La collezione PUMA x UEG: sognando di partire per lo Spazio infinito

“Usa e Getta”, un modo di dire comune, che ben rappresenta la società dei consumi in cui viviamo. E prende a prestito proprio l’acronimo di questa espressione il polacco Michal Lojewski quando nel 2011 fonda il suo brand UEG. Il nome vuol proprio rimandare ai valori dell’unificazione, della comunicazione e della consapevolezza.

Ora il marchio fa ulteriormente parlare di sé grazie ad una collaborazione importante: quella con Puma. PUMA x UEG GRAVITY RESISTANCE è una collezione che si ispira al bisogno dell’uomo di raggiungere luoghi più lontani ed esplorare, di avventurarsi anche al di fuori della Terra stessa, là dove non c’è gravità, metafora della voglia di superare i propri limiti, di pensare ‘out of the box’.
Il design della collezione quindi si ispira alla tenuta degli astronauti, con silhouette pulite, essenziali, ma abbinate a un linguaggio grafico in cui le stampe rimandano ai pulsanti di emergenza e fanno pensare alla vita in una astronave.
Decisamente futuristico l’effetto, per una collezione in cui spiccano il COURT PLAY BOOT x UEG, uno stivale ispirato alla classica scarpa da basket Sky Hi+ introdotta da PUMA per la prima volta nel 1980, ma con dettagli, come la chiusura in velcro sotto al ginocchio, che sottolineano lo spirito sci-fi. Tessuti hi-tech e audaci messaggi grafici intorno alla suola per la scarpa COURT PLAY x UEG.

Raffinatezza e funzionalità nei capi di abbigliamento come per la PUMA x UEG TECHJACKET, in cui il cappuccio ricorda un casco da astronauta. Il giubbotto presenta inoltre un trattamento resistente all’acqua, cuciture sigillate e zip idrorepellenti che garantiscono una vestibilità calda e asciutta.

Nella collezione spiccano poi i pants PUMA X UEG SWEATSHORTS, che fanno pensare ad una partita di tennis nello spazio, la T-shirt oversize da basket PUMA BLACK-UEG AOP e la felpa PUMA X UEG CREW SWEAT, che si distingue per la rifinitura con strisce di taping. Capi sportivi, ma per sognare di partire alla conquista di Marte!

La collezione PUMA x UEG sarà disponibile on line al sito PUMA.com e nelle migliori boutique a partire dal 24 settembre.

it-eu.puma.com

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https://youtu.be/m4oUMvyJRk0

AUTENTICITÀ ED ESSENZIALITÀ: IL LIFESTYLE DELL’UOMO SIVIGLIA FW 2016

Le colline toscane fanno da cornice alla nuova emblematica campagna Uomo Siviglia FW 2016, che, accompagnate da una leggera e nostalgica musica del pianoforte, svelano la nuova collezione del brand italiano.

Protagonista un giovane uomo che torna nella sua terra natale e viene travolto nostalgicamente dai ricordi della sua infanzia. In un sottile confine tra sogno e realtà rincontra i suoi amici, ormai adulti, ed insieme a loro torna a scherzare e divertirsi come un tempo.

L’essenzialità della location è sinonimo di autenticità, come il brand Siviglia, che propone capi innovativi senza dimenticare l’alta qualità del Made in Italy, che viene presentato nel nuovo video di campagna, non solo come fattezza del capo, ma anche come stile di vita, di pensiero e origine delle cose.

La fotografia in bianco e nero è una sapiente scelta formale, che trasporta lo spettatore in un mondo passato,  in cui l’autenticità e la tradizione sono tra i temi fondamentali del brand. I colori della fotografia rivelano anche le nuances della collezione, che rispecchiano l’eleganza e lo stile eterno dell’uomo Siviglia. Le immagini di landscapes, sebbene statiche, sono potenti, cinematografiche e ispiranti. La nuova campagna Uomo Siviglia denota quindi l’autenticità e l’alta qualità della grande maison italiana sia in Italia che all’estero. Il video è realizzato da un team di giovani italiani residenti all’estero, che gli dona un sapore internazionale.

www.siviglia.com

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Ettore de Cesare: una tradizione sartoriale che dura da tre generazioni

Passeggiando per Napoli – dove i vicoli sono sinonimo di tradizioni che questa città non abbandonerà mai – forse è ancora possibile scorgere l’ombra di uno scugnizzo. Magari uno di quelli intenzionati a lasciare la strada varcando la soglia di una bottega artigianale, la stessa che ha permesso ai sarti partenopei di creare abiti di alta qualità. È successo anche al nonno di Ettore de Cesare, titolare di una sartoria maschile che va avanti da tre generazioni. Spinto dalla volontà di sfuggire alle miserie della guerra, Ettore senior lavorò sodo per costruire un’eredità da trasmettere, affinando le proprie abilità nella storica sartoria Rubinacci, che serviva gli illustri clienti abituali frequentatori della città. Nel 1960 l’apertura del primo laboratorio in Piazza Carlo III, dalla metà degli anni Settanta, invece, il signor Ettore trasferisce arte e famiglia al Vomero. Oggi, nell’elegante showroom di Palazzo Vanvitelli, il nipote lavora seguendo l’esempio del nonno. “Realizziamo i nostri capi a mano, secondo i canoni classici della sartoria. Per le giacche utilizziamo i punti lenti e lavoriamo il collo allo stesso modo, impiegando tempo, esperienza e attenzione maniacale ai dettagli”. In sartoria il rumore dei ferri da stiro si mescola alla musica in sottofondo. Anche se la radio trasmette solo canzoni napoletane, Ettore è uomo del suo tempo, che viaggia per distinguere il meglio che il mondo ha da offrire. “Non a caso le nostre fodere, stampate e coloratissime, arrivano dall’Inghilterra e sono un vero marchio di fabbrica, come le giacche cucite a giro aperto o l’ampia manica che agevola i movimenti di chi la indossa”. Arte chiama arte: l’erede di questa dinastia ha un tocco particolare, ma sempre preciso quando si tratta di studiare e prendere le misure. “Maradona è stato qui – aggiunge – negli anni in cui il Vomero acquisiva il suo status e Napoli viveva un periodo di gran fermento”. Tempi perfetti perché continuassero a vivere vecchie leggende e ne nascessero di nuove, il tratto comune che sembra unire i destini di chi vive in questa città.

www.ettoredecesare.it

Credit Photo: Fabrizio Di Paolo

MANINTOWN incontra Giorgio Giangiulio. Il blogger e style storyteller qui racconta l’eleganza maschile sartoriale, andando alla ricerca di quelle eccellenze del Made in Italy che, con ago, filo e passione rendono gli uomini più raffinati e che costellano l’Italia in ogni regione.

BLUE HABITAT: NEL BLU DIPINTO DI BLU

Presso lo Spazio Killer Kiccen in Via Pestalozzi, 10 a Milano, dal 21 settembre al 20 novembre 2016 è ospitata la mostra dell’artista spagnolo Kraser, residente a Milano e noto a livello internazionale per le sue partecipazioni a numerose esposizioni d’arte e per i live painting in vari festival. Le sue opere sono state più volte inserite in libri e riviste e lui stesso si è occupato dell’organizzazione di diverse kermesse ed esposizioni. “Blue Habitat” rappresenta un’occasione per immergersi nel surreale mondo onirico del pittore, che imprime su tela i suoi sogni, rigorosamente dipinti di blu. Diversi sono i soggetti rappresentati, dal mondo animale e vegetale fino a piccole architetture e all’iconografia della chiave, un elemento costante nei suoi lavori.

Spazio Killer Kiccen
Via Pestalozzi, 10, Milano
Dal 21 settembre al 20 novembre 2016
Orari Mostra: Lunedì / Venerdì ore 10.00- 18.00

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ODLO festeggia 70 anni con una collezione esclusiva

Ispirandosi alla storia e alle origini del marchio, Odlo festeggia 70 anni di attività con una collezione straordinaria. 70 anni di innovazione si uniscono a uno stile moderno in una collezione che più di ogni altra mostra i punti di forza del brand: funzionalità, qualità, unicità e stile senza tempo.
La continuità del nero della collezione 70 Years viene interrotta dai colori della bandiera norvegese e dal marchio dorato. In tutti i prodotti si ritrova una delle tecnologie chiave di Odlo, la struttura a coste.
Questa piccola collezione esclusiva si compone di una selezione di prodotti che rispondono al meglio a tutti i requisiti di un inverno sportivo. Nel settore della biancheria è stata presentata una novità assoluta con il nuovo Fullzip Hoody Evolution Warm.
Anche la giacca da corsa Endurban 2.0 coniuga stile e tecnologia innovativa così come il piumino Fab Cocoon che presenta dettagli appositamente studiati per lo sci, come un catarifrangente integrato Recco e una tasca per lo skipass sulla manica.
La collezione 70 Years è completata e rifinita da morbidi e comodi capi casual, come Squamish Hoody, magliette classiche, biancheria di comprovata qualità Originals e cappelli, fasce e calze.

odlo.com

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On board: la mostra all’inizio della creatività

Come nasce una collezione di moda? Qual è il punto di partenza? Qual è il motivo ispiratore? A tutte queste domande (e altre ancora) risponde la mostra On board – il principio della creatività, una collettiva curata da Simone Marchetti e ospitata nei nuovi padiglioni di Milano Unica a Rho Pero fino all’8 settembre, che poi approderà nel calendario ufficiale della Camera Nazionale della Moda durante la prossima Milan Fashion Week. L’esposizione sonda i percorsi creativi di alcuni fra gli stilisti più talentuosi del panorama contemporaneo internazionale attraverso il loro moodboard, ovvero il cuore pulsante di quella creatività che poi si vede sfilare in passerella e che occhieggia dalle vetrine delle boutique. Questo viaggio estetico alle radici della moda racchiude in sé tutte le suggestioni ideative di cui ogni griffe si appropria, passando dagli input del contesto sociale a quelli culturali, senza tralasciare l’analisi geo politica del momento e lo sguardo al futuro che verrà. Incasellati in uno scenario a riquadri singoli, i moodboard mantengono quel respiro privato che spinge l’osservatore a focalizzare l’attenzione sull’incipit del designer. Diciannove i protagonisti: Antonio Marras, Arthur Arbesser, Blumarine, Etro, Fausto Puglisi, Fendi, Marco De Vincenzo, Marni, MSGM, N.21, Philosophy di Lorenzo Serafini, Ports1961, Prada, Pucci, Salvatore Ferragamo, Stella Jean, Trussardi, Valentino, Versace a cui si aggiungono i lavori della Parson School di New York e della Central Saint Martins di Londra. Non mancano le realtà di domani, gli elaborati dei migliori studenti provenienti da IED, AOFL, Domus Academy e Istituto Marangoni. Dopo Milano Unica, On board si trasferirà al Padiglione Visconti di via Tortona, 58 a Milano dal 22 al 26 settembre e sarà aperta al pubblico.

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Valentino Dinner in onore di Franca Sozzani

Durante il festival del cinema 2016, presso Palazzo Barbaro a Venezia, la celebre casa di moda Valentino ha organizzato una cena in onore di Franca Sozzani, direttrice di Vogue Italia. La cena è stata conseguente alla prima di “FRANCA, CHAOS AND CREATION”, un documentario dedicato alla vita della direttrice di Vogue, diretto da Francesco Carrozzini, figlio di Franca e presentato alla Mostra del cinema di Venezia. Alla cena hanno partecipato molti dei nomi più influenti del mondo della moda.

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FERRETTI GROUP E YACHT CLUB DE MONACO INSIEME PER “BLUE WONDERFUL”

A Monte Carlo, il 3 settembre 2016 , Ferretti Group e lo Yacht Club de Monaco hanno organizzato una serata evento che ha visto leggenda della musica mondiale, Sir Elton John,  esibirsi in un personale “greatest hits” al pianoforte. “Blue Wonderful” è stato il titolo del concerto esclusivo che Sir Elton John ha tenuto per gli ospiti di Ferretti Group e dello Yacht Club de Monaco, in una straordinaria cornice, impreziosita da una flotta di ben 30 yacht in rappresentanza di tutti i marchi del Gruppo. Il concerto ha inaugurato il weekend di “Private Preview” dedicato agli armatori del Gruppo Ferretti, a cui è stata presentata in anteprima tutta la flotta del Gruppo, arricchita da 6 novità mondiali, in mostra da martedì 6 settembre al Cannes Yachting Festival. L’evento ha “aperto” il settembre monegasco, che culminerà col Monaco Yacht Show, palcoscenico mondiale dei mega yacht.

www.ferrettigroup.com

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https://youtu.be/AH2tPlH0cKY

Venice International Film Festival: sulla passerella …tutti pazzi per Luxottica

Da Gabriele Muccino a Fabrizio Gifuni, passando ovviamente anche per nomi internazionali del jet-set, Luxottica si conferma leader del settore eyewear e suggella i look di moltissimi ospiti approdati in laguna per la 73°edizione di uno dei festival cinematografici più famosi al mondo.
Abbinamenti a volte eclettici, altre più formali, l’occhiale giusto completa e impreziosisce lo styling degli artisti: come Nina Hoss, l’attrice tedesca membro ufficiale della Giuria di premiazione, che ha incontrato i fotografi indossando un elegante modello della linea Cinema di Prada eyewear o Sonia Bergamasco, vincitrice del Nastro d’Argento per “La meglio gioventù” (2004) che ha optato per un modello glamour e raffinato della collezione Frames of Life di Giorgio Armani.

Classici e intramontabili i Wayfarer di Rayban scelti dal regista Gabriele Muccino, Premio Oscar per “La ricerca della felicità”, e dal Direttore dell’Institut Lumière e del Cannes Film Festival, Thierry Fremaux, mentre convince la veste casual dell’attore del “Capitale umano”, Fabrizio Gifuni, che ha optato per i Frames of Life di Giorgio Armani e un look sobrio e informale.

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Alexis Giannotti e il suo Omogene

Nato nel Principato di Monaco, Alexis Giannotti ha un rapporto speciale con l’Italia, ha infatti frequentato la facoltà di architettura, dipartimento Disegno industriale, a Firenze e poi, sempre nel capoluogo toscano anche il Polimoda, e da quando ha lanciato la sua linea Omogene nel 2013 è stato presente alle manifestazioni più importanti, ad esempio come finalista dell’edizioni maschile del del prestigioso concorso “Who’s On Next?”, e come uno dei brand scelti, a gennaio 2016, per The Latest Fashion Buzz, progetto realizzato da Pitti Immagine in collaborazione con L’Uomo Vogue e GQ Italia per supportare designer che lavorano su un nuovo concetto di modernità nel menswear. A giugno Giannotti con Omogene ha partecipato a Men’s Hub, nuova piattaforma, ideata dalla Camera Nazionale della Moda Italiana, in collaborazione con Vogue Talents, a sostegno di brand emergenti. Omogene faceva parte di un gruppo di sette marchi italiani e stranieri che hanno presentato per la prima volta la loro collezione in occasione di Milano Moda Uomo. Poche settimane dopo questo importante momento abbiamo raggiunto il designer per farci raccontare meglio la sua visione creativa e la sua collezione.

Quando hai capito che volevi lavorare nella moda?
Non mi sono mai interessato alla moda da ragazzo, soltanto più tardi ho preso consapevolezza delle possibilità di questa come mezzo di espressione. Da piccolo pensavo seriamente di seguire le orme del papà di mio nonno, Alexis Axilette, che all’inizio del secolo scorso era un artista di Durtal. Ma la pittura, a mio avviso, non offriva quello che cercavo, un contatto intimo con me stesso e la società, il mondo in generale delle Belle Arti era per me distante da una certa realtà. Ho trovato nel Disegno Industriale la filosofia che cercavo, quella di un prodotto riflesso di un pensiero, funzionale ed estetico. Ma non bastava a dare soddisfazione piena alla mia visone, la “creazione funzionale” che si adattasse pienamente con l’essere umano, capace di diventare qualcosa di nostro, attraverso se stesso.
Trovo nel lavoro di Martin Margiela la traduzione del mio pensiero, la nota giusta nel creare attraverso materiali tessili, che è diventata la mia vocazione, il mio mezzo più intimo e personale di espressione, così come trovo me stesso nell’essere un “designer di moda”. Mi sono sentito totalmente spontaneo nel catturare la mia identità attraverso forme, tagli, linee, rimanendo però sempre pronto ad una costante mutazione. Avevo bisogno di questa alchimia che rendesse questo processo “omogeneo” coltivandolo sempre con un occhio da esteta, ampiamente tutelato da un background razionale da designer industriale e da fotografo (passione che nutro da sempre).

Perché una linea tua?
Perché volevo qualcosa di diverso da quello che era presente sul mercato. Mi sembrava fosse la scelta più adeguata per dipingere il mio punto di vista.

Ci racconti la collezione che hai portato al Men’s Hub e quali le caratteristiche principali del tuo stile?
Per questa stagione, ho voluto ritornare alla mia essenza, essere nuovamente ingenuo e spontaneo. Da tanto tempo volevo esplorare il mondo del Jazz, per le sue forme, la sua attitudine, in particolare ho trovato una vicinanza con la sua filosofia, l’assenza di regole. Attitudine rappresentata da Chet Baker che ha ispirato la strada, sterrata e impervia, dei miei design.
Il mio stile è fatto di forme e tagli, che  definisco “in movimento e funzionale”. La mia attenzione stilistica è dominante su un capo che ho sempre indossato, per tutte le circostanze, durante la mia gioventù, parlo dell’outerwear, tecnico e sportivo, ma funzionale che oggi reinterpreto in chiave narrativa. È il caso di una serie di parka e running jacket che ho sviluppato per la prossima estate, sono sintesi di forme e funzionalità collegati alla mia visione di designer e pronti per essere contestualizzati nel nostro quotidiano. Usando materiali come laminati di cotone e spalmature gommate croccanti.

Da dove arrivano le ispirazioni?
Cerco di lavorare su forme e funzionalità, non su elementi superflui. Alcune fonti di ricerca sono i libri, il web, la gente che incontro quotidianamente, ma soprattutto la fotografia di strada e il reportage, film come quelli di Wim Wenders o lo Stanley Kubrick di “2001. Odissea Nello Spazio”, per la bellezza delle forme e i colori crudi.

Tue icone di riferimento?
Il fotografo americano Joel Meyerowitz. E poi il fotografo svizzero René Burri e il francese Marc Riboud. Perché collego certi punti della mia visone di stilista con i loro lavori, la loro visione della società e la ricerca estetica, di composizione. Di Meyerowitz mi piace l’aspetto di continua ricerca, di uno che non smette mai di guardare attorno a sé, perché, e cito sue parole: “Frenetico il numero di cose belle che accadono nel quotidiano”. Questo fotografo non si è mai stancato di vedere attraverso la lente del quotidiano la bellezza di certe forme e colori. René Burri per il suo stile quasi “da pittore”, perché riusciva a mettere in scena un momento della vita in modo da renderlo grafico e unico nella sua forza. Marc Riboud per la sua foto storica durante la protesta contro la guerra in Vietnam, cioè lo scatto di una donna con il fiore faccia a faccia con una fila di soldati con i fucili puntati su un simbolo di pace. Meyerowitz e Riboud avevano una naturalezza nel proporre schemi di colore attraverso le loro fotografie che mi ha sempre ispirato per i miei lavori.

A chi pensi quando crei? Chi credi posso indossare i tuoi capi?
A qualcuno in movimento, mistico e futuristico. Ritengo importante lasciare alla gente la possibilità di una libera opinione e interpretazione dei mie capi.

Cosa è sinonimo di eleganza per te?
Il tempo è una forma di eleganza. L’eleganza viene con il tempo e attraverso il passaggio del tempo, è qualcosa che è sempre stato qui, ma che si intravede con il passare degli anni, non è solo il volume o l’attitudine di un capo.

Cosa non può mancare in un guardaroba maschile, a tuo avviso?
Direi un trench impermeabile. Con una lavorazione tecnica e speciale. Abbiamo bisogno di poco in realtà, ma il capospalla rende al meglio la personalità di ognuno di noi. Deve essere versatile e un bel oggetto, per il suo studio delle forme.

Quale l’importanza di una manifestazione come il MEN’S HUB?
Quella di creare incontri, condividere visioni con le persone appartenenti al settore e non solo. Poi mi ha dato modo di confrontarmi e conoscere con altri designer, cosa sempre importante.

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Incontri D musica: La Repubblica anima il settembre milanese

Dall’8/10 settembre, uno dei quartieri più dinamici e sorprendenti di Milano, Garibaldi Porta-Nuova, diventa il palcoscenico di Incontri D Musica, la kermesse di racconti rock, concerti virtuali e performance live che D la Repubblica organizza con il supporto di UniCredit Pavilion e in sponsorship con Samsung e Lexus.

Eventi e concerti si intrecceranno tra le strutture avveniristiche di piazza Gae Aulenti, dell’UniCredit Pavilion e gli spazi hi-tech del Samsung District. On stage ogni sera performance live e talk show, aperitivi con originalissime esperienze virtuali.

Il programma si articola in un talk alle 18.30 presso la Samsung Arena, un aperitivo in musica alle 19.30 (Samsung Smart Home) e un grande concerto dalle 21.00 in poi presso l’UniCredit Pavilion.

Tutti gli eventi sono gratuiti e aperti al pubblico, sino al raggiungimento della massima capienza prevista dagli spazi.

Sul sito d.repubblica.it/promo/incontridmusica tutte le informazioni sull’evento con orari, calendari, mappe e tanto altro ancora per poter pianificare al meglio un weekend lungo di musica e condivisione.

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Longines Global Champions Tour, dall’8 all’11 settembre a Roma

Molti dei più importanti cavalieri del panorama internazionale, in gran parte di ritorno dai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro, parteciperanno alla tappa italiana del circuito che, ufficializzato dal Longines Global Champions Tour dall’8 all’11 settembre e per il secondo anno, avrà come spettacolare palcoscenico lo Stadio dei Marmi ‘Pietro Mennea’ al Foro Italico a Roma. Quella Italiana sarà la tredicesima tappa, tra le quindici del circuito 2016 che, iniziato a Miami cinque mesi orsono, si concluderà a metà novembre a Doha. Il ranking del circuito ha delineato una situazione ancora molto aperta e in quest’ ottica la tappa di Roma avrà un peso determinante. Oltre all’australiana Edwina Tops-Alexander e lo svedese Rolf-Göran Bengtsson che sono al momento in testa, saranno presenti alla competizione alcuni dei più celebri nomi del mondo dell’equitazione come l’irandese Bertram Allen, il tedesco Ludger Beerbaum, Scheik Ali Bin Khalid Al Thani, sesto posto individuale nel suo debutto olimpico, i britannici John Whitaker e Ben Maher, gli olandesi Harrie Smolders e Maikel van der Vleuten, la portoghese Luciana Diniz, il belga Jerome Guery e l’azzurro Emanuele Gaudiano che, con il suo 11° posto, è anche il miglior italiano nel Ranking LGCT.

www.globalchampionstour.com

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Church’s presental la nuova campagna 2016

Church’s,  l’azienda fondata nel 1873 a Northampton in Gran Bretagna, parte del Gruppo PRADA, che vanta fama mondiale nella manifattura di calzature da uomo e donna di alta qualità, presenta la sua nuova campagna pubblicitaria 2016. Ambientata in un esclusivo college di Oxford ha come protagonisti i suoi studenti, simbolo di un’élite internazionale e moderni custodi di una “very British” tradizione ultrasecolare. Lo stile elegante, semplice e disinvolto, tratto distintivo della maison, viene riproposto in chiave contemporanea dagli scatti rigorosamente in bianco e nero firmati da Lachlan Bailey.

