFUGATA

E a proposito di Ben Ryé, siete sulla terra di Donnafugata, l’azienda vinicola esempio di passione e dedizione per il vino siciliano.
La famiglia Rallo, oltre 160 anni di esperienza nel vino di qualità, fonda Donnafugata nell’83 e si fa portavoce di un patrimonio che è anche culturale, storico e artistico, perchè creatori di reti e connessioni che portano l’etichetta siciliana in giro per il mondo.
Da Giacomo Rallo (Co-fondatore dell’Istituto del Vino Italiano di Qualità Grandi Marchi) e la moglie Gabriella, pioniera della viticoltura in Sicilia, lo scettro passa ai figli José Antonio; lei un portento di donna con una formazione economica, una forte passione per il marketing e la comunicazione aziendale, inventa un nuovo modo di raccontare il vino nella veste di cantante del Donnafugata Music&Wine. Riceve il Premio Bellisario 2002 per il suo contributo alla valorizzazione dell’imprenditoria femminile. E’ AD Donnafugata insieme a fratello Antonio Rallo, agronomo e winemaker attento e dotato di una visione strategica. Oggi è alla guida del Consorzio di Tutela della DOC Sicilia, strumento di promozione e di coesione territoriale che conta oltre 8.300 viticoltori.

Con un team fucina di idee, non potrebbero nascere che vini originali e per palati esigenti; un giro tra le cantine Donnafugata è la tappa giusta per unire l’utile al dilettevole, siete nell’area della Sicilia orientale, sul versante Nord dell’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa, la cantina con barriccaia si trova esattamente a Randazzo, 21 ettari di vigneto e 2 di uliveto.

Le cantine Donnafugata: il luogo da visitare per assaporare i migliori vini dell’Etna, come il cerasuolo Floramundi

Ma Donnafugata è anche “sartorial”, dall’azienda spiccano i Vini Icona: Mille e una Notte, prestigioso rosso della tenuta di Contessa Entellina, Ben Ryé Passito di Pantelleria, e i “cru” dell’Etna Fragore di Contrada Montelaguardia e l’Etna Rosso DOC Contrada Marchesa.

Indimenticabili e certamente artistiche anche le etichette d’autore realizzate da Stefano Vitale, ispirate dal nome della maison che rimandano al romanzo Il Gattopardo e alla storia della regina in fuga, che trovò rifugio là dove oggi si trovano i vigneti aziendali. Sono donne dai capelli rosso fuoco, come la lava del vulcano; sono dee della natura, che ringraziano la terra; hanno i colori accesi della Sicilia e ispirano esotici racconti, un po’ come Le Mille e una Notte. 

Una bottiglia di Floramundi, vino cerasuolo di Donnafugata
Floramundi

Donnafugata.it

FUTURO ANTERIORE

La sfida della viticoltura eroica di Pantelleria al Radicepura Garden Festival 

Un tuffo nei ricchi giardini del Radicepura Garden Festival per conoscere la straordinaria storia della Biennale del giardino Mediterraneo, visitabile fino al 19 dicembre 2021.
Tema sono i Giardini del Futuro e protagonisti assoluti sono le culture eroiche di Pantelleria il cui vigneto ha preso forma e sostanza alle pendici dell’Etna, all’interno del Parco botanico di Radicepura, diventando simbolo di forza e vita di una storia millenaria che celebra la convivenza armonica dell’uomo con la natura. Il nome del giardino è Futuro Anteriore, nell’isola dove l’uomo nel corso dei secoli è riuscito a coltivare la vite in un ambiente estremo: ventoso, poco piovoso, con terreni in forte pendenza e senza sorgenti di acqua. La vigna è su terrazze sorrette da muretti a secco in pietra lavica, costruiti dalle sapienti mani dei viticoltori; i terrazzamenti contribuiscono a prevenire l’erosione del suolo e rendono unico il paesaggio dell’isola.

Mario Faro, il fondatore di Radicepura Garden Festival con Josè e Antonio Rallo, vincitori dei Giardini del Futuro per la loro vigna a Pantelleria
ai lati Josè e Antonio Rallo, al centro Mario Faro, fondatore di Radicepura

DOVE ALLOGGIARE 

SHALAI

Alle pendici dell’Etna, esattamente a Linguaglossa, sorge Shalai Resort, una dimora dell’800 che fu residenza signorile e che oggi ospita 13 camere dove si mescolano tradizione e comfort.