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Cinecult: Il Clan di Pablo Trapero

Cover Courtesy of Fox Universal Productions 

Una storia da brivido, quella del clan dei Puccio ambientata nel paesino di San Isidro sconvolse l’Argentina all’inizio degli anni ’80 ispirando oggi il regista Pablo Trapero per la realizzazione de ‘Il clan’, film presentato con successo a Venezia lo scorso settembre dalla Fox International Productions e attualmente distribuito da 01 Distribution Rai Cinema. All’apparenza una famiglia normale, quella dei Puccio era in realtà una cosca intrisa di cospirazioni che si era arricchita dopo la caduta della dittatura in Argentina con i proventi del riscatto dei sequestri di persona di rampolli ed esponenti dell’alta società argentina. Il capo clan o boss Arquimedes (Guillermo Francella) che era inizialmente protetto dai servizi segreti e dalla polizia corrotta del regime di cui aveva fatto parte collaborando nel servizio di spionaggio militare fu definitivamente scoperto e arrestato con l’avvento della democrazia. All’epoca in cui lo scandalo scoppiò lasciando una traccia indelebile nella cronaca nera del paese il regista era appena quattordicenne ma la sua memoria rimase molto colpita dalla ferocia programmatica con cui venivano realizzati i crimini, coperti dalla moglie del patriarca con la connivenza e la partecipazione attiva del figlio campione di rugby Alejandro, il primogenito (Peter Lanzani) che era in stretti rapporti con molte delle vittime prescelte per i rapimenti. Nel film, realizzato fra fiction e documentario con grande lucidità e un pathos stemperato nella ricostruzione storica molto ben riuscita, spicca lo sguardo glaciale del protagonista Guillermo Francella che ostenta una impassibilità impressionante, con una ferrea volontà tipica degli assassini a sangue freddo. I personaggi sono spesso tagliati dalla macchina da presa con primi piani taglienti e asciutti come lame affilate di coltello. Interessante la dialettica psicologica fra la figura del padre Arquìmedes mandante ed esecutore dei rapimenti e la visione un po’ distorta del figlio Alejandro che dopo aver idealizzato il padre come un eroe in realtà deve fare i conti con la sua posizione di ‘scudo’ dei misfatti paterni. Per citare le note sul film : “La storia della famiglia Puccio rappresenta un doloroso avvertimento per l’Argentina appena uscita dalla dittatura, delle cose atroci che le persone ‘normali’ sono capaci di fare”. Un ottimo motivo per andare al cinema a vedere questo film-verità.

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BADRUTT’S PALACE HOTEL ST. MORITZ

120 anni e non sentirli.
Il Badrutt’s Palace Hotel di St. Moritz è felice ed orgoglioso dell’anniversario appena festeggiato.

Audrey Hepburn, Marlene Dietrich, Gregory peck e Charlie Chaplin sono alcuni dei nomi più altisonanti che hanno soggiornato in questo luogo, ancora oggi frequentato dagli estimatori della località più chic delle Alpi.

Affacciato sull’Engadina da una parte e sul magico Lago di Sankt Moritz dall’altra, la hall dell’hotel è considerata il “salotto buono” di St. Moritz sia in estate sia dopo una giornata trascorsa sugli sci.
Le 120 camere e le 37 suite sono arredate con marmi, legni dell’Engadina, vasche jacuzzi e in inverno sono riscaldate da un sistema ecologicamente sostenibile.

Sotto la cupola di vetro con vista sulla storica torre del Badrutt’s Palace Hotel, simbolo di St. Moritz, si può cenare a La Coupole/Matsuhisa@Badrutt’s Palace degustando le proposte culinarie della star della cucina giapponese di Mr. Nobu,  Nobuyuki Matsuhisa.

La Spa, le piscine coperte e scoperte, il campo da tennis, la pista di pattinaggio con istruttore privato  e la famosissima discoteca King’s Club rappresentano i migliori incentivi per non uscire da questo luogo, che continua ad incantare ancora dopo 120 anni di storia e di tradizione.

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MANDARINA DUCK OMAGGIA L’ARTE DEL VIAGGIARE

Nel 1977 Mandarina Duck, brand rinomato per creare valige, borse e zaini non solo tecnici e funzionali ma anche di tendenza e curati nello stile, lancia la sua prima linea, Utility, assolutamente rivoluzionaria, caratterizzata da una vivace policromia e da materiali innovativi, oggi, nel 2016, a distanza di quasi 40 anni, viene presentato l’Utility Regeneration Project, completamente Made in Italy e curato nei dettagli, è realizzato in materiale gommato idrorepellente con l’inconfondibile coulisse in corda bicolore e gli spallacci in nastro con imbottitura morbida. L’iconico zaino Utility che ha accompagnato i viaggi e le storie di intere generazioni, viene ora reinterpretato in cinque versioni unisex con tessuti, materiali e colorazioni completamente rinnovati, pensate per chi vuole vivere a pieno la città o viaggiare in luoghi non convenzionale unendo il comfort e la funzionalità a un oggetto di qualità e di tendenza.
nuovi zaini lanciati da Mandarina Duck sono un vero e proprio omaggio all’arte di viaggiare: stanno infatti accompagnando otto web influencer in visita in altrettante città per partecipare alle più importanti fashion week del mondo.

Le tappe e i protagonisti del “fashion journey”: Firenze Pitti Immagine Uomo (14-21.06.16): K.E. Guerre Milano Moda Uomo (18-21-06.16): Fredrik Risvik
Parigi Moda Uomo (22-26.06.16): Fabrizio Oriani Berlino (27-30.06.16): Paola Turani
New York Moda Uomo (13-16.07.16): Gianni Fontana Copenhagen (10-12.08.16): Laura Noltemeyer Stoccolma (29-31.08.16): Frank Gallucci
Londra Moda Donna(16-20.09.16): Asena Saribatur.

www.mandarinaduck.com

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Cinecult: Suicide Squad di David Ayer

Cover Courtesy of Warner Bros Pictures 

Come si suol dire, quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare! E nel caso di ‘Suicide Squad’, la nuova pellicola di David Ayer distribuita dalla Warner Bros Pictures sono proprio i cosiddetti ‘cattivi’ stavolta a scendere in pista per sgominare il male proveniente dai poteri esoterici scatenati da una strega. La rappresentante del governo Amanda Waller (Viola Davis) arruola una ‘squadra suicida’, una task force di pessimi soggetti votati al bene comune stavolta che, armata fino ai denti, deve fare i conti con dei mostri efferati e minacciosi che nemmeno i meta umani super eroi della Marvel, da Batman a Superman riescono a sconfiggere. Nel film incontriamo il sicario dalle straordinarie abilità Deadshot, interpretato da Will Smith, con la sua lucente corazza rossa e nera e un imprevedibile lato paterno molto tenero, la seducente Margot Robbie, già vista nei panni di Jane nell’ultima versione di ‘Tarzan’ ora calata nei panni di Harleen Quinzel, una pericolosissima pupattola dai capelli decolorati e dalle mini inguinali da Cheerleader un po’ punk che stravede per Joker, proposto ora in un’altra incredibile metamorfosi cinematografica del premio Oscar Jared Leto. Suicide Squad è il suo nuovo film dai tempi di ‘Dallas Buyers Club’ perché l’attore è molto selettivo nei ruoli e anche un po’ provocatore e il ruolo del malvagio dissociato e un po’ sadico deve averlo catturato. Fra i debutti spicca quello della spadaccina asiatica Karen Fukuhara e fra le sorprese svetta Cara Delevingne, ninfa egeria di Karl Lagerfeld prestata al grande schermo: nel film è la reincarnazione di una strega potente e dai costumi magniloquenti opera di Kate Howley che per la top model si è forse ispirata agli abiti déco e ai costumi di ‘Intolerance’ di David Griffith. Gran ricchezza nella profusione di effetti speciali da kolossal che sicuramente non deluderanno il pubblico amante del genere. Interessante il discrimine che il regista, liberamente ispiratosi ai personaggi della DC Comics, ha voluto tracciare fra l’essere cattivo e la malvagità vera che non offre alcun riscatto e mina irreversibilmente le basi della società. Da segnalare che il successo del film sugli schermi italiani è stato stellare: l’incasso del primo giorno di programmazione ammonta a 1.200.000 euro. Niente male!

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Le coq sportif celebra la tecnologia Aerotop con 4 sneaker d’eccellenza

Per la FW16, le coq sportif propone un’ intera gamma di sneaker in occasione del 35° anniversario dal lancio della tecnologia Aerotop, l’esclusivo sistema di ventilazione posto sulla lingua della scarpa per un sistema traspirante perfetto per il workout.
Le coq sportif reinterpreta quattro dei suoi modelli iconici: Ashe, Prestige, Dominator, T4000 e Quartz.
Il modello Ashe prestige è stato creato e lanciato per la prima volta nel 1981 con l’aiuto dell’omonimo Arthur Ashe, la Dominator, indossata da molti campioni tra cui Yannick Noah, è stata creata negli anni ‘80.
La T4000, trae ispirazione dal running, è un modello iconico degli anni ‘90. Infine, la Quartz, vera icona degli anni ‘80, viene rilanciata quest’anno.
I quattro modelli sono caratterizzati dal sistema Aerotop per migliorare la traspirabilità delle calzature.

www.lecoqsportif.com

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Cinecult: La famiglia Fang di Jason Bateman

Vi siete mai chiesti come potrebbe essere la vostra vita se invece di avere genitori comuni tutti casa e famiglia aveste dei singolari artisti dell’affabulazione e della finzione? Beh grazie al film ‘La famiglia Fang’ tratto dal romanzo omonimo di Kevin Wilson potreste sciogliere il dubbio. La pellicola diretta da Jason Bateman interpretata da quest’ultimo e da una magistrale Nicole Kidman nei panni rispettivamente dei due fratelli Fang, Baxter e Annie, parla di una vera e propria crisi d’identità dei due protagonisti cresciuti fra le mille invenzioni e le finzioni messe in scena dai due genitori che nel film sono impersonati da Christopher Walken e da Maryann Plunkett. Annie è un’attrice e Baxter uno scrittore e ripercorrendo qua e là la loro infanzia fatta di performance e falsi incidenti o di colpi di scena fatti per promuovere la reputazione di artisti dei genitori, si trovano a dover ritornare sulle tracce del padre e della madre riapparsi dopo molti anni ormai anziani che ormai vivono vite parallele facendo credere loro di essere ancora conviventi. In un climax di gag e riflessioni esistenziali il film parte e ritorna all’assunto che ogni cambio d’identità possa essere l’atto estremo necessario per rinascere e che l’arte vera serve solo a sovvertire le nostre certezze per indurre la gente, imbambolata dai luoghi comuni, a una vera e propria palingenesi. In questo la pellicola, ricca di spunti e di dialoghi costruiti con ironia e perizia si rivela illuminante e fa meditare sui nostri atavici pregiudizi sull’oggettività dell’arte e sulla visione della realtà, fra filosofia e romanticismo. Da vedere per chi non ha avuto genitori ortodossi e per i fan del buon cinema.

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Impressioni da Rio 2016. Alcune storie esemplari dalle Olimpiadi.

Cover Gabriele Detti e Gregorio Paltrinieri da corriere.it

Partiamo dal presupposto che chi sta scrivendo non è uno sportivo, mi occupo di stile, e infatti di MANINTOWN sono fashion editor at large, per cui quando mi approccio ad un mondo come quello dello sport lo faccio da spettatore curioso e un esempio sono proprio una manifestazione come le Olimpiadi, che guardo in tv affascinato e con uno spirito ovviamente patriottico che si entusiasma per i successi italiani. Quindi da semplice spettatore mi trovo a scrivere quelle che sono alcune sensazioni su quanto sta accadendo a Rio in queste giornate dense di emozioni.

Innanzitutto a me è arrivato forte e chiaro, e in alcuni momenti in particolare, lo spirito di apertura, di incontro e fratellanza che i giochi, e chi li organizza, hanno, o dovrebbero avere. Mi riferisco ad esempio allo spiacevole episodio verificatosi nel judo, El Shehaby, della squadra egiziana, al termine di una gara che ha perso si è rifiutato di dare la mano all’avversario israeliano Or Sasson. La reazione negativa della platea, ha preceduto le giuste conseguenze. Pochi giorni dopo la squadra egiziana ha fatto sapere di aver deciso di allontanare l’atleta e di averlo rispedito a casa per quel brutto gesto. Ecco, mi sembra che, ancora di più in un momento storico come questo, il messaggio sia preciso e vada ribadito con fermezza: lo sport deve unire i popoli e non deve sottolineare o amplificare i contrasti.

Dall’Italia un altro messaggio a favore dell’apertura. Non son sicuro che sia la prima volta che una atleta dedichi la sua medaglia alla compagna, ma son quasi certo, visto che seguo le Olimpiadi da sempre, che sia la prima volta che a farlo sia una atleta italiana. Rachele Bruni, argento nel nuoto di fondo, dedica quella medaglia alla compagna Diletta, dichiarando agli intervistatori: “Non ho mai fatto outing, ma l’ho sempre vissuta naturalmente e senza problemi”. Ancora una volta, in un momento come questo dove in Italia finalmente si è mosso qualcosa a favore dei diritti e delle coppie LGBT, è bello che un messaggio così arrivi dalle Olimpiadi e lo trovo ancora più potente, perché ha la forza della normalità, della naturalezza, della grazia, quelle con cui la Bruni lo ha espresso, esattamente come in acqua ha messo grinta e coraggio.

Le Olimpiadi possono anche rappresentare un momento di rivalsa, il monito che non bisogna arrendersi mai, che non è mai finita, basta volerlo e lavorare duro. Un esempio su tutti è quello del nuotatore Anthony Ervin, oro nei 50 metri stile libero, che è tornato a vincere dopo sedici anni dal precedente oro alle Olimpiadi di Sidney, all’età di 35 anni. Ma soprattutto dopo aver smesso di nuotare, dopo essere caduto prima nella depressione e poi nella spirale di alcool e droghe e aver riscoperto la passione per il nuoto come insegnante per bambini. Se le copertine andranno a Michael Phelps, comunque altro esempio di come la giovane età non sempre conti in vasca e di come si possa ritornare a vincere dopo un periodo di stop, ma è Anthony Ervin il nostro eroe.

Non posso non citare l’incredibile Simone Biles, che porta a casa quattro ori e un bronzo nella ginnastica artistica. Di questo Rio 2016 ricorderemo il suo sorriso, il delizioso vezzo di abbinare il trucco degli occhi alla tenuta ginnica, i suoi salti incredibili in aria, il bacio al suo idolo Zac Efron, ma soprattutto la sua storia, abbandonata dalla madre tossicodipendente è stata adottata dai nonni a sei anni. Non è forse la prova che nella vita non bisogna mollare mai? L’esempio perfetto per quei valori che lo sport deve rappresentare!

E che dire di Tania Cagnotto che, in una piscina inspiegabilmente verde, chiude la sua carriera con un argento e un bronzo? Ma soprattutto strappando il terzo posto a un’altra atleta all’ultimo momento, con un tuffo pressoché perfetto. Di lei mi rimarrà anche lo sguardo divertito subito dopo la gara, perché dopo aver mostrato alle sue colleghe l’anello di fidanzamento, la Cagnotto si sposerà fra un mese, si è trovata a sua volta spettatrice della dichiarazione più curiosa degli ultimi tempi. Perché siamo abituati alle richieste di matrimonio fatte ai concerti di Adele o grazie a un flash mob, ma mai ci saremmo aspettati succedesse alle Olimpiadi e che i protagonisti fossero due atleti cinesi, a dimostrazione di quanto detto all’inizio, cioè che i giochi olimpici celebrano la vicinanza dei popoli, ciò che lega le nazioni, e non le diversità!

Ma, sempre da profano, mi permetto di sottolineare come le Olimpiadi per noi italiani, e forse non solo, siano l’ennesima dimostrazione di quanto troppo spesso ci dimentichiamo di tutta una serie di discipline che godono dei meritati riflettori solo durante i giochi olimpici, nonostante spesso l’impegno e la dedizione sia gli stessi, se non superiori, di quelli che si trovano in sport troppo spesso osannati e celebrati. Per cui è stato davvero bello vedere l’oro e l’argento delle ‘mamme’ Diana Bacosi e Chiara Cainero, nel tiro a volo, il bronzo nel canottaggio ‘due senza’ di Giovanni Abagnale e Marco Di Costanzo, squadra che è stata messa insieme pochissime settimane prima dei giochi, l’oro di Basile, che ha tutte le carte in regola per diventare anche un teen idol, nello judo, così come cogliere la grinta e la professionalità del pallanuotista Matteo Aicardi: l’incidente al primo incontro con la Spagna che gli ha procurato un naso rotto con setto deviato, non lo ha fermato dall’essere in acqua con una maschera protettiva in tutte le gare successive.

Mentre scrivo mancano ancora alcuni giorni alla fine di Rio 2016, ma chiudo con una immagine che per me riassume quanto detto: l’abbraccio in acqua, a gara appena conclusa, del bronzo Gabriele Detti all’oro Gregorio Paltrinieri.
Perché competizione e amicizia possono convivere benissimo, quando nello sport a vincere sono i valori.

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Givenchy by Riccardo Tisci: Spring Summer 2017 menswear collection

Tasche rimovibili, piccole applicazioni con specchi di cristallo, occhielli metallici sulle giacche, t-shirt sovrapposte in un gioco di volumi e misure, un continuo e affascinante incrocio di cerniere e zip che rendono i capi delle geometrie fluide, sempre in trasformazione verso qualcos’altro: questa è l’ultima collezione presentata nel cortile interbno della Lycée Janson de Sailly a Parigi dal direttore creativo di Givenchy, Riccardo Tisci, un designer la cui fama, ormai, cavalca passerelle gloriose. Un’impronta decisa, quella con cui Tisci sancisce il legame con la storica maison francese: ispirazioni spirituali, “elevate” dove la joie de vivre si palesa in ogni pattern, nelle pennellate camouflage dei capispalla, un inno alla solarità e all’apertura, che lascia a prima vista spiazzati rispetto al tono arrabbiato, controcorrente, delle ultime collezioni.

Tisci evolve, vede la felicità e la racconta attraverso una collezione che è ben proporzionata ed ha carattere: con gli invitati seduti su cubi alternati in bianco e nero (motivo ripreso anche dal designer in collezione) la sfilata è un mix perfetto di urbanwear e riferimenti optical, la matrice “americana” – paese in cui la popolarità del designer non conosce limiti – la si ritrova, come tributo, nelle stampe con la moneta statunitense sovrimpressa.

E le sagome passano, in un defilé che è una presa di coscienza dello stilista, un processo creativo intimo e molto chiaro.

www.givenchy.com

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I COLORI DELL’ESTATE BY ALSTECA

Alsteca, brand italiano che propone occhiali da sole unisex dal design accattivate e realizzati con un innovativo materiale shape-memory, presenta la nuova collezione che trae ispirazione dai colori, dalle luci e dagli ambienti della primavera e dell’estate. Le montature sono in gran parte trasparenti e riprendono i colori della natura nel pieno della stagione estiva come il rosso brillante, il blu chiaro, il verde, l’azzurro e il bronzo, un voluto richiamo al colore dell’abbronzatura e delle spiagge inondate di sole. Punta di diamante di questa Spring/Summer collection, è la serie dei “gocciati”, la montatura è realizzata con una particolare lavorazione che rende gli occhiali visivamente come bagnati, spruzzati dalle gocce del mare.

www.alsteca.it

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#Candidshot: La campagna pubblicitaria di Alberto Guardiani

È on air la nuova campagna pubblicitaria di Alberto Guardiani per la collezione A/I 2016/17: gli scatti sono affidati al fotografo Byron Mollinedo che continua il racconto “Candid Shot” già iniziato nella stagione estiva.
L’idea è quella di un gruppo di amici, in giro durante un sabato sera di festa, che si ritrovano per un fine serata travolgente al Luna Park, luogo di divertimenti senza tempo nonché metafora dell’incontro tra presente e passato.
La nuova collezione Alberto Guardiani A/I è un mix di vintage e glamour, scintillio anni ’70, audacia anni ’80 e un’ attitudine tutta contemporanea rivolta alla funzionalità e la sperimentazione.
Gli scatti raccontano una collezione invernale pervasa da superfici riflettenti e luminose, che si fondono tra le mille luci ipnotiche delle giostre creando un mix di suggestioni visibili, in cui le scarpe sembrano quasi diventare esse stesse ingranaggi di un gioco senza fine.

www.albertoguardiani.com

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BOTTEGA VENETA PRESENTA LA CAMPAGNA PUBBLICITARIA PER L’AUTUNNO/ INVERNO 2016

Con la campagna pubblicitaria Autunno / Inverno 2016 realizzata dalla fotografa olandese Viviane Sassen prosegue il progetto di Bottega Veneta, The Art of Collaboration.
La campagna è stata fotografata in Sicilia, nello spettacolare scenario del Grande Cretto di Gibellina creato da Alberto Burri, un’opera di land art di circa 80.000 metri quadrati. Burri, pionieristico artista italiano del dopoguerra il cui lavoro è stato presentato di recente in una retrospettiva al Guggenheim Museum di New York, ha ideato il Grande Cretto come memoriale del paese di Gibellina, colpito dal terremoto del 1968 che lo rase completamente al suolo.
Le silhouette allungate avvolgono con naturalezza i corpi dei modelli Simon Fitskie e Rianne Van Rompaey, mentre i tessuti morbidissimi, la sofisticata palette scura di un vibrante blu pavone, rosso mattone e intense tonalità di nero sono esaltate in contrapposizione al biancore abbagliante di questo capolavoro di arte paesaggistica contemporanea.
The Art of Collaboration è stata introdotta dal Direttore Creativo di Bottega Veneta Tomas Maier quando è arrivato alla maison nel 2001. Il progetto invita artisti visivi di fama mondiale a collaborare alle campagne delle varie stagioni.

www.bottegaveneta.com

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https://youtu.be/6IBq7JL2uF0

Anche Converse Celebra le Olimpiadi 2016 di Rio De Janeiro

Converse presenta il suo personale tributo alle Olimpiadi di Rio, ormai alle porte.
Il profilo inconfondibile della Chuck II, che unisce il comfort allo stile Converse, è sottolineato da una tomaia in leggerissimo mesh in due varianti coloratissime che ricordano le tinte della bandiera brasiliana. Oltre a tutte le componenti tecniche, tipiche della Chuck II, questo modello è caratterizzato da alcuni dettagli di stile come le rifiniture laterali e l’ultimo occhiello in contrasto colore. La nuova Chuck II Rio Celebration non è solo un omaggio alla terra che ospiterà i prossimi giochi olimpici, è una scarpa attualissima e unisce comfort e fashion, così come richiede il consumatore moderno.
Questo modello sarà disponibile, esclusivamente presso rivendite selezionatissime, per un periodo limitato di tempo.

www.converse.com

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BALLY presenta la CAMPAGNA PUBBLICITARIA AUTUNNO-INVERNO 2016

Per la ADV Campaign dell’Autunno – Inverno 2016, Il Direttore Creativo di Bally, Pablo Coppola, ha scelto di collaborare con il giovane fotografo di Londra Jack Davison.
Un nuovo approccio (un diverso cast con molteplici modelli) per cogliere l’essenza di un gruppo composto da personalità diverse: Davison li ha portati tutti sullo stesso livello e ne ha catturato la reale essenza.
Questo dinamismo contemporaneo viene portato in vita da otto modelli provenienti da differenti generazioni. La celebre Guinevere Van Seenus è affiancata dal diciasettenne Finnlay Davis e dalla modella olandese quindicenne Ina Maribo Jensen.
Realizzata a Londra presso gli Sunbeam Studios nell’Aprile del 2016, gli scatti della campagna catturano la vera essenza delle vibrazioni che si percepiscono nello studio di un’artista e di quell’eccentrico stile di vita tipico degli anni Settanta. A partire da Settembre la campagna sarà divulgata sulle principali testate di moda e lifestyle a livello globale, online e sui social media.
Nell’edizione AW16 del Bally Journal verrà inoltre pubblicata un’intervista condotta da Pablo Coppola al fotografo.

www.bally.it

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Olympic Games: i must-have in stile Rio 2016!

Ha collaborato Orsola Amadeo

Tanti omaggi allo spirito sportivo, alla nazione che ospita i XXXI Giochi Olimpici in questa gallery in cui anche MANINTOWN celebra Rio 20016!

Stanno per iniziare, dopo molti mesi di attesa e dopo le ultime settimane in cui non sono mancate le polemiche. Ma noi ci vogliamo soffermare sui valori positivi che stanno alla base delle Olimpiadi, mai come adesso importanti. L’unità e la sana competitività fra i popoli trovano nella sede brasiliana a Rio caratteristiche come gioia e allegria, espresse dai colori di quella nazione, dalle caratteristiche di un popolo aperto e accogliente.

Da più parti sono arrivati omaggi e citazioni di quelli che sono i giochi di Rio 2016 e a noi ha divertito raccogliere alcuni di questi oggetti must-have e proporveli in una gallery. In puro stile MANINTOWN, declinando il tutto fra fashion e lifestyle!

È disponibile in cinque varianti colore, grey, light grey, blu, marrone e sand, il molto amato mocassino ‘barca’ di Lumberjack, ma il colore più nuovo di questa estate è quello che omaggia la nazione che ospita le Olimpiadi 2016, cioè il Brasile. Prende infatti a prestito i colori della bandiera brasiliana questo must-have, quindi verde per il nabuk della calzatura, giallo per la suola e i laccetti. Il risultato finale è sicuramente divertente, ma anche comodissimo, perché la tomaia garantisce una migliore calzata e una maggiore morbidezza a contatto con il piede.

Rimaniamo sempre nel mondo delle calzature e non poteva mancare un nome che è simbolo dello stile rilassato e colorato tipico del Brasile, cioè le Havaianas. Anche le più amate infradito al mondo, protagoniste sulle spiagge di questa estate 2016 propongono un modello che omaggia Rio 2016.

Anche le francesi Rivieras Leisure Shoes pensano ai XXXI Giochi Olimpici, grazie ad una collezione in tanti colori e modelli, ma noi ovviamente scegliamo quelle più vivaci, in un energico verde, con la tela di cotone intrecciata sul davanti, perché anche davanti alla tv non ci dimentichiamo il nostro animo da fashion addicted!

Siete fan delle borse? Non mancano anche in questo settore gli omaggi al Brasile e ai giochi sportivi di questa estate. Un esempio è lo zainetto Eastpak, comodo e capiente, ma soprattutto spiritoso e dall’animo chiaramente carioca, grazie alle stampe tropical dai colori sgargianti.

Verde e giallo, i colori della nazione che ospita le Olimpiadi, torna anche nel borsone Freitag, perfetto per chi in questi giorni si metterà in viaggio, ma vuole comunque esprimere la propria vicinanza agli sportivi che gareggiano dall’altra parte dell’emisfero.

Anche ST!NG Eyewear ha deciso di celebrare questa manifestazione sportiva importante, ispirandosi alla vivacità del popolo carioca, alle divise dei suoi atleti e, ovviamente, ai colori della mitica bandiera, con la capsule ST!NG LOVES BRASIL, tre modelli di occhiali nelle varianti giallo, blu e nero.  La montatura rettangolare è realizzata in materiale gommato, ideale per chi ama le forme classiche e il comfort, ma con stampe multicolor che rendono questi occhiali ancora più simpatici.

Rimaniamo nell’ambito dell’abbigliamento per una capsule collection di dieci T-shirt, tutte all’insegna del colore e del fair play, le ha pensate Erreà Republic, in linea con la sua brand identity, per celebrare l’evento sportivo dell’estate 2016.

Molti di voi sappiamo amano molto le nuove tecnologie e soprattutto quei gadget tecnologici, capaci anche grazie ad un colore o ad una forma nuova.
Per questo, in occasione delle Olimpiadi, ci piace segnalare gli auricolari Puro.IPHF16 leggeri, ultraflessibili e caratterizzati da colori vivaci e sgargianti, dotati di microfono, smart remote control e set per l’adattamento dell’auricolare all’orecchio, e ovviamente il pratico filo antigroviglio colorato. Le varianti cromatiche, sono piuttosto chiare nella foto che vedete. Anche loro all’insegna degli Olympic Games!

È venduto nel celebre  vasetto in vetro, icona di TOO LATE!, con il tappo in tinta con il modello scelto, l’orologio must-have dell’estate: LED WATCH. Essenziale, minimale, dalle linee pulite e monocromatico, illuminato da un lampo fluo per vedere l’orario, leggerissimo e water resistant. Davvero un orologio per tutte le occasioni e adattabile a qualsiasi personalità.
È in 22 colorazioni diverse, ma noi abbiamo scelto quelle della bandiera italiana, perché in Brasile il nostro cuore sarà rigorosamente bianco, rosso e verde.

Anche lo smartphone Wiko Ufeel Lite si è fatto coinvolgere dalla festosa atmosfera brasiliana acquisendo l’esclusiva colorazione Lime, che fa pensare a serate a guardare le competizioni sportive sorseggiando una fresca caipirinha. Non solo estetica per questo innovativo telefono, che grazie al lettore di impronte digitali selettivo, facilita l’utilizzo delle app, ma impedisce anche ai curiosi di spiare i contenuti personali.

Il treppiedi Befree Manfrotto è il compagno di viaggio ideale per chi vuole avere foto perfette in ogni situazione, anche perché chiuso è lungo solo 40 cm e facilmente trasportabile nella sua pratica sacca, potrebbe non esserlo in occasione delle Olimpiadi? La versione in alluminio è perfetta poi per sostenere i nostri atleti alle Olimpiadi di Rio, perché nelle quattro varianti colore, in aggiunta al classico nero, spicca un inequivocabile azzurro.
E ci vuole davvero un attimo perché parta subito tutto il nostro tifo!

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PUMA SVELA I NUOVI KIT DELLE FEDERAZIONI PARTNER CHE PARTECIPERANNO ALLE OLIMPIADI DI RIO 2016

PUMA presenta le nuove divise delle sette Federazioni che questa estate saranno protagoniste in Brasile: Barbados, Bahamas, Cuba, Repubblica Dominicana, Grenada, Giamaica e Svizzera indosseranno le nuove collezioni Track & Field create dal Global Sports Brand e dedicate ai Giochi Olimpici che comprendono l’abbigliamento da gara, da training, oltre al podium, al ceremony e al village wear.
Ai Giochi Olimpici 2016 tra le superstars PUMA che si batteranno per raggiungere il podio più alto, indossando sulla pista le nuove evoSPEED SPIKE, spiccano: Usain Bolt, Asafa Powell, Hansle Parchment, Natasha Morrison, Andre De Grasse e Tyler Mason.
Oggi tutti i nuovi kit delle Federazioni partner di PUMA sono contraddistinti dall’utilizzo dell’innovativa tecnologia ACTV che contribuisce a massimizzare la potenza muscolare grazie alla fusione dei vantaggi legati alla tecnologia di compressione con quelli relativi al taping. I kit sono inoltre rinforzati dall’utilizzo, per la loro costruzione, di un sottile tessuto stretch a maglia che assicura una compressione graduata e avanzata e la massima facilità di movimento. Tutti i kit sono progettati con un unico obiettivo: to be forever faster.

eu.puma.com

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CASA ITALIA SCEGLIE VODKA CÎROC PER ANIMARE LE NOTTI DI RIO 2016

CÎROC®, la vodka Ultra-Premium distillata dall’uva, sarà lo spirit di lusso che animerà gli eventi di Casa Italia ai Giochi Olimpici di Rio 2016. Nell’esclusiva location del Costa Brava Clube, la vodka dall’inconfondibile bottiglia con cromie azzurre sarà protagonista con un cocktail dedicato all’Italia che ne rievoca i sapori e le fragranze.
Il cocktail, creato da Fabrizio Fischione, Brand Ambassador CÎROC, si sviluppa su tre livelli cromatici: dal rosso intenso al bianco del candido albume pastorizzato, passando per il verde del basilico che decora il bicchiere, il tutto mixato con guava e due prodotti italiani d’eccezione: il limone siciliano e il Primitivo giovane.
Una contaminazione tra Brasile e Italia quella del cocktail di CÎROC® che interpreta così lo spirito di Casa Italia riassunto in CIAOLA’, parola nata dalla crasi del saluto italiano e portoghese come segno di benvenuto e di slancio verso l’altro.
IL COCKTAIL CIAOLÀ
Ingredienti:
4,5 cl di Cîroc vodka
3 cl succo di limone siciliano
2 cl purea di guava
7,5 ml di albume pastorizzato
3 cl di Primitivo giovane
Preparazione:
Versare Cîroc vodka, succo di limone, purea di guava e albume in uno shaker. Agitare bene. Versare il tutto in un bicchiere tumbler precedentemente riempito con ghiaccio. Aggiungere il Primitivo giovane e decorare con un rametto di basilico.

www.ciroc.com

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Il libro dell’estate: Il gentiluomo senza cappello di Mario Dell’Oglio

Copertina del ibro il Gentiluomo senza cappello

“Se si vuole essere anarchici bisogna conoscere le regole” parola di Mario Dell’Oglio, presidente della Camera dei Buyer italiana, autore del bel libro ‘Il gentiluomo senza cappello’ pubblicato da Edizioni Leima, nonché titolare di alcuni dei più bei negozi d’abbigliamento di Palermo. Nel suo libro, nato da una conferenza del 2012 si rivela testimone acuto di una raffinata sicilianità nella ricerca del look perfetto in quanto espressivo di un vero e proprio modo di essere. “Gli uomini indulgono al culto della divisa: per questo in un’ampia parte del mio libro tendo a demolirne il cliché cercando di dimostrare che chi si adagia sugli allori e non cambia mai la sua immagine perché rispondente a certi canoni diventa databile e quindi datato”, prosegue l’autore.
Gli abiti quindi possono avvicinarci ai nostri desideri, sono la nostra proiezione nel futuro e sono una dinamica concreta per scardinare le nostre abitudini. In queste pagine non si troveranno consigli, ma un vero e proprio metodo da acquisire per migliorare con divertimento, il gioco sottile del confronto con noi stessi davanti allo specchio, l’immagine profonda di noi. Ma quanto c’è di spirito siciliano nell’eleganza del gentleman ideale descritto in questo libro anche se il suo autore viaggia moltissimo per lavoro e ha una vocazione cosmopolita? “Sicuramente un vero siciliano provvede ad attuare l’allineamento fra l’abbigliamento e la consapevolezza di sé che è anche sinonimo di una certa fierezza”. L’autore, gentile e garbato ma anche easygoing, si compiace inoltre del favore riscosso dal suo libro presso il pubblico femminile che ha gradito e spesso condiziona le scelte in tema di stile del proprio partner. “Parlo di un gentleman senza cappello perché mi rivolgo ai signori di oggi, sempre connessi che portano il cappello distrattamente e hanno perso quella cultura del cappello che si cambiava anche più volte al giorno in funzione dell’abito che si indossava ed era realizzato per lo più su misura”. Da segnalare la tavola sinottica sulle scelte di stile sviluppata in termini di formalità/informalità che vanno contaminati per poter raccontare un look che abbia profondi addentellati con il proprio gusto e quindi la propria interiorità, perché definisca il nostro più profondo carattere.

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Cinecult: Jason Bourne di Paul Greengrass

Cover_Credit Universal Pictures 

Metti un eroe, un cane sciolto della CIA alla ricerca della verità sul destino della sua famiglia come Jason Bourne (Matt Damon), due donne una (Alicia Vikander) complice del sistema americano e dei suoi giochi di potere e l’altra (Julia Stiles) dedita all’hackeraggio degli archivi segreti dell’Intelligence americana e un direttore dei servizi segreti machiavellico e spregiudicato (Tommy Lee Jones) che usa Vincent Cassel come cecchino.
Nuovi tasselli si aggiungono nel film ‘Jason Bourne’ diretto da Paul Greengrass e distribuito da Universal Pictures, l’ultimo della saga sulla scheggia impazzita della CIA, alla ricostruzione della storia dell’ex agente segreto descritto nei romanzi di Robert Ludlum. Che tornando sui suoi passi e grazie alle informazioni fornitegli dalla sua hacker bionda scopre la grande mistificazione ordita alle sue spalle dalla Central Intelligence: il padre, egli stesso al servizio della CIA, non è stato ucciso dai terroristi islamici ma da un killer della CIA per convincere Jason Bourne ad aderire alla causa della difesa del suo paese. La trama, sviluppata in location affascinanti come la Grecia e Las Vegas, si complica con le nuove macchinazioni e gli intrighi che il direttore della CIA ordisce complice un giovane magnate indiano dei social media che ha promesso sottobanco il suo supporto alla CIA. Da segnalare il dispiegamento di stuntmen senza precedenti coinvolti nelle scene e nelle sequenze action più rocambolesche di inseguimenti di moto e auto, il massimo per i patiti dell’action movie. Molto interessante l’interpretazione della svedese Alicia Vikander, già ammirata nel suo ruolo in ‘The danish girl’ che nel 2016 le ha valso l’Oscar come miglior attrice non protagonista: nel film si rivela ambigua e molto sensibile ai giochi di Real Politik che eredita dalla gestione del suo precedente direttore della CIA, Tommy Lee Jones che non delude e si cala perfettamente nei panni della ‘eminenza grigia’ di questo episodio che sarà comunque gravido di conseguenze, aspettando fervidamente il sequel.

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Homme Plissé by Issey Miyake: la F/W collection 2016 è tutta improntata sulle sfide

Challenge.

La sfida come portatrice di storia, ricerca e sviluppo: applicare il risultato di tentativi ed errori al processo di creazione. E’ questa la tendenza che segue Issey Mihake – e il suo team creativo Reality Lab – nella collezione F/W 2016, Homme Plissé.

Da forme che nascono attraverso un continuo studio, viene realizzata una serie di abiti ultra-innovativi, minimal ed eleganti, che seguono tre direttrici precise: Challenging “Color”, ovvero una varietà di cappotti over-size, t-shirt e pantaloncini con stampe di righe disegnate a mano e ispirate alle bandiere di diversi paesi del mondo. La combinazione di colori vividi dà vita ad una collezione dinamica, con capi che seguono morbidi i movimenti del corpo, estensioni fluide dei passi.

Challenging “Silhouette”, dove i pantaloni riprendono la forma tradizionale dell’hakama o hanno la vita alta e possono essere abbinati a bretelle o cinture; nuovi modelli dallo styling over che scardinano i dogmi tradizionali del fitting in nome di un’elasticità, estetica e funzionale, senza precedenti; ed infine Challenging “Technique”, una sfida fatta di pattern creati attraverso blocchi di legno intagliato, intarsi e disegni realizzati a mano o tramite computer tramite differenti tecniche, stampe quasi visionarie e multi-dimensionali.

Impreziosiscono la collezione la serie “BASICS”, dove lo styling è orientato verso capi più sportivi e casual; i “JACKETS” dallo stile formale e business e la serie “MONTHLY COLOR”, dove ogni mese viene presentato un colore diverso insieme alle novità di stagione tra cui tute e t-shirt a tre quarti.

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Rankin firma lo spot di The Macallan, brand di Whisky d’eccellenza

Rankin ha collaborato col brand scozzese, produttore di Whisky, The Macallan per il lancio di “Double Cask”, un distillato dal gusto intenso e avvolgente.
Il risultato è uno spot di fortissimo aplomb visivo, al confine fra un film di moda e un cortometraggio surreale: protagonisti sono i modelli Tuuli Shipster e Max Rogers: il regista ci porta in un mondo parallelo, visionario, attraverso un gioco di specchi e sensazioni, come un Alice contemporanea, il protagonista   comincia un viaggio sensoriale fra le identità e il gusto.
Una metafora di circa un minuto sugli strati sottili del double cask, e anche sulle doppie identità, su ciò che ci lasciamo essere quando decidiamo di cambiare: alla fine il protagonista riemerge dal mondo fantastico, è di nuovo in un bar circondato da amici; le immagini e la potenza del brand scozzese, l’elegante bottiglia oggetto della pubblicità, bucano lo schermo.
Double cask: un’esperienza ben più grande di un semplice liquore.

www.themacallan.com

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CLASSIC LEATHER PERFECT SPLIT

Reebok Classic celebra nuovamente Kendrick Lamar, artista pluripremiato ai Grammy Awards 2016, con una capsule collection FW16 che vuole lasciare il segno, sulla scia del successo delle precedenti collaborazioni.
Classic Leather Perfect Split Pack è stata realizzata, grazie al prezioso supporto del celebre designer Ian Paley, per l’uomo e per la donna che vogliono un look ricercato ed elegante, ma hanno uno spirito underground e non rinunciano a indossare una scarpa dal groove inconfondibile.
La sneaker sviluppa in maniera armoniosa il concetto di “Perfect Split”, interpreta e rappresenta perfettamente i tratti contrastanti della personalità del rapper statunitense, e li declina attraverso una “separazione” simbolica, che si concretizza attraverso la doppia colorazione della suola.
Autenticità e originalità sono da sempre i tratti distintivi che accumunano Reebok Classic e Kendrick Lamar: per celebrare questi valori, il celebre fotografo e regista Nabil Elderkin ha realizzato una campagna dedicata, utilizzando attrezzatura esclusivamente vintage.
La capsule collection sarà disponibile dal 1 agosto sul sito e in selezionati fashion stores.

www.reebok.it

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Il Denim Pack di Adidas Originals in collaborazione con AW LAB: tre modelli da non perdere

Adidas Originals e AW LAB propongono l’esclusivo “Denim Pack”, una capsule collection tutta al maschile dedicata al grande ritorno del Denim sulle scene della moda internazionale.
I Protagonisti della capsule sono tre dei modelli adidas più iconici: Stan Smith, Superstar e ZX Flux.
Le adidas Stan Smith avranno una tomaia in morbida pelle pieno fiore con 3 strisce traforate, dettaglio in denim sul tallone e suola in gomma tono su tono.
Le adidas Superstar sono dotate di tomaia in pelle pieno fiore con l’inconfondibile punta a conchiglia e le 3 tipiche strisce in denim.
Le adidas ZX Flux possiedono una tomaia in tessuto di alta qualità e un rafforzo sagomato in denim sul tallone.
I modelli del “Denim Pack” sono disponibili in esclusiva in tutti gli store AW LAB e sul sito aw-lab.com.

www.aw-lab.com

www.adidas.it

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NikeLab Gyakusou si ispira a Rio per la collezione Autunno 2016

Da ormai sei anni la collezione NikeLab Gyakusou, collaborazione nata dall’incontro tra Nike ed il fondatore di Undercover Jun Takahashi, ha usato la corsa come lente di ingrandimento per monitorare le aspettative sull’equilibrio stile-prestazione. In occasione dei Giochi Olimpici 2016 la nuova collezione si sposta dalla sua tipica palette di tenui a una gamma di colori primari più accesi, alternati con colori al neon, che catturano ed esprimono la vitalità di Rio de Janeiro. L’abbigliamento invece, che comprende la canotta Distance NikeLab Gyakusou Dri-FIT e gli shorts Distance NikeLab Gyakusou Dri-FIT, si ispira ai capi indossati dai fondisti.
La collezione NikeLab Gyakusou Autunno 2016 sarà disponibile in esclusiva a partire dal 4 agosto presso lo store Nike di Ipanema nello speciale spazio NikeLab Rio. Sarà inoltre disponibile a livello globale a partire dal 18 agosto sul sito nike.com e nei negozi NikeLab.

www.nike.com

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Una ricetta genuina pensata per l’estate

Una ricetta genuina pensata per l’estate by Zona Franca: Verdure saltate

Ingredienti per 6 persone: 300 gr di fagioli piattoni, 2 porri, 2 gambi di sedano, 3 carote, 2 patate americane, 1/3 di un cavolo cappuccio piccolo.

Pulite bene le verdure e pelate batate e carote. Tagliare i porri a rondelle, i piattoni in tre parti, le carote a rondelle di mezzo centimetro, le patate a fette sottili di mezzo centimetro, il cavolo cappuccio a strisce medie.

Lavare e scolare bene, prendere una pentola con il triplo della capacità della verdura, mettere i semi di 3 bacche di cardamomo e un cucchiaio di semi di coriandolo, farli tostare senza bruciare, aggiungere 3/4 cucchiai di olio extra vergine di oliva. Arrivare a una temperatura alta, evitando di fare fumare l’olio.

Quando la temperatura arriva ad essere molto alta, buttare le verdure scolate creando così uno shock termico sempre tenendo il fuoco alto. La pentola deve rimanere aperta, la verdura non deve stufare né rosolare, deve cuocere però ad altissima temperatura. Salare e pepare a piacere. Con due cucchiai di acciaio, girare le verdure in padella per 8/10 min. Quando si vede che la patata (la patata americana) o il porro iniziano ad essere al dente, spegnere il fuoco, chiudere con il coperchio e lasciare finire di cuocere per altri 5 minuti. Controllare che la verdura non sia cruda. Meglio servirla al dente, senza rischiare di farla diventare scotta. Servite a temperatura media.