Shalai in dialetto siciliano significa “gioia piena, momento di genuino benessere”, che rappresenta quanto l’hotel desidera far vivere ai suoi ospiti: un benessere completo, personalizzato, che coinvolga tutti cinque i sensi, grazie anche al ristorante Gourmet e al Centro Benessere con bagno turco, sauna finlandese, vasca idromassaggio e trattamenti personalizzabili.

Tra i luoghi da visitare ai piedi dell’Etna c’è sicuramente Shalai: un resort dedicato al relax e alla cucina gourmet
La facciata del Resort Shalai di Linguaglossa
Una delle camere matrimoniali del Resort Shalai
La spa del Resort Shalai, in provincia di Catania

Shalai.it
VILLA DON VENERANDO 

Se davvero volete concedervi un lusso senza tempo, la vostra destinazione è Villa Don Venerando, posizione privilegiata sul Mar Ionio e vista dell’Etna, questa casa di famiglia accoglie al suo interno fotografie, oggetti del passato, antichi dipinti, preziose argenterie, servizi di porcella ed eleganti chandelier.

Totale l’immersione nei colori verdi della natura e blu cobalto del mare, Villa Don Venerando ha terrazze panoramiche, prati, una piscina riscaldabile, ambi divanetti esterni riparati dal sole e camere vista mare con accesso alle terrazze.

Esterni ed interni rispondono ad un arredamento curato nel minimo dettaglio; è certo il luogo che suggerisce molte riflessioni sulla bellezza di “casa nostra”, un’Italia commovente che ci regala le meraviglie del mare e le delizie sulla tavola. Tra le palme e su una marmorea tavolata, è possibile pranzare all’ombra, sperimentare il dolce far niente ed esercitare il nostro spirito d’osservazione.
Non vorrete più andar via, questo è certo, ma tornerete dal viaggio con qualche ruga in meno.

Villa Don Venerando: il punto di partenza ideale per visitare i luoghi più belli del territorio dell’Etna
La piscina di Villa Don Venerando, un luogo magico ai piedi dell’Etna
Villa Don Venerando: camera matrimoniale con letto a baldacchino
Gli interni di Villa Don Venerando a Carrubba

Villa Don Venerando

MORGANA 

A soli 30 minuti d’auto da Linguaglossa, il locale più cool di Taormina, il Morgana!
Clientela internazionale ed esigente, il Morgana vanta l’esperienza dei più grandi artisti della mixology, luogo dove il dettaglio non è mai a caso, si veste spesso di abiti nuovi, rinnova gli arredi, i colori, e soprattutto il menu, che oggi è dedicato alla Sicilia e ai suoi succosi frutti.

Bar Manager oggi Paolo Viola, Brand Ambassador di Belvedere Vodka e una formazione al Ritz di Londra, Paolo vi accompagnerà nella scelta dei cocktail con gentilezza inglese e con la passione della sua terra.
Per iniziare il gioco consigliamo una Bulle Glacée Veuve Cliquot Brut “Cuvée Saint- Pétersburg” e granita alla fragola; per gli amanti del whisky che non vi rinunciano nemmeno in estate, un “Flame” servito in coppa fatto di pera cotta in Ardbeg 10yo Whisky dolcemente pestata con Belvedere Heritage 176, uniti a miele, lime, un granello di sale e Cherry Hering. E per onorare l’opera dei Pupi a Palermo, proclamata Patrimonio Immateriale dell’Umanità da Unesco, un’OPIRA. Frutto della passione e fava tonca legati in un mix di Bulleit rye Whiskey, Casamigos Mezcal, Amaro Montenegro e Cherry Hering servito in Tumbler Basso.

Il Morgana è la gioia di un drink che non delude mai.

Il luogo imperdibile da visitare nel territorio dell’Etna per gli amanti dei cocktail? Il Morgana di Taormina
La sala con divanetti di Morgana per bere ottimi cocktail in completo relax

Morgana Taormina

Hismile: l’alleato per il sorriso perfetto

Hismile è un innovativo dispositivo di sbiancamento dentale, che vanta la formula sbiancante più sicura sul mercato, con risultati istantanei e testati clinicamente. Unico per la sua azione immediata ed efficace, garantita dalla speciale tecnologia avanzata con PAP+. Inoltre non utilizza perossido di idrogeno, alcol o parabeni, che potrebbero recare effetti collaterali ai denti, ma solo ingredienti puliti, sicuri e vegani.