ABOUT ZONA FRANCA

ZONA FRANCA è un take away di Varese dove si possono trovare pietanze dolci e salate cucinate prevalentemente con ortaggi, frutti e farine coltivate con semi antichi. Le materie prime provenienti dai semi antichi sono esclusivamente coltivate con tecniche biologiche e biodinamiche. Vengono privilegiate frutta e verdura stagionali  a filiera corta. I piatti, bicchieri e contenitori usati sono composti da fibre vegetali interamente biodegradabili. I forni utilizzati sono elettrici a vapore combinato o a gas, nessuna cottura o riscaldamento sono effettuati al microonde. Sono disponibili una vasta scelta di estratti di frutta e verdura nutrienti sia nelle stagioni calde che fredde. Questo progetto culinario-culturale è stato ideato dall’artista Franca Formenti con la co-direzione di Giulia Bonomi.

www.zonafranca.biz

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Cinecult: La notte del giudizio. Election Year di James DeMonaco

Ammettiamo pure che sia un caso e concediamo pure al regista James DeMonaco della saga della ‘Notte del giudizio’ il beneficio del dubbio. Tutto sommato però il legame fra il film horror sci-fi ‘La notte del giudizio. Election Year’ distribuito da Universal Pictures e la realtà delirante di violenza e svolte epocali che l’America sta vivendo sembra inequivocabile. Difficile non riconoscere nella senatrice Charlie Roan (interpretata da Elizabeth Mitchell che nella trama del film ha perso l’intera famiglia durante la truculenta notte dello sfogo) una militante Hillary Clinton e nel grande Pastore, il suo contraltare politico dei Nuovi Padri Fondatori legati alla plutocrazia dell’establishment repubblicano un arrogante Donald Trump, ma tant’è. La finzione qui vuole superare la realtà di un’America travolta dalla paura del terrorismo e con il fiato sospeso per gli esiti della prossima consultazione elettorale decisiva per le sue sorti: e bisogna dire che ce la mette tutta. L’eroe di turno dal secondo film della saga in poi, Leo Barnes (un super macho Frank Grillo) dovrà proteggere la pia e giusta senatrice dagli attacchi ultraviolenti di chi, mascherandosi come in una futuribile notte di Halloween votata all’omicidio e ai sacrifici umani, usa tutte le armi a sua disposizione per mettere in atto i propri piani scellerati. In gioco c’è il destino dell’America e soprattutto degli strati sociali più deboli e meno abbienti perché la coraggiosa senatrice vorrebbe abolire la regola che consente una volta all’anno per 12 ore agli americani di dare libero sfogo ai loro repressi istinti sanguinari, una norma che in realtà di fatto consente ai ricchi di eliminare i poveri, risparmiando sui costi del bilancio del welfare. E’ fantascienza ma fidatevi, tutto può accadere. I personaggi che danno colore e sapore alla scena del film, molto action movie e thriller sapientemente orchestrato fra vari generi, sono alcuni attori black come Mikelty Williamson nei panni del droghiere Joe, il suo assistente Joseph Julian Soria nel ruolo di Marcos e in quello di Laney, la ragazza tosta che fornisce soccorso col suo furgone durante la notte dello sfogo, possiamo apprezzare il talento e l’intensità dell’attrice Betty Gabriel.
Ambientato in una Washington surreale, il film contamina con esiti felici vari generi cinematografici riportandoci in parte al filone apocalittico capitanato da ‘1997 fuga da New York’ e ‘La notte dei morti viventi’ suscitando interessanti riflessioni sulla natura umana e sull’origine della violenza e della rabbia sociale di oggi.

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Credit Cover Universal Pictures 

HAMAKI-HO
 vacanze italiane

Sarà un’estate firmata Hamaki-Ho quella che migliaia di uomini porteranno con loro lungo le più disparate mete: dalle vacanze internazionali, ai boulevard cittadini, ai borghi marinari e dentro le sere di queste attese settimane di vacanza. Perché è proprio con total look leggeri, in lino e cotone che il brand Hamaki-Ho, ha pensato l’uomo comtemporaneo dell’estate 2016, tra nuance polvere come la sabbia, azzurre come il cielo, rosa come certe albe e il blu di quando si spegne il sole. Non poteva che nascere da un marchio dal Dna italiano quello di creare una capsule collection dedicata all’estate, il periodo dell’anno in cui nasce spontaneo il guardarsi dentro per procedere verso il futuro immergendosi nei luoghi dell’infanzia, carichi di ricordi, e in viaggi pionieri, alla ricerca di nuovi significati. Un viaggio interiore ed esteriore che il brand Italiano doc. Hamaki-Ho ha voluto esprimere attraverso nuove e rigorose linee pulite dall’eleganza senza tempo.

www.hamaki-ho.com

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Il giusto mix Wrangler: camicia in denim tropical e classic Chino

Per la SS16, Wrangler propone un look dal mood tropicale e uno più classico per un uomo sempre attento alle ultime tendenze. Regular short in denim abbinati ad una camicia dalle stampe tropicali sono un mix perfetto per gli aperitivi sulla spiaggia o una passeggiata sul lungo mare in compagnia dell’avventura estiva. Cavalcare le onde con gli short Wrangler è l’imperativo dell’estate grazie al fit rilassato, risvolto al fondo e dettagli tipici del brand come le cuciture a W sulle tasche posteriori e il logo in vera pelle.
Chino dalle tonalità ocra insieme alla camicia bottom down blu creano il look ideale per un giro in moto al tramonto o una serata nel club più in voga del momento.
In cotone comodo e traspirante con un tocco di stretch per assecondare i movimenti, i chino Wrangler 5 pocket sono perfetti per l’estate 2016.

www.wrangler.it

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Le serie tv e il look: da How I met your mother a Games of Thrones

L’abito non fa il monaco, ma per le serie tv sì.
Se è vero che le serie televisive negli ultimi cinque anni sono migliorate nella regia, nella sceneggiatura, nella fotografia e nella scelta del cast, allo stesso modo è sempre più ricercata, e spesso decisamente efficace per la riuscita di un personaggio, l’attenzione e la cura riposta nel suo stile, dal guardaroba agli accessori, basta pensare al cappello “pork pie” di Walter White in Breaking Bad.
L’abito non fa il monaco, ma può fare il personaggio dunque? Se Barney Stinson di How I met your mother non fosse così patologicamente affezionato ai suoi abiti, alla loro manifattura, ai loro tessuti e al loro tailoring effect, non sarebbe Barney Stinson. O meglio, non sarebbe il Barney che conosciamo dalle prime puntate ma quello attivista in politica, povero e romantico che si intravede in qualche flashback. E non avrebbe lo stesso appeal. Allo stesso modo Neal Caffrey in White Collar, ladro e falsario gentiluomo che fa perdere la testa a tutto il mondo femminile della serie (e non solo), pur avendo il caviglieria di sicurezza firmata FBI riesce sempre ad essere impeccabile, con outifit perfettamente costruiti ai quali aggiunge un tocco di ironia swing con il cappello Trilby. Su di lui hanno la meglio camicie con cravatte slim e abiti stretti. Classe e buone maniere imprescindibili, sempre. Davvero ineccepibile come le sue azioni, essenziale come le sue parole e senza tempo come la sua professione, è lo stile di uno dei personaggi ideati e recitati meglio delle ultime produzioni americane: Frank Underwood, re di House of Cards. Un’eleganza che convince, data da uno stile equilibrato, che punta sui valori della sicurezza e della solidità, classico e ugualmente moderno: le apparenze non vengono mai intaccate e permettono all’animo machiavellico di Mr. Underwood di raggiungere il fine. D’altronde è l’uomo del Presidente e poi diventa Presidente, il look in carriera cresce così come cresce il suo personaggio. Da questa parte dell’Oceano, in terra inglese, anzi londinese, vale la pena fermarsi su Elementary, versione rivisitata di Sherlock Holmes. Jonny Lee Miller è perfetto nel ruolo così come il suo stile assolutamente brit-cool. Camicie con stampe scozzesi o geometriche quasi sempre indossate con gilet a contrasto, pantaloni skinny e cappotti di lana con bavero largo. Lo Sherlock di oggi abita a Brooklyn perché si è trasferito a New York, ma il suo cuore rimane brit sempre, lo vediamo dal look e lo vediamo dal modo di esprimersi e di comportarsi, non sarebbe stato lo stesso Sherlock senza questo. Menzione speciale allo stile delle serie in costume: Game of Thrones, Mad Men o Viking ad esempio. Non è solo una questione di abiti, ma di personalità e ruoli. Dopotutto, John Snow e Tyrion Lannister non avrebbero lo stesso charme altrimenti, così come Don Draper e Roger Sterling non sarebbero rappresentanze perfette del meglio degli anni ’60 americani. Non è da meno, lasciatecelo dire, l’ambizioso guerriero vichingo Ragnar Loðbrók, in bilico tra storia e meravigliose leggende, dove oltre al look studiato da super costumisti è l’aspetto da barbara canaglia a lasciare nel segno, questa volta però, a partire da barba e capelli.

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I Gilet di TGSU in anteprima da Bjork a Firenze

The Great Sartorial Uprising – TGSU è un marchio Italiano specializzato in gilet da uomo. 
Il prodotto viene concepito e realizzato interamente in Italia: la ricerca stilistica che sta alla base del progetto, volutamente focalizzato su un unico capo simbolo, permette di poter raccontare una storia articolata e complessa che “parla”, come ricorda Stefano Aschieri (proprietario e co-fondatore del brand) “di  tessuti pregiati, manifattura di  qualità e vestibilità contemporanee”.
La collezione Spring Summer 2017 di TGSU si ispira alle identità creative musicali che animavano le province americane negli anni 50 del 900, incarnando una rivolta che  investiva la musica come la moda, creando vestibilità ibride tra il classico e il tradizionale.
I trend nati dalle contaminazioni tra moda e musica nera degli anni ’50, caratterizzati da individualità e ricerca di nuove forme, si uniscono al Workwear e all’Heritage, dove il denim dona un nuovo significato ed un nuovo uso al gilet.
L’unione di questi spunti ha permesso a TGSU di identificare 4 modelli chiave: classico con 5 bottoni e tasche a filetto, uno interamente abbottonato con il collo a camicia, uno con il collo a scialle e tastoni militari, e uno outdoor trapuntano con collo alla coreana.
La collezione SS2017, appena rilasciata, sarà distribuita negli Stati Uniti, in Giappone – paese nel quale il brand ha un fortissimo appeal – ed anche in Italia, in una selezionata lista di shops fra cui il fiorentino Bjork, un independent store nel cuore della culla del rinascimento, aperto da Aprile 2013 che non è solo un negozio di abbigliamento ma un concept store a 360° che propone idee regalo, oggetti di design ed una nutrita selezione di magazine internazionali fashion & art focused.
Bjork è una vera e propria “oasi di pace” per la creatività: non solo moda, ma anche fotografia, showcase e installazioni; una piattaforma interessantissima per designers emergenti, un luogo incoraggiante, minimale e dai colori nitidi, dove passare anche solo per conoscere persone interessanti e prendere spunti.
Uno store che incoraggia la curiosità: niente di più necessario, oggi. 

tgsu.it

www.bjorkflorence.com

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From Seoul to Rio: due esclusive release Diadora

DIADORA celebra l’evento sportivo dell’anno con un progetto straordinario che mette insieme il gotha mondiale delle sneakers per una esclusiva capsule la cui ispirazione è tratta da due modelli della collezione Diadora del 1988. Protagoniste di queste rielaborazioni assolutamente uniche sono infatti due scarpe del catalogo running che furono create nel 1988 appositamente per gli atleti Diadora che andarono a Seoul: IC 4000 e Intrepid.
IC 4000 fu progettata per il piano o per superfici asfaltate ed è diventata famosa per il suo sistema di “impact control” mentre INTREPID è una scarpa costruita per la velocità sulle medie e lunghe percorrenze.
Ogni release sarà accompagnata da un pack abbigliamento che comprende una giacca, una t-shirt e una borsa, anche queste interpretazioni esclusive dei modelli d’archivio Diadora indossati dagli atleti nel 1988. Tutti i capi sono rivisti nei materiali e nei colori, ma mantengono il design, i tagli e lo style dei modelli originali.
A settembre tutti i pack saranno disponibili in esclusiva presso due temporary store dedicati “From Seoul To Rio” a Roma e a Tokyo.

www.diadora.com

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Dark Rebel Rider: il profumo ideale dei bad boy firmato John Varvatos

La premiere esclusiva del nuovo profumo di John Varvatos si è svolta subito dopo la sfilata di moda del 14 luglio Primavera/ Estate 2017, ultimo evento ufficiale della New York Fashion Week.
Dark Rebel Rider” è un’estensione della collezione Dark Rebel, originariamente lanciata nel 2015. La fragranza si ispira al motociclista bad boy che sfreccia impavido ma sa riconoscere i confini. “Proprio come i miei vestiti”, ha dichiarato lo stilista “la fragranza Dark Rebel Rider è iconica, senza tempo e rappresenta un atteggiamento coraggioso. E’ la chiara espressione di una personalità che si contrappone alle convenzioni”.
L’aroma altamente provocatorio di Dark Rebel Rider risveglia una prospettiva audace che non può essere ignorata: la fragranza è il risultato di un lunga collaborazione fra Varvatos e Rodrigo Flores-Roux, Vice Presidente della Givaudan Perfumery, Dark Rebel Rider cattura il cuore e l’anima della ribellione, attraverso note ambrate di cuoio: è una fragranza morbida e sensuale, voluminosa ma mai pesante, che proprio come un bad boy, sa sferrare un pugno nell’universo olfattivo.
La notte, caratterizzata da una performance speciale di Tyler Bryant & The Shakedown, una band in ascesa fortemente voluta proprio da Varvatos, ha visto la presenza di musicisti come Machine Gun Kelly e Travis Mills, l’attore Corey Hawkins e l’atleta / modello Dale Moss.

www.johnvarvatos.com

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Le Impronte di Salvatore Ferragamo: dal 28 Luglio al 31 agosto in mostra un tributo al “calzolaio dei sogni”

Impronte: è questo il titolo di un’inedita mostra, aperta al pubblico dal 28 luglio al 31 agosto 2016, allestita presso il Convento Francescano di Sant’Antonio nel cuore di Bonito, paese natale di Salvatore Ferragamo.
In esposizione 5 calzature realizzate dal celebre artigiano-artista tra gli anni ‘30 e ‘40 e che dialogano in maniera calibrata ed elegante con 5 interventi di arte pubblica realizzati sugli edifici del centro cittadino da 5 artisti coinvolti nella manifestazione, ovvero: Tellas, Gola Hundun, Milu Correch, Giulio Vesprini e Millo.
Ognuno degli artisti ha preso spunto da alcune caratteristiche del lavoro e dei prototipi realizzati da Salvatore Ferragamo: Gola Hundun ha scelto l’insolito modello con punta a corno di rinoceronte del 1938 per celebrare la sua costante indagine del mondo animale, Millo si è lasciato ispirare dal famoso sandalo creato per Judy Garland e diventato un’icona simbolo dell’artigianato calzaturiero, Milu Correch ha guardato ad un sandalo a zeppa dipinta a mano con piccoli mazzi di fiori, uno stivaletto in tela dipinta a motivo di foglie ha permesso a Tellas di indagare il sodalizio con la natura mentre Giulio Vesprini ha preso spunto dal sandalo Diva, realizzato nel 1941 con fasce di camoscio policromo.
Impronte nasce dalla volontà del Collettivo Boca – un gruppo eterogeneo di amanti dell’arte, della cultura e del territorio locale – e del Comune di Bonito di rendere omaggio all’artigiano-artista ed ha trovato subito l’appoggio del Museo Salvatore Ferragamo.
L’opening della mostra si terrà il 27 luglio alle ore 17.00 presso il Convento Sant’Antonio alla presenza di Massimo Ferragamo, Chairman della Ferragamo USA Inc.

www.ferragamo.com

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MAURICE LACROIX presenta il nuovo orologio AIKON

Sono pochi gli orologi che possono essere considerati delle vere e proprie icone. Negli anni Novanta, Maurice Lacroix aveva raggiunto questo traguardo con la creazione di Calypso. Nel 2016, l’innovativa Maison orologiera ha rinnovato lo stile del famosissimo segnatempo in quarzo, ribattezzandolo AIKON – dalla parola “Icon” – e trasformandolo  in una creazione dal design contemporaneo, completamente rinnovata e sinonimo di lusso, con le sue finiture di pregio e con un movimento al quarzo di elevata precisione.
Il nuovo AIKON è declinato in tre modelli: AIKON Ladies 35mm, AIKON Gents 42mm e AIKON Chronograph 44mm massima espressione dello stile sportivo. Soluzioni ideali da sfoggiare nella stagione estiva per valorizzare il proprio look, personalizzandolo con un tocco raffinato, elegante e… iconico!

www.mauricelacroix.com

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Garage Italia Customs e Fca insieme per la salvaguardia del pianeta

Due modelli unici di Fiat 500 elettrica, personalizzati da Garage Italia Customs e FCA, sono stati messi all’asta mercoledì 20 luglio durante il Gala di beneficenza organizzato a St. Tropez dalla Leonardo DiCaprio Foundation.
Le vetture, Sea Ice e Wild, che riprendono sulla loro carrozzeria le tematiche del riscaldamento globale e della salvaguardia dell’ambiente, sono state realizzate con materiali ecosostenibili e riciclabili, così come gli occhiali in edizione limitata di Italia Independent che sono stati consegnati a tutti gli invitati. Le due vetture sono state battute all’asta rispettivamente per 300.000 euro (Sea Ice) e 250.000 euro (Wild).


Per l’occasione, Italia Independent ha inoltre realizzato una Unique Edition di occhiali da sole dedicata alla salvaguardia dell’ambiente, accompagnati da uno speciale packaging creato appositamente per l’evento. Gli occhiali, dalla forma classica e realizzati in materiale 100% riciclato, presentano un frontale tinta unita e sono caratterizzati da una finitura opaca.

www.italiaindependent.com
garageitaliacustoms.it

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IL FENOMENO MONDIALE ‘URBEX’ RACCONTATO IN IN 8 PUNTATE SU RED BULL TV

A partire dal 1 agosto, gli spettatori di tutto il mondo avranno la possibilità di vedere le prospettive mozzafiato dei nuovi avventurieri urban dell’era moderna grazie all’anteprima di tutti gli otto episodi di Urbex.
Urbex è sinonimo di esplorazione urbana: i più intrepidi e carismatici esploratori urban si introdurranno in location quali un impressionante grattacielo a Dubai e un ponte che si erge sopra Mosca per condividere vedute da cardiopalma. In più ci renderanno partecipi delle loro storie personali, raccontando come e perché hanno deciso di vivere la propria vita al limite.
Urbex offre un’affascinante combinazione di filmati POV, angolazioni di osservazione e tecniche di editing all’avanguardia, il tutto allo scopo di portare lo spettatore alla scoperta di location e ad osare i suoi primi passi nell’ignoto.
Urbex trasmette in anteprima tutti gli episodi on demand a partire dal 1 agosto 2016 – solo su Red Bull TV.
Sintonizzatevi su redbull.tv o scaricate l’app o connettetevi attraverso la smart tv.

www.redbull.tv

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Cinecult: Mr. Cobbler e la bottega magica di Tom McCarthy

Avete mai provato a immaginare di cambiare completamente la vostra vita calzando le scarpe di qualcun altro? Beh Max Simkin (impersonato dall’esilarante Adam Sandler), calzolaio annoiato e un po’ bolso del Lower East Side di Manhattan sì. E infatti, riparando le scarpe dei suoi clienti con una vecchia macchina per ricucire le suole ereditata dal nonno ebreo purosangue e infilandosi le scarpe così ricostruite gli succede di tutto, quanto basta per mettere pepe e dare sapore alla rocambolesca commedia di Tom McCarty, meglio noto fra i cinefili per la regia da premio Oscar de ‘Il caso Spotlight’.
Nel cast fa capolino sul grande schermo dopo un po’ di assenza dalle scene la bionda Ellen Barkin, che sembra quasi la caricatura della torbida virago interpretata da Cameron Diaz in ‘The Counselor’ di Ridley Scott. Il quartiere del Lower East Side è in subbuglio perché la malavitosa Elaine Greenawalt vuole radere al suolo gli edifici storici e i negozi più popolari della zona per perseguire i suoi loschi affari speculativi. Ma in un modo o nell’altro Max, che si intrufola nelle vite dei suoi clienti talora goffamente talora con spassosa disinvoltura, gli renderà la vita assai difficile, finché farà delle scoperte molto curiose sul padre scomparso. Nel film, graziato da un ottimo cast in cui primeggia un apprezzabile Steve Buscemi, uno dei re della commedia Hollywoodiana, per non parlare del cammeo tutto da scoprire di Dustin Hoffman, la componente magica domina la scena dando vita a una serie di gag scoppiettanti in cui Adam Sandler diventa una sorta di super eroe. Ma come giustamente gli dirà Dustin Hoffan: “Noi siamo guardiani di anime: indossare i panni altrui è un privilegio ma anche una grande responsabilità”. Da non perdere la scena in cui il trans dal tacco assassino (letteralmente!) si infila nell’appartamento del killer gangsta’s chic che sembra uscito da un video di Puff Diddy con le sue scarpe di lucertola. Alla fine la lezione è che spesso anche un accessorio apparentemente insignificante come le nostre scarpe può cambiare la nostra identità e il nostro destino. Fino a redimere i malfattori come il sicario Cliff ‘Method man’ Smith (Leon Ludlow) un rapper che ha vinto un Grammy duettando con Mary J. Blige. Non perdete questo film se cercate una commedia intelligente.

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I Barbudos degli anni 2000

Se in origine i capelli scompigliati e il lasciarsi crescere la barba erano sinonimo di grandi ideali e patriottismo, ora i celebri “barbudos” si sono trasformati in giovani ragazzi che nostalgici dell’allure dell’intellettuale politicamente attivo, emulano questo look riadattandolo ai nostri giorni.
Il punto di partenza è un taglio lungo apparentemente wild. In realtà dietro c’è un’attenta cura affinchè il capello sia sempre idratato.
Per questo è importante utilizzare uno shampoo nutriente come GUM Smoothing Shampoo (http://gumsalon.com/prodotto/gum-smoothing-shampoo) con annessa maschera ristrutturante come la GUM Repair Mask & Conditioner (http://gumsalon.com/prodotto/gum-repair-mask-conditioner).
Lo stesso vale per la barba, lunga ma molto definita nella forma grazie a regolazioni a lama e a forbice e all’utilizzo di una spazzola apposita possibilmente con setole di cinghiale che ammorbidiscono e illuminano la barba senza spezzarla e rimuovono la pelle morta che si accumula con il tempo (http://gumsalon.com/prodotto/gum-beard-brush).
Il tocco finale è dato dall’olio per un’ulteriore lucentezza e per evitare l’accumulo di odori sgradevoli dovuti ad agenti esterni (http://gumsalon.com/prodotto/gum-beard-oil) e/o dal balsamo per una maggiore idratazione (http://gumsalon.com/prodotto/balsamo-per-barba).

gumsalon.com

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Uomini di stile: da ieri a oggi, cosa è cambiato?

Oggi, così come allora, la parola d’ordine per un vero gentleman è “semplicità”. Semplicità che è una vera e propria attitudine più che un codice modaiolo.
L’eleganza è determinata da classe e naturalezza. Ce l’ha insegnato Humphrey Bogart, icona del cinema hollywoodiano negli anni ’40, che ricordiamo per la sua interpretazione nel film “Casablanca”, portando il trench, il cappello fedora e il completo gessato a doppiopetto a outfit cult. Non molto lontano da questo concetto troviamo un uomo dal fascino senza tempo: Paul Newman, vincitore dell’ Oscar nel 1987, per “Il colore dei soldi ”, la sua nonchalance dentro e fuori il palcoscenico continua ad essere considerata un modello da seguire: preppy-chic, stile tipico del bravo ragazzo: colori tenui, golf sulle spalle, pantalone dritto e mocassino. Ancora oggi ci si veste così, no? Da annoverare tra gli immortali, per la sua naturale eleganza e il suo sottile senso dell’ironia, è Cary Grant, il quale ha creduto fermamente nel “ready-made” Americano, sostenendo che la misura è l’essenza del buon gusto, un abito deve essere appropriato: i pantaloni non troppo stretti, né troppo larghi, il cappotto non troppo lungo né troppo corto, l’abito è blu scuro, ed è adatto sia al giorno che alla sera, anche in sostituzione dello smoking. Anche il “cattivo ragazzo del cinema”, soprannominato “The King of Cool”, Steve Mcqueen entra nella classifica degli uomini il cui look è immortale: mood trasandato (forse creato a tavolino), una passione per il denim, i golf a “v” e i giubbotti di pelle. Lo ricordiamo nel film “La grande fuga”, per il carisma, lo charme e allo stesso tempo la sregolatezza e l’ anticonformismo che lo hanno fatto diventare “l’anti-divo” più famoso di Hollywood.
Ma oggi cosa succede? Ha imparato bene a seguire le orme dei grandi l’attore britannico Tom Hiddleston, noto per aver interpretato il “cattivo” del film “Thor”. Negli ultimi tempi si trova sempre nella top 10 degli uomini meglio vestiti al mondo: eleganza dal look casual al completo scuro, al tight. Anche se predilige le grandi firme come Armani, mantiene uno stile personale mixando capi casual ad altri più ricercati, creando outfit freschi e moderni. Brad Pitt e George Clooney, accomunati dalla sagra “Ocean’s”, rimangono nell’olimpo della raffinatezza contemporanea: sempre con look versatili, capaci di passare da completi a spezzati in totale armonia. Brad da sempre è un po’ bohemienne nella vita privata, ama le fantasie, le giacche sahariane, non sopporta le cravatte e va bene così. Inutile a tutti costi indossarle, si può essere eleganti anche senza.
Anche se non si direbbe ama i tagli tradizionali da scozzese d.o.c, Ewan McGregor, che si è fatto conoscere nel film “Trainspotting”, il quale non rinuncia a un pizzico di follia sfuggendo a tutti i costi l’ovvio ed il banale, lasciando spazio all’originalità. Via dunque a spezzati con pantaloni eleganti e biker jacket, giubbino in pelle per andare in moto, da sfoggiare anche sul red carpet. È d’accordo Eddie Redmayne, che nel 2014 si è aggiudicato l’Oscar per il miglior attore protagonista in “La teoria del tutto”, che sceglie lo stampo dandy, con completi testa di moro, tre pezzi su gessati, cravattine sottili e una predilezione per le camicie rosa tenue. A sperimentare è invece Joseph Gordon-Levitt, coprotagonista con Leonardo Di Caprio nel film “Inception”, il quale punta sulle stampe; a dare un tocco di modernità non sono i colori, ma le fantasie: sulla camicia e sulla cravatta. Per evitare l’effetto clown sono da bilanciare sempre almeno a un capo e accessori monocromatici.
Benedict Cumberbatch, british fino al midollo, sceglie giacche dal fit slim e cravatte di seta.“L’eleganza per me? Essere in armonia e in ordine, anche se non sei andato dal barbiere per un po’. Prediligo vestiti di grisaglia o giacche di tweed”. Matt Bomer, personaggio reso noto dalla fiction televisiva “White Collar”, sceglie un look informale che fa girare la testa a uomini e  donne sia sul set che fuori: camicia a righine, cravatta, giacca sportiva ed è fatta. Un dettaglio vezzoso è il cappello Borsalino, anche strategico per chi non è proprio altissimo.
Ryan Gosling ne prende nota: look senza fronzoli da vero ragazzone americano, il cui accessorio immancabile in questo caso sono gli occhiali da sole, in particolare i Wayfarer di Ray Ban, modello cult degli anni’70.
Tutto questo forse ci fa capire quanto ancora l’uomo contemporaneo guardi al passato, senza però parlare di malinconia, anzi al contrario, di evoluzione. Un’evoluzione che ha bisogno di guardare indietro ai grandi classici e prendere spunto, per non lasciare per strada quei tocchi che trasformano da sempre “l’uomo” in “gentleman”. Il segreto è personalizzare, la chiave di stile è essere se stessi.

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VARG IL RAGAZZO CON I TATUAGGI

Incontro con Varg Emil Kristoffer Holmqvist il volto del momento.

Varg Emil Kristoffer Holmqvist, un nome difficile, una personalità dalle mille sfaccettature, una carriera di modello in fase di definizione. Sotto una cornice dura, fatta di una corazza di tatuaggi e piercing, si nasconde un ragazzo con la passione per la musica e i tatuaggi; con una voglia prorompente di esprimere se stesso in maniera pura e incisiva. Lo abbiamo incontrato a Roma per questo photoshooting esclusivo per farci raccontare cosa vuole fare da grande.

Chi è Varg Emil Kristoffer Holmqvist e quali sono i sui hobby e le sue passioni?
Vengo dalla Svezia, non sono solo un modello ma anche un operaio che lavora duramente in un magazzino. Trascorro il mio tempo libero come batterista in una band hardcore punk chiamata Another Day Gone, andando in skateboard, disegnando, facendo festa, shopping e uscendo con gli amici. La mia prima grande passione nella vita è la musica: attraverso la musica mi sento di poter ottenere tutto e nulla mi può fermare; significa il mondo per me. La mia seconda grande passione nella vita è la moda. Nella mia vita, ho sempre avuto il mio stile, sia come skate boarder a 12 anni, con i dread e pantaloni larghi, o come punk rocker a 17 anni, con piercing e patch band. Esprimere me stesso come un adulto creativo utilizzando disegni e tendenze che sono là fuori, mescolandoli con la mia storia stile personale, questo è quello che trovo molto divertente e non riesco a immaginare la mia vita senza questo.

Hai moltissimi tatuaggi, quando hai fatto il primo? cosa rappresentano per te?
Avevo 18 anni quando ho ottenuto il mio primo tatuaggio. Era piccolo e piuttosto semplice: “Skate and Destroy” sul mio avambraccio, dopo di che non riuscivo a smettere haha. Alcuni di loro sono ricordi di momenti difficili nella mia vita, momenti che mi hanno veramente reso la persona forte che penso di essere oggi. E, naturalmente, alcuni di loro sono solo cose divertenti e casuali. Come il tatuaggio “Your Name” sul sedere, mia mamma me l’ha regalato per il giorno del mio 19 ° compleanno!

Per lavoro giri moltissime città, in quale ti piacerebbe fermarti e perché?
Ci sono molte città che mi piacerebbe chiamare casa, ma quella principale sarebbe Los Angeles. Mi piace la sensazione di essere in una città enorme. Il modo in cui la maggior parte degli americani vivono la loro vita a L.A. e nei suoi dintorni sembra così cool, e le opportunità per fare cose grandi casualmente sembra senza fine in quella parte degli Stati Uniti.

Com’è iniziata la tua carriera?
Tutto è iniziato lo scorso ottobre, quando sono cresciuto affezionato al taglio di capelli portato dal cantante in uno dei miei gruppi preferiti, i NAILS. In quel periodo avevo i capelli neri lunghi e mi è venuto un impulso improvviso di avere i capelli tagliati come il cantante. Un mio amico che viveva con me mi parlò di questo barbiere old school chiamato The Barber. Ha detto che erano veramente bravi in quello che fanno e che avrei dovuto provarli. Sono andato a The Barber, anche se ero un po’ in ansia di tagliare tutti quei capelli. Ho mostrato loro una foto del taglio di che avrei voluto e ho chiesto loro se potevano farlo. Ali, il barbiere che mi hanno dato, ha detto di sì, naturalmente, ma poi ha chiesto, ti dispiacerebbe se lo facciamo in scena, invece, ad un grande evento di moda capelli tra un mese? Sorpreso e lusingato, ho detto di sì e così mi hanno tagliato i capelli sul palco dello show di capelli. Dopo di che, essendo completamente nuovo al gioco, non ho avuto un indizio su quello che stava succedendo. Il mio amico Oscar, che è anche un modello, mi ha detto che se volevo continuare ad essere un modello dovevo contattare la signora che aveva organizzato l’evento Barber, Jenny Katura. Ho inviato alcuni scatti fatti dal mio amico Derek e le mie misure a lei li ha poi trasmessi a Sweden Models. Kamilla e Therese da Sweden Models mi hanno poi contattato nei giorni successivi ed è così che tutto è cominciato.

Il tuo nickname è “no_hero_just_wolf” cosa vuol dire?
Senza andare troppo nel profondo, vuol dire semplicemente che non sono un eroe ma semplicemente me stesso, un Lupo.

Lo stile di Varg Emil Kristoffer Holmqvist
Il nero è il principale “colore” con cui mi vesto, e insieme a quello cerco di sperimentare tutte le tipologie di vestiti. Magliette, camicie, jeans rovinati e lunghi cappotti. Mi piace riaggiustare i miei vestiti, come cucire toppe e fare delle modifiche personalizzate, li sento come se fossero parte di me, della mia persona.

Cosa non può mancare nella valigia di Varg Emil Kristoffer Holmqvist?
Le mie cuffie e una batteria supplementare per il mio telefono – dopo un po’mi manderebbe fuori di testa non avere la mia musica nelle orecchie.

Chi è la tua icona di stile?
La mia icona di stile potrebbe essere una persona di strada: vedere l’individualità che assume la moda nelle persone è di grande ispirazione per me. Senza parlare di cliché, vedo la strada come una passerella con gruppi di stili mischiati in modo creativo. Prendo spunti nei diversi tipi di abbigliamento delle persone che vedo e incontro quotidianamente, e cerco di mescolarli nel modo in cui mi sento comodo e vero.

Il tuo sogno nel cassetto
Trovare la mia strada nel mondo, vedere posti nuovi, incontrare nuove persone e, se ne avrò i mezzi, aiutare le persone che sono meno fortunate. E anche: fare festa con Seth Rogen.

Progetti per il futuro?
Pubblicare un album con la mia band, provare a vivere facendo il modello e viaggiando per il mondo.

www.instagram.com/no_hero_just_wolf/

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Photographer | Tania Alinieri
Stylist | Stefania Sciortino
Grooming | Beatrice Contino
Model | Varg Emil Kristoffer Holmqvist @wonderwall

NIKE PRESENTA AN UNLIMITED FUTURE: SPERANZA PER IL DOMANI

Nike celebra la perseveranza dei più grandi atleti del mondo e esalta l’estate dello sport con la sua “Unlimited Campaign” che estende la recente serie dedicata agli atleti e incoraggia tutti ad abbracciare una mentalità “illimitata”.

Unlimited Future” è stata creata da Weiden + Kennedy, diretta da Damien Chazelle e dalla star americana Bobby Cannavale. Gli atleti rappresentati sono Neymar Jr, Serena Williams, LeBron James, Mo Farah e Zhou Qi.

nike.com

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https://youtu.be/ivqhMxjV7j8

Moleskine Cafè: riscoprendo il sapore dei caffè letterari

In Corso Garibaldi 65, nel Distretto del Design di Brera a Milano, apre le porte al pubblico il Moleskine Café; un format originale che reinterpreta l’idea del classico café littéraire,  immerso in un’atmosfera dal sapore contemporaneo disegnato perfetto in stile Moleskine.
Un po’ caffè letterario, un po’ galleria d’arte, un po’ negozio e un po’ libreria, è disegnato per offrire un mix di energia creativa e tranquillità, per pause di relax e riflessione. Al piano terra, un grande tavolo comune, per favorire il dialogo e tavolini più piccoli nella zona bar e nella zona sofà del mezzanino per chi cerca più intimità. L’obbiettivo è quello di ricreare un luogo di ritrovo e di condivisione culturale in cui poter conversare, ma anche leggere e creare, accompagnati da quella bevanda che Molekine ha reso protagonisa: il caffè. Tramite una partnership con la torrefazione milanese Sevengrams, il bar propone due diverse miscele di espresso, e una gamma di caffè filtrati e a infusione in tre pregiate varietà monorigini.
L’area del pianterreno è dedicata a mostre incentrate in particolare sulle prime fasi del processo creativo. Schizzi, appunti e concept in nuce di architetti, designer, illustratori, registi e innovatori, affermati o emergenti, sono il punto di partenza di una serie di esposizioni temporanee che svelano il processo creativo nel suo divenire, come sfogliando le pagine di un taccuino.
Si apre un nuovo capitolo che rappresenta un’evoluzione naturale per Moleskine, un brand dedicato alla creazione di contenuti e al continuo arricchimento delle esperienze culturali. Altre notizie su Newsly.

www.moleskine.com

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Liu Jo Uomo presenta il nuovo denim cimosato stretch

Liu Jo Uomo spinge l’acceleratore sul denim, elemento chiave del brand, e lancia sul mercato la Collezione Denim Liu Jo Uomo. Punta di diamante è il nuovo jeans realizzato in denim cimosato stretch. Innovazione, qualità e Made in Italy convergono così in un capo unico, che racchiude in sé performance e tradizione.
Il denim cimosato è infatti un materiale nobile che conferisce al prodotto un alto standing grazie alla raffinatezza del tessuto e alla preziosità della sua lavorazione: Liu Jo Uomo oggi aggiunge un’innovazione a questo materiale prezioso, una fibra che conferisce elasticità, garantendo così il massimo comfort ed esaltando la vestibilità del jeans.
Proprio per rappresentare le caratteristiche di questa innovativa tela denim, Liu Jo Uomo ha voluto portare in scena il Pole Sport, una nuova disciplina fitness che prevede performance coreografiche. È stato realizzato un video con la collaborazione di Giuseppe Siracusa – campione italiano di Pole Sport e Pole Dance – che in 60’’ ha esaltato la comodità, l’elasticità e lo stile del jeans cimosato.

www.liujouomo.it

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Nuovi talenti italiani al Men’s Hub: Matteo Lamandini

Modenese, classe 1989, studi all’Istituto Marangoni di Milano e già molte esperienze alle spalle, come la vittoria nel 2014 del contest Designer for Tomorrow, che gli ha permesso di fondare il proprio brand e gli ha dato l’opportunità di disegnare una capsule per Tommy Hilfiger. Abbiamo ritrovato Matteo Lamandini prima all’ultima edizione di Pitti a Firenze e poi come uno dei nomi che ha preso parte al Men’s Hub, il progetto di CNMI, in collaborazione con Vogue Talents, che ha avuto luogo per la prima volta durante le giornate dedicate alle sfilate uomo lo scorso giugno. Abbiamo in quella occasione chiacchierato con Matteo per farci meglio raccontare il suo percorso e le sue proposte.

Quando hai capito che volevi lavorare nella moda e perché una linea tua?
Ho capito che volevo lavorare nel mondo della moda quando, una volta intrapresi gli studi di ragioneria alle scuole superiori, scelsi quel ramo in quanto mi piaceva la divisa dei banchieri, quindi di come mi sarei potuto vestire per andare a lavoro. La decisione di iniziare con una mia linea è dovuta alla vittoria del contest “Designer for Tomorrow” che mi ha permesso di collaborare con Tommy Hilfiger e successivamente di intraprendere un mio percorso personale.

Hai alle spalle collaborazioni con altri marchi, prima della nascita del tuo brand, quali insegnamenti hai ricevuto da queste esperienze?
Ogni casa di moda in cui ho lavorato mi ha lasciato grandi nozioni, ma tutte diverse una dall’altra; ad esempio l’esperienza da Tommy Hilfiger mi ha trasmesso grandi nozioni a livello culturale, metodi di lavoro nuovi e completamente diversi da quelli italiani e, cosa fondamentale, lavorare per lo “sportwear” cosa a me quasi sconosciuta o meglio, che non avevo ancora inserito nel mio recipiente. Marni invece mi ha introdotto nozioni sulla maglieria che non conoscevo e MSGM mi ha insegnato come si lavora, dato che era la mia prima esperienza, e sopratutto le basi per fare una buona ricerca.

Ci racconti la collezione che hai portato al Men’s Hub e quali le caratteristiche principali del tuo stile?
La collezione S/S17 é improntata sull’ambiente berlinese, che personalmento ho avuto modo di scoprire vivendoci; come in ogni collezione sono partito da un aspetto formale per poi andarlo a contaminare con elementi che appartengono ad un mondo opposto, ovvero quello underground; quindi ho inserito il Denim anche nella parte più formale, come ad esempio nei blazer, e tessuti come il gessato in capi che nascono prettamente dal mondo di strada, per ironizzare e rendere più fresco e giovanile qualsiasi elemento presente in collezione.

Da dove arrivano le ispirazioni
Le ispirazioni provengono quasi sempre dal mondo cittadino, unite a concetti artistici come possono essere quadri oppure installazioni.  Viaggiando spesso entro in contatto con cose che inizialmente posso non trovare interessanti ed é proprio da quest’ultime che può nascere sempre qualcosa da cui parto per disegnare.

Tue icone di riferimento? A chi pensi quando crei? Chi pensi possa indossare i tuoi capi?La mia icona di stile é senza ombra di dubbio Thom Browne in persona, mi stupisce sempre! In realtà non penso a niente, libero la mente e parto facendo a volte anche tanti disegni che poi cestino. L’unica cosa che penso, quando creo, è che il capo dovrà poi essere indossato da un pubblico prettamente giovane tra i 25 e 35/40 anni, legato al mondo cittadino quindi cerco sempre di rimanere in ambiti che possano essere adatti a questo tipo di pubblico.

Quanto é importante una esperienza come il Men’s Hub?
È un’esperienza molto importante per un giovane designer, perché ti permette di entrare in contatto con la press e ti può dare visibilità, cosa che all’inizio é essenziale.

C’è tutta una nuova generazione di designer made in Italy, un ricambio generazionale che era tanto atteso, chi ti piace fra questi nomi nuovi, chi senti affine?
Per quanto riguarda l’uomo mi piace molto il gusto di Andrea Pompilio, che proprio un esordiente non è, ci sono alcune caratteristiche del suo lavoro che rivedo nel mio. Invece parlando di cambi di direzione artistica, mi piace molto Alessandro Michele, da poche stagioni alla guida di Gucci.

Progetti e sogni per il futuro?
Il progetto per il futuro é quello di fare crescere il mio brand, quindi di riuscire ad entrare in nuovi mercati.

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AIR MAX 1 ULTRA FLYKNIT: CON NIKE …SI VOLA

Sono passati quasi tre decenni da quando sulla Air Max 1 debuttò la tecnologia visible Air, che ha trasformato il design delle calzature e lanciato una linea così forte da meritarsi una celebrazione annuale. Oggi questo modello segna un nuovo traguardo: grazie al contributo della tecnologia Flyknit di Nike, in continua trasformazione, nasce la Nike Air Max 1 Ultra Flyknit, la più leggera Air Max 1 mai esistita.
Perfezionata attraverso innumerevoli prototipi, guidata dal designer capo del progetto Ben Yun, la scarpa presenta un tessuto Flyknit leggero sulla punta e sulla linguetta per garantire massima traspirazione, mentre una struttura più densa sul tallone garantisce ulteriore supporto. Un’area senza cuciture proprio sopra la suola intermedia rimanda alla Air Max 1 originale.
La Nike Air Max 1 Ultra Flyknit è disponibile nella versione uomo e donna dal 21 luglio 2016 sulla app SNKRS e dal 28 luglio 2016 presso i rivenditori di tutto il mondo.

www.nike.com

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Mentor.FM, il tuo DJ a portata di smartphone

Già attiva nella versione web e su dispositivi iOS, è ora disponibile anche per Android l’applicazione 100% Made in Italy che impara i tuoi gusti musicali e sceglie la musica che ti piace.
Già attiva in oltre 170 paesi nella versione web, Mentor.FM è un “DJ personale” che funziona esattamente come una radio, ma il flusso musicale è personalizzato ed unico perché si basa sui profili Facebook, Deezer, Last.FM – ma comprenderà presto anche Spotify, Twitter e libreria iTunes – dell’utente e sui feedback (like, dislike, skip) relativi ad ogni singola canzone proposta, che l’utente stesso può indicare tramite semplici gesture.
L’applicazione attinge alla libreria di Deezer, streaming partner di Mentor.FM. Per questo, per poter usufruire della radio in modo completo su smatrphone è necessario un account Deezer Premium. L’app Android funziona anche con l’account Free e permette di sentire 30 secondi per ogni brano, ma permette di ottenere un trial gratuito di 30 giorni.
Mentor.FM non propone mai playlist monotematiche ed evita noiose ripetizioni di artista o brano. Ma c’è di più: l’ordine dei brani non è casuale e cerca di adeguarsi in tempo reale allo stato d’animo dell’utente: se sta proponendo indie rock e l’utente risponde con una serie di skip sui brani proposti, Mentor.FM interpreta il segnale come “non è il momento giusto per l’indie rock” e cerca di aggiustare il tiro proponendo altro. C’è poi la funzione Surprise Me pensata per gli utenti che vogliono scoprire nuovi mondi musicali ed ampliare i propri orizzonti.

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PHP P/E uomo 2017: “AMERICAN FRAMES”

Inseguendo un ideale di libertà assoluta e il brivido di avventure inattese, PHP vira verso gli Stati Uniti d’America, attraversando il Paese coast to coast per raccogliere insieme gli elementi più rappresentativi della cultura americana.
Momenti e ricordi del viaggio sono cuciti su uniformi urbane, come immagini in un libro fotografico, inquadrando i diversi aspetti dell’America in un eclettico mosaico di elementi visivi. Riferimenti storici si mescolano a cultura pop dando forma ad una serie di capi che uniscono il know-how dell’artigianato italiano con il fascino irriverente di esploratori contemporanei, raffinati e casual.
Abiti tradizionali Navajo incontrano ragazze pin-up anni ’50 e si vestono di elementi d’ispirazione militare, ricreando divise urbane infuse da un nostalgico senso di patriottismo Americano old-school. Leggere giacche scamosciate avvolgono il corpo morbidamente come una seconda pelle, mentre tessuti denim e capi vintage originali dell’esercito USA vengono rielaborati in ibridi fatti di pelle, pittura e tessuto.
In collaborazione con esperti artigiani toscani, PHP fonde la tradizione di conceria naturale italiana con metodi di lavorazione sperimentali.
Riconoscendo l’unicità del fatto a mano come elemento fondamentale della sua storia, Php ha collaborato con gli studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Firenze per sviluppare i motivi ispirati alla street-art e ai classici disegni tribali dei nativi americani, rinnovando il suo impegno nel tenere viva la tradizione artistica e manufatturiera Italiana.

www.pihakapi.com

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Neon: la limited edition di occhiali da sole firmata Hawkers e Steve Aoki.