I criteri del centro di ricerca si basano su 3 pilastri chiave: innovazione, sicurezza, efficacia. Ogni prodotto che viene immesso sul mercato, viene prima sottoposto ad anni di ricerca, test e controlli di qualità, per garantire che questi criteri non solo siano soddisfatti, ma anche superati.

Hismile è un dispositivo per lo sbiancamento dentale semplice e indolore: posiziona le mascherine sulle arcate dentali, accendilo e tienilo per 10 minuti

Sbarcato nel mondo social, è apprezzato da celebrities della portata di Kylie Jenner, Zlatan Ibrahimović, Kim Kardashian e Conor McGregor, perché è un brand funzionale, innovativo e instagrammabile. Si chiama Smile Care, il movimento nato dalla community online, come skincare ma per la bellezza e la cura dei denti! Dopo il grande successo globale, è pronta per approdare in Italia. 

Il set di Hismile “PAP+ Teeth Whitening Kit” contiene 1 mascherina, 1 device LED E  6 capsule per il trattamento sbiancante. Per continuare ad utilizzare il proprio device LED e ripetere il trattamento in base alle proprie necessità, è possibile riacquistare le ricariche delle capsule singolarmente, da utilizzare in qualsiasi momento.

La collezione prosegue con il kit “Pap+toothpase”, contenente il dentifricio sbiancante, e “Pap+. mouthwash”, con lo speciale collutorio.

Entrambi i prodotti hanno un forte potere sbiancante, assicurando nessuna sensibilità o dolore e garantendo benefici per l’igiene orale. Da utilizzare come supporto del trattamento sbiancante con LED, o come mantenimento, regalano risultati sbiancanti efficaci già dai primi utilizzi.

I passaggi per poter utilizzare in modo corretto il kit sbiancante sono molto semplici: dopo aver aperto una capsula sbiancante basta applicare metà della quantità di gel sulla parte superiore della mascherina e l’altra metà sulla parte inferiore. Accendi il device LED e posiziona la mascherina in bocca per circa 10 minuti; espelli poi il gel in eccesso e risciacqua.
Un trattamento a portata di mano, che in semplici e veloci step ti regala il sorriso perfetto.

Applicazione del gel sbiancante sul device per la Smile Care Hismile

Leonardo Royal Venice Mestre: ospitalità veneziana nel piacevole segno dell’alternatività

Il ponte ferroviario e stradale “Ponte della Libertà” è il punto di congiunzione tra Mestre e Venezia e consente di raggiungere il centro storico de “la Serenissima” in pochissimi minuti. La città lagunare è famosa in tutto il mondo per la sua bellezza, l’architettura, l’arte e naturalmente i suoi tipici canali. Oltre ad un’enorme varietà di attrazioni come la Basilica di San Marco, il Palazzo Ducale, il Canal Grande e Piazza San Marco. Nel centro storico sono, inoltre, attualmente presenti 5 musei di arte moderna e contemporanea, tra cui l’importante Peggy Guggenheim Museum.

E proprio a Mestre, lontano dal trambusto turistico, sorge il nuovo Leonardo Royal Venice Mestre. In città apprezzerete un’ottima offerta di locali a prezzi decisamente più convenienti del capoluogo. Durante una passeggiata avrete modo di scovare altri luoghi da scoprire nella vostra vacanza veneziana, come il Duomo di Mestre, Piazza Erminio Ferretto con la sua Torre e il nuovissimo museo del Novecento, il primo museo interattivo d’Italia.



Leonardo Royal Venice Mestre si trova proprio accanto alla stazione ferroviaria di Mestre proponendosi, così, anche come punto di partenza per tutte le escursioni venete, dalle Dolomiti alla costa orientale del lago di Garda e fino alla costa adriatica. Leonardo Royal Venice Mestre, con le sue 244 camere e suite e 225 m² di spazi congressuali, è il luogo ideale per visitare la splendida città di Venezia o organizzare i vostri viaggi di lavoro e riunioni. L’hotel si trova a 300 metri dalla stazione ferroviaria, da dove è possibile raggiungere le principali attrazioni di Venezia o scoprire l’affascinante centro storico di Mestre o ancora le bellezze del Veneto, come le città d’arte di Padova, Vicenza e Verona. Il design dell’hotel e delle camere riprende materiali preziosi come velluto, damasco e marmo e li reinterpreta in uno stile contemporaneo. Il ristorante “Vitruv” propone un’ampia colazione e proposte per la cena, mentre il Leo Bar è perfetto per un drink dopocena, da gustare in estate sulla terrazza. Leonardo Royal Venice Mestre è parte di Leonardo Hotels Italy con Hotel a Roma, Verona e Milano.



LEONARDO HOTELS CENTRAL EUROPE, con sede a Berlino, è responsabile del portfolio alberghiero in Germania, Austria, Svizzera, Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria, Spagna e Italia. Presente in 8 paesi e 37 regioni, il portfolio alberghiero comprende 84 hotel con oltre 14.500 camere. Fanno parte della famiglia del brand Leonardo Hotels, Leonardo Royal Hotels, Leonardo Boutique Hotels e NYX Hotels by Leonardo Hotels. Situati in posizioni privilegiate, sono noti per l’alta qualità e gli standard di servizio, così come per l’elegante design degli interni con un tocco locale.



Tutte le strutture Leonardo Hotel mettono al centro dell’attenzione gli ospiti e i loro desideri ed esigenze individuali, con grande attenzione a tutti i minimi dettagli che rendono il soggiorno così speciale. Questo ha sempre plasmato l’immagine dell’azienda. Qui tutti possono rilassarsi e sentirsi a proprio agio, che si tratti di un viaggio di lavoro o svago.



Leonardo Hotels Central Europe fa parte di Fattal Hotel Group, fondato nel 1998 da David Fattal. Caratterizzato da una crescita dinamica, gestisce 217 hotel con oltre 42.000 camere in 106 destinazioni e 19 paesi in Europa e Israele. Il portfolio del brand include: Leonardo Hotels, Leonardo Royal Hotels, Leonardo Boutique Hotels, NYX Hotels by Leonardo Hotels, Jurys Inn, Apollo Hotels e Herods. Il gruppo alberghiero israeliano è quotato alla Borsa di Tel Aviv (TASE).

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Brand alert: la collezione di costumi da bagno sostenibili Kust swim

La storia di Kust, marchio premium di underwear maschile sostenibile, comincia in Polonia, a Soport nel 2017. Parliamo di accessori, loungewear e underwear che utilizzano materiali organici e sostenibili da fornitori europei per associare comfort e moda eco-consapevole. Fondato da Kuba Stachowiak, combina estetica retrò e stile minimalista si propone di mettere un freno alla cultura del fast-fashion, spingendo invece sulla cura del dettaglio e della qualità dei materiali.


La campagna Kust Swim per l’estate 2021: costumi da bagno premium da uomo comodi e sostenibili

In un’ode all’estate e sempre in omaggio alle sue radici, questa stagione ci sorprende con una nuova capsule collection perfetta per le giornate estive: kust.swim.
In linea con la filosofia sostenibile, la collezione è realizzata a mano, con nylon rigenerato dalla plastica dell’oceano, Econyl. Il tessuto è ricavato dai rifiuti e sfrutta l’economia circolare, e questo sblocca infinite possibilità di moda sostenibile.
Proprio scegliendo Econyl per kust. swim, il marchio continua ad attenersi alla sua etica di “giocare pulito” e contribuire a ridurre i rifiuti, le emissioni di CO2 e l’energia che i materiali tradizionali utilizzerebbero.

La palette di colori si abbina invece all’architettura gotico-barocca della città di Sopot e alle lussureggianti colline boscose delle città baltiche di villeggiatura.