HAWKERS, azienda di moda di Alicante, lancia una limited edition di occhiali da sole dal nome allegorico, “Neon”, e la presenta con un video rivoluzionario, omaggio a Andy Warhol,  con un protagonista moderno come Steve Aoki, DJ americano volto della collezione.
Gli occhiali da sole della limited edition sono modelli unisex, con lenti polarizzate prodotte da prestigiose aziende tedesche leader nel settore che garantiscono un’elevata riduzione del riverbero del sole e una protezione UV al 100% grazie alle lenti neon e alle stanghette nere. I modelli hanno una struttura leggera: la montatura è priva di componenti metalliche ed è realizzata in policarbonato della più alta qualità presente attualmente sul mercato, oltre che estremamente resistente.

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Veneta Cucine ospita un talk per celebrare il valore dell’eccellenza diffusa

Cosa s’intende, oggi, per Eccellenza? E come questo concetto può relazionarsi con le tante ed operose realtà produttive italiane?
Al talk promosso e ospitato da Veneta Cucine nello showroom di Foro Bonaparte a Milano, moderato da Maria Luisa Pezzali di Radio 24, hanno partecipato diverse realtà provenienti dal mondo del design, della cosmetica e del food, provando a tracciare un bilancio del rapporto fra Eccellenza, intensità e competenza.
Le parole di Dionisio e Daniela Archiutti, Vicepresidente e Art Director di Veneta Cucine, hanno voluto enfatizzare il ruolo della collaborazione fra aziende, le cosiddette partnership, ma anche l’importanza di valori semplici come la trasparenza, la vocazione manifatturiera e artigianale e la famiglia, vere e proprie cellule del Dna dell’azienda fondata nel trevigiano ben quarant’anni fa.
L’eccellenza, contrapposta al concetto di lusso, settoriale per definizione, deve essere inclusiva, democratica e accessibile a tutti: come hanno sottolineato i discorsi di alcuni manager e imprenditori presenti, fra cui Alberto Alemagna, co-fondatore del brand di alta pasticceria T’A, diffondere la qualità significa trovare una sintesi fra tradizione e innovazione, qualità e raffinatezza. In un mondo veloce, iper-connesso, dove il dinamismo produttivo sembra il tratto distintivo della perfezione, l’esigenza di eccellere è parte integrante dello sviluppo: dalla materia prima, alla filiera, al consumatore, la competenza è ciò che davvero distingue le aziende, l’elemento da raccontare, la caratteristica in più che crea empatia col consumatore.
L’Italia è un patrimonio di piccole, medie e grandi eccellenze: esaltarle è un dovere.

www.venetacucine.com

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scopri il nuovo zaino Osaka con K.E. Guerre

Osaka, è una delle cinque nuove versioni dell’iconico zaino “Utility” di Mandarina Duck. Realizzato in canvas, è caratterizzato da ampie tasche frontali così da creare un look moderno e contemporaneo. Gli accessori sono in metallo brunito e, per un comfort assoluto, gli spallacci sono imbottiti e il retro in è realizzato in mesh. Disponibile in due misure, nei colori bianco, verde militare e nero, lo zaino Osaka ha uno stile militare che contamina gli elementi distintivi di Utility per creare una nuova icona dallo stile urbano.
Questo modello fa anche parte dell’Utility Regeneration Project, un vero e proprio omaggio all’arte del viaggiare: i nuovi zaini stanno infatti accompagnando otto influencer in visita in altrettante città per partecipare alle più importanti fashion week del mondo. In particolare lo zaino OSAKA è stato scelto da K.E. Guerre, Cool hunter e ritrattista dal 2008, per visitare Firenze durante i giorni di Pitti.

www.mandarinaduck.com

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Jeans, quando il denim non è più un capo basico ma un vero e proprio oggetto pregiato

Jeans-couture, quando il denim non è più un capo basico ma un vero e proprio oggetto pregiato. Tutto questo accade nella Compagnia del Denim ed in particolare nella  jeans-valley marchigiana, un distretto votato all’abbigliamento che resiste al passare del tempo e sempre più si afferma come territorio di ricerca, innovazione e stile: la vera impronta del Made in Italy.
2W2M è un brand prodotto dalla Compagnia del Denim, creato da Alessandro Marchesi, creative director, e la stilista Chantal Tirelli, con alla base una grande passione per il mondo del jeans, all’assoluta alla qualità dei tessuti, alla vestibilità e ai lavaggi. Una ricerca attenta, mirata e costante negli anni, con una particolare predilezione per i pregiatissimi denim Made in Japan. I tratti distintivi e caratterizzanti di 2W2M sono il taglio sartoriale unito ai processi di lavaggio e invecchiamento che consegnano capi di vestibilità perfetta.
Quest’anno la collezione si ispira al mondo del circo ed il denim si arricchisce di ricami con un evidente citazione di personaggi e animali circensi. In occasione dell’ultima edizione di Pitti Immagine Uomo l’arte circense si è fusa con il denim di 2W2M attraverso l’artista africano Afran, che ha realizzato, in esclusiva per la fiera, un’opera in denim dedicata a uno dei più famosi numeri: la tigre che salta nel cerchio infuocato. Afran utilizza il denim o il blue-jeans perché ha trovato in questo materiale e nel blu, di cui tutti siamo vestiti, un assoluto cromatico, che viene da una pianta della sua terra; un tessuto nato per solcare i mari; un abito forgiato per chi andava a cercare fortuna. L’indumento che chiunque può indossare. Afran veste e traveste le sue opere con il jeans: unisce un pezzo di storia artistico-culturale dell’Africa con un simbolo Occidentale, non materiale inerte, ma uno che ha indossato le storie vissute dalla gente.

www.2w2m.it

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TOP TEN @SIMONEDECHECCO THE MOST PERFECT VIEWS

Un passo avanti e un passo indietro. Voltarsi ad ascoltare un suono. Fermarsi e guardare lontano. Esperienze semplici che ci fanno tornare bambini quando ancora non si possiede la percezione del tempo che passa.
Incantarsi davanti ad un tramonto, senza fretta, è la gioia della natura.

Ecco i 10 Hotel con vista mozzafiato:

Al Jade Mountain Resort si celebra la stupefacente bellezza paesaggistica dell’isola caraibica di St. Lucia. 29 camere vista mare a pochi chilometri dalla Spiaggia delle Tartarughe.

Uno scenario da skyline senza rinunciare al verde si puó trovare al Mandarin Oriental Hotel New York. Una posizione privilegiata nel cuore della capitale del mondo con affaccio a 360 gradi sia sul fiume Hudson, sia sulla vastitá di Central park.

Stupore metropolitano anche allo Shangri-La di Parigi dove dalle finestre delle suite è possibile meravigliarsi davanti alla Torre Eiffel. Puro romanticismo!

Anche in Italia è possibile estasiarsi davanti al bello! A Le Sirenuse si sogna ad occhi aperti ammirando il golfo di Positano rilassati sotto gli ombrelloni di tela bianca intorno alla piscina panoramica o dalle terrazze delle camere con soffitti a volta e mattonelle di Vietri fatte a mano.

Appollaiato sulla cima del Boyton Canyon nel Kaibab National Park in Arizona all’Enchantment Resort si può godere di una vista unica sulle rocce rosse del canyon e sperimentare la cultura dei nativi americani.

Le suite del Bill & Coo The Leading Hotels of the World si stagliano sulla costa ovest dell’isola di Mykonos sovrastando la spiaggia di Megali Ammos. Dalla piscina si gode un incontrastata vista sul Mar Egeo, ed è possibile scorgere i profili della vicina Tinos e le isolette di Mpaos e Kavouras.

In Nuova Zelanda si puó trovare pace e armonia anche al lago. Al Blanket Bay il tempo pare essersi fermato e tutto sembra volerci far riconciliare con la natura.

Gli ospiti del Rome Cavalieri Waldorf Astoria Hotels & Resorts possono invece fruire di una spettacolare panorama a 360 gradi sulla Cittá Eterna, dal cupolone di San Pietro a Castel Sant’Angelo, dal Colosseo a Trinitá dei Monti e Villa Medici. Nelle giornate più limpide è possibile arrivare a vedere le rive del litorale marino e le vette delle montagne dei Castelli Romani fino al modernissimo Auditorium di Renzo Piano, in un compendio storico- architettonico che attraversa i secoli.

Magia differente per l’affaccio del Belmond Sanctuary Lodge. Le camere sono vista Machu Picchu in Peru, una delle Sette Meraviglie del Mondo e nell’immaginario collettivo l’antica e fascinosa Cittá Perduta.

Tra l’oceano Atlantico e la laguna Rodrigo Freitas si affaccia il Fasano Hotel The Leading Hotels of the World di Rio de Janeiro. Alla celebre spiaggia sottostante di Ipanema è dedicata la canzone Garota de Ipanema “La Ragazza di Ipanema”, una delle più famose sonorità della bossa nova. La piscina e la terrazza all’ultimo piano dell’hotel sono rivolte verso il più caratteristico panorama carioca : le spiagge di Arpoador e Leblon incorniciate dai profili della Pedra da Gàvea e dal Morro Dois Irmãos.

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Meisterstuck di Montblanc: la nuova veste di una penna iconica

La Meisterstuck di MONTBLANC, vero e proprio must have per ogni amante della scrittura, è ora disponibile nell’esclusiva versione ultra black. Grazie ad un elaborato processo di sabbiatura, la resina si presenta nera opaca con una sensazione tattile unica e arricchita da preziosi dettagli in platino lucido.
La collezione comprende una Grand Rollerball, la Ultra Black Classique, una stilografica con boccetta d’inchiostro Ultra Black da 30 ml, una sferica di nuova misura Midsize e la clasica Ultra Black sferica.
Le finiture lucide degli elementi del cappuccio, della clip e del pennino in oro Au 585 lavorato a mano creano un elegante contrasto con la finitura opaca.
La nuova Meisterstuck è disponibile nelle boutique Montblanc e online.

www.montblanc.com

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NIKE PRESENTA LA COLLEZIONE NIKE INTERNATIONAL

Nike Sportswear ha ridato vita a Nike International, il club internazionale creato nel 1989 per gli atleti di track and field d’elite, tramite una nuova collezione ispirata all’atteggiamento “senza regole” del primo club internazionale del colosso sportivo americano. Per la sua prima stagione, Nike International riprende l’energia naturale di Rio de Janeiro attraverso una stampa delle luci notturne di Rio con i loro dettagli riflessi. 
Partendo dalla scarpa, la collezione maschile e quella femminile sono caratterizzate dalla nuova Nike Air Presto Ultra Flyknit, da Nike Sock Dart e reintroducono la Nike Air Zoom Pegasus ’92. 

store.nike.com

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Emporio Armani lancia la campagna advertising autunno/inverno 2016/2017

Pareti di cemento, texture tattili e scabre, una scaffalatura riempita di libri, una scala di metallo e un divano di pelle dalle linee moderniste: sono tutti gli elementi di una rappresentazione insieme scarna e intensa, realizzata a Milano dal fotografo Lachlan Bailey.

La fisicità dei modelli (Luna Bijl, Damaris Goddrie, Ophelie Guillermand, Jordy Baan e Kit Butler) è spontanea e rilassata, le immagini esprimono una nonchalance urbana che rinnova il senso di appartenenza da sempre associato a Emporio Armani.
Le fotografie descrivono un ambiente raccolto: forse un club underground, situazioni di socialità metropolitana senza una precisa caratterizzazione geografica, fluida e intima, un non-luogo di spiriti simili.

www.armani.com

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ISKO I-SKOOL CONTEST: I TALENTI DI DOMANI INTERPRETANO IL DENIM

Ancora una volta ISKO mette un punto fermo alla creatività nel denim e lo fa con la terza edizione del concorso internazionale ISKO I-SKOOL, aperto alle scuole di moda. L’azienda, leader mondiale nella produzione della famosa tela blu, ha scelto Treviso, più precisamente la suggestiva cornice di Villa Corner della Regina a Vedelago, per portare in scena l’evento conclusivo del contest che ha visto il jeans protagonista assoluto anche della moda di domani, grazie all’inventiva degli studenti finalisti, provenienti dalle più blasonate fashion school del mondo. Cuore pulsante di questa operazione dove creatività, etica e cultura vengono alla ribalta, è Marco Lucietti, global marketing director di SANKO/ISKO™ Division. A lui si deve l’ideazione e la realizzazione di un progetto dal respiro globale che si è avvalso del sostegno strategico di partner prestigiosi come Avery Dennison RBIS, Mavi e Archroma. Inoltre, i 50mila allievi coinvolti hanno usufruito del prezioso supporto di brand di caratura internazionale quali Ralph Lauren, Swarovski, Replay, haikure, Tonello laundry, C&S garment maker e ISKOTECA™, co-partner del concorso.

Ai partecipanti è stato chiesto di confrontarsi su due temi principali: la creatività, premiata con il Denim Design Award, e il marketing, coronato dal Denim Marketing Award. Tre le direzioni indicate agli studenti: Renovated Denim Icons, incentrato sulla reinterpretazione dei capi icona in jeans, che ha visto trionfare l’inventiva di Anna Biotti, studentessa dello IUAV di Venezia; Athleisure, stile e sport insieme grazie ai tessuti simbolo di ISKO come ISKO BLUEJYM™, ISKO FUTURE FACE™, ISKO BLUESKIN™, dove ha vinto Joona Rautiainen di Aalto, fashion school finlandese; Jool, caratterizzato da un tessuto di ultima generazione firmato da ISKO che riunisce denim e lana, in questa categoria è stato premiato il talento di Ester Rigato, anche lei proveniente dallo IUAV. La Rigato si è meritata pure lo Swarovski Award e il Denim Award globale per il suo talento. Nella sezione marketing, corroborata dalla tutorship dell’agenzia di comunicazione Menabò Group, due i team saliti sul podio: quello capitanato da Francesco Diomedi del Milano Fashion Institute per la sezione Jool, e quello di Travis A. Rice dell’Amfi per Athleisure. Presidente della giuria incaricata di valutare il design degli studenti, lo stilista François Girbaud, assieme a un panel di giornalisti, esperti creativi e manager del settore, coadiuvato anche dalla piattaforma Vogue Talents mentre, per il marketing spiccava la presidenza di Chantal Malingrey, direttore di Denim Première Vision.

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SS17 by Sankuankz: arte e moda in cerca di risposte

Il cosmo e la religione come elementi che dialogano, s’intrecciano e cercano risposte: fin dai tempi più antichi l’uomo osserva e conserva questi due punti cardinali, uno interno, l’altro esterno, e ne richiede spiegazioni: la collezione SS17 di Sankuanz, che magistralmente dialoga insieme al quotatissimo artista cinese Xu Zhen, usa come ispirazione proprio il mondo intimo della religione cosmologica.

Se Xu Zhen ha cercato, con la vibrante opera di Safe House A – installazione di una tipica tenda da campeggio pieghevole che rappresenta una chiesa gotica, evidente metafora della vulnerabilità della fede quando non ha una comunità o un gruppo a sostenerla e deve sopravvivere da sola – di dare una chiave di lettura visuale al binomio devozione – universo, cosi il designer rivelazione della recente edizione milanese di White ha progettato una serie di capi che è un mix di elementi presi dalle uniformi militari, accenni pop e cultura hip-hop.

Il camouflage è un guizzo grafico che ricorre in tutta la collezione: le tute sono arricchite da diversi stemmi ricamati adattati dai loghi della NASA, la cultura aeronautica e il mondo dello spazio che, come suggerisce Sankuankz, con lo sbarco sulla luna e le mirabolanti imprese successive, ha creato sempre più l’idea di un territorio in infinita espansione, un mondo senza limiti. Dove la religione, paradossalmente, rimane in un unico luogo interno alla mente umana.

Sankuanz usa materiali high-tech come il dyneema, la fibra aramidica, fibra di cuben trasparente e nastri adesivi: l’artigianato astronautico è messo così in evidenza con accessori meccanici in metallo, creando la sensazione di una sorta di collezione fatta davvero per andare nello spazio.

Le forme dei capi sono lunghe, abbondano le grandi dimensioni e i trench o gli abiti in monocromatica in bianco e nero sono una vera e propria firma del designer: come le tute da aviatore rivisitate in chiave simil-tunica da monaco tibetano, che danno alla collezione un elemento cerimoniale religioso.

Dare una spiegazione definitiva dello sconosciuto, impersonare i concetti della Safe House, usare gli abiti come mezzi per avvicinare le distanze e fonderle in una dimensione ultraterrena: è la poetica creativa di Sankuanz.

www.sankuanz.com

Credit by Giannoni Giovanni

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QUEST’ESTATE DISTINGUITI CON IF BAGS

Quando arriva l’estate, arriva il tempo delle vacanze e allora come non pensare al bagaglio che ci accompagnerà in questa nuova avventura, sia essa all’insegna del puro relax, del puro divertimento o alla scoperta della natura.
La scelta di praticità accompagnata dalla voglia di distinguersi è ben espressa dal claim del brand IF Bags: It’s hard to be easy.
IF Bags è lo zainetto in ecopelle, 100% made in Italy, cucito e assemblato a mano, completato e chiuso da una corda, con elementi in legno fresato, disponibile in 23 colori diversi abbinabili a 4 tipi di corde. Personalizzandolo secondo i tuoi gusti grazie alle infinite combinazioni possibili, IF Bags si distingue per il suo design minimal ed è parte della linea di accessori che comprende anche zaini bicolor IF Double, zaini in jeans IF Denim, borselli IF Pocket, pochette, borsoni e collezioni stagionali in linea con le tendenze più attuali.

www.ifbags.it

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Tutti al mare! essential items

Ha collaborato Orsola Amadeo

La seconda parte dei nostri essential items per chi non può stare lontano dal bagnasciuga, sabbia e abbronzatura!

Dopo la precedente carrellata di proposte su come affrontare una giornata al mare e soprattutto su quali costumi e borse utilizzare per la spiaggia, in molti ci avete chiesto cosa non deve mancare nella borsa di chi sceglie il litorale (o la piscina) per qualche ora di sano relax. Noi ci siamo guardati un po’ attorno e abbiamo pensato che ci sono alcuni oggetti che potrebbero fare al caso vostro.

Partiamo da qualcosa di davvero indispensabile: le calzature. È vero che sulla sabbia in molti preferiscono camminare scalzi, ma è anche vero che almeno all’ombrellone con qualcosa ai piedi ci arriverete, ancor di più se un amico vi invita ad un giro sulla sua barca. Hanno milioni di fan in tutto il mondo e la loro presenza nel nostro guardaroba non accenna a diminuire, sono le infradito, compagne di molte avventure balneari. Regine fra tutte sono le Havaianas, noi per questa estate 2016 abbiamo scelto la collaborazione di questo marchio con Liberty London, per una capsule che vede protagoniste 5 stampe floreali, scelte fra le oltre 40 mila dell’archivio del brand inglese. Estate è sinonimo da sempre di sandalo ai piedi, ritornato prepotentemente in auge, a noi è piaciuto molto, per i rimandi chiaramente etnici questo di Ferragamo. In spiaggia con le espadrillas? E perché no? Un nome iconico del settore come Castaner propone queste in denim, basiche, ma davvero cool, e per noi è stato amore a prima vista. Di Hilfiger invece la classica scarpa da barca, in un elegante grigio, perché se all’improvviso ti invitano a salire su un motoscafo devi avere sempre la scarpa giusta!

Sappiamo che siete amanti dei cappelli, come noi del resto, e non potevamo non consigliarvi qualcosa per proteggervi dal sole. Con visiera, colorato e dal gusto tropical, quello di Dolly Noire, mentre non abbiamo resistito nello scegliere questo copricapo spiritoso di New Era, un po’ retrò, sembra quello indossato dai pescatori nei Seventies, lo troviamo, ovviamente irresistibile!

Ore e ore al sole fanno subito pensare ad una cosa: ad un certo punto avrete tanta sete. Non si può rischiare la disidratazione ed è sempre meglio portare qualcosa con noi, se non abbiamo la possibilità di avere un bar a pochi metri dalla nostra postazione sulla sabbia. Ecco che a venirci incontro ci han pensato Matteo Melotti e Giovanni Randazzo. Durante una calda estate italiana, la vista di un meraviglioso paesaggio rovinato da cumuli di immondizia sparsi sulla spiaggia ha fatto nascere una idea vincente: una bottiglia in acciaio inossidabile, resistente, leggera, colorata e infinitamente riutilizzabile! 24Bottles è nata a Bologna nel 2013 ed è protagonista delle nostre scampagnate da quel momento, oltre alla collezione di bottiglie in acciaio inossidabile 18/8, in diversi formati e con diverse textures, 24Bottles propone anche una serie speciale Thermo, che mantiene le bevande calde per 12 ore e in fresco per 24. Un must-have insomma!

In borsa non possono mancare le cuffie, per usare il cellulare o per sentire la musica preferita. Ci son subito piaciuti gli auricolari Ink’d Wireless di Skullcandy versione Bluetooth di una delle cuffie best-seller al mondo, leggeri, dotati di un confortevole collare flessibile e realizzati con un microfono incorporato nel Flex Collar che permette di chiamare, cambiare traccia, regolare il volume, collegarsi ai dispositivi fino a 10 metri di distanza ed ha una competitiva batteria della durata di 8 ore. House Of Marley, marchio mondiale di prodotti earth-friendly, ha pensato agli appassionati di musica con una coloratissima gamma di speaker, cuffie e sistemi audio, realizzati appunto in materiali ecosostenibili. Vi consigliamo le cuffie Rebel. Utilizza la tecnologia Bluetooth per la connessione wireless a tutti i dispositivi anche Rockbox Round Edizione in Tessuto, piccolo, ma capace di produrre grandi suoni! L’altoparlante anti-schizzi, del brand Frash’n Rebel, che si veste di cinque colori diversi di tessuto, è utilissimo per chi in spiaggia non si vuole isolare, ma vuole condividere musica con gli amici.

Nella borsa per il mare non può mancare un libro, ve ne consigliamo uno che a noi è piaciuto molto. “La Battaglia Navale” di Marco Malvaldi rinnova il genere del giallo umoristico, c’è un omicidio, viene infatti ritrovato sul litorale il cadavere di una bella ragazza con un particolare tatuaggio, ma ci sono anche quattro vecchietti, fra i quali Nonno Ampelio, frequentatori del BarLume, che si improvvisano investigatori. Imperdibile! Ovviamente per chi, fra un bagno e una partita a racchettoni porta in spiaggia anche un po’ di cultura.

Last, but not least, non è mare se non c’è protezione. Potevamo lasciarvi partire per le spiagge senza un consiglio volante su quali creme portarvi?