Costume da bagno slip nero Kust Swimwear, ideale per gli sportivi
Costume da bagno realizzato a mano modello shorts rosso Kust Swim
Estetica retrò e colori accessi er lo slip Kust Swim fucsia
Il nylon rigenerato dalla plastica trovata negli oceani è il materiale principale degli shorts da bagno Kust Swim blu
Lo slip azzurro Kust Swim è l’ideale per lunghe nuotate


Lo slip è senza dubbio minimalista (non ci sono cuciture) incorpora l’iconica etichetta must ed è disponibile in tre diversi colori: nero, turchese e rosa intenso. Se invece siete per il boxer da spiaggia è disponibile anche il pantaloncino da bagno, dal sapore retrò e ispirato a quelli da corsa disponibili in blu reale, nero e rosso.

Armando Pica: tips per restare in forma questa estate

Siamo nel pieno dell’estate e molti di noi si stanno ancora domandando come superare la prova costume e quali siano i segreti per essere, anche in vacanza, sempre in una forma impeccabile. Il lock-down non ha sicuramente aiutato la popolazione a mantenere un costante ed attivo livello dell’allenamento con la chiusura delle palestre. Le diverse misure restrittive hanno anche scaturito un forte calo motivazionale. Vediamo i consigli del Crossfit trainer Armando Pica per correre ai ripari anche all’ultimo minuto…

Quali sono i segreti per essere sempre in forma, anche in estate ?

Può sembrare banale, ma il segreto è semplicemente non fermarsi mai. Si può anche rallentare, fare meno, ma l’importante è  provare comunque ad allenarsi almeno 3 volte a settimana, anche in vacanza, abituando il corpo ad un allenamento costante e continuo, seppur leggero. Bastano 45 minuti fatti bene.

Ci vuole tanta forza d’animo me ne rendo conto, soprattutto quando fa così caldo.


Armando Pica si allena con i pesi anche d’estate: l’importante è non esagerare con il carico ed essere costanti

Quante volte consigli di allenarsi a settimana? I giorni di riposo sono importanti? Perché ?

Io mi alleno 6 su 7, in realtà sono 5 giorni di allenamento, uno di totale riposo (la domenica) ed il giovedì in cui faccio un “active rest“, tipo una corsetta leggera o bici.

Il riposo è fondamentale per il corpo, tanto importante quanto l’allenamento e l’alimentazione, altrimenti rischiamo di andare in overtraining e farci male. Diciamo che l’ideale è tenere 3 giorni a settimana come minimo.

Quali sono i metodi più efficaci per avere gli addominali scolpiti? Quali esercizi consigli?

Allenamento ed alimentazione, tenere sotto controllo i carboidrati e le bevande (soprattutto quelle più zuccherate) può essere un ottimo metodo. Per quanto riguarda l’allenamento, su YouTube si trovano moltissimi video di lavori in Tabata (20’’ di lavoro e 10’’ di riposo) sugli addominali, veramente ottimi da seguire quando si è fuori casa. Ad esempio, per 20 secondi si svolgono dei crunch ininterrottamente, ai quali seguono 10 secondi di riposo: ricominciano quindi i crunch e il riposo, per almeno sei ripetizioni.



Descrivi i tuoi due esercizi preferiti per l’estate

Piegamenti (push up) ed addominali sono i miei preferiti, se sono in vacanza li faccio anche tutti i giorni, 100 e 100: bastano veramente 20 minuti.

Ci sono esercizi che si possono fare a casa o in spiaggia, a corpo libero ? Ne puoi descrivere uno ?

Come dicevo prima, prendere su YouTube dei lavori in Tabata sugli addominali, sono ottimi e più difficili di quello che possono sembrare.

Durano 4 minuti, si può fare un riposo di due minuti e ricominciare.


Armando Pica ci ricorda che in estate e non solo lo stretching è importante tanto quanto l’allenamento

I  piatti che consigli per l’estate : buoni ma allo stesso tempo proteici?

Premetto che sono vegetariano da 4 anni quindi al mattino sicuramente Yogurt greco, oramai si trova ovunque, in qualsiasi supermercato anche del più piccolo paesino dove siete in vacanza o in qualsiasi colazione d’hotel. A pranzo potete optare per affettati, formaggi, uova, frittata, sono tutte ottime opzioni molto proteiche. La cena libera, ricordandoci sempre di non esagerare con i carboidrati ed ordinare sempre una componente proteica nella nostra cena (carne, pesce, formaggi). Eviterei tutte le sere la pizza, se non altro perché è povera sulla componente proteica.

Grand Hotel Majestic “già Baglioni” 5 stelle lusso, lo sfarzo scelto dalle star

Un pannello chiavi alla Hitchcock, una entrata alla Irène Némirovsky, un parterre da Hollywood, il Grand Hotel Majestic “già Baglioni” si veste di arte, storia ed eleganza nella città di Bologna. 

Unico 5 stelle lusso di Bologna situato in pieno centro, il Grand Hotel Majestic sottolinea con uno stile classico veneziano e con i forti dettagli della Francia 1800, lo spettacolo estetico di chi sceglie il vero lusso unito al vero comfort. 

Un tempo noto come Baglioni, l’hotel è membro “The Leading Hotels of the World” dal 1990, l’organizzazione internazionale che riunisce gli hotel più prestigiosi del mondo; nel 2020 viene rilevato dal Gruppo Duetorrihotels Spa, la dinamica realtà italiana protagonista dell’ hospitality Made in Italy. 

Comunicare il Grand Hotel Majestic è fare un tuffo nel passato, un palazzo del XVIII secolo che custodisce grandi capolavori pittorici come gli affreschi dei fratelli Carracci e i grandi dipinti che adornano le stanze come gli episodi biblici di “Davide e Golia”, e i miti greci di “Ercole e Anteo” e “Fucina di Vulcano” della Scuola di Luca Giordano (Napoli 1634-1705). 

Gallerie

Le scalinate si vestono di rosso come in un teatro d’Opera, nei corridoi consolle in stile veneziano sagomate e laccate in foglia oro; i ricci e i raffinati intarsi e il marmo rosso che sorreggono, lasciano pensare a una produzione fine ‘700. Signorili manufatti anche le poltrone e i divani barocchetto, come le ampie specchiere barocche che riflettono candelabri dagli infiniti bracci. 

Si comprende quanto la bellezza che sta negli oggetti preziosi e che rendono l’ambiente certamente più profondo e misterioso, abbia attirato personaggi illustri del panorama mondiale: dagli attori Clark Gable, Sean Connery, Ava Gardner, ai pluripremiati registi Roman Polanski, Woody Allen, Gabriele Salvatores; dai miti della musica Maria Callas, Placido Domingo, Elton John ai reali Principe Alberto di Monaco e l’amata Principessa Diana, toccando perfino il Premio Nobel per la Pace Dalai Lama

La luce ardente di questa struttura un tempo adibita a seminario arcivescovile, festeggia nel 2012 il suo primo centenario; un secolo di gloria, fascino e glamour, che racchiude storie di grandi pensatori che l’hanno attraversata. 
La precisa collocazione del Grand Hotel Majestic ne ravviva l’importanza, come un sovrano tra la folla; di fronte alla maestosa cattedrale della città e sito in via dell’Indipendenza, la rilettura architettonica valorizza la vista ottagonale della Torre di Palazzo Fava, sede della più alta pittura del ‘500 – Agostino, Annibale e Ludovico Carracci. 

la Hall del Grand Hotel Majestic già Baglioni

La Suite Guido Reni

La scelta è tra le 106 eccellenti camere tra Classic, Superior, Deluxe, Grand Deluxe, Junior Suite, Executive Suite, Presidential Suite, and Royal Suite. 
Ad accogliervi un prezioso benvenuto, un Lambrusco Grasparossa di Castelvetro.

Drappeggi dorati e dai colori della natura, con nappine i tendaggi e la passamaneria del padronale letto a baldacchino con tessuti dai temi floreali. 
Tutte le stanze sono attraversate dal parquet in legno pregiato; la scrivania in ebano laccato, le abat-jour e i sontuosi specchi dorati, rispettano l’opulenza del barocco veneziano ingentilita dai colori tenui e dai cristallini lampadari in vetro di Murano.
Specchiato il mobile su cui poggia una tv incorniciata (un modo per integrarla nello spazio?) e il guardaroba con piccola zona coiffeuse che costeggia il letto. 

In entrata le pareti sono rivestite da pregiati tessuti di seta e arredate da pezzi d’antiquariato; il bagno della Suite è di un candido marmo bianco con due lavandini e un’applique a fiore sullo specchio, il nécessaire per il bagno è firmato Trussardi, fornitore scelto perchè utilizza plastica riciclata proveniente dall’oceano.