Iniziamo con Soleil Plaisir, la crema anti-aging suncare di Darphin Paris, per il corpo, che si applica con facilità e si fonde istantaneamente con la pelle, lasciandola efficacemente protetta. La crema Soin Anti-âge Défense Cellulaire SPF30 è il primo solare per il viso di LPG, presenta vitamina E, che protegge le cellule dai danni ossidativi dovuti all’esposizione al sole, licopene derivato dal pomodoro, per una forte azione anti-ossidante e un effetto colorito sano, acido salicilico che, grazie alla sua azione cheratolitica, offre una delicata esfoliazione e assicura un’efficace rinnovamento cellulare. Da usare anche in città!
Uriage, Brume SPF20, è lo spray della linea Bariesun per proteggere la pelle con un gesto pratico e veloce, va applicato generosamente 15 minuti prima di ogni esposizione solare, rinnovandone l’applicazione ogni due ore e dopo il bagno o uno sforzo fisico.
Avete un tatuaggio? La linea Tattoo Defender offre tre prodotti interessanti: After Ink, per una cicatrizzazione rapida e perfetta, Ink Revitalizer, per rendere i tatuaggi brillanti e definiti, ma soprattutto Sunny Side, crema solare ad alta protezione (SPF 50), specifica per proteggere i tatuaggi dagli effetti dannosi del sole e delle lampade abbronzanti, evitando anche la formazione di aloni bianchi attorno al tatuaggio.

Sperando di avervi dato qualche dritta interessante, non ci resta che augurarvi delle vacanze strepitose nelle vostre località marittime preferite!

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Dsquared2 apre il secondo store nel cuore di Parigi

Dopo l’opening del primo flagship nel 2011 in Rue Saint-Honoré, Dsquared2 apre il secondo monomarca a Parigi.
La nuova boutique si trova nell’esclusiva Rue de Grenelle angolo Rue des Saint-Pères nel cuore della Ville Lumière, sulla sofisticata Rive Gauche.
Il progetto della boutique rispecchia il nuovo concept ideato da Dean e Dan Caten, fondatori e direttori creativi Dsquared: la struttura di 225 metri quadri, si sviluppa su due piani e si accede da due ingressi.
I dettagli d’arredo includono mensole degli espositori in vetro champagne con profilo nero. L’area donna è caratterizzata da poltrone in velluto rosa e tappeti in lana e seta giallo ocra mentre la zona uomo da poltrone in pelle nera e tappeti in lana e seta marrone.
Presso la boutique si possono trovare tutte le collezioni iconiche Dsquared2: al piano terra l’uomo- comprensivo di collezione classic sartoriale – e gli accessori donna.
Al primo piano l’abbigliamento donna – comprensivo della capsule di abiti da cocktail e da sera – e la collezione bambino. 

www.dsquared2.com

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Milano e Benessere: nasce Elite Spa & Wellness

Elite Spa & Wellness integra i servizi estetici e i trattamenti corpo con l’attività fisica in palestra e l’alimentazione per garantire alla propria clientela un servizio di prim’ordine legato ad un concetto di wellness a 360°.
Con tecnologie all’avanguardia, Elite Spa & Wellness propone soluzioni che combinano l’allenamento, i trattamenti manuali e la depurazione dell’organismo dal suo interno: massaggi relax, drenanti, sportivi, tutti i servizi di estetica, percorsi benessere e radiofrequenza per ringiovanire, rassodare e modellare; epilderma laser, dinamic wave e in più trattamenti personalizzati in base alle esigenze di ognuno.
La splendida cornice dell’hotel 5 stelle Melia, presente anche a Capri, sono sono le prime location ad ospitare questa nuova realtà e a breve se ne aggiungeranno altre, a partire da Campione d’Italia.

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A SURREALIST FANTASY: la “visionaria” campagna pubblicitaria di Moncler

Moncler affida ancora una volta all’obiettivo di Annie Leibovitz la campagna per la prossima stagione A/I 2016-17.
Un rapporto continuativo, quello di Annie Leibovitz con il brand che, basandosi su una comune idea di sperimentazione creativa, si rivela in una suggestiva sequenza di scatti particolarmente evocativi.
Seguendo un preciso racconto mirato al fantastico, gli scatti coniugano un immaginario che intreccia il mondo naturale con un linguaggio di ispirazione surrealista. Un racconto unico che prende la via del fantasy e incrocia elementi da saga nordica. La neve e il freddo, gli elementi di fondo del marchio, fanno da cornice a tutte le immagini e la natura diviene essa stessa un fatato ambiente da vivere e da abitare.

www.moncler.com

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https://youtu.be/oxjVXM0iAzM

 

New Balance 009: il nuovo modello che vi conquisterà

Per la FW16, New Balance presenta la 009, un modello completamente nuovo, che prende ispirazione dalle classiche silhouette della serie New Balance 900.
New Balance ha utilizzato un sistema di mappatura della pressione per creare un’intersuola a doppia densità e garantire il massimo del comfort. Questo nuovo modello è disponibile in tre varianti colore, caratterizzato da una tomaia in suede, logo ’N’ laterale in pelle e suola in gomma.
La New Balance 009 è l’esempio dell’attuale evoluzione della categoria lifestyle di New Balance, che offre ai consumatori modelli ideali da indossare tutti i giorni.

www.newbalance.com

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Comfort zone: un bagno di benessere nel cuore lussuoso di Milano

Club 10 Fitness & Beauty Center, al decimo piano dell’Hotel Principe di Savoia, uno dei gioielli italiani di Dorchester Collection, è un’oasi di relax situata nel cuore del Quadrilatero della Moda milanese.
Da oggi, protagonista dell’offerta beauty è Comfort Zone, il marchio skincare con sede a Parma contraddistinto da formulazioni ricche di principi attivi naturali e molecole high-tech all’avanguardia che, abbinate a rituali esclusivi, garantiscono efficacia e gradevolezza sensoriale.
I principali trattamenti comfort zone proposti presso Club 10 Fitness & Beauty Center sono trattamenti per il viso e per il corpo che promuovono la bellezza quale risultato di equilibrio, salute e vitalità. Perfetti anche per un pubblico maschile.
Venite a scoprirli nella meravigliosa Location con affacci sullo skyline di Milano, perfetta per un vero e proprio regalo di benessere da concedersi in armonia.

www.dorchestercollection.com
www.comfortzone

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Nikon presenta oggi la nuova serie di binocoli Monarch HG e cannocchiali Monarch Fieldscope

Nikon presenta oggi la nuova serie di binocoli Monarch HG, caratterizzati da nitidezza assoluta, colori straordinariamente naturali e da un corpo compatto e leggero.
Eleganti, resistenti e impermeabili, i due nuovi Monarch HG 8×42 e 10×42 offrono performances elevatissime e sono perfetti per i viaggi e per qualsiasi attività all’aperto.
Nikon lancia anche quattro nuovi modelli di cannocchiali Monarch Fieldscope, in grado di assicurare alte prestazioni ottiche ed un incredibile potere risolvente. Ideali compagni di viaggio per chi si muove in grandi spazi aperti, anche in condizioni estreme, per chi osserva la natura o la volta celeste, i Monarch Fieldscope si caratterizzano per un nuovo design in lega di alluminio che conferisce solidità e robustezza.

www.nikon.it

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MyJuice, il brand milanese di succhi 100% Bio, consiglia 5 trucchi per restare in forma d’estate

Matilde Castellini, dopo vari anni passati a Parigi lavorando nel fashion biz, ha deciso di tornare a Milano e lanciare in esclusiva il brand di succhi naturali Myjuice. MyJuice produce estratti freschi giornalmente 100% Bio, sfrutta a pieno i benefici della dieta raw e delle proprietà curative di frutta e verdura e vanta collaborazioni solo con produttori locali, animati da un fortissimo rispetto per la terra e il ciclo naturale delle stagioni. In occasione della presentazione del progetto – che comprenderà un sito web con piattaforma e-commerce online da fine agosto – abbiamo chiesto a Matilde qualche consiglio di bellezza per restare in forma d’estate, quando il corpo viene messo a dura prova dalle alte temperature consumando  più’ liquidi e sali minerali.

  • Seguire i ritmi naturali del giorno, sveglia all’alba e riposo al tramonto, è anzitutto un metodo efficace per rispettare il proprio corpo e recuperare le energie fisiche perdute durante l’inverno.
  •  Cominciare le giornate con attività fisica all’aria aperta aiuta il sistema circolatorio e il metabolismo a mettersi in circolo e a lavorare sempre meglio.
  •  Prediligere frutta e verdura nei pasti aiuta ad integrare le vitamine perse e non affaticare l’organismo durante il processo digestivo.
  •  Bere almeno 1 litro di estratti  di frutta e verdura fornisce il giusto apporto glicemico e attenua gli attacchi di fame improvvisi.
  •  Affrontare le giornate con un sorriso aiuta a prevenire l'invecchiamento e stimola le difese immunitarie.

Trending Juices scelti per Voi:
Myjuice Fresh Green – cetriolo, mela, limone, zenzero, menta
Myjuice Light Green – sedano, mela, curcuma, limone, zenzero
Myjuice Red  – anguria, zenzero, menta, lime

www.myjingajuice.com

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EMPORIO ARMANI presenta la collezione P/E 2016 SWISS MADE

La collezione P/E Emporio Armani Swiss Made è un mix perfetto tra stile sartoriale e artigianato svizzero: essa propone due nuovi colori e si arricchisce di un modello in edizione limitata. Lo stile sofisticato si esprime, per la donna, con l’abbinamento tra la classica sfumatura oro rosa e la tonalità del bianco. Il nuovo modello è valorizzato dalla cassa color oro rosa, con quadrante bianco opaco, cinturino in pelle bianca e corona impreziosita da 60 diamanti.
Per l’uomo, il segnatempo Classic Gents propone l’accostamento del quadrante blu a un bracciale con lavorazione multi-link in acciaio. Il movimento automatico a tre sfere e il datario donano un tocco contemporaneo eccezionale.
Debutta inoltre in collezione il nuovo movimento automatico STP con riserva di carica, abbinato alla cassa Classic Gents da 44 mm. I dettagli zigrinati della lunetta, i contatori, il fondello e la fibbia, sono perfettamente abbinati allo stile iconico della
cassa. La collezione Emporio Armani Swiss Made è disponibile in tutto il mondo presso rivenditori selezionati.

www.armani.com

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NIKE AMSTERDAM UNLIMITED

Correre lungo i canali di Amsterdam guidati dal Nike Training Club, una sessione d’allenamento collettivo nel verde di un parco sovrastati dal chiarore delle serate nordiche e un training finale indoor con due coach in grado di far lavorare alla perfezione ogni muscolo del corpo.
Un’ interessante esperienza questa, organizzata da Nike per dare la possibilità di testare in prima persona le doti della nuova LunarEpic Flyknit e per raccontare il grande sviluppo tecnologico che la casa di Beaverton porterà ai suoi atleti di Rio 2016.
La suola della LunarEpic è in Lunarlon disegnata secondo le zone di contatto a terra del piede e, grazie ad intagli realizzati da laser, la sensazione durante la corsa è di un’incredibile leggerezza.
C’è un perfetto appoggio ed un’ottima presa in ogni angolazione. Cosa non da poco se si considera che stiamo correndo su di un selciato irregolare e spesso umido, quando non bagnato.
È il Geko Feeling, termine più che appropriato con cui Nike descrive l’incredibile aderenza di questa scarpa. Ed è sempre dal mondo animale e dalla fauna della foresta pluviale che ha origine anche la livrea Unlimited; insetti iridescenti, la trama delle penne degli uccelli tropicali in volo, piumaggi multicolori…sono tutti elementi che hanno ispirato questa splendida colorazione dai toni volt e hyper punch Pink. Colori questi, che durante il movimento descrivono una sottile scia iridescente.
Ma per Nike la natura non è una fonte di ispirazione per la sola estetica; anche la struttura di una scarpa estremamente tecnica come la Zoom Superfly Elite della centometrista Shelly Ann Fraser Pryce nasce dall’osservazione del mondo naturale. Sono stati gli organismi dell’oceano a ispirare le forme e le caratteristiche di una struttura leggera ma rigida, che fosse in grado di far scaricare alla perfezione tutta la potenza della falcata rendendo l’atleta più veloce in ogni fase della gara. Fondamentale è stata poi l’adozione di chiodi fissi integrati nella struttura della scarpa, grazie a questa soluzione si è arrivati ad un livello di performance superiore.
Ma contro il cronometro ogni fattore è decisivo e, nel caso di un corridore, un grande ostacolo è la resistenza dell’aria. Nike ha quindi realizzato i Vapor Track & Field kits, studiati espressamente per ridurre al minimo tale resistenza nelle diverse discipline. Testati nella galleria del vento, questi completi integrano la tecnologia Aeroblade in grado di disgregare il flusso d’aria che si oppone al corpo in movimento dell’atleta.
Questione di una manciata di centesimi di secondo certo, ma come detto ogni istante conta.
Lo sa bene Dafne Schippers che nel 2015 a Pechino ha conquistato l’oro nei 200m grazie ad appena 0,3 secondi di distacco. Da campione del mondo il focus è ora su come massimizzare la performance in ogni frazione di secondo di gara, così da mantenere il titolo.

Cosa succederà a Rio lo scopriremo presto; sarà molto interessante vedere fino a che punto arrivano le prestazioni di un atleta quando è supportato da tecnologie e da una ricerca d’avanguardia come quelle di Nike.

www.nike.com

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Cinecult: Cell di Tod Williams

Dopo il successo di 1408 tornano insieme sul grande schermo John Cusack, Samuel L. Jackson e Stephen King in una Boston apocalittica falcidiata da una strana epidemia che annichilisce le facoltà mentali di chi usa il cellulare.

Può lo strapotere dei cellulari e l’uso indiscriminato della tecnologia e della cibernetica opporsi all’istinto di autoconservazione fino a mettere in pericolo la nostra sopravvivenza? Nel film ‘Cell’ di Tod Williams distribuito in Italia da Notorious Pictures e tratto dall’omonimo romanzo di Stephen King del 2006 che doveva essere portato al cinema da Eli Roth, altro cultore del genere Horror, si cerca di dare una risposta drammaturgica ed esistenziale a questo cruciale quesito. Siamo completamente condizionati dall’uso dei dispositivi cellulari tanto da non poterne mai fare a meno, specialmente in luoghi affollati come metropolitane o aeroporti. Ed é nell’aeroporto di Boston per l’appunto che ha inizio questo fanta horror apocalittico dove il graphic novelist Clay Riddell (John Cusack) si trova improvvisamente circondato da tele-pazzi la cui razionalità è annientata nello stesso momento dagli squilli dei cellulari, che, ribattezzati nel film ‘citofoni del diavolo’ hanno annichilito le loro facoltà mentali facendone degli esseri voraci vittime dei loro istinti primordiali proprio come una massa di zombie. Nella sua disperata fuga alla ricerca della sua famiglia, l’ex moglie Sharon e il figlio Johnny, Clay si imbatte in un conducente di treni della metropolitana (un formidabile e molto sagace Samuel L. Jackson simile nel temperamento molto razionale a un vero scienziato) e in una ragazza Alice (Isabelle Fuhrman, già vista in ‘Orphan’ e protagonista di ‘Hellbent’ e ‘Hounddog’) che cercando di sopravvivere alla crisi della madre l’ha dovuta sopprimere. Interessante la lettura di questa deriva fantascientifica della società digitale avvalorata da scene eloquenti come la pila dei telefoni cellulari carbonizzati che squillano a vuoto e la distesa di corpi di tele pazzi addormentati ai quali un intrepido Stacey Keach che nel film dichiara : “il progresso non si può fermare ma non si è mai troppo vecchi per combatterlo” dà fuoco in modo scenografico. Carico di pathos e di tensione ma anche di una forte dose di suspence questo film mostra le reazioni e i comportamenti dei tele-pazzi che si muovono in gruppo come una strana community dominata da uno spirito di condivisione simile a quello di una colonia di insetti o di un alveare. Il film parla di una guerra fra la collettività e l’individuo dagli inquietanti e a tratti tragici risvolti, una guerra cibernetica oltre ogni immaginazione in cui non ci sono né vincitori né vinti. Il tutto rappresentato dalla vena gotica e dall’inventiva chiaroscurale di un genio del brivido come Stephen King.

THE INSIDERS @SIMONEDECHECCO FOUR SEASONS HOTEL FIRENZE

Un raffinato scrigno rinascimentale, una primavera perenne: Benvenuti al Four Seasons Hotel di Firenze!
Entrandoci si avverte un timore quasi reverenziale. Immediatamente si respira una sensazione nuova e si viene avvolti da un fascino senza tempo. Una specie di trepidazione e l’impressione di avere di fronte qualche cosa di bello e unico.

L’Hotel si compone da “Palazzo Della Gherardesca”, del XV secolo, e da “La Villa”, ex convento del XVI secolo, che in passato sono stati villa urbana del Primo Ministro di Lorenzo de’ Medici e successivamente residenza papale, convento, residenza della
nobiltà fiorentina e palazzo di un vicerè egiziano che lo vendette quando gli fu proibito di insediarci il suo harem. Vicissitudini rocambolesche che aggiungono sapore all’incanto.

Tra le 116 camere e suite ho avuto il piacere di soggiornare nella 121, una “Renaissence Suite” al piano nobile, affaccio sul giardino del Borgo, affresco con putti quattrocentesci che fanno capolino da architetture prospettiche ed una vasca da bagno matrimoniale al centro della sale de bain. Très chic!

L’intero Hotel è immerso nel “Giardino della Gherardesca”, il parco privato più grande di Firenze, con i suoi 4,5 ettari di giardino è uno degli spazi verdi inesplorati e meglio concepiti della bella Firenze.

Impossibile non fare sosta al ristorante interno Il Palagio, soprattutto se a raccontare il menú è lo stesso Chef Stellato Vito Mollica, incontrato quasi per caso sotto l’ombra di un albero secolare. Io ho optato per un prelibato gazpacho con gambero e avocado, del rombo chiodato arrostito su crema di fagioli e cipollotti brasati ed una sfera di pistacchi con ciliegie al maraschino e sorbetto alla ciliegia.
Per i vini sono imperdibili i consigli del sommelier Marco Lami: incanterebbe anche il peggiore degli astemi!

Se a fine soggiorno desiderate rilassarvi nella beauty area The Spa, situata nella limonaia neoclassica, l’ideale é un Massaggio Mediterraneo, sbirciando attraverso le persiane la piscina esterna tra gli alberi del parco. Cosí facendo avrete decisamente dimenticato di essere a Firenze e di dover visitare la Galleria degli Uffizi o Piazza della Signoria.

www.fourseasons.com

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Grooming: Gentleman’s Brand & Co. il nuovo brand australiano dagli ingredienti naturali e dal packaging minimal chic

Un nuovo brand di beauty maschile made in Australia la cui mission è quella di fornire prodotti semplici e senza fronzoli per la pelle degli uomini. Gli ingredienti usati nelle formulazioni sono tutti naturali e ricchi di estratti di piante che vivono sull’isola continente. La linea Gentleman’s Brand & Co inoltre è priva di sostanze chimiche come i parabeni, solfati, coloranti artificiali, profumi sintetici e non contiene ingredienti derivati animali. Il concetto di beauty green naturalmente sta piacendo molto ai negozi più modaioli e dall’Australia la linea di prodotti è sbarcata anche in Europa, per adesso nel concept store di culto Colette che li vende in esclusiva. La linea comprende tre prodotti adatti a tutti i tipi di pelle e che coprono la beauty routine maschile. Un detergente per il viso “Foaming Face Wash” un idratante, sempre per il viso, alla vitamina C “Daily Moiusturiser” e un gel doccia “Coconut Gel Wash”, tutti caratterizzati dal packaging minimal.

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AMERICAN VINTAGE + BALIBOA: una capsule collection di racchette in legno

American Vintage, vera e propria icona dello sportswear chic si unisce al brand francese di racchette di legno Baliboa e crea una sinergia davvero speciale per l’estate 2016.
Una ultra limited edition di racchette disponibile in quattro colori – rosso, giallo, grigio e blu notte – e realizzate a Marsiglia, rigorosamente hand-made con legno naturale e certificato. La produzione segue un processo dal fascino artigianale: 18 sono i passaggi che permettono la trasformazione del materiale grezzo, in una racchetta composta da 5 strati, in grado di unire le caratteristiche del sughero, flessibilità e leggerezza, con la robustezza del faggio, combinata ad altri legni rari.
La limited edition sarà disponibile in una selezione di boutique monomarca American Vintage e sull’e-shop della maison, esclusivamente dal 7 Luglio al 31 agosto 2016.

www.americanvintage-store.com

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Dal 24 al 26 Settembre si accendono i riflettori sul Fashion Film Festival di Milano

Fashion Film Festival Milano, fondato e diretto da Costanza Cavalli Etro, continua, per il terzo anno di seguito, a dar voce alla moda nel più contemporaneo dei linguaggi possibili, ovvero quello dei fashion film. Più di 750 pellicole provenienti da oltre 50 paesi sono state visionate dal comitato artistico del Festival, diretto dalla curatrice Gloria Maria Cappelletti.
Con l’obiettivo di restituire alla città una manifestazione dallo sguardo eterogeneo, la giuria di quest’anno si compone di personalità provenienti da mondi distanti ma aperti al dialogo: Claudia Llosa, regista vincitrice dell’Orso d’Oro al Festival di Berlino e candidata al Premio Oscar, Andrea Lissoni, Senior Curator della Tate Modern a Londra, Michelangelo Di Battista, fotografo di moda di fama internazionale e Franca Sozzani, Direttrice di Vogue Italia e de L’Uomo Vogue, solo per citarne alcuni.
La giuria ha il compito di eleggere i vincitori delle 14 categorie del premio, raccolte in due macrosezioni: Established Talent (talenti affermati) & New Talent (nuovi talenti).
Sponsorizzata ancora una volta da Mercedes-Benz, quest’anno verrà assegnato anche il Mercedes-Benz Special Award, che valorizzerà l’innovazione e l’utilizzo di nuove tecnologie nel processo cinematografico: il Fashion Film Festival, inoltre, sarà visibile su Fashion Film Festival Milano Channel, il primo pop-up channel al mondo interamente dedicato ai fashion film mentre su “Dplay” verranno trasmessi i contenuti delle precedenti edizioni insieme a del materiale inedito.

fffmilano.com
#fashionfilmfestivalmilano

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#FreewayYourMind: la collezione CARHARTT WIP fa il pieno di energia

Metti un gruppo di skater sull’isola di Fuerteventura, un luogo da scoprire in bici e skate, aggiungi una giovane azienda – Pelago – con grandi ambizioni e capacità nel bikeengineering sostenibile e ciò che ne viene fuori è una bellissima sfida.
Ed è proprio quella che CARHARTT raccoglie senza paura nella collezione CARHARTT WIP X PELAGO BICYCLES, composta da elementi semplici, una bicicletta sicura e facile da gestire, di un classico colore verde, una borsa su misura, dettagli bike-centric per ragazzi urbani, ciclisti esperti ma anche giovani in grado di destreggiarsi fra le intemperie e il traffico per arrivare a lavoro.
Completano la collezione accessori imperdibili, come il cappello con visiera in blu navy e un’immancabile borraccia da viaggio.
A spasso coi tempi, a spasso nel mondo.