Presidential Suite Giambologna

Il giardino d’inverno

Potrebbero sembrare delle donne vestite pastello di Vittorio Reggianini, o essere una scena di Chéri, il romanzo di Colette, nel Giardino d’Inverno del Grand Hotel Majestic, gli affreschi a trompe-l’oeil inizi ‘900 ricreano un ambiente naturale, fresco e arioso anche nelle giornate invernali. 

Quattro i tavolini della location, neri con sedie in ferro battuto, su un pavimento a mosaico con Stella dei Venti. I giardini fioriti rappresentati e le rondini in cielo, ci fanno pensare all’arrivo della Primavera, la stagione più lieta, quella delle nascite e dei risvegli.

Il Café Marinetti

Il Café Marinetti sembra un set alla Luchino Visconti, un bancone ricco di distillati e spirits per tutti i gusti, retroilluminati da una specchiera in stile; firmata Damman Frères la box per la scelta dei tè pregiati e Majani i cioccolati d’eccellenza di Bologna dal 1796. 
Alle pareti un film in bianco e nero, sfilano tutte le star di Hollywood e i miti del cinema che qui vi hanno alloggiato; una prorompente Sofia Loren, uno sfavillante Frank Sinatra, tra i tavolini Bruce Springsteen mentre concede degli autografi, e poi Sting, Bill e Hilary Clinton, un sorridente Benigni, e ancora Gerard Depardieu, Julia Roberts..

Luogo ideale per sorseggiare un aperitivo, un light lunch o un caffè dopo cena nell’atmosfera elegantissima ed esclusiva del suo grande salone con ampia vetrata sul soffitto. E se siete fortunati potrete godere delle musiche di Einaudi suonate al pianoforte a coda da un giovane cliente alle prime note. 

Cafè Marinetti

LE TERRAZZE PANORAMICHE

Fiorite, con putti in pietra e divine sculture, le terrazze panoramiche dell’Hotel Majestic di Bologna profumano di gelsomini e affacciano su Palazzo Fava. Poetiche per una cena a lume di candela, sono la location ideale per un aromatico gin tonic con Monkey47, il gin dalle 47 botaniche, accompagnato da finger food con salmone, noci e mousse di cotto. Domenico, il barman, vi accompagnerà nella scelta dei cocktail e vi delizierà con i suoi racconti di viaggio, tra un drink e l’altro. 

Il Ristorante I Carracci

Il nobile salone che dispone spiritualmente all’arte del mangiar bene, è quello affrescato nel XVI secolo dai fratelli Agostino e Annibale Carracci, qui nasce il Ristorante I Carracci, il più elegante di Bologna aperto anche al pubblico. 

Nella stagione estiva si può godere della cucina anche sulle panoramiche terrazze, a lume di candela, un menu che esalta la tradizione bolognese, per cui tortellini in brodo di cappone, culatello di Zibello e tagliatelle con ragù non possono mancare. Ma anche voli culinari a sorpresa come l’antipasto freddo servito con caprino, zucchine alla scapece e del mosto cotto; cetriolo e il suo sorbetto con mango a listarelle e del rafano wasabi accompagnato da un olio tipico ligure; tonno scottato servito freddo con porro, chutney di pesche, salsa di pesche allo zafferano, puntini di salsa di liquirizia; budino di patate Bologna IGP, mandorle e gelato alla crema accompagnato da un Passito Colle del Re, vino di Albana caldo e avvolgente, dagli aromi di frutta gialla, miele d’acacia e tostatura di nocciole. 
Plus de I Carracci, una carta delle Acque, una selezione di Perrier, Evian, Cerelia, Fiuggi, Filette, Panna, Ferrarelle, Sanpellegrino, per la clientela più esigente. 

Ultimo ma da scegliere per primo, il signature cocktail Roberta: Smirnoff Vodka, Cinzano Dry, Cherry Heering, Campari, Creme de Banana servito in una coppetta Martini e decorato con scorzetta d’arancia; è un tributo a Pietro Cuccoli, Capo Barman dell’Hotel Grand Baglioni dal 1933 al 1975 e vincitore della categoria “pre dinner” dell’International Cocktail Winner at Competition Saint Vincent 1963, tra 190 barman provenienti da 18 paesi del mondo. Anche la nostra adorata Loren sorseggiò da quella stessa coppetta…