#FreewayYourMind #CarharttWIPxPelagoxMissionWorkshop

carhartt.com

www.pelagobicycles.com

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ZEISS presenta le nuove soluzioni per gli amanti dello sport

ZEISS, azienda leader nel settore dell’ottica, ha studiato soluzioni specifiche per tutti gli amanti delle attività outdoor, che offrono non solo una protezione dai raggi UV ma anche da fenomeni come vento, riverbero e acqua. La gamma ZEISS Active con colori ad alte performance, specchiature e tecnologia Cosmetic Edge® per lenti avvolgenti, unitamente al trattamento DuraVision® Sun, per abbattere i riflessi sulla superficie interna, è composta da prodotti indispensabili per gli amanti dello sport all’aria aperta.
Tutte le lenti colorate con ZEISS DuraVision® Mirror uniscono al trattamento specchiato sulla superficie esterna, il trattamento antiriflesso ZEISS DuraVision® Sun, per un’ineguagliabile nitidezza, resistenza e facilità di pulizia. Zeiss ha introdotto la Cosmetic Edge® Technology che consente una riduzione dello spessore del bordo della lente, garantendo una performance visiva con limitate aberrazioni visive nella zona periferica.

www.zeiss.it

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ELEVENTY LANCIA LA NUOVA CAMPAGNA FW 16-17 PER UN NEO-LUSSO RESPONSABILE

Il nuovo look book della campagna Eleventy FW 2016-2017 è siglato da 81 scatti del fotografo Stefano Guindani che colgono scorci urbani di una Milano inaspettata; catturano un dettaglio, una camminata, un outfit della nuova collezione Uomo e Donna di Eleventy. Il nuovo look book è il primo di una serie che verrà dedicata, ogni stagione, ad un luogo dell’Italia dove Eleventy, azienda legata alla tradizione manifatturiera italiana di qualità, affonda le sue radici.  Il sistema del Gruppo si basa, infatti, su un network di 94 micro imprese – attive dal Nord al Sud del Paese – selezionate secondo specializzazioni e mestieri, in grado di garantire i valori del Made in Italy.

eleventy.it

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Nike Court x Roger Federer: quando un campione detta la moda

Per celebrare Summer of Sport, NikeCourt e Roger Federer firmano la collezione omonima che è una elegante proposta ispirata allo stile tennistico fuori dal campo. Le intuizioni estetiche di Federer partono da esperienze personali e si materializzano in nuove silhouette, colori e materiali. Motivi grafici e cerniere rimando alle sue 17 vincite del campionato Grand Slam. Il movimento è l’elemento chiave dei nuovi volumi abbelliti da dettagli in grosgrain a testimoniare la sua attenzione per la qualità.
La collezione NikeCourt x Roger Federer comprende una proposta di abbigliamento e accessori, acquistabile in alcuni selezionati NikeLab store e su nike.com/nikelab.

nike.com

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ROBIN WOOD, Il papillon eco-friendly disponibile in tutto il mondo

WooDone Srl – il brand di occhialeria nato nel 2011 – lancia il nuovo canale di e- commerce http://www.woodone.it/it/shop-robin- wood/ anche per ROBIN WOOD, l’esclusivo ed ecosostenibile papillon in legno che a pochi mesi dalla presentazione ufficiale ha riscosso un grande successo. L’azienda ha introdotto questa nuova collezione di farfallini disponibili in 4 modelli in Noce e Zebrano, legni pregiati e ricercati. Il papillon è proposto anche in 3 modelli in versione 3D nelle varianti in Wenge, Padouk e Noce. La piattaforma e-shop, che proponeva già le linee di occhiali WooDone e MyWoodi, è responsive, capace cioè di adattarsi a qualsiasi supporto, garantendo sempre una perfetta navigazione.
Robin Wood è disponibile in tutto il mondo, con spedizione gratuita in Italia.

woodone.it

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EuPhidra Uomo Sport: la nuova linea maschile

La nuova linea EuPhidra Uomo Sport composta da Eau Fraiche e Doccia Shampoo è perfetta per l’uomo che non si ferma mai. Dona freschezza e tonicità alla pelle con una fragranza audace e distintiva. Il suo packaging nero con un tocco di colore verde lime è pratico ed essenziale. L’Eau Fraiche è una creazione originale di Artisan Parfumeur in esclusiva per EuPhidra, è leggera, fresca e ideale da indossare. Il Doccia Shampoo, invece, è un trattamento igienizzante delicato che in un unico gesto deterge pelle e capelli. Contiene antibatterico ed estratto di lichene d’Islanda.

www.euphidra.com

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DUE EDIZIONI SPECIALI DI DIADORA IN ESCLUSIVA PER AW LAB

AW LAB celebra due fra i modelli Diadora più amati della collezione Sportswear con due edizioni speciali che saranno disponibili in esclusiva presso i propri store e su aw-lab.com: la GAME METALLIC, rielaborazione dedicata alla Donna del modello Game e la N92 SUNSET BRIGHT, una versione solo Uomo dello storico modello del catalogo running Le GAME METALLIC, vero e proprio Must Have dell’estate 2016, con la forma leggera e arrotondata tipica dell’estetica vintage, combinano spirito contemporaneo e gusto lifestyle, mentre la N-92 SUNSET BRIGHT si presenta in varianti colore che spaziano dal beige al burgundy.
La GAME METALLIC e la N92 SUNSET BRIGHT saranno disponibili in esclusiva in tutti gli store AW LAB in Italia e Spagna e sul sito aw-lab.com a partire da metà luglio.

aw-lab.com

www.diadora.com

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Rifle Wood Watches: la nuova sfida di Rifle

Rifle,  brand toscano specializzato nell’abbigliamento casual e jeanswear dal 1958 con oltre 100 milioni di pezzi denim venduti, inaugura una nuova avventura: attraverso il legno, materiale innovativo, versatile ed eco-friendly, Rifle entra nel mondo dell’orologeria presentando RIFLE WOOD WATCHES, la prima collezione unisex di orologi da polso eco- friendly. Essenze di acero, sandalo e zebrano vengono mixate con tele denim e pelle: nasce un orologio unisex, del tutto originale e al tempo stesso elegante. La scelta del legno rappresenta per Rifle un forte legame con le sue origini nonché un chiaro simbolo di rispetto ed esaltazione per ciò che la natura ci offre.

www.riflewatches.com

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Kendrick Lamar testimonial d’eccellenza di Reebok

Reebok Classic e Kendrick Lamar, artista pluripremiato ai Grammy Awards 2016, proseguono il proprio impegno nel celebrare l’iconica Classic Leather, con un video firmato da Colin Tilley che racconta il carattere autentico della sneaker e il profondo legame dell’artista con l’iconica silhouette Reebok Classic.
Il video esclusivo racconta il percorso di Kendrick fino al successo, sottolineando il carattere autentico dell’artista che sceglie lo stile Classic in ogni occasione. Motivare i giovani è la missione che accomuna il rapper statunitense e Reebok: con un testo d’impatto, Kendrick Lamar invita ognuno di noi a credere in se stesso, nei propri valori, a inseguire le proprie aspirazioni senza temere il giudizio degli altri. Reebok Classic sceglie di celebrare l’inconfondibile Classic Leather riproponendo la colorazione full white in premium leather arricchita da linee semplici ed eleganti e dalla suola gum dal gusto retro .
Una sneaker iconica e minimal, fedele a se stessa generazione dopo generazione. Kendrick spiega il significato profondo di Classic Leather: una forma di libera espressione che permette ad ognuno di mostrare la propria personalità con sicurezza.
Connubio perfetto tra heritage e contemporaneità, la Classic Leather rappresenta i principi di autenticità e originalità di Reebok Classic con uno stile che non passa mai di moda.

reebok.com

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https://youtu.be/g-saSmRnS1Y

RANGE ROVER EVOQUE FESTEGGIA CINQUE ANNI DI GLORIA

Range Rover Evoque, il SUV compatto di lusso più riconoscibile del mondo, ha superato un traguardo storico celebrando il quinto anniversario dall’inizio della sua produzione.
Dal 2011, anno in cui è cominciata la produzione presso gli stabilimenti Jaguar Land Rover vicino Liverpool, sono state consegnate più di mezzo milione di unità in oltre 180 Paesi.
Range Rover Evoque – ammirata ovunque nel mondo – si è rivelata il più grande successo di vendita della storia Land Rover. Evoque è anche il modello Land Rover più efficiente dal punto di vista dei consumi, grazie ai motori Ingenium realizzati nel Regno Unito che garantiscono ridotti valori di CO2 – fino a 109 g/km – e consumi che scendono fino a 3,5 l/100 km.
Range Rover Evoque è diventata un successo britannico non-stop, con una produzione H24 presso lo stabilimento di Halewood.
All’inizio del 2016 è iniziata ad Halewood la produzione di un nuovo modello soft-top della famiglia Evoque: la Range Rover Evoque Convertibile, il primo SUV convertibile di lusso ed un altro primato Land Rover.

www.landrover.it

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Range Rover 2016

RR Evoque e RR Evoque Convertibile 2016 - (1)

10 cose da fare e visitare in Sicilia

Dici Sicilia e pensi al mare, al sole, al cibo. Dici Sicilia e non fai altro che pensar all’estate, al caldo, al fascino isolano. E’ un connubio di grandi scoperte, è il posto dove tutti vorrebbero essere sempre in vacanza, è la culla del Mediterraneo. E come ogni posto magico, il vostro viaggio necessita di una guida per intenditori ad hoc, con luoghi magici, spiagge da sogno, specialità culinarie tipiche e una lista di cose da fare assolutamente imperdibili. L’estate si avvicina ed ecco una breve ma intensa guida per non cogliervi impreparati durante il vostro viaggio nei meandri della splendida isola italiana che tutti amano. Dalle spiagge dall’acqua cristallina, alle bellezze barocche della Sicilia Orientale, passando per specialità culinarie e luoghi nascosti, questo e molto altro nella nostra mini ma efficace guida alle vostre vacanze in Sicilia. Costume da bagno, occhiali da sole, macchina fotografica: è tutto pronto.

  1. Siete fanatici del mare e volete immergervi in scenari caraibici? Ecco quello che fa per voi: tra le spiagge dal sapore esotico, dove acqua cristallina e sabbia bianca fanno da cornice ci sono sicuramente i litorali balneari di Palermo, con la sua splendida e sempre viva Mondello, quelli di Trapani con la visitata mozzafiato, San Vito Lo Capo, con le sue distese di sabbia immense, e Cefalù, tappa obbligatoria per chi adora il connubio tra mare/storia, grazie all’antico paesino sopraelevato con vicoli e segreti nascosti.
  2. Per gli amanti del fascino delle piccole isole, non si possono non visitare i magnifici scenari offerti dalle isole Eolie ed Egadi e in particolare di Stromboli, Pantelleria (con i caratteristici Dammusi), Favignana (con la sua splendida e famosissima Cala Rossa, da visitare una volta arrivati) e Lampedusa (con l’affascinante e mozzafiato Spiaggia dei Conigli, altra tappa super ambita).
  3. Amate il barocco e gli affascinanti luoghi tipici della Sicilia dorata e sfarzosa? Beh, non potete non visitare allora la Val di Noto con le splendide cittadine dichiarate patrimonio dell’Unesco Ragusa Ibla, Noto, Modica e Scicli.
  4. Sorseggiare una granita al limone o alla mandorla con brioche (pane morbido e dolce, di forma rotonda, spesso accompagnato dal gelato): se vi trovate nei pressi di Catania tappa obbligatoria per chi vuol visitare la Sicilia Orientale, vi consigliamo di andare alla pasticceria Pistorio, in piazza Ariosto, o da Savia, pasticceria della centrale via Etnea. Mentre a Messina, all’ombra di piazza Cairoli, dal 1910 c’è la pasticceria Irrera, un’istituzione per la granita al caffè con panna.
  5. Vita notturna, party e luoghi alla moda nella bellissima Taormina, meta di turisti e vip: qui potrete trovare tutto ciò che cercate se siete dei globetrotter che amano il divertimento. Tanto glamour nel locale Morgana, in Scesa Morgana 4, o nella terrazza sul mare di La Giara, in Vico La Floresta.
  6. Gustare le prelibatezze dello street food siciliano per le vie di Palermo. Altra usanza siciliana, tra le più amate da turisti e siciliani doc: arrivate a Palermo e non potete non assaggiare le tipiche arancine al Bar Touring in via Lincoln, o ancora panino con panelle e crocchè nelle bancarelle ambulanti della Vucciria, storico ritrovo colmo di locali, meta di giovani nelle ore notturne.
  7. Alla ricerca di un’esperienza unica e mozzafiato? Anche in Sicilia è possibile! Potrete fare canyoning nelle Gole dell’Alcantara: meta irrinunciabile per gli amanti delle avventure e degli scenari naturalistici e selvaggi. Si trovano in provincia di Messina, nei pressi di Francavilla di Sicilia, nella Valle dell’Alcantara dove scorre l’omonimo fiume.
  8. Immergersi in scenari suggestivi come quelli delle Saline. Sono situate all’interno della Riserva delle isole dello Stagnone, vicino Trapani, costituiscono uno scenario incantevole che presenta una distesa di montagne di sale e mulini ancora in funzione.
  9. Per gli eterni romantici: tra storia, arte e cultura, dalla Valle dei Templi di Agrigento è possibile scorgere uno dei tramonti più belli in assoluto: meta turistica d’eccezione per chi ama scoprire la storia degli antichi greci in Sicilia.
  10. Tra le cose più interessanti che potrete fare in Sicilia, c’è sicuramente la “caccia al vino” migliore: il vino isolano è tra i più buoni e ricercati d’europa, e molti dei tour vengono incentrati solo ed esclusivamente alle ricerche delle cantine migliori. Non potete non fare quindi un salto a Marsala, dove esistono delle vere e proprie fucine del vino, con le sue cantine e i suoi antichi bagli.

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Dal Men’s Hub l’esordio di Omar

Modenese di nascita, studi d’arte a Bologna e in fashion design alla Royal Academy of Fine Arts di Anversa alle spalle, Omar inizia la sua carriera nella moda realizzando cartamodelli e lavorando freelance, poi nel 2015 decide di creare un proprio marchio. Fonda una società, lavora sulla brand identity e disegna la sua prima collezione, che ha presentato a giugno 2016 a Milano durante la Fashion Week Uomo, all’interno di Men’s Hub, progetto della Camera Nazionale della Moda Italiana, in collaborazione con Vogue Talents, a sostegno di brand emergenti. E proprio in occasione del Men’s Hub lo abbiamo raggiunto per farci raccontare meglio il suo percorso e la sua visione estetica, che non si focalizza solo sulla moda maschile.

Quando hai capito che volevi lavorare nella moda?
Diciamo che l’ho sempre saputo, ma l’ho realizzato all’ultimo anno di pittura dell’Accademia di Belle Arti. Sono cresciuto nel mondo della moda perché mia madre ha sempre fatto la responsabile dei modelli per Gianfranco Ferrè, sin da bambino disegnavo solo donnine coi vestiti. Poi però ho iniziato il corso di pittura all’Accademia perché pensavo che dipingere fosse la mia strada, alla fine, dopo aver sperimentato varie espressioni artistiche, ho capito che la mia dimensione era la moda. La moda racchiude in sé architettura e scultura, ha un suo senso pittorico e potrebbe essere considerata un’installazione spaziale in movimento. Inoltre credo che sia tra tutte le arti quella più al passo coi tempi e quella che venga più vissuta, nel vero senso del termine.

Hai alle spalle collaborazioni con altri marchi, prima della nascita del tuo brand, giusto? Prima di creare il mio brand ho avuto diversi tipi di esperienze. Mi piace conoscere tutto quello che la mia mente riesce ad assorbire. Sono cresciuto nei circuiti underground, più che fashion, poi ho iniziato il mio percorso nella moda come modellista soprattutto per corsetteria e abiti da sera. Ho lavorato in un atelier specializzato in Haute Couture e abiti per sfilate dove ho potuto collaborare con diversi brand tipo Giambattista Valli, Armani Privé, Blumarine e Dolce&Gabbana. Poi ho lavorato da Missoni come modellista per la prima linea donna e freelance per alcuni uffici stilistici e aziende.

Quali insegnamenti hai ricevuto da queste esperienze?
Sono state molto utili perché mi hanno dato le basi di tutto quello che sono oggi: innanzitutto avendo iniziato come modellista, quando disegno, so esattamente quello che voglio e soprattutto so come farlo e di conseguenza spiegarlo. Riservo molta importanza alla struttura e al cartamodello, tanto che mentre disegno m’immagino la sua costruzione nella mente. Inoltre, lavorare nella corsetteria e nella couture, ma anche nella maglieria, mi ha dato la possibilità d conoscere vari tipi di lavorazioni e finiture che cerco di riproporre con un senso più “street“.

Ci racconti la collezione che hai portato al Men’s Hub e quali le caratteristiche principali del tuo stile?
Quella che ho presentato al Men’s Hub è la prima vera collezione col mio brand , nel senso che è stata la prima ufficiale. Innanzitutto in questa occasione ho voluto unire una collezione maschile con un’anteprima della femminile. Ho sempre pensato che non avesse molto senso dividere l’uomo dalla donna perché mettendoli insieme riesci a dare una maggiore completezza alla linea. Poi, quando inizio a progettare, seguo la mente e la mia mente non divide lui da lei. In questa collezione ho cercato di unire il lato commerciale con quello più concettuale e creativo. Ho riprodotto e interpretato in una veste più “couture” gli abiti tipici da lavoro tipo il grembiule, mantenendone la linearità, la semplicità e la comodità. Ho voluto a tutti i costi i veri tessuti da lavoro, non qualcosa di simile. A livello concettuale invece, sono partito da una foto di un muro di cemento che ho scattato personalmente in una vecchia polveriera in provincia di Modena.

Sicuramente inconsueto, mi spieghi meglio?
Ho un’adorazione per il cemento, mi piace la sua freddezza e la sua austerità, mi piacciono le rovine industriali, tanto quanto le antiche e soprattutto mi piace il muro come concetto, perché racchiude in sé la prigione e la liberta, all’interno sei in gabbia, ma oltre il muro c’è l’infinito che non vedi e quindi l’immaginazione. A tutto questo ho voluto aggiungere un sapore un po’ ghetto chic. Diciamo che quando creo una collezione cerco sempre di mescolare varie componenti anche molto contrastanti tra loro, non seguo in modo lineare il concetto di partenza, ma lo lascio evolvere in modo del tutto casuale, seguendo il flusso naturale della mia mente.

Quale l’importanza di una manifestazione come il Men’s Hub?
È un’esperienza molto importante perché ti dà l’opportunità di essere nel calendario ufficiale della settimana della moda con tutti i benefici che ne derivano, stampa, buyer e vari tipi di contatti. Poi ti può dare l’opportunità di entrare nel fashion system molto più velocemente rispetto al fare una presentazione da solo.

Progetti e sogni per il futuro?
Innanzitutto sono già alla prese con la nuova collezione donna S/S 2017 che ho in testa da parecchio tempo e non vedo l’ora d’iniziarla. Il mio sogno è arrivare alle sfilate, so che al giorno d’oggi la sfilata è un concetto un po’ arcaico, ma credo anche che in realtà sia l’ambizione di ogni stilista.

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Cinecult : Tom à la ferme di Xavier Dolan

Dal mélo al thriller rurale, dalle metropoli canadesi a una fattoria che somiglia tanto al motel di Psycho riecheggiato dalla colonna sonora.
Il film ‘Tom à la ferme’ di Xavier Dolan, presentato al Festival di Venezia del 2013, e attualmente nelle sale italiane, è quello che precede direttamente l’epico dramma ‘Mommy’, davvero indimenticabile. Questo film interpretato da un Dolan dai capelli platinati nel ruolo di Tom un pubblicitario rimasto privo del suo compagno Guillaume, apre la finestra su una nuova, inquietante dimensione dell’immaginario queer del visionario cineasta canadese che insinua nella trama enigmatica delle sfumature surreali e con un plot sorprendente racconta i segreti di una fattoria dove tutto è ambiguo e ancestrale. Tom si reca in campagna a conoscere la bizzarra madre Agathe e il fratello Francis, macho e manesco, del suo compagno Guillaume. Ma scopre sconcertato che la mamma del suo defunto ragazzo è convinta che il figlio fosse legato a una ragazza, la sbarazzina Sarah che s’introduce nella trama del racconto quasi rompendo gli schemi di un ordine sociale dove la parola ‘omosessualità’ deve essere categoricamente bandita. Divertente la scena del tango fra Francis e Tom fra i quali nasce uno strano rapporto descritto in un climax di tensione e di violenza, fra l’aggressività di Francis e il carattere indeciso, vulnerabile di Tom, plagiato dal seducente bifolco che lo insegue nei campi di granoturco. Sicuramente una digressione di suspence e di giallo nella cinematografia del prolifico regista classe 1989. Non ha la carica e il pathos di ‘Mommy’ né l’ironia folgorante di ‘J’ai tué ma mère’ ma è senz’altro una pellicola interessante, con risvolti singolari e scene secche e forti cifra ormai distintiva di Dolan.

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Neubau eyewear: Il design moderno incontra il lifestyle urbano

Disponibile da giugno 2016 neubau eyewear, il nuovo marchio di occhiali che s’ispira all’omonimo distretto viennese, “melting pot” di tendenze, ricerca e design: un omaggio alla creatività, all’innovazione e allo spirito della generazione dei Millennial.
La prima collezione presenta 12 modelli, ognuno in 6 colori.
Gli occhiali neubau eyewear sono sviluppati e prodotti interamente in Austria nel rispetto dell’ambiente. Il loro stile è urbano e il design è innovativo. Sono leggeri e di qualità superiore, in grado di offrire comfort alla vita di tutti i giorni di persone moderne Neubau è un’area urbana in costante divenire. Nelle gallerie, negli studi, così come nelle piccole botteghe di design si respira aria d’innovazione, di ricerca. Questo distretto viennese è l’archetipo di un nuovo genere di aree creative, piene di entusiasmo, che si stanno sviluppando nelle città di tutto il mondo generando grande curiosità.

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BLAUER PRESENTA LA NUOVA LINEA EYEWEAR

Blauer festeggia il suo 80°compleanno con una novità: la linea di occhiali da sole e vista Blauer Eyewear, realizzata da Had-Have a Dream Italy, azienda Veneta alla quale il brand made in Usa ha affidato il design e la distribuzione.
La collezione Blauer Eyewear sarà disponibile in esclusiva già a partire da fine maggio: gli occhiali sono ispirati a quelli della polizia americana, sia nella caratteristica forma a goccia, sia nello specchiato. Dal design ricercato ma essenziale, con richiami vintage, realizzati in metallo e in acetato con nuances che rispecchiano il DNA del brand.
Fiore all’occhiello di questa eccezionale collezione sono i modelli da vista con clip-on a cui, con un semplice “click”, vengono applicate delle lenti protettive trasformandosi così in occhiali da sole super trendy.

blauer.it

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BL516-03

BL012-04